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Scuola dell infanzia C.Collodi

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Academic year: 2022

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Scuola dell’infanzia ”C.Collodi”

Istituto comprensivo “Don Paolo Raffelli” di Provaglio d’Iseo

PIANO EDUCATIVO DI PLESSO

Insegnanti:

Archetti Paola Barbi Laura

Baroni Giovanna Borghesi Maria Franca Cambedda Clara Paderni Laura Parolari Roberta Regenzi Simona Zanardini Roberta

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Anno scolastico 2020/2021

INDICE

1. INTRODUZIONE

2. STILE EDUCATIVO

L’accoglienza, il progetto accoglienza. La composizione delle sezioni.

3. ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA

Attività di sezione, di intersezione e i progetti. Spazi comuni nella scuola.

4. GRUPPI DI INTERSEZIONE E PROGETTI Progetto: “Lingua 2” - Insegnante Parolari Roberta

Premessa Motivazione

Finalità Obiettivi Abilità

Metodologia di intervento Materiali e strumenti

Tempi Progetto Musicale - Insegnante

Progetto: “Danze Etniche: La Capoeira”- Esperta Federica Faita Progetto: “Io sto bene a scuola” - Esperta Claudia Bonardi Progetto: “Letto-Scrittura”

Progetto: “Educazione Alla Salute”

Progetto: “Scuola e Territorio”

Obiettivo formativo Obiettivi specifici Progetto: “Raccolta differenziata in classe”

Obiettivo formativo Obiettivi specifici

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5. INSEGNAMENTO I.R.C.

6. PROGETTI DI ISTITUTO (Continuità Verticale) Progetto: “Io, Cittadino Responsabile”

Progetto: “Sicurezza - Scuola Sicura”

Progetto: “Regole e Cittadinanza”

7. TEMPO DEL PRANZO

8. LE FESTE

Attendiamo S. Lucia

Festa di metà quaresima: “Bruciamo La Vecchia”

Festa di fine anno e consegna dei diplomi 9. GITE DI ISTRUZIONE

Adesione ad iniziative culturali sul territorio 10. RAPPORTO CON LE FAMIGLIE Colloqui individuali

Assemblee Intersezione

11. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

12. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

13. TEMPI E MODI PER LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE

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1. INTRODUZIONE

La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie si rivolge ai bambini e alle bambine dai tre ai sei anni ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Essa è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione.

Per ogni bambina o bambino la scuola dell’infanzia si pone le seguenti finalità:

• il consolidamento dell’identità

• la conquista dell’autonomia

• il riconoscimento e lo sviluppo delle competenze

• l’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza a partire dalle prime esperienze di convivenza

I bambini effettuano il loro ingresso a scuola ciascuno con un proprio bagaglio culturale peculiare: loro storia personale. Qui affrontano esperienze del tutto nuove: incontrano persone nuove (adulti e bambini), sperimentano vari linguaggi;

scoprono attraverso il dialogo e il confronto l’esistenza di altri punti di vista; osservano attentamente l’ambiente circostante; interrogano l’adulto; elaborano le prime ipotesi sulla lingua, sui media e sui diversi sistemi simbolici. Le famiglie sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola che le accoglie per consentire la creazione di una rete di scambi e di responsabilità comuni.

Scuola e famiglia infatti stabiliscono insieme un patto educativo implicito al fine di educare e istruire al meglio i bambini e le bambine come generazioni future e anche come nuovi cittadini del mondo. La scuola dell’infanzia come ambiente di apprendimento propone una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifestano nella capacità di ascolto e di attenzione a ciascun bambino/a; nella cura dell’ambiente,degli spazi e dei tempi di vita del bambino/a; nell’accompagnamento verso forme di cono- scenza sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso: l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, con il territorio e le sue tradizioni ma soprattutto attraverso il gioco e le attività elaborate dalle insegnanti. La scuola organizza le proprie proposte educative e didattiche ponendo particolare attenzione sul tipo di ambiente e sulla qualità della relazione che in esso si deve creare, curando nello specifico lo spazio, il tempo, lo stile educativo, la documentazione, la partecipazione al fine di promuovere lo sviluppo di competenze molteplici e integrate per lo sviluppo globale del bambino/a, nella sua complessità come singolare individuo in relazione con il mondo. La scuola dell’infanzia sperimenta con

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libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e delle attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre.

2. STILE EDUCATIVO L’accoglienza

L’arrivo nell’ambiente scolastico è un momento molto delicato per i bambini perciò occorre offrire loro un tempo adeguato nel rispetto dei loro sentimenti e delle loro emozioni e della loro personalità. Infatti, considerando che per la maggior parte dei bambini è la prima esperienza di distacco dalla famiglia, è necessario che si mettano in atto una serie di accortezze fra le quali una programmata gradualità delle fasi di ingresso.

La nostra scuola ha deciso in modo condiviso di adottare alcuni accorgimenti importanti per rendere favorevole il delicato momento dì ingresso dei bambini.

