• Non ci sono risultati.

Fusione e fissione nucleare

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Fusione e fissione nucleare"

Copied!
54
0
0

Testo completo

(1)

Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare – Prof. A. Andreazza

Fusione e fissione nucleare

Lezione 8

(2)

FUSIONE NUCLEARE

(3)

Fusione nucleare

•  Abbiamo già accennato alla fusione nucleare che costituisce la sorgente di energia del sole

•  Oggi vogliamo trattare questo processo in maniera un po’ più quantitativa:

–  Energie irraggiata e “durata” del sole

–  Fenomeni che determinano il tasso della reazione

•  Picco di Gamow

Hans Bethe Nobel 1967

(4)

Reazioni nucleari nel sole

(5)

La vita del sole

•  Per calcolare quanto può vivere il sole:

1.  Energia cinetica rilasciata nel sole dal processo completo di fusione Q

tot

2.  Energia irraggiata dal sole per unità di tempo W

3.  Protoni consumati unità di tempo dN

p

/dt~W

/Q

tot

4.  “Vita” del sole: N

p

/(dN

p

/dt)

(6)

Reazioni nucleari

•  Consideriamo solo la sequenza più probabile di processi:

•  Stimare l’energia cinetica rilasciata alla materia solare (quindi escludere i neutrini)

1H +1H → 2H + e+e

2H +1H → 3He +γ

3He + 3He → 4He + 21H

(7)

Barriera Coulombiana

•  Perché una reazione tra il nucleo X ed il nucleo Y possa avvenire bisogna superare la barriera coulombiana:

•  Per la prima reazione della catena, p+p, Rp~0.85 fm (PDG)

•  Il problema è quanti protoni hanno l’energia sufficiente per superare tale barriera:

–  I protoni, ad una temperatura T avranno una distribuzione di velocità alla Maxwell-Boltzmnann:

–  o, rispetto all’energia cinetica:

V = e2 4πε0

ZXZY

RX + RY = e2 4πε0!c

!c

RX + RY ZXZY!c

RX + RY ZXZY

Vpp!c

2Rp = 1 137

197MeV fm

1.7fm = 0.85MeV

dN

dv = N 2 π

mp kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

3/2

v2exp −1 2

mpv2 kT

⎝⎜⎜ ⎞

⎠⎟⎟

dN

dE = dN dv

dv

dE = N 2 π

mp kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

3/2 2E

mp exp − E kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟ 1 2mpE

= N 2 π

1 kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

3/2

E exp − E kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

E = 1 2mpv2 dv

dE = 2 mp

1 2

1

E = 1 2m E v = 2E / mp

(8)

Barriera Coulombiana

•  Il problema è quanti protoni hanno l’energia sufficiente per superare tale barriera.

•  La frazione di protoni con E>Vpp

•  Al centro del sole T~15×106 K:

–  kT=8.617×10-5 eV/K × 15×106 K = 1.3 keV –  Vpp/kT = 850 keV/1.3 keV = 654

•  Per fare calcoli con numeri così grandi possiamo usare l’espansione della erf per x→∞

= dE 2 π

1 kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

3/2

E exp − E kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

Vpp +∞

f = 1

N dE dN

Vpp dE

+∞

= 2

π dx x exp −x

( )

Vpp/kT +∞

x = kTE

= 1− erf Vpp kT

⎝⎜⎜ ⎞

⎠⎟⎟+ 2 π

Vpp

kT exp −Vpp kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

1− erf x

( )

x→+∞⎯⎯ exp(−x 2) / π x

log10 f = log10 1

π 2 Vpp

kT + kT Vpp

⎜⎜

⎟⎟exp −Vpp kT

⎝⎜ ⎞

⎠⎟

⎢⎢

⎥⎥ = 1.5 −Vpp

kT log10e = −282.5

non esistono protoni con energia sufficiente

= erf( x ) − 2

π x exp −x

( )

⎣⎢ ⎤

⎦⎥

Vpp/kT +∞

(9)

