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33 “Disposizioni regionali per favorire la riduzione in mare e sulle spiagge dei rifiuti plastici” Signori Consiglieri, il presente progetto di legge è volto a ridurre i rifiuti in mare

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ATTI ASSEMBLEARI XI LEGISLATURA

Relazione illustrativa alla proposta di legge n. 15

ad iniziativa dei Consiglieri Ruggeri, Lupini, Santarelli, Antonini, Assenti, Borroni, Serfilippi, Casini, Rossi, Vitri

Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2018, n. 33 “Disposizioni regionali per favorire la riduzione

in mare e sulle spiagge dei rifiuti plastici”

Signori Consiglieri,

il presente progetto di legge è volto a ridurre i rifiuti in mare.

Il tema dei rifiuti marini, in particolar modo quelli di origine plastica, ha assunto un carattere emergenziale a livello mondiale, con migliaia di specie marine che ogni anno si estinguono a causa di questi rifiuti, mettendo a rischio l'intero ecosistema marino. Anche il nostro Mediterraneo ne è coinvolto, con oltre mezzo milione di tonnellate di plastica che ogni anno vengono scaricate nelle sue acque, e molte di queste, attraverso le vie di trasporto fluviale, provengono dell'entroterra.

Nella scorsa legislatura, con la legge 33/2018 ad oggetto: “Disposizioni regionali per favorire la riduzione in mare e sulle spiagge dei rifiuti plastici” si è posta l'attenzione verso la riduzione in mare dei rifiuti plastici con particolare riferimento a quelli derivanti dall'attività di pesca ed acquacoltura.

Inoltre, con la mozione n. 530/2019 si è posta l'attenzione verso la riduzione in mare dei rifiuti trasportati dai corsi d'acqua, impegnando la Regione a stanziare risorse per la realizzazione di progetti funzionali a raggiungere tale obbiettivo.

Con questa Proposta di Legge si vuole agevolare lo sviluppo di progetti che applicano, anche innovandole o migliorandole, le tecniche di intercettazione dei rifiuti che scorrono lungo i corsi fluviali come, ad esempio:

- barriere in polietilene che intercettano, raccolgono e selezionano la plastica galleggiante e altri rifiuti, modalità già utilizzata nel fiume Po;

- reti posizionate all'uscita dei tubi di drenaggio.

In particolare, il progetto sul fiume Po, denominato “Il Po d’AMare”, è uno dei primi progetti al mondo di prevenzione della dispersione dei rifiuti prima che arrivino in mare, intercettandoli là dove

“nascono”, cioè le zone interne, e impedendo che vengano trasportati dai corsi d’acqua. Queste buone pratiche contribuiscono, in sinergia, a rendere più efficaci le misure del piano di azione nazionale come la legge denominata “Salva Mare”, passata alla Camera a ottobre 2019, che stabilisce che i rifiuti accidentalmente pescati in mare o nelle acque interne siano assimilati ai rifiuti prodotti nelle navi, quindi ai normali rifiuti urbani.

Ricordiamo infine la delibera di Giunta n. 217 del 18/03/2016, con la quale venne istituito il “Tavolo Tecnico Regionale permanente di coordinamento per i contratti di fiume”, strumento volontario di programmazione strategica e negoziata per perseguire la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche, la valorizzazione dei territori fluviali, che ha sede presso la Regione Marche. E’ opportuno che un rappresentante di questo Tavolo sia presente in quello previsto dalla l.r. 33/2018, in modo da coordinare gli interventi di mitigazione della diffusione dei rifiuti plastici per via fluviale che si vogliono implementare con questa proposta di legge.

Dall’applicazione di questa legge non derivano né possono derivare nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale. Alla sua attuazione si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla legislazione vigente.

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