Il nostro progetto accoglienza

Ecco di seguito elencate le modalità d’ingresso dei bambini alla Scuola dell’Infanzia:

• Apertura della scuola con orario ridotto per le prime due settimane (8,00-13,30) per consentire una totale compresenza delle due insegnanti di sezione, necessaria per accogliere ogni bambino/a;

• Inizio scaglionato per età: i primi due giorni di scuola inizieranno a frequentare solo i bambini mezzani e grandi e i bambini che provengono da altre scuole e che hanno già frequentato, già inseriti l’anno precedente, così da poterli accogliere, rassicurare, far ritrovare loro il senso di appartenenza al gruppo e prepararli all’arrivo dei piccoli;

• Dal terzo giorno inizierà l’accoglienza dei nuovi iscritti: l’inserimento è previsto a piccoli gruppi e con orario ridotto, tale modalità consente di accogliere il bambino/a e lasua famiglia in modo personalizzato, facendosi carico delle loro emozioni che inevitabilmente caratterizzano i delicati momenti del distacco. Per questo sono previsti 5 giorni con orario dalle 9,00 alle 11,00, tre giorni con orario dalle 9,00 alle 12,00, cinque giorni con uscita alle 13,30 e poi orario completo con uscita alle ore 16,00. Va sempre tenuto in considerazione che ogni bambino/a è unico e che può avere bisogno di tempi più dilatati.

• La nostra scuola accoglie a settembre, limitatamente ai posti disponibili, anche i bambini

“anticipatari”. L’inserimento avviene secondo le modalità sopra illustrate tenendo conto delle singole esigenze del bambino/a.

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Durante l’anno scolastico sono previsti due incontri con i genitori che intendono iscrivere il loro bambino/a alla nostra scuola; tali incontri sono finalizzati ad illustrare alle famiglie interessate il nostro modo di lavorare e sono:

• L’open-day nel mese di Gennaio per presentare la nostra scuola, lo stile educativo, l’organizzazione, le possibilità di gioco, di lavoro e gli spazi;

• L’apertura della scuola a giugno, per una mattina, per accogliere i bambini, le bambine e le loro famiglie, così che alle insegnanti viene offerta la possibilità di avere un primo contatto con i nuovi iscritti; ai bambini di visitare, osservare, conoscere l’ambiente scuola e ai relativi genitori la possibilità di sperimentare alcune attività di gioco e di manipolazione.

La composizione delle sezioni

per ragioni organizzative e funzionali le sezioni sono così composte:

Sezione Verde: 13 bambini di 5 anni; 6 bambini di 4 anni; 5 bambini di 3 anni;

una anticipataria.

•Sezione Gialla: 7 bambini di 4 anni; 17 bambini di 5 anni.

•Sezione Blu: 13 bambini di 4 anni; 8 bambini di 3 anni, un anticipatario.

3.ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA

La nostra scuola dell’infanzia C. Collodi funziona dalle ore 7.30 alle 16.30.

Dalle ore 7.30 alle ore 8.00 i bambini possono usufruire dell’orario anticipato accolti dall’ insegnante di sezione.

Dalle 8.00 alle 9.00 entrata regolare per tutti.

Sono previste le seguenti uscite:

• alle ore 12.00 - prima del pranzo

• alle ore 13.30 - dopo il pranzo

• alle ore 15.45 - per i bambini che usufruiscono del pulmino

• dalle ore 15.50 alle 16.30 uscita

La scuola funziona per cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, comprende 3 sezioni suddivise in due plessi separati. (Lato A e lato B/campus).

Nel lato A, quest’anno sono presenti due sezioni con bambini 3, 4 e 5 anni e una sezione nel lato B con bambini di 3 e 4.

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Le insegnanti di sezione effettuano un orario a giorni alterni dalle 7.30 alle 12,30 e dalle 11.30 alle 16.30; pertanto si garantisce la compresenza nell’orario centrale dalle 11.30 alle 12.30. (tempo del pranzo)

Le sezioni verde e gialla usufruiscono della mensa su 2 turni ogni due settimane alternate quindi la sezione che effettua il secondo turno non ha la compresenza delle docenti

A causa dell’emergenza covid quest’anno all’organico scolastico è stata assegnata una insegnante per supportare le attività di sezione e per brevi supplenze

Le collaboratrici scolastiche sono quattro ed i loro compiti sono i seguenti:

• effettuano sorveglianza nei momenti di entrata ed uscita degli alunni;

• collaborano nella gestione delle pratiche igieniche;

• assistono e collaborano alla conduzione del pranzo;

• accompagnano e accolgono gli alunni che usufruiscono del servizio scuolabus.

Attività di sezione, di intersezione e i progetti

Nella nostra scuola, in tutte le sezioni, si seguono normalmente modi e tempi comuni nell’organizzazione della giornata, di spazi e di tempi.

La nostra giornata tipo è la seguente:

7,30 8-00 anticipo/accoglienza;

• 8.00-9.00 ingresso/accoglienza;

• 9.00-10.30 calendario presenze, attribuzione di incarichi, canti, giochi strutturati e non, pratiche igieniche;

• 10.30/11.00-12.00 attività inerenti ai campi d’esperienza che possono essere proposte come: attività di sezione in grande gruppo; progetti con esperti;

• 11.40-12.00 pratiche igieniche e preparazione del pranzo;

• 11.45-13.15 pranzo;

• 13.15-14.00 gioco libero negli spazi predisposti (giardino, palestra, aule)

• 14.00-15.30 attività inerenti ai campi d’esperienza per i bambini di 4 e 5 anni e\o progetti con esperti (racconti, letture di libri, attività socializzanti libere o guidate, preparazioni alle feste, attività intersezione …);

• 15.30-15.45 pratiche igieniche, merenda.

