Consorzi di Bonifica Rubrica
17/19 Il Corriere Vinicolo 17/09/2018 TREBBIANO ROMAGNOLO E PINOT BIANCO, PER UNA MIGLIORE GESTIONE AGRONOMICA
2
19 Bergamo Post 14/09/2018 ACQUA, AMBIENTE E PAESAGGIO: RIFLESSIONE TRA ETICA E
PROFITTO
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1 Cronaca del Veneto 14/09/2018 ALLA LAGUNA DA RISANARE 25 MILIONI 9
1 Il Gazzettino - Ed. Udine 14/09/2018 ALLAGAMENTI VERTICE A LIGNANO REGIONE IN CAMPO PER TROVARE UNA SOLUZIONE
10
26 Il Piccolo (Ravenna) 14/09/2018 LAVORI ALLA VASCA DI LAMINAZIONE 11
17 Il Resto del Carlino - Ed. Ferrara e Provincia
14/09/2018 `CASSA DI ESPANSIONE E IL SOLLEVAMENTO DEL SISTEMA FOGNARIO' (V.Franzoni)
12
16 Il Resto del Carlino - Ed.
Rimini/Riccione/Cattolica
14/09/2018 IL PIANO ANTI-ALLAGAMENTI "AFFONDATO" DAI RESIDENTI (M.Spadazzi)
13
19 Il Secolo XIX - Ed. Imperia 14/09/2018 INGENTI DANNI AGLI OLIVETI PER L'INCENDIO DI COSTA 14 1 La Nazione - Ed. Viareggio - Ed.
Versilia
14/09/2018 ARIA FETIDA 15
14 La Nazione - Ed. Viareggio - Ed.
Versilia
14/09/2018 FOSSO FIUMETTO: INTERVENTI PER 70MILA EURO 18
47 La Stampa - Ed. Imperia/Sanremo 14/09/2018 OLIVICOLTURA, SOLLECITATI FONDI PER CONTRASTARE GLI INCENDI
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26 La Voce di Rovigo 14/09/2018 LA PISTA ADIGE-PO SARA' COMPLETATA 20
35 Messaggero Veneto - Ed. Pordenone 14/09/2018 AL VIA LE MANUTENZIONI DEGLI SCOLI COMUNALI 21 3 Quotidiano di Bari 14/09/2018 50 MILIONI DI EURO PER LA PULIZIA DI CANALI E RETI DI SCOLO 22 35 Gazzetta del Sud - Ed. Catanzaro 12/09/2018 NUBIFRAGIO, UN TAVOLO TECNICO PER DELINEARE GLI
INTERVENTI DA FARE
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Agronotizie.Imagelinenetwork.com 14/09/2018 PUGLIA, IN ARRIVO 50 MILIONI PER I CONSORZI DI BONIFICA 24 Agenparl.eu 14/09/2018 AMBIENTE E ISTRUZIONE - A DISPOSIZIONE DELLE SCUOLE IL
NUOVO CATALOGO DELLE ATTIVITA FORMATIVE GRATU
26
Agenparl.eu 14/09/2018 CICLABILE DEL "TARTARO", AL VIA LE FASI DI PROGETTAZIONE.
ASSESSORE DE BERTI "PROPOSTA MOLTO SENTITA
29
Approdonews.it 14/09/2018 SOCIETA' A2A CHIUDE ACQUA AD AGRICOLTORI DEL CROTONESE 30
Bologna2000.com 14/09/2018 MARZABOTTO, OLTRE 500 MILA EURO DI LAVORI PUBBLICI 32
Borderline24.com 14/09/2018 PUGLIA, ALLUVIONI E PULIZIA DI CANALI E RETI DI SCOLO: 50 MILIONI PER I CONSORZI DI BONIFICA
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Calabria.weboggi.it 14/09/2018 COLDIRETTI: LA SOCIETA' A2A CHIUDE L'ACQUA AGLI AGRICOLTORI DEL CROTONESE, LA REGIONE INTERVENGA
36
Capalbio.virgilio.it 14/09/2018 AL VIA UN PRIMO LOTTO DI LAVORI DI MANUTENZIONE SUL CANALE DEMANIALE DI IRRIGAZIONE GORA DELLE FERRI
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Casertanews.it 14/09/2018 BLITZ ANTI-BRACCONAGGIO, TROVATO UN MAXI BACINO D'ACQUA ABUSIVO: 2 DENUNCIATI
38
Estense.com 14/09/2018 HERA SI CONFRONTA SUGLI ALLAGAMENTI A SAN CARLO: "ECCO LE SOLUZIONI ALLO STUDIO"
40
Gazzettadimantova.Gelocal.it 14/09/2018 DESTRA PO: PER ALTRI 30 ANNI LACQUA E' ASSICURATA 42 Giornaledibarga.it 14/09/2018 MEDIA VALLE, ECCO GLI INTERVENTI ATTUATI PER RISOLVERE LE
CRITICITA' IDROGEOLOGICHE DEI NOSTRI TORRE
44
Notizieinunclick.it 14/09/2018 SOTTOSCRITTA CONVENZIONE PER IMPIANTO IDROELETTRICO NELLO JONIO COSENTINO
47
Ticinonotizie.it 14/09/2018 TRA CIELO E ACQUA. LABORATORIO GRATUITO E PARATA DI PUPAZZI PESCI VOLANTI
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Veronasera.it 14/09/2018 VIA ALLA PROGETTAZIONE DELLA "CICLABILE DEL TARTARO", DA VILLAFRANCA A OSTIGLIA
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Viveremarche.it 14/09/2018 BILANCIO ENERGETICO PIU' CHE VIRTUOSO PER IL CONSORZIO DI BONIFICA
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2018
14
SET
Puglia, in arrivo 50 milioni per i Consorzi di bonifica
L'annuncio dell'assessore di Gioia alla Fiera del Levante, intervenendo ad un convegno di Coldiretti Puglia. I denari, provenienti dal Patto per la Puglia, andranno per 14 milioni al nuovo consorzio del Centro-Sud Puglia e per 36 milioni agli enti della provincia di Foggia
