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NELL'ANNO 1912

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(1)

MINISTERO DI AGRICOLTURA, INDeS'fRIA E COMMER{;IO

DIREZIONE GENERALE DELLA STATISTICA E DEL LAVORO

ÙFFICIO CENTRALE DJ STATISTICA

STATIS'fICA DELLE CAUSE DI MOR'fE

NELL'ANNO 1912

6··,··'

. .

ROMA

TIPOGRAFIA DITTA LUUOVlCO CECCHINI

1914

(2)
(3)

I N D I C E

NTRODUZIONE.

CAPO I. - Avvertenze preliminari.

§ l. - Metodo e fonti

i 2. - Distribuzione della materia nelle Tavole e nell' Introduzione.

§ 3. - Popolazione sulla quale sono stati calcolati i quozienti di mortalità

CAPO IL -- Mortalità nel Regno e nene singole Provincie.

§ !. - Morti nel Regno durante il 1912 e confronto cogli anrii precedenti . .

§ 2. - Cause delle morti avvenute nel Regno negli anni 1887-1912 . . . .

§ 3. - Morti avvenute nell'anno 1912 in ciascuna Provincia o in ciascun Comune capolnogo di provincia. . , . . . .. . .

§ 4. - Distribuzione geO/lf'aftca di alcune malattie, specialmente di quelle infettive, negli anni 1910, 1911 e 1912. • . . . .

§ i). - Influenza delle stagioni sulla mortalità. . . .

§ 6. - Cause di morte predominanti in ciascun sesso.

§ 7. - Cause di mOl·te prorlominanti nelle diverse età.

i 8. - Inflilenza della legitt!miUl dei natali slllla mort:Jlità dei bambini

§ 9. - Intl!jr6nza della professione sulla mortalità della popolazione maschile

CAPO III. - Mortalità Bei Comuni urbani più importanti.

§ I. - Confronto fra la mortalltà dei Comuni urbani pià importanti e que!!a degli

Pago 1Il

» V

,. V

}) x

» XIII

» XXXIII

)} XXX,"

» XLII

"

XLIII

» XLIII

» L

» LII

altri Comuni, durante l'anno 1912 . . . )} LVI

§ 2. -- Mortalità nelle Città più popolose durante gli anni 1911 e 1912 . . . . ~ LX

CAPO IV. - Notizie particolari sulle mOl'ti violente.

t l. - Morti per causa violenta ripartiti peI' sesso, durante il peri orlo 1887-1912 . » LXVI

i 2. Morti per cau~a violenta accidentale, negli anni l!llO-19l2, classificati pelo sesso, età, specie dell'infortunio e natura del veleno nei casi di avvele-

namento, e distribuiti per compartimenti . . . . » LXVII

i 3. - Morti per omicidio, negli anni l\HO-1912, classificati secondo il ses;;o e il

mezm d'uccisione . . . • . . . , . . . . . » LXXII

§ 4. Morti per suicidio, negli anni 1910-19)2, cla.,siticati per ses,o, età, stato civile, . profeo;,ione, meili e mezzi o modi di ucci;;ione, e distribuiti per compar-

timenti . . . )} LXXII

Elenco nosologico adottato per la Statistica delle cause di morte. . . » l,XXIX

(4)

j .. ' ' f _ ,:"", ' .. ~

II ---

'l'A VOL E.

TAV. I - Morti classificati secondo 168 cause di morte:

A. - Per provincie.

B. - Per compartimenti e per il complesso del Regno.

Il. - Morti nel Regno in ciascun tl'imestre dell'anno 1912, classificati per sesso e per le principali cause di morte.

)} III. - MI)I'ti nel Regno clas:lificati per età, ses,o e per le principali eause di morte

" IV. - Ma:lchi morti in età da 15 anni in su, clas~ificati per professioni e per, le principali cause di morte. . .

>, V. - A) Morti nei 69 Comuni capiluoghi di provincia, classificati secondo le principali cause di morte . • . . . .. . . . .,,' . .

B) Morti nei 207 Comuni capiluoghi di cirçcndario o distretto, classi- ficati secondo le principali cause di morte . . . • . . C) Morti nei 74 Comuni non capiluoghi che contavano non meno di 20.000 abitanti presenti alla data del censimento dp.1 lO giugnQ 1911, classit1cati secondo le principali cause di, morte .' • . . . . . .

li> VI. - Bambini illegittimi ed esposti morti nel Regno nei primi cinque anni di

età" classificati per sesso e per le principali cause di morte . , . .

» VII. - Morti p&l' cause violente flCcidentali classificati secondo il sesso, l'età e la caus1,

della.

marte . . . . .

» VIII. - Morti per cause viol&nte accidentali classificati secondo il sesso od i mesi e secondo la causa flella. morte; . . . .

". lX. -.,.. Maschi n.orti per cause violente accidentali, in età da 15 anni in su, classificati secondo la condizione o professione e secondo la causa delta mQrte. . . .' . . . .

» X. - SQWdi classiftol.ti per sesso, per mesi e per mezzi o modi di uccisione e dtstWtLlitì per compartimenti. . " . . . .

», XI. - Suicidi cla,;sificati seoondG l mezzi o modi di uccisione, il sesso e l'età.

• XII. - Stricidi classificati secondo lo stato civile. il sessò ed i mezii o modi di

uccisione. . . J.-• • • • •

,. XIII. - Suicidi in età da 15 anni in su, cìassificati

pel'

sesso e secondo la con-

POt;· 2

» 32

» -42

» 44

» 52

» 56

» 62

» 16

» 82.

» 83

» 84

» 86

»

88

» 89

» 90

dizione o professione . . . . » \lI

(5)

STATISTICA DELLE CAUSE DI MORTE

nell' anno 1912

CAPO

I.

