• Non ci sono risultati.

STATISTIC!DELLE- CAUSE DI ~IORTE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "STATISTIC!DELLE- CAUSE DI ~IORTE "

Copied!
100
0
0

Testo completo

(1)

; "

. MlNISTERO PER L'INDUSTRIA, IL COMMERCIO E IL LAVORO ,-,. *

UFFICIO CENTRALE DI STATISTICA

STATISTIC!DELLE- CAUSE DI ~IORTE

. NELL'ANNO 1916

.,. .

J

. j

'.

~

6

\. .~.

I

"

..

' \

ROMA ;

'rIPOOUAFIA DITTA· LUDOYICO CECCHINI

1919

(2)

.. ~

.r

\

,. )

(3)

I N D I O E

. INTRODUZIONE.

CAPO l. - Avvertenze prelimin~ri.

§ l. - Metodo e fonti. . . .

§ 2. - Distribuzione della materia nelle Tavole e nell' IntT'oduzione

§ 3. --- Popolazione sulla quale sano stati calcolati i quozienti (11 mortalità

CAPO IL - Mortalità nel Regno.

§ l. --:- Morti nel Regno d':lrante il 1916 e confronto cogli anni precedenti .

§ 2. - Cause delle mOrti avv~nute nel Regno negli ,anni dal 1887 'al 1916

I

§ 3. - IntJ~enza delle stllgioni sulla mortalità

§ 4. - Cause di morte predominanti in ciascun sesso

§ 5. - Cause di morte predominanti nelle diverse età.

§ 6. - Influenza della legittimità dei natali sulla mortalità ùei bambini

§ 7. - Influenza della pro'fessione sulla mortalità. della popolazione maschile

CAPO ,III. - Notizie particolari sulle morti violente.

. Pago III

» y

VI

» VIII

» IX

XXXII

,. XXXII

» XXXIII

» XL

» XLII

§ l. - Morti per causa violenta rip~rtiti per sesso, durante il periodo 1887-1916 . » XLVl

§ 2. - Morti per causa violenta accidental~ negli anni 1914-1916, classificati per sesso, età, specie deU'infortuniò e natura del veleno nei casi di avvelenamento. »

§ 3. - Morti per, omicidio, negli anni 1914-1916, classificati secondo il sesso e il

i mez~o di uccisione • • • . »

§ 4. -:- Morti per suicidio, negli anni 19l4-1916, classificati per sesso, età, statò civile, professione, mesi e mezzi o modi qi uccisione

Elenco nosologico adottato per la Statistica ~lle 'cause di morte

»

»

XLVII

LII

Lll L\'UI

,/

I

(4)

Il ---

\

TA VOL E.

,\,

T AV. I. - Morti, durante l'anno J 916, classificati secondo 168 cause di morte:

»

»)

»

»)

»

»

A. - Per proyincie. Pago )2

B; - Per c'ompartimenti e per il complesso del Regno. » 32 Il. Morti nel Regno in ciascun trimestre dell'anno 1916, classificaJti per

sesso e per le principali cause di morte. » , III. - Morti nel Regno. durante l'anno 1916, classificati per età, sesso e per

le principali cause di mOrte. ' »

IV. - Maschi morti nèl R~gno in età da 15 anni in su, durante l'anno 1916, clas::ìitlcati pel' professioni o condizioni e per le principali cause di morte » V. - A) Morti, durante l'anno 1916, nei 69 Comuni capiluoghi dI provincia"

classificati secondo le principali cause di morte » B) Morti, durante l'anno HH6, nei 145 Comuni capiluoghi di circondario;

classificati secondo le principali cause di morte. » C) Morti, durante l'anno 1916, nei 75 Comuni non capiluoghi che con-

tavano non, meno di 20.000 abitanti presenti alla data del censimento dp.l lO giugnQ 1911, classificati secondo le principali cause qi morte. » VI. - Bambini illegittimi ed esposti morti nel Regno nei primi cinque anni di

età, durante l'anno 1916, classificati per sesso e per 1,8 principali cause

di morte , »

VII. - Morti nel Reg,no, durante l'anno 1916, per causa violenta ll.ccidentale1

classificati secondo il sesso, l'età e la specie dell'infortunio /'. » VIII. - Morti nel Regno, durante rannoI9I~, per causa violenta accidentale,

classificati secondo il sesso ed i mesi e Secondo la specie dell'infortunio » IX. - Maschi morti nel Regno, durante l'anno 1916, per causa violenta acci-

dentale, in età da 15 anni in su, ~lassitìcati secondo la professione o condizione e' secondo 'là' specie dell'intortunio » X,"- Suicidi, nell'anno ] 916. classificati per sesso, per mesi e per, mezzi o

modi di uccisione e distribuiti per compartimenti . » XI. - Suicidi nel Regno, durante l'anno 1916, classificati. secondo i mezzi o

modi di uccisione, il sesso e l'età . »