Picco di Gamow

•  Reazioni di fusione alle temperature stellari sono possibili solo grazie

all’attraversamento della barriera Coulombiana per effetto tunnel

•  Lo stesso fattore di Gamow che entra nel decadimento α:

•  La sezione d’urto effettiva:

•  La probabilità di interazione λ per un protone di energia E è data da:

–  np=densità di protoni

•  Il tasso di interazioni per unità di volume ad una certa energia:

G = 2mp

!2E e2 4πεo f

2Rp b

f x( ) = arccos x − x − x 2

b = e2 4πεoE

σ(E) = e−2Gσ0(E)

sezione d’urto in assenza di repulsione Coulombiana

λ = vσ(E)np = 2E / mpσ(E)np

dnint

dt (E) = np(E) 2E

mpe−2G(E )σ0(E)np

(10)

Reattività

•  Il tasso di interazione ad una certa energia è dato da:

•  Il tasso totale di interazioni per unità di volume:

•  In generale per diverse specie:

dnint

dt (E) = np(E) 2E

mpe−2G(E )σ0(E)np = np np(E)

np v(E)e−2G(E )σ0(E)np

dnint

dt = np2 dE np(E)

np v(E)e−2G(E )σ0(E)

0 +∞

sezione d’urto

× velocità pesata sulla

distribuzione dell’energia

dnint

dt = np2 σv dnint

dt = nXnY σv

(11)

FISSIONE NUCLEARE

(12)

Fissione nucleare

•  Nella fissione nucleare ci troviamo nell’altro lato della curva dell’energia media di legame.

•  Nuclei pesanti possono scin- dersi in nuclei più leggeri

e più legati liberando energia:

–  Processo possibile per A≳120 –  Non avviene spontaneamente

a causa della solita barriera di potenziale:

•  stabilità dei nuclei rispetto alla repulsione elettrostatica

–  Può venire indotto da un’eccitazione:

•  interazioni con neutroni

•  materiali fissili ed energia nucleare

(13)

Fissione nucleare

•  La fissione è il processo in cui un nucleo si spezza in frammenti più piccoli

–  il caso più semplice è la fissione in due frammenti

•  L’energia rilasciata nel processo di fissione si trova attraverso la differenza di massa

•  Perchè la fissione sia permessa deve essere Q

fiss

> 0

•  Utilizzando l’energia di legame

•  Dove l’energia di legame è data dalla formula di Bethe-Weizsäcker

ZAX → Z

1

A1X + Z

2

A2X + Qfiss

Qfiss

c2 = M A, Z( )− M A( 1, Z1)− M A( 2, Z2)

A = A1 + A2 Z = Z1 + Z2

B A, Z( ) = −a1A + a2A23 + a3 Z2

A13 + a4(A − 2Z )2

A ± a5A34 Qfiss = B A, Z( )− B A( 1, Z1)− B A( 2, Z2)

(14)

Fissione nucleare

•  L’energia disponibile è approssimati- vamente 0.9 MeV per nucleone.

•  Per fusione abbiamo visto:

–  ~26 MeV/4 = 6.5 MeV/nucleone

•  Densità di energia immagazzinata molto maggiore di quella in

combustibili chimici ~50 MJ/kg

(15)

Energy density

(16)

Processo di fissione

•  Possiamo visualizzare il processo di fissione come la separazione di una goccia di liquido nucleare:

•  L’energia del sistema evolve:

–  da quella dovuta all’energia di legame del nucleo originale

–  a quella dei due nuclei separati.

