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2. DESCRIZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE

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Academic year: 2022

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ARCH. ALESSANDRO ZUFFERLI COPYRIGHT WARNING: I DISEGNI, LE SPECIFICHE E IL RESTO DEL MATERIALE (CHE IN QUESTA NOTAZIONE E' STATO COMPLESSIVAMENTE CHIAMATO "IL MATERIALE") SONO OGGETTO DEL COPYRIGHT E CONSEGUENTEMENTE PROTETTI DA LEGGI ITALIANE ED INTERNAZIONALI. QUALUNQUE RIPRODUZIONE, ADATTAMENTO O ALTRO USO DEL MATERIALE SENZA IL CONSENSO SCRITTO DELL'ARCH. ALESSANDRO ZUFFERLI, COSTITUIRA' UNA VIOLAZIONE DI QUESTE LEGGI E COLUI CHE NON LE RISPETTERA' SARA' PASSIBILE DI SANZIONI CIVILI ED AZIONI LEGALI. LE DIMENSIONI SCRITTE HANNO LA PRECEDENZA SULLE DIMENSIONI IN SCALA. QUALUNQUE CAMBIAMENTO FATTO DAL CONTRACTOR DOVREBBE ESSERE DOCUMENTATO ED INOLTRATO A QUESTO UFFICIO PER ESSERE APPROVATO. I CONTRACTORS DOVREBBERO VERIFICARE TUTTE LE PRINCIPALI DIMENSIONI IN LOCO E NOTIFICARE IMMEDIATAMENTE QUALSIASI DISCREPANZA. GLI SHOP DRAWINGS DEVONO ESSERE MANDATI A QUEST'UFFICIO PER ESSERE APPROVATI PRIMA DELL'EFFETTIVA MESSA IN OPERA.

IL CONTRACTOR DEVE ASSICURARSI CHE IL DISEGNO SIA STATO EMESSO PRIMA DI COMINCIARE IL LAVORO.

RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA A SUD DI

VIALE ALDO MORO

TREVIGLIO -BG-

PROGETTO ARCHITETTONICO: arch. Alessandro Zufferli

via Cavour 7b, Madone, BG, Italy

P.IVA 03052770165 e C.F. ZFFLSN74P30A940B mail: alezufferli@gmail.com

pec: alessandro.zufferli@archiworldpec.it web: www.alezufferli.it

CLIENTE: ABR Costruzioni s.r.l.

via F.lli Galliari 20, Treviglio, BG, Italy C.F. e P.IVA 03501390169

mail: abrcostruzionisrl@open.legalmail.it

PIANO ATTUATIVO IN VARIANTE

Relazione tecnica-illustrativa opere di urbanizzazione

18001_PL_RE_803_00.doc

14.09.2018 00

-

803

CLIENTE: Rovida Cesare

via Boldrini 10, Vigevano, PV, Italy C.F. RVDCSR34M11G388H

PROGETTO TECNICO: geom. Giovanni Luigi Allievi

via A.Gramsci 4, Arcene, BG, Italy

P.IVA 04174480162 e C.F.LLVGNN62L01A794Q mail: std.allievi@gmail.com

pec: giovanniluigi.allievi@geopec.it 14.09.2018

00 Prima consegna

RELAZIONE

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1. PREMESSE

Il progetto allegato alla presente relazione, è relativo alle opere di urbanizzazione previste nell’ambito della "VARIANTE AL PIANO ATTUATIVO " AMBITO 8 - VIALE ALDO MORO" da realizzarsi nel Comune di Treviglio ( BG).

L’ambito si colloca nella parte sud/ovest del territorio comunale, nell’area posta a sud del Viale Aldo Moro e del Piano Insediamenti Produttivi esistente.

2. DESCRIZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE

L’intervento urbanizzativo nel suo complesso, interessa una superficie complessiva di circa 96.730 m², internamente all'Ambito e mq 6.470 quali aree di via A. Moro interessate dalla formazione dei 2 svincoli rotatori e relative pertinenze (tot. 103.200 mq). Di dette aree, circa mq 50.150, sono quelle interessate da opere di urbanizzazione di cui al presente progetto, le restanti sono destinate a superfici edificabili e loro pertinenze.

Le aree oggetto di opere di urbanizzazione risultano così suddivise per destinazione:

a) aree per urbanizzazione primaria (mq. 27.680)

• m² 15.700 destinate a sedi stradali parcheggi e nuovi svincoli rotatori;

• m² 5.700 destinate a sedi ciclabili e pedonali;

• m² 6.280 destinate ad aiuole a verde pubblico

b) aree per urbanizzazione secondaria - aree a parco pubblico (mq 22.470)

• m² 730 destinate a percorsi ciclopedonali;

• m² 20.520 destinate a aree a prato.

• m² 1.220 destinate a nuova sede Riale Frate.

