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MONSERRATO B_RAPPORTO PRELIMINARE. Comune di

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Academic year: 2022

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1

Comune di

MONSERRATO

Comunu de PAULI

Settore 3°- Urbanistica, Edilizia Privata, Attività Produttive, SUAPE

Variante urbanistica relativa alla riqualificazione e alla valorizzazione per finalità sportive e sociali

del compendio “Ex aeroporto militare”

del Piano Regolatore Generale di Cagliari, vigente nel Comune di Monserrato

B B B

B_ __ _RAPPORTO PRELIMINARE RAPPORTO PRELIMINARE RAPPORTO PRELIMINARE RAPPORTO PRELIMINARE

Verifica di Verifica di Verifica di

Verifica di assoggettabilità a VAS assoggettabilità a VAS assoggettabilità a VAS assoggettabilità a VAS

Responsabile

Ing. Renato Muscas

(2)

2 SOMMARIO

1. PREMESSA 3

2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3

3. LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ 4

4. MODELLO PROCEDURALE 6

5. SOGGETTI COINVOLTI 7

6. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E COERENZA CON I LIVELLI DI PIANIFICAZIONE 7

7. IL PIANO REGOLATORE GENERALE E LA VARIANTE URBANISTICA 13

8. IL PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO – STUDIO EX ART.8 C.2 16

9. VERIFICADIASSOGGETTABILITÀDELLAVARIANTEDELPRG 17

TABELLA IMPATTI – MITIGAZIONE 24

(3)

1 1

1 1 Premess Premess Premess Premessa a a a

La presente relazione rappresenta il Rapporto preliminare per la Verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della variante al Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune di Monserrato, conseguente alla Deliberazione del Commissario Straordinario n. 17 del 07.11.2018 del Comune di Monserrato, avente come oggetto l’atto di indirizzo per la riqualificazione e valorizzazione per finalità sportive e sociali del compendio immobiliare denominato ex aeroporto militare.

L’area interessata dalla variante urbanistica è situata nella zona meridionale del comune di Monserrato e confina a sud-ovest con il Comune di Cagliari e a est con il Comune di Selargius. In particolare l’area è delimitata dal canale di Terramaini a ovest, dalle arterie di via C. Cabras a nord-ovest e via Riu Mortu a nord-est, dal sistema di viale Marconi e dalle aree di pertinenza della caserma dei Vigili del Fuoco a sud.

La valutazione ambientale strategica riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale. Per questo caso, trattandosi di una modifica minore di un piano regolatore generale che interessa l’uso di una porzione ridotta di territorio, il D.Lgs 152/2006 e s.m.i. prevede all'art. 12 la verifica di assoggettabilità di Piani e Programmi alla Valutazione Ambientale Strategica e delle loro varianti e definisce alla Parte II dell'Allegato I i criteri per procedere a tale verifica. Tali criteri sono stati ripresi, al punto 2.2.1, dalle Linee Guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali redatte dalla Regione Sardegna. In generale la parte seconda del D.Lgs. 152/2006, e s. m. i. prevede che siano sottoposti a verifica di assoggettabilità le modifiche minori ai piani/programmi, così come i piani e i programmi che determinano l’uso di piccole aree, nonché in generale piani e programmi che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti e che, sulla base dei criteri sotto riportati, possono determinare effetti significativi sull’ambiente.

2 2 2

2 R R Riferi R iferi iferi iferi e ti e ti e ti e ti r r r r ativi ativi ativi ativi

La Direttiva 2001/42/CE (Direttiva sulla VAS), approvata il 27 giugno 2001, ha introdotto la Valutazione Ambientale Strategica come strumento chiave per assumere la sostenibilità quale obiettivo determinante nella pianificazione e programmazione. La Direttiva introduce formalmente a livello europeo la VAS quale strumento di valutazione degli effetti di determinati Piani e Programmi sull’ambiente, completando così il quadro degli strumenti di valutazione delle azioni antropiche afferenti il territorio e l’ambiente.

In ambito nazionale viene recepita attraverso il D.Lgs. 152/2006 “Norme in materia ambientale”, (noto anche come Testo Unico Ambientale) e le sue successive modificazioni e integrazioni (D.Lgs. n.4 /2008 e D.Lgs 128/2010),

(4)

che riorganizza ed integra gran parte della precedente normativa in materia ambientale. La parte seconda del Testo Unico Ambientale, contenente le norme in materia di VIA e VAS, è entrata in vigore il 31 luglio 2007.

In ambito regionale, con la L.R. 9/2006 “Conferimento di funzioni e compiti agli Enti Locali”, vengono attribuite alla Regione le funzioni amministrative non ritenute di livello nazionale, relative alla valutazione di piani e programmi di livello regionale e provinciale (art. 48), e alle province le funzioni amministrative relative alla valutazione di piani e programmi di livello comunale e sub-provinciale (art. 49). Spetta altresì alla Regione il compito di formulare le linee guida di indirizzo tecnico-amministrativo in materia di valutazione ambientale.

La Regione Sardegna ha emanato gli indirizzi formali per la proposizione della procedura, soprattutto in riferimento all’adeguamento degli strumenti urbanistici, dapprima con le “Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali” del maggio 2007 e successivamente con l’aggiornamento del Dicembre 2010. Attraverso l’emanazione della Deliberazione 34/33 del Settembre 2012, avente ad oggetto le

“Direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione ambientale, in Sostituzione della deliberazione n.