di Mimmo Pelagalli
La diga di Occhitto sul Fortore: le strutture dei Consorzi di bonifica e irrigazione della Puglia trovano una risorsa aggiuntiva rispetto ai piani ordinari del Governo per il settore Fonte foto: © Consorzio per la bonifica della Capitanata Il Patto per la Puglia porterà 50 milioni di euro ai Consorzi di bonifica della regione. E' quanto annunciato ieri, 13 settembre 2018, dall'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia intervenuto al convegno di Coldiretti Puglia alla Fiera del Levante di Bari sul tema bonifica e irrigazione. Parte di questa cifra, ben 14 milioni, andranno al nascente Consorzio di bonifica del Centro-Sud Puglia per opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Altri 36 milioni finiranno ai due enti di bonifica della provincia di Foggia. E l’organizzazione coglie al volo l’occasione per reiterare le sue richieste in tema di politica irrigua e della bonifica.
“La pulizia di fossi e canali, la gestione di dighe e degli impianti irrigui è un'attività assolutamente indispensabile che va garantita, mettendo mani ad un'opera di bonifica e irrigazione svolta, oltre che dai due Consorzi di bonifica del foggiano, da quello che oggi è il Consorzio del Centro-Sud, tirandolo fuori dalle sabbie mobili attraverso un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria della rete di scolo, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito" ha detto in apertura di lavori il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele.
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“In considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica - ha aggiunto - è bene che si realizzino investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, si dia avvio ad interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali".
Il lungo commissariamento dei quattro Consorzi Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d'Apulia, iniziato nel 2011, ha aggravato la
situazione dei Consorzi di bonifica commissariati - sostiene Coldiretti Puglia - gli stessi che sono stati poi fusi nel Consorzio di bonifica del Centro-Sud. E i vecchi consorzi, in crisi economico-finanziaria, non sono stati più in grado di garantire la vitale attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio per molto tempo.
"La linea anticipata sia dall'assessore di Gioia che dallo stesso presidente Michele Emiliano - ha incalzato il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti -, di riconsegnare i consorzi di bonifica della Puglia all'autogoverno del mondo agricolo entro la fine dell'anno, va attuata senza perdere tempo, perché i bruschi cambiamenti climatici continuano a fare danni immensi”.
A tal fine, secondo Coldiretti, è necessario stanziare risorse pubbliche per fronteggiare la debitoria pregressa per cinque anni, coprendo le spese di personale che andrà riorganizzato e meglio qualificato, riavviando così le manutenzioni. “Il percorso sarà compiuto con l'esclusione della presenza della cabina di regia sull'acqua di Acquedotto pugliese, attraverso una modifica alla Legge 1 del 2017 che presenterà il presidente della IV Commissione consiliare, Donato Pentassuglia, per evitare un aggravio dei costi a causa dell'Iva e per riaffermare la necessità dell'autogoverno delle attività consortili, dalla bonifica alla gestione dell'acqua" ha concluso Corsetti.
Nel convegno l’organizzazione agricola ha poi reiterato richieste già note, come la rinegoziazione con la Basilicata del prezzo dell’acqua, costituito in parte da un “ristoro di danno ambientale” non avvertito in realtà dai lucani. In Puglia i consorzi di bonifica rappresentano strumenti di utilità pubblica straordinaria, dato che nel settore irriguo gestiscono una
superficie servita da opere di irrigazione di oltre 210mila ettari, 102 invasi e vasche di compenso, 24 impianti di sollevamento delle acque a uso irriguo, 560 chilometri di canali irrigui e circa 10mila chilometri di condotte tubate.