PLANIMETRIA DI INQUADRAMENTO

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Il progetto delle opere urbanizzative a servizio del Piano Attuativo in argomento, prevede essenzialmente l’esecuzione delle seguenti opere:

1. REALIZZARE internamente al nuovo comparto produttivo/commerciale, nuove sedi stradali per complessivi mq. 15.000 circa. Tali nuovi tronchi stradali si attesteranno sulla viabilità esistente di via A. Moro (da riqualificare), e saranno caratterizzati da sezioni variabili a doppio senso di marcia con marciapiedi rialzati su ambo i lati. Tali nuove strade, denominate progettualmente "strade A - B e C", si sviluppano per una lunghezza complessiva di circa 900 metrilineari e si attestano sulla via A.Moro, attraverso 3 svincoli rotatori , di cui uno esistente (rotatoria realizzata da BreBeMi) e due di nuova formazione , rotatoria R1 all'itersezione con via F. Parri e rotatoria R3 in lato est dell'intervento;

2. REALIZZARE, n. 3 svincoli rotatori a raso, due sulla Via A.Moro ed uno internamente all'Ambito , all'intersezione delle 3 nuove strade:

- il primo R1, sulla via Moro, centrale al nuovo Piano attuativo e già previsto dal vigente PGT, raccorda la via A. Moro, in lato nord con la via F.Parri (in luogo dell'attuate incrocio a T), ed in lato sud il nuovo comparto edificatorio, attraverso il tronco stradale "strada B". Detta rotatoria avrà un diametro di 50.00 m., al netto dei percorsi ciclopedonali laterali;

PLANIMETRIA ROTATORIA R1 SU VIA A. MORO

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- il secondo R2, posto internamente all'ambito, raccorda le 3 nuove strade "A- B-C" del comparto edificatorio e una strada di servizio per l'area agricola posta a sud dell'intervento.

Detta rotatoria avrà un diametro di 33,00 m., al netto dei percorsi ciclopedonali laterali.

PLANIMETRIA ROTATORIA R2 INTERNA AL COMPARTO

- il terzo R3, posto sul limite est dell'intervento, raccorda la via A. Moro con il nuovo comparto edificatorio, attraverso il tronco stradale "strada C". Detta rotatoria avrà un diametro di 46.00 m., al netto dei percorsi ciclopedonali laterali.

PLANIMETRIA ROTATORIA R3 SU VIA A. MORO

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Le rotatorie su via A. Moro, R1 e R3, unitamente a quella recentemente realizzata nell'ambito delle opere BreBeMi e posto sul limite ovest del nuovo comparto, consentiranno, sia di dare un collegamento viabile e ciclopedonale, in sicurezza al nuovo ambito edificatorio, e nel contempo regolamentare i controllare i flussi veicolari, traffici ciclopedonali e i loro attraversamenti, sia primari (via A. Moro), che secondari (strade laterali ed ingressi parcheggi), in un quadro che privilegi standard ambientali e sicurezza.

Si evidenzia, che la realizzazione dei due nuovi svincoli, posti entrambi ad interdistanza omogenea, dalle 2 rotatorie presenti all'inizio ed alla fine di tale viale, permetterà di moderare e regolare la velocità di percorrenza sul Viale A. Moro. Inoltre, con detti nuovi svincoli, si potrebbe prendere in considerazione, per tutti gli innesti sul viale, di consentire le sole svolte a destra, sia in entrata che in uscita, eliminando le manovre di svolta a sinistra, sicuramente fonti di pericoli ed rallentamenti, pericolosità certamente riscontrabile nell'attuale ingresso su via De Nicola e negli ingressi alle aree a parcheggio in lato nord della via A. Moro. Nel contempo viene altresì eliminato l'attuale accesso diretto su via A. Moro, della stradina campestre di Via Ronchi, convogliando il suo traffico, prevalentemente agricolo, sulla strada interna C.

La soluzione progettuale, non presenta sotto il profilo viabilistico, controindicazioni di alcun genere, anche se dovrà essere verificata e confrontata, attraverso uno studio d'impatto, volto a verificare tutto l'assetto funzionale dell'intero impianto viabilistico gravante su via A. Moro.

Visto, però, l'imminente apertura al traffico, della nuova bretella di collegamento tra l'ingresso Brebemi e la strada provinciale Rivoltana, che porterà ripercussioni anche sul traffico della via A. Moro, è opportuno rimandare tale verifica a dopo apertura della sopraccitata struttura.

3. REALIZZARE ed attrezzare a parcheggio pubblico, n. 2 aree per complessivi mq. 1800 circa, equamente dislocate lungo le strade A e C., il tutto con formazione di complessivi n°

111 posti auto di cui n° 5 stalli destinati a portatori di handicaps;

4. REALIZZARE lungo tutto il fronte sud, della Via A.Moro interessata dall'intervento, e a lato della nuova strada A, una pista ciclopedonale, da collegare ai percorsi ciclopedonali esistenti e in futuro da collegare alla pista ciclabile recentemente realizzata lungo la via Lodi che collega il centro cittadino, nonchè alla prevista pista ciclopedonale, attualmente in fase di progettazione da parte dell'Amministrazione Comunale, collegante i territori comunali di Treviglio e Casirate.

SEZIONE PISTA CICLOPEDONALE A LATO VIA A. MORO

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Detta pista sarà separata dalla carreggiata stradale da un’aiuola contenente un filare di alberature. Tale struttura si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 920.00, con una larghezza di m. 3.00;

5. SPOSTARE un tratto del Riale comunale denominato "RIALE REGAZZONE", corrente attualmente in lato sud del viale A.Moro a lato dell'attuale area agricola da urbanizzare, mediante spostamento sul perimetro esterno dell'intervento a ridosso delle aree agricole.