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• 15.50-16.30 uscita;

Nelle sezioni i bambini trovano i seguenti angoli gioco.

• L’angolo casetta che consente il gioco simbolico attraverso il quale i bambini vivono e rielaborano i loro vissuti significativi.

• L’angolo costruzioni che favorisce il piacere di costruire e rielaborare, sviluppare la creatività, la manualità, la progettualità e la collaborazione.

• L’angolo della lettura che favorisce la comunicazione, il contatto con il libro e la lettura di immagini, stimolando ascolto, attenzione osservazione e fantasia.

• L’angolo del cerchio che è uno spazio particolarmente adatto per l’accoglienza del mattino, per le attività di routine, giochi di socializzazione, lettura di fiabe, canti e filastrocche.

• Angolo del gioco da tavolo e disegno che permette ai bambini di svolgere le attività proposte dalle insegnanti o dei giochi da svolgere tavolino in modo tranquillo, organizzato e funzionale.

• L’angolo della L.I.M. (nelle due sezioni del lato A della scuola) con la quale è possibile interagire per sperimentare giochi e software didattici specifici.

N.B. causa emergenza covid gli angoli sono attrezzati con materiali e giochi di facile sanificazione e in quantità ridotta.

Spazi comuni nella scuola

Quest’ anno, vista l’emergenza COVID 19, non è possibile condividere gli spazi comuni alla scuola.

Le insegnanti hanno così suddiviso gli ambienti e gli spazi che ogni sezione può utilizzare senza avere contatti con altri bambini.

SEZIONE VERDE E SEZIONE GIALLA: Entrambe avranno a loro disposizione due locali del lato A: uno adibito ad aula e l’altro come laboratorio ma anche per l’accoglienza del mattino e per l’uscita del pomeriggio.

Utilizzeranno i propri bagni ed a giorni alterni la palestra.

SEZIONE BLU: Essendo ubicata nel lato B, potrà utilizzare tutti gli ambienti essendo l’unica sezione del Campus.

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LA MENSA: Quella del lato A verrà utilizzata facendo due turni tra la sez. Verde e la Gialla:

una dalle 11.45 alle 12.30 e l’altra dalle 12.30 alle 13.15 circa.

In ogni stabile è stata allestita un’aula COVID.

Anche il giardino è stato diviso in tre parti per garantire che non ci sia assembramento tra bambini di sezioni diverse.

Attività di sezione

La sezione è un punto di riferimento per i bambini; qui vengono proposte attività ricorrenti che mirano all’inserimento nel gruppo classe, alla condivisione di regole di convivenza e alla partecipazione alle routine (attività di registrazione delle presenze, calendario, attribuzione di incarichi, pratiche igieniche, pratiche riferite al buon comportamento a tavola e scuola in generale, lettura di fiabe, racconti, canti, giochi mimati). In sezione sono proposte esperienze ed attività inerenti ai campi di esperienza:gli interventi si concretizzano in piccolo o in grande gruppo, all’interno della sezione o nelle aule laboratorio.

4.GRUPPI DI INTERSEZIONE E PROGETTI

I gruppi d’intersezione ed i progetti consentono di formare gruppi di attività omogenei per età promuovendo un ampliamento dei rapporti tra gli alunni. Un altro aspetto non meno rilevante da considerare, è il rapporto che si crea con gli insegnanti specialisti dei progetti: non più esclusivamente legato all’ambiente della sezione, ma esteso ad altre figure che offrono una varietà di stili relazionali, competenze specifiche e attitudini particolari che amplificano l’offerta formativa.

Progetto: “Lingua 2” - Insegnante Parolari Roberta

Premessa: È ormai ampiamente dimostrato che i bambini piccoli imparano le lingue velocemente, la loro attenzione ha però tempi brevi e il modo di apprendere è molto diverso da quello in età adulta. “Durante la prima infanzia la finestra linguistica è spalancata e i collegamenti sinaptici che si formano in questa età grazie all’apprendimento di una lingua straniera si conservano per tutta la vita” (Caroline Fielder).

È stato dimostrato che l’età tra i 3 e 5 anni rappresenta il periodo più vantaggioso per l’apprendimento linguistico in genere e, nello specifico, per l’apprendimento di una lingua straniera. L’approccio durante la scuola dell’infanzia con la nuova lingua ha la finalità di offrire, fra le molteplici esperienze anche quella di un primo apprendimento di una nuova lingua.

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Motivazione:

Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo si sottolinea l’importanza di fornire ai bambini occasioni nelle quali possano apprezzare e sperimentare la pluralità linguistica e confrontarsi con lingue diverse. Le proposte progettuali devono rispondere ai bisogni di esplorazione, manipolazione, movimento;

vengono quindi presentate in una dimensione ludica che ha una forte connessione con l’affettività e il vissuto dei bambini.

Finalità:

✔ Sollecitare interesse e curiosità verso l’apprendimento della lingua straniera.

✔ Prendere coscienza di un altro codice linguistico.

✔ Permettere al bambino di comunicare con altri in una lingua diversa dalla propria.

✔ Incoraggiare alla collaborazione e alla cooperazione.

✔ Arricchire lo sviluppo cognitivo offrendo al bambino un ulteriore strumento di organizzazione delle conoscenze.

