• Non ci sono risultati.

A cura di Annalisa Califano Azienda USL di Ferrara Dipartimento di Sanità Pubblica

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "A cura di Annalisa Califano Azienda USL di Ferrara Dipartimento di Sanità Pubblica"

Copied!
69
0
0

Testo completo

(1)

A cura di Annalisa Califano

Azienda USL di Ferrara Dipartimento di Sanità Pubblica

Corso di Formazione Tatuatori e Piercer

Vigilanza e promozione dell'Igiene e Sicurezza

Rischi connessi con le attività di Tatuaggio e Piercing, in particolare infezioni a trasmissione parenterale

Modalità di Prevenzione dei rischi: Precauzioni Standard

(2)

Le tecniche di Tatuaggio e Piercing

Caratterizzate da un certo grado di invasività

, è

indispensabile molta attenzione per garantire ai clienti e operatori stessi un lavoro sicuro sotto il profilo igienico sanitario e di qualità.

Possono insorgere Reazioni Infiammatorie, Infezioni, Reazioni Allergiche.

Grazie alle migliorate condizioni igienico sanitarie (utilizzo di aghi monouso), le principali complicanze infettive correlate all’epatite e alle infezioni retrovirali umane sono diminuite significativamente rispetto al passato, MA rimangono ancora un rischio significativo.

(3)

Le tecniche di Tatuaggio e Piercing

Circa il 3,3 % di coloro che si sono sottoposti a pratiche di tatuaggio ha denunciato reazioni ai tatuaggi (dolore, granulomi, ispessimento della pelle, reazioni allergiche, infezioni )

Possibili cause

Contaminazioni microbiche degli inchiostri, non corretta disinfezione/sterilizzazione degli strumenti

Presenza di sostanze pericolose e/o allergizzanti

negli inchiostri

(4)

Normativa

Linee guida ministeriali

Circolari del Ministero della Sanità n. 2.9/156 del 5.02.1998 e n. 2.8/633 del 16.07.1998, per l’Esecuzione delle procedure di Tatuaggio e Piercing

procedure Tatuaggio Piercing

DGR 465/2007

Sicurezza delle pratiche di Tatuaggio e Piercing e

modalità di prevenzione delle infezioni, con riguardo

particolare a quelle trasmesse per via ematica

(5)

Le norme forniscono indicazioni utili riguardo al lavoro in sicurezza sia ai clienti che agli operatori

•Occorre pertanto conoscere:

Quali sono i rischi legati all’attività

Normativa

Quali sono i rischi legati all’attività

Come si possono prevenire o controllare

(6)

Rischio biologico

(D.Lgs. 81/2008, titolo X)

Possibilità che, in un ambiente lavorativo, la presenza di agenti biologici e l'esistenza di una esposizione ad essi, possa comportare un

danno per la salute del lavoratori.

Rischio generico: è presente nella quasi totalità degli ambienti di lavoro per laper presenza ubiquitaria di microrganismi non pericolosi.presenza ubiquitaria microrganismi pericolosi Rischio di entità trascurabile, controllabile con l’adozione delle comuni norme igieniche.

Rischio specifico: è presente in quegli ambienti di lavoro in cui, per la particolarità delle attività svolte, è riconducibile la presenza, sia intenzionale che eventuale, di microrganismi pericolosi per la salute e il possibile contatto con essi.

(7)

È necessario valutare:

Rischio biologico

(D.Lgs. 81/2008, titolo X)

Fonti di pericolo biologico (sangue, superfici o biancheria contaminata, Monitoraggio

ambientale

Tipo di attività lavorativa svolta

superfici o biancheria contaminata, rifiuti taglienti e monouso)

Effetti sulla salute

Punti critici

Prevenzione e protezione

Vie di esposizione (tramite punture, tagli; contatto con

la cute) Agenti biologici

potenzialmente presenti

(8)

Origine potenziale delle infezioni

Tatuatore o Piercer

Cliente

Può essere

Ambiente di lavoro

Locali non a Può essere

portatore di infezione

Attraverso il mancato rispetto delle buone pratiche quali pulizia

e disinfezione, sterilizzazione degli

strumenti, uso di acqua sterile, uso delle protezioni, utilizzo di inchiostri o

gioielli di qualità e origine sicura

Locali non a norma,

insufficiente pulizia e/o disinfezione,

contaminazioni crociate per mancato rispetto del percorso sporco-

pulito

(9)

Malattie Infettive

(10)

I microrganismi contraggono nei confronti dell’uomo un rapporto di tipo PARASSITARIO, poiché per sopravvivere e moltiplicarsi il microrganismo deve sfruttare alcune funzioni vitali dell’ospite.

