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La deformazione gravitativa profonda del versante sinistro della Val Venegia (TN)

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(1)

La deformazione gravitativa

profonda del versante sinistro della Val Venegia (TN)

Relatore: Prof. Dario Zampieri 16 Settembre 2015

Correlatore: Dr. Andrea Ninfo Laureando:

Edoardo Masiero

Anno Accademico 2014/2015 Università degli Studi di Padova

Dipartimento di Geoscienze

Corso di laurea in Scienze Geologiche Tesi di laurea triennale

(2)

Cos’è la deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV)

I DGPV sono grandi frane in roccia, caratterizzati da un

movimento molto lento (mm/y), che la maggior parte delle volte interessa l’intero versante

(Agliardi et al., 2001).

Non possono però essere riferiti ai comuni meccanismi che regolano le frane, bensì li dovremo

collocare in una posizione

intermedia tra fenomeni franosi e fenomeni di tettonica ( Engelen, 1963; Persaud & Pififfner, 2004)

(3)

I tipi di DGPV

• Generalmente si distinguono tre tipologie di DGPV:

I.Rock-flow, o

insaccamento,tipico di rocce scistose.

II.Lateral spread of ridges:

si verifica quando de blocchi rigidi ricoprono delle

sequenze plastiche.

III.Block slide, caratterizzato da superfici di scivolamento (es. fratture già presenti, filoni basaltici).

(4)

Principali caratteri morfo-strutturali di un DGPV

Questi fenomeni mostrano evidenti

strutture morfologiche caratteristiche:

sdoppiamento di cresta, trincee,

bulging basale, scarpate,

controscarpate.

(5)

Inquadramento geografico dell’area in studio

±

(6)

Inquadramento geologico dell’area

Zoom della Carta Geologica delle Pale di S. Martino.

Prof. BRUNO CASTIGLIONI (1938).

N

(7)

Schema stratigrafico

competente incompetente

Fm. di Contrin

Fm. di Ricthofen

Fm. Di Cencenighe

Fm. di V. BadiaFm. di Morbiach

Fm. di Campil

Filone Ladinico Dolomia del Serla inferiore

(8)

Slope

(9)

Il ghiacciaio della Val Venegia

N

(10)

Il ghiacciaio della Val Venegia

• La classica forma ad U della Val Venegia e la presenza di depositi glaciali ( durante il LGM il ghiacciaio aveva uno spessore di almeno 300m) ci

permettono di

enfatizzare l’importante ruolo del ghiacciaio, il quale sciogliendosi ha smesso gradualmente di esercitare pressione sui versanti della valle,

permettendo così l’attivazione della deformazione del versante in studio.

(11)

Ortofoto del Monte Castellazzo

N

(12)

DGPV del Monte Castellazzo

N

(13)

DTM del DGPV del Monte Castellazzo

Val Venegia

Monte Castellazzo

(14)

Vista da Sud-Est della parte sommitale del fenomeno in studio

N

(15)

I filoni basaltici

(16)

Profilo longitudinale del Castellazzo

(17)

Profilo longitudinale del Castellazzo

Gradiente di movimento orizzontale.

(18)

CONCLUSIONI

• Il fenomeno gravitativo profondo del Monte Castellazzo sembra essere controllato da diversi fattori:

1. Le caratteristiche litologiche e stratigrafiche.

2. La storia tettonica subita dal versante.

Possiamo quindi dire che il fenomeno studiato rientri in due categorie di DGPV:

-Lateral spread of ridges a causa delle diverse competenze delle litologie presenti.

- Block slide data la presenza di filoni basaltici in prossimita delle trincee, i quali fungono da superfici di scivolamento.

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