✔ Favorire un apprendimento significativo e gratificante, attraverso il coinvolgimento di tutti i canali sensoriali.

✔ Stimolare l’apprendimento attraverso un approccio ludico.

✔ Permettere al bambino di acquisire maggiore sicurezza e fiducia nelle proprie capacità comunicative.

Obiettivi:

✔ Ascoltare e riprodurre suoni e vocaboli.

✔ Comprendere il significato di vocaboli e brevi espressioni in contesti diversi.

✔ Intuire il significato di parole o frasi tramite immagini, movimenti, video…

✔ Comprendere globalmente una breve storia sostenuti da immagini o video.

✔ Memorizzare filastrocche e canzoni e interpretarle con il proprio corpo.

Abilità:

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✔ Saper salutare nei diversi momenti della giornata.

✔ Chiedere e saper dire il proprio nome.

✔ Chiedere per favore e ringraziare.

✔ Saper augurare buon compleanno

✔ Conoscere ed enunciare i colori.

✔ Conoscere il nome degli animali più comuni.

✔ Conoscere il nome degli alimenti più comuni.

✔ Contare fino a 10.

✔ Comprendere semplici richieste e saperle eseguire.

✔ Utilizzare termini e frasi in modo spontaneo nella quotidianità

Metodologia di intervento.

Il filo conduttore delle lezioni sarà un personaggio, che accompagnerà i bambini alla scoperta della lingua inglese. Attraverso storie, canzoni, filastrocche e giochi che stimoleranno i bambini a “parlare” in inglese per potersi far capire dal loro nuovo amico.

Per creare la magica atmosfera l’insegnante indosserà una t-shirt che farà capire ai bambini che quello è il “magic moment” in cui si parlerà inglese.

Il momento avrà una routine che si ripeterà ad ogni lezione affinché i bambini interiorizzino le nuove parole e le piccole frasi proposte dall’insegnante.

Materiali e strumenti.

Le modalità di intervento prevedono l’utilizzo di materiale audio, video, flash cards, libri, pupazzi e oggetti presi dalla quotidianità da scoprire nella “mistery box”. Le attività di role- playing, quelle musicali e motorie rimandano alla teoria del TOTAL PHYSICAL RESPONSE: permettono di sfruttare contemporaneamente più canali percettivi e sono gradite ai bambini per la loro immediatezza. Risultano essere efficaci perché il ritmo, il mimo, le rime aiutano a memorizzare nel tempo.

Tempi:

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Un’ora a settimana in ogni sezione da novembre a giugno.

Progetto:“LA PSICOMOTRICITA’ COME SVILUPPO DI ATTIVITA’ SIMBOLICHE E NARRATIVE”

Esperta Claudia Bonardi

Proposta di progetto per la scuola dell'infanzia

Titolo: La psicomotricità come sviluppo di attività simboliche e narrative Destinatari: Il progetto coinvolge non più di 10/15 bambini di 3 anni.

Si prevedono 10 incontri a partire da gennaio

Obiettivi: La psicomotricità ha come obiettivo privilegiato quello di accompagnare i bambini in un armonico percorso di crescita

● potenzia le loro risorse

● potenzia le loro abilità motorie e comunicative

● potenzia i processi di simbolizzazione e di rappresentazione ● rafforza l'identità personale e di genere

● sostiene lo sviluppo delle competenze emotive e sociali nel gruppo ● promuove l’integrazione delle differenze

● favorisce una maggiore consapevolezza di sé

● accompagna nell'accettazione della frustrazione e delle regole Attività previste:

1) Rituale iniziale. È necessario allestire uno spazio dove trovarsi prima di iniziare. Questo sarà uno spazio di cura per se stessi e per gli altri. “Benvenuti cari amici, state bene?

Manca qualcuno oggi?.” dando importanza a chi c'è ma anche a chi non è presente. Nel primo incontro i bambini si tolgono le scarpe e di siedono in cerchio. Ognuno dice il proprio nome e la maestra dice il nome di chi non c'è. Negli incontri seguenti saranno i bambini stessi a dire il nome degli assenti. Poi ci si alza e ci si saluta ritualmente dicendo:”Ciao” i bambini rispondono: “Ciao” segue un momento dove si espongono le regole di questo

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luogo. Sottolineare le regola è molto importante perché sono un contenitore emotivo e positivo per i bambini, un abbraccio d’amore. “Qui possiamo fare tutti i giochi che vogliamo, solo ricordiamoci di non farci male e di non farne agli altri. I giochi che faremo qui saranno giochi in cui si fa finta”

2) Gioco senso-motorio. Quando i bambini entrano nella saletta di psicomotricità trovano

un castello o un muretto fatto di cubi di gomma piuma pronto per essere abbattuto.

I bambini distruggono il muro tutti insieme liberando un’intensa emozione collettiva.

L'adulto, poi, ricostruisce rapidamente e in modo sempre diverso,oppure gioca con humour il divieto di distruggere, opponendo una resistenza relativa alle spinte dei bambini,

che potranno avere la meglio e vivere la loro onnipotenza sugli adulti.