24/23 del 23 aprile 2008”, ha introdotto nuovi indirizzi in recepimento alle modifiche ed integrazioni normative a livello nazionale sulle procedure di VIA, VAS ed AIA. Le suddette Linee Guida sono state predisposte dal servizio SAVI dell’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente in collaborazione con l’Assessorato agli Enti Locali, Finanze e Urbanistica e contengono l’iter procedurale per l’approvazione dei Piani Urbanistici Comunali ai sensi sia delle L.R.

45/89, sia ai sensi del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.

3.

3.

3.

3. La verifica di Assoggettabilità La verifica di Assoggettabilità La verifica di Assoggettabilità La verifica di Assoggettabilità

La procedura di Verifica di assoggettabilità è un esame preliminare che viene effettuato al fine di verificare se un Piano o Programma può avere effetti significativi sull’ambiente e quindi se lo stesso debba essere sottoposto o meno alla procedura di VAS. Le procedure per la verifica di assoggettabilità sono stabilite dall’art. 12 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.

Le Linee Guida della Regione Sardegna definiscono al punto 2.2.1 (Verifica di Assoggettabilità) i Piani e i Programmi che devono essere sottoposti alla Verifica di assoggettabilità. In generale “sono sottoposti a verifica di assoggettabilità le modifiche minori ai piani/programmi, così come i piani e i programmi che determinano l’uso di piccole aree, nonché in generale piani e programmi che definiscono il quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti e che, sulla base dei criteri sotto riportati, possono determinare effetti significativi sull’ambiente.” Sono inoltre da sottoporre a verifica di assoggettabilità gli strumenti attuativi e gli accordi di programma.

Non sono, invece, da sottoporre a procedura di verifica:

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1. le varianti ai piani urbanistici comunali riconducibili per legge a provvedimenti di autorizzazione per la realizzazione di opere singole, ferma restando l’eventuale applicazione della normativa in materia di VIA o, in caso di non applicazione della procedura di VIA, lo specifico esame degli aspetti ambientali in sede di autorizzazione;

2. le varianti ai piani urbanistici comunali contenenti modifiche normative e/o dei meccanismi di attuazione delle previsioni insediative, ferma restando l’entità del carico urbanistico;

3. le varianti ai piani urbanistici comunali contenenti correzioni di errori cartografici del PUC stesso;

4. le varianti ai piani urbanistici comunali che non determinino incrementi del carico urbanistico e non contengano opere soggette alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale o a Valutazione di Incidenza, secondo la vigente normativa;

5. i piani attuativi dei piani urbanistici comunali già sottoposti a VAS;

6. i piani attuativi relativi a piani urbanistici comunali non sottoposti a VAS, purché tali strumenti attuativi non contengano opere soggette alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale o a Valutazione di Incidenza, secondo la vigente normativa.

Il presente Rapporto Preliminare, necessario al fine di consentire da parte dell’Autorità Competente la valutazione di assoggettabilità, è redatto facendo riferimento ai criteri definiti all’Allegato I alla parte II del D.lgs. 152/2006 e s.m.i, di seguito riportati:

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI DA CONSIDERARE NELLA PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ:

CARATTERISTICHE DEL PIANO:

• IN QUALE MISURA IL PIANO O IL PROGRAMMA STABILISCE UN QUADRO DI RIFERIMENTO PER PROGETTI ED ALTRE ATTIVITÀ, O PER QUANTO RIGUARDA LUBICAZIONE, LA NATURA, LE DIMENSIONI E LE CONDIZIONI OPERATIVE O ATTRAVERSO LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE;

• IN QUALE MISURA IL PIANO O IL PROGRAMMA INFLUENZA ALTRI PIANI O PROGRAMMI, INCLUSI QUELLI GERARCHICAMENTE ORDINATI

• PERTINENZA DEL PIANO O PROGRAMMA PER LINTEGRAZIONE DELLE CONSIDERAZIONI AMBIENTALI, IN PARTICOLARE AL FINE DI PROMUOVERE LO SVILUPPO SOSTENIBILE,

PROBLEMI AMBIENTALI PERTINENTI AL PIANO O AL PROGRAMMA;

LA RILEVANZA DEL PIANO O DEL PROGRAMMA PER L'ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA NEL SETTORE DELL'AMBENTE

(AD ES. PIANI E PROGRAMMI CONNESSI ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI O ALLA PROTEZIONE DELLE ACQUE) CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE:

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PROBABILITÀ, DURATA, FREQUENZA DEGLI IMPATTI;

CARATTERE CUMULATIVO DEGLI IMPATTI;

NATURA TRANSFRONTALIERA DEGLI IMPATTI;

RISCHI PER LA SALUTE UMANA O PER LAMBIENTE (AD ES. IN CASO DI INCENDI);

ENTITÀ ED ESTENSIONE NELLO SPAZIO DEGLI IMPATTI (AREA GEOGRAFICA E POPOLAZIONE POTENZIALMENTE INTERESSATE);

VALORE E VULNERABILITÀ DELLAREA CHE POTREBBE ESSERE INTERESSATA A CAUSA:

DELLE SPECIALI CARATTERISTICHE NATURALI O DEL PATRIMONIO CULTURALE

DEL SUPERAMENTO DEI LIVELLI DI QUALITÀ AMBIENTALE O DEI VALORI LIMITE DELLUTILIZZO INTENSIVO DEL SUOLO;

• IMPATTI SU AREE O PAESAGGI RICONOSCIUTI COME PROTETTI A LIVELLO NAZIONALE, COMUNITARIO O INTERNAZIONALE.