–  il nucleo può esistere solo se lo stato iniziale è metastabile

–  In tal caso la fissione necessita di superare una barriera di potenziale E = B A, Z( )

E = B A( 1, Z1)+ B A( 2, Z2 )+ Z1Z2e

2

4πε0r r

(17)

Fissione nucleare: termine di superficie

•  Dalla formula dell’energia di legame

–  i termini influenzati da una deformazione del nucleo sono:

•  l’energia superficiale

•  l’energia di Coulomb

•  Assumiamo che il nucleo assuma una forma di ellissoide prolato ( semiasse x = semiasse y < semiasse z )

–  Introduciamo il parametro ε che definisce una deformazione che mantiene costante il volume

–  il termine nella formula di Bethe-Weizsäcker diventa

•  Concludiamo che l’energia superficiale aumenta

B A, Z( ) = −a1A + a2A23 + a3 Z2

A13 + a4(A − 2Z )2

A ± a5A34

2a 2b

V = 4

3πab2 = 4 3πR3 a = R 1 +( ε) b = R / 1 +ε S = 4πR2 1 + 2

5ε2

a2A23 → a2A23 1 + 2 5ε2

(18)

Fissione nucleare: termine Coulombiano

•  Discutiamo adesso il termine dell’energia di legame dovuto alla repulsione elettrostatica

–  Due elementi di carica ρdV1 e ρdV2 –  hanno un’energia elettrostatica

–  Per una distribuzione sferica l’energia si calcola facilmente

–  Il caso dell’ellisoide prolato è più complesso

•  Pertanto, per tenere conto dell’effetto della deformazione, nella formula di Bethe-Weizsäcker si opera la sostituzione

•  L’energia elettrostatica diminuisce

U = 1 2

1

4πεo ρ( )r1 dV1ρ( )r2 dV2

1 r12

∫∫

U = 3 5

1 4πεo

Q2 R

U = 3 5

1 4πεo

Q2

R 1 −ε2 5

a3 Z2

A13 → a3 Z2

A13 1 −ε2 5

(19)

Fissione nucleare: stabilità

•  In definitiva l’effetto della deformazione è

•  La differenza rispetto al nucleo sferico è

–  Introducendo i valori delle costanti

•  Il nucleo sferico stabile se ΔE > 0

–  La condizione di stabilità è pertanto

•  Questa condizione è verificata anche per nuclei molto pesanti

–  Il nucleo sferico è pertanto molto stabile

–  La positività dell’energia ΔE per quasi tutti i nuclei spiega perchè la fissione spontanea è un fenomeno raro

a2A23 1 + 2 5ε2

⎟ + a3 Z2

A13 1 −ε2 5

= a2A23 + a3 Z2

A13 + 2

5a2A23 1

5a3 Z2 A13

ε2

ΔE = 2

5A23 1 − a3 2a2

Z2 A

ε2 a2 = 17.804

a3 = 0.7103 ΔE ≈ 2

5A23 1 − 1 50

Z2 A

ε2

2 50

Z A <

(20)

Vite medie parziali per fissione

λ

fiss

= BR × λ

totale

• pari-pari

◦ pari-dispari

Branching Ratio BR

frazione dei decadimenti in un certo canale.

λ

fiss−1

= τ

BR = τ

1/2

0.69 BR

235U 238U

τ1/2 7×108 yr 4.5×109 yr BR 7×10-11 5.5×10-7 λfiss-1 1.4×1018 yr

4×1025 s 1.2×1016 yr 3.6×1023 s

(21)

Energia nucleare

•  Il processo di fissione è alla base della produzione di energia nucleare.

•  La fissione spontanea non è in grado di produrre una potenza apprezzabile: necessario ricorrere a fissione indotta da neutroni:

–  Proprietà della fissione

–  Diverso comportamento dei materiali

•  Reazione a catena

–  Possibilità di automantenimento della produzione di energia –  Controllo della reazione:

•  moderatore → distribuzione in energia nelle interazioni

•  neutroni ritardati → trasformata di Laplace

(22)

Fissione indotta

•  Un evento di fissione rilascia una notevole quantità di energia:

–  Ad esempio per 238U ci aspettiamo:

•  0.9 MeV/nucleone × 238 nucleoni = 214 MeV

–  La potenza però è limitata:

•  1 g di 238U emette per fissione:

•  e per radioattività α:

•  La fissione può essere indotta da collisioni con neutroni che pongono il nucleo in uno stato eccitato:

–  riduce l’altezza della barriera di potenziale da superare

P = Qfiss NA

A λfiss ≈ 200 MeV6 ×1023 238

1

1.6 ×1023s ≈ 4 MeV/s

≈ 6 ×10−13 W

P = Qα NA A

1

0.69τ1/2 ≈ 4 MeV

6 ×1023 238

1

4.5 ×109yr × 3 ×109s/yr

≈ 700 MeV/s ≈ 1.1 ×10−10 W

(23)

Fissione indotta

•  Un esempio di reazione:

•  Ce ne sono molte possibili con le stesse caratteristiche:

–  nuclei figli ricchi di neutroni: decadimenti β –  neutroni in eccesso emessi nella reazione

n + 23592U → 23592U* 13753I + 9639Y + 3n

13753I⎯⎯⎯⎯Q=6.0 MeV 13754Xe⎯⎯⎯⎯Q=4.1 MeV 13755Cs⎯⎯⎯⎯Q=1.1 MeV 13756Ba

9639Y⎯⎯⎯⎯Q=7.1 MeV 4096Zr

Qfiss = 183 MeV

(24)

Fissione Indotta

•  La fissione indotta dell’Uranio 235 è molto più probabile della fissione spontanea

–  succede che il nucleo 235U assorbe un neutrone molto lento (al limite fermo) e produce un nucleo di 236U

–  Nel processo vengono rilasciati 6.3 MeV

•  significa che per estarre un

neutrone dal nucleo 236U occorre fornire 6.3 MeV

–  L’energia disponibile è sufficiente a pro- durre lo stato eccitato 236U* ( 5.7 MeV ) –  Poichè il nucleo è in uno stato eccitato la

barriera è più bassa.

–  La fissione è molto più probabile

•  ricordiamo che la probabilità di effetto tunnel è una funzione esponenziale dell’altezza della altezza della barriera

236U

236U*

235U+n

6.3 MeV 5.7 MeV

5.7 MeV

(25)

Fissione indotta

•  Abbiamo utilizzato l’isotopo 235U, molto meno abbon- dante dell’isotopo 238U

–  I minerali naturali di Uranio (es. Pechblenda o Uranite) contengono solo una piccola percentuale

di 235U : circa lo 0.7%

•  Per l’isotopo 238U l’equivalente processo di fissione indotta sarebbe quello rappresentato in figura:

–  l’energia liberata nella cattura non è sufficiente a produrre il primo stato eccitato 239U*

•  Il motivo di questa differenza si può comprendere ricordando l’ultimo termine dell’energia di legame della formula di Bethe-Weizsäcker

–  è nullo per A dispari ( 239U )

–  è negativo per nuclei pari-pari ( 236U )

•  Pertanto l’ultimo neutrone dell’isotopo 239U è “meno legato” e l’energia rilasciata nella cattura non è

sufficiente per raggiungere il primo stato eccitato

–  la barriera rimane alta e il processo è più raro

239U

239U*

238U+n

6.0 MeV

4.8 MeV

B A, Z( )= ... ± a5A34 a5 = 33.6 MeV

(26)

•  Sezioni d’urto per fissione e cattura neutronica:

•  Per l’isotopo 238U la soglia della fissione è molto elevata ( > 2 MeV )

•  Per neutroni lenti ( < 1 eV ) la fissione è molto più frequente in 235U –  ad esempio per E ~ 0.1 eV σ235 ~ 1000 σ238

•  Ė anche riportata la sezione d’urto di cattura radiativa di neutrone

–  l’energia in eccesso viene liberata come fotone e non avviene la fissione –  è importante per il funzionamento del reattore nucleare

•  riduce il numero di neutroni che possono generare altre fissioni

Fissione indotta

σ [b] σ [b]

∼103

(27)

