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Basilicata

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Academic year: 2021

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Basilicata

Popolazione: 590.600 abitanti Superfi cie: 9.994,38 km 2 Province: Potenza, Matera Densità: 59 abitanti per km 2 (fonti ISTAT 2010)

Territorio e ambienti naturali

La Basilicata confi na a nord e a est con la Puglia, a ovest con la Campania, a sud con la Calabria, e a sud-ovest è bagnata per un breve tratto dal mar Tirreno e a sud-est dal mar Ionio.

La regione è prevalentemente montuosa (46,8%) e collinare (45,2%); l’unica grande pianura (8,0%), lungo la costa ionica, è la piana di Metaponto. I rilievi principali, che fanno parte dell’Appennino Lucano, sono il massiccio del monte Pollino e del Sirino, che superano i 2000 metri di altitudine. Nella parte settentrionale della regione si trova il monte Vulture (1327 m), un vulcano non più attivo. Ai piedi del monte Vulture si trova un cratere che contiene i due laghi vulcanici di Monticchio.

I fi umi, dal corso breve, sono a carattere torrentizio: i principali sono il Bradano, il Basento, l’Agri, il Sinni. I sedimenti portati al mar Ionio da questi fi umi hanno dato origine alla piana di Metaponto. L’avanzamento della costa ha interrato gli antichi porti, come quello di Eraclea, le cui rovine si trovano oggi a una certa distanza dal mare.

Il tratto di costa lucana aff acciata sullo Ionio è basso e sabbioso, a diff erenza di quello che dà sul Tirreno che è alto e roccioso e ricco di insenature e spiaggette. Le montagne scendono direttamente al mare con pareti ripide, coperte da un’intricata vegetazione.

La Basilicata ospita nel suo territorio nove aree protette, tra cui il Parco Nazionale del Pollino che divide con la Calabria e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri- Lagonegrese, oltre che due parchi regionali e sei riserve naturali minori. Le zone sottoposte a protezione occupano in tutto circa il 30% dell’intera superfi cie della regione.

http://www.parks.it/parco.nazionale.pollino/

http://www.parks.it/parco.nazionale.val.agri/

Le pendici del monte Vulture sono coperte da una fi tta e rigogliosa vegetazione dovuta alla fertilità dei terreni vulcanici.

46,8%

45,2%

8,0%

Montagna

Collina

Pianura

(2)

Economia della regione

La Basilicata è senz’altro tra le regioni più povere del Mezzogiorno e, come le altre regioni del Sud, è ancora terra di emigrazione.

L’economia è basata sull’agricoltura con pochi proprietari che dispongono di grandi terre. La terra è poco fertile e l’acqua scarseggia, quindi l’agricoltura è diffi cile; sul litorale ionico però l’ammodernamento delle campagne, le bonifi che delle zone paludose e aiuti da parte dello Stato hanno favorito la diff usione di colture redditizie come ortaggi, barbabietole, agrumi.

Nel resto della regione si coltivano frumento, pomodori e olive che danno un olio di colore giallo ambrato con rifl essi verdi e di sapore fruttato con un lieve tono piccante, che costituisce un punto cardine dei prodotti della regione.

Importanti economicamente sono le acque minerali della zona del Vulture, le cui sorgenti rappresentano da millenni un immenso bacino idrominerario. Le acque che sgorgano dai terreni vulcanici hanno una naturale eff ervescenza, una caratteristica che ha favorito lo sviluppo delle industrie d’imbottigliamento che esportano la loro produzione in tutta Italia.

Le aree industrializzate sono nelle vicinanze di Matera, di Maratea e di Venosa.

Negli anni sessanta nella valle del Basento furono scoperti grossi giacimenti di metano, che determinarono la costruzione, da parte dell’Eni, di uno stabilimento petrolchimico che fu chiuso alla fi ne degli anni settanta a seguito della crisi petrolifera mondiale.

L’Eni avviò anche la produzione di fi bre sintetiche e materie plastiche ma sempre con scarsi risultati.

Dal 1994 la FIAT ha avviato la produzione di auto in un enorme stabilimento nella zona industriale di Melfi , e ciò ha contribuito in parte a risollevare l’economia regionale.

Un altro importante impianto produttivo sorto sempre a Melfi nel 1987 e ampliato nel 1994 è quello della Barilla .

A Pisticci ha sede dal 1894 la celebre azienda Amaro Lucano S.p.A.

Interventi mirati di sviluppo riguardano le colture intensive e pregiate del metapontino, le aziende della valle del Basento e il turismo balneare, archeologico e agricolo.

