• Non ci sono risultati.

Capitolo IV. Il caso di una P.M.I italiana Introduzione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Capitolo IV. Il caso di una P.M.I italiana Introduzione"

Copied!
27
0
0

Testo completo

(1)

100

Capitolo IV. Il caso di una P.M.I italiana

Introduzione

Il presente capitolo illustra il piano industriale 2014/2018 e la correlata manovra finanziaria di un gruppo industriale italiano evidenziando il percorso di ristrutturazione della società operativa e della Holding.

In ossequio alla riservatezza dei dati analizzati ai fini del presente studio la denominazione del gruppo e di tutte le società appartenenti sono stati mutati.

I dati contenuti nel documento sono stati preparati ed elaborati dal management del Gruppo con il supporto di una società di revisione in qualità di consulente finanziario nel processo di ristrutturazione industriale e finanziaria del Gruppo. E in questa sede verranno trattati solo come esempio pratico.

Il caso di seguito presentato è un ottimo esempio di percorso di risanamento perché ha il pregio di fornire una chiara informativa dei valori e passaggi problematici fondamentalmente omogenei che caratterizzano le aziende in crisi.

Il percorso di risanamento come vedremo partirà da un inquadramento della società, con una panoramica del mercato in cui opera il gruppo; successivamente l’attenzione sarà posta sulle cause della tensione finanziaria, cioè le cause della crisi, che sono ricondotte a motivi di natura esogena ed endogena ma essenzialmente ad una progressiva riduzione del fatturato rispetto agli anni precedenti che rappresenta uno dei risultati più evidenti di uno stato di crisi.

Come abbiamo visto nel presente elaborato lo studio della posizione finanziaria netta rappresenta, in aggiunta ad un’analisi completa, un importante elemento di diagnosi sullo stato di salute dell’impresa grazie alla particolare attenzione che viene prestata all’aspetto patrimoniale e finanziario. Questo indicatore è estremamente diffuso perché sintetizza il grado di indebitamento finanziario dell’impresa e la sua capacità di generare cash flow. Nell’esempio qui riportato vedremo come la posizione finanziaria netta della società operativa aumenterà, passando da un valore di circa -36 milioni nel 2012 a circa -16

(2)

101 milioni nel 2018, questo per effetto degli interventi che sono stati previsti nel presente piano riportando l’azienda ad una gestione equilibrata1.

Saranno descritti gli interventi strategici che hanno consentito di aumentare i ricavi, in particolare il piano ha previsto degli investimenti mirati che hanno concesso di aggredire i nuovi competitors ed internalizzare parte della produzione valorizzando le potenzialità dell’azienda; come per esempio le lavorazioni estremamente precise per le business unit parti calde. Inoltre il piano prevede il disinvestimento in una serie di attività non strategiche in modo da focalizzare l’attenzione sul core business aziendale.

Sul piano organizzativo, a fronte del calo di fatturato, il costo del personale è stato adeguato con una serie di interventi ottenendo un notevole risparmio a seguito della cassa integrazione guadagni straordinaria, della mobilità e riduzione dei compensi degli amministratori.

Per quanto riguarda i crediti commerciali ha inciso molto la riduzione delle tempistiche di pagamento del principale cliente, cioè Nuovo Pignone, che ha ridotto le tempistiche da 90 a 60 giorni in linea con gli altri clienti della società e l’incasso dei crediti commerciali intercompany.

Di seguito sarà spiegata la proposta di ristrutturazione del debito a medio lungo termine ipotecari e chirografari, che sono esposti verso la società all’interno di un percorso di risanamento ex. Art. 67 L.F.

In sintesi il percorso di ristrutturazione per la società Alfa unipersonale avrà i seguenti punti chiave:

• Perimetro di riferimento;

• Analisi dei risultati storici: le cause della tensione finanziaria; • La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2013;

• Il percorso di ristrutturazione; • Il piano industriale 2014-2018; • La manovra finanziaria proposta. Allo stesso modo per la società Alfa Holding:

• Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2013;

(3)

102 • Il percorso di ristrutturazione;

• La manovra finanziaria proposta.

Panoramica del gruppo

Il Gruppo Rossi opera principalmente nei settori Oil & Gas ed Energy. La società Rossi Impianti Elettrici, fondata in Italia negli anni ’70, nasce come operatore specializzato nella realizzazione di impianti elettrici ed elettro-strumentali. Negli anni ‘80 e ‘90 l’azienda si specializza nel settore civile ed industriale, divenendo fornitore per Nuovo Pignone (all’epoca Gruppo ENI) e nel settore dell’edilizia. Nel 2002 rileva da Nuovo Pignone (divenuto parte del Gruppo General Electric) uno stabilimento ed avvia la produzione di componentistica high tech per Turbine a Gas (parti calde) e compressori per l’Oil & Gas e Compressed Natural Gas (CNG). Negli anni successivi il Gruppo espande la propria attività includendo il business immobiliare/alberghiero e l’attività di produzione di energia da fonti rinnovabili. Nel 2010 entra nel business della produzione di bombole e serbatoi per GPL espandendo ulteriormente le proprie aree di business. Nel 2012 il Gruppo registra un fatturato complessivo pari a 70 milioni di euro circa con 500 dipendenti.

