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Matematica, Cultura e Società R

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Academic year: 2021

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Matematica, Cultura e Società

R

IVISTA DELL

’U

NIONE

M

ATEMATICA

I

TALIANA

Ciro Ciliberto, Gilberto Bini, Alessandra Celletti, Carlo Toffalori

Editoriale

Matematica, Cultura e Società. Rivista dell’Unione Matematica Italiana, Serie 1, Vol. 1 (2016), n.2, p. 91–91.

Unione Matematica Italiana

<http://www.bdim.eu/item?id=RUMI_2016_1_1_2_91_0>

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Articolo digitalizzato nel quadro del programma bdim (Biblioteca Digitale Italiana di Matematica)

SIMAI & UMI http://www.bdim.eu/

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Matematica, Cultura e Società. Rivista dell’Unione Matematica Italiana, Unione Matematica Italiana, 2016.

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EDITORIALE

Questo numero eÁ stato completato durante l'estate e il nostro primo pensiero va alle popolazioni colpite dal terribile terremoto del 24 Agosto nel Centro Italia. Certi di rappresentare i sentimenti della nostra comunitaÁ, esprimiamo affettuosa vicinanza e piena solidarietaÁ a tutte le persone colpite dalla terribile devastazione.

Vorremmo poterci rendere utili usando i nostri strumenti matematici per evitare o alleviare la distruzione provocata dagli eventi sismici. Ma siamo consapevoli che cioÁ che accade sotto la terra, cosõÁcome cioÁ che accade nel cielo, eÁ un sistema assai complesso. Seppure abbiamo fatto passi in avanti nella predizione dei fenomeni meteorologici a breve termine, grazie alla possibilitaÁ di poter osservare il cielo attraverso satelliti dedicati, lo studio degli eventi sismici eÁ ancora limitato dall'estrema difficoltaÁ di osservare e quindi modellizzare fenomeni che avvengono a diversi chilometri di profonditaÁ della superficie terrestre.

Per questo motivo ci sentiamo spesso inermi di fronte alla difficoltaÁ di poter usare il nostro lavoro per alleviare le sofferenze causate da simili sciagure. Eppure dobbiamo insistere ed abbracciare, con spirito scientifico, la visione di Galileo Galilei (1564-1642) che nel 1623 pubblicoÁ Il Saggiatore, nel quale con bilancia squisita e giusta si ponderano le cose contenute nella Libra. Il «saggiatore», che letteralmente indica una bilancia di precisione usata per pesare l'oro, eÁ metafora di uno strumento o metodo con cui ponderare e valutare le cose che normalmente finiscono in una bilancia rudimentale e grossolana o Libra. Infatti, in questo libro Galileo illustra il cosiddetto metodo scientifico, basato sull'osservazione e sulla sperimentazione, attraverso il quale lo scienziato legge direttamente la «lingua matematica» in cui si esprime la Natura. Scrive infatti lo scienziato pisano: ``... La filosofia eÁ scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si puoÁ intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali eÁ scritto. Egli eÁ scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi eÁ impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi eÁ un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto...''. Si deduce un atteggiamento positivo dell'uomo, in base al quale si possono leggere e comprendere le veritaÁ nascoste nell'universo, cercando attraverso l'esperienza diretta di trasformarle, perche la matematica, e la scienza in generale, potrebbero davvero dare un contributo ad una vita piuÁ sicura, se trovassero piuÁ spazio presso i nostri governanti.

Come si scriva questa «lingua» eÁ un tema inesauribile di ispirazione per matematici e filosofi, letterati e fisici.

In questo numero di Matematica, Cultura e SocietaÁ parliamo di alcuni fenomeni naturali che vengono affrontati dalla ricerca matematica. Apre il numero l'articolo di DeborahLacitignola con un articolo sulla bellezza matematica della Natura e la formazione di schemi che hanno attratto la curiositaÁ di Alan Turing (1912-1954). Prosegue poi il contributo di Vieri Benci e Paolo Freguglia sulla matematica non archimedea, un approccio all'indagine della realtaÁ introdotto da Paul Du Bois-Reymond (1831-1889). Recentemente, sono molto studiati in varie branche delle scienze naturali i fenomeni di sincronizzazione, come illustrato da Renato Spigler con la spiegazione dei modelli di Kuramoto. A volte le forme naturali ispirano modelli architettonici: eÁ il caso dell'articolo di Luciano Gasparini sulla Chiesa del Villaggio del Sole a Vicenza. E poi molto altro ancora: un approfondimento sulla figura di Roberto Magari, un ricordo di Franco Montagna, una recensione scritta da Carlo Sbordone ecc.

Buona lettura a tutti,

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IRO

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ILIBERTO

(Direttore Responsabile) G

ILBERTO

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INI

, A

LESSANDRA

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ARLO

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OFFALORI

(Coordinatori scientifici)

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