Al fine di ottimizzare sia le esigenze di viabilità per la nuova zona di espansione, che quelle, idrauliche ed ambientali, si rende necessario, un intervento di modifica, di un tratto, del tracciato del Riale Regazzone, facente parte del reticolo idrico di bonifica, con spostamento del sedime dell'alveo sul perimetro esterno del piano, assicurandone la continuità della funzione irrigua a servizio dei fondi agricoli attualmente serviti dallo stesso. Con la realizzazione dei nuovi svicoli rotatori ed i loro bracci di innesto, l'attuale posizione del canale non risulta idraulicamente compatibile, in quanto oltre alla necessità di rettificare tutta la livelletta del tratto e rifare tutto il canale ormai in stato di forte degrado, si dovrebbe sifonare il riale per tratti troppo lunghi, inoltre risulterebbe quanto mai difficoltoso se non impossibile, garantire la funzione irrigua alle aree agricole a sud del nuovo comparto edificatorio.

Pertanto, si prevede la dismissione di un tratto di circa ml. 750 del riale corrente, in senso ovest-est, lungo la via A. Moro, a partire dallo sbocco del sifone presente nella zona della nuova rotatoria BreBe.Mi, sino all'intersezione con la via Ronchi, andando poi a posizionarlo lungo il perimetro esterno al Piano sui lati ovest-sud-est, con ricollegamento sempre sul tratto corrente a lato della via A. Moro in prossimità della intersezione con la via Ronchi, il tutto con uno sviluppo lineare di circa 900 ml., tutto su aree di proprietà dei lottizzanti. Con lo spostamento, saranno garantiti e definiti tutti gli aspetti relativi alle servitù da imporre, alle cessione dei sedimi di aree, nonchè ai ricollegamenti idraulici con i fossi e bocchette private al fine di assicurare continuità al servizio irriguo sui terreni interessati e serviti dal Riale.

Inoltre, sul lato del parco pubblico, a protezione dell’alveo del fosso, viene prevista la posa di una staccionata in elementi di legno (piantoni e traversi) altezza fuori terra cm 80/100, in pino nordico, impregnato a pressione in autoclave

SEZIONE AREA A PARCO E CANALINA

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6. ATTREZZARE A VERDE

piste ciclopedonali, nonchè le aree delle rotatorie mq. 6.280, dislocate in più punti

formazione di tappeto erboso, predisposizione di impianto di innaffio automatico, messa a dimora di essenze arboree con costituzione di filari di piante con essenze autoctone in

sia lungo l’aiuola delimitante la pista ciclopedonale e la carreggiata veicolare, sia nei tornelli dei marciapiedi ove previsti, e messa a dimora di cespugli fioriferi.

- fornitura e posa di elementi di arredo urbano, quali panchine e cestini 7. REALIZZAZIONE DI AREE A PARCO PUBBLICO

L'intervento prevede la realizzazione di n. 2 aree a verde da attrezzare a parco pubblico, dette aree denominate progettualmente "area V1 e area V2" hanno una superficie complessiva di circa mq 21.250 ( mq 7.650 area V1 e mq

PLANIMETRIA AREE A PARCO PUBBLICO

• l’area V1 è posta sulla parte ovest del comparto, in fregio alla via A. Moro, è delimitata:

sul lato nord dalla pista ciclopedonale di via A. Moro, su

pedonali del parco, sul lato ovest ed sud viene delimitata d

insediamenti, mentre in lato est si attesta sulla ciclabile a lato della rotatoria R1.

Tale area, avente una superficie complessiva di circa pubbico attrezzato mediante:

- riporto di terreno coltivo, con riutilizzo del materiale di scavo proveniente dalle operazioni di sbancamento delle strade e parcheggi:

- formazione di tappeto erboso dotato di impianto di innaf

- creazione di collegamenti di attraversamento pedonale con piazzetta centrale, debitamente pavimentati

legante;

- messa a dimora di essenze arboree di tipo autoctono e cespugli

- posa di elementi di arredo urbano , panchine , cestini portarifiuti e fontanella;

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ATTREZZARE A VERDE, le aiuole e le fasce laterali delimitanti sia i

piste ciclopedonali, nonchè le aree delle rotatorie, aventi una superficie complessiva di circa , dislocate in più punti del comparto, mediante: - riporto di terreno coltivo, formazione di tappeto erboso, predisposizione di impianto di innaffio automatico, messa a

con costituzione di filari di piante con essenze autoctone in

sia lungo l’aiuola delimitante la pista ciclopedonale e la carreggiata veicolare, sia nei tornelli dei marciapiedi ove previsti, e messa a dimora di cespugli fioriferi.

fornitura e posa di elementi di arredo urbano, quali panchine e cestini REALIZZAZIONE DI AREE A PARCO PUBBLICO

la realizzazione di n. 2 aree a verde da attrezzare a parco pubblico, dette aree denominate progettualmente "area V1 e area V2" hanno una superficie complessiva di

area V1 e mq 13.600 area V2) oltre a mq. 1.2 AREE A PARCO PUBBLICO

V1 è posta sulla parte ovest del comparto, in fregio alla via A. Moro, è delimitata:

sul lato nord dalla pista ciclopedonale di via A. Moro, sulla quale si innestano i percorsi pedonali del parco, sul lato ovest ed sud viene delimitata dalle aree dei nuovi insediamenti, mentre in lato est si attesta sulla ciclabile a lato della rotatoria R1.

