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RICHIAMI DI ANATOMIA DELL’APPARATO RIPRODUTTORE DELLA CAGNA

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Academic year: 2021

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RICHIAMI DI ANATOMIA DELL’APPARATO

RIPRODUTTORE DELLA CAGNA

L’apparato genitale della cagna è composto da:

1. Ovaie

2. Vie genitali (tube uterine, utero e vagina)

3. Genitali esterni (vestibolo vaginale e vulva) (Barone R., 1994).

Figura 1: Apparato genitale della cagna in veduta ventrale dopo isolamento e distensione (da Barone R., 1994)

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OVAIE

Le ovaie della cagna sono piccole (1,5-0,7-0,5 cm in soggetti di circa 11 kg) ed ovali. Ogni ovaio è situato a breve distanza dal polo caudale del rene corrispondente a livello della terza o quarta vertebra lombare.

Completamente avvolto nella borsa ovarica, ogni ovaio è applicato, a causa della pressione degli altri visceri, contro la parete lombare, vicino al margine laterale di questa e qui si imprime contro il peritoneo parietale infiltrato di grasso (Wilson M.S., 1992).

A destra, la gonade è situata dorsalmente al pancreas ed alla parte discendente del duodeno.

A sinistra, è dorso-laterale al colon discendente e, generalmente, un po’ più profonda, ossia più allontanata dalla parete del fianco.

Il mesovario prossimale è alto soltanto 3-4 cm ma la sua inserzione parietale si prolunga lateralmente al rene fino al diaframma, sotto l’ultima o le ultime due coste; ne risulta che il legamento sospensore dell’ovaio è lungo e quasi orizzontale (Barone R., 1994).

Il mesovario distale, invece, è cortissimo, ispessito e ridotto quasi ad una semplice aderenza dell’ovaio stesso nella volta della borsa ovarica.

Quest’ultima è relativamente ampia (lunga 2-3 cm ed alta 3-4 cm) ma quasi completamente chiusa tanto che la sua parete lascia persistere soltanto una piccolissima apertura lunga, in media 8-9 mm, che non consente l’esteriorizzazione dell’ovaio: per avere accesso alla gonade, infatti, è necessario allargarla.

Abbondante è la presenza di grasso tanto che l’ovaio non è mai visibile attraverso la sua borsa tranne che, in piccola parte, nei soggetti giovani (Barone R., 1994).

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TUBA UTERINA

La tuba uterina nella cagna è lunga 6-10 cm. Comincia con le fimbrie allargate a lamina del suo infundibulo al limite ventrale della fessura di accesso alla borsa ovarica. Parte delle fimbrie di colore rossastro sporgono dalla fessura. Per il resto l’infundibolo, nella cui parte centrale si trova anche l’ostio addominale della tuba, è applicata direttamente sull’ovaio.

L’ampolla e l’istmo della tuba uterina inizialmente decorrono nella parete mediale della borsa ovarica. Successivamente, descrivendo un arco, la tuba passa sulla parete laterale della borsa per sboccare, infine, con l’ostio uterino della tuba nel corno uterino, in corrispondenza di una piccola papilla che sporge in esso (Nickel R., Schummer A., Seiferle E., 1979).

UTERO

Nel soggetto sano e non gravido la cavità uterina è quasi virtuale contenendo solo un po’ di muco la cui quantità varia con le fasi del ciclo sessuale (Barone R., 1994). L’utero dei carnivori è bicorne.

I due corni uterini, trattandosi di animali a prole multipla, sono molto lunghi, di forma tubulare, di ampiezza uniforme (Nickel R., Schummer A., Seiferle E., 1979). In una cagna di media taglia le corna misurano 12-16 cm di lunghezza per 8-9 mm di larghezza (generalmente il corno destro è un po’ più lungo del sinistro), mentre il corpo ed il collo non superano, rispettivamente, 3-4 cm e 1,5-2 cm di lunghezza con un diametro, valido per entrambi, di circa 1 cm (Barone R., 1994).

Il mesometrio è costituito da due lamine peritoneali molto larghe, le quali, anche negli animali in cattive condizioni di nutrizione contengono tessuto adiposo. Si attaccano al margine mesometriale dei due corni uterini, che nell’animale non gravido sono posti dorsalmente alle anse intestinali, e consentono una certa mobilità. Il legamento rotondo dell’utero, che è attaccato da una larga piega sierosa alla

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superficie laterale del mesometrio, inizia all’apice del corno uterino e si dirige all’anello inguinale interno; nella cagna può essere seguito nel canale inguinale, e termina in una piega cutanea lateralmente al labbro vulvare (cercine labiale), per cui nel legamento rotondo dell’utero della cagna si distinguono una porzione addominale e una extraaddominale. Quest’ ultima solitamente è inclusa in un cordone di tessuto adiposo (corpo adiposo inguinale). In questo corpo adiposo penetra, in più della metà dei casi, il peritoneo con la fascia trasversale come un processo vaginale, che in casi estremi arriva fin sotto la cute lateralmente alla vulva. In questi casi la parte extraddominale del legamento si trova inclusa nel processo vaginale (Nickel R., Schummer A., Seiferle E., 1979).

Iniziando dal polo uterino dell’ovaio e descrivendo un lieve arco a convessità ventrale, le corna uterine decorrono, convergendo, verso il bacino. Dove si incontrano, rimangono per breve tratto accoppiate in forma di due tubi distinti per poi fondersi a costituire il corpo dell’utero impari.

Il corpo dell’utero e le corna uterine vanno a costituire, nell’insieme, la cavità uterina propriamente detta. Questa è tappezzata dalla mucosa uterina, di colore rosso-grigio o giallo-rossastro scuro. E’ liscia o presenta nella cagna basse pieghe longitudinali, più di rado anche trasversali.