© AgroNotizie - riproduzione riservata Fonte: AgroNotizie
Autore: Mimmo Pelagalli
Tag: AMBIENTE IRRIGAZIONE BONIFICA ACQUA ACCORDO
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redazione Il 14 settembre 2018
Società A2A chiude acqua ad agricoltori del Crotonese
Coldiretti: "La Regione intervenga subito"
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i registra ancora una situazione di incertezza e di sofferenza per gli agricoltori del crotonese impegnati in questi giorni nella piantumazione in particolare dei finocchi, ortaggi rappresentano una fetta importante dell’economia locale. Ma Coldiretti non ci sta!Sono più di tre anni che la società A2A – afferma – mette ha dura prova il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, gli agricoltori e i cittadini, in particolare dell’Altopiano di Isola Capo Rizzuto e Cutro, area fortemente agricola e turistica. Innumerevoli sono stati gli incontri alla Prefettura di Crotone e alla Regione, centinaia di lettere e mail e questo, responsabilmente, per evitare tensioni sociali e danni economici di diversi milioni di euro. L’atteggiamento della società A2A si è basato sulla pretesa di “bei soldini” per concedere, quasi fosse un regalo, l’acqua agli agricoltori che devono fare i conti con i cambiamenti climatici. Già da giugno – continua – la Regione Calabria era stata informata ma non si è giunti a soluzione. L’art. 167 del D.Lgs 152/2006 – ricorda Coldiretti – stabilisce che il bene pubblico acqua va utilizzato in primis per l’idropotabile, poi per l’agricoltura ed in ultimo per l’idroelettrico. In Calabria ci troviamo nel
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paradosso di avere straordinari serbatoi di accumulo, il laghi silani, che non soddisfano però le priorità della legge. Vi è l’arroganza della multiutility che in nome di una posizione dominante e di una concessione (eterna?) del 1968 utilizza l’acqua per produrre energia elettrica e poi per mancanze di regole e di controllo gran parte dell’acqua utilizzata “va a mare”. Una società – ribadisce – che sta lucrando enormi plusvalenze da un monopolio mal regolato.
“Consapevoli delle mutate esigenze, , già subito dopo Expo 2015- riferisce Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – abbiamo sollecitato la Regione a modificare la concessione, pesantemente squilibrata, ed invece subiamo tre anni di mortificazioni per avere, con il contagocce, un diritto legittimo per gli agricoltori e cittadini. Adesso pero basta! Gli agricoltori -continua – non possono accettare il ricatto sui rilasci di volumi d’acqua legati a compensazioni monetarie o ipotetiche autorizzazioni su ulteriori centraline idroelettriche.
Sollecitiamo la Regione Calabria ad intervenire con il coraggio necessario, nel modificare l’approccio con regole più trasparenti della gestione dei laghi/serbatoi, silani che sono una gallina dalle uova d’oro! Occorre accelerare, con i fatti, per definire un quadro di regole certe cogliendo questa occasione per riequilibrare significativamente il sistema. La Calabria va liberata da questi soprusi e condizionamenti. Se non ci sarà l’erogazione e la disponibilità immediata dell’acqua, avvieremo la “guerra dell’acqua” per sconfiggere gli speculatori e poter coltivare i campi. I trattori – avverte Molinaro – sono già pronti! Nessuno potrà dire di non sapere..
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Marzabotto, oltre 500 mila euro di lavori pubblici
14 Set 2018
Hanno preso il via i lavori di pavimentazione e ristrutturazione delle strade comunali di Marzabotto, che completeranno le attività già intraprese e interverranno anche su alcune frane per investimenti che alla fine supereranno il mezzo milione di euro.
Una prima serie di opere di manutenzione straordinaria, per complessivi 179 mila euro, ha già riguardato alcune aree del centro: piazza Hans e Sophie Scholl, via Risorgimento, via Caduti della Libertà. Anche alcune aree periferiche sono state coinvolte: via Brigata Stella Rossa ad Allocco, tratti di via Canovella, di via Malfolle, di via San Martino, a Montasico ed a Sibano, via Sperticano, l’entrata di Pioppe di Salvaro.
I nuovi interventi costeranno 250 mila euro e coinvolgeranno tratti di via Medelana, via Versellane e di Borra, via Togliatti e via Di Vittorio a Pian di Venola, via Sirano a Panico, tratti di via Torrente Venola e via Cerro Amarolo, via Lidice, via Nerozzi, inizio di via Calzolari in centro.
“Si tratta di un programma di manutenzioni piuttosto consistente” spiega il sindaco Romano Franchi “essenziale per garantire la qualità e l’efficienza della rete viaria comunale, sia per ragioni di sicurezza, sia per il dovuto decoro urbano. Si tratta di investimenti che renderanno le strade più sicure e meglio percorribili, senza trascurare la difesa del territorio dai fenomeni di dissesto idrogeologico, purtroppo sempre attuali in Appennino”.
Il Comune conferma poi la volontà di investire nella località Quercia, una delle aree maggiormente colpite dalla realizzazione della ferrovia direttissima anni addietro, dalla Variante di Valico in tempi più recenti, come chiaramente emerso durante il progetto partecipativo “Bassa velocità in Val di Setta”. Qui saranno completati i
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Modena, il sindaco ha incontrato in Municipio il colonnello Adriano D’Elia
lavori per la fognatura e sarà completamente asfaltata la strada che attraversa la località.
Sul fronte del dissesto idrogeologico, invece, sono iniziati i lavori di messa in sicurezza di via Canovella, che prevedono lo spostamento della sede stradale a seguito di un’erosione calanchiva: qui l’importo previsto è di 30 mila € per un intervento progettato e realizzato con il personale comunale. Sempre lì vicino sarà anche protetta la scarpata, con un intervento progettato e realizzato dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, per un importo di 80.587 €, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna tramite i programmi annuali del PAO e con il contributo del Consorzio di Bonifica Renana.
Grazie infine ad un finanziamento della protezione civile regionale di 55 mila €, l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese realizzerà il consolidamento della frana sulla via Cadotto, ripristinando nella sede originaria il tracciato stradale.