(4)

103

Alfa Holding S.p.A

È la Holding finanziaria del gruppo e in quanto tale non svolge l’attività operativa. Negli ultimi anni il suo ruolo è stato quello di sostenere gli investimenti del Gruppo impegnato nel processo di diversificazione. Ma per motivi di natura esogena riconducibili alla contrazione e/o crisi del settore energie rinnovabili/edilizia, che per motivi endogeni riguardanti la carenza di una struttura adeguata per far fronte alle diverse esigenze dei tanti business in cui il Gruppo opera, non ha beneficiato in modo adeguato degli investimenti.

I ricavi al 31/12/2013 sono stati di 800 mila euro con una perdita di 13 milioni, un patrimonio netto di circa 25 milioni e un’esposizione bancaria di quasi 8 milioni.

Alfa unipersonale S.p.A.

La società Alfa unipersonale S.p.A è una delle società operative del gruppo Rossi, è controllata al 100% dalla società Alfa Holding S.p.A., realizza le parti calde delle turbine a gas, compressori e packaging.

La crisi finanziaria è stata causata maggiormente dalla riduzione del fatturato che si è avuta nel periodo 2010/2012, il calo è stato del 10%. La progressiva riduzione del fatturato rappresenta uno dei risultati più evidenti di uno stato crisi in atto. A questa contrazione del fatturato non è seguita nessun’azione per la riduzione dei costi di struttura, o di contenimento del personale nonché una rapida diversificazione e/o rifocalizzazione su altri clienti o altre aree geografiche di interesse.

La società si è occupata inoltre di finanziare le attività secondarie sostenendo direttamente l’Alfa Holding e la società veicolo Gamma e Delta con accordi di natura commerciale. La contrazione dell‘attività operativa ha portato la posizione finanziaria netta da 43,3 milioni di euro al 31/12/2010 a 30,5 milioni di euro al 30/06/2013.

I ricavi al 31/12/2013 sono stati di 42 milioni di euro con una perdita di 2,3 milioni, un patrimonio netto di 17 milioni e un’esposizione bancaria di 26,4 milioni di euro.

(5)

104

Analisi dei risultati storici: le cause della tensione finanziaria.

Il fatturato di Alfa Unipersonale.

Gran parte del fatturato della società è riconducibile al cliente Nuovo Pignone, appartenente al Gruppo General Electric, questo cliente genera ben il 60% dei ricavi complessivi.

La società ha registrato nel 2013 un fatturato pari a circa 42 milioni di euro, con un calo del 5% rispetto al 2012.

La riduzione del fatturato nel 2013 dipende in larga misura dalle componenti residuali di fatturato, in particolare il business fotovoltaico e impianti elettrici, che sono in calo rispetto al 2012 di circa 3 milioni di euro.

Nel 2013 la business unit parti calde ha registrato un calo del 4% cioè di 1 milione di euro rispetto al 2012, quest’attività è stata però compensata da una migliore prestazione della business unit compressori che ha totalizzato un aumento del 10% rispetto al 2012 un aumento di 1,5 milioni di euro.

La contrazione dell’attività business unit parti calde è stata data sia dalla riduzione dei volumi di vendita, causato dall’ingresso di nuovi competitori, sia dalla politica di risk management realizzata dal principale cliente, sia dalla riduzione dei prezzi di vendita unitari.

Nel periodo che va dal 2010 al 2013 l’azienda ha aumentato il fatturato grazie ai clienti esteri di circa il 20%.

Tra il 2012 e il 2013 i costi commerciali e del personale sono rimasti invariati anche a seguito di un intervento di miglioramento sui costi di struttura di circa mezzo milione. L’aumento dei costi commerciali e del personale è stato causato maggiormente dalla diminuzione del fatturato, la cui importanza in valore assoluto rappresenta la principale ragione dell’attuale crisi aziendale.

Nello stesso periodo sono aumentati gli oneri finanziari incidendo molto sul fatturato, anche a seguito della riduzione della posizione finanziaria netta.

La business unit parti calde, che storicamente ha rappresentato circa il 60% del fatturato, ha registrato nel 2013 una calo del 4% rispetto al 2012.

(6)

105 Questo è dovuto principalmente dalla continua contrazione del fatturato verso il cliente Nuovo Pignone, causata sia dalla riduzione dei volumi di vendita per effetto dell’ingresso di nuovi competitors, che dalla politica di risk management posta in essere dal cliente principale, che dalla riduzione dei prezzi di vendita unitari.

La business unit compressori ha compensato la business unit parti calde con una crescita del 10%, trainata dall’andamento positivo del mercato di riferimento e da una buona prestazione ottenuta verso clienti terzi, che registrano un fatturato più che raddoppiato rispetto al 2011. La performance dei clienti terzi ha compensato la riduzione di fatturato verso Nuovo Pignone.

Nel periodo 2010/2013 l’azienda ha lanciato la linea di prodotti per i compressori CNG, che ha contribuito al 23% del fatturato della business unit compressori con un giro d’affari di circa 4 milioni di euro.

