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Professione Suinicoltore 14 Ottobre 2017

Strutture

L

a grande maggioranza delle scrofe viene stabulata in gabbie all’interno di box parto-allattamento nel periodo che intercorre da 5 giorni prima del parto fino allo svezzamento dei suinetti (28 giorni di età). Questa tipologia stabulativa si è diffusa per diversi motivi, quali la riduzione del rischio di schiacciamento dei suinetti e, di conseguenza, della loro mortalità, il contenimento dello spazio scrofa, la sicurezza per l’operatore quando deve manipolare i suinetti. Per contro, la

gabbia parto determina una serie di pro- blematiche. In particolare, per la scrofa i principali svantaggi sono la restrizione fisica con possibilità per l’animale di ese- guire soltanto movimenti molto limitati e la mancata espressione di comportamenti tipici della specie (creazione del nido e rapporto con la prole).

Il box parto deve essere in grado di garantire la sicurezza dei suinetti, evitando che la scrofa, sdraiandosi, arrechi loro lesioni traumatiche, senza però compro-

mettere pesantemente il benessere della madre. Al suo interno si individuano generalmente un’area per l’alloggiamento della scrofa e delle aree esclusivamente a disposizione dei lattonzoli; fra queste ultime assume particolare importanza la zona di riposo con riscaldamento localiz- zato. Queste zone funzionali possono essere disposte e organizzate in modo diverso, a seconda delle esigenze di spazio e delle tecnologie adottate.

Free Farrowing Systems

La normativa sul benessere dei suini ha stimolato l’individuazione e la sperimen- tazione di tecniche d’allevamento alterna- tive a quelle convenzionali; in particolare, per il settore di maternità, vengono pro-

ATTREZZATURE

Soluzioni “animal friendly”

per scrofe allattanti

La normativa sul benessere dei suini ha stimolato l’individuazione e la sperimentazione di tecniche d’allevamento alternative a quelle convenzionali; in particolare, per il settore di maternità, vengono proposti nuovi box per la stabulazione delle scrofe e dei lattonzoli, che garantiscono un buon livello di sicurezza per i suinetti senza eccessive costrizioni per le scrofe. Questi nuovi sistemi di stabulazione vengono definiti Free Farrowing Systems.

diAlessandro Gastaldo ­ Crpa di Reggio Emilia

Figura 1. Box parto con gabbia diagonale apribile detto Combi Farrowing Pen (fonte Ikadan).

Figura 2. Box parto con gabbia diagonale apribile detto Free Movement Pen (fonte Big Dutchman).

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poste nuovi box per la stabulazione delle scrofe e dei lattonzoli, che garantiscono un buon livello di sicurezza per i suinetti senza eccessive costrizioni per le scrofe.

Questi nuovi sistemi di stabulazione ven- gono definiti Free Farrowing Systems (FFS). In queste tipologie di box si cerca di fornire alla scrofa lo spazio e il substrato per “costruirsi” il nido prima di partorire. Infatti, permettere alla scrofa di esprimere questo comportamento, la prepara al parto: più attiva e soddisfacente è la fase di preparazione del nido e più calma e rilassata sarà la fase di parto. Questo è essenziale per garan- tire una maggiore probabilità di sopravvivenza dei suinetti. Numerosi studi indicano che, quando la pro- gettazione di questi box avviene in maniera corretta, si riescono ad ottenere risultati analoghi a quelli dei box parto tradizionali (Baxter et al., 2012); questo è particolamr- nete evidente in presenza di operatori formati nella gestione della scrofa libera.

Tipologie di box parto

Sul mercato internazionale sono presenti numerose tipologie di box che si differenziano per aspetti più o meno importanti e che possono essere suddivisi in:

- box con gabbia apribile nel quale è possibile decidere quando tenere la scrofa libera (generalmente, rima- ne in gabbia per un periodo molto limitato in concomitanza con il parto);

- box privo di gabbia nel quale la scrofa è sempre libera.

Box parto con gabbia apribile

Si tratta di box parto nella maggio- ranza dei casi molto simile a quello di un box tradizionale, sia per le attrezzature, sia per le dimensioni.

Anche il pavimento è analogo a quello dei box tradizionali, ossia a fessurato integrale, ad esclusione della zona nido e, a volte, della zona anteriore della gabbia.

Generalmente, vengono installati lungo i divisori del box un abbeveratoio e una mangiatoia a tramoggia per i suinetti, mentre nella parte anteriore della gabbia

un abbeveratoio e una mangiatoia per la scrofa. Sono soluzioni che vengono spesso utilizzate per la ristrutturazione di sale parto tradizionali esistenti.

La gabbia all’interno di questi box può

essere disposta in diagonale oppure longi- tudinale.