Tale area, avente una superficie complessiva di circa m² 7.650, sarà sistemata a verde pubbico attrezzato mediante:

riporto di terreno coltivo, con riutilizzo del materiale di scavo proveniente dalle operazioni di sbancamento delle strade e parcheggi:

formazione di tappeto erboso dotato di impianto di innaffio automatico;

creazione di collegamenti di attraversamento pedonale con piazzetta centrale, debitamente pavimentati con pavimentazione in frantumato di pietra stabilizzata con messa a dimora di essenze arboree di tipo autoctono e cespugli fioriferi;

posa di elementi di arredo urbano , panchine , cestini portarifiuti e fontanella;

sia i marciapiedi, sia le , aventi una superficie complessiva di circa riporto di terreno coltivo, formazione di tappeto erboso, predisposizione di impianto di innaffio automatico, messa a con costituzione di filari di piante con essenze autoctone in varietà, sia lungo l’aiuola delimitante la pista ciclopedonale e la carreggiata veicolare, sia nei tornelli

la realizzazione di n. 2 aree a verde da attrezzare a parco pubblico, dette aree denominate progettualmente "area V1 e area V2" hanno una superficie complessiva di oltre a mq. 1.220 per zona roggia).

V1 è posta sulla parte ovest del comparto, in fregio alla via A. Moro, è delimitata:

lla quale si innestano i percorsi alle aree dei nuovi insediamenti, mentre in lato est si attesta sulla ciclabile a lato della rotatoria R1.

, sarà sistemata a verde riporto di terreno coltivo, con riutilizzo del materiale di scavo proveniente dalle

fio automatico;

creazione di collegamenti di attraversamento pedonale con piazzetta centrale, con pavimentazione in frantumato di pietra stabilizzata con

fioriferi;

posa di elementi di arredo urbano , panchine , cestini portarifiuti e fontanella;

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- formazione di un muretto/panchina in pietra con funzioni di seduta e delimitazione area sosta, pavimentata con pavimentazione in frantumato di pietra stabilizzata con legante ;

• l’area V2 è posta sulla parte ovest del comparto ma sul lato sud a confine con l'area agricola. L'area risulta delimitata su tre lati , ovest, sud ed est dalla canalina del Riale Regazzoni, mentre sul lato nord, confina con la sede stradale della strada A e con la rotatoria R3, sulle quali si attestano i collegamenti dei percorsi ciclopedonali previsti nell'area.

Tale area, avente una superficie complessiva di circa m² 13.600 oltre all'area occupata dal riale irriguo, sarà sistemata a verde pubbico attrezzato mediante:

- riporto di terreno coltivo, con riutilizzo del materiale di scavo proveniente dalle operazioni di sbancamento delle strade e parcheggi:

- formazione di tappeto erboso dotato di impianto ;

- messa a dimora di essenze arboree di tipo autoctono e cespugli fioriferi;

- protezione dell’alveo canale irriguo corrente lungo il perimetro sud del parco, mediante posa di staccionata in elementi di legno (piantoni e traversi) altezza fuori terra cm 80/100, in pino nordico;

-

8. REALIZZARE sulle suddette aree di tutti gli impianti tecnologici in sottosuolo quali ; - rete fognatura per acque nere;

- rete tombinatura e smaltimento acque meteoriche;

- rete metanodotto;

- rete acquedotto;

- rete distribuzione energia elettrica, con linee di bassa e media tensione, con predisposizione di n. 2 cabine di trasformazione;

- rete telefonica e telematica ; - impianto illuminazione pubblica.

L’opera sarà completata con la formazione della prescritta segnaletica verticale ed orizzontale.

3. CARATTERISTICHE PROGETTUALI

Il progetto prevede :

a) per quanto concerne gli assi viari, svincoli rotatori e parcheggi pubblici : Il diagramma costruttivo di tutti i tronchi viari e parcheggi sarà caratterizzato da:

• scavo di scoticamento e sbancamento per formazione cassonetto stradale, spessore variabile ;

ricarica per formazione massicciata spessori variabili (min. cm 50);

• formazione strato di base con tout-venant bitumato da cm. 8 compresso;

• formazione di strato di collegamento e sagomature, sugli svincoli rotatori, in conglomerato bituminoso, tipo binder, spessore medi compresso cm. 4;

• formazione tappeto usura stradale in conglomerato bituminoso, tipo bitulite, spessore compresso cm. 3;

per le piste ciclopedonali è prevista la pavimentazione bituminosa con tappeto di tipo colorato ;

• formazione di massetto in cls sp. cm 10 e sovrastante tappeto usura stradale in conglomerato bituminoso, tipo bitulite, spessore compresso cm. 3, per zone pedonali;

• cordonature in granito, sez. cm. 12x25, per sopraelevazione zone pedonali e posa di dardini da cm.50 e lastre da cm.50 per accessi carrali ai lotti.

• cordonature in granito, sez. cm. 12x12, per delimitazioni a raso zone ciclabili, pedonali e aree a verde;

• cordonature di cemento sormontabili, tipo provincia, sez 50x20 cm per svincoli rotatori e relative aiuole spartitraffico.

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9 b) per quanto concerne la rete fognaria per acque nere

• Si prevede la formazione di una nuova rete di fognatura, a servizio della zona produttiva/commerciale, per recepimento acque nere dei nuovi insediamenti, mediante posa di 950 m. di condotte in grés ceramico, diam. 300 mm, della classe di resistenza allo schiacciamento minimo di 160 KN/m2, in conformita' alle norme europee UNI EN295, con giunto elastico poliuretanico, posate su letto di sabbia, rinfiancate e ricoperte da ghiaietto o cls per uno spessore di cm 15 oltre la generatrice superiore della condotta, complete di tutti gli allacci agli insediamenti in programma, con tubazioni in pvc serie UNI EN 1401-1 SDR 34 - SN8 aventi diametro 200 mm.

