• Non ci sono risultati.

Sistema Tecnologico per la Videosorveglianza Urbana del Comune di Martina Franca

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Sistema Tecnologico per la Videosorveglianza Urbana del Comune di Martina Franca"

Copied!
53
0
0

Testo completo

(1)
(2)

Comune di Martina Franca Provincia di Taranto

Sistema Tecnologico per la Videosorveglianza Urbana del Comune di Martina Franca

CAPITOLATO TECNICO DELLE TECNOLOGIE

Maggio 2013

(3)

INDICE DELDOCUMENTO

1. PREMESSA ... 3

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO ... 5

3. IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA ... 6

3.1. VIDEO REGISTRATORE DIGITALE, CENTRALE DI REGISTRAZIONE (CR) ... 6

3.2. PUNTI DI RIPRESA REMOTA CCTV (PRR) ... 12

4. CENTRALE OPERATIVA DI MONITORAGGIO (CO) ... 18

4.1. VIEWSTATION ... 18

4.2. SERVER DI GESTIONE SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA. ... 19

4.3. LA CONSOLE (POSTO DI LAVORO PER OPERATORE)... 20

4.4. MONITOR LCD 16:9 GRANDI DIMENSIONI ... 25

5. SOTTOSISTEMA DI RETE ... 25

INFRASTRUTTTURA DI TRASPORTO DEI SEGNALI VIDEO ... 25

5.1. CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEGLI APPARATI VIDEO/DATI WIRELESS ... 32

5.2. CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEGLI APPARATI SWITCH ... 34

6. QUALITÀ DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA ... 40

6.1. COERENZA CON LA SITUAZIONE LOCALE... 40

6.2. FACILITÀ DI UTILIZZO ... 40

6.3. MODULARITÀ DELLA PROPOSTA ... 40

6.4. INTEGRABILITÀ DELLA PROPOSTA ... 40

6.5. CARATTERISTICHE AMBIENTALI E CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI E IMPATTO AMBIENTALE 41 6.6. FUNZIONALITÀ ED EFFICACIA DEL SISTEMA ... 41

7. QUALITA’ SERVIZIO ASSISTENZA TECNICA E SUPPORTO POST COLLAUDO ... 41

GARANZIA DELLAPPROVIGIONAMENTO DEI RICAMBI ... 42

(4)

1. PREMESSA

Le seguenti Specifiche Tecniche Generali rappresentano quelle minime richieste per apparecchiature e materiali, di cui i partecipanti alla gara, nelle proprie proposte, sono tenuti a fornire le necessarie certificazioni di qualità, le descrizioni tecniche dettagliate e i relativi accessori.

Prescrizioni

Il Comune di Martina Franca garantirà:

• la disponibilità dell’alimentazione per le telecamere e tutte le tecnologie coinvolte nella sicurezza in prossimità degli armadi di potenza posti presso i quadri elettrici di zona.

Il sistema dovrà essere quindi rilasciato all’Amministrazione appaltante perfettamente funzionante.

Le opere sopra riportate sono individuabili, ai fini della definizione delle categorie di lavori a corpo secondo il seguente dettaglio:

OS30 Impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi 277.351,45 oltre a sicurezza per € 11.328,44

Non sono previste opere scorporabili.

L’Impresa appaltatrice nel garantire la consegna del sistema chiavi in mano perfettamente funzionante, si impegna a:

• fornire apparati di caratteristiche pari o superiori a quelle sotto riportare;

• fornire e realizzare tutto ciò che si renderà necessario, a giudizio della Commissione Esaminatrice dell’Amministrazione, per fornire il Sistema su descritto, ivi compreso aggiunta di apparati, pali, qualora l’impiego degli esistenti non sia soddisfacente, nonché i lavori di scavi/muratura;

• fornire impianti che devono essere previsti in ogni loro parte e nel loro insieme in conformità alle leggi, norme, prescrizioni, regolamentazioni e raccomandazioni emanate dai vari enti nazionali preposti dalla legge al controllo e monitoraggio della regolarità della loro esecuzione.

L’appalto ha per oggetto i lavori di realizzazione di nuovi impianti T.V.C.C., comprensiva di fornitura e posa nnonchè tutte le attività complementari e conclusive necessarie per la messa in esercizio (Start-up) dell’impianto che prevede anche l’addestramento del personale comunale.

L’affidamento si intende comprensivo di fornitura e posa e di tutte le prestazioni accessorie (es.

tracce, fori, ripristini, anche di tinteggiature) necessarie a consegnare le opere finite.

L’offerta dovrà comprendere il costo della fornitura di tutti i materiali necessari alla realizzazione degli impianti più tutta la manodopera per l’installazione e programmazione, le prove di funzionamento, il collaudo degli apparati nella loro totalità.

La fornitura è richiesta chiavi in mano.

La ditta offerente dovrà presentare un progetto tecnico indicante nel dettaglio le soluzioni che intende adottare per implementare quando richiesto nel presente capitolato tecnico.

Oltre a quanto il concorrente riterrà opportuno produrre, il progetto dovrà contenere almeno i seguenti elementi:

- indicare marche, modelli e caratteristiche tecniche dei singoli prodotti/ apparecchiature offerte qualora nel presente capitolato non sia già esplicitato il marchio o il modello

- disegni / schemi logici degli impianti proposti - i tempi di realizzazione del progetto.

- un progetto di addestramento del personale e finalizzato all’utilizzo dei sistemi installati (sia antintrusione che TVCC).

(5)

Si precisa inoltre che le indicazioni riportate nell’elenco prezzi relative a sigle, caratteristiche e/o riferimenti a eventuali marche di apparecchiature previste in progetto, sono da ritenere assolutamente indicative delle caratteristiche minime da garantire in sede di fornitura e che pertanto potrà essere proposta apparecchiatura similare dotata di caratteristiche tecnologiche analoghe o superiori a quella indicata.

(6)

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO

Tutti gli impianti e relative apparecchiature facenti parte del sistema di sicurezza dovranno essere classificabili di 2° livello ai sensi delle norme CEI 79-2 e dovranno essere costruiti e realizzati a

"regola d'arte", sia per quanto riguarda la qualità e le caratteristiche costruttive e prestazionali delle apparecchiature e dei materiali sia per le modalità di installazione.

Tutti i materiali e le apparecchiature saranno di primaria marca e qualità, perfettamente funzionanti ecompleti in ogni loro parte.

Saranno rigorosamente applicate infine tutte le normative di Legge e tecniche applicabili all’impiego, ed in

particolare, quelle di seguito indicate:

•Legge n.46 del 05.03.1990 (ricompresa nel DPR 380 del 2001) e relativo regolamento di attuazione (DPR n.447 del 06/12/91 s.m.i.).

Decreto Legislativo 626 del 19-09-1994 s.m.i. (in particolare gli artt. 6 e 7);

•Decreto Legislativo 494 del 14-08-96 s.m.i. e D.Lgs. 528/99 (cantieri fissi e mobili);

Decreto Legislativo 12-11-1996 n. 615 s.m.i.(recepimento delle Direttive Europee 89/336/CEE;

92/31/CEE;

93/68/CEE; 93/97/CEE) sulla compatibilità elettromagnetica delle apparecchiature elettriche ed elettroniche;

•Legge 18/10/77 n. 791; Decreto Legislativo 25-11-1996 n. 626; Decreto Legislativo 31/07/97 n.277 s.m.i.(recepimento delle Direttive Europee 73/23/CEE; 93/68/CEE;) sui materiali elettrici a bassa tensione;

•Norme IEC (Comitato Elettrotecnico Internazionale), in caso di mancanza delle norme CEI;

•Norma CEI 79-3 + Variante “Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione.

Norme particolari per impianti antieffrazione e antintrusione”.

•Norma CEI EN 50131-1(CEI 79–15) “Sistemi d'allarme - Sistemi di allarme intrusione. Parte 1:

Prescrizioni generali”;

•Norma CEI 79-2 + Varianti “Apparecchiatura per impianti, antieffrazione, antintrusione, antifurto e

antiaggressione”;

•Norma CEI 79-5+Varianti “Protocollo di comunicazione per il trasferimento di informazioni di sicurezza (allarmi) - Parte 1: Livello di trasporto”;

•Norma CEI 79-6+Variante “Protocollo di comunicazione per il trasferimento di informazioni di sicurezza (allarmi) - Parte 2: Livello applicativo”;

•Norma CEI EN 50130-4 (CEI 79-8) “Sistemi d'allarme. Parte 4: Compatibilità elettromagnetica.