Storicamente la società ha generato ricavi provenienti da altre attività non strategiche con un fatturato che si aggira tra i 6 e i 9 milioni di euro. Nel 2013 questi tipi di ricavi hanno

28.050 24.825 19.637 18.590 2.897 2.876 2.790 2.852 30.947 27.701 22.427 21.442 -5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 2010 2011 2012 2013 € '0 0 0

Fatturato Business Unit Parti Calde

Nuovo Pignone Altro

7.716 9.867 11.007 7.671 2.252 2.902 3.518 7.790 201 368 968 1.643 10.170 13.137 15.493 17.104 -2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 2010 2011 2012 2013 € '0 0 0

Fatturato Business Unit Compressori

(7)

106 generato un fatturato di circa 3,4 milioni di euro traducendosi in una significativa contrazione.

Tale riduzione è da ascrivere principalmente alla cessazione del business di impianti fotovoltaici, che hanno sempre rappresentato nel triennio 2010/2012 una componente principale del fatturato.

Sempre nello stesso periodo si è verificata la dismissione di altri business non strategici tra i quali la cogenerazione, le microturbine e le trivelle.

Prima dell’analisi della posizione finanziaria netta si evidenzia il dato riguardante lo scaduto verso fornitori della società che storicamente ha uno scaduto fornitori medio gestito pari a 5 milioni di euro.

La società presenta al 31 dicembre 2013 uno scaduto fornitori in aumento, pari a circa 6 milioni di euro di cui una parte circa 3 milioni sono gestiti con un piano di rientro. La parte restante senza piani di rientro è riconducibile a 4 fornitori con un importo scaduto che è superiore a 100 mila euro.

La posizione finanziaria netta al 31 Dicembre 2013.

Durante il periodo che va tra il 2010 e il 2013 la società ha ridotto la propria esposizione finanziaria complessiva passando da circa 43 milioni di euro nel 2010 a 26 milioni nel 2013. Questo per effetto di:

• Un rimborso dei debiti a medio/lungo termine per circa 3 milioni di euro;

• E la riduzione dell’indebitamento a breve (principalmente attraverso l’anticipo fatture) per 12 milioni di euro circa.

- - - 304 20.171 18.951 17.632 17.006 19.209 15.069 15.173 7.121 3.903 3.274 3.520 1.825 43.283 37.294 36.325 26.255 -5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000 2010 2011 2012 2013 € '0 0 0

Evoluzione della Posizione Finanziaria Netta 2010 - 2013

(8)

107 Scendendo nel particolare la società dispone di linee di anticipo fatture dedicate al cliente Nuovo Pignone in totale di 5,6 milioni di euro. Alcuni istituti bancari oltre alla linea anticipo fatture erogano delle linee ad utilizzo promiscuo pari a 2,5 milioni di euro. Con l’istituto Banca Marche si è formalizzato la riduzione dell’affidamento per scoperto di C/C con un piano di rientro di 8300 euro al mese. Inoltre viene ridotta la linea anticipo fatture da 400 mila a 25 mila euro in modo da consentire il rientro degli effetti anticipati di 20 mila euro.

L’istituto Cassa di Risparmio di Fano ha deliberato la modifica delle modalità di utilizzo della linea anticipo fatture, che prevede la possibilità di anticipare le fatture solo dopo la notifica di accettazione del cliente ceduto, questo rende inutilizzabile la linea a disposizione per l’anticipo di fatture per il cliente Nuovo Pignone.

Nel mese di settembre l’istituto BNL ha ridotto l’importo sulle linee di anticipo fatture altri clienti di 350 mila euro sospendendo la possibilità di un suo utilizzo come “Finimport”2.

In questa circostanza, le sole linee a breve termine effettivamente utilizzabili per lo sviluppo del business aziendale all’esterno sono le linee di anticipo fatture con un importo totale di circa 6 milioni di euro.

Il percorso di ristrutturazione.

Il piano di risanamento. Le linee guida strategiche.

Per la business unit parti calde gli interventi strategici, che consentiranno di aumentare i ricavi, prevedono l’incremento della competitività, con degli investimenti mirati, in modo da far fronte ai nuovi competitors aggredendo i nuovi mercati.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario ridurre la dipendenza dal principale cliente nel 2014 cercando di mantenere un livello di fatturato stabile negli anni successivi.

2L’operazione di finanziamento all’importazione, cioè finalizzata al regolamento con l’estero, soddisfa il fabbisogno finanziario dell’aziende. Che va dal momento del pagamento a favore del fornitore esterno fino a quello della vendita del prodotto finito. L’intervento della banca è fondamentale per la dilazione di pagamento che è di norma concessa dal fornitore ed è destinato al finanziamento del ciclo produttivo e/o di collocamento della merce sul mercato. Alla fine il finanziamento verrà estinto con il pagamento alla banca della stessa divisa del finanziamento. I principali rischi collegati al finimport sono il criterio di indicizzazione del tasso e il rischio di cambio. www.agrobresciano.it/Finanziamenti.asp [Finimport]

(9)

108 È di fondamentale importanza aumentare il fatturato verso gli OEM (Original Equipment Manufactur) con la propria tecnologia3. Per raggiungere questi obiettivi sono necessari

investimenti mirati per aumentare la competitività ed internalizzare parte della produzione. Gli investimenti previsti riguardano l’acquisto di un nuovo impianto nel 2014 e un altro nel 2015, con successivi ammodernamenti della struttura produttiva.

