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CQI PER IL SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE ED ANTIBIOGRAMMA IN USO

NELL’ A. O. MONALDI NAPOLI

-Cuccurullo, S., Di Cecio, M., Naddeo,V., Simeone,M., Falca, M., Smeraglia, R.

U.O.C. Microbiologia e Virologia Direttore Prof. R. Smeraglia A.O.R.N. V. Monaldi - Napoli

Introduzione. Il concetto di Controllo di Qualità riferito agli esami di laboratorio si è esteso negli ultimi anni da una verifica della sola fase analitica ad una valutazione di qua-lità “globale”, intesa come verifica di tutto il complesso iter diagnostico, dal momento della richiesta (fase pre-analiti-ca) fino all’utilizzo clinico del dato (fase post-analitipre-analiti-ca). Anche nella nuova e più ampia prospettiva, restano di fon-damentale importanza l’organizzazione del Controllo Interno di Qualità (CQI) e la partecipazione ad iniziative di Controllo interlaboratori. La normativa vigente parla di CQI “minimo” in Microbiologia e Virologia. I presupposti e le condizioni indispensabili per la realizzazione di un pro-gramma di CQI vanno dalla consapevolezza della sua importanza, alla volontà di accettare l’aumento del carico di lavoro, la necessità di effettuare una procedura scritta delle varie fasi analitiche con relativa attribuzione di responsabilità . Scopo del lavoro è di riportare la nostra esperienza sul CQI in Batteriologia di un’apparecchiatura utilizzata di routine per l’esecuzione delle identificazioni e degli antibiogrammi, molto diffusa per le sue peculiarità: il

VITEK 2 Biomerieux.

Metodi. Disponiamo di ceppi ATCC per tutti i tipi di card utilizzati in routine subcolturati secondo la letteratura recente e le indicazioni fornite dalle case produttrici. E’ stato allestito un programma settimanale dettagliato, rispet-tato da tutti gli operatori, in modo da preparare quotidiana-mente: subcoltura del ceppo dalla coltura primaria di lavo-ro per il giorno successivo -relativa card di identificazione e/o antibiogramma da allestire in funzione del giorno della settimana.

Il programma VITEK prevede l’elaborazione dei risultati in automatico, sempre che ci sia una preliminare accettazione dei ceppi ATCC che dettagli il tipo di ceppo e il lotto di rife-rimento e la stampa dei risultati “non conformi” avviene appena il dato è disponibile, mentre è possibile la visualiz-zazione e la stampa dei referti desiderati in ogni momento e per molteplici esigenze come l’archiviazione mensile dei risultati, come avviene nel nostro centro.

Risultati. Nel periodo 01/04/06 – 30/04/07 sono stati effet-tuati 355 tests di cui 135 ID con il 2,22 % di discrepanze e 220 ATB con il 4,54 % di difformità considerando la card in toto . In tutti i casi si è trattato di errori manuali dell’o-peratore, mai di alterazione di molecole nel lotto di card in uso.

Conclusioni. Il CQI fornisce informazioni sulla precisione ed accuratezza dei risultati, permette cioè di validare quoti-dianamente le relative procedure analitiche di tutto il flusso di lavoro consentendo, pertanto eventuali interventi corret-tivi immediati.

015

UTILITÀ DEL TEST QUANTIFERON®-TB GOLD

IN TUBE PER LA DIAGNOSI DI INFEZIONE DA MYCOBACTERIUM TUBERCULOSIS NEI PAZIENTI CANDIDATI AL TRAPIANTO DI FEGATO.

Dal Monte P., Paolucci M., Pavoni M., Biagetti C., Morelli C., Ballardini G.,Verucchi G., Sambri V.

Dipartimento di Medicina Clinica, Specialistica e Sperimentale, Università degli Studi di Bologna

Introduzione. La diagnosi di infezione latente da

Mycobacterium Tuberculosis (TB) è difficile da

diagnosti-care nei pazienti candidati al trapianto di fegato (OLT) a causa della frequente mancanza di reattività nei confronti del test tubercolinico (TST). Recentemente sono stati svi-luppati nuovi test su sangue basati sul rilascio di interfe-ron-γ (IGRA) in seguito a stimolazione antigenica con peptidi specifici per TB. Tra questi il QuantiFERON®-TB

GOLD IN TUBE test, è stato approvato per la diagnosi di infezione tubercolare latente (LTBI) e sembra piu’ sensi-bile e specifico del TST. Scopo di questo studio è quello di valutare l’utilità dei saggi IGRA nella diagnosi di LTBI in confronto al TST, in pazienti cirrotici candidati al tra-pianto.

Metodi. Sono stati inclusi in questo studio 43 pazienti con cirrosi di varia eziologia, con o senza epatocarcinoma (HCC), in attesa di OLT. Tutti i pazienti sono stati sotto-posti a radiografia toracica o tomografia per diagnosticare tubercolosi cicatrizzate, sottoposti al TST con 5UI di BIO-CINETEST PPD e al QuantiFERON®-TB GOLD IN

TUBE test. La ricerca di micobatteri mediante esame col-turale è stata eseguita su espettorato, urina e feci nella maggioranza dei pazienti.

Risultati. Nessuno dei 43 pazienti ha dato esito indeter-minato al test QuantiFERON®-TB. I pazienti con test

IGRA positivo sono risultati essere 19 (44%), di cui 15 (79%) erano TST positivi e 11 (58%) avevano anche immagini specifiche o storie cliniche rilevanti, come anche due di quattro TST-negativi/IGRA positivi. Solo due pazienti sono risultati essere TST positive/IGRA negative: uno ha riferito una precedente vaccinazione, mentre l’altro aveva immagini radiologiche specifiche. L’esame colturale per la ricerca di micobatteri è risultata negativa in tutti i pazienti.

Conclusioni. Il test QuantiFERON®-TB GOLD IN TUBE

può rappresentare un importante strumento per identifica-re i candidati a trapianto a rischio di sviluppaidentifica-re tuberco-losi.

volume 22, numero 3, 2007 POSTER

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