Norma per famiglia di prodotto: requisiti di immunità per componenti di sistemi antincendio, antintrusione e di allarme personale”;

•Norma CEI 79-11 “Centralizzazione delle informazioni di sicurezza. Requisiti di sistema”;

Norma UNI 11068 Centrali di Telesorveglianza - Caratteristiche procedurali, strutturali e di controllo;

•Norma CEI EN 50133-1 (CEI 79–14) +Variante1 “Sistemi d'allarme - Sistemi di controllo d'accesso per l'impiego in applicazioni di sicurezza. Parte 1: Requisiti dei sistemi”;

•Norma CEI EN 50133–2–1 (CEI 79–33) “Sistemi d'allarme - Sistemi di controllo d'accesso per l'impiego in applicazioni di sicurezza. Parte 2-1: Prescrizioni generali per i componenti”;

Norma CEI EN 50133–7 (CEI 79–30) “Sistemi d'allarme - Sistemi di controllo d'accesso per l'impiego in applicazioni di sicurezza. Parte 2-1: Linee guida applicative”;

•Norma CEI EN 50136-1-1 (CEI 79–18) “Sistemi d'allarme - Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi.

Parte 1-1: Requisiti generali per sistemi di trasmissione allarmi”;

Norma CEI EN 50136-1-2 (CEI 79–19) “Sistemi d'allarme - Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi.

(7)

Parte 1-2: requisiti per sistemi che usano collegamenti dedicati”;

Norma CEI EN 50136-1-3 (CEI 79–20) “Sistemi d'allarme - Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi.

Parte 1-3: requisiti per sistemi con dispositivi di comunicazione digitale che usano la rete telefonica pubblica commutata”;

•Norma CEI EN 50136-2-1 (CEI 79–22) “Sistemi d'allarme - Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi.

Parte 2-1: Requisiti generali per gli apparati di trasmissione allarmi”;

Norma CEI EN 50136-2-2 (CEI 79–23) “Sistemi d'allarme - Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi.

Parte 2-2: Requisiti per gli apparati utilizzati in sistemi che usano collegamenti dedicati;

•Norma CEI EN 50136-2-3 (CEI 79–24) “Sistemi d'allarme - Sistemi ed apparati di trasmissione allarmi.

Parte 2-3: Requisiti per gli apparati utilizzati in sistemi con dispositivi di comunicazione digitale che usano la rete telefonica pubblica commutata”;

•Norma CEI EN 50132-2-1(CEI 79 –26) “Sistemi d'allarme - Sistemi di sorveglianza CCTV da utilizzare nelle applicazioni di sicurezza - Parte 2-1:Telecamere in bianco e nero”;

Norma CEI EN 50132-7 (CEI 79-10) “Sistemi d'allarme. Sistemi di sorveglianza CCTV da utilizzare nelle applicazioni di sicurezza - Parte 7: Linee guida di applicazione”

•Norma CEI EN 50131-6 (CEI 79-27) “Sistemi d'allarme - Sistemi d'allarme intrusione - Parte 6 – alimentatori”;

•Norma CEI 46-76 “Cavi di interconnessione per sistemi di sicurezza”;

Norma UNI EN 1143-1 “Casseforti, Locali corazzati e relative porte”

•Norma UNI EN 1300 “Serrature per mezzi di custodia”;

Norma UNI EN 1303 “Serrature (cilindri) per porte antintrusione ed altri mezzi di chiusura”;

•Norma pr EN 12209-3 “serrature e contropiastre ad azione elettromeccanica”;

Norma UNI 6534/74 “Vetrazioni in opere edilizie, progettazione, materiali e posa in opera”

•Norma UNI EN 1063 “Vetro per edilizia: Vetrate di sicurezza classificazione e prove di resistenza ai proiettili”;

Norma UNI EN 356 “Vetro in edilizia: Vetro di sicurezza classificazione e prove contro attacchi manuali”;

•Norma UNI ENV 1627 “Finestre, porte, chiusure oscuranti - Resistenza all'effrazione. Requisiti e classificazione”;

•Norma UNI ENV 1628” Finestre, porte, chiusure oscuranti - Resistenza all'effrazione. Metodo di prova per la determinazione della resistenza sotto carico statico;

•Norma UNI ENV 1629 “Finestre, porte, chiusure oscuranti - Resistenza all'effrazione Metodo di prova per la determinazione della resistenza sotto carico dinamico”;

•Norma UNI ENV 1630 “Finestre, porte, chiusure oscuranti - Resistenza all'effrazione. Metodo di prova per la determinazione della resistenza all'azione manuale di effrazione”;

Norma UNI ENV 12878 “Cancelli e porte per garage”;

Dovrà inoltre essere osservata ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da Enti e Istituzioni preposti alla sicurezza, ove applicabili.

I materiali e gli apparecchi ammessi al regime del marchio di qualità, dovranno essere del tipo certificato IMQ o altro ente accreditato equivalente nazionale, europeo o internazionale. In ogni caso, i prodotti non provvisti di marchio di qualità o non certificati, dovranno essere comunque conformi alla regola d’arte e pertale scopo il Fornitore/Installatore dovrà rilasciare apposita dichiarazione di conformità debitamente sottoscritta, con assunzione di responsabilità.

3. IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA

3.1. Video Registratore Digitale, Centrale di Registrazione (CR)

(8)

Dovrà essere un Network Digital Video Recorder per High Security (HSNDVR), che consenta di definire un sistema di videosorveglianza di nuova generazione con funzionalità innovative per la lotta alla delinquenza, al terrorismo, agli atti vandalici e la messa in sicurezza delle zone critiche del Porto.

La disponibilità tempestiva di immagini e dati presso i Centri di Controllo adibiti allo scopo, costituisce inoltre uno strumento investigativo, di prevenzione e di razionalizzazione dell’azione di intervento delle Polizie.

Sarà pertanto attribuita una particolare rilevanza ai seguenti parametri:

• Affidabilità e High Availability delle apparecchiature.

• Immediatezza d’accesso alla videosorveglianza dei siti locali/remoti in live e playback.

• Facilità dei comandi operativi/interfacce user friendly.

• Scalabilità del sistema.

• Integrabilità del sistema.

L’HSNDVR deve garantire le seguenti prestazioni:

− Architettura Client / Server con controllo remoto;

− DVR Decaplex: videoregistrazione in modalità continua fino a 2500 Fps alla massima risoluzione D1 con 10 funzioni contemporanee;

− Multiplexer: con ricomposizione delle sorgenti video (max 9) in una unica immagine

− Sala regia tramite i client: centrale operativa di videocontrollo con gestione del territorio attraverso MAPPE grafiche (opzionali), multiviste, gestione degli allarmi e degli eventi;

− integrazione, con sistemi di terze parti attraverso CGI (agenti di scambio dati);

− Cluster nDRV (cooperatività di rete tra più sistemi);

− recodifica del flusso video, con funzione di composizione video (multiplexer);

− possibilità di adattare la comunicazione alla banda disponibile dal mezzo esempio per cellulari;

− stabilità di sistema: il programma opera in background come servizio di Windows;

− organizzazione gerarchica delle fonti video attraverso Domini e Siti;

− transcodifica personalizzata degli flussi video da JPEG a MPEG4 e viceversa, MPEG4, Jpeg e H.264 (*);

− conversione degli stream da TCP/IP a RTP/RTSP (MPEG4 SP) e viceversa (*);

− suddivisione di video Quad in stream multipli come sorgenti video virtuali (*);

− composizione di più stream video in un singolo stream come sorgente video virtuale (*);

− registrazione fino a 100 telecamere 24h/7g o su evento;

− registrazione con pre-trigger fino a 20sec. prima dell'evento;

− backup e cancellazione automatica delle registrazioni;

− interrogazione remota e streaming delle registrazioni;

− crittazione/decrittazione ed autenticazione degli stream video;

− supporta gli eventi/allarmi generati dalle telecamere (motion-detection, input ...);

− invio di email su evento;

− schedulazione dell'abilitazione attività (invio email, registrazione, motion-detection dalla telecamera) per gruppi di telecamere;

(9)

− supporta utenti, profili utente e autenticazione degli utenti. E' possibile creare delle

“viste” in cui vengono posizionate più telecamere e in seguito assegnare la possibilità di visualizzare le viste agli utenti;

− interfaccia HTTP con autenticazione degli utenti. Supporta i protocolli HTTP e HTTPS.

− Le telecamere sono mostrate nelle viste assegnate al profilo utente utilizzando il browser Internet Explorer (necessario l'Activex);

− Consultazione delle registrazioni anche tramite interfaccia http;

− Supporto delle Mappe. Le icone delle telecamere posizionate sulle mappe lampeggiano in risposta ad allarmi o eventi;

− Gestione delle mappe e delle sottomappe per un numero illimitato di livelli;

− Visualizzazione mappe sia su visore Multicam che su Browser;

− Log degli eventi attraverso un motore SQL per una veloce raccolta delle informazioni;

− Proxy monitor: interfaccia di amministrazione con la quale controllare tutti i parametri di del proxy video (creare sorgenti video, profili utenti, viste, schedulazioni, controllare i sotto-servizi, visualizzare i log) da remoto;

− Audio dalle tlc ai client e relativa registrazione;

− visualizzazione di un evento già registrato senza interrompere la registrazione;

− schedulatore settimanalmente o 24h/7g per registrazioni;

− rilevatore di Motion Detection configurabile per aree di interesse e per sensibilità, con programmazione schedulata settimanalmente;

− ottimizzazione delle video-registrazioni: registrazioni a frame-rate massimo fino a 49 telecamere;

− protezione software mediante chiave HASD USB.

sarà grado di trasformare un normale Computer in un sistema di registrazione e controllo multi- utente, con capacità di gestire fino a 100 punti visione contemporanei e memorizzare fino a 2500 FPS alla massima risoluzione (D1 - 720 x 576). Dovrà essere compatibile con le più note telecamere IP, fino ad un numero illimitato di punti visione, grazie alla possibilità di poter collegare tra loro, come fossero un’unica postazione, più server : questa è quella che in gergo si chiama network operativity.