Per i compressori del settore Oil e Gas il piano di risanamento prevede il consolidamento del fatturato verso gli OEM attualmente forniti. E la crescita del fatturato verso i consumatori finali attraverso un potenziamento della rete commerciale e lo sviluppo di un network con altre società per riuscire a raggiungere i consumatori finali.

Mentre per i compressori natural gas l’intento è quello di sviluppare la presenza dell’azienda nelle aree geografiche in crescita come il centro-sud America e sud-est Asiatico. Si prevede inoltre l’ampliamento dell’offerta di prodotti accessori con lo sviluppo di servizi post-vendita e la realizzazione di join venture e partnership per le produzioni locali.

Gli investimenti previsti saranno indirizzati a potenziare la rete commerciale, soprattutto estera, con l’inserimento di nuove figure professionali.

È prevista la dismissione di una serie di attività strategiche come le trivelle, microturbine, cogenerazione, impianti fotovoltaici e gestione delle centrali idroelettriche in modo da focalizzare l’attenzione sulle attività di installazione di impianti elettrici e quadri elettrici per il risparmio energetico. Al riguardo non sono previsti ulteriori investimenti.

Le principali linee guida del piano di risanamento prevedono interventi in modo da rendere più efficiente la struttura produttiva/logistica e commerciale in modo da ridurre l’incidenza dei costi fissi, aumentata dopo la contrazione del fatturato registrata negli ultimi anni, per adeguarla ai volumi produttivi previsti nell’arco del piano.

Si prevede un risparmio stimato a regime di mezzo milione di euro.

A partire dal 2014, dopo il trasferimento di 8 persone attualmente nell’organico di Alfa Unipersonale in testa alla Holding, è stato previsto un riconoscimento di una tassa per

3 Original equipment manufacturer (OEM) cioè produttore di apparecchiature originali, è un’azienda che realizza componenti di un prodotto che verranno poi installate in un prodotto finito sul quale la casa madre oppone il proprio marchio utilizzando le parti del fornitore appunto OEM.

(10)

109 servizio (service fee) di circa 800 mila euro a favore dell’Alfa Holding per l’attività di amministrazione controllo e finanza ricevuta.

Per adeguare il costo del personale ai volumi di fatturato diminuiti sono stati previsti nell’arco del piano di risanamento questi interventi:

• Attivazione dello strumento della “cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS)” per 25 dipendenti a partire dal 1 novembre 2013 fino al 31 Dicembre 2014;

• Messa in mobilità per 25 dipendenti al termine della CIGS;

• Prepensionamento per 6 dipendenti (di cui 5 a Dicembre 2013 e 1 nel 2014). Al fine di concentrare le risorse finanziarie disponibili nel processo di ristrutturazione, gli amministratori hanno rinunciato ai propri compendi maturati nel periodo Settembre-Dicembre 2013. Inoltre per un sostegno al piano di risanamento e di ristrutturazione della società, è stata prevista una riduzione per gli amministratori dei propri compensi complessivi da circa 800 mila euro l’anno fino a 150 mila euro l’anno per il periodo del piano.

Per i crediti commerciali, si è operato in questo modo: nel corso del 2013 il cliente Nuovo Pignone ha ridotto i termini di pagamento da 90 a 60 giorni, in linea con gli altri clienti della società.

Nell’arco del piano è stato previsto l’incasso di crediti commerciali intercompany da Delta, dopo la cessione delle trivelle per un impianto complessivo pari a 900 mila euro. Per i debiti commerciali è stato previsto il rimborso integrale entro il 2014. Mentre per i debiti scaduti il 31 Dicembre il rimborso integrale prevede 12/24 rate che sono partite da Gennaio 2014.

Per i debiti correnti, il pagamento dei fornitori è avvenuto secondo le tempistiche attualmente contrattualizzate, cioè 60-90 giorni. Il 70% dei debiti è rappresentato dalle materie prime e costi variabili che hanno tempi medi di pagamento 90 giorni. A seguito del rimborso integrale dei fornitori scaduti nel corso del 2015 è stato previsto il ritorno ad una gestione equilibrata (secondo il modello di business e la gestione storica dei fornitori da parte della Società) dei tempi medi di pagamento dei fornitori (circa 120 giorni, ovvero entro 30 giorni dalla scadenza dei termini contrattuali).

(11)

110 Il piano ha previsto una prosecuzione del processo di efficientamento nella gestione delle scorte già intrapreso dal management, che ha avuto un impatto pari a 600 mila euro nel 2014 in termini di minori consumi di materie prime.

Il piano industriale 2014/2018 (ante manovra finanziaria).

Fatturato di Alfa Unipersonale.

Nel 2014 si è verificata una lieve contrazione dei ricavi dovuta alla conferma del trend negativo del cliente Nuovo Pignone, principalmente è stata la business unit parti calde ad essere interessata, questa è stata parzialmente compensata dalla crescita del fatturato della business unit compressori verso clienti esteri.

Nel periodo 2015/2016 si prevede un mantenimento dei livelli di fatturato verso il principale cliente ed una crescita del fatturato verso clienti terzi, trainato dalla buona performance della business unit compressori.

La riduzione del fatturato verso Nuovo Pignone, insieme all’aumento del fatturato verso clienti terzi determina una crescita del fatturato verso l’esterno che aumenterà del 13% circa nel 2018.