XII. - Suicidi nel Regno, durante l'anno 1916, classifieati secondo lo stato civile, il sesso e i mezzi o m'odi di uc~ision~,. . ... » XIII. - Suicidi nel Regno, durante l'anno 1916, in età da 15 anni in su, cl~i-

ficati per sesso e secondo la professione O condizi0ne » XIV. - Morti nel Regno, durante l'anno 1916, per omicidio, in età da )5 ,anni

in su, classificati per sesso e secondo, la professione o condizione » 42

44

52

56

62

72

78

79

80

82

84

85

86

87

,

(5)

. / (

STATISTICA DELLE CAUSE- DI MORTE

nel!' anno 1916

I N " T R O D U Z I O N E

CAPO I.

AVVERTENZE PRELIMINARI.

§ 1. - Metodo e fonti.

f

Questa statistica (a) si fa per mezzo di una scheda nominativa per ogni persona defunta, nella quale scheda è dichiarata la malattia o l'accidente che causò la morte, con attestazione firmata dal medico ~urante, o, in mancanza di esso, dal medico necroscopo che ha dato il permesso di seppellimento; per bambini morti poco dopo il parto si/accettano anche le dichiarazioni fatte dalle levatrici.

Le schede si_spediscono dai- Sindaci dei singoli Comuni all'Ufficio centrale di Statistica, dove vengono esaminate da un medico, il quale contrassegna ciàscuna dichiarazione sulla causa della morte con un numero corrispondente alla voce analoga di una classificazioIte prestabilita. No, mancano, adunque, le guarentigie di auten- ticità nei 40cumenti e di competenza tecnica, sia in coloro che dichiarano le cause di morte, sia in quelli che ne fanno la classificazione per gli scopI fltatistici, poi cbè gli uni e gli altri sono medici, e le notizie si traggono da documenti originali e non da copie.

I medici hanno sempre concorso,volenterosamente a fornire le attestazioni delle cause di morte. secondo loro scienza e coscie~za; poche, jelativamente, sono state le lacune per mancate dichiarazioni, come vedremo in appresso; e queste non furono cagiol\ate quasi mai da rifiuto dei medici. a rilasciare' H certificato, ma dal fatto cbe in parecchi Comuni molto appartati, specialmente di montagna, non di rado soccom- bono persone -senza aver ricevuto assistenza sanitaria, e in tali casi riesce difficile al medico" necroscopo di determinare la malattia che fu causa della morte, in modo che si pqssa poi classificare sotto una delle voci dell'elenco nosologico adottato.

Con la legge 22 dicembre 1888, n. 5849, sull'ordjnamento dell'assis~en.za sani- taria, venne fat.to obbligo tassativo ai medici di denunziare al ~daco del rispettivo Com1l1lc! in ogni caso di morte, la malattia o l'accidente che ne fu la causa, cosiccbè

(a) La statistica annuale delle cause di morte fu iniziata coll' anno 1881, è fino a tutto il 1886 fu eseguita' per i Boli Comuni capiluoghi di provincia e di circondario o distretto. Dal principio del 1887 essa venne estesa a tutti i Comuni del Regno.

(6)

- I V -

la raccolta delle notizie, dal 1889 in poi, non dipende più unicamente dalla spontanea collaborazione dei medici (a), ma da un preciso obbligo dii legge. .

Nella cla~sificazione adottata per 'qnesta statistica, tutte le morti, delle quali si è potuto accertare la causa, sono distribuite sotto 168 voci, secondo un 'elenco

I

preparato nel 1881 da apposita Commissione medica, e leggermente ritoccato una _ prima volta nel 1883 ep. una seconda volta nel 1899. Questi ritocchi consistono ne]~

'l'aver separato in due o più rubriche i morti per talune malattie' che .prima erano rag- gruppati in una rubrica sola, ai fine di rendere pIù analitica l'indagine circa le cause delle morti, e per meglio coor~inare la nostra alle statistiche di altri Paesi, in omag- gio' anche, ai voti espressi dall'Istituto internazionale di statistica e dalla Commis- sione internazionale per l'ordinamento delle statistiche sanitarie ..

La presente statistica non potrebbe dare la specificazione delle m?l'ti per tutte le 168 voci e per ciascuno dei Comuni separatamente, senza eccedere le giuste dimensiont in. cui deve contenersi una pubblicazione' annuale di tal genere. Conviene conci- liare le ragioni dt>lla spesa, aggravatasi specialmente,in questi anni di guerra, per l'enorme costo della carta., con quelle ,della scienza che ama entrare nei particolari;

e ciò facciamo coll'offrire, ~el presente volume, la classificazione _analitica com- pleta,,' non per i singoli Comuni, ma per l'insieme dei Comuni di ciascuna provincia, di ciascun compartimento e per il complesso del Regno; limitando ci a dare le cifre dei morti per talune malattie, meritevoli di ~peciale considerazione sotto l'aspetto della sanità pubblica, in ciascuno dei 69 Comuni capiluoghi di provincia,' dei 145 capiluoghi di circondario c dei 75 Comuni non capiluoghi, che contavano non meno di 20.000 abitanti presenti alla data dell'ultimo censimento eseguitosi il lO giugno 1911 (b).

