• Non ci sono risultati.

View of PROFILO MICROBIOLOGICO DI RIFAXIMINA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "View of PROFILO MICROBIOLOGICO DI RIFAXIMINA"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

197C

PROFILO MICROBIOLOGICO DI RIFAXIMINA Maioli E, Marchese A., Debbia E.A.

Sezione di Microbiologia - DISCAT, Università di Genova

Introduzione. Rifaximina è un derivato della rifampicina ad uso orale per il trattamento delle infezioni gastrointestinali. In questo studio è stato tracciato un profilo microbiologico della rifaximina.

Metodi. Saggi di sensibilità e curve di batteriocidia sono stati eseguiti come suggerito da CLSI (2005). L’eliminazione plasmidi è stata studiata coltivando i ceppi in presenza di rifaximina o ciprofloxacina (0,5xMIC) per 20 generazioni con una carica iniziale <1000CFU/ml. Coniugazione e le altre tecniche sono quelle standard.

Risultati. Rifaximina ha dimostrato un’attività battericida dipendente dal tempo di contatto tra germe e antibiotico, ma non dalla concentrazione usata. La frequenza con cui sono stati trovati i ceppi resistenti è stata 2,6x10-7. Il farmaco ha

causato alterazioni morfologiche, in ceppi sensibili e resi-stenti a concentrazioni sino a 1/32 la MIC. La determinazio-ne della concentraziodeterminazio-ne che previedeterminazio-ne l’insorgenza spontadeterminazio-nea di ceppi resistenti (MPC) è stata >1024 mg/L. La rifaximina ha causato l’eliminazione di plasmidi ad alto PM in

Escherichia coli (37,2%) e basso PM (9.0%), produttore di

ESBL (25,7%) e di tossine ETEC (41,6%); penicillinasi in

Staphylococcus aureus (10,5%), ESBL produttori in Morganella morganii (34,0%), Citrobacter freundii (28,8%), Proteus mirabilis (20,5%) e Klebsiella pneumoniae (40,5%)

anche durante la selezione di ceppi resistenti, ma con inci-denza variabile. Il trasferimento di materiale genetico è stato inoltre inibito di oltre 100 volte rispetto ai ceppi di controllo. La MIC del ceftazidime su ceppi ESBL è stata ridotta di 2-4 diluizioni in presenza di rifaximina (0,5xMIC). La ciproflo-xacina usata come riferimento in tutti i saggi ha avuto un comportamento simile.

Conclusioni. La rifaximina ha dimostrato di influire global-mente sul fitness della cellula riducendone la patogenicità e virulenza anche se il ceppo evolve verso la resistenza al far-maco.

197D

ATTIVITÀ IN VITRO DI TIGECICLINA SU 200 CEPPI (TIGECYCLINE EVALUATION AND SURVEILLANCE TRIAL -T.E.S.T.- PROGRAM) Roveta S., Cavallini F., Marchese A., Debbia E.A.

Sezione di Microbiologia - DISCAT, Università di Genova

Introduzione. In questo studio è stata valutata (nell’ambito del progetto globale T.E.S.T. program) l’attività in vitro di tigeciclina (TIG), un antibiotico appartenente alla nuova classe delle glicilcicline, su isolati clinici nosocomiali e comunitari.

Metodi. Un totale di 200 isolati ,135 Gram-negativi (25

Escherichia coli, 25 Enterobacter spp., 25 Klebsiella spp.,

20 Pseudomonas aeruginosa, 15 Haemophilus influenzae, 15

Acinetobacter spp., 10 Serratia marcescens) e 65

Gram-positivi (25 Staphylococcus aureus, 15 Enterococcus spp., 15

Streptococcus pneumoniae, 10 Streptococcus agalactiae),

sono stati raccolti nel periodo 2004-2005 presso la Sezione di Microbiologia dell’Università di Genova e identificati a livello di specie. Le minime concentrazioni inibenti (MIC) sono state determinate tramite il metodo della microdiluizio-ne in brodo secondo le indicazioni del CLSI (2005). E. coli ATCC25922 e S. aureus ATCC 29213 sono stati utilizzati come controlli di qualità. TIG è stata fornita dalla Wyeth Pharmaceuticals.

Risultati. nella Tabella sono riportati i microrganismi sag-giati con i rispettivi valori di MIC-range, MIC50e MIC90

rela-tivi a TIG.

Microrganismo MICrange MIC50 MIC90

(n. ceppi saggiati) (mg/l) (mg/l) (mg/l) E. coli (25) 0,12-8 0,25 1 Enterobacter spp.(25) 0,25-16 1 2 Klebsiella spp. (25) 0,25-8 1 4 P. aeruginosa (20) 2->16 16 >16 H. influenzae (15) 0,12-0,5 0,25 0,5 Acinetobacter spp. (15) 0,03-1 0,12 1 S. marcescens (10) 1-4 2 4 S. aureus (25) 0,06-0,5 0,25 0,5 Enterococcus spp.(15) 0,06-0,5 0,25 0,5 S. pneumoniae (15) 0,03-1 0,06 1 S. agalactiae (10) 0,12-4 2 4

Conclusioni. TIG ha mostrato una significativa attività anti-batterica sia nei confronti dei negativi che dei Gram-positivi, con valori di MIC50⭐2 mg/l e MIC90⭐4 mg/l su

tutte le specie ad eccezione di P. aeruginosa. L’attività in

vitro dimostrata da TIG suggerisce che questo farmaco possa

essere considerato una promettente alternativa nel trattamen-to delle infezioni gravi causate dai patrattamen-togeni di più frequente riscontro clinico.

volume 21, numero 3, 2006 POSTER

Microbiologia

Riferimenti

Documenti correlati

Al fine di coprire interamente le spese per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, i lavori di ristrutturazione, il coordinamento della sicurezza, la direzione

Introduzione: In questo studio i patogeni isolati nei reparti di terapia intensiva di un grande ospedale italiano nel seme- stre settembre 2003 -febbraio 2004 sono stati esaminati

di ESBL isolati nel I quadrimestre del 2003 nel nostro labo- ratorio, suggerisce di continuare lo screening per la produ- zione di ESBL routinariamente anche su questa specie,

Incremento costante nel periodo in esame delle infezioni comunitarie in media da 3 a 6 casi / 1000 ricoveri per fre- quente scambio di pazienti di età superiore ai 65 anni tra

Per diarrea infet- tiva (e quindi enterite) si intende l’emissione di feci liquide o quantomeno non formate per quat- tro o più volte al giorno, associata solitamente ad almeno uno

Nel nostro studio è stata valutata l’attività della tigeciclina verso isolati clinici di enterobatteri produttori di beta-lattamasi a spettro esteso

Per quanto riguarda i microrganismi gram-negativi le proble- matiche emergenti sono rappresentate dalla diffusione in alcune specie delle Enterobacteriaceae delle beta-lattamasi

The WHO Traditional Medicine Strategy 2014-2023 will help health care leaders to develop solutions that contribute to a broader vision of improved health and patient autonomy.