Malattie Infettive

Le infezioni sono spesso contagiose, ovvero i microbi possono diffondersi da un individuo all’altro, talvolta anche in maniera ampia e rapida, coinvolgendo un numero più o meno importante di persone

Le malattie infettive si verificano tutte le volte che i microrganismi interagiscono con l’uomo, in presenza di fattori favorenti

(11)

•Paesi meno sviluppati: importante causa di morte, favorita dalla denutrizione e non solo

Paesi sviluppati: la gravità dipende da altri fattori

Malattie Infettive

che rendono fragile l’individuo, quali età, presenza di malattie croniche, uso di terapie immunosoppressive e fattori di tipo sociale

INDIVIDUO RECETTIVO

(12)

Accanto al recettivo, si affianca l’ individuo IMMUNE

( per precedente malattia o vaccinazione)

Malattie Infettive e Uomo

(13)

Occorre una via di eliminazione dei microbi, in rapporto alla sede dell’infezione (via intestinale, respiratoria; meno frequenti sono la via urinaria, cutanea e orale)

La persona malata è una sorgente, ma lo può essere anche il

PORTATORE

Come si trasmette l’infezione

(14)

Portatore PRECOCE: elimina il microbo prima dello sviluppo della malattia (es. Morbillo)

Portatore CONVALESCENTE o CRONICO:

durante la fase di convalescenza o persona guarita

Classificazione dei portatori

persona guarita clinicamente ma non biologicamente (es. HBV)

Portatore ASINTOMATICO: elimina il microbo,

perché è infetto ma non ha sintomi. Possono rimanere

tali per periodi temporali brevi o lunghi (es. HAV)

(15)

Trasmissione dei microrganismi dalla sorgente di infezione al soggetto sano

Trasmissione DIRETTA o PER CONTATTO: il passaggio del microrganismo dal malato al sano comporta un rapporto di continuita’

o di estrema vicinanza

Malato o

portatore Sano

Trasmissione INDIRETTA: l’agente biologico rimane per un certo tempo nell’ambiente esterno prima di penetrare in un organismo sano.

Avviene tramite veicoli (mani, acqua, alimenti, ecc.) o vettori (mosche, zanzare, ecc)

Malato o portatore

Ambiente

esterno Sano

(16)

•Via Aerea

•Via Oro-fecale

•Via Parenterale contatto con sangue emoderivati,

Vie di trasmissione

•Via Parenterale contatto con sangue o emoderivati, per pratiche iniettive, trasfusionali, chirurgiche, traumi

•Via Sessuale contatto con materiale ematico, senza

evidenti soluzioni di continuo di cute o mucose

(17)

L’organo bersaglio è il Fegato

5 tipi:

Epatite A, B, C, D, E

Epatiti virali

Epatite A, B, C, D, E

Altri virus minori che causano epatiti:

Citomegalovirus, Herpesvirus, Epstein-Barr

virus.

(18)

•325 milioni di persone convivono con l’infezione e i virus responsabili delle epatiti B e C causano di 1.300 mila decessi ogni anno.

•E’ la seconda principale malattia infettiva dopo la tubercolosi, le persone si infettano 9 volte in più rispetto all'HIV.

•Uno dei principali ostacoli all’eliminazione di questa patologia è il gran numero di persone che vivono per anni con l'epatite,

Epatiti Virali

gran numero di persone che vivono per anni con l'epatite, inconsapevoli di esserne affetti.

•Il rischio aumenta se si è stati sottoposti ad altri fattori di rischio come interventi chirurgici, trasfusioni, tatuaggi, ecc.

•Tra il 2004 e il 2019, dieci Regioni italiane hanno segnalato 15.872 casi di epatite virale e tra questi il 14,8% erano diagnosticati in persone straniere. Un dato rilevante che emerge dall’analisi di 16 anni di sorveglianza è che l’86% dei cittadini stranieri che hanno avuto una diagnosi di epatite acuta risiedeva in Italia da più di un anno, l’infezione è stata quindi acquisita in Italia.

(19)

Persone a rischio:

HBV, virus a DNA

emodializzati

politrasfusi

sanitari

pz sottoposti a trattamenti invasivi diagnostici/terapeutici tossicodipendenti da droghe e.v.

Virus dell’Epatite B e C

tossicodipendenti da droghe e.v.

addetti alla raccolta e smaltimento dei rifiuti

vie parenterali inapparenti HCV, virus ad RNA

Fattori di rischio sovrapponibili ad HBV, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo di droghe per via endovenosa.