Il software dovrà operare in qualità di “servizio” all’interno del sistema operativo al fine di offrire il vantaggio di un sistema di vigilanza e registrazione estremamente stabile e sempre attivo. Nel caso in cui uno dei molteplici servizi disponibili dovesse improvvisamente bloccarsi, l’HSNDVR (contrariamente a quasi tutti gli altri software di videosorveglianza) continuerà a svolgere il proprio ruolo di registratore, regia e controllo.

Caratteristiche del Software Sorgenti video

Dovrà supportare fino a 100 connessioni contemporanee a sorgenti video. Queste sono organizzate gerarchicamente in “Domini” e “Siti”. E' inoltre possibile creare “gruppi” di sorgenti video e associarvi operazioni e politiche di gestione comuni.

Streaming video ed elaborazione dei flussi

Dovrà collegarsi alle sorgenti scaricandone i flussi video, che vengono poi messi a disposizione di client che si connettono all’ HSNDVR. Il sistema dovrà ottimizzare l’uso della banda a disposizione delle singole sorgenti, poiché queste trasmettono sempre un unico flusso video, e dovrà replicarlo a tutti i client che lo richiedono. Questa soluzione non solo permetterà di superare le limitazioni sul numero di connessioni e sulla capacità di elaborazione tipiche delle telecamere, nel caso in cui le

(10)

sorgenti non dispongano di una connessione di rete veloce (ad esempio utilizzano una connessione GPRS/UMTS).

Il numero di flussi video prodotti in streaming verso i client dovrà essere potenzialmente illimitato;

tuttavia le limitazioni potranno derivare dalla potenza computazionale del sistema su cui il software è installato e dalla capacità della rete alla quale il sistema è connesso.

Il sistema dovrà effettuare alcune operazioni sui flussi provenienti dalle sorgenti prima di inviarli ai client:

Ricodifica dei flussi con “Profili di streaming” personalizzati: ogni flusso ricevuto da una sorgente video può essere ricodificato secondo un determinato profilo di streaming, per poter fornire a client diversi le stesse immagini con differenti caratteristiche qualitative (es. risoluzione, qualità, compressione), tipicamente in funzione delle prestazioni del collegamento di rete utilizzato dal client.

Transcodifica di stream JPEG in MPEG4: i flussi proveniente da sorgenti video JPEG possono essere ricodificati ed inviati ai client come flussi MPEG4. E’ possibile con MVR avere ricodifiche di tipologia differente a seconda del client che ne fa richiesta. Questa caratteristica si rivela particolarmente utile in quanto permette di differenziare i flussi verso i client discriminandoli in base alla banda a loro disposizione.

Conversione di protocollo

HSNDVR effettuerà la conversione del protocollo di trasmissione dei flussi da TCP a RTP/

RTSP e viceversa.

Suddivisione video Quad

In alcuni casi la sorgente video produce un flusso video la cui immagine è data dalla composizione di più immagini provenienti da diverse telecamere; è questo il caso ad esempio di un video server a quattro ingressi (WQUAD) a cui sono connesse quattro telecamere analogiche con selezione di flusso in modalità “quad”. HSNDVR dovrà suddividere l'unico flusso ricevuto

dalla sorgente in più flussi singoli, in questo modo i client possono accedere separatamente alle singole telecamere analogiche originali.

Composizione flussi video

L’HSNDVR dovrà comporre diversi flussi video provenienti da sorgenti diverse in un unico flusso di uscita. In questo modo un client può ricevere un singolo flusso composto dalle immagini provenienti da diverse sorgenti video.

Registrazione sorgenti video

L’HSNDVR dovrà effettuare registrazioni fino ad un massimo di 100 sorgenti video contemporaneamente; tali registrazioni possono avvenire se stimolate da un evento oppure in modo continuativo 24h/7gg. Nel caso che la registrazione avvenga su evento sarà possibile impostare una durata di registrazione del flusso precedente all'istante della segnalazione dell'evento (pre-trigger), fino a un massimo di 20 secondi.

Backup e cancellazione automatica

L’HSNDVR dovrà supportare la funzione di backup delle registrazioni, sarà perciò possibile configurare il sistema in modo tale che effettui una copia di sicurezza dei filmati su un qualsiasi server o disco di rete, anche remoto, purché sia raggiungibile tramite una connessione di rete.

Tipicamente il backup sarà effettuato verso un sistema diverso da quello su cui sarà installato L’HSNDVR proprio per motivi di sicurezza, in modo che nel caso il sistema principale si guasti, i dati backuppati non vadano persi in quanto residenti su una macchina diversa. Analogamente al backup sarà possibile impostare il sistema in modo che effettui la cancellazione automatica dei filmati presenti nell'archivio delle registrazioni.

(11)

NOTA: La funzione di auto-cancellazione riguarderà solo i filmati presenti nell'archivio delle registrazioni e non i filmati eventualmente backuppati su un server o su un disco.

Accesso remoto all’Archivio registrazioni

L’HSNDVR renderà disponibili gli archivi delle registrazioni agli utenti abilitati. Tali utenti potranno accedere ai filmati delle registrazioni ed effettuare su questi alcune operazioni: ricerche ed interrogazioni dell'archivio mediante diversi tipi di filtri, visualizzazione remota dei filmati in streaming, in questo modo con un qualunque client è possibile visualizzare in remoto i filmati dell'archivio.

Autenticazione e crittazione degli stream video

L’HSNDVR sarà in grado di decifrare, previo l’inserimento della corretta chiave di decriptazione, i flussi video criptati prodotti dalle sorgenti video. L’algoritmo di criptazione dovrà essere sviluppato appositamente per garantire elevate prestazioni e livelli di protezione dei dati, infatti le chiavi di decriptazione dovranno essere inserite manualmente nei software di visualizzazione e non vengono mai inviate in rete, non sono quindi intercettabili da connessioni non autorizzate. Lo stesso sistema di criptazione utilizzato dalla sorgente sarà mantenuto dall’HSNDVR, anche in caso di ricodifica, negli stream video forniti ai client e, opzionalmente, anche nelle registrazioni.

Oltre alla criptazione dei flussi video, anche la stessa connessione di un client potrà essere protetta da una richiesta di autenticazione, che permetterà di accedere al sistema soltanto agli utenti in possesso di una password valida scelta dall’amministratore.

Eventi ed Azioni

Le sorgenti video dovranno inviare dei messaggi di allarme all’HSNDVR per segnalare eventi rilevati dalla telecamera, quali: Motion Detection, attivazione di un input ecc...

A queste segnalazioni di allarmi provenienti dalle sorgenti video potranno essere associate delle azioni come ad esempio:

• invio di e-mail di avvertimento della ricezione dell'allarme

• registrazione di un filmato

• attivazione / disattivazione output telecamera

• notifica dell'allarme sulla mappa ed altre, come vedremo nei prossimi capitoli.

Schedulazione dell’abilitazione delle attività

Alcune attività dell’HSNDVR potranno essere disabilitate per determinati periodi per determinati gruppi di sorgenti video. Le attività che potranno essere disabilitate in modo schedulato sono:

• Visualizzazione da parte dei client delle telecamere appartenenti al gruppo

• Invio di e-mail su ricezione di allarme

• Registrazione

• Motion-detection

Sara' possibile configurare un intervallo temporale in cui queste attività saranno sospese relativamente ad un dato gruppo di sorgenti video. L'intervallo temporale potrà essere specificato in diversi modi permettendo una assoluta flessibilità di configurazione; ad esempio è possibile creare un periodo di disattivazione giornaliero specificando ora di inizio e ora di fine del periodo, specificando inoltre il periodo di validità della schedulazione.

In HSNDVR potranno essere creati diversi utenti, ogni utente avrà una propria username e password da utilizzare per l'accesso autenticato ai flussi video.

Inoltre ad ogni utente sarà possibile associare un “Profilo Utente”, il profilo racchiuderà le caratteristiche, i permessi e le prerogative dell'utente al quale sarà stato associato un dato profilo; lo stesso profilo potrà essere associato a più utenti diversi creando così insiemi di utenti con le stesse caratteristiche e diritti, pur conservando, ognuno, un proprio username e password per l'accesso autenticato.