In fine della lwesente Introduzionp. è riportato l'elenco delle malattie, secondo il qua,le sono state fatte le classificazioni:

(a) Vedasi l'art. 3 del Regolamento approvato con Regio Decreto 25 luglio 1892, D. 448,

sulla polizia mortuaria. . , . ' .

(b) circoscrizioni distrettuali del Veneto e della provin~ia di Mantova ve1nnerò

soppr~);se in seguito alla pubblicazione del nuovo Te8to unico della legge comun8.1e e pro- vinciale, approvato col R. D. 4 febbraio 1915, n. 148,' e furono cumulativamente costi- tuite in unico Circondario, 'per ciascuna provincia, con la denominazione e alla dipendenza del Comune capolu.ogo della medes;m1.. Pdf conseguenza, a partire dall'anno 1915 n,on vennero più date le cifre dti morti per malattie più frequenti o più caratteristiche nei singoli capiluoghi di distretto, dei quali Uno soltanto, e cioè il comune di Vittorio, avendo una popolazione presente censita al lO giugno 1911 superiore a 20,000 abitanti, fu aggiunto ai C()muni non capilu()ghi,'considerati a parte.

E' da avverti~e inoltre che nelle statistichel per gli anni dal 1894: al 1901 i Comuni non capiluoghi, per i quali furono date separatamente le cifre dei ~orti per le malattie più importanti, eranoq\leUi che al lO gennaio 1882 (data del III censimen.to italiano) contavano più di 15.000 abitanti, e nelle statistiche d'lI 1902 al 1911, erano q~elli che al lO febbraio 1901 (data del IV censimento) avevano non m'3no di 20.000 abitanti, più altri 5, che quantunt!tte nel 1901 non avessero raggiunto' quel numero di abitanti, erano gìà stati considerati a' parte nei volumi dal 1894:.al 1901 perchè ne contavano allora oltre 15.000. Dall'anno 1912 non si ritenne più opp:>rtun() di s3guire il moviment) ,della mortalità di quei Comuni non capiluoghi che erano stati contemplati- nelle statistich3 degli anni .ante.

cedenti, ritenendosi sufficiente p3r essi un p3riodo d'oss3rva~ione che va dal 189i al 19l1;

oosicchè nelle statistiohe degli anni dal 1912 in poi si sono date le n()tizie solta.nto per quei Comuni non capiluoghi, che alla data del censimento del lO giugno 1911 avevano

raggiunto una popolazione da 20.000 abitanti in su.

(7)

..

- v -

I

§ 2. - Distribuzione della materia nelle ·Tavole e nell' Introduzione.

La presente statistica si svolge in quattordici tavole.

La prima dà la. classificazione dei morti, in ciascuna provincia, in ciascun com'- partimento e nel Regno, secondo l'elenco nosologico completo che consta, come si è detto, di 168 voci.

La seconda dà ,la classificazione ~ei morti nel complesso del Regno in ciascun trimestre dell'anno 1916, colla divisione per sesso e per le cause di morte più frequenti , o più importanti' per lo studio delle condizioni sanitarie del nostro Pa.ese.

La terza dà la classificazione ,dei morti per sesso e per età, combinata con la no- tizia delle cause di morte più importanti, nel complesso del Regno.

La quarta dà la classificazione dei maschi morti nel Regno, in età da 15 anni in su, per 'professioni e secondo le cause più importanti che ne determinarono la morte.

. La quinta 'dà la classificazione delle cause di morte più frequenti o più caratte- ristiche in ci~scuno dei 69 Comuni capiluoghi" di provincia, dei14i) capiluoghi di circondario e, dei 75 Oomuni non 'capiluoghi, che contaVf!.,no non meno di 20.000

abitant,i presenti alla data del censimento del lO giugno 1911.

La ~esta classifica, secondo le principali cause di morte~ j bambini illegittimi e gli esposti morti nel ,Regno nei primi cinque anni di età.

IJe tavole dalla settima alla tredicesirna dànno la classificazione' delle morti . accidentali e dei suicidi per sesso, età, stato civ'iJe, professione~ mesi e comparti-

menti, oltre alla indicazione della causa nei casi d'infortunio~ e dei mezzi o modi di uccisione nei ca~i di Suicidio.