Città, brevi note storiche e curiosità

La Basilicata è talvolta ancora chiamata Lucania, dall’antico nome che aveva la regione, derivante dal latino lucus, cioè terra di boschi, o perché era abitata da un popolo guerriero che seguiva la luce del sole. Il nome Basilicata compare per la prima volta in un documento del 1175 probabilmente derivante dal nome del “Basiliskos”, l’amministratore bizantino. E ancora oggi gli abitanti della regione preferiscono farsi chiamare lucani anziché basilicatesi.

Il suo capoluogo è Potenza. Amministrativamente la Regione è suddivisa in due province, quella di Potenza, il capoluogo regionale, e quella di Matera.

Altre città principali sono Melfi , Pisticci e Policoro.

SABATO 20 GIUGNO 2009

ECONOMIA37

70 mila

tonnellate all'anno la capacità produttiva

47

p ro d o t t i attualmente lavorati

382

dipendenti oltre a 50 stagionali CELEBRAZIONE

LA BASILICATA RINGRAZIA: LUNGIMIRANZA E RISPETTO DEL TERRITORIO

Barilla, a Melfi 22 anni di successi

«Resterà sempre un punto strategico per il nostro gruppo»

VINI INVESTIMENTO PER MONTE DELLE VIGNE

II I primi 22 anni della Barilla a Melfi «sono stati anni di successi sorprendenti»:

a dirlo è il vice- presidente del gruppo,Luca Ba- rilla, a margine del convegno per festeggiare l’anniversario dell’entratain funzionedello stabilimento lucano, dove si pro ducono 47 tipidi prodotto di-- versi (dieci milioni dibiscotti al giorno).

«A Melfi – ha aggiunto Barilla – i risultati sono stati ancora mi gliori di quelli chepotessimo- prevedere. Qui c'è un entusia smo altissimo da parte nostra e- da parte delle maestranze: Melfi è e sarà sempre più un nostro punto di riferimento,

perchè la Barilla ha bisognodi situazioni così positive eideali». Secondo Barilla, l’esempio

di Melfi «può essere utile anche per l’industria italiana che ha ancora

un pò di cose da migliorare. Al termine della crisi - ha aggiuntoil vice- presidente del gruppo

– che noi ci auguriamo possa

arrivare tra circa due anni, Melfi resterà sempre un puntodi riferimento delle nostre strategie».

La ricerca, condotta da Giulio Sapelli, professore ordinario storia economica all'Universitàdi degli Studi di Milano,evidenzia le caratteristiche che fanno dello stabilimento Barilla a

Melfi una case study unica nel Sud Italia.

Formazione, capacità di capire

SPERIMENTAZIONE NEL LARGO CONSUMO

Rfid premiat

FORMAZIONE

E' RISERVATO ALLE SOCIETA' CHE HANNO ADERITO A FONDIMPRESA

Cisita: un corso a Villa Eden sul benessere

psico fisi i

Mcp, creato dai parmigiani Pietralunga e Massini, fa un accordo con la Lotus Luca Molinari II Si chiama «Delicious Brand Inc» la nuova scommessa di due realtà «targate» Parma

come il fondo di privateequity «Mercu- rio Capital Partners» (Mcp), e Mipien spa, holding che control la tutte le attività del Gruppo Piz- zarotti fra le quali -

quelle dell'a- zienda vinicola «Monte delle Vi - gne».

La Mcp ha infatti perfeziona- to un investimento di minoran za in questa azienda california- na proprietaria del -

brand «Lo- tus Vodka». Al suo fianco, tra gli investitori strategici,figura la controllata della famiglia Pizza rotti che può così contare su una- importante piattaforma per lo sviluppo commerciale dei propri vini nel mercato Usa.

Cos’è Mcp Mercurio Capital Par tners è un fondo di private equity- con sedi a New Yorke Milano, che investe inaziende italiane con potenziale ancora inespres so sui mercati internazionali e in- aziende estere che, «affiancate»

a società italiane,possano faci- litare lo sviluppo del«made in Italy». Nato da un'idea di Marco Massini, giovane ingegnere par migiano trapiantato a New York,- il progetto è statosposato fin da subito anche daun altro parmi- giano, NicolaPietralunga, lau- reato in economia con una lunga esperienza nel campo della fi nanza d'impresa. - L'investimento«Lotus Vodka», presente ad oggi nei mercati del -

la California, Arizona e Nevada, è una vodkadi ultima genera- zione, pioniera nel settore delle cosiddette enhanced vodkas.

Grazie infatti allapresenza al suo interno di vitaminaB ed al- tre sostanze naturali, attenua gli effetti negativi dell’alcool come mal di testa enausea, ma allo stesso tempofornisce energia.