Gabbia apribile disposta diagonalmente

Di seguito, si elencono alcuni dei modelli

più interessanti con gabbia disposta dia- gonalmente:

Combi Farrowing Pen della ditta danese Ikadan. Si tratta di un box parto quadrato di 2,4 x 2,4 m con superficie com- plessiva di 5,76 m2; un divisorio della gabbia rimane fisso, mentre l’altro può essere sganciato nella parte posteriore della gabbia, allar- gato e fissato alla parete del box (figura 1);

Combi Box della ditta danese Vissing Agro. Si tratta di un box parto qua- drato di 2,4 x 2,4 m con superficie complessiva di 5,76 m2e con bar- riera protettiva che delimita un cor- ridoio di circa 20 cm lungo una parete del box. Lo spostamento del divisorio della gabbia è analogo al modello precedente;

Combi Box della ditta austriaca Schauer. Si tratta di un box parto rettangolare di 2,2 x 2,5 m con superficie complessiva di 5,5 m2. Lo spostamento del divisorio della gabbia è analogo ai modelli prece- denti;

Free Movement Pen della ditta tede- sca Big Dutchman. Si tratta di un box parto rettangolare di dimensioni minime di 2 x 2,6 m con superficie complessiva di 5,2 m2; un divisorio della gabbia rimane fisso, mentre l’altro può essere sganciato nella parte anteriore della gabbia, allar- gato e fissato alla parete del box (figura 2);

Trapez Pen studiato dall’Università di Vienna. Si tratta di un box parto di 2,5 x 2,2 m con superficie com- plessiva di 5,5 m2; un divisorio della gabbia rimane fisso, mentre l’altro può essere sganciato nella parte posteriore della gabbia, allar- gato e fissato alla parete del box (figura 3);

Free Farrowing Box della ditta austriaca Brauer. Si tratta di un box parto rettan- golare più lungo rispetto a un box tradi- zionale; Lo spostamento del divisorio della gabbia è analogo al modello prece- dente.

Professione Suinicoltore 15 Ottobre 2017

Strutture

Figura 3. Box parto con gabbia diagonale apribile detto Trapez Pen.

Figura 4. Box parto con gabbia longitudinale apribile detto Free Farrowing Crate (fonte Porcon).

Figura 5. Box parto con gabbia longitudinale apribile detto Pro Dromi.

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Gabbia apribile disposta longitudinalmente

Di seguito, si elencono alcuni dei modelli più interessanti con gabbia disposta lon- gitudinalmente:

Free Farrowing Crate della ditta olandese Porcon che ha la particolarità di potersi aprire in tre diverse posizioni (figura 4);

Pro Dromi studiato dall’Università di Vienna. Si tratta di un box parto rettango- lare di 3,4 x 2,2 m con superficie comples- siva di 7,4 m2. Nella parte anteriore si

trova una zona destinata sol- tanto ai suinetti formata dalla zona nido coperta e da un’a- rea scoperta destinata all’ali- mentazione e all’abbeverata;

un divisorio della gabbia si apre leggermente, mentre l’al- tro può essere sganciato nella parte anteriore della gabbia, allargato e fissato alla parete del box (figura 5);

Wing Pen studiato dall’Uni- versità di Vienna. Si tratta di un box parto di 2,62 x 2,1 m con superficie compessiva di 5,5 m2. Il nido si trova nella parte laterale del box, mentre la gabbia è centrale e può essere aperta soltanto nella parte posteriore (figura 6).

Box parto senza gabbia

Si tratta di un box parto di concezione completamente nuova rispetto ai box parto tradizionali caratterizzato da dime- sioni maggiori, zone funzionali ben definite e diversificate in base alle esigenze di scrofa e suinetti e attrezzature innovative (pareti inclinate) per agevolare la scrofa nei cambiamenti di postura e proteggere i

suinetti. Il pavimento può essere a fessurato oppure pieno con o senza materiale da lettiera a seconda della tipologia di zona funzionale. L’utilizzo di materiali da lettiera su in presenza di pavimento fessu- rato può creare problemi gravi con sistemi di asportazione degli effluenti zootecnici mediante tubazioni (vacuum) e deve essere valutato attentamente. Di seguito, si elen- cano alcuni dei modelli più interessanti presenti sul mercato internazionale:

Comfort Farrowing Pen (figura 7), pro- gettato dalla Norwegian University of Life Sciences e sviluppato in collaborazione con la ditta Fjossystemer Sor. Si tratta di un box parto rettangolare di 3,2 x 2,4 m con superficie complessiva di 7,68 m2 e costituito da 2 zone funzionali:

- zona di alimentazione-defecazione con divisori a vista (per permettere alla scrofa di vedere altre scrofe), pavimento fessurato integrale, mangiatoie e abbeveratoi per scrofa e suinetti (dimensioni di 1,6 x 2,4 m);

- zona nido con divisori ciechi, pavimento pieno, due tappetini riscaldati (spessore 30 mm), pareti inclinate su tre lati, barriere protettive sul lato che permette di accedere alla zona di alimentazione- defecazione, rastrelliera con lettiera di paglia per permettere alla scrofa di farsi il nido (dimensioni di 1,6 x 2,4 m). In questa zona il tappetino per suinetti è protetto e rimane sempre acceso, mentre quello della scrofa soltanto in prossimità del parto.