Tale rete sarà allacciata al collettore Cogeide corrente lungo il lato ovest dell'intervento.

• Sui nuovi collettori saranno realizzati pozzetti d'ispezione in calcestruzzo vibrato a tenuta idraulica senza l'impiego di sigillanti o stuccature di qualsiasi natura sia per gli innesti principali che per gli eventuali allacciamenti.

• I pozzetti d’ispezione saranno in calcestruzzo vibrato realizzati con l'impiego di cemento ad alta resistenza ai solfati, con camera di diametro interno di mm 1000, con spessore minimo della parete di mm 150. Il pozzetto, per altezze fino a tre metri, dovra' essere realizzato in due soli elementi: la base completa con fori d'innesto, rivestimenti interno in polycrete con sagomatura del fondo e l'elemento monolitico di rialzo ad altezza come da progetto completo di cono di riduzione fino al diametro di circa mm 600 necessario per la posa del chiusino in ghisa sferoidale Ø 600, classe D 400, tipo incernierato.

• Ogni allaccio dovrà sfociare nelle camerette d’ispezione e sopra la quota della banchina. Pertanto dovranno essere predisposti nelle pareti delle camerette idonei innesti a tenuta idraulica.

• Tutti gli scavi, eseguiti con mezzo meccanico prevedono la sostituzione di parte del materiale, dovranno avere una profondità prevista dai profili progettuali, con una sezione trasversale trapezioidale e dovranno avere una profondità di ricoprimento minimo di 80 cm.

c) per quanto concerne la rete fognaria nera e tombinatura acque meteoriche

• La rete di tombinatura per raccolta delle acque meteoriche, provenienti dalle superfici pavimentate destinate a sedi stradali, aree a parcheggio, pedonali e ciclabili, viene prevista con caditoie monolitiche sifonate e condotte in PVC serie UNI EN 1401-1 SDR 41 - SN4, aventi diametro variabile da 160 a 630 mm., posate su letto di sabbia, rinfiancate e ricoperte da cls per uno spessore di cm 10 oltre la generatrice superiore della condotta.

• Tutte le caditoie nuove o esistenti da sostituire saranno costituite da elementi prefabbricati in CAV monolitici sifonati aventi dimensioni interne 45x45x90 e saranno dotate di nuova griglia in ghisa grigia del peso di 70 kg cadauno.

• I pozzetti di ispezione delle nuove tombinature, previsti ad ogni cambiamento di diametro, avranno dimensioni interne di diametro 60 cm o quadrati cm 60x60, per collettori con altezza max. 1.10 m., da piano strada a scorrimento, mentre per altezze superiori si prevedono pozzetti d’ispezione prefabbricati con camera di diametro interno di mm 1000, con spessore minimo della parete di mm 150. Il pozzetto, dovra' essere realizzato in due soli elementi: la base completa con fori d'innesto, rivestimenti interno in polycrete con sagomatura del fondo e l'elemento monolitico di rialzo ad altezza come da progetto completo di cono di riduzione fino al diametro di circa mm 600

• Ogni pozzetto sarà dotato di chiusino in ghisa sferoidale Ø 600, classe D 400, tipo incernierato.

• Le acque meteoriche così raccolte, previa separazione delle acque di prima pioggia da convogliarsi in apposita tubazione/vasca volano interrata in PEAD per successiva immissione nella rete nera al termine dell'evento piovoso, verranno immesse ai fini del rimpinguamento della falda acquifera in una batteria di pozzi perdenti e tubazione drenante, conformemente alle direttive regionali del Piano Regionale di risanamento delle acque.

d) per quanto concerne lo spostamento del riale irriguo

Il progetto prevede la messa in opera di un canale a sezione trapezoidale, costituito da canalette prefabbricate (tipo 90), similare per caratteristiche geometriche (sezione e pendenze) del tratto esistente a monte del sifone da cui parte il tratto oggetto di spostamento.

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Il nuovo tratto avrà le seguenti caratteristiche geometriche ed idrauliche:

• Lunghezza della tratta = ml 900.00

• Dislivello (tra sbocco attuale sifone e quota scorr. tratto da confermare) = m. 1.01

• Pendenza uniforme della tratta = 0.07 %

All'inizio della tratta,viene previsto il prolungamento del sifone esistente al fine di permettere il eventuale collegamento viabile o ciclopedonale dalla nuova zona in espansione con la via A.Moro e lungo la tratta sono progettati n.2 sifoni necessari per collegamenti irrigui alle aree retrostanti l'intervento.

Il delta tra dislivello esistente e quello previsto per il nuovo tratto, pari a m 0.38 = 1.01- (900*0.7/1000)= 0.34 , servirà in sede di progetto esecutivo essere utilizzato per soddisfare le perdite di carico di sopraccitati sifoni.

e) per quanto concerne la rete metanodotto

La nuova rete di distribuzione CH4, sarà costituita mediante fornitura, posa e saldatura per elettrofusione di condotte e pezzi speciali in PEAD DN 200 serie S5 SDR 11 PE 100, idonei per la distribuzione di gas combustibili conformi alle norme UNI EN 1555-2:2004.i con marchiatura IIP e prodotto con polietilene vergine 100% in barre o rotoli. Tale rete si sviluppa complessivamente per circa 1120 ml. e si allaccia in tre punti alla rete esistente a lato di via A. Moro, garantendo in tal modo una omogenea pressione di esercizio.