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Calabria, Venerdì 14 Settembre 2018 - 14:53 di Redazione
COLDIRETTI: LA SOCIETÀ A2A CHIUDE L'ACQUA AGLI AGRICOLTORI DEL CROTONESE, LA REGIONE INTERVENGA
Si registra ancora una situazione di i n c e r t e z z a e d i s o f f e r e n z a p e r g l i agricoltori del crotonese impegnati in questi giorni nella piantumazione in p a r t i c o l a r e d e i f i n o c c h i , o r t a g g i r a p p r e s e n t a n o u n a f e t t a i m p o r t a n t e dell’economia locale. Ma Coldiretti non ci sta! Sono più di tre anni che la società A2A - afferma - mette ha dura prova il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, gli agricoltori e i cittadini, in particolare dell'Altopiano di Isola Capo Rizzuto e Cutro, area fortemente agricola e turistica. Innumerevoli sono stati gli incontri alla Prefettura di Crotone e alla Regione, centinaia di lettere e mail e questo, responsabilmente, per evitare tensioni sociali e danni economici di diversi milioni di euro. L’atteggiamento della società A2A si è basato sulla pretesa di “bei soldini” per concedere, quasi fosse un regalo, l'acqua agli agricoltori che devono fare i conti con i cambiamenti climatici. Già da giugno – continua - la Regione Calabria era stata informata ma non si è giunti a soluzione. L’art. 167 del D.Lgs 152/2006 - ricorda Coldiretti - stabilisce che il bene pubblico acqua va utilizzato in primis per l'idropotabile, poi per l'agricoltura ed in ultimo per l'idroelettrico. In Calabria ci troviamo nel paradosso di avere straordinari serbatoi di accumulo, il laghi silani, che non soddisfano però le priorità della legge. Vi è l'arroganza della multiutility che in nome di una posizione dominante e di una concessione (eterna?) del 1968 utilizza l'acqua per produrre energia elettrica e poi per mancanze di regole e di controllo gran parte dell’acqua utilizzata “va a mare”. Una società - ribadisce - che sta lucrando enormi plusvalenze da un monopolio mal regolato. “Consapevoli delle mutate esigenze, , già subito dopo Expo 2015- riferisce Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – abbiamo sollecitato la Regione a modificare la concessione, pesantemente squilibrata, ed invece subiamo tre anni di mortificazioni per avere, con il contagocce, un diritto legittimo per gli agricoltori e cittadini. Adesso pero basta! Gli agricoltori -continua - non possono accettare il ricatto sui rilasci di volumi d’acqua legati a compensazioni monetarie o ipotetiche autorizzazioni su ulteriori centraline idroelettriche.
Sollecitiamo la Regione Calabria ad intervenire con il coraggio necessario, nel modificare l’approccio con regole più trasparenti della gestione dei laghi/serbatoi, silani che sono una gallina dalle uova d’oro! Occorre accelerare, con i fatti, per definire un quadro di regole certe cogliendo questa occasione per riequilibrare significativamente il sistema. La Calabria va liberata da questi soprusi e condizionamenti. Se non ci sarà l’erogazione e la disponibilità immediata dell’acqua, avvieremo la "guerra dell'acqua" per sconfiggere gli speculatori e poter coltivare i campi. I trattori - avverte Molinaro - sono già pronti! Nessuno potrà dire di non sapere..
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Al via un primo lotto di lavori di manutenzione sul Canale demaniale di
Irrigazione Gora delle Ferriere
Follonica: Il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, in accordo con il Comune di Follonica, ha avviato un primo lotto di lavori di manutenzione ordinaria alla pertinenza idraulica della
controfossa dx
...Leggi tutta la notizia Maremmanews 14-09-2018 09:18 Categoria: CRONACA
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Blitz anti-bracconaggio, trovato un maxi bacino d’acqua abusivo: 2 denunciati
L’acqua per il riempimento della 'vasca' rubata al Consorzio di bonifica
Cronaca
/ Castel VolturnoRedazione 14 settembre 2018 13:43
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Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Castel Volturno, nell’ambito di un ordinario servizio di controllo del territorio e di contrasto al bracconaggio, hanno proceduto in località ‘Torre del Monaco’ del comune di Castel Volturno al sequestro preventivo di un bacino d’acqua artificiale, in gergo denominato “vasca”, in corso di realizzazione abusiva, avente una forma rettangolare, con i lati maggiori della lunghezza di circa 120 metri e gli altri due
La 'vasca' sequestrata a Castel Volturno
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lati della lunghezza di circa 100 metri, con una profondità media di circa 0.50 metri.
All’atto dell’accertamento si stava provvedendo al riempimento della “vasca”
alimentandola impropriamente con una bocchetta di irrigazione del consorzio di bonifica. Tale bacino artificiale in poco tempo avrebbe assunto la
conformazione di un vero e proprio stagno capace di attrarre l’avifauna acquatica migratoria durante il passo migratorio, agevolandosi illecitamente in tal modo nella fase di bracconaggio degli esemplari.
Inoltre lungo la sponda sud di tale bacino artificiale è risultato già essere presente un appostamento fisso da caccia, in gergo chiamato “botte” o
“bunker”, realizzato con struttura in elementi di ferro e legno, parzialmente interrato, di forma rettangolare avente superficie di circa 12 mq (4 mt. x 3 mt.) ed un’altezza di circa 1.30 metri. Struttura anch’essa sottoposta a sequestro in quanto risultata abusivamente realizzata.