Per quanto riguarda la business unit parti calde nel corso del 2014 il management ha confermato il trend registrato negli anni passati. Mentre per gli anni successivi, sulla base degli investimenti che sono stai previsti per il 2014, che hanno consentito di aumentare la competitività della divisione, il management è riuscito a mantenere stabili i volumi di fatturato previsti per il 2014 per il cliente Nuovo Pignone e di incrementare il fatturato verso gli altri clienti.

La strategia aziendale per consolidare il trend di crescita della business unit compressori registrato negli ultimi anni soprattutto all’estero, si fonda su 3 azioni principali:

1. Consolidare il fatturato verso gli OEM attualmente forniti;

2. Replicare il modello di business approcciando altri OEM/EPC (Engineering Procurement Construction) attualmente non forniti4;

4 EPC (Engineering Procurement Construction) è una forma particolare di contratto di appalto nel settore delle costruzioni. Il contraente ingegnerizza e costruisce il progetto nel dettaglio, procurandosi tutte le attrezzature e i materiali necessari, per poi costruire l’impianto funzionante. Le aziende che offrono progetti EPC sono note come EPC contractors. www.epcengineer.com/definition/132/epc-engineering-procurement-construction [EPC]

(12)

111 3. Crescita del fatturato direttamente verso i consumatori finali.

Per il periodo 2014/2016 si prevede un aumento del fatturato grazie all’entrata a regime della linea di prodotti CNG di recente produzione e grazie alla crescita del fatturato verso i consumatori finali nel settore packaging.

Dopo la dismissione dei business non core, in particolare le trivelle, cogenerazione e microturbine, il fatturato della società è generato principalmente dall’attività di installazione di impianti elettrici e quadri di controllo per economy systemns.

Grazie alla riduzione dei compendi degli amministratori, la riduzione del personale di struttura attraverso il ricorso alla cassa integrazione con la successiva messa in mobilità e con un risparmio su altri costi di struttura, la società ha ridotto i costi fissi di struttura di circa 700 mila euro. L’esborso massimo previsto per la messa in mobilità dei dipendenti in esubero è stato stimato dalla società in 750 mila euro da corrispondersi in 24 mensilità; questo a fronte di un risparmio annuo stimato a regime di 1,2 milioni di euro circa al netto del costo delle nuove figure professionali in entrata per lo sviluppo commerciale del business all’estero.

La riduzione dei crediti commerciali nel 2013 è dovuta a:

• L’incremento del fatturato della business unit compressori, i cui clienti pagano secondo obiettivi predefiniti in parte in anticipo rispetto alla fatturazione;

• Alla riduzione delle tempistiche di pagamento (da 90 a 60 giorni) del cliente Nuovo Pignone nella seconda metà dello stesso anno.

I crediti commerciali intercompany nel 2013 si sono ridotti grazie alla cessione delle trivelle a Delta nel secondo semestre 2013 per un valore di 900 mila euro. Per i debiti al 31 Dicembre è stato previsto un rimborso integrale in 12/24 mesi partito da Gennaio 2014. Per i debiti scaduti il piano di rientro ha previsto un rimborso integrale entro l’anno 2014. Mentre per i debiti commerciali correnti:

• Tra il 2013/2014: c’è stato il pagamento dei fornitori correnti secondo le tempistiche attualmente contrattualizzate (60-90 giorni). Il 70% dei debiti è rappresentato dalle materie prime e costi variabili che hanno tempi medi di pagamento di 90 giorni.

(13)

112 • Tra il 2015/2016: a seguito del rimborso integrale dei fornitori scaduti nel corso del 2015, è stato previsto il ritorno ad una gestione equilibrata (secondo il modello di business e la gestione storica dei fornitori da parte della Società) dei tempi medi di pagamento dei fornitori di materie prime (circa 120 giorni, ovvero entro 30 giorni dalla scadenza dei termini contrattuali).

Investimenti.

La business unit parti calde è caratterizzata da processi produttivi standard e speciali ad alta intensità con l’utilizzo di macchinari sofisticati per lavorazioni estremamente precise. Gli investimenti previsti sono i seguenti:

• 2014 = acquisto di un impianto HVOF (da un milione di euro)5;

• 2015 = acquisto di una nuova alesatrice (da un milione e mezzo di euro)6;

• Dal 2016 in poi = ammodernamenti per 1 milione di euro/l’anno (in particolare si prevede l’acquisto di macchine utensili per linea flessibile, saldatrici di nuova generazione).

Questi tipi di investimenti consentono di incrementare la competitività della divisione in quanto permettono:

• Di incrementare la gamma di prodotti offerti;

• Di ottenere benefici dall’internalizzazione di parte della produzione attualmente svolta presso terzi.