I bambini distruggeranno perciò in un clima di grande piacere perché non distruggono l'adulto ma la sua costruzione simbolica. Nel susseguirsi delle sedute il piacere di distruggere avrà una durata più breve e la distruzione dei muri servirà solo ad aprire la fase del gioco senso-motorio. In questo tipo di gioco il bambino può sperimentare tutte le sue competenze e potenzialità motorie in uno spazio appositamente strutturato dove può saltare, scivolare e rotolare; uno spazio dove, attraverso l’azione, il bambino fortifica le proprie abilità e competenza di equilibrio e di coordinazione, acquisendo cosi sicurezza e fiducia nei propri mezzi motori ed espressivi.

Inizialmente il tempo dedicato a questo momento sarà predominante, poi diminuirà progressivamente, tenendo conto dei bisogni dei bambini.

3) Lo spazio di rappresentazione e decentramento. Questo è il momento in cui i bambini danno una forma all’esperienza vissuta. In questo spazio utilizziamo dei materiali come fogli, pennarelli, matite, mattoncini di legno (possiamo anche usare il pongo o la pasta di sale) che facilitano la rappresentazione.

4) Rituale finale. Attraverso uno strumento musicale si richiama l'attenzione dei bambini: “Il gioco è finito, ma solo per oggi…”. Nello spazio dei saluti ci si mette in cerchio e si salutano tutti i bambini, ad uno a d uno, chiamandoli per nome. Alla fine si salutano anche quelli assenti quel giorno e ci si dà appuntamento al prossimo incontro.

Attività facoltative che verranno proposte in base alla risposta dei bambini

Il racconto della fiaba. Attraverso il racconto (storie di Piccolo Orso o fiabe tradizionali) si darà la possibilità ai bambini di rendersi consapevoli delle proprie emozioni e dei propri

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bisogni e desideri. Dopo la lettura della fiaba si propone ai bambini di sperimentare il gioco simbolico: “giochiamo a... “ prendendo spunto dalla fiaba appena narrata, ma anche a libera scelta dei bambini. Ognuno può scegliere di diventare il personaggio che vuole essere. I bambini avranno a disposizione anche dei teli colorati per travestirsi.

Il gioco simbolico. Lo spazio precedentemente adibito al gioco senso-motorio è ora teatro per tanti protagonisti, ognuno sceglie un ruolo diverso da interpretare o da inventare e, dopo essersi travestito, si presenta agli altri: c’è chi fa il cavaliere, c’è chi fa la principessa, eccetera; ognuno quindi avrà la possibilità di dare forma alle proprie fantasie organizzandole in un gioco di finzione.

Progetto: “Danze etniche: la Capoeira” - Esperta Federica Faita

Il progetto la Capoeira viene proposto da un’esperta esterna ai bambini di 4 e 5 anni nel secondo periodo dell’anno scolastico (da febbraio) e si concluderà con un incontro finale alla presenza dei genitori a scuola in orario scolastico. La capoeira è un grande strumento educativo che infonde un’allegria contagiosa a chiunque la pratichi, permette di sfogare le proprie energie sciogliendo i blocchi emotivi grazie al coinvolgimento del gruppo e alla forza della musica. La capoeira stimola gli aspetti socio-affettivi e cognitivi del bambino/a, rinforza la capacità critica, la creatività, la cooperazione, la tolleranza e il rispetto di un gruppo. Insegna a cantare in armonia col gruppo, a battere le mani a tempo, ad ascoltare i suoni di tutti gli strumenti musicali tradizionali e distinguerli.

Sviluppa le capacità fisiche in relazione alla musica, la coordinazione, la percezione dello spazio.

Progetto: “Letto-Scrittura”

Il progetto coinvolge i bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia e ha come scopo principale l’individuazione e la riduzione delle difficoltà di lettura attraverso un percorso precoce sia sugli aspetti fonologici che sugli aspetti di memoria di lavoro e di automatizzazione. Tale progetto offre la possibilità di fornire a tutti gli alunni le stesse opportunità di recupero e agli insegnanti strumenti per l’osservazione e l’intervento sempre più precisi ed efficaci.

Nella realizzazione del progetto di letto-scrittura le insegnanti operano in collaborazione con la dottoressa Elisa Melgazzi.

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Progetto: “Educazione alla salute”

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 sottolineano come le attività di routine e di vita quotidiana, così come la vita e i giochi all’aperto, possono essere l’occasione per l’educazione alla salute, attraverso una sensibilizzazione ad una sana alimentazione e a pratiche corrette di cura di sé e di igiene personale.

Le docenti ritengono importante sviluppare gradualmente nel bambino/a una sensibilizzazione alla corretta alimentazione così che possano raggiungere una buona autonomia personale nell’alimentarsi e conoscere ciò che è sano soprattutto attraverso l’esempio ricevuto a scuola.

La scuola dell’infanzia promuove l’assunzione di positive abitudini igienico- sanitarie e alimentari, di norme comportamentali relative all’ambiente per strutturare nel bambino/a atteggiamenti che caratterizzano il suo futuro stile di vita, con riflessi positivi sulla sua salute. Le docenti nel corso dell’anno proporranno alcune esperienze, “piccoli assaggi” riguardanti il tema della salute, dell’igiene, dell’alimentazione, ponendo attenzione verso i fattori dai quali dipendono il benessere individuale e della collettività.

Attraverso la didattica indiretta, le buone pratiche quotidiane e gli interventi concreti le insegnanti promuovono e concretizzano questo progetto.