Materiali fissili e materiali fertili

• 

235

U è l’unico materiale fissile che

–  è soggetto a fissione indotta con neutroni termici

–  è presente in natura in quantità significative: 0.7% dell’uranio naturale

•  È possibile produrre altri materiali fissili dai “materiali fertili”

–  Ad esempio 239Pu e 233U da 238U e 232Th, rispettivamente

–  Ad esempio, un reattore che brucia 239Pu e che insieme al combustibile contiene 238U produce altro combustibile 239Pu

–  reattori autofertilizzanti n + 23892U → 23992U +γ

23992U → 23993Np + e +νe τ1/2 = 23.4 minuti τ1/2 = 2.36 giorni

23993Np → 23994Pu + e +νe n + 23290Th → 23390Th +γ

23390Th → 23391Pa + e +νe τ1/2 = 23.3 minuti τ1/2 = 26.97 giorni

23391Pa → 23392U + e +νe

kT=25 meV a 300 K

(28)

Reazione a catena

•  Il principio alla base dei reattori nucleare è la reazione a catena:

–  Un nucleo di 235U cattura un neutrone

–  Si scinde in due nuclei più leggeri ed un certo numero di neutroni

•  L’energia cinetica dei nuclei, come pure quella degli e- nei decadimenti β successivi, γ si trasfromano in calore del materiale:

–  usato per la produzione di energia

•  alcuni nuceli possono a loro volta emettere neutroni (neutroni ritardati) –  Questi neutroni possono:

•  uscire dalla zona di reazione

•  venire catturati da nuclei che si diseccitano emettendo γ

•  colpire un altro nucleo di 235U e produrre una nuova fissione

•  L’aspetto critico è il controllo della catena:

–  Se non ci sono abbastanza neutroni per nuove fissioni la catena rallenta e si ferma.

–  Se ce ne sono troppi, il numero di reazioni aumenta esponenzialmente:

esplosione.

(29)

Il controllo della catena

•  Possiamo descrivere l’evoluzione del numero di neutroni:

–  N(t): numero di neutroni

–  τ: tempo medio necessario ad un neutrone per produrre una fissione –  ν: numero medio di neutroni prodotti da una fissione

–  q: probabilità che un neutrone possa produrre una fissione

•  La soluzione è:

–  νq<1: sottocritico –  νq=1: critico

–  νq>1: supercritico

N t ( ) = N 0 ( ) exp νq −1 ( ) t

τ

⎣⎢

⎦⎥

dN

dt = N t ( ) 1

τ ( νq − 1 )

(30)

Struttura del reattore

•  Analizziamo ora alcuni degli elementi che influenzano q

assorbimento di neutroni rapporto 235U 238U

contenimento e termalizzazone dei neutroni

H20 usata anche per il raffreddamento

(31)

Sezioni d’urto

•  Consideriamo adesso una massa di uranio naturale: le frazioni dei due isotopi sono

–  238U f = 99.3% 235U f = 0.7%

•  Consideriamo un neutrone di energia cinetica T = 2 MeV

–  A questa energia le sezioni d’urto totali di neutrone su

235U o 238U sono circa uguali: σtot 7 barn

–  In generale, se si ha una miscela di sostanze, ciascuna con frazione fi, si definisce una sezione d’urto media

•  Per l'uranio naturale (ρ=19.05 g/cm

3

, A=238) il numero di atomi per unita di volume è n

T

= 4.8 × 10

28

atomi/m

3

•  Otteniamo un libero cammino medio (distranza tra due collisioni)

•  Il tempo medio fra due collisioni è

β = 2T

mn = 0.065

σ = ∑ f

i

σ

i

λ = 1

7 ×10

−28

× 4.8 ×10

28

= 0.03 m t

c

= λ

v = λ

βc = 1.5 ×10

−9

s

(32)

Sezioni d’urto

•  Ad ogni collisione il neutrone può:

–  indurre una fissione, con probabilità

–  venire catturato con emissione di γ

(non più disponibile per produrre una fissione) –  subire una collisione elastica o anelastica

con perdita di energia

•  È questo il processo con probabilità maggiore!