(12)

Mediante il profilo utente sarà possibile specificare:

• gruppi di telecamere accessibili

• viste accessibili

• diritti degli utenti di accesso alle diverse funzionalità di MVR (Accesso alle registrazioni, Accesso tramite interfaccia HTTP, Schedulazione, Accesso ai log di sistema, Accesso ai flussi mediante protocollo RTP/RTSP).

Viste e accesso HTTP

L’HSNDVR gestirà le cosiddette “Viste”. Le viste rappresenteranno ciò che l'utente visualizzerà quando accederà alla pagina web di MVR tramite browser http. La visualizzazione dello stream video da browser richiederà l’utilizzo di un componente ActiveX compatibile soltanto col browser Microsoft Internet Explorer. Quando l'utente accede all’interfaccia http gli verrà chiesto di autenticarsi mediante username e password, poi in base al profilo ad esso associato l’utente potrà accedere e visualizzare una o più viste nelle quali potranno essere presenti sorgenti video e/o mappe. Mediante l'accesso HTTP gli utenti potranno consultare le mappe scorrendone la gerarchia ed i collegamenti.

Mappe

L’HSNDVR dovrà supportare al possibilità di creare delle mappe; queste saranno costituite da un’immagine Jpeg sulla quale sarà possibile posizionare degli elementi attivi. Gli elementi attivi, rappresentati da opportune icone, saranno delle sorgenti video oppure link verso altre mappe. I link verso altre mappe creeranno un sistema gerarchico di collegamento tra mappe diverse costituito da un numero illimitato di livelli. Le icone che rappresentano le sorgenti video invece segnaleranno un evento relativo a quella data sorgente video mediante un led rosso lampeggiante posto a fianco dell'icona. L'accesso al sistema delle mappe dovrà avvenire tramite interfaccia HTTP e

potrà essere consultato tramite browser web o tramite il Sitware Client.

Configurazione in RACK dei Network Digital Video Recorder

I Digital Video Recorder dovrà essere ingegnerizzato in un rack per una capacità. Nelle due figura che segue viene descritta la configurazione richiesta.

RACK1

(13)

3.2. Punti di Ripresa Remota CCTV (PRR)

Telecamere Megapixel Standard BOX da 2M D&N con filtro ICR.

Devono essere telecamere con Sensore 1/2.7" progressive Scan CMOS, particolarmente adatte a punti in cui durante le 24 ore non vengono garantite condizioni di luminosità costante, nelle zone scarsamente illuminate, nelle zone con luce artificiale e lì dove ci sono evidenti problemi e/o condizioni di controluce.. La telecamera deve essere certificata CE.

Caratteristiche Tecniche:

TELECAMERA - Sensore: CMOS da 1/2.7” a scansione progressiva 2M - Pixel Effettivi: 1920(H) x 1080(V)

- Illuminazione minima: Colore 0.2 lux @ F 1.2; Bianco/Nero 0.02 lux @ F1.2 - Shutter speed: 1~ 1/10000 sec.

- Bilanciamento bianco: Manual / AWB / ATW

OBIETTIVO Montaggio C/CS

CARATTERISTICHE OPERATIVE - Compressione video: H.264/MJPEG

Monitor 19”

Cassetto Ottico

UPS 3000 VA Online Formato rack 2U

Server

(14)

- Video Streaming: H.264 + MJPEG; H.264 + H.264

- Risoluzione H.264: Full HD 1080p/HD 720p/SXGA/D1/VGA/QVGA/CIF - Risoluzione MJPEG: Full HD 1080p/HD 720p/SXGA/D1/VGA/QVGA/CIF - Frame Rate Max: 25fps@720p / 12,5fps@1080p

Settaggio immagine - Luminosità: Manuale

- Compensazione controluce (BLC): On/Off - Esposizione: Auto/Manuale

- Nitidezza: Manuale - Contrasto: Manuale

- Bilanciamento bianco: Auto/Manuale - Saturazione: Manuale

- Tonalità colore: Manuale - Zoom digitale: Supportato - Motion Detection: On/Off - Privacy Mask: Supportata

- Privacy Mask Type: Trasparente, Colore - Filtro Meccanico (ICR): Auto/On/Off - Allarme tamper: On/Off

- Audio: Two-way Audio Line out, Line in/mic in; Compressione G.711/G.726 - Allarme: Ingresso 5V 10k pull up; Uscita Photo Relay Output 300VDC/AC - Notifica Evento: HTTP, FTP, SMTP

-Multilingue English, French, German, Italian, Korean, Simplified Chinese, Russian

NETWORK - Interfaccia: 10/100Mbps Ethernet (RJ-45)

- Protocolli supportati: IPv4/v6, TCP/IP, UDP, RTP, RTSP, HTTP, HTTPS, ICMP, FTP, SMTP, DHCP, PPPoE, UPnP, IGMP, SNMP, QoS, ONVIF

- Livelli Password: Utente e amministratore - Sicurezza HTTPS, IP Filter, IEEE 802.1X

-Internet Browser: Internet Explorer (6.0+), Chrome, Firefox, Safari - N° Max Account Utente: 20

CARATTERISTICHE GENERALI Connettori:

- Alimentazione: DC jack - Ethernet: RJ-45

- Micro SD supporta SDHC - Audio Stereo phone jack, 3.5mm

- Allarme Ingressi/Uscite: 4 pins terminal block, pitch 3.5mm - Auto Iris: DC Drive

- Video analógico: 1.0 Vp-p / 75 , BNC - Temperatura di funz.: 0°C ~ 50°C - Umidità relativa: 10% ~ 90%

- Alimentazione: 12Vdc / PoE

(15)

- Assorbimento: 4.5W

- Certificazioni: CE, FCC, RoHS Compliant

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

BASSI CONSUMI

Dovrà assorbire meno di 25 Watt compreso l’illuminatore impulsato. Il basso consumo e i bassi valori di tensione di funzionamento le permetteranno di essere utilizzata, con apposito alimentatore da 12 Vdc a 24 Vdc, anche in luoghi remoti con alimentazione da pannello solare.

STORAGE INTERNO - HARD DISK

La telecamera sarà provvista di un’interfaccia che consentirà d’installare a bordo camera una memoria di a stato solido da 2Gbyte la quale consentirà di memorizzare oltre 60.000 immagini di lettura. Il programma interno Hard-disk (SSD). Questo non solo consentirà di memorizzare per settimane tutte le lettura/ e filmati ma anche di poter continuare a funzionare qualora la connessione verso il centro di vigilanza venga a mancare. Al ripristino del collegamento il sistema aggiornerà e scaricherà tutto quanto non inviato in precedenza. Il dispositivo gestisce la memoria e sovrascriverà, quando il disco sarà pieno, i dati più vecchi. Grazie alla memoria di massa sarà possibile realizzare sistemi isolati dai quali scaricare i dati solo in caso di eventi particolari.

AUDIO PER COLONNINA SOS

Dovrà possedere un ingresso audio bidirezionale (microfono e uscita audio) e agli ingressi IN/OUT sarà possibile, nei pressi della telecamera, collegare un video-citofono per la gestione delle emergenze SOS.

TRASMISSIONE WIRELESS 3G- UMTS/GPRS

Dovrà essere provvista, opzionalmente, di un modulo di trasmissione wireless Gprs/umts/Hsdpa unito al valore delle coordinate GPS di localizzazione.

SPECIFICHE TECNICHE Illuminatore IR - led IR: n. 96

- regolazione a 0% a 100%

- pilotaggio impulsato a regolazione controllata - portata max 25 mt

Ottico/Fisiche - Larghezza varco 2 ~ 3 mt

- Altezza installazione 1 ~ 5 mt - Distanza installazione 5 ~ 20 mt - Altezza min carattere 20 pixel

led IR n. 96

regolazione a 0% a 100%

pilotaggio impulsato a regolazione controllata

portata max 25 mt

(16)

Intelligence inside - ASC Elimina ombre

- AS&B Anti smeering and blooming - ADC Elimina difetti e caratteri irregolari - SAC Compensazione angolazioni

- ASE Elimina simboli e stemmi - ADRC Elimina doppia riflettenza - APA Analisi predittiva

- NNI Rete neurale di addestramento OCR

- ACC Anti-sovraesposizione con funzione esposizione multipla adattativa

Lente - Lente di serie IR verifocale 5-55 mm (11x)

-Attacco CS - lente intercambiabile

Comunication - Networking LAN-Ethernet 10/100 Mbit - RJ45

- M3G Gprs/Umts + GPS module (optional) - SID o WID Rs232/485 - Wiegan (optional) - CI Relè e Digital I/O

- PLCI controllo remoto diretto via TCP/IP di PLC - modello ADAM - Protocolli TCP/IP, RTP/RTSP, HTTP, FTP, M2M, XML

Elettriche/Fisiche - Tensione 220 Vac o 24 Vdc

- Assorbimento 25 Watt

- Temperature da -25°C a +50°C - Contenitore in alluminio verniciato - Grado di protezione IP66

- Dimensioni (LxPxH) 180x490x170 mm

Speed Dome Day&Night 36X 2Megapixel

Devono essere Speed Dome capaci di coprire ampie aree da controllare in diverse condizioni di luminosità.