Progetto: “Scuola e Territorio”

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia precisano che: “ Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali …”

“ L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica …” Per questo la nostra scuola si propone di essere sensibile nei confronti del territorio e di intraprendere alcune iniziative, seguendo vari obiettivi. Eccole esposte di seguito.

Obiettivo formativo

Favorire la crescita individuale attraverso la condivisione di un’esperienza.

Obiettivi specifici

• interagire con le persone, l’ambiente, le cose;

• raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute;

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• esplorare oggetti, materiali; rappresentare con diversi elaborati;

• stimolare il piacere senso – percettivo.

Progetto: “Raccolta differenziata in classe”

Obiettivo formativo

Formare alla cittadinanza attiva e responsabile nella scuola e sul territorio attraverso l’acquisizione di comportamenti corretti in tema di: raccolta differenziata, recupero e riciclo.

Obiettivi specifici

Sensibilizzare i bambini ad un uso-riuso responsabile degli oggetti utilizzati quotidianamente, diminuendo così gli sprechi e trasmettere loro la conoscenza delle buone pratiche della raccolta differenziata (esempio in mensa e in sezione)

• Comprendere l’importanza della raccolta differenziata del recupero e del riciclaggio al fine di diminuire il volume dei rifiuti e risparmiare risorse. (plastica, carta, tappi).

• Realizzare manufatti di vario tipo (giochi, materiali scolastici, strumenti musicali) con materiale di riciclo.

• Educare ad applicare la raccolta differenziata come scelta di un cittadino moderno e responsabile.

5. PROGETTO IRC 2020/2021

Il progetto di IRC ha come punti di riferimento gli O.S.A. (obiettivi specifici di apprendimento) previsti dalle Indicazioni Nazionali:

~ OSSERVARE IL MONDO CHE VIENE RICONOSCIUTO DAI CRISTIANI E DA TANTI UOMINI RELIGIOSI COME DONO DI DIO CREATORE.

~ SCOPRIRE LA PERSONA DI GESU’ DI NAZARET COME VIENE PRESENTATA DAI VANGELI E COME VIENE CELEBRATA NELLE FESTE CRISTIANE.

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~ INDIVIDUARE I LUOGHI D’INCONTRO DELLA COMUNITA’ CRISTIANA E LE

ESPRESSIONI DEL COMANDAMENTO EVANGELICO DELL’AMORE

TESTIMONIATO DALLA CHIESA.

Nella progettazione didattica di quest’anno verranno sviluppati gli obiettivi previsti dalle Indicazioni Nazionali attraverso la scoperta di alcune emozioni, a partire da personaggi ed eventi riconducibili ai racconti evangelici. Proprio partendo dalla lettura dei medesimi si conoscerà l’umanità di Gesù, sottolineando la Sua esperienza terrena nella quale Lui stesso condivise le nostre emozioni ed i nostri sentimenti. Tutto ciò avrà lo scopo di favorire nel bambino una positiva immagine di sé, rendendolo consapevole delle proprie potenzialità e fragilità, aprendolo gradualmente alla capacità d’instaurare con gli altri relazioni positive.

Le attività proposte verranno documentate mediante la raccolta delle produzioni dei bambini, che saranno poi assemblate in fascicoli. Tempi di svolgimento: da ottobre a maggio ogni martedì per la durata di 1,30 per sezione

Metodologia: verranno proposti ai bambini racconti, canti, giochi, attività ludiche e creative che stimoleranno la loro partecipazione attiva, valorizzandole diverse esperienze dei piccoli e favorendo la verbalizzazione, l'ascolto reciproco, l'osservazione, l'espressione di sentimenti di gratitudine, gioia, stupore e rispetto degli altri e dell’ambiente.

Verifica e valutazione: sono effettuate attraverso l'osservazione e la registrazione dell'interesse e della partecipazione dei bambini.

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IL PROGETTO SI ARTICOLERA’ IN 5 TEMPI:

TITOLO CONTENUTO FINALITA’

IL LUPO DI GUBBIO

Emozione: Paura/sorpresa.

Tempi: ottobre/novembre

San Francesco e il lupo In questo periodo il bambino avrà l’opportunità di stabilire serene relazioni con i coetanei e con le

insegnanti e potrà soffermarsi sulle emozioni provate in diverse

situazioni e circostanze. Conoscerà la figura di San Francesco e il suo messaggio. Ascolterà il racconto del lupo di Gubbio e coglierà negli abitanti di questo paese i sentimenti di paura e di meraviglia. Ciò favorirà

in lui non solo la lettura del suo mondo interiore ma lo aiuterà a riconoscere i sentimenti e le

emozioni…in particolare quella della paura e della sorpresa.

L’ASINELLO RONTA

Emozione: Attesa/felicità.

Tempi: Dicembre

Avvento e Santo Natale Il bambino comprenderà il

significato del termine attesa e della parola “Avvento” ed in questo

periodo natalizio farà esperienze e attività utili a scoprire il significato autentico della nascita di Gesù.

UN BIMBO DI NOME GESU’

Emozione: Meraviglia.

Tempi: Gennaio, febbraio.

L’infanzia di Gesù In questo periodo conosceremo l’ambiente di Gesù-Bambino.

Gli usi e i costumi della Palestina di 2000 anni fa.

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LA PECORELLA SMARRITA Emozione: Tristezza/gioia.

Tempi: Marzo/aprile.