L'ultima tavola classifica i morti per omièidio, in età da 15 anni in su, per sesso e seoondo la professi~ne.

In questa Introduzione sono riassunti e illustrati i dati esp~sti nelle tavole a- nn,litiche; inoltre le cifre del 1916 sono poste a confronto Con quelle dei due anni pre- cedenti e, per lp, notizi~ principali, anche con quelle di anni anteriori, risalendosi finO 3111887, e cioè'all'anno nel quale la ~tatistica deUe cause di morte fu estesa a tutti i Comuni del Regno.

,

. .

-. Que~ti dati sono esposti, tanto in cifre assolute, quanto in cifre proporzionali alla popolazione calcolata co) método indica.to ne] paragrafo seguente (a).

, , -.

(a) Avve.rtiamo che non conoscendosi la popolazione presente alla metà dell'anno 1916 in ciascuna provincia ed in cia.scun Comune capoluogo di Pwvincia, 'per le ragioni esposte - nel paragrafo che segue, si è dovuto omettere nella presente Introduzione: -

,- l° il ~alcolo dei quozienti di mortalità genetale in ciascuna Provincia ed in ciascun Comune capoluogo di provincia;

il calcolo dei quozienti di mortalità per le principali malattie infettive, per pel-

lagra _e por alcoolismo, in ciaseun compartimento; ,

il c()nfronto, in cifre proporzionali alla popolazione, fra la mortalità dei Comuni urbani più importanti e quella degli altri Comuni;

4° la mortalità nell? Città più popolose secondo al.eune cause più frequenti o notevoli .

(8)

,

- V I -

§ 3. _. Popoktzione sulla quAle sono stati calcolati i quozienti di mortalità.

, I quozienti di mortalità esposti in questo volume si sono ottenuti dal confronto del numero dei morti colla popolazione presumibilmente presente alla metà ,di ciascuno degli , anni del periodo preso in esame, ottenuta 'facendo ":la semiaomma deTIe popo- lazioni calcolate al 10 gennaio e al 31 'dicembre di ciascun anno, poiÙhè ~SS!1 rap-' presenta còn maggiore esattezza la popolazione media dell'anno e ,permette, quindi,

di ottenere quozienti demografici più llrecisi.

Anche per l'anno 1916 non possiamo calcolare la popolazion~ p'f'esente alla tine del medesimo in ciascuna Provincia e in ciascun Oomune capoluogo di Provincia,' perchè la chiamata dèlle classi alle armi avvenuta nel 1915 e i eontinui mutamenti di sede, specialmente nella popola;ione militare, in dipendeti~a dello stato di guerra, hanno modificato fortemente e instabilmente il' numero deglì abitanti di, tutti i Comtmi' del Regno, con un prevalente spos'tamento di popolazione verso 1'Italia settentrio'nale, dove si addensò la maggior parte del1'esel'cito, senza cbesi abbiano gli elementi necess~ri per calcolare le variazioni avvenu:te nella 'popola- zione dei singoli Comuni, in seguito a tale anormale movimento. E' poi da osser- vare che, riferendosi i datf demografici forniti daiCoiIluni alla pop()lazione presente, dei medesimi, e cioè, sia a quella con dimora 'fissa, sia aq uella con dimora occa- sionale, per quant;o ~iguarda i decessi, il loro numero dovrebbe comprendere tutti gli individui morti nel territorio del Comune per qualsiasi motivo e quindi anche in conseguenza delle operazioni di guerra, mentre n(j~ vi si possono includere quelli di cui l'atto Idi morte venne ricevuto nei registri dello stato civifetenuti dalle Autorità militari, secondo 1'Istruzione intorno agli atti di moite, agli atti di nascita e ai testamenti in guerra, approvata col decreto Luogotenenziale 30 gennaio 1916, n. 109, anche se queste morti siano avvenute in Comuni italiani, situati

nella zona delle operazioni.

Il calcolo pertanto della popolazione in ciascuna provincia che si basasse su' queste perdite,. oltrechè sugli .altri elementi di variazione na,turale e sociale della popolazione, non potrebbe non condurre che a risultati imperfetti, 'e, perciò dobbiamo !imitarlo, anche per l'anno 1916, al solo complesso del Regno.

La popolazione complessiva.;>reseIlte nel ,Regno a! 31 dicembre 1916 è sta,tacal- colata con lo· stesso metodo adottato nelle statistiche degli anni precedenti, a partire dal 1905; e cioè:' alla popolazione presente nel Regno rilevata con ilcensiment~

del lO giugno 1911 (abita,nti 34.671.377) si è aggiunto il numero dei nati nel tempo trascorso tra l~ data del censimento e -il 31 dicembre 1916 e quello degli individui che, nello stesso periodo di tempo, trasferirono nel Regno la propria dimora, venendo dall'estero; e si è poi sottratto, sempre pe-r il medesimo periodo, il numero dei morti e quello degli individui che fissarono la loro dimora 9111'es:teto.

