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“AVIPROFO ” Registro incontri progetto cluster Top Down REGISTRO

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Academic year: 2021

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“RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”

Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

REGISTRO

Registro incontri progetto cluster Top Down

“AVIPROFO ”

(2)

RELAZIONE SUL PROGETTO AVIPROFO Analisi del questionario conoscitivo

Lo scopo della ricerca di mercato condotta nell’ambito del progetto AVIPROFO è stato quello di definire le caratteristiche del target di potenziali clienti interessati all’acquisto di prodotti da forno (biscotti) realizzati con farine tradizionali o ottenute dai c.d. grani antichi.

Per quanto riguarda la struttura del questionario, questo si compone di 5 sezioni e 20 domande a. Anagrafica (5 domande)

b. Conoscenza del prodotto (2 domande)

c. interesse all’acquisto di prodotti realizzati con grani antichi (3 domande) d. Abitudini di consumo e frequenza di acquisto

e. tipologia di biscotti acquistati

Successivamente, tra i partecipanti al questionario, sono stati selezionati 200 panelist che hanno ricevuto 2 campioni di prodotto (frollino realizzato con farina di tipo “Celeste” e con farina da grano “dente di cane”) preparati dall’impresa ESCA di Dorgali. Presentiamo ora i risultati della ricerca.

Il campione di intervistati si compone di 318 persone così suddivise: 230 adulti (31-60 anni) (72,3%), 18 anziani (61 anni e più) (5,6%) e 70 giovani (18-30 anni) (22,1%), di questi 136 sono di sesso maschile e 182 di sesso femminile (43%-57%). La maggior parte (288 su 318) degli intervistati sono residenti in Sardegna.

Il 28% del campione afferma di avere figli in età scolare (0-16 anni).

Per quanto riguarda la professione e il titolo di studio vediamo come il campione è composto per circa un terzo di soggetti che esercitano professioni di tipo intellettuale (36%), seguiti da impiegati (20%), imprenditori e dirigenti (15%) e soggetti esercenti professioni tecniche (9%). I rispondenti in possesso di licenza media sono il 6% mentre il 28% del campione è in possesso di diploma, il 42 % ha una laurea ed il 23% ha una formazione post- lauream.

Per quanto riguarda i dati di conoscenza del prodotto possiamo dire che i grani antichi, almeno nelle intenzioni, sono sconosciuti ad una leggera maggioranza del campione (53%), che aumenta quando la domanda si fa più specifica (conosci le caratteristiche dei grani antichi? - 68%).

Per quanto riguarda l’intenzione di acquisto i dati sono riassunti in tabella e mostrano come quasi il 70% del campione dimostri un interesse elevato o molto elevato verso questo genere di prodotti.

Risposte frequenza %

1 7 2%

2 11 3%

3 81 25%

4 85 27%

5 134 42%

(3)

Infine, agli intervistati è stato chiesto di indicare se sarebbero disposti a spendere in più per acquistare un prodotto realizzato con farine da grani antichi e di quantificare questo plus di prezzo.

L’85,5% del campione ha manifestato una disponibilità a riconoscere un prezzo più elevato arrivando sino a un 20% in più per il 21% del campione.

risposte frequenza %

non sarei disposto/a a pagare un prezzo più elevato

25 8%

oltre il 20% in più 24 8%

sino a un 10% in più 117 37%

sino a un 15% in più 86 27%

sino a un 20% in più 66 21%

Totale complessivo 318 100%

Per quanto riguarda la frequenza di consumo, oltre un terzo (36%) del campione afferma di consumare quotidianamente i biscotti ed una percentuale ancora più elevata (38%) ne consuma almeno una/due volte alla settimana. Il consumo avviene principalmente in occasione della colazione (73%).

risposte frequenza %

Raramente (meno di una volta al mese) 34 11%

Almeno 1 volta al mese 10 3%

Almeno due volte al mese 37 12%

Almeno una/due volte alla settimana 121 38%

Tutti i giorni/Più volte al giorno 116 36%

Totale complessivo 318 100%

Tra i genitori di ragazzi o bambini sotto i 16 anni (che ricordiamo essere il 28% del campione), il 60% afferma di scegliere autonomamente ed in base alle proprie preferenze (e quindi non in base a quelle dei figli) i biscotti. Sempre a questa categoria è stata posta la domanda sull’utilità dei biscotti come snack per la ricreazione scolastica. Una ampia maggioranza si è detta a favore di un prodotto di questo tipo, opportunamente confezionato in contenitori monodose.