A. Tutte le apparecchiature utilizzate devono essere di produzione standard e regolarmente prodotte e utilizzate in sistemi di usuale installazione.

B. Tutti i sistemi e i componenti devono essere stati testati e provati in utilizzi attuali.

C. Tutti i sistemi e i componenti devono essere provvisti da un’assistenza fornita dal produttore.

D. Tutti i componenti saranno garantiti dal produttore sia in garanzia che fuori garanzia.

Elenco caratteristiche minime

(17)

Sensore: 1/2.8" Progressive Scan CMOS - Hi sensitivity con filtro ICR MECCANICO - Zoom ottico 36X f=4.7mm ~ 94mm - Zoom digitale 1x~8x - Regolazione del bianco (Auto / ATW / indoor / outdoor) - BLC (On / Off) Iris Control (Auto / manual) - Regolazione automatico/manuale del fuoco - Rotazione orizzontale (PAN) 360° - Rotazione verticale (TILT) (-10°/190°) - Velocità di rotazione PAN/TILT selezionabile da 0.5°/sec a 90°/sec - Compressione Video H.264/MJPEG - Multiple stream H.264+MJPEG e H.264+H.264. Risoluzione video 1080P / 720P / VGA / D1. Max frame rate 25fps@1080P - Compressione Audio G711/ G.726 ADPCM/ AAC - Gestione audio bidirezionale - Interfaccia RJ45, 10/100MB Ethernet - Protocolli supportati IPv4/v6, TCP/IP, UDP, RTP, RTSP, HTTP, HTTPS, ICMP, FTP, SMTP, DHCP, PPPoE, UPnP, IGMP, SNMP, QoS, IEEE 802.1X, ONVIF - allarmi digitali n°4 in /n°2 out - Supporta IE(6.0+), Chrome, Firefox, Safari - Preset programmabili: 256 - Velocità richiamo preset 5°~400°sec- Motion detection - Privacy Zone: 16 zone configurabili - Wide Dynamic Range (On / Off) - Auto-flip (Digital / Mechanical / Off) - Image freeze (On / Off) - Image inverse (On / Off) - 3DDNR (On / Off) - DA ESTERNO IP66 - Temperatura di funzionamento: -40°C~50°C - Dimensione 191.97(Ø) x 282.11mm - Peso 2.32Kg - Alimentazione 24Vac±10% - Consumo max 65W

Telecamera

Sensore SONY CMOS da 1/2,8” a scansione progressiva 2M

Zoom ottico 36×

Zoom digitale 1× ~ 8× variabile Lunghezza focale f = 4,7 ~ 94 mm

Messa a fuoco Auto / Manual

Bilanciamento del bianco Auto / Indoor / Outdoor / ATW

Controllo IRIS Auto / Manual

Shutter speed 1/30 ~ 1/10000 sec.

AGC Control Auto / Manual

Compensazione controluce On / Off

Caratteristiche Operative

Pan 360° endless

Tilt -10 ° ~ 190°

Velocità manuale 0.5° ~ 90°/s

Numero Preset 256

Precisione Preset 0.225°

Sequenza 8

Auto pan 4

Cruise 8

Privacy Mask Proportional Pan &

Tilt 16 aree On / Off

Riattivazione dopo mancanza

alimentazione SI

Zone Title 16

(18)

Funzione HOME Preset, Sequence, Auto-Pan, Cruise Auto-Flip Digital / Mechanical / Off

Motion Detection On / Off Wide Dynamic Range On / Off Day/Night (ICR) Auto / Manual

Image Freeze On / Off

Image Inverse On / Off

2D Digital Noise Reduction On / Off 3D Digital Noise Reduction On / Off

Caratteristiche Operative

Compressione video H.264 Main Profile e MJPEG

Video Streaming Multiple streams, H.264 + MJPEG / H.264 + H.264 Video Resolution 1080P / 720P / VGA / D1

Frame Rate max 25 fps @ 1080P

Compressione audio G711 / G.726 ADPCM/AAC

Audio Streaming Two-way

Interfacce RJ-45, 10/100 Mb Ethernet

Protocolli Supportati

IPv4/v6, TCP/IP, UDP, RTP, RTSP, HTTP,

HTTPS, ICMP, FTP, SMTP, DHCP, PPPoE, UPnP, IGMP, SNMP, QoS,

Ingressi allarme digitali 4 Uscite allarme digitali 2

Alarm Reaction Preset, Sequence, Auto-Pan, Cruise Sicurezza User Account and Password Protection

Web Browser supportati Internet Explorer (6.0+), Chrome, Firefox, Safari CARATTERISTICHE GENERALI

Temperatura Grado di protezione

Dimensioni -25 °C ~ 50 °C IP66 Ø 191.97 x 282.11 mm Peso Alimentazione 2.32 Kg 24Vac ± 10%

Assorbimento Certificazioni 65 W (con riscaldatore) CE, FCC, RoHS

Ottiche Varifocal/Zoom

Vengono qui di seguito elencate le caratteristiche degli obiettivi necessari per garantire il massimo risultato. E’ considerato basilare l’impiego dei varifocal per la praticità in fase di installazione e la flessibilità di adattarsi al cambiamento delle esigenze, ed in particolare l’impiego di obiettivi molto luminosi come gli asferici perché consentono di ottenere (con telecamere molto sensibili day/night e condizioni di luminosità critica) performance in termini di sensibilità telecamera-ottica + alte di circa il 40% rispetto alle soluzioni offerte dagli obiettivi standard.

(19)

Per quasi tutti i PRR devono essere fornite ottiche day&night, indispensabili per garantire grande qualità di immagine e messa a fuoco sia in presenza di luminosità sia in condizioni di quasi assenza durante la notte, permettendo il miglior risultato e pieno controllo sia in grandangolare sia nelle riprese a campo orizzontale stretto. Tutte le ottiche devono essere certificate CE.

Non saranno accettate soluzioni con caratteristiche di lunghezza focale e apertura diaframma inferiori a quelle sotto riportate. Le caratteristiche minime degli obiettivi da utilizzare devono essere le seguenti:

Per riprese PRR e in generale là dove le condizioni luminosità sono estreme:

zoom manuale attacco obiettivo C formato 1/3”

lunghezza focale: 5 - 50mm

angolo di visuale orizzontale: 43,60° a 8mm e 7,63° a 48mm

dimensione oggetto di ripresa a 40mt e con zoom a 50 mm è di circa 4mt orizzontale per 3mt verticale

apertura diaframma F1.0-max 360 (particolarmente indicato per dare massima luminosità anche nelle condizioni estreme e permettere, in ambito investigativo post evento.

lenti in vetro lenti sferiche

obiettivi a diaframma automatico galvanometrico, DC auto iris, focus e zoom manuali.

obiettivi completi di connettori a 4 poli

Custodia per telecamere fisse

KIT Custodia con doppia apertura laterale, compresa di staffa e kit di termostatazione. Completa di tettuccio integrato, in materiale compound ad alta resistenza, bulloneria acciaio INOX, vetro frontale in Lexan ANTIVANDALO, passaggio cavi interno alla staffa o tramite passacavi forniti a corredo. La staffa realizzata in compaund con passaggio cavi interno ed inviti a rompere per ingresso laterale tubazioni è completa di snodo

orientabile. Riscaldatore 7W. Alimentazione 230Vca.

Dimensioni utili: W 70-80 x H 70-60 x L 250 (mm). Grado di protezione IP66.

4. CENTRALE OPERATIVA DI MONITORAGGIO (CO) 4.1. Viewstation

Tale apparato è una workstation dedicata alla esecuzione del software di visualizzazione e gestione dell’intero sistema di videosorveglianza e di sicurezza, lavora in modalità client, interagendo con l’

NDVR via rete IP usando i protocolli standard della famiglia TCP/IP con una logica client/server.

Da tali apparati devono essere possibili tutte le operazione tipiche della videosorveglianza in live ed in playback. Dovrà dunque essere dotato di un opportuno software client per consentire di sfruttare e gestire tutte le funzionalità offerte dalla CR.

(20)

Caratteristiche Tecniche

Vengono qui di seguito elencate le caratteristiche che le Workstation proposte alla funzione di viewstation e gestione della sicurezza devono avere. Esse devono considerarsi in ogni caso caratteristiche di minima di tali apparati.