Questo tipo di prodotto, soprat tutto in un mercatocome quello- americano, si prevede

possa far registrare alti tassi dicrescita. Il fondo Mcp può quindicontare su un investimento

significativo in un settoreanticiclico, attual mente in forte sviluppo. «Si trat- ta di un ottimo prodotto – -

spiega Nicola Pietralunga –

che è sup- portato da un management di alto livello e da un progettodi marketing davvero importante.

E poi è interessante investire nel settore del «wine & spirit» per ché è in fase espansiva». -

L’investimento in«Delicious Brand Inc»rappresenta unot- timo affare anche peruna realtà come «Monte delle Vigne», sia per il suo trenddi crescita che per le leve dimarketing che può attivare.

«E’ un «treno»imperdibile per l’aziendavinicola parmigia - na, - rimarca Pietralunga –

che si è affiancata a

noi perché negli Usa il mondo degli alcolici èfor- temente basato sulmarketing con regole di distribuzione fer - ree. Di conseguenza per chi, co - me «Monte delle vigne» si vuole affacciare su questo mercato, servono realtàgià presentinel settore.

Marco Massini sottolineache l’investimento «in Delicious Brands rientra nella strategia opportunistica di

Mcp di affian- care aziende leader delmade in Italy nel loro processo

di espan- sione internazionale.



C'è un fondo di Parma nella vodka americana

Finanza d'impresa

Marco Massini (a sinistra) e Nicola Pietra - lunga, ideatori del fondo Mcp.

Melfi L'intervento di Luca Barilla durante la celebrazione avvenuta ieri nella cittadina lucana.

-

InBreve

- BPER Più operazioni con i Confidi

 Da lunedì Bper uscirà dal mercato Expandi per entra - re nel listino principale di Borsa, e già martedì l’ad Fa brizio Viola commenterà il-

«debutto» tra le grandi di Piazza Affari. Nel 1° trime - stre Bper ha registrato un incremento, nelle operazioni di finanziamento tramite Confidi: 1.224, +45%.

COLDIRETTI REGIONALE

«Meno burocrazia e disaccoppiamento»

 Meno burocrazia e disac - coppiamento già dal prossi - mo anno per assicurare un maggior reddito alle imprese agricole e minori costi per i consumatori. È questa la ri cetta per l'ortofrutta ribadita- da Coldiretti Emilia-Roma - gna in occasione dell’elezio - ne del piacentino Filippo Arata e del parmense Luigi Montali a presidente e vi

- cepresidente dell’Ainpo.

UNIECO Utile di 24 milioni E ora pensa all'Efsa

 La cooperativa Unieco di Reggio Emilia nel 2008 ha realizzato un fatturato con - solidato di 525 milioni, in aumento rispetto ai 505 del 2007, e un utile al netto del - le tasse di 24 milioni. Unieco ha riunito i soci a Parma, dove in partnership con l’im

- presa Mingori realizzerà, su incarico del Ccc di Bologna, la nuova sede dell’Efsa.

BOLOGNA Smau Business, successo di visitatori

 Si è chiuso ieri il primo appuntamento bolognese di Smau Business, l’evento de - dicato all’innovazione Ict al servizio delle imprese e Set tore pubblico: una due gior- - ni che ha raggiunto circa 2.700 visitatori business (4.600 registrati sul sito) che hanno incontrato oltre 100 fornitori.

KERSELF Fotovoltaico, contratto con un fondo belga

 La Kerself di Correggio, tramite la controllata Ecowa - re ha siglato un contratto con il fondo belga Origis per la fornitura «chiavi in mano»

di parchi fotovoltaici già fi - nanziati per 25 mw nel 2009, per altri 25 mw nel 2010 e altri 50 mw nel 2011.

POSTEINCONTR e adattarsi alle esigenzedi mer-

cato, forte adesione alla cultura aziendale e senso di appartenen za, condivisione degli -

obiettivi e dei risultati: questigli elementi distintivi. E'

una storia unica quella degli impiantiproduttivi che sono stati installati a Melfi nel 1987, e successivamente ampliati nel 1994, con un investimento to tale di oltre 230 milioni di euro in- venti anni: crescita costante dei volumi lavorati, che oggi toccano

le 65.000 tonnellate annue di pro dotti da forno e settelinee di pro-- duzione attive. E' significativa an che la conservazione dei livelli oc- cupazionali con 382 dipendenti a- tempo indeterminato

e bassa percentuale diassenteismo (in- torno al 4,5%, inferiore alla media nazionale che si attesta quasial 6%), con una media di 20 mila ore di formazione all’anno usufruite dai dipendenti.