•  In U naturale la sezione d’urto media è circa quella di

238

U.

•  Per un neutrone di 2 MeV:

–  il numero di diffusioni prima di un’intera- zione distruttiva

–  probabilità di indurre una fissione:

ENDF Request 23292, 2015-Nov-22,11:56:59

Incident Energy (MeV)

Cross Section (barns)

10-10 10-5 1

10-10 10-5 1 105

σ [b] 235U 238U σtot 7.15 7.3

σfiss 1.89 0.53

σ(n,γ) 0.059 0.048 pfiss =σfiss /σtot

pn,γ =σn,γ /σtot

n = 1 / ( pfiss + pn,γ)

q = pfiss / ( pfiss + pn,γ)

238

U

σtot

σfiss σn,γ

Ad ogni urto l’energia del n diminuisce.

Quando si scende sotto la soglia di fissione di 238U, q<1

(33)

Numero di collisioni

•  La successione di eventi casuali che porta alla fissione o cattura è schematizzabile come segue

–  La probabilità che l'interazione avvenga alla prima collisione è –  La probabilità che l'interazione

avvenga alla seconda collisione è –  La probabilità che l'interazione

avvenga alla terza collisione è

–  E così via

•  La somma delle probabilità è correttamente normalizzata

•  Il numero medio di collisioni è

?

?

? p

p 1-p

1-p

P1 = p

P2 = p 1 − p( )

P3 = p 1 − p( )2

Pk = p 1 − p( )k−1

Pk

k=1

= p (1 − p)k−1

k=1

= p (1 − p)k

k=0

= p1 − 1 − p(1 ) = 1

k = kPk

k=1

= p k 1 − p( )k−1

k=1

= − p∂p (1 − p)k

k=1

= − p

∂p (1 − p)k

k=0

= − p∂p 1p

k 1

= p

p 1-p

p = pfiss + pn,γ

(34)

ENDF Request 23291, 2015-Nov-22,11:51:20

Incident Energy (MeV)

Cross Section (barns)

10-10 10-5 1

10-2 1 102 104

Sezioni d’urto

•  La situazione cambia qualitativamente per neutroni termici:

–  T=25 meV, β=7×10-6

•  In U naturale

–  f di 235U=0.7%

–  – 

– 

–  Poiché ν≈2.4, νq>1

si può avere una reazione a catena!

–  Primo reattore di Fermi a Chicago, 1938

σ [b] 235U 238U σtot 703 12

σfiss 589 1.7×10-5

σ(n,γ) 99 2.7 σn,γ = 0.007 × 99 b + 0.993 × 2.7 b

q = σfiss

σfiss +σn,γ = 0.55

235

U

σtot

σfiss σn,γ

•  Moderatore per termalizzare i neutroni

•  Arricchimento in 235U per aumentare q σfiss = 0.007 × 589 b = 4.1 b

= 3.4 b

Nobel 1938

studio delle trasmu- tazioni indotte da n.

(35)

Interludio: massa critica

•  Abbiamo visto che un n effettua molte collisioni prima di essere catturato o indurre fissione.

•  La distanza media tra queste collisioni è il libero cammino medio:

•  Essendo questo un processo casuale, random walk, la distanza media percorsa dal n rispetto al punto di produzione è:

–  Se il blocco di combustibile ha una dimensione minore di tale distanza, i n usciranno senza aver fatto in tempo ad interagire.

–  Esiste quindi una dimensione minima Lmin che il reattore deve avere perché la reazione possa autostostenersi.