Le condotte, poste ad una profondità minima d’interramento di cm 90 sopra la generatrice del tubo, avranno diametro esterno De 200 e saranno costituite a mezzo di tubazioni in barre di lungh. max 12.00 m verranno saldate tra loro testa a testa o con manicotti elettrosaldabili, posate su letto di sabbia sp.

minimo cm. 10, rinfiancate e ricoperte, sempre con sabbia, per cm 20 sopra la generatrice del tubo.

Nelle operazioni di reinterro sarà essere posto in opera, 30 cm sopra la tubazione un nastro segnalatore.

Gli allacci ai singoli lotti produttivi e commerciali. verranno effettuati con tubazioni aventi diametro De 63 in PEAD serie S5 (PE 100), e comprenderanno la fornitura e posa di giunto dielettrico con rubinetto di morosita' da posizionare all'estremità

f) per quanto concerne la rete acquedotto

La nuova rete di distribuzione H2O, sarà costituita mediante fornitura, posa e saldatura per elettrofusione di condotte e pezzi speciali in PEAD DN 200 (PE 100), idonei per trasporto liquidi alimentari con marchiatura IIP e prodotto con polietilene vergine 100% in barre o rotoli. Tale rete si

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sviluppa complessivamente per circa 1120 ml. e si allaccia in tre punti alla rete esistente a lato di via A.

Moro, garantendo in tal modo una omogenea pressione di esercizio.

Le condotte, poste ad una profondità minima d’interramento di cm 90 sopra la generatrice del tubo, avranno diametro esterno De 200 e saranno costituite a mezzo di tubazioni in barre di lungh. max 12.00 m verranno saldate tra loro testa a testa o con manicotti elettrosaldabili, posate su letto di sabbia sp.

minimo cm. 10, rinfiancate e ricoperte, sempre con sabbia, per cm 20 sopra la generatrice del tubo.

Nelle operazioni di reinterro sarà essere posto in opera, 30 cm sopra la tubazione un nastro segnalatore.

Gli allacci ai singoli lotti produttivi e commerciali. verranno effettuati con tubazioni aventi diametro De 63 in PEAD (PE 100), per ogni allaccio viene prevista la fornitura e posizionamento di valvola a sfera di morosita' manovrata da asta di comando posta in tubo riparatore in pvc diam. 125 lunghezza fino a m 1,00 con sovrastante chiusino a campana in ghisa.

Sugli innesti con la rete esistente e sulle principali intersezioni, saranno inserite saracinesche per acquedotto in ghisa sferoidale del tipo a corpo piatto PN 16 con cuneo gommato conforme alla Circolare Ministero Sanita' n. 102 e alla norma ISO 9001-UNI EN 29001 completa di collari del tipo a manicotto flangiato tipo G.F o Pont-A- Mousson o controflange. Dette saracinesche saranno manovrabili mediante asta di comando posta in pozzetto con chiusino in ghisa tipo a campana.

La rete verrà completata con la fornitura e posa di idranti antincendio soprassuolo a colonna a NORMA UNI 9485 con cappuccio di protezione, in ghisa PN 16 DN 100 mm. con 2 attacchi UNI 70 e 1 attacco UNI 100, con dispositivo antigelo, completo di piedino in ghisa flangiato, con altezza 900 mm. e parte da interrare da mm. 650.

Tali idranti, collegati alla rete con una tubazione in PEAD De 110, saranno intercettati da una saracinesca di chiusura, in ghisa sferoidale DN 100, completa di volantino, posta in pozzetto 50x50 con chiusino in ghisa tipo carrabile.

g) per quanto concerne i cavidotti per reti tecnologiche

Relativamente alle reti a servizio linee elettriche B.T e M.T, telefonia e telematica della zona, si prevede la formazione di cavidotti per uno sviluppo complessivo di m. 4900.

Le opere murarie per i cavidotti delle reti di distribuzione ENEL-TELECOM-I.P- saranno costituite da:

• Cavidotti in PE/AD diam. variabile 110-160 mm, doppia parete con superficie esterna corrugata e superficie interna liscia, giuntati mediante manicotti e posati interrati completi di tirafilo e riga di riferimento da impiegarsi per opere di canalizzazione elettrica;

• Per tutte le canalizzazioni sono previsti gli oneri per lo spianamento del fondo dello scavo, la formazione di sottofondo in sabbia avente spessore cm. 5 , la realizzazione di rivestimento continuo avente spessore di cm. 10 con calcestruzzo dosato a kg. 200 di cemento R. 325 per mc. di impasto, la fornitura e posa di nastro segnalatore posto, durante la fase di reinterro, a cm 30 sopra la generatrice del tubo, i pezzi speciali, il taglio, lo sfrido e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte .

• I pozzetti saranno costituiti da elementi prefabbricati con dimensioni, 50-50, 60x60 o 60x120 e dotati di chiusini superiori in ghisa lamellare classe B, C o D.