A VVERTENZE PRELIMINARI.

§ 1. -

Metodo e fonti.

La statistica annuale delle cause di morte fu iniziata coll'anno 1881, e fino a tutto il 1886 fu eseguita per i soli Oomuni capiluoghi di provineia e di circondario o distretto; dal principio del 1887 essa venne estesa a tutti

i

Oomuni del Regno.

Questa statistica si fa per mezzo di una scheda nominativa per ciascun defunto, nella quale

è

dichiarato la malattia o l'accirlenteehe causò la mort{\, c·on attestazione firmata dal medico curante, o, in mancanza di esso, dal medico necro/1copo che ha da.to

il

permesso di seppellimento; per bambini morti poco dopo

il

parto si accet- tano anche le dichiarazioni fatte dalle levatrici.

IJe schede si spediscono dai Sindaci dei singoli Oomuni a.Il'Ufficio centrale di

Statistica, dove vengono esaminate da un medico,

il

quale contrassegna ciascuna

dichiara.zione sulla causa della morte con un numero corrispondente alla vOC'P analogà

di una classificazione prestabilita. Non mancano, adunque; le guarentigie di auten-

ticità nei documenti e di competenza tecnica, sia in coloro che dichiarano 11' cause

di morte, sia in quelli che ne fanno la classificazione per gli scopi statistici, poicbè

gli uni e gli altri sono medici, e le notizie si traggono da documenti f'figinali e non

da copie.

(6)

·, . .:;

- I V -

I medici hanno sempre concorso volenterosamente a fOl::nire le attestazioni delle .,

cause di morte secondo loro scienza e coscienza; poche, relativamente, sono state le lacune per mancate dicIHarazioni, come vedremo in appresso; e queste non fUl'ono cagionate quasi mai da rifiuto dei medici a rilasciare

il

certificato, ma dal fatto che .

.

in parecchi Comuni molto appartati, specialmente di montagna, non di rado soccom- bono personp senza a ver ricevuto assistenza sanitaria, e in tali casi riesce difficile al me,?ico necroscopo di determinare la malattia che fu causa della

mo~te,

in modo che siyossa poi classificare sotto una delle voci dell'elenco nosologico adottato.

Con la legge

22

dicembre

1888,

n.

5849,

sull'ordinamento dell'assistenza sani- taria, è stato fatto obbligo tassativo ai medici di denunziare al Sindaco del rispettivo Comune, in ogni caso di morte, la malattia o l'accidente che ne fu la causa, cosicchè la raccolta delle notizie, dal

1889

in poi, non dipende più unicamente dalla spontanea collaborazione dei medici

(a),

ma da un preciso obbligo. di legge.

Nella classificazione adottata per questa statistica, tutte le morti, delle quali si è potuto accertare la causa, sono distribuite sotto

168

voci, secondo un elenco preparato nel

1881

da apposita Commissione medica, e leggermente ritoccato una prima volta nel

1883

ed una seconda volta nel

1899.

Questi ritocchi consistono nel- l'aver separato in due o più rubriche

i

morti per talune malattie che prima erano rag- gruppati in una rubrica sola, al fine di rendere più analitica l'indagine circa 1(' cause delle morti, e per. meglio coordinare la nostra alle statistiche di altri Paesi, in omag- gio, anche, ai voti espressi dall'Istituto internazionale di statistica e dalla Commis- sione internazionale per l'ordinamento df>lle statistiche sanitarie.

La presente statistica non potrebbe dare la speèificazione delle morti per tutte le

168

voci e per ciascuno dei Comuni separa.tamente, senza eccedere le g-iuste dimensioni -

\

in cui deve contenersi una pubblicazione annuale di questo genere. Conviene con- ciliare le ragioni d('lla spesa con qUf'llt' della scieIÌ.za che ama entrare nei particolari:

e ciò facciamo coll'offrire, nel presente volum<" la classificazione analitica

COlli-

pleta, non per i singoli Comuni, ma per l'insieme dei ComunI di ciascuna provincia e per'

il

complesso del Regno; limitandoci a dare le cifre dei morti per tal une malattie, meri,tevolidi speciale considerazione sotto l'aspetto della sanità pubblica, in ciascuno dei

69

Comuni capiluoghi di provincia, dei 145 capiluoghi di eircon- dado, dei

62

capiluoghi di distretto è. dei 74 Comuni non capiluoghi ehe conta- va,no non meno d.i

20 000

a,bitanti presenti alla' data dell'ultimo, censimento

(lO

giugno

1911).

E' da avvertire che nelle statistiche per 'gli anni dal

1894

al

1901

i Comnni non capiluoghi, per.i quali furono date fleparatamente le cifre dei morti per le malattie più importanti, erano quelli che al lO gennaio

1882

(data del III cen- simento italiano) contavano più di

15.000

abitanti, e che i medesimi, nelle stati- stiche dal

1902

al

1911,

erano quelli che al

lO

febbraio

1901

(data del IV cen- simento) avevano non meno di

20.000

abitanti, più altri 5, che quantunque nel

1901

non avessero raggiunto quel numero di abitanti, erano già stati considerati a parte nei volumi dal

1894

al

1901

perchè ne contavano oltre

,15.000.

Maa

00-

(a) Vedasi l'art. 3 del Regolamento approvato con regio decreto 25 luglio 1892, n. 448, , sulla p.olizia mortuaria.

'_ c~

...

(7)

-- v -

minciare con l'anno

1912

non si è creduto più opportuno di tenere dietro a tutti i Comuni non capi1uoghi contemplati nelle statistiche degli anni iltntecedenti, ritenendosi sufficiente per, essi un periodo d'osservazione, che si l'stende dal

1894

al

1911;

cosicchè nella presente statistica si sono date le noti.zie soltanto per quei Comuni non capiluoghi che alla data del censimento del.

lO

giugno

19l1

avevano raggiun,to una popolazione da 20.000 abitanti in su.