–  di conseguenza un valore minimo di volume Vmin~Lmin3, e di massa ρVmin:

massa critica

–  Il valore esatto dipende da geometria, combustibile, ...

n = 1 / ( pfiss + pn,γ)

λ = 1 /σtotnT

l = λ n

(36)

Rallentamento dei neutroni

•  I neutroni rallentano (perdono energia) in seguito alle collisioni con i nuclei del materiale in cui si muovono

–  Quando il neutrone è veloce una causa di rallentamento è una interazione inelastica

–  Nel bilancio energetico della reazione entra anche l’energia del livello eccitato che pertanto non è più disponibile come energia cinetica del neutrone finale

–  Questo meccanismo diventa rapidamente inefficace quando l’energia dei neutroni

diventa insufficiente per eccitare il bersaglio

•  Da questo momento in poi il meccanismo più efficace è lo scattering elastico

n + A → A* + n

Tn = TA + EA* + ʹTn ʹ

Tn ≈ Tn − EA*

ENDF Request 23292, 2015-Nov-22,11:56:59

Incident Energy (MeV)

Cross Section (barns)

10-10 10-5 1

10-10 10-5 1 105

238

U

σtot

σfiss σn,γ

(37)

Scattering elastico

•  Studiamo l’urto elastico di un neutrone su un nucleo di massa A

•  Siamo interessati a

–  la distribuzione dell’energia del neutrone dopo l’urto –  l’energia media dopo l’urto

–  la distribuzione dell’angolo dopo l’urto

•  Il processo è non relativistico

•  Il processo è molto semplice nel sistema di riferimento del centro di massa

–  Il modulo della velocità del neutrone è lo stesso prima e dopo l’urto

–  Lo stesso vale per il nucleo

n + A n + A

v1 v2 v3 v4 mA

mn ≈ A

vcm = mnv1 + mAv2

mn + mA = v1 A + 1

'1 nv m

'2 Av m

'3 nv m

'4 Av m

v3' = v1' v'4 = v2' vi' = vi − vcm

vcm θ

θL

mnv1 mnv3 mAv4 mAv2 = 0

(38)

Rallentamento dei neutroni

•  I dati del problema sono la velocità del neutrone prima dell’urto e le masse

•  Calcoliamo esplicitamente la velocità del neutrone

–  la velocità nel c.m. prima dell’urto è –  Sappiamo che

–  Dopo l’urto, nel sistema di laboratorio, la velocità del neutrone è

•  Siamo interessati alle energie e quindi calcoliamo il quadrato della velocità dopo l’urto nel sistema di laboratorio

vcm = mnv1+ mAv2

mn + mA = v1 A + 1

vi' = vi − vcm v1' = v1 v1

A + 1

v3' = v1'

v3 = v3'

+ vcm

v3

( )2 = v

(

3' + vcm

)

2 = v

( )

'3 2 + v( cm)2 + 2v3' ⋅ vcm

1 1

A

= A

+ v

v3

( )2 = A

2

A + 1

( )2 v1

2 + 1

A + 1

( )2 v1

2 + 2 A

A + 1

( )2 v1

2cosθ

E3 E1 =

1

2mn(v3)2

1

2mn(v1)2

= (v3)2

v1

( )2 =

A2 A + 1

( )2 +

1 A + 1

( )2 + 2

A A + 1

( )2 cosθ

(39)

Rallentamento dei neutroni

•  L’energia massima e l’energia minima corrispondono a cosθ

*

= ±1

•  In caso di scattering isotropo, in genere vero per energie inferiori al MeV nel c.m.

•  Il calcolo della distribuzione dell’energia nel laboratorio è:

( ) ( ) ( )

3 2

2 2 2

1

1 2 cos

1 1 1

E A A

E = A + A + A

+ + +

θ

cost = 1

cos 2

dN

d = θ

dN

dE3 = dN d cosθ

d cosθ dE3 cosθ = (A + 1)2

2A

E3

E1 A2 A + 1

( )2

1 A + 1

( )2

d cosθ

dE3 = (A + 1)2

2A

1 E1 xmax = E3max

E1 = 1 xmin = E3min

E1 = (A − 1)2

A + 1

( )2

E3/E1 nel laboratorio

cosθ* nel centro di massa

(40)

Rallentamento dei neutroni

•  Riepiloghiamo i risultati trovati

•  introducendo

•  si ottiene:

•  Vediamo che dopo l’urto la distribuzione dell’energia del neutrone è uniforme

•  Ė immediato calcolare il valor medio

dN

d cosθ = cost = 1 2 dN

dE3 = dN d cosθ

d cosθ dE3

d cosθ

dE3 = (A + 1)2

2A

1 E1

dN

dx = (A + 1)2

4A x = E3

E1

xmin=(A− 1)2 A+ 1

( )2 xmax = 1

x = E3 E1

A + 1

( )2

4A

dN dx

x

x = 1

2(xmin + xmax) = 12 (A − 1)2

A + 1

( )2 + 1

( )

2

2

1 1 A

A

= +

+

E3

E1 = A2 + 1 A + 1

( )2

(41)

Rallentamento dei neutroni

•  La formula trovata ci permette di capire quali materiali funzionano meglio per rallentare i neutroni

–  dopo l’urto l’energia del neutrone è uniformemente distribuita fra

–  Se il nucleo è leggero l’intervallo è largo

•  Ad esempio idrogeno A = 1, si ha 0≤x≤1

•  In un urto il neutrone può perdere molta energia

–  Se il nucleo è pesante l’intervallo è stretto

•  Ad esempio uranio A = 238, si ha 0.98≤x≤1

•  In un urto il neutrone praticamente non perde energia

•  Per rallentare i neutroni occorre utilizzare nuclei leggeri

x = E3 E1 E3min

E1 = (A − 1)2

A + 1

( )2

E3max E1 = 1

dN dx

1 x 0

dN dx

1 x 0

xmin = 2372

2392 = 0.98

(42)

Rallentamento dei neutroni

•  Ci poniamo adesso la domanda: quante collisioni sono necessarie per raggiungere una energia termica ?

–  supponiamo che il neutrone faccia una successione di urti

–  nel passo k - 1 → k lenergia varia da Ek-1 a Ek

–  Il rapporto x = Ek-1/Ek è distribuito uniformemente –  I limiti della distribuzione dipendono dal nucleo (A)

•  Possiamo scrivere

•  Conviene considerare il logaritmo di questa espressione

•  Ancora una volta notiamo che x = E

k-1

/E

k

ha sempre la stessa distribuzione

En

E0 = En En−1

En−1

En−2……E2 E1

E1

E0 = Ei Ei−1

i=1 n

ln En E0

⎟ = ln Ek Ek−1

k=1 n

⎟ = ln Ek Ek−1

i=1 n

0 k

1

2 k-1

k+1 n

A− 1

( )2

A+ 1

( )2

1 x

Riferimenti

Documenti correlati

•  alcuni nuclei possono a loro volta emettere neutroni (neutroni ritardati) –  Questi neutroni possono:. •  uscire dalla zona

Thanks to the integration between the survey with Agisoft PhotoScan and the 3D modeling software Blender, we are developing an experimental workflow that allows to produce

C) la differenza tra il n° di elettroni di valenza dell’atomo neutro e il n° di elettroni che competo- no all’atomo assegnandogli tutti gli elettroni di non legame che

Tuttavia, misure di diffrazione neutronica ad alto angolo, eseguite sui medesimi campioni studiati tramite SANS, hanno contribuito all’identificazione di alcune

Limitando in modo opportuno il numero di neutroni è possibile avere in ogni evento di fissione un solo neutrone à la reazione a catena e la produzione di energia sono

After a general conclusion, two unedited texts are inserted in the Appendix, namely: Book V (dedicated to the theonym ‘Being’) and Book VII (dedicated to the theonym ‘Wisdom’) of

La Società Arsenale di Venezia bandisce quattro concorsi di progettazione riguardanti: il recupero della Torre di Porta Nuova, per utilizzarla come centro studi e

• sindrome da intravasazione (“fluid overload”) del mezzo liquido di distensione (possibile se la P intracavitaria è troppo elevata o i tempi operatori sono