Per quanto riguarda la business unit compressione e packaging, questa è caratterizzata dall’assemblaggio di componenti che non richiedono l’uso di tecnologia in misura rilevante. Inoltre per quest’ultima sono presenti in azienda asset produttivi idonei alla crescita dei volumi previsti. Dunque gli investimenti sono indirizzati al potenziamento della rete commerciale (soprattutto all’estero) attraverso l’inserimento di nuove figure professionali il cui costo si aggira intorno ai 300 mila euro l’anno. Questi tipi di investimenti consentiranno l’inserimento di figure professionali per dare maggiore

5 L’impianto HVOF è un sistema di spruzzatura termica che utilizza la combustione del gas. Il processo genera una velocità molto elevata che spinge le particelle a velocità supersoniche questo permetterà di avere una qualità molto elevata del rivestimento. http://www.fst.nl/hvof-high-velocity-oxygen-fuel/default.asp [impianto HVOF].

6Macchina che viene utilizzata per eseguire i fori per cui è richiesta una particoalare precisione, garantisce qualità molto elevate lavorando con tolleranze molto ristrette.

(14)

113 impulso all’attività commerciale al fine di raggiungere gli obiettivi che il management si è prefissato di realizzare nell’arco del Piano.

Conto economico di Alfa Unipersonale S.p.A., pre-manovra.

a) Questa riga rappresenta l’efficientamento dei costi per lavorazioni di terzi per effetto degli investimenti sulla linea produttiva che si è tradotto in un risparmio di 300 mila euro nel 2014 e 200 mila euro nel 2015;

b) Questa riga fa riferimento al risparmio sui costi del personale a seguito di CIGS del 2014 e della mobilità nel 2015. Sono inoltre previsti costi straordinari della mobilità nel biennio 2015/16. Con una riduzione dei compensi degli amministratori dal 2014 per 600 mila euro circa.

(15)

114 c) In questa riga è visibile l’efficientamento dei costi di struttura per un ammontare

annuo pari a mezzo milione circa a regime.

Stato patrimoniale di Alfa Unipersonale S.p.A., pre-manovra.

a) Qui possiamo vedere l’incasso dei crediti commerciali intercompany da Delta, a seguito di cessione delle trivelle nel secondo semestre del 2013 pari a 900 mila euro. Nell’arco del Piano è previsto l’incasso di crediti commerciali intercompany da Delta a seguito di cessione delle trivelle per un importo complessivo pari a 900 mila euro (di cui: 400 mila nel 2014, 300 mila nel 2015 e 200 mila nel 2016); b) In questa riga si nota il rimborso dei debiti commerciali scaduti al 30 Giugno 2013

in 2 anni a partire da gennaio 2014. Dal 2014 in poi si nota il ritorno ad una gestione equilibrata (secondo il modello di gestione storica dei fornitori da parte della Società).

(16)

115

Flussi di cassa di Alfa Unipersonale S.p.A., pre-manovra.

a) Si prevede il rimborso del debito commerciale scaduto nel corso del biennio 2014/2015 ed in parallelo il ritorno ad una gestione equilibrata dei tempi medi di pagamento dei fornitori correnti.

(17)

116

La manovra finanziaria proposta.

Di seguito si riporta la proposta di ristrutturazione del debito verso gli istituti di credito attualmente esposti verso l’Alfa Unipersonale S.p.A. all’interno di un percorso di risanamento ex Art. 67 L.F.

Debiti a medio lungo termine ipotecari:

• Incremento dei piani di ammortamento residui di 2 anni, dopo un periodo di moratoria di 18 mesi sulle quote capitale dalla sottoscrizione della convenzione interbancaria e della moratoria di fatto già accordata alla Società;

• Interessi come da contratti esistenti (ante Luglio 2013);

• Liquidazione del monte interessi dell’ultimo trimestre 2013 alla sottoscrizione della convenzione interbancaria;

• Liquidazione del monte interessi del primo anno di Piano (2014) in un’unica soluzione alla fine dell’anno.

Per i debiti a medio lungo termine chirografari la proposta di ristrutturazione prevede le stesse dinamiche.

Linee di factoring:

• Erogazione di una nuova linea di factoring pro-soluto da 5 milioni di euro da parte di Claris Factor S.p.A., società di factoring appartenente al gruppo bancario Veneto Banca, ad Alfa Unipersonale S.p.A., da dedicare allo sconto delle fatture emesse a Nuovo Pignone.

• Tale erogazione è prevista in sostituzione della linea autoliquidante da 1 milione di euro erogata da Veneto Banca ad Alfa Unipersonale S.p.A. ed a fronte della chiusura della linea di anticipo fatture da 1,2 milioni di euro erogata dal medesimo istituto alla Beta Gas S.p.A.

• Interessi trimestrali pari al tasso Euribor a 3 mesi + spread 2,0%. Linee autoliquidanti:

• Consolidamento delle linee autoliquidanti a breve termine scadute per 900 mila euro circa. Rimborso in 12 mesi, dopo un periodo di preammortamento di 6 mesi dalla sottoscrizione della convenzione interbancaria. Interessi semestrali pari al tasso Euribor a 6 mesi + spread 2% per l’intero periodo.

(18)

117 • Conferma delle linee autoliquidanti non consolidate da parte di Unicredit, MPS, Tercas, BP Ancona, Banca dell’Adriatico. Interessi trimestrali pari al tasso Euribor a 3 mesi + spread 2%.

• Possibilità di utilizzare in maniera promiscua (finimport, anticipi e crediti di firma su clienti esteri) tutte le linee autoliquidanti confermate ad oggi dedicate al cliente Nuovo Pignone, ad eccezione della linea erogata da Veneto Banca al fine di poter finanziare la crescita all’estero del fatturato della Società.