In fine della presente Introduzione è riportato l'elenco delle malattie, secondo il quale sono state fatte lc classificazioni.

§ 2 . .::.-

Distribuzione della, materia mlle Tavole e Ile Il' Introduzione.

'La presente statistica si .svolge in XIII tavole.

La prima dà la classificazione dei morti, in ciascuna provincia, in ciascun com- partimento e nel Regno, secondo l'elenco nosologico completo che consta, come si

è

detto, di

168

voci.

La seconda dà la classificazione dei morti per il complesso del Regno in ciàscun trimestre dell'anno

1912,

colla divisione per sesso e per le cause di mortè più frequenti

Q

più importanti per lo studio delle condizioni sanitarie.

La terza 'dà la classificazione dpi morti per sesso e per età, combinata con la no- tizia delle cause di morte più importanti, nel complesso del Regno.

La quarta dà la classificazione dei maschi morti ,nel Regno, in età da 15 anni in su, per profeRsioni e secondo le cause più impòrtanti che ne determinarono la ..

morte.

La quinta dà la classificazione delle cause' di morte più frequent,i o più caratte- ristiche in .ciascuno dei

69

Comuni capiluoghi di proviùcia, dei 207 capiluòghi di circondario o distretto e dei

74

Comuni non capiluoghi

r

che contavr.,no non meno di 20.000 abitanti presenti alla data del censimento del

lO

giugno

1911.

La sesta classifica, secondo le principali cause di morte, i bambini illegittimi e gli esposti morti nel Regno nei primi cinque anni di età.

Le rimanenti tavole dànno la classificazione delle morti accidentali e dei suicidi per sesso, età, stato civile, professionè, mesi e eompartimenti,"oltre alla indicazione della causa nei casi d'infortunio e dei mezzi o modi di ucèisione nei casi di suicidio.

In questa Introduzione sono riassunti e illustrati

i

dati esposti nelle tavole a- nalitiche; inoltre le cifre del

1912

sono poste a confronto con quelle dei due anni pre- cedenti e, per le notizie principa:li, anche con quelle di anni anteriori, risalendosi fino al

1887

e cioè, all'anno nel quale la statistica delle cause di morte fu estesa a tutti i Comuni del Regno.,

Questi dati sono esposti, tanto in cifre assolute, quanto in cifre proporzionali alla pop?lazione, calcolata col metodo indicato nel paragrafo seguente.

§

3. - Popolazione sulla quale sono stati calcolati i quozienti di mortalità.

I quozienti di mortalità esposti in questo volume si sono ottenuti dal confronto

del numero dei morti colla popolazione presumibilmente presente alla metà di ciascuno

(8)

- V I - -

degli anni del periodo preso in esame, ottenuta dalla semi somma delle popolazioni calcolate allo gennaio e al

31

dicembre di ciascun .. anno, poichè essa rappresenta con m1ggiore esattezza la popolazione media dell'anno, e permette, quindi, di otte- nere rapporti più precisi.

Il quinto censimento generale ha accertato che 'la popolazione presente nel Regno alla mezzanotte tra

ilIO

e

1'11

giugno

1911.

era di abitanti

34.671.377.

La popolazione presente noI Regno al

:31

dicembre

1912 è

stata calcolata con lo stesso metodo adottato nelle Rtatistiche degli anni precedenti, a partire dal

1905;

e cioè: alle cifre della popolazione presente rilevate con il censimento .suddetto in ciascuna. provincia si è aggiunto

il

numero dei pati nel tempo trascorso tra la data del censimento e il

31

dicembre

1912

e quello degli individui che, nello stesso periodo di tempo, trasferirono nella provincia la propria dimora, venendo da. altre parti del Regno o dall'estero; e si è poi sottratto, sempre prr il medesimo

periodo~

il

numero dei morti e quello degli individui che fissarono la loro dimora in altre- parti del Regno o all'estero.

Le notizip intorno a questi movimenti naturali e sociali della popola,zione si ricavano dai

registri comunali

di popolazione.

Per disposizione del regio decreto in data

21

settembre

190i,

N.

445,

in modifi- cazione del regio decreto

,~

aprile

1873,

N.

1363,

serie II, ogni Oomune deve tenere un registro della Sua

popolazione sta!Jile,

cioè di quella che vi

ila

dimora abit,ale, nel quale si notano le variazioni che avvengono in essa per fatto di nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni. A ciascun Oomune si è chiesta notizia delle variazioni avvenute nel numero degli

abi~anti residenti,

soltanto per effetto di immigrazioni e di emigrazioni in rapporto con altri Oomuni del Regn\> e coll'estero, dall' 11 giu- gno

1911

al

31

dicembre

1912;

non essendosi ritenuto conveniente di. richiedere le analoghe notizie dipendenti dal movimento delle nascite e delle morti, nello stesso, periodo di tempo, perchè questo movimento ris:llta certamente con maggiore esat- tezza dai registri degli atti dello stato civile, dai quali !'li

è

preferito rica.vare le no- tiiie; e quanto alla popolazione con dimora occasionale, si suppone invariata la cifra indicata dal censimento del

1911,

non avendosi gli elementi necessari per calcolare gli aumenti o le diminuzioni che 'possono essere avvenuti in tale nucleo di popo- lazione dall'

11

giugno in poi.

Le due fonti di notizie anzidette hanno fornito i dati seguenti:

Movimento della popolazione avvenuto nel Regno durante, il periodo corso (1al1' 11 giugno UHl al 31 dicembre 1912.