I proprietari del terreno, C.C., 38 anni, e N.C., 36 anni, entrambi di Santa Maria Capua Vetere, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di abusiva realizzazione di opere edili in assenza di titolo urbanistico-edilizio e per il mutamento di destinazione d’uso dell’area agricola in assenza di autorizzazione. Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.
Argomenti: bacino d'acqua casal di principe. sequestro
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ven 14 Set 2018 - 19 visite Terre del Reno | Di Redazione
Hera si confronta sugli allagamenti a San Carlo:
“Ecco le soluzioni allo studio”
Raddoppiate le pompe al depuratore ma si aspetta l'ok del consorzio di bonifica. Lodi: "Chiesto un parere legale sui risarcimenti"
di Martin Miraglia
Sant’Agostino. Nella complessità della gestione della rete idrica, con diverse parti di essa immodificabili per via di costi insostenibili o per via del suo tracciato spesso intersecante multiple proprietà private, ci sono delle soluzioni — in fase di studio e di progettazione, quantomeno — per almeno mitigare gli allagamenti che colpiscono alcune parti del territorio di Sant’Agostino e la frazione di San Carlo quando, come sempre più frequentemente, iniziano in pochi minuti a cadere piogge dalla portata torrenziale.
Questa è almeno la sintesi di quanto dice Hera che, nel tardo pomeriggio di giovedì all’interno della sala Bonzagni, si è confrontata con una cinquantina circa dei cittadini coinvolti i quali, comunque, negli anni si erano già in qualche modo attivati autonomamente.
L’anno scorso, ad esempio, c’era stata una petizione, più recentemente a seguito dell’ultimo allagamento post-temporalesco almeno in 8 si sono rivolti ad un legale per chiedere i danni con una missiva indirizzata al Comune che per il momento ha legalmente il solo effetto di
interrompere la prescrizione ma che si pone come il possibile inizio di una battaglia legale.
“La rete è principalmente di acque miste, ovvero sia nere che bianche”, ha detto Marcello Zanella di Hera che ha tenuto la presentazione delle proposte di risoluzione contenute o che potrebbero entrare far parte del piano industriale della società insieme al geometra Paolo Bianchetti ed Enrico Bordigoni, direttore di Hera Ferrara.
“Negli ultimi anni, anche a valle del verbale dell’anno scorso, su tutta la rete è stata innanzitutto svolta un’attività di pulizia e controllo della rete a seguito del sisma che l’ha riportata alle condizioni precedenti”, ha continuato Zanella secondo il quale poi “in via De Gasperi sono stati risolti alcuni problemi strutturali, in via Morandi è stato rifatto totalmente, potenziato e invertito in pendenza il raccordo della fognatura esistente, oltre all’intervento da quasi 200mila euro sul
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Canale Emiliano Romagnolo dello scorso anno che ha consentito di ripristinare un tubo molto degradato”.
A causare gli allagamenti, secondo i dati della società idrica, è la portata delle piogge che si abbattono sul territorio, soprattutto con riferimento a quanto successo a fine maggio: “I dati dei pluviometri mostrano per il 29 maggio la caduta in un’ora di 50 millimetri di pioggia. Secondo i dati statistici il tempo di ritorno di una precipitazione del genere è di cento anni, le fognature sono progettato in genere con in mente un tempo di ritorno di circa 20 anni per evitare sovradimensionamenti che in tempi normali causerebbero disagi. Inoltre, gli eventi sono estremamente localizzati”, è la posizione dell’azienda che poi ammette, secondo i calcoli dei propri modelli che in quella giornata, sulle diverse vie di San Carlo, sono esondati circa 2824 metri cubi d’acqua.
Per questo, innanzitutto, “nei mesi scorsi abbiano innalzato il sollevamento terminale presso il depuratore di San Carlo, raddoppiando la potenzialità delle pompe da 400 a 800 litri con una nuova macchina. Ora manca solo l’autorizzazione del consorzio di bonifica per scaricare questa portata, ma comunque con questo accorgimento l’esondazione si ridurrebbe del 50-60 percento dei volumi. È confortante ma non risolutivo”, spiega sempre Zanella.
Ecco quindi che, seppur non esistono soluzioni a breve, “allo studio c’è un’idea di sostituire un tratto di condotto, che però si sviluppo all’interno di proprietà private e sarebbe invasivo. In alternativa è allo studio la creazione di una cassa di espansione in una zona verde di via Palladio e di estensione sufficiente a mitigare questi fenomeni”.
Sui rimborsi invece a parlare è direttamente il sindaco Roberto Lodi: “Abbiamo ricevuto solo alcune delle lettere che riporta la stampa, e queste non riportano al momento nessuna somma ma esplicitano l’interruzione della prescrizione. Non sappiamo se siamo i destinatari corretti di queste lettere che sono indirizzate a noi, abbiamo per il momento chiesto il parere di uno studio legale e stiamo aspettando le altre missive”.
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MANTOVA >CRONACA >DESTRA PO: PER ALTRI 30 ANNI L’ACQUA...RINNOVATA LA CONVENZIONE COL CONSORZIO
Destra Po: per altri 30 anni l’acqua è assicurata
L’ACCORDOBASSA MANTOVANAL’acqua, nel Destra Po, è stata assicurata per altri 30 anni grazie al rinnovo della concessione di derivazione dal fiume Po fino al 2047 a favore del consorzio di bonifica...