I chiusini esistenti da riconfermare andranno rimessi in quota secondo le nuove livellette progettuali, previa pulizia dei pozzetti esistenti riconfermati.

h) per quanto concerne l’elettrificazione

• si prevede la formazione di n. 2 nuova cabine per allogamento apparecchiature elettriche di trasformazione energia da M.T a B.T, con le seguenti caratteristiche:

- fornitura e posa in opera di cabina di trasformazione energia elettrica a struttura prefabbricata in c.a.v., con Box tipo RMU SV conforme al Capitolato Enel DG 2061.ed.7^ , ed avente le seguenti caratteristiche:

Dimensioni: Interne da mt. 2.30 x 5.53 x H 2.50

Esterne da mt. 2.48 x 5.72 x H 2.64- Spessore pareti 9 cm.

Pannelli esterno rivestiti con graniglia di marmo lavata con colori scelti dalla D.L., interno staggiato a mano, colore a scelta della Direzione Lavori

Basamento prefabbricato del tipo “a vasca” omologato ENEL, realizzato in calcestruzzo armato R’ck 250, altezza utile cm. 50, provvisto di 7 kit preassemblati di pressacavo (2 per MT, 4 per BT, 1 per Rack, ) inseriti nei fori a frattura prestabilita.

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Impianto di messa a terra esterno costituito da n. 04 dispersori in acciaio da mt. 1,50 collegati

tra loro con treccia di rame da 35 mmq. Portata della soletta di fondo 600 Kg/mq. uniformemente distribuiti più un carico concentrato di 3000 kg nella posizione degli scomparti e di 4500 kg nella posizione del trasformatore.

Le cabine saranno complete di tutti gli accessori omologati Enel, quali; porte in vetroresina a due battenti;

Griglie in vetroresina, botole, ecc.

i) per quanto concerne l’illuminazione pubblica L’impianto di illuminazione pubblica sarà costituito da:

a) opere murarie

• cavidotti in PE/AD diam. 110 mm, doppia parete con superficie esterna corrugata colore rosso e superficie interna liscia, giuntati mediante manicotti e posati interrati completi di tirafilo e riga di riferimento da impiegarsi per opere di canalizzazione elettrica, posti ad una profondità minima di cm 80 sotto il livello stradale;

• pozzetti di ispezione con elementi prefabbricati sezione interna cm 30x30 h cm 60 ai piedi di ogni plinto e cm 45x45x60 ad ogni intersezione o cambio di direzione del cavidotto; tutti i pozzetti dovranno essere dotati di chiusino in ghisa sferoidale;

• Plinti in cls, con calcestruzzo in opera, avente R'ck>20 N/mm, dimensioni cm 100x100x110 o 80x80x80 comprese fornitura e posa nel plinto di tubo in cemento o pvc avente lunghezza di m. 1.00 per innesto palo in ferro;

b) opere elettriche

L’intervento prevede impianti di pubblica illuminazione, con tecnologia a LED, gli obiettivi generali del progetto sono un uso razionale dell’energia elettrica per la pubblica illuminazione nell’ambito degli standard proposti dalla L.R. 17/2000, con indubbi benefici per gli utenti.

La progettazione esecutiva, da presentare al momento del P.d.C. avrà come base di partenza i sottoelencati punti :

a) il P.R.I.C. (Piano Regolatore Illuminazione Comunale) di cui si è dotata l’Amministrazione Comunale,

b) la classificazione delle strade contenuta nel P.R.I.C.

c) un sopralluogo sul posto per analizzare gli indispensabili interventi di adeguamento della illuminazione pubblica esistente in modo da ottemperare ai disposti normativi di equilibrio delle luminanze.

d) un’illuminazione “confortevole” al fine di aumentare la velocità di percezione degli ostacoli presenti sulla strada.

e) uniformita’ della luce in modo da evitare all’occhio continui e repentini passaggi da zone di luce a zone di buio che peggiorano la visibilità.

Le armature a LED proposte, permettono di risparmiare più del 50% di energia elettrica attualmente consumata, la garanzia di durata da 70.000 a 100.000 ore di funzionamento, equivale a dire da 16 a 23 anni di funzionamento senza sostituzioni di lampade e di alimentatori, quindi oltre al risparmio energetico va aggiunto il risparmio derivante dalla drastica riduzione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie degli impianti a LED rispetto all’illuminazione tradizionale (cambio lampade, sostituzione reattori e accenditori).

Tipologie di elementi proposti:

• pali conici da interrare, di altezza fuori terra da 9 mt, per sedi stradali e rotatorie e 5 .00 per piste ciclabili e marciapiedi, realizzati in acciaio zincato a caldo e verniciati, in conformità alla norma UNI EN ISO 1461, spessore di 4 mm ;

• armature stradali dotate di tecnologia a LED aventi una potenza variabile da 21 W per le piste ciclabili, ai 52- 76 - 78W per le sedi stradali e rotatorie, in classe II, dotati a seconda delle necessità di ottica di tipo stradale, e/o idonea per parcheggi e per piste ciclopedonali.

• linee di alimentazione con conduttori unipolare flessibile, tipo FG16R16 0,6/1 kV sez. variabili.

Conforme CPR regolamento 305/2011/UE norma EN50575:2014+A1:2016 certificato IMQ e CE..

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• quadro (unico per tutti gli impianti dell’intervento) equipaggiato di tutti gli accessori per il montaggio di soli apparecchi modulari, completo di tutte le apparecchiature di protezione, segnalazione e comando.

j) per quanto concerne la segnaletica stradale

• la formazione della occorrente segnaletica di tipo orizzontale a mezzo stesa di vernice spartitraffico per complessivi m² 600 di zebrature, frecce direzionali, stop e scritte varie e m. 8.000 di strisce continue e discontinue di cm. 12÷15 ;

• la formazione di segnaletica verticale a mezzo posa di n. 130 nuovi cartelli di varia tipologia su supporti metallici zincati, allogati in appositi plinti in cls cementizio.

k) per quanto concerne le opere a verde pubblico ed arredo urbano :

La superficie di aree verdi prevista in progetto assommano a complessivi mq 25.400 e prevede la messa a dimora di 278 alberature di alto fusto, selezionate tra le sottoelencate essenze arboree:

• Acero campestre (Acer campestre L.)