Suinetti e scrofa possono essere facilmente separati nelle due diverse zone per per- mettere i trattamenti.

Danish Free Farrower (figura 8), progettato e sviluppato da Università di Aarhus, Danish Animal Welfare Society, Pig Research Centre di Copenhagen e ditta Jyden. Si tratta di un box parto rettangolare di 3 x 2 m con superficie complessiva di 6 m2(la larghezza può variare da 1,9 a 2,3 m) e costituito da 2 zone funzionali:

zona di alimentazione-defecazione con una porzione di divisorio a vista (per per- mettere alla scrofa di vedere altre scrofe), pavimento fessurato integrale, barriere protettive e pareti inclinate, mangiatoie e abbeveratoi per scrofa e suinetti (dimen- sioni di 1,2 x 2,0 m);

zona di riposo con divisori ciechi, pavi- mento pieno, barriere protettive e pareti

Professione Suinicoltore 16 Ottobre 2017

Strutture

Figura 7. Box parto senza gabbia detto Comfort Farrowing Pen.

Figura 6. Box parto con gabbia longitudinale apribile nella parte posteriore detto Wing Pen.

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inclinate, lampada a infra- rossi in area nido protetta (superficie di circa 1 m2), cancello con rastrelliera per paglia per permettere alla scrofa di farsi il nido (dimen- sioni di 1,8 x 2,0 m).

Esiste un modello simile che permette di confinare la scro- fa in gabbia detto Swap Pen (figura 9).

WelCon farrowing pen (figu- ra 10), progettato dall’Insti- tute of Organic Farming and Farm Animal Biodiversity, Agricultural Research and Education Centre Raum- berg-Gumpenstein in Wels (Austria) in collaborazione con la ditta tedesca Schauer.

Si tratta di un box rettango- lare di 2,85 x 2,3 m con superficie complessiva di 6,5 m2 e costituito da diverse zone funzionali:

- zona di defecazione per la scrofa con divisori a vista, pavimento fessurato e bar- riera protettiva curvilinea;

zona di riposo per la scrofa con divisori pieni, pavimento pieno e barriera protettiva curvilinea (superficie di a + b = 3,85 m2);

- zona di alimentazione per la scofa con divisori pieni, pavimento pieno, mangiatoia a cassetta d’acciaio provvista al suo interno di abbeveratoio automatico (superficie di 1,57 m2);

- zona di alimentazione per i

suinetti con divisori ciechi, pavimento pieno, mangiatoia ed abbeveratoio (super- ficie di 0,35 m2);

- zona nido coperta per i suinetti con divi- sori ciechi, pavimento pieno, lampada a infrarossi (superficie di 0,73 m2).

Suinetti e scrofa possono essere facilmente separati in diverse zone per permettere i trattamenti.

Sul mercato è presente una versione per l’allevamento biologico, detta Bio WelCon farrowing pen di dimensioni maggiori e pari a 7,5 m2, in cui è presente un paddock esterno accessibile dalla zona di alimentazione.

PigSAFE (figura 11), progettato dallo Scotland’s Rural College (SRUC) e del- l’Università di Newcastle in collaborazione con ditte del settore e ONG che si occu- pano di benessere animale. Si tratta di un box rettangolare di 3,7 x 2,4 m con superficie complessiva di 8,88 m2e costi- tuito da diverse zone funzionali:

- zona di defecazione per la scrofa con divisori a vista, pavimento fessurato, paree inclinata e abbeveratoi automatici.

Questa zona dopo 7 giorni dal parto può essere aperta anche ai suinetti;

- zona di alimentazione per la scrofa con divisori pieni, pavimento fessurato e posta di alimentazione con mangiatoia. Nella posta la scrofa può essere chiusa durante ispezioni o trattamenti della nidiata;

- zona di riposo con divisori pieni, pavi- mento pieno e pareti inclinate su 3 lati. In questa zona è possibile la distribuzione di lettiera di paglia;

- zona nido coperta per i suinetti con divi- sori ciechi, pavimento pieno, lampada a infrarossi.

Sul mercato esiste anche una versione senza la posta di alimentazione. •

Professione Suinicoltore 17 Ottobre 2017

Strutture

Figura 8. Box parto senza gabbia detto Danish Free Farrower.

Figura 9. Box parto con gabbia detto Swap Pen.

Figura 10. Box parto senza gabbia detto WelCon farrowing pen.

Figura 11. Box parto detto PigSAFE.

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