PROSPETTO N. •.

lNSCRITTI CA~CELLATt

nei re~istri roml1nali dai registri comunali di po~olazione di popolazione perché immigrati perché emig"ati NATI

MORTI ,\NNI

vivi

Comuni- dall'estero

I

Comuni per l'estero da altri

I

per altri

I

I del Regno del Regno

------~---~~---

Dall' Il giugno al 31 dicembre l gli.

Anno 1912 . . . .

TOTAj'.E

576 243101 25~ 364 668 42027 354 5n ~4 415 133 985 633 788 695 44~1 61 112 620 339 134 287 1

no

2281 037 040 1 060 117 103 139

9a

882 208 702

(9)

VII -

e

SecOAdo le disposizioni vigenti devono' essere inscritti nel registro della popo- lazione stabile di ciascun Comune, come proven~enti da altri Comuni del Regno, gli individui isolati e le famiglie che vengono a fissare nel Comune la loro dimora abi- tuale, lasciando quella che avevano in altri Comuni del Regno; contflmporaneamente essi dovrebbero essere cancellati dai registri dei Comuni di loro precedente dimora.

Adunque, !lo un totale di 1.060.117 nuove inscrizioni fatte fra l' 11 giugno 1911 e il 31 dicembre 1912, avrebbero dovuto corrispondere altrettante cancellazioni, ma queste ultime si effettuaronu solamente per 974,882 individui, e cioè, per ogni 100 nuove inscrizioni si ebbero 92 cancellazioni. La' differenza di 85,235 individui fra le due cifre dipende da qualche irregolarità nella tenuta dei registrl' comunali. Ed infatti, gli Uffici municipali possono più facilmente aver notizia delle persone le quali vengòno a fissare la loro dimora nell'ambito del rispettivo territorio (poichè esse, per ~oltep1ici f.'sigenze amministrative e fiscali o per richieste di pubblica assistenza, devono dare contezza di sè e delle loro famiglie alle AmministrazionI locali), che non essere informati· di quelle che partono senza darne alcun avviso; donde lU mag- gior numero di inscrizioni di fronte al numero delle cancellazioni.

Questo difetto nella cancellazione degli emigratinon vizia, pernltro, il calcolo dei movimenti di migrazione interna permànente che

SI

faccia per l'insieme del Regno, potendosi esso basare sul solo numero delle nuove inscl'izioni, che è certamente più esatto; ma volendo stabilire un bilancio per ;provincie c per compartimenti, tra gli aumenti e le diminuzioni dipendenti da questi scambi reciproci, occorre integrare le cifre delle emigrazioni per farle coincidere, nel loro complesso, con quelle delle

• immigrazioni. .

Per fare questa integrazione si è supposto che la deficienza riscontrata nelle cifre rig)lardanti l'intero Regno, si sia verificata in uguale proporzione in tutti i Co- muni d'ogni provincia. In altri termini, si sono aumentate le cifre dei caneellati per emigrazione in altri Comuni dI'l Regno, risultanti dai registri anagrafiei per cia- scuna provincia, dell' 1,910 per cento nel 1911 e del 12,107 nel 1912, eioè dei quo- ZIenti che in ciaseun anno rappresentano le eaneellazioni non effettuatesi in eor- rispondenza alle nuovo ir~scrizioni (a).

Per ciò che riguarda i movimenti migratorii eoll!estero, nei registri anagrafiri non si prende nota di tutti gli emigrati, nè di tutti i rimpatriati; ma si cancellano soltanto quelli per i quali l'Uffieio municipale o ha ricevuto l'esplicita dichiarazione di trasferire all'estero la dimora abituale, o ha fondati motivi di ritenere che inten- dano di espatriare a tempo indeterminato, e si inscrivono come immigrati dall'estero coloro che dopo essere stati cancellati in anni precedenti ritornano in patria, come

· pure gli individui italiani c stranieri venuti per la prima volta dall'estero in Italia a fissarvi la propria dimora.

(a) La forte differenza che si osserVa nel numero delle cancellazioni non effettuatesi in c(\rrispondenza alle nuove iscrizioni tra l'anno 19I1 e il 19' 2, si sp:ega col fatt,o che nel 1911, es!'\endosi eseguito il censimento, alcuni Comuni rivenarono mi movimentO migra-

• torio di detto anno gli aumenti o le diminuzioni risultanti dal raffronto della popolazione censita cOn quella calcolata nel loro registro ili popolltzione, di guisa ohe le rifre da essi fornite per l'anno 1911 non rappreséntauIT l'effettiYo 'movimento dislocativo di tale anno.

(10)

\

- V I U -

Non si può assicurare cheJe cifre degli immigrati e degli emigràti in rapporto coll'estero, desunte dai registri anagrafici, rappresentino esattamente questo

mo~

vimento dislocativo, ciò non di meno

il

procedimento che abbiamo esposto per

il

calcolo della popolazione, adottato fin d!1i1

1905,

dà una approssimazione maggiore alla realtà <li quella che si poteva ottenere col metodo seguito prima di quell'anno.

Con queste norme è stata calcolata la pop[)lazione alla metà dell'anno

1912

in ciascuna. provincia. (prospetto n.

2),

risultante dalla semisomma' di quelle calcolate pel lO genn:;tio e pel

31

dicembre dello stesso anno.

Alla met,à dci

1912 la

popolazione nel Regno, calcolata col metodo esposto, èrisul- tata di

35,026,480

abitanti; e in tre provincie, c cioè, in quelle .di Alessandria, di Sa- lerno e di Palermo, la popolazione risultò minore di quella censita" allO giugno

1911.

Con procedimento analogo si è calcolata la popolazione presente in ciascuno dei

69

Oomuni capiluoghi di provincia, la quale, alla metà dell'anno

1912,

è rieultata di

6,535,170

abitanti per

il

complesso dei medesimi (Veggasi

il

prospetto N.