• Carpino bianco (Carpinus betulus L.)

• Quercia rossa (Quercus rubra)

• Cerro (Quercus cerris)

• Olmo campestre (Ulmus campestris Auct.)

• Platano (Platanus acerifolia)

• Ippocastano (Aesculus hippocastanum )

• Bagolaro (Celtis australis)

• Tiglio (Tilia cordata o Americana nova)

Inoltre sono previste in progetto essenze arbustive per un totale di 162 a formazione di frange boscate e scelte tra le sottoelencate essenze:

Biancospino comune (Crataegus monogyna Jacq.)

Ligustro (Ligustrum vulgare L.)

Nocciolo comune (Corylus avellana L.)

Prugnolo (Prunus spinosa L.)

Salicone (Salix caprea L.)

Sanguinella (Corpus sanguinea L.)

Frassino comune (Fraxinus excelsior L.)

• Ontano nero (Alnus glutinosa Gaertn.)

Totale complessivo numero di essenze arboree da mettere a dimora 445

Oltre alle sopracitate essenze arboree ed arbustive in corso d’opera si potrà valutare ed inserire altri tipi di essenze di tipo autoctono.

La piantumazione sarà completata con la posa di arbusti fioriferi e rose in varietà. Infatti viene prevista la messa a dimora di circa 1300 arbusti fioriferi in varieta' (Hybisum-Kerria-Spiraga-Weigelia-Syringa- ecc.

con almeno due anni di trapianto, in vaso cm.18 o in zolla , altezze da 0.80 a m. 1.20 posati in ragione di 4-5 al mq. con formazione di circa 285 mq di aree cespugliate.

Relativamente alle rose viene prevista messa a dimora di circa 650 piantine a cespuglio del tipo tappezzante, bianche, rosse o colori a scelta , fornite in vaso cm.14 , e posate in ragione di 5 al mq

l) per quanto riguarda i percorsi nel verde e gli elementi di arredo urbano Pavimentazione

I percorsi, ciclopedonali che si sviluppano nel verde saranno realizzati con materiale di finitura adatto ad inserirsi nel contesto naturale, pur garantendo la massima migliore percorribilità, e sarà costituito da calcestre e materiale lapideo frantumato (pietra di Zandobbio) a finitura superficiale fine e ben compresso e calcificato. La superficie, a consolidamento avvenuto, si presenta sufficientemente compatta e regolare, di buona permeabilità e di aspetto terroso chiaro naturale. La compattezza e resistenza della superficie (che consente anche il transito per servizio di automezzi) favorisce la percorribilità anche a disabili, persone anziane, carrozzine. Per facilitare l’accesso e l’utilizzo delle strutture a chiunque viene inoltre assicurata

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l’assenza di ostacoli e barriere e che le pendenze dei percorsi, contenute entro i limiti del 5%, consentiranno l’accesso ad ogni parte anche laddove si presentano dislivelli.

Attrezzature e arredi

L’uso delle aree a verde sarà facilitato da un'ampia dotazione di arredi, resistenti al degrado naturale e vandalico. In particolare è prevista la collocazione di circa 24 panchine con pesante struttura in legno ed acciaio, fissate al suolo mediante fondazioni e ancoraggio.

Lungo i percorsi ciclopedonali e nelle aree a parco verranno installati 36 cestini portarifiuti in lamiera zincata e verniciata RAL, capacità 32 l, fissate a palo con formazione di plinti di ancoraggio realizzati in cls. Inoltre in ognuna delle aree a parco, viene prevista l'istallazione di fontanella in ghisa tipo Milano dislocate nei luoghi vicino alle aree di sosta.

Impianto di irrigazione automatica

Le superfici verdi, ad eccezione delle aree V2, saranno servite da impianto di irrigazione automatica, a pioggia per le aree prative, con irrigatori a scomparsa interrati, a cerchio completo o a settore regolabile, con raggio di irrigazione e portata secondo necessità; mentre le aree arbustive e di piante erbacee perenni e quelle arborate saranno servite da irrigazione a goccia, con gocciolatori singoli o ad ala gocciolante. Gli impianti saranno ovviamente completi della rete di tubazioni di adduzione, elettrovalvole e collegamenti elettrici a bassa tensione delle medesime, centralini elettronici, e saranno divisi opportunamente in settori.

Per alimentare l'impianto di irrigazione, in sede di progettazione esecutiva, si prenderà in considerazione, oltre che all'allacciamento alla rete dell'acquedotto, il riuso delle acque meteoriche pluviali delle coperture della zona ovest dell'ambito limitrofa alle aree a verde.

Dette acque convogliate in apposita vasca volano, per poi essere usate per l’irrigazione del verde pubblico a mezzo di idoneo impianto di rilancio.

Per il dimensionamento della vasca volano di raccolta delle acque pluviali si terrà conto di avere a disposizione una di acqua necessaria per l’irrigazione di almeno 3-4 cicli dell’area a verde.

Riferimenti

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