La parabola della pecorella smarrita.

La Santa Pasqua.

Le parabole sono un elemento tipico dell’insegnamento di Gesù, esse hanno lo scopo di illustrare in modo semplice concetti complessi

favorendone una comprensione immediata.

In questo periodo i nostri bambini conosceranno quella della “pecorella smarrita” attraverso

la quale sperimenteranno la gioia del perdono. ritrovamento che però passa, a volte, attraverso l’emozione della tristezza. In fine si vivrà la festa della Santa

Pasqua attraverso la lettura di alcuni brani del Vangelo.

MARIA, LA MAMMA DI GESU’

Emozione: tenerezza Tempi: Maggio

Maria, la mamma di Gesù.In quest’ultimo periodo cono- sceremo Maria, la mamma di Gesù, favorendo nel bambino sentimenti di tenerezza verso gli altri e sviluppando in lui un atteggiamento di “cura” nei

confronti di chi ne ha bisogno.

proprio come fa una mamma.

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6.PROGETTI D’ ISTITUTO (Continuità Verticale)

Progetto: “Io, Cittadino Responsabile”

Progetto: “Sicurezza - Scuola Sicura”

Progetto: “Regole e Cittadinanza”

Progetto: “I diritti e la bandiera”

Progetto:“Le tradizioni”

Progetto: “Le emozioni”

VEDI PTOF 2019\2022

Attraverso alcuni di questi progetti verranno attuate le finalità dell’insegnamento di educazione civica dando attuazione al curricolo di Istituto.

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7.TEMPO DEL PRANZO

L’apparecchiatura dei tavoli e la distribuzione del pasto spetta al personale incaricato. Ogni sezione organizza il momento della distribuzione del pranzo autonomamente:

- nella sezione blu i bambini rimangono seduti al proprio posto e le insegnanti insieme al personale distribuiscono e ritirano i piatti ai bambini;

- nella sezione gialla, a turno, due bambini sono incaricati giornalmente di distribuire e ritirare ai propri compagni il pranzo aiutati dalle insegnanti e dal personale;

- nella sezione verde i bambini grandi di ogni tavolo, in modo distanziato, si alzano e vanno al carrello delle vivande a ritirare i piatti aiutati delle insegnanti e dal personale.

Queste modalità vengono scelte dalle insegnanti delle tre sezioni rispettando le esigenze particolari dei bambini inseriti in base all’età, al numero e agli spazi.

8.LE FESTE Attendiamo S. Lucia Festa di Natale Le tradizionali feste di grande gruppo che coinvolgevano tutte le tre sezioni, vista l’emergenza sanitaria, per quest’anno scolastico sono sospese.

I bambini festeggeranno queste tradizioni all’interno del proprio gruppo classe.

Festa di fine anno e consegna dei diplomi.

Per l’organizzazione della tradizionale festa di conclusione dell’anno scolastico verrà valutata la situazione epidemiologica COVID e si deciderà come procedere...

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9.USCITE SUL TERRITORIO

Adesione ad iniziative culturali sul territorio

Per arricchire le esperienze dei bambini, le insegnanti, compatibilmente con le esigenze dei bambini e del gruppo classe, offrono e promuovono attività di scoperta del territorio con passeggiate nei dintorni dell’ambiente scolastico per osservare i cambiamenti della natura, per interiorizzare percorsi, per cercare elementi utili inclusi nei progetti scolastici.

10.RAPPORTO CON LE FAMIGLIE

La scuola, soprattutto quella dell’infanzia, ha un ruolo fondamentale nel rapporto con le famiglie: accoglie richieste, ascolta, rimanda ai genitori le osservazioni sui bambini, sia nel quotidiano che in momenti precisi dell’anno. La nostra scuola prevede infatti alcuni incontri con la famiglia: per uno scambio di informazioni e una ricerca di strategie comuni di intervento, per un confronto e un dialogo sul bambino/a, sulle sue capacità e modalità a scuola e a casa.

Colloqui individuali

In diversi momenti, come di seguito specificato:

●giugno compatibilmente con la situazione covid, con i genitori dei nuovi iscritti per conoscersi e raccogliere informazioni sulla storia del bambino/a e sulle sue abitudini;

●gennaio per i genitori dei bambini piccoli, grandi e mezzani.

●maggio per i genitori dei bambini piccoli, grandi e mezzani.

Inoltre le insegnanti sono sempre disponibili per richieste di eventuale colloquio individuale durante l’anno scolastico previo appuntamento.

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Assemblee

• Ad ottobre, si presenta ai genitori il Piano educativo della scuola, con l’elezione dei rappresentanti di sezione; le insegnanti illustrano brevemente ai genitori anche la situazione iniziale della sezione di riferimento;

• A gennaio: l’assemblea riguarda i genitori dei nuovi iscritti. E’ in questa occasione che si concretizza l’open day e si presenta la scuola ai genitori che sceglieranno di iscrivere i propri figli;

• A febbraio e maggio: in questo momento dell’anno l’assemblea con i genitori è finalizzata principalmente alla presentazione delle attività concretamente svolte con una restituzione dei risultati ottenuti e dell’andamento dell’anno scolastico ormai concluso.

Intersezione

Gli incontri di intersezione con i rappresentanti dei genitori sono due: una nel mese di novembre e una nel mese di aprile. In questi incontri le docenti presentano le necessità della scuola, illustrano brevemente i progetti iniziati o da avviare, ricevono le proposte dei genitori.