Postazione di visualizzazione live fino ad un massimo di 100TC - VGA/25fps o 25TC - Full- HD/12.5fps contemporanee

PROCESSORE con tecnologia: Xeon Six-coreVelocità di clock : 2,8 GHz Scheda video NVidia Quadro 1GB VRam

Modello del processore: X5660Bit: 64 bit RAM: 6 GB

MEMORIA DI MASSA Dimensione Tot. Supporti: 1.000 GB / Tipologia Controller: S-ATA / Tipo Supporto 1: HDD

SISTEMA OPERATIVO & SOFTWARE Bit Sistema Operativo: 64 / Sistema Operativo:

Windows 7 / Versione Sistema Operativo: Professional

MOTHERBOARD Socket: Socket B (LGA 1366) CONTROLLER Raid: 0/1/10/5 GENERALE

Colore primario: Nero Case: Mini Tower Certificazione

4.2. Server di gestione sistema di videosorveglianza.

Il sistema deve permettere la supervisione centralizzata di tutti le telecamere del sistema di videosorveglianza come descritto nel parágrafo 2.1

Caratteristiche Tecniche

Vengono qui di seguito elencate le caratteristiche del Server Esse devono considerarsi in ogni caso caratteristiche di minima di tali apparati.

Device di gestione flussi video e storage

PROCESSORE con tecnologia: Xeon Six-coreVelocità di clock : 2,8 GHz Scheda video NVidia Quadro 1GB VRam

Modello del processore: X5660Bit: 64 bit RAM: 6 GB

MEMORIA DI MASSA Dimensione Tot. Supporti: 1.000 GB / Tipologia Controller: S-ATA / Tipo Supporto 1: HDD

SISTEMA OPERATIVO & SOFTWARE Bit Sistema Operativo: 64 / Sistema Operativo: Windows 7 / Versione Sistema Operativo: Professional

MOTHERBOARD Socket: Socket B (LGA 1366) CONTROLLER Raid: 0/1/10/5 GENERALE

Colore primario: Nero Case: Mini Tower

(21)

4.3. La Console (Posto di Lavoro per Operatore)

Il design della Centrale Operativa deve sempre tenere in considerazione la funzionalità della sala, il comfort dei suoi operatori e la bellezza estetica. Una sala di controllo ben studiata deve infatti garantire una supervisione migliore ed una reattività strategica più oculata in ogni situazione e livello di allarme.

Il progetto della sala di controllo deve rispondere ai seguenti requisiti:

• Natura del processo che viene monitorato/sottoposto a controllo

• Spazi di supporto necessari

• Numero di persone impiegate

• Tipo delle console ovvero delle workstation necessarie

• Numero totale delle attrezzatura utilizzate

• Schermo visivo e requisiti di nitidezza

• Requisiti di spostamento

• Requisiti di sicurezza

• Accessibilità al pubblico o alla visione

La fase di design, deve considerare attentamente tutti i fattori estetici mirati soprattutto al comfort degli operatori ma anche all’occhio degli eventuali visitatori esterni.

Gli apparati utilizzati devono risultare di facilissima reperibilità sul mercato e possono, in futuro, essere facilmente assemblati in configurazioni più complesse.

Tutte le postazioni e gli elementi d’arredo accessori devono rispondere inoltre ai criteri di

ergonomia e devono essere fabbricati a livello industriale nel pieno rispetto delle norme per quanto attiene la sicurezza sul lavoro.

Le misure devono offrire il migliore ambiente ergonomico possibile nel rispetto della vigente normativa italiana e comunitaria.

In particolare:

• per ciò che concerne il piano di lavoro deve avere una superficie sufficientemente ampia di larghezza per disporre i materiali necessari e le attrezzature (video, tastiera, mouse, telefono, eventuale luce di cortesia, controllo luce, quaderni, libri, presa telefonica, presa rete ) nonché consentire un appoggio per gli avambracci dell'operatore davanti alla tastiera, nel corso della digitazione;

• deve avere una profondità tale da assicurare una corretta distanza visiva dal monitor;

• deve avere il colore della superficie chiaro ed in ogni caso non riflettente;

• deve essere stabile e di altezza che permetta l’alloggiamento del monitor ad una altezza tale da avere una ottima visuale del Videowall;

• deve avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento e la movimentazione degli arti inferiori e per infilarvi il sedile.

(22)

Caratteristiche Tecniche della Console Struttura di base delle postazioni

Le fiancate laterali degli elementi proposti devono essere realizzate in MDF da mm. 30 a spigoli arrotondati con finitura laccata antigraffio e rivestiti con una speciale protezione antiriflesso.

(Colore da definirsi in fase d’inizio lavori).

Le pannellature posteriori, il piano di lavoro e le ante frontali delle console devono essere realizzate in laminato melaminico di colore grigio chiaro RAL 7035 (certificato DL/626) con finitura antiriflesso, lo spessore è di mm. 20 e 30 con bordatura in ABS avente medesimo colore.

Sui fianchi laterali devono essere predisposti degli opportuni blocca-cavi e passacavi per le canaline elettriche al fine di consentire il passaggio verticale e orizzontale tra elemento ed elemento.

Piano porta-monitor

Deve essere realizzato in laminato melaminico con finitura antiriflesso, lo spessore è di mm. 20 e 30 con bordatura in ABS avente medesimo colore.

Deve essere possibile cambiare il colore in fase di inizio lavori)

Nella parte posteriore del piano porta-monitor è previsto un canale porta-cavi dotato di coperchio di chiusura con feritoie passacavi.

La finitura deve essere realizzata a polveri epossidiche previo decapaggio e fosfatazione della lamiera. Il colore è grigio chiaro RAL 7035.

Struttura superiore

Le fiancate laterali devono essere realizzate in MDF (da mm. 30) a spigoli arrotondati con finitura laccata antigraffio e rivestiti con una speciale protezione antiriflesso. Le pennellature posteriori e l’alzata posteriore a parziale copertura dei monitor devono essere realizzate in laminato melaminico con finitura antiriflesso (spessore mm. 20 e 30) con bordatura in ABS avente medesimo colore. Sui fianchi laterali devono essere predisposti degli opportuni blocca-cavi e passacavi al fine di consentire il passaggio verticale e orizzontale tra elemento ed elemento

Struttura per l’alloggiamento delle CPU

Nella parte bassa della struttura deve essere previsto un vano per l’alloggiamento delle CPU; esso è costituito da un piano estraibile su rotelle (unidirezionale) e da un piano con zoccolino esterno a scomparsa. Il vano è dotato di 1 anta a battente, per un accesso facilitato ai PC, fornibile a richiesta con chiave di chiusura. Le ante frontali sono realizzate anch’esse in laminato melaminico (colore grigio chiaro RAL 7035 certificato DL/626) con finitura antiriflesso, spessore mm. 20 e 30 con bordatura in ABS avente medesimo colore.

Nelle pannellature posteriori deve essere possibile alloggiare prese portafrutta ed a richiesta delle ventole di aerazione.

Struttura cassettiera

Sempre nella parte bassa della struttura deve essere prevista una cassettiera a 3 cassetti, essa è estraibile su rotelle (unidirezionale), con bloccaggio sulla traversa strutturale inferiore, attraverso una maniglia, in tondino metallico l = 96 mm grigio satinato, per facilitarne lo spostamento.

I cassetti sono realizzati in MDF con finitura laccata antigraffio e antiriflesso di colore nero; i pannelli frontali sono realizzati in laminato melaminico con finitura antiriflesso di colore grigio chiaro RAL 7035, spessore mm. 20 e 30 con bordatura in ABS avente medesimo colore. Le maniglie sono in tondino metallico l = 96mm. grigio satinato. Il primo cassetto è dotato di chiave di chiusura.

Nelle pannellature posteriori deve essere possibile alloggiare prese portafrutti ed a richiesta delle ventole di aerazione.

(23)

Piano di lavoro

Deve essere realizzato in laminato melaminico con finitura antiriflesso di colore grigio chiaro RAL 7035. I piani di lavoro sono ad altezza fissa a mm 720 come da conformità DL/626. Il piano di lavoro deve avere una larghezza di mm 1200 e rimanenti dimensioni come da figura sotto riportata.

Piano di raccordo fra i diversi elementi

Deve essere realizzato in MDF da mm. 30 a spigoli arrotondati con finitura laccata antigraffio e antiriflesso.

(24)

Colore

Il colore delle console e degli arredi deve poter essere scelto liberamente in fase di inizio lavori, tranne per le parti sottoposte ai vincoli della legislazione vigente, in base alle esigenze dell’Ente Appaltante (secondo le tabelle RAL e/o NCS).

Elementi e componenti per l’installazione

Tutti gli elementi ed i relativi componenti devono essere molto facili da installare e da disinstallare.

Tutti gli elementi sono assemblati tra loro con un sistema di giunzioni metalliche (Cilindro-Titante- Grano di fissaggio).

Alla base devono essere previsti piedi di livellamento a pavimento.

Tutte le parti metalliche devono essere zincate e trattate con antiossidante.

Predisposizione Console

Ogni Postazione d’Operatore deve avere almeno dieci prese d’alimentazione 220V e sei prese di rete per connessioni in RJ45 e tre prese per linee telefoniche.

Accessori

Ogni Postazione d’Operatore deve avere:

Una lampada ad incandescenza 60W Almeno un porta folder in polimero Almeno un porta oggetti in polimero Almeno una porta Floppy Disk Almeno un porta DV/CD in polimero Una ventola di aerazione

Rispetto delle normative vigenti

Tutti gli elementi del sistema sono realizzate in conformità alle normative vigenti in materia si sicurezza del posto di lavoro in particolare ai dettami relativi al Decreto Legge 626.