4. 4.

4. 4. Modello procedurale Modello procedurale Modello procedurale Modello procedurale

Il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. definisce all'art. 12 la procedura da seguire e prevede i seguenti momenti significativi:

• l'Autorità Procedente, nella fattispecie il Comune di Monserrato, predispone un rapporto preliminare contenente tutte le informazioni necessarie alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del Piano in esame e lo comunica, per via telematica o cartacea, all'Autorità competente;

• l'Autorità Competente (in questo caso la Città Metropolitana), in collaborazione con l'Autorità Procedente, individua i soggetti competenti in materia ambientale da consultare e trasmette loro il documento preliminare per acquisirne il parere. Il parere è inviato entro trenta giorni all'Autorità Competente e all'Autorità Procedente.

• l'Autorità Competente, salvo quanto diversamente concordato con l'Autorità Procedente e tenuto conto delle osservazioni pervenute, verifica se il Piano possa avere impatti sull'ambiente;

• sentita l'Autorità Procedente e tenuto conto dei contributi pervenuti, entro novanta giorni dalla trasmissione del rapporto preliminare, formula il provvedimento di verifica assoggettando o escludendo il Piano dalla procedura di VAS.

Il risultato della verifica, comprese le motivazioni, deve essere reso noto anche mediante pubblicazione sul sito istituzionale dell'Autorità Procedente e/o dell'Autorità Competente.

(7)

5.

5.

5.

5. Soggetti coinvolti Soggetti coinvolti Soggetti coinvolti Soggetti coinvolti

I soggetti coinvolti nella procedura di verifica di assoggettabilità alla VAS della variante al Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune di Monserrato sono:

- Autorità Proponente: Comune di Monserrato - Autorità Procedente: Comune di Monserrato

- Autorità Competente: Città Metropolitana di Cagliari

Soggetti competenti in materia ambientale: da individuare in collaborazione con l'autorità competente.

6.

6.

6.

6. Inquadramento territoriale e coerenza Inquadramento territoriale e coerenza Inquadramento territoriale e coerenza Inquadramento territoriale e coerenza con i livelli

con i livelli con i livelli

con i livelli di pianificazione di pianificazione di pianificazione di pianificazione

Il Comune di Monserrato è situato nella Sardegna meridionale, nella pianura del Campidano, in prossimità dello Stagno di Molentargius e delle Saline. Amministrativamente ricade all'interno dell’Area Metropolitana di Cagliari e confina con i Comuni di Cagliari e Selargius.

L'estensione territoriale del Comune è piuttosto limitata, occupando una superficie di 650 ettari. Fino al 1928, data in cui è stato accorpato alla città di Cagliari, costituiva un comune autonomo. A partire da tale data fu privato della autonomia amministrativa che riacquistò solo nel 1991, dopo un referendum ed in seguito alla Legge Regionale n° 36 del 18.11.1991, che comportò però la perdita del 43% della sua superficie corrispondente all'isola amministrativa del Salto di San Lorenzo che rimase al Comune di Cagliari. La perdita del territorio ha determinato una variazione in aumento, della densità abitativa che risulta essere pari a 3.184,4 ab/kmq.

L’area oggetto della variante al Piano Regolatore Generale (Prg), comunemente identificata come “ex aeroporto”

riguarda l’area dell’ex compendio militare dove era ubicato l’aeroporto militare di Monserrato è situata nella parte meridionale del territorio comunale ed è delimitata ad ovest dalla via Riu Mortu, a nord dalla via Cesare Cabras e per gli altri lati confina con il Comune di Cagliari.

L’area è caratterizzata dalla presenza di strutture adibite a funzioni differenti può essere schematizzata come segue:

1: è l’area occupata dall’Istituto Tecnico “Dionigi Scano”

2: è l’area occupata dalla struttura dell’autoparco forestale 3: è un’area occupata da strutture private.

(8)

4: è l’area attualmente adibita a campo nomadi

5: è costituita dall’area dove sono presenti i vecchi hangar militari e gli edifici connessi, unica testimonianza rimasta della passata funzione dell’area;

6: è l’area destinata ad funzioni sportive. In essa sono presenti diversi campi per il gioco del calcio, strutture adibite a spogliatoi comprende inoltre un’area attrezzata con campo da calcio dotato di tribuna e una palestra polivalente (ex comparto 8).

Fig.1_schema dell’area oggetto di variante

Nella parte più a sud l’area è caratterizzata dalla presenza di un’area umida, classificata come area naturale e sub naturale dal PPR, che in passato era adibita ad aree di atterraggio e di servizio dell’aeroporto.

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Le aree sopra descritte sono classificate dal PRG in parte come zona G – servizi generali e in parte come zona H – di particolare interesse pubblico, in particolare l’area 5 ricade in zona G, l’area 4 ricade quasi interamente in zona G e in parte in un’area destinata a viabilità di Piano che però non ha mai trovato attuazione, l’area 6 ricade in area destinata a viabilità di piano che però non ha trovato attuazione, le restanti aree ricadono invece in zona H.