" ~guono i dati intorno a questi movimenti naturali e sociali della 'popolàzi6ne:

I \.

(9)

.... ,.

\

" ,

;

· ,

. - VIl -

Movimento della popolazione avyenuto nel Regno durante' il periodo corso

l'a OSr\ETTO N . • .

dall' Il giugno 1911 al 31 dicembre 1916.

N AT I ANNI

vivi

Dall'Il giugnoa131 dicembre 1911 576 243

Anno 1912 l 133 985

» 1913 l 122 482

)lJ 1914 114 091

» 1915 109 183

;,) 1916 881 626

TOTALE 5 93'2' 610

MORTI

·101 257 635 788·

663 996 643 355 741 143 721 ~47

3 80'2' 356

j Ir.:srRITTI

nei registri comunali di popolazione , perche immigrati·

I dali' estero

42 027 61 112 64 III 126 272 88 651 35 527 41'2"'2'00

( CA:-ICELLATI dai registri (:olllunali

di popolazione p,lchù elllig'rati

per l'estero

74 415 134 2B7 163 840 (a) 74 674 (a) 30 349 (a) 2"5 535 503 100 Secondo il calcolo che abbiamo esposto, la popolazione nel complesso del Regno, al 31" dicembre 1916, è risultata di 36.71t3.231 abitanti. Da questo numero si do- vrebbe sòttrarre quello dei morti in guerra, dal 25 maggio 1915 al 31 dicembre 1916, fuori del territorio italiano, o anche nel medesimo e dei quali, però', non venne compilato l'atto di morte presso i Comuni; ma tale, notizia non è ancora conosciuta.

Facendo la semisomma delle cifre della popolazione calcolata al principio e alla fine dell'anno 1916, si è determinata quella presumibilmente presente nel Regno alla metà di detto anno, in 36.631.345 abitanti.

(a) Durante il triennio 1914-16 l'emigrazione per l'estero è stata assai m]nore di quella osservatà negli anni precedenti; e la caus!). di tale. diminuzione è da ricorcarsi nella guerra europea, la quale, come ebbe a manifestare i suoi effetti in tutti i rapporti internazionali, .non poteva a meno d'influire anche sull'emigrazione. Per la stessa causa si osserva, special-

mente l\elPanno 1914 ed anchenel 1915, un forte aumento, rispetto agli anni precedenti, nel numero dei rimpatriati, mentre questi nel 1916 sarebbero discesi anche sotto la cifra -normale degli individui rimpatriati nel periodo prebellioo.

però da credere, che pur essendosi ridotto ne11916 il numero dei rimpatriati rispetto alle oifre dei ,due anni preoedenti, in realtà questo. numero sia stato maggiore di .-quello risultante dalle reinscrizioni nei registri comunali d'à.nagrafe, le quali si sono fatte ::Nuche più rarameut,e del oonsueto durante gli anni di guerra,' .

\

(10)

..

,

- VIII -

CAPO, II.

MORTALITÀ NEL REGNO.

§ 1. --:' Morti nel Regno durante il 1916 e confronto con gli anni precedenti.

In tutto il Regno, nell'anno 1916, morirono 721.847 individui (a): si ebbero cioè 19.71 morti per ogni 1000 abita.nti. Si ricordi che, in, quanto alle perdi~e, di guerra, questa statistica non ba potuto . registrare; come è stato già detto, che quelle d~vute a morti avvenute in osp~dà,li territoriali o di riserva nel R'egno', ~ia per f('rite riportate in combattimento, sia per ~alattie o per altra causa; poichè solo per tali perdite l'atto di morte venne compilato dagli Uffici comunali di stato ci- vile. Nel computo dei morti mancano, perciò, tutte le altre perdite di guerra

~vvenute fuori del territorio del Regno o in ospedali da campo o sul campo, "e' per le quali l'atto di morte fu: ric~vuto nei registri dello stato (;ivile tenuti dalle Autorità militari. Per conseguenza, i quozienti di mortalità nei primi dué anni di guerra (1915 e 1916) dovranno ancora salire, quando si conoscerà ésattamente il numero totàle dei lnorti in guerra in quegli anni.

Nel ,1915 il quoziente di mortalità nel Regno fu di 19.56. su 1.000' abitanti (escluse le vittime del terremoto avvenuto in tale anno) e nel 1914 di 17.94.

La mortalità nel nostro Paese è diminuita di oltre un terzo dal 1862 ad oggi;

ed infatti, nel 1862 si ebbero 31.06 morti per ogni 1000 abitanti; nel 1872 se ne ebbero 30.78; nel 1882, 27.56 ; ne11892~ 26.18; nel:1902, 22.24; nel 1912, 18,15 e nel 1916, 19,71, come si è già visto. Tali quozienti dimostrano all' evidenza '<}uanto siano migliorate, nello spazio di mezzo secolo, le condizìoni igienico-sanitarie del nostro Paese.