2) ..

Si è omesso di fare un calcolo analogo per ciascuno dei 145 capiluoghi di circon- dario, dei

62

eapiluoghi di distretto e dei

74

Comuni non capiluoghi che contavano non mf'no di

20,000

abitanti al censimento del lO giugno

1911

e per i quali si danno separatamente n,lcune princi-pali notizie in questo volume, perchè'

il

modo imperfetto col quale sono registrate le migrazioni fra Comune e Comune, rende que- sto calcolo tanto meno sicuro quanto più è piccola la circoscrizione territoriale alla quale lo si deve applicare. '

Invece, per

il

complesso di tali gruppi di Comuni, si

è

calcolata la popolazione, alla metà dell'anno

1912,

partendo dall'ipotesi che in essi la popolazione, dopo il lO giu- gno

1911,

sia cresciuta. nel medesimo rapporto aritmetieo col quale crebbe fra i due ultimi censimenti.

Secondo

il

censimento dellO giugno

1911,

la popolaziòne nell'insieme dei 145 Oomuni capiluoghi di circondario ri sult

è,

di

2,644,024

abitanti, nei

62

capiluoghi di distretto di

538,861

e nei

74

Comuni non capiluoghi, che contavano non meno di

20,000

abitanti, di

2.053,698.

Oonfrontando tali popolazioni con le corrispondenti censite al lO

fpb~)raio 1901,

tenuto conto delle variazioni di territorio avvenute nel periodo di' tempo corso fra i due ultimi censimenti, si è ricavato l'aumento com- plessivo verificatosi nell'intervallo in questi gruppi di Oomuni, e quindi l'aumento medio annuale, nella supposizione che questo aumento fosse Q>vvenuto in propor-o zione aritmetica, (' che esso avesse' continuato a vprifical'Pi a'lche dopo

il

lO giu- gno

1911.

Oalcolata in tal modo, la popolazione alla metà dell' anno

1912

è risultata di

2,663,306

per

il

comple!,!so dei

145

Comuni capiluoghi di circondario, di

547,283

per l'insieme dei

62

capiluoghi di distretto e di

2,072,096

nei

74

Comuni non capi- luoghi che contavano non meno di

20,000

abitanti al lO giugno

1911.

Nel prospetto N. 2

è

indicata la popolazione di ciascuna Provincia c di ciascun Oomune capoluogo di provincia alla metà dell'anno

1912,

e nel prospetto N. 3

è

data la popolazione del Regno e quella' dei

69

Oomuni capiluoghi di provincia, presi in- sième, alla metà di ciascuno degli anni corsi dal

1887

al

1912.

'i'·-

(11)

IX

'Popolazlone presente in ciascuua Pl'o\'lncia ed in ciascun Comune capoluogo di provincia,

PROSPETTO N . • . calcolata alla ml'tà dell'alllio 1912 (a), -

POPOLAZIONE PRESENTE

I I

POPOLAZIONE PRESENTE

PROVIN<ìIE

calcolata alla metà dell'anno 1912

1 PROVINCIE

1.:."ICOlata alla metà dell'anno 1912

E COMPARTIMENTI delle dei (;omuni

I

g COl\IPARTTMElSTI delle dei Comuni

Provinr.ie e r'ei capiluoghi I Pr~\j~fie capiluoghi

Compartimònti di provincia Compartimenti di' provi]lcia

li

- - -

Ale.sandria, ~O(J 48a 7;) 849 Ancona 323 geo 65075

Cuneo. 651 06'1 27 9~2 Ascol i Piceno 2:;i ao:; 30861

Novara 7,,7 307 56 142 Macerata. . 2W 60'1 23267

Torino. 224 OiO 434 ~3J Pesaro e Urbino 263 034 27734

PIEMONTE 3 439 520 594 iì2 MA:I\CHI<. l '102 974 146937

Perugia - UMBRIA 691 542 66 838

Genova l 061 176 277 771

Porto Maurizio 147 196 7 5~3

Roma -'LAZIO 325 097 555 101

LlGURIA. l 208 372 283 354

....

Aquila degli Abruzzi 410 7,16 21 883

Campobasso. 3"0 311 14675

Bergamo .~19 ,17:' 56 114 I Chieti • 3M) .')81 25 ~78

Brescia. 601 :126 8561\! rreramo 310 4~9 24511

Como 6t2 447 44 DOO

Cremona 350 t68 41 101 ADRunl E MOLISE 411 017 86 9~7

Mantova l{52 158 33 LJl

Milano. l 761 623 611l :i:!2

Pavia. ;,12769 40010 Avellino 399371 23813

SOll.drio 131 Hl! !l 185 Benevento. 257 2~8 24 357

l'aserta 793 385 32 ~44

L~M13ARDiA 4 8:>4 237 926 155 Nar.0li , l 316 610 681 333

Sa erno 557 726 45 g23

I

CAMP"NIA

./

3 324 340 808 170

Belluno

" 196 129 21 22~

Padova 5t8 319 98489

Rovigo. 2bO 360 12526 Bari dèlle Puglie 901 747 104 630

Treviso 501 181 41,18 Fo~'gia, 471 752 77558

Udine 612553 48 ~94 Lecce. 781 Y37 :l6607

Venezia 474 152 16229;i

Verona 480 839 830',9 PUGLrR 2 155 436 218795

Vicenza M2552 5~ 4)5

VENETO. 3 :;81; 090 523 0,9 Potenza - BASlLICATA 4i8 192 17 148

Catanzaro. 489 281 (b) 34622

Bologna 585 604 1ì8 135 ('osenza 478 ,,23 24 \l0J

Ferraril 312 839 96769 ReggIO di' C~labria: 452 368 43139

Forlì 305 ;,oS 46873

Modena 358 777 72526 CALABRIg l 420 175 102670

Parma. 3;50 \180 52 Wl

Piacenza 2;;9268 390,0

Ravenna. ~51 038 72 47~ Caltanissetta. 345948 41 677

Reggio nell'Émiiia '. 314 777 7l 77U Catania 708 559 212 21\)

