I farmaci antinfettivi sono composti di origine naturale, sintetica o semisintetica utilizzati nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni
provocate da:
•
Batteri
•
Micobatteri
•
Protozoi
•
Funghi
•
Virus
• sieri o vaccini
• il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie
• l'eliminazione di vettori dell'infezione
Profilassi e prevenzione
in funzione delle modalità di somministrazione:
topici
antisettici disinfettanti
sistemici
chemioterapici
In funzione dell’agente infettivo:
antibatterici
antimicobatterici
antiprotozoari
•
antimalarici
•
antiamebici
•
antileismania
•
tripanocidi
•
tricomonacidi
antimicotici
antivirali
Classificazione dei farmaci antinfettivi
Spettro d’azione di un antinfettivo
Campo dei microrganismi nei confronti delle quali il chemioterapico agisce.
Potenza di un antinfettivo
Concentrazione di farmaco (µg/mL o µM) richiesta per inibire la crescita od uccidere un microrganismo.
IC50 (concentrazione che inibisce la crescita del 50% dei microrganismi) MIC99 (minima concentrazione che inibisce la crescita di almeno il 99% dei microrganismi)
Effetto batteriostatico, fungistatico, etc o battericida, fungicida, etc
Gli antinfettivi …statici bloccano la replicazione del microrganismo lasciando all’organismo il compito di eliminarlo
Gli antinfettivi ...cidi uccidono il microrganismo
Generalità
• 1670 Van Leeuwenhoek inventa il microscopio e i batteri vengono identificati
• 1877 Pasteur intuì che i microrganismi fossero responsabili di alcune malattie
• 1904 Paul Ehrlich enunciò il “principio della chemioterapia”
• 1910 Ehrlich presentò il I chemioterapico
Salvarsan – la struttura riportata è una
semplificazione, in realtà è un trimero ciclico senza doppi legami -As=As-
Spettro d’attività piuttosto limitato. Attivo contro la malattia del sonno (tripanosomiasi) e contro la sifilide (causata da spirochete)
• 1934 introdotta la Proflavina, antibatterico per uso topico, troppo tossico per essere usato per via sistemica
• 1935 scoperta del Prontosil attivo in vivo nei confronti di infezioni da streptococco
• 1944 prime prove cliniche con estratti grezzi di penicillina
Resistenza batterica
• Attivazione di una via metabolica alternativa che aggira la reazione inibita dal farmaco
• Mutazioni nel sito bersaglio del farmaco
• Produzione di enzimi che inattivano il farmaco
• Diminuito accumulo del farmaco nel batterio per
ridotta permeabilità cellulare o per aumentato
efflusso del farmaco
Cellula batterica
• Non possiede un nucleo ben delimitato
• Priva di reticolo endoplasmatico e mitocondri
• Contiene enzimi non necessari alle cellule animali
• Oltre alla membrana cellulare possiede anche una parete cellulare necessaria per la sua sopravvivenza
• I batteri Gram negativi possiedono una ulteriore membrana esterna costituita di lipopolisaccaridi
• Inibizione del metabolismo cellulare batterico (antimetaboliti)
• Inibizione della sintesi della parete cellulare
• Interazione con la membrana cellulare
• Inibizione della sintesi proteica
• Inibizione della trascrizione e replicazione degli acidi nucleici
R
1HN S O
NHR
2O
Derivati N1 o N4 sostituiti della p-ammino benzensolfonamide o solfanilamide
• Nel 1935 viene scoperta l’attività antibatterica in vivo del prontosil rubrum o sulfamidocrisoidina, inattiva in vitro
• l’urina di animali trattati era attiva anche in vitro
• Profarmaco metabolizzato in vivo in sulfonilamide e 1,2,4- triaminobenzene
• Sulfanilamide (amide dell’acido sulfanilico o p-ammino
benzensolfonammide) – primo antibatterico sintetico ad ampio spettro d’azione, già sintetizzata nel 1908 quando non era nota la sua attività antibatterica
H2N
NH2 N
N S
O
NH2 O
Prontosil
Metabolism
Sulfanilamide
H2N S
O
NH2 O
Meccanismo di azione
•Antimetaboliti
• Analoghi strutturali dell’acido p-amminobenzoico
(PABA) che entra nella costituzione dell’acido folico
Active site Active site
Interazioni tra PABA e sulfamidico nel sito attivo dell’enzima
Ionic bond H-Bond
van der Waals interactions O
C
H 2 N O S
O O H 2 N N R
Enzima target : Diidropteroato sintetasi (DHPS)
• Enzima batterico non presente nelle cellule umane
