• Non ci sono risultati.

Esercizio 1. Si consideri l’equazione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Esercizio 1. Si consideri l’equazione"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

EDO 2 FEBBRAIO 2010

Esercizio 1. Si consideri l’equazione

y

iv

(x) + 2y

000

(x) + 6y

00

(x) + 32y

0

(x) + 40y(x) = f (x).

i) Per f ≡ 0, provare che y(x) = xe

−2x

`e soluzione.

ii) Per f ≡ 0, determinare l’integrale generale.

iii) Per f (x) = xe

−2x

, determinare l’integrale generale.

iv) Per f ≡ 0, determinare tutte le soluzioni tali che y(0) = y

0

(0) = lim

x→+∞

y(x) = 0.

v) Determinare tutte le funzioni continue f : R → R tali che l’equazione ammetta una soluzione costante.

Soluzione. i) La funzione y(x) = xe

−2x

`e soluzione dell’equazione omo- genea se e soltanto se λ = −2 `e radice del polinomio caratteristico con molteplicit`a almeno 2. Quindi il polinomio caratteristico

p(λ) = λ

4

+ 2λ

3

+ 6λ

2

+ 32λ + 40

deve essere divisibile per (λ + 2)

2

. In effetti ci`o accade e si ha la decompo- sizione

p(λ) = (λ + 2)

2

2

− 2λ + 10),

e quindi la funzione `e soluzione (alternativamente si pu`o provarlo diretta- mente, inserendo la funzione nell’equazione.)

ii) Dalla decomposizione del polinomio caratteristico, abbiamo subito le seguenti radici λ = −2 con molteplicit`a 2 e λ = 1 ± 3i con molteplicit`a 1.

Quindi l’integrale generale richiesto `e dato dalle funzioni del tipo

y(x) = c

1

e

−2x

+ c

2

xe

−2x

+ c

3

e

x

cos(3x) + c

4

e

x

sin(3x), c

1

, c

2

, c

3

, c

4

∈ R.

iii) La funzione f (x) = xe

−2x

`e annichilita dall’operatore µ d

dx + 2

2

,

e quindi le soluzione dell’equazione non omogenea sono soluzioni dell’equazione omogenea del sesto ordine associata al polinomio

1

(2)

q(λ) = (λ + 2)

4

2

− 2λ + 10)

Ne segue che il pezzo “significativo” dell’integrale particolare `e della forma y(x) = ax

2

e

−2x

+ bx

3

e

−2x

,

per opportuni a, b ∈ R. Inserendo nell’equazione si trova a = b = 1/108.

Quindi l’integrale generale `e dato dalle funzioni della forma y(x) = c

1

e

−2x

+c

2

xe

−2x

+c

3

e

x

cos(3x)+c

4

e

x

sin(3x)+ 1

108 x

2

e

−2x

+ 1

108 x

3

e

−2x

, con c

1

, c

2

, c

3

, c

4

∈ R.

iv) Notiamo che, presa una qualunque soluzione y dell’equazione omoge- nea, si ha

x→+∞

lim y(x) = lim

x→+∞

(c

1

e

−2x

+ c

2

xe

−2x

+ c

3

e

x

cos(3x) + c

4

e

x

sin(3x)) =

x→+∞

lim (c

3

e

x

cos(3x) + c

4

e

x

sin(3x)) = 0 ⇐⇒ c

3

= c

4

= 0.

Imponendo le altre condizioni richieste, si trova che l’unica funzione che le soddisfa `e la funzione nulla.

v) Se y ≡ c `e soluzione, allora inserendola nell’equazione, si trova f = 40c e quindi f `e costante. Viceversa, se f `e costante, allora la costante y = f /40

`e soluzione. Quindi le funzioni f richieste sono tutte e sole le costanti.

Esercizio 2. Data l’equazione y

0

(t) = max

³ y(t), 1

´

sin y(t) − y(t),

i) studiare qualitativamente le soluzioni ed abbozzarne un grafico;

ii) il problema di Cauchy con dato y(0) = 1 ha un’unica soluzione?