Fig.1_sovrapposizione aree e PRG vigente

(10)

La variante prevede la modifica di classificazione dalle aree ricadenti in zona H da zona H a zona G.

Fig.3_ nuova zonizzazione

Si riportano di seguito, funzionalmente alla variante urbanistica del Piano Regolatore Generale, oggetto della presente valutazione, gli strumenti di pianificazione vigenti a livello sovracomunale e comunale:

PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE

PIANO O PROGRAMMA RIFERIMENTO NORMATIVO STATO DI AVANZAMENTO Piano Paesaggistico Regionale L.R. n. 8 del 25.11.2004 Approvato con D.G.R. n. 36/7 del

5.9.2006 Piano di Assetto Idrogeologico Legge 183/89, art. 17, comma

6, ter - D.L. 180/98

Approvato con D.G.R. n. 17/14 del 26.4.2006

Piano Urbanistico Provinciale / Piano Territoriale di Coordinamento

L.R. n. 45/1989, art. 1, comma 1

Approvato con delibera del Consiglio provinciale n. 18 del 04.05.2006.

Piano Forestale Ambientale Regionale D.Lgs. 227/2001, art. 3, comma 1

Adottato con D.G.R. n. 3/21 del 24.1.2006

(11)

PIANO O PROGRAMMA RIFERIMENTO NORMATIVO STATO DI AVANZAMENTO Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione

Sardegna D.Lgs. 152/2006, art. 199 Adottato con D.G.R. n 51/15 del

12.12.2006 Piano di Gestione dei Rifiuti della

Provincia di Cagliari D.Lgs. 152/2006

Piano di Tutela delle Acque D.Lgs. 152/99, art. 44 - L.R.

14/2000, art. 2

Approvato con D.G.R. n. 14/16 del 4.4.2006

Piano di prevenzione, conservazione e risanamento della qualità dell’aria ambiente in Sardegna

D.Lgs. n. 351/1999, art. 6 Approvato con D.G.R. n. 55/6 del 29.11.2005

Piano Energetico Ambientale Regionale D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998

Adottato con D.G.R. n. 34/13 del 2.8.2006

Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2005-2007 - Revisione anno 2007

Legge n. 353 del 21.11.2000 Approvato con D.G.R. n. 25/54 del 3.7.2007

L’area oggetto della presente variante è oggetto di finanziamento mediante il Patto della Città Metropolitana di Cagliari.

Sotto il profilo della coerenza con la pianificazione sovraordinata si rappresenta in mappa la sovrapposizione con il PPR mentre si dichiara la coerenza con i restanti piani elencati in tabella.

L’area oggetto di variante, sotto il profilo delle componenti ambientali del PPR risulta caratterizzata dai seguenti tematismi:

- aree antropizzate: in esse ricadono le aree interessate da attività edilizia ovvero l’area della scuola, l’area dell’Autoparco della forestale, l’area occupata dagli hangar, l’area occupata dai campetti di calcio e una parte del campo e le tribune dell’ex comparto 8.

- macchia, dune e aree umide: in esse ricadono l’area occupata dal campo nomadi, l’area occupata dalla palestra polifunzionale e una porzione del campo dell’ex comparto 8 e l’area incolta a sud.

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Fig.4_stralcio PPR-componenti ambientali

Relativamente alla palestra polifunzionale e al campo del comparto 8 si specifica che tale impianto è stato realizzato ai sensi della Delibera di Giunta Comunale n. 37 del 03.05.2005 di approvazione del progetto definitivo dei “lavori di realizzazione di impianti sportivi nell’area dell’ex aeroporto di Monserrato – Comparto 8 – 1 lotto” e i lavori sono iniziati successivamente alla redazione del PPR. Gli studi del PPR pertanto non hanno potuto tenere conto del fatto che l’area in oggetto era in fase di trasformazione. Gli impianti ricadono in zona classificata H dal Piano regolatore Generale e si sono potuti edificare in seguito al Decreto Assessoriale n. 1258/U del 24 agosto 1998 “Nullaosta per Concessione edilizia in deroga ex art. 16 L. 6.8.1965 n. 765, Del.C.C n. 63 del 19.12.1997”.

PIANIFICAZIONE COMUNALE

PIANO O PROGRAMMA RIFERIMENTO NORMATIVO STATO DI AVANZAMENTO Piano Regolatore Generale del Comune di

Cagliari e successive varianti L. 1150/42 Approvato con D. C.C. N. 50 del 18/04/1983

Piano di zonizzazione acustica del

territorio comunale di Monserrato L. 447/1995 Adottato definitivamente con D.C.C. n. 49 del 04.12.2009

Piano strategico Comune di Monserrato

Approvato con D.C.C. N.

149/2005 e successivamente aggiornato con D.C.C. N.

118/2009

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Studio di compatibilità ex art. 8 c.2 del territorio comunale del Comune di Monserrato

PAI regionale

Approvato con Del.CIAB n.8 del 07.10.2014 e per il quale è avvenuta la presa d’atto con DCC n.64 del 18.12.2014

Sotto il profilo della coerenza con i livelli di pianificazione comunali si procede alla verifica con quanto previsto dal Piano Regolatore Generale e dallo studio ex art. 8 c.2 del territorio comunale ai sensi delle NTA del PAI Regionale.