Girgenti 398 314 27067

E~!1LI.\ 2 71R S:ìl 630 446 Messina 52t 649 (cl 126 557

Palermo

:1

7~3 429 340425

Siracusa 484 649 41 511

Trapani 359 60J 59,,72

Arezzo. 284 i87 481"4

Firenze 007212 236 480 SICIL1A 3 703 148 849028

GI'osseto 14;) 313 132d7

Livorno 136 941 106 007 Cagliari 524 408 60337

Lucca. 3~f\ 514 76958

Massa e Carrara 2;6 744 31 44t Sassari 334 511 43442

Pisa. 344 604 65 7.)8

SARDEGNA. 858 919 103779

Siena 242438 41 87:>

TOSCANA 2 718 ;:'56 619971 ReIno 85 026 486 6 585 170

(?) P~.r i! metodo segu:to nei calcolare la popolazione delle singole Provincie e dei 69 Comuni capiluoghi, veggansi

le splegazlOOI date nel paragrafo 3 del Capo l (pag V e seg.). , '

~b) H Comu?~ di Catanzaro non ha fornito i dati sul mOVimento mlgratorio <lurante l'anno 1912, perchè in esso non fu~lona Il. ~ervlzlo anag-ratico La popolazione qui indicata è stata calcolata secondo l'aumento medio annuale aritmetico verdicatosl ID detto Comune fra il censimento del 1901 e quello del 1911.

(o) Il Comune di Messina nou ha potuto fornire i dati s,il movllnento migratorio durante l'anno 1912, non essendo stato ancora ricostituito In esso l'ufficio d'anagrafe distrutto dal terremoto del 2d dicemore 1903; e quindi, per tale Co- mune, si è mantenuta invariata la popolazione censita al IO giugno 1911.

(12)

.- x -

CAPO II.

MOR'l'ALITÀ NEL REGNO E NELLE SINGOLE PROVINCIE.

§

1. -

Morti nel Regno durante il 1912 e confronto cogli anni precedenti.

Durante l'anno

1912

morirono nel Regno

635,788

individui, esclusi i bambini nati-morti, ma compresi quelli che diedero segni di vita dopo l'atto del pa+if;>, quan- tunque morti prima che ne

ve~isse

dichiarata la nascita n,ll'Ufficiale dello stato ci- vile: vi figurano, pertanto,

727

bambiui morti per asfissia o apoplessia nel parto, i quali vissero pochi minuti o, al massimo, qualche ora.

Oonfroutando le cifre dei morti con quelle della popolazione presente o di fatto, calcolata alla metà dello stesso anno

1912,

si trova un quoziente di

18.15

morti ogni

1000

abitanti; nel

1911 il

quoziente di mortalità fu di

21.41

e nel

1910

di

19.85.

Si è avuto, dunque, nell'anno

1912, il

più basso quoziente di

n~ortali1à·

fra tutti quelli of;servati nel periodo eors") dal

1862

al

1912;

e la diminuzione nella mor- talità verificatasi durante questi cinquanta anni

è.

di oltre un terzo (31.06 prr ogni mille abitanti nell'anno

1862,

contro

18.15

nel

1912).

Tale fatto dimostra all'evidenza quanto siano migliorate, nello spazio di mezzo secolo, le condizioni igirnico-sanitarie del n:stro Paese, e rascia sperare che si pOfS<1nO, tra non molto,' raggiungere le quote di ancor più bassa mortalità ehe registrano alcuni altri paesi d'Europa, come l'Ingh1ltprr<1, la Svezia, la N otvogia, ecc.

Nei

69

Oomuni capiluoghi di provincia, durante l'anno

1912,

morirono

126,782

individui, ciò che dà uc). quniente di m:>rtalità di

19.40

ogni

lQOO

abitanti.

Diamo nel prospetto seguente

il

numero dei morti nel Regno e nel complesso

dei

69

Oomuni capiluoghi di provincia, durante gli anni corsi dal

1887 ..

al

1912.

(13)

- - X I -

Numero dei morti nel Rel!'no e nel complesso dei 69 Comuni capiluoghi di provincia dllrante gli a\!,i dal-ISSi al l1H2.

PROSPETTO N a

ANNI

- _ . - 1887.

1888.

1889.

1890.

1891.

i892.

.8~3 . 1894.

(895.

1896.

1~9,), . 1898.

(891) . 1900.

1901 . t!l02.

1903.

1904

19~a . 1906.

190')' . 1908.

19119.

1910.

19U.

l!H2.

REGNO

Morti Popolazione

c .. lcolata

I

pe,. ogni

alla metà

di ciascun anno cifre assolute 1000 ahitanli (a)

29 614 430 29 825 022 30 035 038 30 245 054 30 455 070 30 665 662 30 875 678

828 902 820 431 768 06~

795911 795 327 802 779 776 713 31 085 694 776 372 31 295 710 783 813 31 506 302 758 129 31 710 3i8 695 602 31 926 334 732 263 ì

32 136 350 703 393 32 346 366 768 917 32 533 337

1

715 036 32 699 510 727 181

32839509 736311 33 016 231 698 604 33 193 289 730 340 33 :325 098 696 875 33 514 702 700 333

27.99 z7.51 25.57 26.32 26.11 26.18 25.16 24.98 25.05 24.06 21.(,3 22.94 21.89 2:3.77 21:98 22.24 22.42 21.16 22.00 20.91 20.90 :33 826 688 (hl 770 054 (c) 22.76 :34 077- 068

'34 370 (ilO 31 688 814 :35 026 486

7:38 4t10 682 45!J 742 811 6:35 788

2\.67 19.85

21. 4\

18.\5

CAPILUOrmr OI PROVINCIA

Popolazione calcolata alla metà di ciascun anno

4 835 074 4 892 157 4 9~\J·084

5 006 011 5 062 938 5 120 0:21 5 176 94R 5 233 875 5 2~JO 802 5 :347 883 5 404 812 5 461 739 5 518 e66 5 575 594 5 613 615

I

5 723 711 5 809 185 5 006 984 5 99:3 627 6 079 2~~6

6 164 710

(69 Comuni) _.