Tutte le pannellature in agglomerato ligneo sono inoltre certificate in Classe E1 (Bassa Emissione di Formaldeide).

(25)

Monitor 19” TFT-LCD

La postazione di lavoro dell’operatore deve prevedere un monitor 19”.

Le qualità funzionali, prestazionali e operative devono essere di altissimo livello. Devono essere regolabili in altezza, inclinazione del piano video, che inoltre deve possibile disporre in entrambe le posizioni verticale e orizzontale.

Il monitor deve essere di tipo TFT-LCD a 19” con una risoluzione nativa 1280x1024, un tempo di risposta video di 25ms che permette in full motion una qualità video broadcast a 40 FPS e con le seguenti

caratteristiche:

• Pannello LCD

o di tipo 19" colore TFT con matrice attiva SXGA LCD

o Area Display 37.6cm (orizzontale) x 30.1cm (verticale), 48.3cm diagonale o Risoluzione migliore 1280x1024

o Ratio di Contrasto 600:1 (typ)

o Angolo di visuale 170° horizontal, 170° vertical o Tempo di risposta 25ms (typ)

o Luminosità 250 cd/m2 (typ)

o Superficie in vetro anti-abbagliante/rilettente e protettiva

• Input Video

o Due Analogici RGB Analogue (75 ohms, 0.7/1.0 Vp-p) necessario almeno per uno dei due monitor al collegamento con Multiplexer.

o Digital DVI-D (TMDS, 100 ohms) o Frequenza Fh: 30~82kHz, fv: 50~85Hz

o Sync H/V separata (TTL), composite sync-on-green

• Compatibilità

o PC Compatible da VGA fino a 1280x1024 non-interlacciato o HDTV 480p, 720p

• Connettori

o Analogici 2 x 15-pin mini D-sub, necessario almeno per uno dei due monitor o Digitali DVI-D

o Power 3-pin plug

• Alimentazione con alimentatore integrato

o Voltaggio AC 100-240V (universale), 50-60Hz o Consumo 35W

• Controllo

o Basic Power 1 fino a 2.

o Regolazione immagine automatica, contrasto, luminosità, selezione input.

o Regolazione colore (9300K, 6500K, 5400K, 5000K, colore utente).

o Regolazione manuale immagine (dimensione orizzontale, posizione orizzontale, posizione verticale, regolazione di dettaglio, nitidezza).

o Setup con menu (linguaggio, info su risoluzione, posizione OSD, timeout OSD,OSD background, touch tone).

o Richiamo memoria

• Condizioni ambientali

o Temperatura 0-40°C (32-104°F) o Umidità 10-90% (no-condensa)

(26)

• Dimensioni fisiche ammesse:

o 416.0mm x 460.0mm x 238.0mm o 416.0mm x 341.0mm x 55.3mm

• Certificazioni

o CE

4.4. Monitor LCD 16:9 grandi dimensioni

Requisiti generali

Le grandi dimensioni del monitor rendono questo dispositivo ideale per la visualizzazione contemporanea di diversi flussi video provenienti da DVR o PC.

• LCD display: 42” TFT

• Tempo di risposta: 5ms

• Risoluzione in Pixel:1920 x 1080

• Visualizzazioni colori: 16,7 milioni

• Rapporto di contrasto: 2500:1

• Luminosità: 900cd/m2

• Angolo di visuale: -85°÷+85° orizzontale -80°÷+80° verticale

• Standard video: PAL/NTSC

• Ingresso audio: JACK

• Uscita audio: 2 altoparlanti – 2W

• Ingressi video: 2 segnali video composito BNC, 1 segnale video VGA, 1 segnale HDMI

• Uscita video composito: 2 segnali video composito BNC

• Alimentazione: 100-240 V ~ 50/60Hz

• Temperatura di funzionamento: 0°C÷+50°C

• Temperatura di immagazzinamento: -25°C÷+60°C

• Dimensioni (L x H x P): 990x592x103

• Peso: 28 Kg

5. SOTTOSISTEMA DI RETE

INFRASTRUTTTURA DI TRASPORTO DEI SEGNALI VIDEO

Il paragrafo seguente descrive l’infrastruttura su fibra ottica che deve essere realizzata per il trasporto del segnale video, dei comandi e degli eventuali allarmi associati alle telecamere fisse ed alle dome camere installate sul territorio del Comune di Martina Franca.

L’obiettivo che deve essere perseguito a livello backbone, è quello di portare tutti i segnali video con una compressione H.264 MJPEG– a 25 fps presso il centro di controllo attraverso una rete digitale in fibra ottica; il tempo di latenza nei comandi delle telecamere mobili deve essere trascurabile e comunque inferiore a 200 ms.

(27)

Visto il numero di telecamere e le caratteristiche prestazionali richieste, l’infrastruttura di trasporto sarà basata su tecnologia IP in modo da sfruttare completamente la banda messa a disposizione dalla fibra monomodale, non avendo alcun overhead di protocollo ed assicurando la qualità del canale, Qualità del Servizio (QoS), per ogni segnale trasmesso indipendentemente dal numero di canali utilizzati e dalla distanza.

E’ richiesto che il sistema supporti il trasporto di almeno 128 streaming video contemporaneamente e tutti alla massima prestazione possibile, dovendo il sistema CCTV della città di Martina Franca registrare in continuo tutte le telecamere installate, il sistema dovrà avere un’architettura di rete tale da poter trasportare almeno 256 segnali video contemporaneamente e tutti alla massima prestazione possibile, deve altresì garantire una scalabilità tale da poter aumentare considerevolmente questo numero pur restando le prestazioni richieste. E’ ritenuto indispensabile dettagliare al massimo l’aspetto architetturale di rete ed in particolare l’aspetto della scalabilità.

L’infrastruttura deve inoltre disporre di un altissimo livello di affidabilità e ridondanza che permetta l’utilizzo del sistema anche in caso di eventuali interruzioni sulla fibra ottica o ad un guasto di uno dei nodi presenti sulla rete. Per questo motivo l’infrastruttura deve essere costituita da due doppi anelli indipendenti in fibra ottica monomodale, in modo da suddividere il carico di tutte le telecamere, previste a Capitolato, su più sottoreti. A ciascun anello deve essere associato, ove possibile, un secondo anello ridondante sempre in fibra ottica monomodale così da avvalersi di una tecnica Self-Healing-Ring in grado di rendere il sistema completamente funzionante anche in caso di rottura di uno degli anelli.

Lungo l’anello devono essere costituiti dei punti di concentrazione delle telecamere così da creare dei veri e propri nodi lungo il backbone in fibra. I nodi devono essere costituiti da apparati trasduttori che permettono l’immissione o l’estrazione del segnale video, dei dati e degli allarmi dagli anelli in fibra monomodale. Questi apparati devono rendere modulare l’intero sistema e permettere di utilizzare una tecnica drop&insert cosicché qualunque nodo diventa un punto di inserimento e/o di estrazione dal backbone dei segnali suddetti. In particolare ci dovranno essere nodi periferici a cui saranno collegate le telecamere, le seriali dei comandi e gli allarmi e un nodo presso la centrale operativa per l’estrazione di tutti i segnali.

La configurazione dell’intero backbone deve essere possibile utilizzando solamente microinterrutori, così da non dover dipendere dall’uso di software dedicati alla programmazione, al management e alla manutenzione del backbone stesso. Non è infatti previsto alcun network manager.

Deve inoltre disporre di certificazioni CE.

Switch di rete

L’architettura dell’impianto prevede l’utilizzo di switch dislocati all’interno del compless. Come già precedentemente descritto, il collegamento tra gli switch sarà tale da realizzare un anello di connessione Gigabit che garantisce il funzionamento e la trasmissione anche in caso di guasti ai singoli punti di rete.

Lo switch Managed Layer2/3/4 è stato previsto per trasmettere e ricevere 10/100/1000 Mbps su otto porte rame su ventiquattro porte GBIC/SFP combo a 10/100/1000Mbps. Sono presenti led di monitoraggio per lo stato dell’alimentazione e per la presenza del collegamento.