Per gli altri livelli la progettazione è dichiarata coerente e in linea con gli indirizzi in essi contenuti.

7. 7.

7. 7. Il Piano Regolatore Generale e la variante Il Piano Regolatore Generale e la variante Il Piano Regolatore Generale e la variante Il Piano Regolatore Generale e la variante urbanistica

urbanistica urbanistica urbanistica

Il Comune di Monserrato, ha come strumento urbanistico vigente il Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune di Cagliari ai sensi della Delibera del C.C. N. 50 del 18/04/1983 e ss.mm.ii. L’area interessata dalla variante ricade in parte in zona urbanistica G ed in parte in zona urbanistica H come risulta dallo stralcio dello strumento urbanistico vigente riportato in figura 5.

Fig.5_stralcio PRG vigente

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Il Comune di Monserrato con Deliberazione del Commissario Straordinario n.23 del 05/06/2019 ha adottato definitivamente la variante al PRG, come da successiva immagine, che non è ancora vigente in quanto è stato trasmesso alla RAS per le valutazioni di competenza.

Fig.6_ stralcio PRG adottato definitivamente (DCS n.23 del 05/06/19) in corso di valutazione da parte della RAS Di seguito viene rappresentata la variante relativa all’area dell’ex aeroporto.

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Fig.3_ nuova zonizzazione

La variante urbanistica consiste nella trasformazione delle aree classificate come zone H in zona G. La variante comporta la seguente modificazione di destinazione urbanistica nella totalità del perimetro in esame, della superficie totale di 235.459,47 mq:

zona urbanistica Mq PRG vigente Mq Variante

G 59.551,80 235.459,47

H 165.574,97 -

Viabilità di Piano 69.332,70 -

Nello specifico per le zone G la modificazione è la seguente:

zona urbanistica Mq PRG vigente Mq Variante

G2 59.551,80 33.052,39

G3 - 9.870,09

G4 - 96.287,50

G5 - 5.491,69

G6 - 13.552,82

G7 -parco - 77.204,97

La variante risulta inoltre ininfluente rispetto alla contabilità urbanistica e agli abitanti insediabili.

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8 8 8

8 Il Piano Assetto Idrogeologico Il Piano Assetto Idrogeologico Il Piano Assetto Idrogeologico Il Piano Assetto Idrogeologico – –– – studio ex studio ex studio ex studio ex art.8 c.2 del territorio comunale

art.8 c.2 del territorio comunale art.8 c.2 del territorio comunale art.8 c.2 del territorio comunale

Il Comune di Monserrato, con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 16.10.2013 ha approvato lo Studio di Compatibilità idraulica, geologica – geotecnica riferita a tutto il territorio comunale, tale studio è stato successivamente approvato con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’’Autorità di Bacino regionale n°8 del 7 ottobre 2014, di detta approvazione il Comune ha preso atto con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 64 del 18.12.2014. Si ricorda che il Comune di Monserrato, pur avendo ottenuto l’approvazione dello studio esteso all’intero territorio comunale, non ha ancora proceduto alla Variante del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico della Regione Autonoma della Sardegna.

Relativamente a tale studio l’area è in parte interessata dal rischio idraulico come si evince dalla figura seguente dove viene rappresentata la sovrapposizione della variante con il rischio idraulico.

Figura 1 - Stralcio dello studio di compatibilità idraulica, geologica-geotecnica approvato con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale n°8 del 7 ottobre 2014.

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9 9 9

9. Verifica di assoggettabilità della variante . Verifica di assoggettabilità della variante . Verifica di assoggettabilità della variante . Verifica di assoggettabilità della variante del PRG

del PRG del PRG del PRG

Si riporta di seguito l’analisi della variante al Piano Regolatore Generale di Monserrato secondo i criteri definiti all’Allegato I, parte II del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.

CARATTERISTICHE DEL PIANO:

1. IN QUALE MISURA LA VARIANTE AL PRG STABILISCE UN QUADRO DI RIFERIMENTO PER PROGETTI ED ALTRE ATTIVITÀ, O PER QUANTO RIGUARDA L’UBICAZIONE, LA NATURA, LE DIMENSIONI E LE CONDIZIONI OPERATIVE O ATTRAVERSO LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE

La variante al PRG stabilisce un quadro di riferimento per gli interventi relativi al riordino della situazione esistente all’interno delle aree ricomprese nell’area dell’ex aeroporto. In particolare la variante rappresenta il quadro di riferimento per la riorganizzazione ed integrazione degli impianti sportivi attualmente presenti, definendo i limiti e le modalità per la realizzazione di nuove volumetrie a servizio degli stessi al fine di integrarne le dotazioni e garantirne una migliore fruizione. Inoltre la variante prevede la realizzazione di un parco naturale nel quale sono previste interventi di rinaturalizzazione che garantiscano il mantenimento delle specie naturali di pregio esistenti e opere ciclopedonali che garantiscano una fruizione dei luoghi ecocompatibile.