I colloqui, le assemblee, gli incontri di intersezione permettono di mantenere rapporti fra adulti (insegnanti-genitori) orientati al confronto e allo scambio reciproco creando un clima basato sulla fiducia e sulla collaborazione.

11. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

La didattica per favorire l’inserimento degli alunni stranieri nella nostra scuola assume sempre maggior importanza. Da anni, infatti, l’esperienza di accogliere, insegnare e apprendere in una scuola dell’infanzia multiculturale e plurilingue è presente nella nostra realtà. Per rispondere a tali esigenze negli ultimi anni scolastici sono state consolidate varie pratiche di accoglienza per gli stranieri e sono state messe a disposizione risorse per i bambini e le loro famiglie offrendo loro sostegno nella fase di adattamento al contesto scolastico, facilitando la loro accoglienza e integrazione, costruendo un contesto favorevole all’incontro tra le culture.

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12. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

La presenza nella scuola di alunni disabili è fonte preziosa di rapporti e di interazioni che rappresentano occasioni di maturazione per tutti, dalle quali si impara a considerare ed a vivere la diversità come una dimensione esistenziale.

La scuola dell’infanzia promuove quotidianamente l’inserimento degli alunni diversamente abili sia nello spazio sezione che nello spazio scuola, valorizzando al meglio tutte le risorse presenti e a disposizione.

L’alunno disabile viene infatti integrato attraverso un positivo inserimento nel gruppo, un clima disteso e un ambiente sereno. Nello specifico si cercano di promuovere e sviluppare le competenze di ogni singolo individuo e quindi anche dell’alunno diversamente abile attraverso delle strategie alternative, delle metodologie didattiche adeguate, mediante un buon utilizzo degli spazi ottimizzando così anche le risorse.

Il Progetto di accoglienza e integrazione degli alunni disabili ha come finalità quella di favorire un itinerario di reale ed efficace integrazione scolastica ed extra- Scolastica. A tale scopo adottiamo un’articolata metodologia d’intervento educativo-didattico che valorizza tutte le potenzialità di sviluppo degli alunni. Si offrono così al singolo alunno delle possibilità differenti, in base alle specifiche esigenze del momento e del contesto alternando lavori individuali (utilizzando in modo strategico il rapporto uno a uno) a lavori di piccolo o grande gruppo.

L’insegnante di sostegno,non presente quest’anno, è una concreta risorsa a disposizione della sezione e non solo un supporto per il bambino/a diversamente abile: per realizzare a pieno l’integrazione è necessario unire tutte le risorse umane che ruotano attorno al bambino/a creando una intensa collaborazione tra insegnanti, educatori, famiglia per favorire integrazione e inclusione e perseguire il migliore sviluppo del soggetto disabile.

Tali dinamiche relazionali finalizzano tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un progetto di vita che tiene conto del ruolo attivo che i bambini dovranno svolgere all’interno della società.

Grazie a questa collaborazione, scambio di idee e proposte è possibile elaborare in modo dettagliato e congiunto il PEI (piano educativo individualizzato)comprendente il

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profilo dinamico funzionale di ogni alunno che pone in evidenza obbiettivi, metodologie, strategie di lavoro.

È attraverso il confronto e la collaborazione tra docenti che si realizza l’integrazione e l’inclusione scolastica, individuando le competenze e le capacità di ciascun bambino/a e partendo da esse per raggiungere traguardi sempre più complessi e articolati. Pertanto ogni alunno, qualunque sia la sua difficoltà, ha la possibilità di integrarsi a pieno nell’esperienza educativa così da riconoscersi ed essere riconosciuto come membro attivo della comunità.

Nell’anno scolastico corrente non sono presenti insegnanti di sostegno tuttavia ,se ci fosse necessità, sono previsti un incontro con l’ équipe dei terapeuti che seguono l’ alunno diversamente abile.

13. TEMPI E MODI PER LA VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione delle proposte educative e dell’operato delle insegnanti sono necessari per constatare la validità del processo educativo proposto.

L’osservazione sistematica o occasionale consente di valutare le esigenze del bambino/a e di adeguare le proposte educative per meglio rispondere ai suoi bisogni ed interessi. La valutazione dei livelli di sviluppo prevede un momento iniziale, utile per delineare il bagaglio con cui si accede alla scuola dell’infanzia, un momento interno al processo didattico che consente di determinare il percorso di crescita di ogni bambino/a infine un bilancio finale per la valutazione degli esiti formativi.

I dati raccolti vengono rielaborati con relazioni sulla situazione della sezione a inizio , a metà anno scolastico e fine anno; la valutazione finale invece viene attuata attraverso la compilazione di griglie che riassumono le competenze che ogni bambino/a dovrebbe aver raggiunto alla fine del primo e del secondo anno di frequenza mentre per i bambini dell’ultimo anno è predisposta una griglia di passaggio alla scuola primaria.

Una particolare cura infatti viene riservata alla continuità con la scuola primaria:

vengono comunicate le competenze individuali dei bambini ed è previsto un momento di conoscenza del nuovo ambiente dove i bambini saranno accolti dalle insegnanti della scuola primaria.

Le insegnanti della Scuola dell’infanzia hanno congiuntamente redatto questo documento.

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