Il gruppo di lavoro guidato da Sapelli ha indagato,utilizzando una metodologia di tipo etno grafico e attraverso -

decine di in- terviste autobiografiche

svolte tra Parma e Melfi, per ricostruire la storia e il funzionamento di questo sito industriale, per cer care di comprendere afondo- quali siano gli elementi culturali e distintivi delle personeche la- vorano nello stabilimento.

«E' la prima ricercasociale in Italia che pone alcentro il tema del lavoro visto direttamente dall’esperienza dei protagonisti:

operai, tecnici e dirigenti - spiega Sapelli - il tutto è inserito

in una lettura nuovadella questione meridionalee della sua indu- strializzazione.

Barilla a Melfi premia da un lato lalungimi- ranza e il coraggio

di una fami- glia di imprenditori

del Nord, dall’altro la costanza eil carat- tere della gentelucana che, più di 20 anni fa, raccolse quellasfi-

da». La celebrazione è stata ac- colta dal plausodel mondo eco- nomico e istituzionale locale.

«Lo stabilimento di Melfi è frutto del grande lavoro della fa miglia Barilla e,per molti aspet-- ti, è un patrimoniocreato anche dal grande lavoro deilucani che operano in questa azienda».E' soddisfattoil presidentedella Regione Basilicata,

Vito De Fi- lippo. «La nostraterra – prose - gue – esprime con lasua gente e con i suoi valori,tutte le poten- zialità per far diventaregrande un progetto».

Questa realtà «rappresenta il volto migliore dellaBasilicata, una terra nella quale ci sono tutti gli ingredienti per fare impresa d’eccellenza».

A dirlo è il pre- sidente della Confindustria di Basilicata, Attilio Martorano.

«L'esempio della Barilla– ha proseguito –

fa cadere anche un tabù: dimostra

come la provin- cia e anche i valoridell’essere stati contadini siano

fattori che consentono di lavorare bene e la Barilla ha saputointegrarsi al cento per cento, nel pieno rispet to del territorio edei suoi lavo-- ratori. Per la segretariaconfe- derale della Cgil, Susanna Ca musso, «Luca Barilla -

ha dato un’idea di Paese, enon di con- trapposizione tra Nord e Sud: un Paese che deveguardare insie- me a un progetto nazionale».



Lo stabilimento della FIAT di Melfi , una delle fabbriche di auto più produttive del mondo.

La Barilla di

Melfi è stata defi nita da

una ricerca condotta

dall’Università di Milano

un “caso di eccellenza

industriale” sia a livello

nazionale sia, soprattutto,

nel Mezzogiorno.

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Potenza

Capoluogo della Basilicata, Potenza è situata a 819 metri s.l.m. lungo una dorsale appenninica alle pendici del Toppa Romito e alla confl uenza dei tre torrenti Garritello, Rifreddo e Tiera.

È la città più popolosa della regione, anche perché sede di alcune attività industriali e mercato per i prodotti agricoli che attirano popolazione dai centri minori.

Potenza fu importante centro romano e infatti si possono ancora vedere il ponte romano, di epoca diocleziana, e la villa imperiale di Malvaccaro.

Il centro storico è percorso dalla stretta Via Pretoria, che un tempo conduceva al castello risalente al XVI secolo e di cui oggi rimane solo una torre. Dalla strada principale si dispiegano caratteristici vicoli e stradine su cui aff acciano antiche case in pietra.

Raffi nati e sobri palazzi arricchiscono il centro: su piazza Mario Pagano, cuore della città, si trovano il Palazzo del Governo e il Teatro Stabile e, più avanti, Palazzo Giuliani, Palazzo Galasso, Palazzo Loff redo.

Palazzo Loff redo, nobile dimora del seicento, è sede del Museo Archeologico della Basilicata, inaugurato nel 2005 e intitolato a Dinu Adamesteanu, l’archeologo rumeno, iniziatore dell’archeologia in Basilicata. La Lucania è stata, infatti, crocevia di varie genti e centro di civilizzazione magnogreca; la colonizzazione greca ha lasciato vari oggetti dalle colonie di Metaponto e Siris-Heraclea (nei pressi di Policoro); gli scavi di Chiaromonte, Aliano e Guardia Perticara (vedi oltre) hanno messo in luce notevoli reperti degli Enotri; testimonianze dei Dauni provengono dalle aree al confi ne con la Puglia; la riconquista romana, invece, partì da Venosa.

Parallela a Via Pretoria è la cosiddetta “Via sacra delle chiese”: tra vicoli e cunicoli si susseguono la romanica Chiesa di San Michele, la duecentesca Chiesa di San Francesco e l’imponente Duomo di San Gerardo. Il Borgo Santa Lucia con i suoi vicoli e le sue piccole case in pietra rappresenta uno dei tanti scorci suggestivi del centro della città.