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L’acqua, nel Destra Po, è stata assicurata per altri 30 anni grazie al rinnovo della concessione di derivazione dal fiume Po fino al 2047 a favore del consorzio di bonifica “Terre dei Gonzaga in destra Po”. L’acqua arriva dall’impianto di Boretto. La convenzione risaliva al 1951 e aveva una durata di 70 anni. Per poter usufruire della risorsa e far fronte alle necessità di acqua per il comprensorio, il Consorzio ha dovuto dar corso e seguire passo-passo il complesso iter burocratico di competenza dell'Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna, in tempo utile per il suo rinnovo.
«Purtroppo non c’è nulla di scontato - spiega il presidente Ada Giorgi - specialmente per quanto concerne una risorsa vitale come l’acqua, in questo caso pubblica, la cui derivazione è soggetta al rilascio di concessione da parte di enti superiori che devono tenere conto di altre esigenze, come quelle elettriche, ambientali, e civili. Il Consorzio si è attivato in anticipo per il rinnovo della concessione precedente, in scadenza nel 2021, ed è riuscito ad ottenerla fino al 2046, nella portata massima fino ad oggi goduta. Si tratta di un risultato che ci riempie d’orgoglio, poiché costituisce una certezza per il futuro del nostro territorio, che per almeno altri 30 anni potrà contare sulla risorsa idrica».
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Ma come avviene la derivazione? «In località Froldo Croce nel comune di
Boretto - prosegue il direttore Raffaele Monica - tramite due stazioni di pompaggio dell’acqua che servono sia il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale sia quello delle Terre dei Gonzaga; l’impianto permette anche la derivazione a gravità in occasione di rialzi idrometrici dovuti a precipitazioni. E se per qualsiasi motivo dovesse mancare la risorsa idrica dal Po, tale evento avrebbe un impatto di estrema gravità, in quanto non permetterebbe di coltivare, e dunque di produrre cibo per uomini ed animali; giganteschi i danni economici diretti agli agricoltori ed indiretti a tutta la società». —
M.P.
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di Redazione
Media Valle, ecco gli interventi attuati per risolvere le criticità idrogeologiche dei nostri torrenti
14 settembre 2018 -
GHIVIZZANO – Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord.Con un incontro con gli amministratori, i tecnici e le aziende del territorio coinvolte, stamattina a Ghivizzano, nell’accogliente sede della Eat Valley messa a disposizione dalla famiglia Bellandi, si è tenuto il punto della situazione sugli interventi realizzati ed in corso di realizzazione sui corsi d’acqua della Media Valle del Serchio, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, bando della Regione Toscana 2014-2020.
Grazie alla notevole capacità progettuale, grazie alla sinergia esistente tra unioen dei comuni, enti locali e d al coordinamento ad al lavoro del Consorzio di bonifica sono stati approvati dalla Regione 88 su 183 progetti presentati e nel PSR 2017-2018 nel solo territorio della Media Valle sono stati realizzati 7 importanti interventi (che per la Valle del Serchio si assommano ai 43 invece realizzati in Garfagnana). In totale, in tutto il territorio di competenza del comprensorio, che va dalla Lunigiana, all’appennino Pistoiese e fino a piana lucchese e Versilia, si tratta di interventi per 18 milioni di euro di cui circa 10 milioni per lavori già conclusi.
Per quanto riguarda il territorio della Valle del Serchio, nel 2017 sono stati conclusi 6 interventi, mentre nel 2018 gli interventi già realizzati sono stati 22. Garfagnana e Media Valle sono stati sia nel 2017 che nel 2018 le aree dove si è investito maggiormente per la prevenzione e la difesa
idrogeologica del suolo con 1.099.667 euro nel 2017 e ben 9.914.229 nel 2018
Per quanto riguarda la Media Valle gli interventi più importanti realizzati nel 2017-2018 per la prevenzione del rischio idrogeologico sono stati al Solco Capacchi ed al Fosso del Pratalino nel comune di Pescaglia (108 mila euro e 110 mila euro); al Torrente Vinciola nel comune di Pescaglia per opere di difesa delle sponde (117 mila euro); in loc. La Villa a Tereglio nel comune di Coreglia per il consolidamento del reticolo idraulico (120 mila euro); gli interventi al reticolo idrografico il loc. Corvetti a Tereglio, sempre nel comune di Coreglia (183 mila euro), i ripristini delle briglie lungo il torrente Ania tra i comuni di Coreglia e Barga (200 mila euro) e sempre sul torrente Ania il ripristino della sezione idraulica per 535 mila euro.
Il punto della situazione è stato fatto dal presidente del consorzio Ismaele Ridolfi con gli interventi dei sindaci del territorio, di Patrizio Andreucci per l’unione comuni della Media Valle e dell’assessore regionale alle politiche della montagna, Marco Remaschi, tra gli altri.
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Negli interventi si è sottolineato la particolare fragilità dei territori di Media Valle e Garfagnana che non a caso sono stati quelli sui quali in questi anni si è investito maggiormente con progetti mirati non solo al recupero di danni alluvionali e di calamità naturali, ma soprattutto ad una fondamentale opera di prevenzione.