Diamo nel prospetto seguente il numero dei morti nel Regno, durante gli anni corsi dal 1887 al 1916, in cifre assolute e in cifre proporzienali a 1000 abitanti.

(a) Esclusi i bambini nati morti, ma oompresi quelli' che diede.ro segnì di vIta dopo ,. l'atto del parto, quantunque morti prima che ne venisse dichiarata la nascita all'Ufficiale dello ~tato civile; vi figurano, pertanto, 496 bambini morti per asfis8ia e apoples8ia nel parto, i quali visse.To pQchi minuti o, al ma!:!simo, qualche ora.

,

(

(.

.

,

(11)

y-'

/

- - I X -

Morii nel Regno (lurante gli anl'li dal 1887 al 1916.

PROSPETTO N. •.

I

A N N I Popolazione

1887 . 1888 . 1889 . 1890 • 1891 .

"892 . t893 . 1894 . 1895 . 1896 . IS9,. . 1898 .

1~99 . 1900 . 1901 •

presellte calcolata alla metà di cias<:un anno

29 614 430 . 29 825 022 '30 035 038 30 245 054 :30 455 070 30 665 662 :30 875 ,678 31 085 694 31 295 710 31 506 302 31.716 318 :31 926 334 . 32 136 350 .132 346 366 . 32 533 337

REG~O

Morti

cifre assolute

per ogni 1000 abitanti

828 m:l2 820 431 768 06~

795, 91J 795 327 802 779 776 71:~

776 372 783 813 758 129 695 602 732 265 703 393 768 917 715 036

(a)

,

27.99 '2.7.51 25.57 26.32 26.11 20.18 25.16 24.98 25.05 24.06 21.93 22.94 21.89 23.77 21.98

f

. "-

j

A N N I

1902 . 1903 . 1904 . 1905 . 1906. . 190,. . 19»8 . 1909 . 1910 . 19U , 1912 . 1913 . 1914 . 1915 . 1916. .

H E G'~ o

Popolazione Morti

presente

cakolata -"

alla metà cifre assolute 1000 abitaI I p" og"; Iti di cias(~un anllo (a)

- - - - 32 n99 :-.)10 I 727 181

:32 839 G09 736 :311 33 016 234 698 004 33 193 289 , 730 340 3:3 325 098 (i96 875 33 514 702 700 33:3 33 826 688 (b) 770 054 34 077 068 7:38 460 34 :nG 010 682 45B 34 688 814 742 Hll 35 026 486 fJ:35 788 35 418 391 n6:3 9G6 33 858 951 I 643 :355 36 J33 289 ~)741 143 36 631 345 I 721 847

22.24 22.42 21.W 22.00 20.91 20.90

(C) 22.76 21. (j7

19.85 21.41 18.\5 . 18.75

17.\).1 (e) 20.~O

19.11

§ 2. Cause delle morti avvenute nel Regno negli anni dal 1887 al'1916.

I.Je cause delle morti avvenute nel 1916 fllrono spe~ificate dai medici curanti o necroscopi, per 717.540 casi e restarono ignote per 4.307, cioè, in 6 casi su 1000, sia perchè il defunto non ricevette assistenza medica, sia perchè la causa della morte non venne designata con precisione sufficiente per. poterla classificare in

una delle voci d~l1'elenco. I

I casi di perso~e morte senza assistenza" medica, o per le quali, non si potè determinare la causa del decesso, sono' venuti scemando dal 1887 in poi; ed infatti, in detto anno eSRi furono nel1a proporzione di 26 su 1000 morti, nel 1888 di 22 e nel 1889 di 26; mentre nel quadriennio 1913-16 furono soltanto di 4. Detti casi sono più frequenti nelle regioni con popolazione poco densa, come la, Sar- degna, la Basilicata e le Calabrie, dove parecchi piccoli centri sùno tuttora privi di sanitario o distano molto dal luogo dove questo risiede; o nelle regioni montuose del Piemonte e degli Abruzzi.

Nel prospetto n. 3 sono indicate, in cifre assolute e in cifre proporzionali ad un milione di abitanti, le morti avvenute nel Regno, negli anni corsi dal] 887 al 191fJ, classificate secondo le malattie che le causarono.

(a) A partire dal volume per l'anno 1911 vennero modificate, in base ai risultati del censimento del l O giugno 1911, per gli anni dal 1901 ai 1910, le cifre della popolazione nel Regno, e perciò i quozienti di mortalità dati in questo prospetto, per gli anni suddetti, diffe- riscono lievemente da quelli pubblicati nei volumi anteriori al 1911.