La struttura principale della Chiesa di San Michele risale al 1000, ma probabilmente sorse già in epoca longobarda. Anche Santa Maria del Sepolcro, voluta dai Conti di Santa Sofi a che avevano partecipato alla Terza Crociata, è una

delle più interessanti e antiche chiese di Potenza. Quest’ultima ospita una reliquia molto venerata del sangue di Cristo, portata dalla Palestina da Ruggero di Sanseverino.

La Cattedrale originaria del XIII secolo, dedicata alla Beata Vergine Assunta, fu successivamente intitolata al patrono di Potenza, San Gerardo, un vescovo piacentino appartenente alla famiglia La Porta, approdato in Lucania ai primi del 1100. Il Duomo è stato ricostruito alla fi ne del XVIII secolo per volere del vescovo Andrea Serrao, che affi dò il progetto all’architetto Antonio Magri, allievo del Vanvitelli. Da allora l’aspetto della Cattedrale è mutato: da basilica romanica a tre navate si è trasformata in un edifi cio di gusto neoclassico.

La Cattedrale di San Gerardo, all’esterno semplice e sobria, presenta una

facciata principale a due spioventi. Il portale architravato duecentesco fa da

cornice a due ante bronzee, realizzate dall’artista Giovanni Niglia nel 1978.

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Potenza nel VI secolo faceva parte del Ducato longobardo di Benevento. La Torre Guevara è un bel monumento espressione di quell’epoca.

In provincia di Potenza si trova Venosa, l’antichis- sima Venusia, che conserva nel tessuto urbano le testimonianze della sua storia. Situata su un alto- piano, fu scelta dai romani che, nel III secolo a.C., scacciati i Sanniti la conquistarono e ne fecero una colonia. Al Parco Archeologico si visitano le terme romane, resti di domus private e l’anfi teatro. Gli scavi hanno inoltre riportato alla luce una domus patrizia del I secolo d.C. detta Casa di Orazio, le Ca- tacombe ebraiche con una serie di ipogei scoperti nel 1853 e un sito paleolitico risalente a un periodo compreso tra 600 mila e 300 mila anni fa.

http://www.borghitalia.it/html/borghi_sud_isole_it.php

Sempre in provincia di Potenza si trova Pescopagano, uno dei paesi più gravemente danneggiati dal terremoto che ha colpito anche l’Irpinia nel 1980. Qui i soccorsi arrivarono in forte ritardo a causa dell’isolamento geografi co del paese tra le montagne. Per il suo spirito di abnegazione dopo il terremoto, il paese fu insignito della Medaglia d’oro al merito civile dall’ex Presidente della Repubblica Ciampi.

Matera

La città è posta al limite della zona collinare dove il terreno digrada verso le pianure pugliesi.

Il centro abitato moderno sorge su un altopiano che sprofonda nella gravina, un burrone di roccia friabile diviso in due da uno sperone roccioso. Le due conche, erose dall’acqua, sono i noti “ Sassi ”: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. Lungo le

Accanto alla città costruita ha sempre convissuto una città scavata, con diverse utilizzazioni nei secoli soprattutto a seconda delle varie vicende storiche ed economiche. Per esempio dal VII sec. d.C. si è avuta una presenza massiccia delle comunità monastiche benedettine e greco bizantine: sono così sorte cappelle, chiese e basiliche rupestri oltre che conventi e asceteri scavati nella roccia. Solitamente, però, gli abitanti dei Sassi hanno utilizzando le grotte solo come depositi, cantine e stalle.

Resti romani ben conservati

dell’antica Venusia, oggi

Venosa.

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La pietra di Gorgoglione (località in provincia di Matera dove si cava questa pietra che, grazie alla sua resistenza e all’elevato grado di impermeabilità, si adatta a molteplici utilizzi) dà vita e spessore a portali, gradinate, archi, ballatoi e ben si sposa coi balconi in ferro battuto.

loro pareti fi n dalla preistoria era stato scavato un complesso di grotte, abitate per lunghissimo tempo. Nel 1994 l’UNESCO ha dichiarato i Sassi di Matera Patrimonio dell’umanità da tramandare alle generazioni future e li annovera tra i territori sotto la sua tutela.

Guardia Perticara è uno dei cinque borghi lucani più belli d’Italia, noto come il

“paese dalle case in pietra”. Qui il regista Francesco Rosi ha girato le sequenze di

“Cristo si è fermato a Eboli”, dove ha trovato la giusta cornice neorealista.

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