Tra i consumatori senza figli o con figli grandi (over 16), il campione si dichiara maggioritariamente attento alla scelta, considerando caratteristiche quali brand, ingredienti, tipologia in tutte (60,4%) o quasi tutte (18,9%) le occasioni di acquisto

risposte frequenza %

Di solito non presto attenzione, ma a volte mi piace scegliere un prodotto specifico 50 15,7%

Di solito presto attenzione ma non sempre 60 18,9%

ho le idee chiare, faccio attenzione alla marca, agli ingredienti, alla tipologia 192 60,4%

non ho un'idea chiara, non presto molta attenzione alla marca, agli ingredienti o alla tipologia

15 4,7%

qualche volta 1 0,3%

Totale complessivo 318 100%

(4)

Rispetto alla frequenza di acquisto, i dati sono suddivisi per fasce di prezzo.

risposta

% frequenze Fascia

economica Fascia media Fascia alta

Raramente o mai 50,9% 6,0% 28,7%

qualche volta 37,4% 43,4% 53,9%

spesso 10,7% 40,9% 15,1%

sempre 0,9% 9,7% 2,2%

100%

Dalla tabella si evidenzia come, in generale i biscotti maggiormente acquistati siano quelli di fascia media (a marchio). Questa percentuale varia in base all’età degli intervistati, con le fasce giovani che acquistano un po’ più frequentemente della media prodotti economici e gli anziani che acquistano più frequentemente prodotti di fascia alta (prodotti artigianali o di pasticceria).

Risposta Adulti (30-60)

% frequenze Fascia

economica Fascia media Fascia alta

Raramente o mai 53,9% 7,4% 29,3%

qualche volta 37,0% 43,0% 54,6%

spesso 8,7% 39,1% 13,5%

sempre 0,4% 10,4% 2,6%

100%

Risposta Giovani (under 30)

% frequenze Fascia

economica Fascia media Fascia alta

Raramente o mai 38,6% 1,4% 32,9%

qualche volta 40% 45,7% 44,3%

spesso 18,6% 45,7% 21,4%

sempre 2,9% 7,1% 1,4%

100%

Risposta Anziani (over 60)

% frequenze Fascia

economica Fascia media Fascia alta

Raramente o mai 61,1% 5,6% 5,6%

qualche volta 33,3% 38,9% 83,3%

spesso 5,6% 44,4% 0%

sempre 0% 11,1% 11,1%

100%

(5)

Sono stati distribuiti 400 campioni di biscotto di tipo frollino realizzati dall’azienda ESCA di Dorgali a un panel composto da 200 giudici. Il campione A, identificato con il codice 923 conteneva farina ordinaria di tipo

“celeste” mentre il campione B, codice 642, conteneva farina di varietà “denti de cani”.

168 soggetti hanno effettivamente realizzato il test, che consisteva nell’attribuzione di un punteggio di gradevolezza (test di accettabilità) in una scala da 1 a 9 (1 sgradito 9 massimo gradimento).

I giudici hanno svolto il test in modalità remota (home test) seguendo le istruzioni riportate sul software Smart Sensory box – Internet of Senses messo a disposizione per l’occasione.

Ogni set di campioni è identificato da un codice QR e a un link in modo che il giudice possa collegarsi all’interfaccia test utilizzando dispositivi informatici mobili o fissi. I campioni sono stati serviti in ordine randomizzato e bilanciato.

I dati restituiti dal test indicano un valore medio dell’accettabilità pari a 7,47 per il biscotto A (celeste) e 7,03 per il biscotto B (denti de cani).

Entrambi i campioni hanno avuto una performance elevata, con uno scarto minimo (0,43) in termini di gradimento l’uno dall’altro. Ricordiamo che la scala di valutazione aveva un valore massimo pari a 9.

In termini di differenza tra i due campioni, il gradimento è stato analizzato attraverso un T-test per campioni accoppiati.

In questa analisi l’ipotesi da confermare o rigettare (ipotesi nulla o H0) è che NON vi siano differenze tra i due campioni in termini di accettabilità.

CELESTE DENTI DE CANI

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I dati elaborati ci restituiscono un valore significativo di p (=0.009), che ci consente di rigettare l’ipotesi nulla e affermare che, sebbene piccola, la differenza di gradimento tra i due campioni è significativa, ovvero non dettata da casualità, con un margine di errore inferiore all’1%

Questo fatto si spiega con l’elevata robustezza del test che si deve al grande numero di osservazioni. In queste condizioni, il test permette di identificare anche piccole variazioni e differenze tra i campioni.

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