2. IN QUALE MISURA LA VARIANTE AL PRG INFLUENZA ALTRI PIANI O PROGRAMMI, INCLUSI QUELLI GERARCHICAMENTE ORDINATI

La variante al PRG risulta coerente con la pianificazione sovraordinata di livello regionale e provinciale e non in influenza altri piano o programmi gerarchicamente ordinati

3. PERTINENZA DELLA VARIANTE AL PRG PER L’INTEGRAZIONE DELLE CONSIDERAZIONI AMBIENTALI, IN PARTICOLARE AL FINE DI PROMUOVERE LO SVILUPPO SOSTENIBILE.

La variante al PRG rispetta i principi dello sviluppo sostenibile, in particolare sul miglioramento delle condizioni ambientali.

Nel seguente elenco vengono riportate le componenti ambientali esaminate, la descrizione dell’impatto su ogni componente e gli eventuali interventi di mitigazione e/o compensazione degli impatti.

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Tra le sette componenti ambientali suddette si ravvede la necessità di approfondire meglio l’analisi degli ipotetici impatti e delle misure compensative e/o mitigative che hanno portato all’attuale versione della variante urbanistica.

Si è partiti con un’analisi dettagliata delle singole componenti ambientali. Per ogni componente è descritta la serie di possibili alterazioni o modificazioni, che si verificano rispetto agli effetti della variante urbanistica e non della modificazione puntuale dei luoghi:

Aria

I. Innalzamento delle percentuali di inquinamento derivato dalla maggiore attrattività dei luoghi e il maggiore afflusso di veicoli privati

Considerando che le strutture esistenti sono ad oggi inutilizzate sia ordinariamente che straordinariamente, l’impatto è da considerarsi negativo e di media entità per l’introduzione di un flusso costante giornaliero e un flusso atipico in occasione di grandi eventi.

La misura di mitigazione adottata è la creazione di un’area G6 per la quale l’Amministrazione prevede la realizzazione di parcheggi che accolgano il flusso veicolare in incremento alla dotazione minima prevista dal Decreto Floris che verrà rispettata per le zone G4.Tale area G6 rappresenta inoltre un polo di interconnessione con i sistemi intermodali del trasporto pubblico locale della Città Metropolitana.

All’interno di tutte le aree di cui alla variante (zone G e zona G7 parco) potranno essere favoriti sistemi di percorrenza con mezzi elettrici o a spinta in modo da limitare gli eventuali residui impatti. Le mitigazioni rendono l’impatto residuale nullo.

II. Miglioramento della qualità dell’aria derivato dalla rinaturalizzazione dell’area umida

Considerando che allo stato attuale l’area umida è in totale stato di abbandono e che, se rinaturalizzata, può rappresentare un polmone verde urbano, di connessione con l’area di Molentargius, si ritiene che l’impatto sia da considerarsi positivo e di lieve entità, per gli effetti sul lungo termine di mitigazione che le aree naturali possono avere sugli impatti dei polluttanti derivati dalla fruizione umana.

Acqua

Non sono prevedibili modifiche o alterazioni sulla componente Rifiuti

I. Innalzamento della produzione di rifiuti per implementazione dei servizi garantiti

I servizi che si introdurranno sono sportivi, pertanto non producono di per sé rifiuti in quantità tali da incidere sulla componente. Poiché le strutture oggi sono in totale assenza di esercizio, l’inserimento delle funzioni comporterà seppure in maniera minima un impatto negativo e di lieve entità.

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II. Miglioria del sistema di gestione dei rifiuti urbani per presidio globale del territorio

La mancata gestione delle aree comporta il mancato presidio del territorio in termini di gestione dei sistema urbano di raccolta rifiuti da parte della Ditta preposta. L’inserimento di funzioni, contemporaneo all’estensione delle aree da dover presidiare e gestire garantirà maggiore organicità al sistema di raccolta ed eviterà l’eventuale possibile abbandono di rifiuti non controllato in aree residuali ed inaccessibili.

L’impatto è da considerarsi positivo e di forte entità.

Gli effetti della variante in termini di impatti sono da intendersi come compensati per effetto dell’implementazione negativa del carico di rifiuti, che verrà però gestita opportunamente all’interno del servizio urbano di raccolta differenziata. Gli impatti sono pertanto compensati.

Suolo

I. Implementazione della percentuale di consumo di suolo per maggiore fruizione territoriale

Nella zona nord l’area è già urbanizzata e le opere previste dalla variante sono legate all’implementazione minima delle strutture esistenti mediante la creazione di spogliatoi o piccole volumetrie di servizio. Per la parte a sud (area umida) la creazione di un parco genererà una maggiore antropizzazione che dovrà pertanto condursi con opere ecosostenibili, per i materiali e i sistemi costruttivi per condurre ad uso del suolo limitato alla fruizione naturalistica. Rispetto all’aumento del consumo di suolo l’impatto è da considerarsi negativo e di lieve entità poiché si implementa l’uso e non il consumo inteso come trasformazione irreversibile.

L’opera di mitigazione prevista per il nuovo uso di suolo (parco zona G7) è l’introduzione di percorsi con capacità drenanti, a minimo impatto ecologico e in materiali compatibili. Le aree di sosta e le strade all’interno di tutte le zone G dovranno essere progettate in materiali il più possibili drenanti. L’impatto residuale è nullo, stante la prescrizione anche del Piano Paesaggistico Regionale di rendere fruibili le zone umide mediante opere tese alla fruizione naturalistica.