Il tutto affrontando, grazie all’aiuto della comunità europea e della Regione e soprattutto con l’intervento congiunto di consorzio ed istituzioni locali il problema degli interventi di prevenzione del rischio idraulico in una visione di insieme delle problematiche del territorio e non affrontando il tutto comune in comune. Un lavoro di squadra fondamentale in un territorio a forte rischio idrogeologico con un lavoro ottimale portato avanti dal Consorzio di Bonifica e grazie alla capacità progettuale nopn indifferente favorita anche dagli enti locali; ma anche con la conoscenza del territorio delle aziende che sono state coinvolte negli interventi.
Certo, è stato detto, ch’è ancora molto da fare e molto da intervenire, ma intanto entro un anno o giù di lì tutti i progetti previsti saranno ultimati e per il futuro la strada da seguire è ancora quella della sinergia tra le realtà coinvolte. Per sfruttare al massimo le opportunità europee e regionale dei bandi
Un futuro che infatti offre altre opportunità di intervento e la giusta attenzione della Regione Toscana, ha infatti sottolineato l’assessore regionale Remaschi, con l’ente che ha investito per glik intyerventi contro il rischio idrogeologico, oltre ai 18 milioni concessi ai progetti del Consorzio) altri 4 milioni destinati ai progetti delle unioni dei comuni.
Dimostrando – ha sottolineato Remaschi – un attenzione fondamentale soprattutto in un territorio come la Valle del Serchio di estrema fragilità e soggetto ai cambiamenti climatici”.
“Ora – ha aggiunto – c’è da continuare insistere in questo percorso di difesa del territorio. Ci sono anche altre opportunità che offre la
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Regione Toscana come i PIF (Progetti integrati di Filiera) con una disponibilità nel solo settore forestale di 7,5 milioni d i euro da investire per permettere alle aziende forestali di aggregarsi, e fare sistema.
Molti progetti provenienti dalla Valle del Serchio sono finiti in graduatoria anche nell’ambito dei bandi per le strade bianche, per interventi sulle strade forestali, con ad ottobre l’uscita di un nuovo bando destinato ad interventi da attuare da parte degli enti locali. Ci sono poi tutte le misure regionali dedicate alla prevenzione degli incedi boschivi con 3 milioni stanziati nel 2018 ed altri 8 nel 2019.
Queste ed altre misure che testimoniano la scelta politica regionale di aver creduto e di credere negli interventi a favore del settore boschivo e montano, indispensabili per la salvaguardia del territorio”.
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Il primo numero esce il 29 maggio del 1949.
La redazione
Direttore responsabile: Luca Galeotti
([email protected]) Redazione: Flavio Guidi, Alessio Barsotti,
Luigi Cosimini, Pier Giuliano Cecchi, Andrea Giannasi, Vincenzo Passini, Sara Moscardini, Augusto Guadagnini, Francesco Consani, Nicola Boggi.
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Home / Attualità / Sottoscritta Convenzione per impianto idroelettrico nello jonio cosentino
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Sottoscritta Convenzione per impianto idroelettrico nello jonio cosentino
È stata sottoscritta oggi, alla presenza del presidente della Regione Mario Oliverio, nella sede della Cittadella, la Convenzione per la costruzione di un impianto idroelettrico sul fiume Trionto nella provincia di Cosenza.
L’atto è stato firmato dal dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico e attività produttive Fortunato Varone e dal presidente del Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Ionio Cosentino Marsio Blaiotta.
La firma della convenzione è propedeutica rispetto al rilascio del successivo decreto autorizzativo e rappresenta un passo importante verso la realizzazione di un intervento per anni rimasto incompiuto.
Per il presidente Oliverio “si tratta di un impianto di estrema importanza che consentirà di rendere fruibile una quantità d’acqua, a fini potabili e per uso agricolo, superiore all’attuale fabbisogno, assicurando anche un’operazione di bonifica ambientale del territorio dopo anni di abbandoni e incurie. Un progetto concreto che avrà ricadute positive nel campo agricolo, ambientale e turistico e sulla vita dei cittadini”.
Blaiotta entrando nello specifico del progetto ha spiegato che “l’impianto per la parte irrigua andrà a servire la zona Jonica Cosentina da Corigliano in giù. Consentirà di utilizzare un’acqua di elevata qualità proveniente dalla località “puntadura”, nel comune di Longobucco, che sarà intubata dalla sorgente. Per l’acqua potabile – ha aggiunto – sono previsti 100 litri di acqua in più al secondo
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che potranno essere utilizzati anche per sopperire all’emergenza idrica, soprattutto durante la stagione estiva. Oggi mettiamo in cantiere un progetto fermo da 30 anni che sotto il profilo ambientale è una vera rivoluzione. L’impianto porterà a valle, per 13 chilometri, 1.800 litri di acqua in più al secondo e produrrà circa 40 milioni di kWh all’anno. Attualmente è la più grande opera a livello idroelettrico in Italia”. p.g.