Morti

- - - - -

I

per ogni

cifre assolute 1000 abitanti

. (al

140 275 I:m 566 130 600 138 504 139 6:29 138 259 130 75\1 1:31 030 134 9tl7 12\J 789 120 710

!

128 167 I:W 147 134 ;)47 128 814 129 083 1:30 540 1:27 517 1:37 515 ]:ìl 728 134 6:11

2\1.01 28.53 \ 20.:39 27.67 2758 27.00 20.42 25.0:3 2.).51 24fi27 2:2.:n 23.47 22.86 24.13 22.82

:22.(j(j

22.-17 21.59 22.!J4 21.07 il.84 o 250 418 (d) 200 8:n le) 32.13

6 267 609 6 353 083 6 445 458 6 535 170

143 65:3 1:31 466 147 710

1~6 782

22.\12

20.69 22.92 1!J.40

(a) Per gli anni dal 1901 al 1910 vennero modificate le cifre della popolazione nel Regno e.n~l complesso dei 69 Comuni capi]uoglli di provincia. precedentemente calwlate. in basè al rISultat.I del censimento del] O giugno 1911, e perciò i quozienti di mortalità dati in questo prospetto e nei seguenti per gli anni suddetti, differiscono lievemente da quelli pubblicati nei corrispondenti volumi.

(b) Comprese le vittime del terremoto del 28 dicembre 1908, in numero di 77,28'J.

(c) Il quoziente di mortalità nel Regno durante l'anno 1908, fatta astrazione dalle vito time .del terremoto, sarebbe stato di 20.48 per ogni mille abitanti.

(d) Comprese le vittime del terremoto del 28 dicembre 1908, in numero_ di 68,283.

(e) Il quoziente di mortalità nel complesso dei 69 Comuni capiluoghi di provincia nel . . l'anno 1908, fatta astrazione dalle vittime del terremoto, sarebbe stato di 21.21 per ogni mille

abitanti.

(14)

.; ....

- X l I -

La 'mortalità nei 69 Comuni capiluoghi di provincia risulta, in tutti gli anni del periodo 1887-1912, alquanto più alta

ch~ nel complesso di tutti i Comuni, e a ciò

(lontribuisce essenzialmente

il

fatto che i maggiori centri di popolazione sono sede di ospedali o di altri luoghi di cura o di ricoyero, dove affluiscono anche gl'infermi del contado e dei Comuni rurali finitimi.

Le cause delle morti avvenute nel 1_912 furono specificate dai medici curanti o necroscopi, per 633,201 casi e restarono ignote per 2,587, cioè, in 4 casi su 1000,

dipe.~denti

in gran parte da che

il

defunto non aveva ricevuto assjstenza medica, o dal fàtto che la causa di morte non era stata designata con precisione sufficiente })er poterla classificare in una delle voci dell'elenco. _

Confrontando le morti delle quali .:restò ignota la causa. col totale delle morti av- venute negli anni 1910, 1911 e 1912 in ciascuQ compartimento, si forma

il

pro- spetto seguente:

Numero delle mOl·ti delle quali non si potè determinare la causa, in Cillscun compartimento e nel Regno, durante gli anni }910, 1911 e 191 2

r'nosPJ<::TTO N . ....

--- - ---=. .::-:::-;:;--:-=--==-=~:::::-: --::::-.-=:==-=---=-:-::-_~==--=

TOTALE l\lorti per C'aUSi) ignota o non dichiarata

41 dei morti

COMPARTIMENTI quul.sia':li causa _per assolute Cifre I i I Cifre proporzionali a 1COO morti

nel 1912 nel 1912

I

i

"'''IO

1910

I

anno 1911

I

anno 1912

- - - - - - - - - - -

Piemonte ,,2 936 327 Il I lO 6

Liguria. 19020 52

i

3 3

Lomhàrdia. ~6 780 \12 2

Veneto (\\) 9~l2 211 4

I

2 3

Emi1ia 4\l 112 132 4 3 3

T'oscana 12 4G8 62 l

Mar/!he. II) 334 IO, 3 4 5

UmOria. lO 925 4 2

Lazio 22 065 3-1 3 2 2

Abruzzi e Moli,e 27002 103 l~ lO 7

Campania :- 68 378 113 3 6 2

Puglie 47 l'68 62 4 2

Basilicata 9856 107 7 I. lO 11

Calabri e 27 2j9 218 14 8 8

Sicilia 75986 237 4 4 3

Sardegna 16 477 64:3 33 3~ 39

HEGNO 635 788 2587 5 5 4

I

casi di persone morte senza assistenza medica, o per le quali non si potè det('rminare la causa del decesso, sono venuti scemando dal 1887 in poi; ed infatti, in detto anno essi furono nella proporzione di 26 su 1000 morti, nel 1888 di 22

e nel 1889 di 26; mentre negli anni 1910 e 1911 furono soltanto

di

5 e nel 1912

di 4.

(15)

..