• Essenziale per la biosintesi dell’acido tetraidrofolico nella cellula batterica
• L’acido tetraidrofolico agisce come trasportatore di unità monocarboniose nella sintesi di basi puriniche e pirimidiniche degli acidi nucleici e di alcuni
aminoacidi
• L’inibizione dell’enzima causa arresto della
crescita e moltiplicazione cellulare
Meccanismo d’azione dei sulfamidici
• Inibitori competitivi dell’enzima diidropteroato sintetasi (DHPS)
• Mimano il substrato naturale (PABA)
• Si legano al sito attivo dell’enzima e bloccano l’accesso al PABA
• Inibizione reversibile e competitiva
• In alcuni batteri viene incorporato al posto del PABA
• Agenti batteriostatici
• Non raccomandati a pazienti immunocompromessi
Azione batteriostatica su:
•
Molti batteri Gram-positivi
•
Alcuni batteri Gram-negativi
•
Alcuni protozoi (Plasmodi della malaria, Toxoplasma gondii)
Meccanismi di resistenza
• Aumento della biosintesi del PABA
• Mutazioni a carico della diidropteroato sintetasi
• Diminuita permeabilità di membrana
• l’anello benzenico e la funzione solfonamidica sono essenziali
• il gruppo amminico in para é essenziale (R1=H)
• la sostituzione in N4 è permessa solo se in vivo si forma il gruppo amminico (profarmaci: sulfasalazina)
• il gruppo amminico e solfonammidico devono essere direttamente legati all’anello ed in para tra loro
• non devono essere presenti altri sostituenti sull’anello
• l’azoto solfonammidico deve essere primario o secondario
• R2 può variare
Relazioni Struttura-Attività
R1HN S
O
NHR2
N4 O
N1
• R
2di solito è costituito da un anello eterociclico
• R
2= -COCH
3nella sulfacetamide
La sostituzione influenza i parametri farmacocinetici piuttosto che farmacodinamici:
• capacità di legarsi alle proteine plasmatiche
• i livelli ematici e l’emivita
• solubilità
• acidità
Analoghi della Sulfanilamide
R1HN S
O
NHR2 O
pKa del carbossile del PABA circa 6.5 pKa dei sulfamidici varia tra 3,8 (N
1-
cloroacetilsulfanilamide) a 10,4 (sulfanilamide)
N1-Cloroacetilsulfanilamide pKa = 3,8
Sulfanilamide pKa = 10,4
L’attività massima si registra per i sulfamidici
con pKa compreso fra 5 e 7
E’ stato ipotizzato che i sulfamidici penetrino nella
cellula batterica nella forma indissociata mentre
interagiscano con l’enzima nella forma ionica
Ben assorbiti nel tratto gastrointestinale (70-
100%) (ad eccezione dei sulfamidici intestinali)
Distribuzione in tutti i tessuti e fluidi biologici
Legame alle proteine plasmatiche variabile
Metabolizzati prevalentemente per acetilazione e glicuronazione all’N1 e all’N4 con formazione di metaboliti inattivi
Escreti prevalentemente attraverso le urine (ad
eccezione dei sulfamidici intestinali escreti con
le feci)
•Antinfettivi di scelta prima dell’avvento delle penicilline
• Sostituiti da penicilline ed altri antibiotici Usi correnti
•
In oculistica e otorinolaringoiatria (sulfacetamide in associazione con antibatterici e/o corticosteroidi)• Infezioni cutanee superficiali (associazione con antibiotici)
• Trattamento della colite ulcerosa e del morbo di Crohn (sulfasalazina)
• Trattamento locale di piaghe, ulcere varicose e ustioni (sulfadiazina argentica)
• Trattamento delle infezioni respiratorie, delle vie urinarie,
dell'apparato genitale e dell’apparato digerente (sulfametossazolo in combinazione con il trimetoprin)
• malattie veterinarie respiratorie ed enteriche da batteri sensibili (sulfadiazina + sulfamerazina + trimetoprim, sulfadiazina +
trimetoprim, sulfadimetossina + trimetoprim)
• Come antiprotozoari in associazione con antifolici
Sulla base dell’assorbimento e della durata d’azione i sulfamidici si possono classificare in:
Sistemici (N
1-sostituiti):
•
classici ad azione breve (T
1/2< 7 h),
•
semiritardo (T
1/2< 12 - 18 h),
•
ritardo (T
1/2> 24 h),
•
ultraritardo (T
1/2> 60 h)
a tropismo urinario (N
1-sostituiti) (T
1/2< 6 h)
intestinali (N
1-sostituiti ed N
1,N
4-disostituiti)
SULFAMMIDICI SISTEMICI
Sulfamidici 'classici' prontamente assorbiti e rapidamente eliminati (T1/2 <7 ore)
Sulfatiazolo
4-amino-N-(2-
tiazolil)benzensolfonamide;
2-(p-aminobenzensolfonamido) tiazolo
Streptosil Neomicina, polv., pom.