II. Gestione del sistema idraulico idrico e geologico con introduzione di opere di mitigazione o di convogliamento idraulico

La zona sud ricade quasi interamente in vincolo idrogeologico Hi4 e Hi2 pertanto la creazione di un parco naturalistico dovrà condurre alla regimentazione del sistema idraulico mediante opere compatibili con il rischio o che addirittura ne prevedano l’abbattimento. La variante è da intendersi come parziale adeguamento del PUC al PAI. L’impatto, rispetto alla condizione di non presidio e di abbandono in cui versa l’area, è da considerarsi positivo e di forte entità.

Flora, fauna e biodiversità

I. Ripopolamento di specie naturalistiche autoctone e maggiore attrattività per la fauna

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L’area della zona umida è allo stato attuale in stato di abbandono e la variante si prefigge di installare un parco con implementazione delle specie autoctone che rappresenterà un attrattore per le specie dell’avifauna presenti nel compendio di Molentargius. Tale ripopolamento eviterà anche il propagarsi di specie quali l’acacia che risultano non autoctone ed infestanti. L’impatto è da considerarsi positivo e di media entità.

Paesaggio e assetto storico culturale;

I. Innalzamento del valore paesaggistico dell’area rispetto ad uno stato di lascito

Allo stato attuale l’area risulta non valorizzata nelle sue componenti insediative e nelle sue componenti ambientali naturalistiche. La variante si prefigge lo scopo di implementare la struttura insediativa con la corretta dotazione di servizi per le strutture già esistenti e sorte in deroga urbanistica, quindi allo stato attuale prive degli stessi. Inoltre la stessa variante si prefigge lo scopo di rendere fruibile il bene ambientale mediante l’inserimento di percorsi naturalistici dedicati ed ecocompatibili, in connessione con il sistema del parco di Terramaini e del Molentargius. L’impatto è da considerarsi positivo e di forte entità-

II. Abbattimento dell’estensione della componente paesaggistica “area naturale e seminaturale” e della

“zona umida”

La cartografia dal Piano Paesaggistico Regionale perimetra la componente ambientale “area naturale e seminaturale” e il bene paesaggistico “zona umida”. Entrambe sono in realtà già colonizzate dalla struttura sportiva dell’ex Comparto 8 e pertanto sono mendaci nella loro perimetrazione. Inoltre la norma tecnica del PPR induce alla necessità di valorizzazione delle stesse con fini di rinaturalizzazione con creazione di maggiore fruibilità. L’impatto è da considerarsi positivo e di forte entità, in quanto realizza le previsioni del PPR, garantendo che la variante sia considerata un parziale adeguamento dello strumento del PUC allo stesso PPR.

Assetto insediativo, demografico;

I. Possibile aumento della popolazione

L’inserimento di strutture sportive e la creazione di un parco non accresce la popolazione insediata bensì la popolazione fluttuante, attratta dalla specificità del luogo rispetto alla struttura della Città Metropolitana di Cagliari. L’impatto è da considerarsi neutro, in quanto non incide sul reale assetto insediativo o demografico, non producendo aumento o decremento di popolazione stanziale.

Sistema economico, produttivo;

I. Innalzamento del valore impiegatizio locale per implementazione di servizi

La creazione di un polo sportivo di pregio e di valore all’interno della Città produrrà un incremento impiegatizio sia stagionale che ordinario, per quanto non vi sia una così ampia differenziazione prevista

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fra gli ipotetici gestori delle strutture (al massimo 3 o 4). Le strutture terziarie esistenti in un limitato intorno territoriale gioveranno dell’indotto attrattivo pertanto l’impatto è da considerarsi positivo e di lieve entità.

II. Innalzamento del valore degli immobili e dei terreni nel limitrofo intorno all’area di servizi

Il Comune di Monserrato si candida a differenziarsi rispetto agli altri comuni per avere una posizione strategica e baricentrica rispetto ai grossi snodi urbani della Città Metropolitana. Rispetto alla previsione di sviluppo territoriale, che lo vede già un polo sanitario di pregio per la presenza del Policlinico, la variante garantisce una vocazione sportiva e naturalistica prima non presente. L’impatto sul valore degli immobili e dei terreni edificabili è da considerarsi positivo e di media entità.

Mobilità e trasporti;

I. Maggiore attrattività dei luoghi con innalzamento dei flussi di traffico

L’inserimento di servizi produce maggiore attrattività e pertanto si presuppone che, in assenza di un sistema capillare di Trasporto Pubblico Locale odierno, possa generare un accrescimento del flusso di traffico veicolare privato. La variante ha come scopo quello di creare invece, a supporto delle strutture esistenti sportive, una grande area destinata a parcheggi e che accolga i mezzi pubblici, il sistema di carsharing per il quale il Comune ha recentemente deliberato in favore della creazione di un servizio collettivo della Città Metropolitana. L’impatto è pertanto da considerarsi negativo e di media entità per implementazione dei flussi, che potrà essere mitigato dall’introduzione di sistemi di trasporto collettivo che interconnettano le aree al sistema urbano e metropolitano esistente. L’impatto residuale a fronte delle misure di mitigazione previste è da considerarsi positivo.