Linee finanziarie:

• Consolidamento delle linee finanziarie a breve termine per scoperto di C/C erogate dagli istituti BCC di Recanati e Colmurano, Cassa di Risparmio di Rimini, BNL, Cassa di Risparmio di Fano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Banca Marche, oltre alla linea Finimport scaduta erogata da Tercas, per complessivi 1,5 milioni di euro circa. Rimborso in 24 mesi, dopo un periodo di preammortamento di 6 mesi dalla sottoscrizione della Convenzione Interbancaria. Interessi semestrali pari al tasso Euribor a 6 mesi + 1,5% spread.

• Conferma del piano di rientro, con scadenza prevista al 31/12/2014, relativo alla linea finanziaria a breve termine per scoperto di C/C per 86 mila euro circa accordato da Unipol.

• Conferma dell’accordato di C/C residuo. Interessi trimestrali pari al tasso Euribor a 3 mesi + spread 2,5%.

(19)

118

Stato patrimoniale di Alfa Unipersonale S.p.A., post-manovra.

a) Si nota la riduzione dei crediti commerciali a partire dal 2014 prevalentemente per effetto dell’attivazione della nuova linea di factoring per le fatture verso Nuovo Pignone.

b) In questa riga possiamo vedere l’effetto dell’incasso dei crediti commerciali intercompany da Delta, a seguito di cessione delle trivelle nel secondo semestre del 2013 pari a 900 mila euro.

c) Rimborso dei debiti commerciali scaduti al 31 Dicembre 2013 in 2 anni a partire da gennaio 2014. Rimborso dei debiti commerciali con piano di rientro nel corso del 2014. Ritorno ad una gestione equilibrata (secondo il modello di business e la gestione storica dei fornitori da parte della Società) dei tempi medi di pagamento dei fornitori di materie prime (circa 120 giorni, ovvero entro 30 giorni dalla scadenza dei termini contrattuali).

(20)

119

Conto economico di Alfa Unipersonale S.p.A., post-manovra.

La previsione ci permette di notare un importante aumento dell’utile netto che passa da 687 mila nel 2015 a circa 1,6 milioni di euro nel 2018.

(21)

120

Flussi di cassa di Alfa Unipersonale S.p.A., post-manovra.

a) La generazione di cassa dai crediti commerciali, per 4 milioni di euro circa nel 2014 è dovuta prevalentemente all’apertura della nuova linea di factoring per le fatture di Nuovo Pignone. Tale variazione è da leggersi congiuntamente alla variazione negativa del debito bancario a breve a seguito della chiusura delle linee autoliquidanti utilizzate per l’anticipo delle fatture Nuovo Pignone;

b) Prevista l’erogazione di dividendi a favore della controllante Alfa Holding a partire dal 2016.

c) Moratoria di 18 mesi sulle quote capitale dei mutui ipotecari e chirografari ed allungamento della durata residua dei relativi contratti di ulteriori 2 anni (mutui ipotecari e mutui chirografari).

d) Consolidamento di circa 900 mila euro di linee autoliquidanti scadute, con rientro in 12 mesi dopo un periodo di preammortamento di 6 mesi. Consolidamento di circa 1,5 milioni di euro di linee finanziarie (C/C per 1,1 milioni di euro circa e Finimport scadute per 400 mila euro circa) con rientro in 24 mesi dopo un periodo di preammortamento di 6 mesi.

(22)

121

Alfa Holding S.p.A. Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2013

.

Il processo di riorganizzazione del Gruppo ha tra i propri obiettivi il ripristino in capo all’Alfa Holding S.p.A. della funzione di Capogruppo, dotandola delle strutture necessarie all’espletamento delle funzioni di indirizzo strategico, coordinamento, controllo amministrativo e gestionale delle società del Gruppo.

I ricavi includono:

• Ricavi caratteristici derivanti dall’attività di locazione degli immobili in portafoglio.

• A partire dal 2014 il riconoscimento di una service fee da parte delle controllate (60% a carico dell’Alfa Unipersonale S.p.A. e 40% a carico della Beta Gas S.p.A.) per l’attività di amministrazione controllo e finanza prestata, pari ai costi sostenuti maggiorati di un mark-up percentuale, a seguito del trasferimento di talune professionalità (8 persone attualmente nell’organico dell’Alfa Unipersonale S.p.A. ed 2 persone in capo alla Beta Gas S.p.A.) in capo alla Holding.

• La cessione dell’immobile ex Hotel nel corso del 2015 per un valore pari a 2 milioni di euro (valore di perizia Giugno 2013: 2,2 milioni di euro).

I costi operativi includono:

• Il costo del personale trasferito dalle società controllate.

• I costi operativi per la gestione del parco auto aziendali in leasing.

Al fine di concentrare le risorse finanziarie disponibili nel processo di ristrutturazione in corso, gli amministratori hanno rinunciato ai propri compensi maturati nel periodo Settembre – Dicembre 2013.

Ci sarà l’impegno degli azionisti ad accollarsi i contratti di leasing nei confronti di Ubi Leasing e Medio Leasing relativi al Gallery Hotel (il cui ammontare residuo complessivo è pari a 4 milioni di euro circa) qualora, al termine del periodo di moratoria proposta (2 anni dalla data di firma della convenzione interbancaria), non si sia trovato altro soggetto interessato all’investimento e la Società non sia in grado di rispettare i pagamenti.