(+Neomicina)
Sulfametiltiazolo
4-amino-N-(4-metil-2-
tiazolil)benzensolfonamide;
2-(p-aminobenzensolfonamido)-4- metiltiazolo
Pensulvit, ung. Oft (+ Tetraciclina)
Sulfamidici prontamente assorbiti e lentamente eliminati (Sulfamidici 'a basso dosaggio')
a) Sulfamidici semi-ritardo (T1/2 12-18 ore)
Sulfacetamide (Sale sodico)
N-[(4-aminofenil)sulfonil]acetamide
Aureomix, coll. (+Clortetraciclina) Brumeton Coll. S sol. (+Betametasone) Antisettico Astr. Sed., coll. (+NH4Cl, Zinco fenolsolfonato, Nafazolina, Lidocaina)
Visublefarite, sosp. oft. (+Betametasone, Tetrizolina)
Sulfadiazina
4-amino-N-(pirimidin-2-il) benzenesulfonamide
Trimetrinesulfa Vetoquinol, gran (+
sulfamerazina + trimetoprim) veterinario Doxatrim gran (+ trimetoprim) veterinario Sulfadiazina Argentica
Bacternil, cr. derm.
Sofargen, cr.
Altergen, cr., garze (+acido ialuronico)
Connettivina Plus, cr., garze (+acido ialuronico)
Sulfametoxazolo
4-amino-N-(5-metilisossazol-3- il)benzenesulfonamide
Bactrim, cpr, os sosp, sol per infus (+
Trimetoprim)
Sulfadimetoxina
4-amino-N-(2,6-
dimetossipirimidin-4- il)benzenesulfonamide
Sulfadimetossina, gener., cps
b) Sulfamidici ritardo (T50>24 ore)
Sulfalene (Sulfametossipirazina) 4-amino-N-(3-metossipirazin-2- il)benzenesulfonamide
Metakelfin, cpr (+Pirimetamina) antimalarico
c) Sulfamidici ultra-ritardo (T50>60 ore)
Sulfasalazina (Salazosulfapiridina)
acido 2-idrossi-5-[(4-(N-(piridin-2-il)sulfamoil)fenil)diazenil)benzoico Salazopyrin EN, cpr
4) Sulfamidici Intestinali
SINTESI DELLA SULFANILAMIDE E DELLA
SULFACETAMIDE
SINTESI DELLA SULFAMIDICI ETEROCICLICI
SINTESI DEL SULFAMETOSSAZOLO
Reazione di Curtius
SINTESI DELLA SULFASALAZINA
Meccanismo d’azione:
Inibisce selettivamente la diidrofolato reduttasi Enzima presente sia nei microrganismi che nei mammiferi
Alta selettività per l’enzima batterico nessuna per quello umano
Attività e spettro d’azione:
Azione batteriostatica
Spettro d’azione simile a quello dei sulfamidici
20-50 più potente del sulfametossazolo
La resistenza si sviluppa grazie a mutazioni dell’enzima
Associazione trimetoprim + sulfametossazolo nel rapporto 1:5
Azione sinergica
Dosi più basse
Minori effetti collaterali indesiderati
Minore probabilità di selezionare ceppi resistenti
Ampliamento dello spettro d’azione
•
Infezioni delle vie respiratorie: sinusite, otite
media, bronchite acuta, polmonite (anche dovuta a Pneumocystis carinii).
•
Infezioni delle vie urinarie.
•
Infezioni dell'apparato genitale compresa l'uretrite gonococcica.
•