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Nella preistoria i cacciatori rappresentavano sulle pareti delle caverne figure di animali, spesso morenti o trafitti da frecce. In questo modo essi speravano di realizzare una buona caccia. Le rappresentazioni pittoriche sulle pareti delle grotte sono numerosissime e diverse tra loro, in relazione al periodo di realizzazione. L’immagine mostra “figure di animali” che è il titolo di un dipinto murale della grotta di Lascaux, in Francia. L’opera risale a un periodo compreso fra 17000 e 13000 anni fa.
Gli animali sono rappresentati di profilo e tracciati con una linea fluida ma decisa. La profondità dello spazio è ottenuto mediante la sovrapposizione delle forme ma anche l’irregolarità della parete rocciosa viene sfruttata per dare effetti volumetrici. I colori sono caldi, a base di terre pestate e mescolate con tinture vegetali e grassi animali. La tecnica è comune alle pitture rupestri, ovvero, l’utilizzo delle dita o di rudimentali pennelli di legno o penne d’uccello, per stendere i pigmenti. Lo stile della rappresentazione è realistico anche se alcuni dettagli sono stilizzati.
A e Preistorica - Medie
Arte e Immagine - prof.ssa Erica Gambini
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Pittura rupestre: figure di animali; 17000-13000; grotta di Lascaux, Francia *
Vero Falso Gli uomini preistorici credevano che
rappresentare figure di animali sulle pareti delle grotte potesse favorire la riuscita della caccia.
Gli uomini preistorici raffiguravano animali sulle pareti delle grotte per abbellire e per rendere le caverne più accoglienti.
L’immagine rappresenta una pittura
realizzate all’interno di una profonda caverna Spagnola.
I colori sono prevalentemente caldi e la tecnica usata è comune alle pitture rupestri.
Gli animali sono realizzati da una linea fluida e decisa che crea grande espressività e realismo all’immagine.
La sovrapposizione delle forme crea un senso di profondità.
Gli uomini preistorici credevano che rappresentare figure di animali sulle pareti delle grotte potesse favorire la riuscita della caccia.
Gli uomini preistorici raffiguravano animali sulle pareti delle grotte per abbellire e per rendere le caverne più accoglienti.
L’immagine rappresenta una pittura
realizzate all’interno di una profonda caverna Spagnola.
I colori sono prevalentemente caldi e la tecnica usata è comune alle pitture rupestri.
Gli animali sono realizzati da una linea fluida e decisa che crea grande espressività e realismo all’immagine.
La sovrapposizione delle forme crea un
senso di profondità.
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Tra le immagini più emozionanti lasciateci in eredità dall'uomo delle caverne vi sono certamente le impronte delle sue mani.
Esse erano ottenute intingendo le mani nel colore e appoggiando direttamente il palme sulla parete di roccia;
oppure, se ne ricavava il “negativo” spruzzando del colore attorno. In origine queste immagini indicavano probabilmente un predominio territoriale. Oggi, il loro studio, in particolare, ci può essere utile per stabilire l’aspetto e le dimensioni di questi lontani antenati.
4.
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Pittura rupestre: Impronte di mani, 9000-7000 a.C. ca; Santa Cruz, Argentina *
Vero Falso Queste impronte sono state lasciate
volontariamente
Queste impronte si trovano impresse sul muro di una capanna.
Le mani di queste impronte sono disposte senza ordine particolare.
Le mani sono rivolte verso il basso
Ci sono dei punti in cui le impronta si sovrappongono
Queste impronte sono state lasciate volontariamente
Queste impronte si trovano impresse sul muro di una capanna.
Le mani di queste impronte sono disposte senza ordine particolare.
Le mani sono rivolte verso il basso
Ci sono dei punti in cui le impronta si
sovrappongono
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In Età paleolitica è poco frequente la rappresentazione scultorea della figura umana. Fanno eccezione piccole statuette a tutto tondo, scolpite in pietra, osso o avorio. Esse rappresentano figure femminili dalle forme accentuate e per questo sono dette Veneri. Sono tutte di dimensione ridotte, da 2-3 centimetri a circa 30cm e venivano pregate come divinità per ottenere protezione e favorire la possibilità per le donne di avere figli. La statuetta della “Venere di Willendorf” è stata realizzata in pietra calcarea e risale a circa 25000 anni fa. E’
conservata a Vienna al Museo di Storia Naturale.
5.
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Scultura rupestre: Venere di Willendorf, 23000-19000 a.C., pietra calcarea, alt. 11cm. Vienna, Museo di Storia Naturale. *
Vero Falso Questa statuetta ha i seni, i fianchi e il ventre
accentuato come simbolo di fertilità
La figura umana qui rappresentata è maschile.
