Numero dei polinomi irriducibili a coefficienti in un campo finito Maurizio Cornalba
3/5/2014
Sia q = p h , dove p ` e un numero primo e h ` e un intero positivo. Indichiamo con µ la funzione di M¨ obius:
µ(m) =
1 se m = 1
(−1) k se m ` e prodotto di k primi distinti 0 altrimenti
Vogliamo dimostrare il seguente risultato, dovuto a Gauss.
Teorema 1. Il numero dei polinomi monici irriducibili di grado n a coefficienti in F q ` e 1
n X
d n
µ n d
q d
Sia P un polinomio monico irriducibile di grado n e sia α una sua radice. Allora F q [α] ha grado n su F q e quindi ` e isomorfo a F q
n. Poich´ e F q
n` e una estensione galoisiana di F q ne segue che P ha n radici distinte in F q
n. Osserviamo anche che se due polinomi monici irriducibili hanno una radice comune essi coincidono, per l’unicit` a del polinomio minimo. Dunque il numero che dobbiamo calcolare ` e
1 n R n
dove R n ` e il numero degli elementi di F q
nche hanno grado n su F q . In altre parole R n = #
F q
nr
[
K sottocampo proprio di Fqn
K
Scriviamo n = Q `
i=1 p e i
i, dove p 1 , . . . , p ` sono primi distinti. Notiamo che i sottocampi di F q
ncontenenti F q sono quelli della forma F q
(n/d), dove d ` e un divisore di n, e che tra questi i sottocampi propri massimali sono i campi F i = F q
(n/pi). Dunque
R n = # F q
nr
`
[
i=1
F i
(1)
Per calcolare la cardinalit` a dell’unione degli F i useremo un risultato combinatorio classico. Siano X 1 , . . . , X ` insiemi finiti. Se i 1 , . . . , i s ∈ {1, . . . , `} poniamo X i
1... i
s= X i
1∩ X i
2∩ · · · ∩ X i
s. Il risultato di cui faremo uso ` e il seguente
Lemma 1.
#
[ `
i=1
X i
=
`
X
s=1
(−1) s−1 X
i
1<i
2<···<i
s#(X i
1... i
s)
Dimostrazione. Ragioniamo per induzione su `. Se ` = 2 l’enunciato si riduce a #(X 1 ∪ X 2 ) =
#(X 1 ) + #(X 2 ) − #(X 1 ∩ X 2 ). Se supponiamo il risultato dimostrato per unioni di meno di ` insiemi possiamo scrivere
# [ `
i=1
X i
= # `−1 [
i=1
X i
+ #(X ` ) − # `−1 [
i=1
X i
∩ X `
=
`−1
X
s=1
(−1) s−1 X
i
1<···<i
s<`
#(X i
1... i
s) + #(X ` ) − #
`−1 [
i=1
X i ∩ X `
=
`−1
X
s=1
(−1) s−1 X
i
1<···<i
s<`
#(X i
1... i
s) + #(X ` )
−
`−1
X
s=1
(−1) s−1 X
i
1<···<i
s<`
#(X i
1... i
s` )
=
`
X
s=1
(−1) s−1 X
i
1<i
2<···<i
s#(X i
1... i
s)
Applichiamo il lemma appena dimostrato alla (1) osservando che, quando i 1 , . . . , i s sono distinti, F i
1... i
s= F i
1∩ F i
2∩ · · · ∩ F i
s= F
q
pi1···pisn
Si ottiene
R n = q n +
`
X
s=1
(−1) s X
i
1<···<i
s#
F q
n pi1···pis
= q n +
`
X
s=1
(−1) s X
i
1<···<i
sq
n pi1···pis
= q n +
`
X
s=1
X
i
1<···<i
sµ(p i
1· · · p i
s)q
n pi1···pis
Ponendo p n
i1