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Home / Cultura/Tempo Libero / “Tra cielo e acqua. Laboratorio gratuito e parata di pupazzi pesci volanti”
“Tra cielo e acqua. Laboratorio gratuito e parata di pupazzi pesci volanti”
Appuntamento il 22 e 23 settembre all'ex Casello del Dazio di Abbiategrasso
Redazione • 7 minuti ago
ABBIATEGRASSO – Calypso Associazione di promozione sociale di Pavia, in collaborazione con il Teatro del Corvo organizza per sabato 22 e domenica 23 settembre l’iniziativa TRA CIELO E ACQUA, laboratorio di costruzione di pupazzi giganti con materiale di riciclo e parata. L’iniziativa patrocinata dal Comune di Abbiategrasso avrà luogo presso il Centro per il recupero e la
conservazione della fauna ittica dei Navigli nell’ex Casello del Dazio di Abbiategrasso gestito dal Consorzio di bonifica ETVilloresi. L’iniziativa TRA CIELO E ACQUA è gratuita, si rivolge a famiglie con bambini e a chiunque possa essere interessato. Il programma dell’iniziativa è il seguente: Sabato 22 settembre 2018 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
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. Cultura/Tempo Libero News
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Laboratorio gratuito di costruzione di pupazzi‐pesci volanti chi desidera partecipare può accedere liberamente negli orari di apertura del laboratorio.
Utilizzando principalmente materiali di ricupero quali scatoloni di cartone, stoffa, bastoni e canne si costruirà la struttura di base dei pupazzi‐
pesci volanti, che
successivamente verranno dipinti e quindi assemblati. I l
laboratorio sarà condotto da Damiano Giambelli,
burattinaio del Teatro del C o r v o che tra le sue esperienze annovera anche una lunga collaborazione con il Bread and Puppet Theatre. Domenica 23 settembre 2018 dalle 14 alle 16 Prove di movimento dei pupazzi e piccole coreografie di gruppo basate su segnali sonori e musica, da realizzarsi durante la parata. A partire dalle ore 16 Parata lungo l’Alzaia del Naviglio
TRA CIELO E ACQUA è un’iniziativa che fa parte del progetto “SUL FILO DELL’ACQUA IN LOMBARDIA, una rete per informare, educare, crescere”, avente come capofila il Consorzio di bonifica ETVilloresi. Il progetto è finanziato da Fondazione Cariplo e si propone valorizzare alcuni poli culturali gestiti dal Consorzio Est Ticino Villoresi e dall’Ente Parco Lombardo della valle del Ticino, attraverso la creazione di una rete che consenta di ottimizzare le risorse e diventi elemento identitario immediatamente riconoscibile dal pubblico. I poli di progetto sono sei: il complesso del Panperduto a Somma Lombardo (VA), il Centro Parco Ex Dogana Austroungarica di Lonate Pozzolo (VA), il Museo Emeroteca delle Acque Villoresi di Castano Primo (MI), il Centro Parco La Fagiana di Magenta (MI), e il Centro per il recupero e la conservazione della fauna ittica dei Navigli presso il Casello di Abbiategrasso.
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Per informazioni è possibile contattare l’associazione Calypso: [email protected] e 348.0624218
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Via alla progettazione della "Ciclabile del Tartaro", da Villafranca a Ostiglia
Un'infrastruttura di circa 50 km, di cui circa 17 km lungo la ferrovia dismessa Dossobuono- Isola della Scala e circa 33 km verso sud, prevalentemente lungo l'argine del Tartaro
Attualità
/ Vigasio / Via ZamboninaLa Redazione 14 settembre 2018 16:27
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4 Nasce a Dolcé la Cicladige,
per scoprire tutte le bellezze del territorio 11 agosto 2018
Si è tenuto oggi, 14 settembre, alla presenza
dell'assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti, un incontro con alcuni comuni della provincia di Verona interessati dal bacino del fiume Tartaro, Fiab ed il Consorzio di Bonifica Veronese, finalizzato ad
illustrare l'idea progettuale di realizzazione di una ciclopista lungo gli argini del fiume. L'incontro si è tenuto alla Villa Zambonina di Vigasio, comune capofila del progetto.
Ho aderito con piacere all'iniziativa - ha evidenziato l'assessore De Berti - perché deriva da una proposta molto sentita dal territorio che si inserisce ottimamente in una più ampia visione di rete ciclabile, sulla quale la Regione Veneto sta investendo importanti risorse. Molti infatti sono i progetti in corso di realizzazione grazie ai finanziamenti
destinati negli ultimi tre anni dalla Regione, che hanno consentito la programmazione di 400 km di nuovi percorsi che vanno ad
aggiungersi ai 1.300 km già realizzati.
L'idea progettuale vede lo sviluppo dell'itinerario ciclabile nel territorio di due Regioni (Veneto e Lombardia), due Province (Verona e Mantova) e dieci Comuni di cui 9 in Veneto (Villafranca di Verona, Povegliano Veronese, Castel d’Azzano, Vigasio, Isola della Scala, Trevenzuolo, Erbè, Nogara e Gazzo Veronese) ed uno in Lombardia (Ostiglia). Il tracciato ipotizzato, da
Villafranca a Ostiglia, già realizzato in alcune tratte minori, vedrà il suo sviluppo per circa 50 km, di cui circa 17 km lungo la ferrovia dismessa Dossobuono-Isola della Scala e circa 33 km verso sud, prevalentemente lungo l'argine del Tartaro con alcune diramazioni verso punti di interesse da individuare in fase di sviluppo.
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