(28)

Caratteristiche tecniche Switch Managed periferici

• 24 porte SFP-Mini GBic 1000 Base SX/LX4

• 8 porte 10/100/1000 Base-T RJ45 Combo

• Interfaccia RS-232 (male DB9) per configurazione e gestione

• Previene la perdita di pacchetti con una gestione dei Flussi in modaliltà store-and-forward e filtraggio runt/CRC per ottimizzare la banda disponibile

• Broadcast/multicast/Unicast storm control

• 8K MAC address table, auto-acquisizione degi indirizzi dale sorgenti

• Supporta VLAN

• Port Mirroring per monitorare il traffico in uscita ed in entrata su ciascnua porta

• 4 code prioritarie su tutte le porte dello switch

• Politiche di priorità e Weighted Round Robin (WRR) CoS

• Supporta QoS ed il controllo di banda In/Out per ciascuna porta

• Controllo con limite di bit rate In/Out per ciascuna porta

• Supporta IGMP Snooping v1 e v2

• IGMP Snooping v2 fast leave

• Querier mode supportato per multi-casting

• Protocollo di accesso IEEE 802.1x port-based

• RADIUS autenticazione di accesso all’utente

• Layer 3 e Layer 4 Access Control List (ACL)

• Source IP-MAC/Port-Binding

• Sicurezza sulle porte basato su MAC address

• Switch Management Interface

• Built-in Trivial File Transfer Protocol (TFTP) client

• Firmware upgrade via TFTP o HTTP

• Restore/backup della configurazione via TFTP o HTTP

• Log dei messaggi di evento per Syslog server remoto

• Range di Temperatura esteso 0°C a 50°C

• Regulation Compliance:

• FCC Part 15 Class A, CE

• Standards Compliance:

o IEEE 802.3 10Base-T o IEEE 802.3u 100Base-TX o IEEE 802.3z 1000Base- SX/LX o IEEE 802.3ab 1000Base-T o IEEE 802.3af - PoE

o IEEE 802.3x Flow Control and Back pressure o IEEE 802.3ad Port trunk with LACP

o IEEE 802.1d Spanning Tree Protocol

o IEEE 802.1s Multiple Spanning Tree Protocol o IEEE 802.1p Class of service

o IEEE 802.1Q VLAN Tagging

o IEEE 802.1x Port Authentication Network Control o RFC 768 UDP

o RFC 793 TFTP o RFC 791 IP

Specifiche tecniche del Switch Managed Centrale

• 24 Porte 10/100/1000 Base-T RJ-45 Auto-MDI/MDI-X

(29)

• 4 mini-GBIC/SFP slots, condivisa con Porte-21 a Port-24 e compatibile con transceiver 100Base-FX SFP.

• Switch Fabric 48Gbps

• Jumbo Frame 10Kbytes

• 8K MAC address table, auto-acquisizione degli indirizzi dalle sorgenti

• Interfaccia RS-232 (male DB9) per configurazione e gestione

• Previene la perdita di pacchetti con una gestione dei Flussi in modalità store-and-forward e filtraggio runt/CRC per ottimizzare la banda disponibile

• Broadcast/multicast/Unicast storm control

• Supporta VLAN

• 802.1Q Tagged Based VLAN ,

• up to 255 VLAN groups

• Q-in-Q

• Private VLAN

• Port Mirroring per monitorare il traffico in uscita ed in entrata su ciascnua porta

• 4 code prioritarie su tutte le porte dello switch

• Politiche di priorità e Weighted Round Robin (WRR) CoS

• Supporta QoS ed il controllo di banda In/Out per ciascuna porta

• Controllo con limite di bit rate In/Out per ciascuna porta

• Supporta IGMP Snooping v1 e v2

• IGMP Snooping v2 fast leave

• Querier mode supportato per multi-casting

• Protocollo di accesso IEEE 802.1x port-based

• RADIUS autenticazione di accesso all’utente

• Layer 3 e Layer 4 Access Control List (ACL)

• Source IP-MAC/Port-Binding

• Sicurezza sulle porte basato su MAC address

• Switch Management Interface

• Built-in Trivial File Transfer Protocol (TFTP) client

• Firmware upgrade via TFTP o HTTP

• Restore/backup della configurazione via TFTP o HTTP

• Log dei messaggi di evento per Syslog server remoto

• Quattro gruppi RMON 1, 2, 3, 9 (history, statistics, alarms, and events)

• SNMP Trap per interfacciare notifiche Link UP e Link DOWN

• Temperatura di esercizio 0°C a 50°C

• Regulation Compliance:

• FCC Part 15 Class A, CE

• Standards Compliance:

o IEEE 802.3 10Base-T o IEEE 802.3 10Base-T

o IEEE 802.3u 100Base-TX/100BASE-FX o IEEE 802.3z Gigabit SX/LX

o IEEE 802.3ab Gigabit 1000T

o IEEE 802.3x Flow Control and Back pressure o IEEE 802.3ad Port trunk with LACP

o IEEE 802.1d Spanning tree protocol o IEEE 802.1w Rapid spanning tree protocol o IEEE 802.1p Class of service

o IEEE 802.1Q VLAN Tagging

o IEEE 802.1x Port Authentication Network Control o IEEE 802.1ab LLDP

2.3.11 Mediaconverter per fibra ottica

(30)

Il Media Converter Ethernet a 2 porte è stato progettato per trasmettere e ricevere 10/100/1000 Mbps su fibra ottica monomodale. L’apparato funziona a 10/100 o 1000 Mbps senza alcuna regolazione. Esso può funzionare anche in condizioni di temperatura estreme. Sono presenti led di status per l’alimentazione e la presenza del collegamento. Non necessita di alcuna regolazione in campo. Per le telecamere fisse e dome previste, l’apparato verrà alloggiato in un armadio esterno climatizzato.

Specifiche tecniche per mediaconverter in fibra ottica Temperature di Funzionamento: tra –40˚ C e +70˚ C Nessuna parte in movimento, fanless

Umidità: il prodotto funziona in ambienti con umidità relativa dallo 0% al 95% (senza condensa).

Formato Mini Media converter

1 porta elettriche 10/100BaseTX (standard IEEE 802.3 10BASE-T, 100BASE-TX) 1 porta 100FX (Standard IEEE 802.3 100BASE-FX

Funzione di Auto-Sensing.

Half-duplex o full-duplex

Non richiedono regolazioni in campo.

Led di funzionamento.

MTBF maggiore di 100.000 ore Almeno 1 Connettore RJ45

Alimentazione 12 VDC e 24 VAC @ 200mA

Caratteristiche Cavi in Fibra Ottica

Caratteristiche generali del cavo

• Cavi per esterni in fibra ottica tipo loose, monomodale 9/125, con armatura antiroditore in acciaio corrugato flessibile

• Per posa in cavedii, canalina, in condotto anche allagato e direttamente interrati;

• Elementi per il sostegno della trazione in fibra di vetro.

• Resistenza ai roditori.

• Guaina esterna di colore nero rispondente alle seguenti norme:

1. EN50265, resistenza al fuoco;

2. EN50266, ritardante per la propagazione della fiamma;

3. EN50267, tossicità dei fumi;

4. EN50268, emissione di fumo.

Caratteristiche generali del cavo mono-tubo con protezione metallica

Tipo di fibra 9/125 ( OM1 )

Nominal outer diameter 11 ±±±± 0,2 mm

Estimated weight 100 Kg/Km

MAXIMUM PULLING FORCE

- installation 2700 N

- operating 1200 ΝΝΝΝ

(31)

MINIMUM BENDING RADIUS

- without tension 250 mm (IEC-794-1-E1)

- with tension 200 MM

COMPRESSION 80.000 N/m (IEC-794-1-E3)

IMPACTS 100 impacts of 2 N/m ((IEC-794-1-E4)

TEMPERATURE RANGE

- operating - 20°C + 60°C (IEC-794-1-F1)

- storage - 40°C + 70°C

Caratteristiche di ritardo al fuoco del cavo mono-tubo con protezione metallica

TEST

NORMA di VALORE

RIFERIMENTO

Propagazione del fuoco CEI 20-22 III ≤ 2,5mt

Densità dei fumi CEI 20-37/4/5 per metodo

≤ 1,5

CEI 20-38 per i valori Test di tossicità CEI 20-37/7 per il metodo

≤ 2

CEI 20-38 per i valori Contenuto di gas

Alogenuri

CEI 20-37/2 per il metodo

≤ 0,3

CEI 20-38 per i valori

Riferimenti

Documenti correlati

1 Gli operatori di Polizia Locale possono essere dotati nello svolgimento di servizi operativi e di controllo del territorio delle Body Cam (ossia sistemi di

Ove dovessero essere rilevate immagini di fatti identificativi di ipotesi di reato o di eventi rilevanti ai fini della sicurezza pubblica o della tutela ambientale e del

Per la stessa Civit la struttura del Piano tipico dovrebbe essere la seguente: Presentazione del Piano ed indice; Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e

e) trattati, con riferimento alla finalità dell’analisi dei flussi del traffico, con modalità volta a salvaguardare l’anonimato ed in ogni caso successivamente

Il presente regolamento prevede la realizzazione di un sistema di videosorveglianza con un numero di foto trappole, che verrà indicato dal Responsabile preposto e saranno

c) raccolti in modo pertinente, completo e non eccedente rispetto alle finalità per le quali sono raccolti o successivamente trattati;.. d) conservati per le telecamere

Intervento completo di ogni onere, attrezzatura, mezzi meccanici necessari, raccolta e conferimento del materiale di risulta compreso estirpazione del ceppo e

l) per “Codice” il Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al D. Il presente Regolamento disciplina le modalità di raccolta, trattamento e conservazione