(23)

122

Conto economico Alfa Holding S.p.A., pre-manovra.

a) I ricavi includono, in aggiunta ai ricavi caratteristici derivanti dall’attività di locazione degli immobili in portafoglio, il riconoscimento delle service fee da Alfa Unipersonale e Beta Gas S.p.A.

b) Minusvalenza riveniente dalla cessione della centralina di Busso e rettifica del valore delle partecipazioni iscritte a bilancio valorizzate con il metodo del Patrimonio Netto.

c) Minusvalenza riveniente dalla cessione dell’ex Hotel.

Stato patrimoniale Alfa Holding S.p.A., pre-manovra.

(24)

123

Flussi di cassa di Alfa Holding S.p.A., pre-manovra.

a) Cessione immobile con la relativa minusvalenza e rimborso del mutuo ipotecario garantito dallo stesso.

(25)

124

Linee guida della manovra finanziaria proposta per Alfa Holding S.p.A.

Di seguito si riporta la proposta di ristrutturazione del debito verso gli istituti di credito attualmente esposti verso Alfa Holding S.p.A. all’interno di un percorso di risanamento ex Art. 67 L.F strettamente congiunto a quello precedentemente rappresentato per Alfa Unipersonale S.p.A.

Debiti a medio lungo termine ipotecari:

• Incremento dei piani di ammortamento residui di 2 anni, dopo un periodo di moratoria di 18 mesi sulle quote capitale dalla sottoscrizione della convenzione interbancaria e della moratoria di fatto già accordata alla Società;

• Interessi come da contratti esistenti (ante Luglio 2013);

• Liquidazione del monte interessi dell’ultimo trimestre 2013 alla sottoscrizione della convenzione interbancaria;

• Liquidazione del monte interessi del primo anno di Piano (2014) in un’unica soluzione alla fine dell’anno.

Per i debiti a medio lungo termine chirografari la proposta di ristrutturazione prevede le stesse dinamiche.

Linee di C/C:

• Consolidamento delle linee finanziarie a breve termine utilizzate (C/C) per 1,1 milioni di euro circa verso gli istituti di credito. Rimborso in 24 mesi, dopo un periodo di preammortamento di 6 mesi dalla sottoscrizione della convenzione interbancaria. Interessi semestrali pari al tasso Euribor a 6 mesi + spread 1,5%; • Conferma del piano di rientro, con scadenza prevista al 31/12/2014, relativo alla

linea finanziaria a breve termine per scoperto di C/C per 16 mila euro circa accordato da Unipol;

• Conferma del residuo ammontare di accordato di C/C pari a 1,7 milioni di euro. • Interessi trimestrali pari al tasso Euribor a 3 mesi + spread 2,5%.

Flussi dalla società Alfa Unipersonale S.p.A:

(26)

125

Conto economico Alfa Holding S.p.A., post-manovra.

a) I ricavi includono anche l’incasso dei dividendi dalla controllata Alfa Unipersonale S.p.A. a partire dal 2016 (€600mila/anno).

Stato patrimoniale Alfa Holding S.p.A., post-manovra.

(27)

126

Flussi di cassa di Alfa Holding S.p.A., post-manovra.

a) Cessione immobile di Loreto con relativa minusvalenza e rimborso del mutuo ipotecario garantito dallo stesso;

b) Moratoria di 18 mesi sulle quote capitale dei mutui ipotecari e chirografari ed allungamento della durata residua dei relativi contratti di ulteriori 2 anni (mutui ipotecari) e 2 anni (mutui chirografari);

c) Consolidamento di 1 milione euro circa di linee di C/C con rientro in 2 anni dopo un periodo di preammortamento di 6 mesi.

Riferimenti

Documenti correlati

Pagamento operato dal Factor al Cliente per quota parte o per intero del corrispettivo della cessione di credito, effettuato su richiesta del Cliente ed a discrezione del Factor

• alla comunicazione degli stessi dati alle categorie di soggetti indicati al capoverso “Divulgazione dei Dati Personali” della predetta informativa per finalità d’informazione

Premettendo che il ROI fornisce una misura del grado di efficienza della gestione aziendale e, pertanto, esprime l’attitudine dell’azienda a produrre reddito attraverso la

Quando il credito è cancellato dal bilancio a seguito di un’operazione di cessione che comporta il trasferimento sostanziale di tutti i rischi, la differenza tra corrispettivo e

- Le esigenze ordinarie del servizio, comprendenti gli obiettivi assegnati annualmente in sede di negoziazione di budget anche in relazio- ne all’erogazione dell’indennità di

1) Diploma universitario specifico, laurea specifica per copertura standard (educatore professionale, assistente sociale, psicologo, psichiatra, sociologo, pedagogista,

Discettando sulle origini della poesia, Aristotele (Poetica 1448b 25) afferma che l’arte nasce dall’istinto mimetico connaturato all’animo umano e che per questo

a dette classi omogenee di rischio si applicheranno percentuali di riduzione di valore determinate, che possono essere definite in base alla storicità ed esperienze dei