In alcuni punti può anche essere pigmentata (Nickel R., Schummer A., Seiferle E., 1979).

Dal punto di vista strutturale, dall’interno verso l’esterno, la parete uterina è costituita da:

-Tonaca mucosa o endometrio: epitelio cilindrico semplice che poggia su una lamina propria di notevole spessore contenente ghiandole tubulari (ghiandole uterine);

-Tonaca muscolare o miometrio: tre strati di muscolatura liscia di notevole spessore inframezzati da abbondante rete vascolare;

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Figura 2: Sezione di corno uterino (Donald R.A., 1995)

Caudalmente il corpo dell’utero si continua nel collo dell’utero che è molto corto, per cui l’oroficio uterino interno e quello esterno vengono quasi a coincidere.

Il canale cervicale unisce la vagina, normalmente settica, all’utero, solitamente sterile, ed è prevalentemente costituito da tessuto muscolare liscio. E’ una cavità assai stretta formata dal fortissimo ispessimento della parete del tratto genitale compreso tra il corpo dell’utero e la vagina (Barone R., 1994).

Il canale cervicale risulta essere perpendicolare all’asse maggiore della vagina e del corpo dell’utero a meno che non ci siano deformazioni dovute a pressioni esercitate dall’utero stesso o alla presenza di cisti cervicali. L’asse che si forma nel punto d’incontro tra l’apertura cervicale interna ed il corpo uterino è di 90° (Barone R., 1994).

La porzione vaginale del collo è bordata da un fornice vaginale profondo centralmente che, a livello dorsale, è interrotto da una piega ispessita che mette la porzione stessa in continuità con la parete dorsale della vagina. Questa porzione è arrotondata, sporgente per circa 1 cm e spessa 7-8 mm, con versante esterno liscio (Barone R., 1994).

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La parete ventrale del fornice, invece, è allungata e va a formare un fondo cieco circolare ben visibile in sezione longitudinale della parte (Roszel JF, 1992).

Figura 3: Sezione longitudinale mediana dell’area cervicale (da Roszel JF, 1992).

La muscolatura è prevalentemente longitudinale ed obliqua nella parte dorsale; cranialmente al canale cervicale è anche presente la muscolatura circolare liscia. Nei periodo di riposo sessuale il collo dell’utero è duro e rigido ed il canale cervicale è completamente chiuso (Barone R., 1994).

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VAGINA

E’ molto lunga, soprattutto nella cagna, in cui misura fino a 12-15 cm nei soggetti di taglia media. La cavità vaginale è nettamente più stretta nella parte craniale che vicino al vestibolo . Essendo un canale muscolo-membranoso, il suo lume è virtuale in condizioni di riposo ma, al momento del parto, la sua dilatazione è tale da occupare tutto il posto libero nella cavità pelvica. La sua mucosa si presenta pallida, con pieghe in prevalenza longitudinali, numerose e sinuose (Barone R., 1994).

L’estremità craniale va ad inserirsi attorno al collo uterino determinando, intorno alla porzione vaginale di questo, un fondo cieco circolare, il fornice della vagina che, nella cagna, si presenta profondo ventralmente (circa 15 mm) ed interrotto dorsalmente con una forma semilunare.

L’estremità caudale, invece, è generalmente più stretta, si continua per mezzo del seno uro-genitale che costituisce il suo vestibolo: la comunicazione tra queste due parti costituisce l’ostio della vagina. Il suo contorno è segnato dall’imene che, in questa specie, è rudimentale (sembra essere meglio abbozzato nelle razze di piccola mole) (Barone R., 1994).

VESTIBOLO DELLA VAGINA

Il vestibolo della vagina presenta a ciascun lato due corpi erettili, bulbosi, delle dimensioni di una nocciola, i bulbi del vestibolo. Inoltre nella parete del vestibolo si trovano ricchi plessi venosi di tipo cavernoso. Sul pavimento del vestibolo sono disposte in due file le ghiandole vestibolari minori. La mucosa è di colore rossoblu, presenta pieghe e contiene follicoli linfatici (Nickel R., Schummer A., Seiferle E., 1979).

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Figura 4: Sezione sagittale del vestibolo, della vagina e della cervice di cagna ( da Ettinger S.J,

Feldman E.C., 2002).

VULVA E CLITORIDE

La vulva è la parte esterna dell’apparato genitale femminile ed occupa la parte ventrale del perineo.

Nella cagna le labbra della vulva sono abbastanza grosse. Si uniscono in una commessura dorsale un po’ arrotondata, spesso sormontata da una piega cutanea trasversale, mentre la commessura ventrale è appuntita e portata da un’ appendice conica diretta ventro-caudalmente (Barone R., 1994).

In questa specie le labbra vulvari presentano modificazioni caratteristiche al momento dell’estro presentandosi ispessite, congeste ed edematose.

Il clitoride è un equivalente rudimentale del pene composto da due pilastri che, unendosi, danno origine al corpo del clitoride, impari e mediano, che termina con un rigonfiamento (glande del clitoride) accolto nella commessura ventrale della vulva.

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Nella cagna è molto sviluppato: presenta esili pilastri che sono, però, lunghi 2-3 cm ed un corpo di lunghezza pari a 4 cm e relativamente largo (Barone R., 1994).

Figura

Figura 1:  Apparato genitale della cagna in veduta ventrale  dopo isolamento e distensione (da Barone R., 1994)
Figura 2:  Sezione di corno uterino (Donald R.A., 1995)
Figura 3: Sezione longitudinale mediana dell’area cervicale (da Roszel JF, 1992).
Figura 4: Sezione sagittale del vestibolo, della vagina e della cervice di cagna ( da  Ettinger S.J,
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