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6, e il mese di Ottobre sono stati realizzati diversi incontri con gli imprenditori agricoli delle aziende aderenti al progetto Cluster CarBio

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Academic year: 2021

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Progetto finanziato con fondi POR FESR 2014/2020 - ASSE PRIORITARIO I “RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE.

Sassari 22/10/2020

Progetto CARBIO: CARCIOFO BIOLOGICO INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ DI FILIERA – BANDO PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO POR FESR 2014-2020.

Dott.ssa Paola Deligios, Responsabile scientifico delle attività di progetto presso l’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Agraria.

Gentili Imprese Cluster,

con questo resoconto desidero aggiornarvi circa il lavoro di attività svolto dai soggetti proponenti quali: Università degli Studi di Sassari in figura del Dipartimento di Agraria e Consiglio Nazionale Ricerche CNR, Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari U.O. Sassari durante il quinto semestre di attività del progetto da Aprile 2020 a Ottobre 2020.

A. Attività svolte

Come previsto nel corso di questo quinto semestre di attività sono state eseguite le seguenti attività:

1. Incontri con aziende aderenti al progetto Cluster CARBIO.

Lungo i diversi mesi di attività intercorrenti fra la fine del lock-down previso della promulgazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in attuazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e il mese di Ottobre sono stati realizzati diversi incontri con gli imprenditori agricoli delle aziende aderenti al progetto Cluster CarBio. Gli incontri programmati hanno consentito di perseguire diverse attività di collaborazione, trasferimento tecnologico e innovazione già iniziate e temporaneamente sospese a seguito delle restrizioni imposte alla movimentazione nell’isola.

Nello specifico, sono stati eseguiti durante i sopralluoghi aziendali individuali nelle aziende, dei meeting specifici con gli imprenditori nei quali sono state affrontate tematiche riguardanti l’intera filiera di produzione del carciofo in conversione da sistemi convenzionali a sistemi gestiti in regime biologico. Nello specifico sono stati discussi i protocolli di gestione della nutrizione nei diversi stafi

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fenologici della coltura, dell’irrigazione e della difesa fitosanitaria nelle fasi di pre-impianto e durante la coltivazione per intervenire nelle diverse fasi del processo produttivo in campo per migliorare la filiera produttiva del carciofo partendo dalle fasi di pre-raccolta fino alla gestione del carciofo nelle fasi di post-raccolta. Durante gli incontri sono stati compilati, come consueto i registri degli incontri tra enti di ricerca e aziende.

3. Visite aziendali

Sono state condotte diverse visite aziendali durante le quali gli imprenditori agricoli sono stati direttamente coinvolti e accompagnati nel processo di trasferimento tecnologico delle innovazioni di gestione agronomica e post raccolta da realizzare. Nello specifico le aziende sono state affiancate dal punto di vista tecnico-pratico mediante protocolli e incontri diretti per discuter delle principali operazioni di gestione della nutrizione (sostituzione dei concimi minerali con tecniche di sovescio di cover crop e interramento di residui colturali), di impiego degli agro-farmaci (principi attivi ammessi in agricoltura biologica e annesse procedure di utilizzo e scede di sicurezza) di impianto della coltura del carciofo.

4. Introduzione delle iniziative di trasferimento tecnologico in pre- raccolta

L’approccio tecnico-scientifico adottato nelle fasi di trasferimento ha previsto l’individuazione nelle aziende di dispositivi sperimentali atti alla coltivazione del carciofo Spinoso sardo in regime convenzionale affiancati da dispositivi sperimentali in conversione verso il regime biologico.

É stato proposto alle aziende mediante i numerosi incontri verbali e diretti un protocollo di coltivazione che ha previsto l’inserimento nel sistema di coltivazione del carciofo di una cover crops di pisello proteico con lo scopo di sostituire completamente la concimazione minerale con benefici in termini di riduzione degli impatti ambientali legati all’inquinamento da nitriti e miglioramento della qualità dei prodotti.

Per valutare la sostenibilità del sistema e mettere a punto strategie di contenimento agronomico delle infestanti sono stati eseguiti dei rilievi sulle principali infestanti estive e autunnali. I rilievi sono stati condotti spesso con l’ausilio degli imprenditori agricoli che hanno partecipato attivamente approcciandosi ai concetti di biodiversità e gestione delle melerbe in modo costruttivo.

A seguito della ripresa delle attività di ricerca, è stata anche ripresa l’attività di monitoraggio della

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respirazione eterotrofa del suolo al fine di poter raccogliere i dati utili alla stesura del bilancio della sostanza organica nei dispositivi a confronto e individuare gli indicatori di sostenibilità ambientale ed agronomica.

Nelle fasi iniziali dell’impianto del carciofo, avvenuto in modo scalare tra le aziende, sono stati eseguiti i primi trattamenti in prevenzione contro i patogeni tellurici di Sclerotinia sclerotiorum, Slerotinia minor, Sclerotinia trifoliorum e Sclerotinia cepivorum con i prodotti consegnati alle aziende secondo protocollo CarBio. Inoltre si prevede alla comparsa delle patologie di peronospora (Bremia Lactucae) a cadenza settimanale programmata rilievi e trattamenti sulle crittogame che colpiscono la carciofaia.

4. Introduzione delle iniziative di divulgazione delle iniziative di progetto

Per le iniziative di divulgazione è previsto l’aggiornamento periodico della pagina Facebook (https://www.facebook.com/carbio.carbio.1) e Twitter (#CarBio, @CarBio 3, https://twitter.com/CarBio3) del progetto con le attività svolte in collaborazione con gli agricoltori.

In Responsabile scientifico

Dott.ssa Paola Deligios

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