Energia

I. Richiesta di connessione di poli sportivi alla rete urbana con creazione di strutture energivore

Alcune strutture già esistenti sono dotate di sistemi fotovoltaici e di sistemi a basso consumo energetico.

Ogni nuova costruzione dovrà rispettare la normativa in merito alla riduzione dei consumi. L’impatto è da considerarsi neutro.

Rumore

I. Inserimento di attività collettive con grande numero di fruitori a creazione di forti concentrazioni di rumore

Le strutture esistenti con capienza particolarmente elevata potranno essere utilizzate in occasione di grandi eventi. In tal caso verrà rispettato il Piano Acustico Comunale (che vede le aree mappate in classe III – di tipo misto) e gli eventuali limiti di cui alla norma di settore. Non sono previste attività che

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ordinariamente possano produrre inquinamento acustico a danno della qualità del vivere. L’impatto è da reputarsi insignificante, pertanto neutro.

Campi elettromagnetici

Non sono prevedibili modifiche o alterazioni sulla componente

Si attesta pertanto che sotto il profilo degli impatti, non vi siano effetti residuali in nessuna delle componenti ambientali ritenute rilevanti al fine della presente valutazione. Si rimanda alla visione della tabella allegata.

4. PROBLEMI AMBIENTALI PERTINENTI ALLA VARIANTE AL PRG.

La variante al PRG interviene in ambito già antropizzato. Per la tipologia della variante non si ravvisano particolari problematiche ambientali tali da richiedere l’assoggettabilità a VAS.

5. LA RILEVANZA DELLA VARIANTE AL PRG PER L'ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA NEL SETTORE DELL'AMBENTE (AD ES. PIANI E PROGRAMMI CONNESSI ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI O ALLA PROTEZIONE DELLE ACQUE).

La variante al PRG è conforme alle norme comunitarie sull'ambiente. Non prevedendo interventi su larga scala, non influendo in maniera significativa sul carico antropico, non ha ricadute sui programmi relativi alla gestione dei rifiuti o al trattamento delle acque, disciplinati nei piani o programmi sovraordinati.

CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE:

1. Probabilità, durata, frequenza degli impatti;

La probabilità di impatti è legato all’utilizzo dell’area. Si tratta di un’area destinata principalmente ad attività sportive ricreative e a parco naturale i cui impatti non sono significativi sull’ambiente.

2. Carattere cumulativo degli impatti;

Non essendoci impatti di particolare rilievo, e non essendoci effetti residuali, non si ritiene pertinente la possibilità che essi, cumulati, possano generare ulteriori impatti significativi.

3. Natura transfrontaliera degli impatti;

La variante non produce impatti di natura transfrontaliera.

4. Rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad es. in caso di incendi);

Non si ravvisano rischi per la salute umana, né per l’ambiente.

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5. Entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate);

Gli impatti sono valutati coerentemente con il funzionamento dell’opera nel contesto geografico dell’area vasta. Operando una disamina degli impatti relativa al contesto territoriale del Comune di Monserrato non si ravvisa un calibro di impatti negativi tale da esser degno di considerazione, specie sotto il profilo paesaggistico.

Si sottolinea invece un impatto positivo sulla mitigazione del rischio idraulico e sulla sicurezza della popolazione interessata.

6. Valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa:

a. delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale

b. del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell’utilizzo intensivo del suolo;

La variante al PRG interessa un’area già in parte compromessa che non presenta particolari caratteristiche naturali. Le eventuali nuove costruzioni non comprometteranno la naturalità dei luoghi. La componente suolo non verrà compromessa dalla realizzazione delle opere previste.

7. Impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

Non sono presenti impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

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Componente Flora e Fauna, biodiversità +M

Componente Paesaggio Storico Culturale +A +A

Componente Insediativa N

Componente Produttiva e Sistema Economico +B +M

Componente Mobilità e Trasporti -M

Componente Energia N

Componente Rumore N

Componente Campi elettromagnetici

ALTERAZIONI E/O MODIFICAZIONI innalzamento delle percentuali di inquinamento miglioramento della qualità dell'aria per rinaturalizzazione innalzamento produzione rifiuti per maggiori servizi generali migliore sistema di gestione della raccolta rifiuti urbani maggiore percentuale di consumo di suolo per maggiore fruizione gestione sistema idrogeologico e convogliamento idrico ripopolamento specie naturalistiche innalzamento del valore paesaggistico abbattimento percentuale zona naturale e seminaturale e zona umida aumento della popolazione innalzamento del valore impiegatizio locale innalzamento del valore degli immobili innalzamento flussi di traffico per maggiore attrattivi allacciamento alla rete delle strutture sportive organizzazione attivi collettive grandi eventi creazione zona parcheggio e polo intermodale M

gestione integrata del sistema rifiuti B

percorsi con capacità drenanti ed ecocompatibili M

introduzione di sistemi di trasporto collettivo A

bassa -B

medio -M

alto -A

Impatto neutro N

basso +B

medio +M

alto +A

bassa B

medio M

alto A

Efficacia COMPONENTI AMBIENTALI

AZIONE DI MITIGAZIONE

SIGNIFICATIVITA' degli IMPATTI Impatto negativo

Impatto positivo

EFFICACIA DELLE MITIGAZIONI

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