(b) Comprese le vittime del.terremoto del·28 dicembre 1908, in numero di 77,283.

(c) Il quoziente di mortalità nel Regno durante l'anno 1908, fatta astrazione delle vit:

time ileI terremoto, sarebbe stato di 20.48 per ogni mille abitanti.

(d) Compr.ese le vittime del terremoto del 13 gennaio 1915, in numero di 30,476.

(6) Il quo,ziente di mortalità nel Regno durante l'anno 1915, fatta astrazione delle vito ti!De del terremoto, sarebbe stato di 19.56 per ogni mille abitanti. '

\

(12)

\:"" ... ,

x -"-- XI -

PROSPETTO N. 3. \, Morti aVVè~ute nel Regno;negli anni. da,11887 al 1916, ,classificate secondo le cause.

N U M E R O ' " TRlENNI I A N N I

dell'Elenco: CACSE DI MORTE (a) I  ______ -:--_._ ... ____ _

~~~~·II_~~--- ____

I

1_1_g_7_~_9_1_1_~_-_9_2_1_1_~_._~_'_)_8_~_~_8_1_1_8_"_1.1~

(Somma delle cifre dei tre anni)

I ~M I t : 1~

.. 1 .. ,;,.·.· . . . .

·111~1 1~ l'

1905

'''01.

1911 19'~

1,918

1915 1916

NUMERO dell'Elenco

nosologico

A:sti:ssia e apoplessia nel parto 9660 6481 5 958 3 314 l 031 l 007 848

~ a 5 Vizi ~ongenìti. 9656 6660 6523 4 595 l 435 l 353 l 298

(l Atrolia eongenita, immaturità. 158 180 lt32 087 166 759 144 016 45 948 49 400 50 454 7 Vaiuolo •

8 Morbillo 9 Scarlattina.

lO' Risil'0la. . Il Fehbre tifoidea 12 Tifo petecchiale

~

13 Meningite cerehro spinale epidemica

\;) Diftel'Ìtp e laringite ~rnplde 16 Ipf'rtoss('

17 Influenza.

18. Febhri da malaria.

lO C'ache:ssia Jlalustre 20 Dissenteria.

21 Col('l'a asiatico.

2t :::;imide .

2~ Setticemia, pioemia.

21 Pustola maligna, f'al'hollchio 25 Mocdo, f'Ìmllrro

26 Lehhra 27 Rabbia

28 :"'tl'e malattie infettive ,)c! infezioni non debinninate.

29 Tl1hercolosi tlissemi;lUta.

31 Tubercolosi pohnonare, tisi

::IO :\Ieningite tubercolare, idrocefalo acquisito 32 Tahe mesenterica.

~3 SCI'ofola disseminata.

3cl Lnpus. . .

47 7ì5 11 380 8 242 58 52P 46 346 33 276 30 12:') 22 528 14 921 14 330 11 420 Il 250

74 740 I 54 944

4 466 234 44 294

112

590 84 3 432

73 804 48 440 44 834 31 048 29 667 23 786 l 642 32 108 21 151

17 097 8 150 I

5 '884 6414 l 939 48 47 327 83

49407 47061

2304 .'384 3 060 6 54~ 7 O:m 3 185 3 681 l 821 l 854

23 19

12 )6

255 4537 4 935 27 5:.~2 26 519 26 999 95 770 93 893 93 174 16 718 17 310 16 281 37 774 33 252 31 230

8991

1 224

7544 299.

6029 259

3 456 214 :U6 3 396 23. 084 7 433 8 827 5 562 Il 633 . 8 7 l 483 l 185 8 915 2 983 2 633 2 568 49 366 14 963 15 060 Il 748

113 2 17

636 74. 21 5

25 975 6 893 5 790 5 444 22 018 7 886 6 565 6 916 19091 4 264 17 306 4 079 3821'

~

. 8 605

37348 2203 I 101 131'

6 7;")9 2 354 3 53-1 l 263 l 346

15 65 239 326

461 4 14 80 26

12 815 lO 552 3 050 3006 66

2 117 l 965 1 526 l 605 330 341

2

Il 6

63 55

lO (b) 34 2009 l 653 403 3 5 56'

.7 23 244 4 729 2 339 2 300 2 636:

94 830 S5 078 39 39!. 36 212 33 086 13 849 5 898 5 920 5 751 5 515 28 738 8 780 9 155 8 117 7 858 5274 l 425 l 3&1 l 248 l lIti

291 1~8 102 96

(a) Per maggiori chiarimenti vedasi l'elenco più particolareO'(~iato dato in fine deHa presente Introduzione.

(b) Compresi 6 morti perpeste bubbonica. " c>:>

· ••• Qlute.

679 81I 9713 7~ 759 833 734 799 I , 731 727 625

,l 354 l 388 l 716 1 777 l 903 l 907 'l 871 l 806 l 765 l 744 l <HG

717 661

1 512 l ~OO 1~9U 2a5 46 345 45 293 ,11 441 42 049 43 307 43 632 40 331 39 279 37 250 34 793 33 653 34 201 26 230 0