La venere di Willindorf è scolpita in osso.
La scultura è alta più di 1 metro.
Questa statuetta ha i seni, i fianchi e il ventre accentuato come simbolo di fertilità
La figura umana qui rappresentata è maschile.
La venere di Willindorf è scolpita in osso.
La scultura è alta più di 1 metro.
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Il dolmen (“tavola di pietra” in lingua celtica) rappresenta il primo caso di sistema trilitico (o trilite). E’ un sistema architettonico elementare composto di almeno tre pietre, due delle quali verticali e di sostegno, i piedritti, e una terza orizzontale, l’architrave, poggiata su queste come un tetto. Si parla di architettura megalitica quando si tratta di monumenti realizzati attraverso l’accostamento o la sovrapposizione di grandi pietre. Il sistema trilitico è alla base di tutte le strutture architettoniche dell’antichità ed è tuttora utilizzato. Il menhir (“pietra lunga”) è costituito invece da un unico grande blocco di pietra di forma slanciata, piantato verticalmente nel terreno. Non aveva uno scopo abitativo ma poteva avere uno scopo funerario, per indicare un luogo di sepoltura.
6.
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Architettura rupestre: il sistema trilitico (o trilite) *
Vero Falso L’immagine rappresenta il sistema
costruttivo dell’arco.
Gli elementi verticali si chiamano piedritti.
L’elemento orizzontale si definisce menhir.
L’immagine rappresenta un esempio di architettura megalitica.
Il menhir rappresenta una costruzione ad uso prettamente abitativo
L’immagine rappresenta il sistema costruttivo dell’arco.
Gli elementi verticali si chiamano piedritti.
L’elemento orizzontale si definisce menhir.
L’immagine rappresenta un esempio di architettura megalitica.
Il menhir rappresenta una costruzione ad
uso prettamente abitativo
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Dal 3000 a.C., vengono realizzati complessi megalitici come i “cromlech” (disposizione circolare di dolmen e menhir).
Nella piana di Salisbury, in Gran Bretagna, si erge il “cromlech di Stonehenge”, edificato, in più riprese, tra il 3100 e il 1500 a.C.
Stonehenge (pietra sospesa, in bretone) è uno dei cromlech più famosi al mondo. Oltre che luogo di sepoltura e cerimonie religiose, Stonehenge aveva anche una funzione legata all’astronomia. Gli uomini preistorici
osservavano con attenzione e timore il cielo, l’alternarsi di giorno e notte e l’evolversi delle stagioni. La
disposizione delle pietre coincide con la posizione del Sole al solstizio d’estate: il grande trilite è perfettamente allineato sull’asse alba-tramonto, che corrisponde all’ingresso nord-est. In tal modo si sottolineava l’attesa del Sole dopo la notte più breve dell’anno.
7.
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Architettura rupestre: Cromlech di Stonehenge, Gran Bretagna, II millennio a.C. *
Vero Falso Stonehenge è il classico esempio di
cromlech.
Si trova in Francia
Applica il principio del sistema trilitico.
Serviva anche per osservazioni astronomiche
Il cromlech significa “pietra sospesa” in bretone.
L’uomo preistorico era attento ma anche intimorito dal cielo.
Il grande trilite è allineato in uno specifico Stonehenge è il classico esempio di cromlech.
Si trova in Francia
Applica il principio del sistema trilitico.
Serviva anche per osservazioni astronomiche
Il cromlech significa “pietra sospesa” in bretone.
L’uomo preistorico era attento ma anche intimorito dal cielo.
Il grande trilite è allineato in uno specifico
8.
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Piedritti Cromlech Trilite Menhir Dolmen
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In Italia, sono stati ritrovati importanti siti archeologici. In Lunigiana sono state ritrovate delle statue-stele, delle lastre incise a bassorilievo che raffigurano schematicamente sembianze umane. Esse furono diffuse in tutta l’area mediterranea ed europea tra il 3100 ed il 2700 a.C. Questi blocchi di pietra, simili ai menhir, sono poste generalmente ad indicare luoghi di culto o di sepoltura. Era infatti diffusa la credenza che l’anima dei defunti, per poter vivere in eterno, si trasferisse in un corpo nuovo, solido e indistruttibile come la roccia. A volte sono incise le insegne di potere o gli attributi della figura che rappresentano: un’arma per l’uomo, piccoli seni per la donna. In ogni caso, la loro presenza è sempre legata ad insediamenti stabili dell’uomo.
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9.
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