- XIII - '

<

Detti oasi sono più frequenti ohe altrove nelle regioni con popolazione pooo densa, come la Sardegna, la Basilioata e le Oalabrie, dove pareochi picooli centri

aGRO

tuttora privi di sanitario o distano molto dal luogo dove questo risiede; o

nelle regioni montuose del Piemonte e degli Abruzzi.

§ 2. -

Cause delle morti avvenute nel Regno negli anni 1887-1912.

Nel prospetto seguente sono indicate, in cifre assolute e in cifre proporzionali

ad un milione di abitanti, le morti avvenute nel Regno negli anni corsi dal 1887

al 1912, classificate secondo le malattie che le causarono .

(16)

_ _ o XVI -

Morti avvenute nel Regno, negli anni corsi

P"OSPETTO N. Ii.

I

TRIENNI NUMERO

dell'Elenco nosologico

I CAVi'E DI MORTE (a)

1896 1897 1898

I

1887 ·89

I

1890·92

I

1893·95

I I

(Somma delle cifre dei tre anni) ,

I /.

---~---~---~~--~--~---

I Asfissia apoplessia nel parto 9 660 6481

2 a 5 Vizi congeniti. 9656 66CO

6 Atròfia congenita, immaturità. 15S 180 162 087

7 Vaiuolo 47775 11 380

8 Morbillo. 58 52~ 46 346

9 Scarlattina. 30 12"i 2t 528

lO Risipola . U 330 11 420

69 206 \

I

11 Febbre tifoidea 12 Tifo potecchiale

54 944 234

13 Meningite cerebro spinale epidemica 590 81

14 e l" Difterit. e laringite crupale 73 804 48 440

I 213 6 523 I 486 166 759 50 437 8242 2 033 33276 Il 499 14 921 3 234 11 250 3 197 44294 16397

112

3452 409

44834 9286

I 101 I 572 46690 I OO:!

6 156 3907 2779 15 557 25 216 8 a81

A) (Jarre I OOU I 537 46 869 420 5 429 4 492

2 9391 17,412

8

il

I

16 Ipertos"e 31 048 2\) 667

17 Influenza. I 642 32 108

18 Fabbri da malaria.

23786 6 660 21 151 6576

7938 3750

31 : ~ 7 803 ',.

7 420 rl.

8 765',\/1

j ,

"

53214 19 Cachessia palustre

20 Dissenteria. 17 097

21 Colera aBiatico. 8 150

2t Sifilide 5 884

23 Setticemia, pioemia. 6414

24 Pustola maligna, carbonchio l 939

25 Moccio, cimurro 48

26 Lebbra 47

27 Rabbia 327

28 Altre malattie infettive ed infezioni non determinate. 83

29 Tubercolosi disseminata. 27 5:12

31 Tubercolosi polmonare, tisi 95770

~o M.eningite tubercolare, idrocefalo acquisito 16 718

32 Tabe. mesenterica. 37774

33 Scrofola disseminata. 899\

34 L!'po. 224

49 407

2 304

6 542 3185 l 821 23 12 255 4537 26519 93893 17 310 33252 7 544 299

47051

384 3060 70,ò 3681 I 854 19 16

2~9

4 935 26999 93 174 16 281 31 230 6029 259

,a) \er mai'giori chiarimenti ve<lasi l'e.lonco pid particolareggiato dato in fine della presente Introduzione.

'/Il CompresI 6 murtl per peste b"bbonlca.

14 023 11 947

717 230

2307 2205

l 116 I 146

453 460

6 2

17 21

71 102

205 90

7767 7690

33302 30980

4 861 4453 lO 351 9263 I 908 I 795

106 100

11 378

154 I

'"

2 247 l 292 433

, i

7

~

27

l

66 i

31 , 7787 , 30 548

4535 )

9

1241

l 571 : c

85

1 ,

l.

l '

xv . dal 1887 al 1912, classiJlcllte secondo le cause.

A N N I

1901 1902 1903 11904 .11905

~---- - - -

AJl80lute.

1031 I 007 848 861 670 811 976

1_ 1906J~1_90_7--'.~1908

7\1 759 8.13 731

1912

79\) 7D

NV~IERO

dell'Elenco nosolùgico

I 435 l 353 I 298 I 321 33·1 l 388 l 716 I 777 l 90\) I 907 I 871 I 8llo I 76;; I 741 2 a 5 45 948 41l 40) 50 454 50 684 47 057 46 3·15 45 293 .J\ 441 42 040 ,1:1 307 43 632 lO 331 :39 279 :l7 25U Il

214 :n6 :J 396 2 '1I3 6 040 3 0113 482 169 451 559 758 113 '1 828 :l 336 7 7433 8827 5562 Il 961 7 283 5 332 6 738 O 726 8 184 \I 740 Il 0·13 Il 897 8 57J 7 278 "

4487 I 483 l 185 I 338 l 991 1611 1689 2724 2910 346·1 2703 i 003 2 ;,15 2061 !) 2983 2633 i 568 2603 3 119 2 SR5 2479 . 2 031 2581 2 DOI 2802 :l 31i 2008 2 li6 III H 963 l;) OfO 11 718 11 3,8 Il 671 12 23:) lO 896 . Il 424 8 614 9 287 D 7-11 8 \)::m 7 Hl 11

2 17 :> 2 9 38 35 3D 23 :19 :l2 2-1 47 12

74 21 :;

() 893 5 790 5 444 7 886 () 56:; 6 9W 4 264 17 3011 4 07\) 8 605 12 815 lO 532 2 ~03 3 0:;0 3 006

131 52 66

2 331 2 117 l 965 I 263 l ,)26 I 60,

461 330

2

14 I l 6

80 63 55

26 lO (h) 34

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- 118 128 102

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