6 049 3 093 482 169 451 559 758 413 4 828 3 336 150

7 283 5 332 fi 738 9 726 8 184 Il 740 Il 043 9 &97 8 573 7 278 lO 31(}

'19911611 1689272429403464 270? 2903 2:11529645513

2 885 2 479 2 334 2 581 2 904 2 862 2 312 2 008 2 126 2 418 12 239 lO 896 9 424 8614 {) 287 9 741 8 948 9 537 7743 7 964

2 9 38 35 39 25 32 24 47 27

3 80 288 91 92 16 12 2 7 9

4 064 4 519 4 255 4 253 5 634 5 921 5 781 4 828 3 682 3 642 3 482 6 521 5 958 5 767 6 165 6 142 5 545 5 218 5 416 6 833 6 721 4 882 7132 3 794 R 870 4 309 8 043 4 450 5 719 2 780 5 660' 3 111 4 272

2103 34

l 919

396 2 11 58 11

6 357 2 106 14

1 849 l 921 355 3 12 45 26

5696

l' 2 149

197

1 986 1 550 306 2 12 47

3782

15

1 814 l 684 305 2 lO 60 234 l 068

3251 980 6

l 757 l 946 314

lO 56 139

2714 764 4

l 692 2522 355

2760 773 '

l 553 2597 322 2 9 . 14 71 , 5 0

86 51

2 870 3 537 2371 2 003

751 883 790 661

13 5 2 3

805 6 145 41 ",

l 730 l 861 l 706 l 7:-)4 2 713 3 080 2887 ;.3 162

260 235 223 219

3 4 3

19 17 15

65 52 58 49

29 42 70 32

3 t>66 5 979 6 840 6 172 5 747. 5 602 5 092 5 490 4 394 4 717 45 6378 3637 2289 6954 Il 14 4 038 3820 3359 l 539 506 I 2

l 894 3 325 231

17 52 55 4 471

l!) 16 7

8 230 Il 214 ~ 1 81)9 2 694 \) l 831

O 467 26 903 4 270 5 701 -i 174 3220 615

-235 l 802

\

3 272

221

19 60 29 4 709

l 812 lU IO 8:H Il '~6 12

••

2 255 13 .1 381 14 e 15 7 689 16 :> 9HJ 17 l 274 18 7.:'6 19 20 11 21 l 818 22 3144 23 220 24 2 25 l i 20 81 27 33 28 5 340 29

35.486 34 370 34 059 35 796 35 840'- 36 496 35 359 '36 791 33 224 32 854 33 261 36 302 37 908 31

115

5 465 5 683 5 679 5 864 5 971 6 010 5 898 6 720 5 691 6 009 7 291 7 277 6 187 5865 5 502' 5 684 5 609 6 965 5 574 5 641

·1 039

106

l 122

·101 J 052

101

989 826

108 884

91

773 894 537 665

85 88 93 95

5 644 .. 6498 7 557 3U 5 052 5 952 o 303 32

646 732 735 33

82 105 95 34

Riferimenti

Documenti correlati

(4~ trimestre) toccarono i loro massimi le morti per scarlattiua, marasmo senile, ma- lattie dei reni, risipola, sifIlide, febbre puerperale ed altre malattie di parto,

Conoscere la eziologia, la fisiopatologia, la diagnostica delle principali malattie del sangue e del sistema emolinfopoietico;.. Conoscere le principali manifestazioni cliniche,

Conoscere la eziologia, la fisiopatologia, la diagnostica delle principali malattie del sangue e del sistema emolinfopoietico.. Conoscere le principali manifestazioni cliniche,

Conoscere la eziologia, la fisiopatologia, la diagnostica delle principali malattie del sangue e del sistema emolinfopoietico.. Conoscere le principali manifestazioni cliniche,

Conoscere la eziologia, la fisiopatologia, la diagnostica delle principali malattie del sangue e del sistema emolinfopoietico.. Conoscere le principali manifestazioni cliniche,

Conoscere la eziologia, la fisiopatologia, la diagnostica delle principali malattie del sangue e del sistema emolinfopoietico.. Conoscere le principali manifestazioni cliniche,

La verifica dell’apprendimento verrà effettuata mediante esame scritto con domande a scelta multipla sugli argomenti di Malattie Infettive previsti

Lo studente dovrà dimostrare di aver assimilato le nozioni di base della Ematologia, apprese durante le lezioni, in maniera adeguata ad affrontare con efficacia i successivi corsi e