Soluzione. i) La dinamica `e la funzione

f (t, x) = max(x, 1) sin x − x,

che `e definita su tutto R

2

, `e continua, ma non `e C

1

. Essa `e per`o local- mente Lipschitziana in x uniformemente in t. Infatti, l’uniformit`a `e ovvia

2

(3)

in quanto non dipende da t: l’equazione `e autonoma; la Lipschitzianit`a dis- cende da quella della funzione max(x, 1) (con costante 1) e dalla limitatezza e Lipschitzianit`a della funzione seno (anch’essa con costante 1):

|f (t, x) − f (t, z)| ≤ | max(x, 1) sin x − max(z, 1) sin z| + |x − z| ≤

| max(x, 1) sin x − max(x, 1) sin z| + | max(x, 1) sin z − max(z, 1) sin z|+

|x − z| ≤ max(x, 1)|x − z| + |x − z| + |x − z|,

da cui la locale Lipschitzianit`a attorno a x (in generale: funzione Lips- chitziana per funzione Lipschitziana limitata d`a funzione Lipschitziana (al- meno localmente)).

Quindi c’`e esistenza e unicit`a locale per ogni dato iniziale. Inoltre si ha, per ogni (t, x),

|f (t, x)| ≤ max(x, 1) + |x| ≤ 2|x| + 1, da cui si deduce che le soluzioni sono definite per tutti i tempi.

Gli zeri di f sono i valori (indipendentemente da t) x = 0, x = π

2 + 2kπ, k ∈ N, per cui abbiamo le infinite soluzioni costanti

y(x) ≡ 0, y(x) ≡ π

2 + 2kπ, k ∈ N.

Per l’unicit`a, le soluzioni non possono mai attraversarsi una con l’altra.

Per quanto riguarda il segno di f si ha (ricordare la disuguaglianza

| sin x| ≤ |x| per ogni x ∈ R)

 

f (t, x) > 0 se x < 0, f (t, x) < 0 se x ≥ 0,

f (t, x) = 0 se e soltanto se x = 0, x =

π2

+ 2kπ, k ∈ N.

Quindi le soluzioni che assumono valori negativi restano negative per sem- pre e sono strettamente crescenti; le traiettorie che assumono valori positivi diversi da π/2 + 2kπ sono positive per tutti i tempi, sono strettamente de- crescenti e non raggiungono mai valori nulli o del tipo π/2 + 2kπ (e quindi sono limitate).

Per quanto riguarda il comportamento all’infinito, le soluzioni negative (essendo crescenti e negative) devono tendere ad un valore finito ` ≤ 0 per

3

(4)

t → +∞. Se quindi anche la derivata tende ad un limite finito, questo non pu`o che essere 0. Nel nostro caso si ha

t→+∞

lim y

0

(t) = sin y(t) − y(t) = sin ` − ` = 0 =⇒ ` = 0.

Quindi le soluzioni negative tendono a 0 per t → +∞. Invece, per t → −∞, esse tendono a −∞. Infatti, essendo monotone devono tendere a −∞ ≤ ` <

0, ma se −∞ < ` < 0, allora, come prima, la derivata deve annullarsi e questo `e impossibile. Le soluzioni positive, invece, sono decresenti e limitate.

Quindi tendono a valori finiti per t → ±∞. Con ragionamenti analoghi a quelli qui sopra si ha che

 

 

 

 

0 < y < π

2 =⇒ lim

t→−∞

y(t) = π 2 , lim

t→+∞

y(t) = 0, π

2 + 2kπ < y < π

2 + 2(k + 1)π =⇒

t→−∞

lim y(t) = π

2 + 2(k + 1)π, lim

t→+∞

y(t) = π

2 + 2kπ ii) La risposta `e s`ı (gi`a provato nel punto i)).

4

Riferimenti

Documenti correlati

La studiamo perci` o nell’intervallo [0, 2π], dove la funzione `e non negativa... Bisogna quindi studiare la convergenza dell’integrale

Per tali x studiamo la convergenza assoluta con il criterio asintotico della radice...

Per il teorema sull’algebra delle derivate, per quello sulla derivata della funzione composta, per il dominio della derivata del modulo (si osservi che sin x 6= 0 in dom(f )),

Avendo evidentemente f α anche segno costante, andiamo a studiarne il comportamento asintotico agli estremi dell’intervallo di integrazione... Essendo una serie a termini

termine generale della serie risulta essere (−1) n /(n + 1) e quindi la serie converge per il criterio di Leibniz, ma non converge assolutamente perch´ e il termine generale, in

Universit` a degli Studi di Roma Tre. Corso di Laurea in Ingegneria civile

Universit` a degli Studi di Roma Tre. Corso di Laurea in Ingegneria civile

Corso di Laurea in Scienze Fisiche Prova scritta del