OPI Piacenza
IO CI METTO L’ANIMA
Dentro le buone relazioni di cura
Corso ECM
Sala Conferenze di Via Anguissola
11 febbraio 2020 ore 14 – 18,30
Giornata mondiale del malato
Moderatori: Itala Orlando e Maria Gaetana Droghi
Saluto di Don Paolo Cignatta
Vicario Episcopale per il coordinamento degli Uffici e Servizi Pastorali della Diocesi di Piacenza e Bobbio La pastorale della salute: la responsabilità del prendersi cura
Saluto della D.ssa Beatrice Mazzoleni
Segretaria della Federazione Nazionale Ordine Professioni Infermieristiche La dimensione umanistica della formazione dei professionisti della salute Relazioni
Lo stile della cura. Quando la tecnica non basta.
Prof. Daniele Bruzzone
Professore associato di Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza
Coltivare modelli di cura umani. Le cure palliative, un esempio
Dott.ssa Raffaella Bertè
Responsabile UOSD di Cure Palliative e Rete Cure Palliative Dipartimento Cure Primarie, Ospedale di Piacenza
Coordinatore SICP Emilia Romagna Il Codice Deontologico: il valore del gesto Prof. Giuliana Masera
Università degli Studi di Parma, ROCS Bettola
Gesti di non trascurabile attenzione. Dentro il lavoro infermieristico
Dott. Eleonora Fernandi Infermiera Ausl di Piacenza
La consolazione di cui abbiamo bisogno.
Don Andrea Campisi
OBIETTIVI DEL CONVEGNO
Nei servizi sanitari e socio sanitari la cura è sempre più guidata dalla tecnica, che richiede competenza e padronanza delle pratiche, dentro contesti di alta organizzazione. Ciò non esaurisce il senso e la necessità di cura dell’essere umano, nell’esperienza della malattia e della fragilità.
Il convegno si propone pertanto di mettere in luce la dimensione squisitamente umana della cura, di sollecitare lo sguardo attento del professionista verso la persona sofferente per coglierne i bisogni, ma anche le tonalità emotive, psicologiche e spirituali che connotano il vissuto esistenziale.
Ogni gesto di cura distende una relazione possibile, a fare la differenza sono il livello di profondità, l’attenzione all’interezza della persona e alle piccole cose, la capacità di ascolto e di accoglienza, la sensibilità e la consapevolezza con i quali l’operatore abita i gesti che compie.
Nei luoghi deputati alla cura è necessario istituire spazi, reali e simbolici, di relazione che informino stili di cura umani, nei quali si innestano prestazioni tecniche ben fatte.