(20)

Trasmissione

HBVTrasmissione parenterale non apparente (utilizzo di effetti personali, es. rasoi, spazzolini da denti, ecc.)

Trasmissione sessuale

Trasmissione verticale (da madre a figlio in epoca perinatale)

Tatuaggi e piercing eseguiti da addetti non professionali

HCV

Ruolo predominante è rappresentato dalla trasmissione parenterale non apparente

Trasmissione sessuale

Trasmissione verticale da madre a figlio

(21)

Trasmissione

HBV

Rischio di contrarre un'infezione dopo singola esposizione (taglio o puntura con ago infetto): 6-30%.

Non è noto il rischio di contrarre malattia a cute integra

HCV

Il rischio di trasmissione dell’infezione a seguito di puntura con ago contaminato è pari al 2%.

(intermedio tra il rischio di trasmissione di HIV – circa 0.3%, e di HBV, fino al 30%).

(22)

Sorgente di Infezione

HBV

- I malati in fase acuta (1-2 mesi prima e dopo inizio sintomi)

- I portatori cronici di HBV

Essendo la malattia asintomatica, il serbatoio HCV

dell’infezione è costituito da portatori cronici

(23)

Incubazione e Sintomi

HBV

Incubazione: 6 settimane – 6 mesi

Sintomi aspecifici: disturbi addominali, nausea e vomito, febbre, malessere, cefalea, mialgia

Ittero (30-50 % dei casi negli adulti e 10 % nei bimbi) Forme asintomatiche: circa 50%

HCV

Incubazione: 2 settimane – 6 mesi

Sintomi aspecifici: Infezione acuta è spesso asintomatica e senza ittero. Se sintomatica si possono avere dolori muscolari, nausea, vomito, febbre, ittero, dolori addominali

L'infezione evolve in ragione della carica virale e della reazione immunitaria dell'ospite

(24)

HBV

Epatite fulminante

Epatite cronica più facilmente in persone molto giovani. Elevate incidenze nei Paesi della Regione OMS del Pacifico occidentale e in quella africana (oltre 6%); nella Regione del Mediterraneo orientale, in quella dell’Asia sud-orientale e in quella europea si stimano invece percentuali di soggetti con infezioni croniche pari rispettivamente al 3,3%, 2,0% e 1,6%. Nella Regione delle Americhe la popolazione infetta è lo 0,7%.

Cirrosi epatica, circa il 20% dei casi di epatite cronica evolve in cirrosi entro 5 anni

Epatocarcinoma primitivo: l’infezione nei Paesi ad elevata endemia è responsabile fino al 90% dei carcinomi epatici

Complicanze

90% dei carcinomi epatici

HCV

Cronicizza in elevatissima percentuale

Epatite cronica fino all’85% L’infezione da HCV è diffusa a livello mondiale. Le zone con i tassi maggiori di infezione sono la Regione OMS del Mediterraneo orientale e quella europea OMS (rispettivamente con il 2,3%

e l’1,5%). I tassi più alti di infezione cronica si trovano in alcuni gruppi a rischio, come le persone che fanno uso di droghe per via endovenosa.

Cirrosi epatica circa il 20-30% dei paz. con epatite cronica, evolve nell’arco di 10-20 anni

Epatocarcinoma primitivo 1-4% dei casi di cirrosi può evolvere in epatocarcinoma

(25)

•Virus difettivo: necessita del virus Epatite B per potersi replicare ed infettare (infezione simultanea o sovrainfezione di virus D in portatore cronico di HBV con nuova epatite acuta) circa 5%

Epatite Delta - HDV

con nuova epatite acuta) circa 5%

Infezione acuta può evolvere in cronica

Stessa modalità di trasmissione e prevenzione

dell’Epatite B

(26)

Prevenzione Vaccinale e Comportamentale

HBV

Vaccino sicuro che fornisce una protezione di lunga durata.

L’incidenza della malattia è scesa da

12 casi/100.000 abitanti a < 2/100.000 abitanti

Utilizzo precauzioni nei rapporti sessuali (condom)

HCV

Precauzioni comportamentali in quanto non esiste un vaccino.

Sono possibili cure terapeutiche con farmaci antivirali.

Sta per partire un programma di screening con invito ai nati 1969-1989, tramite esame ematico per cercare coloro che sono positivi all’infezione, per poterli sottoporre a terapia per evitare l’evoluzione dell’infezione e le complicanze.

(27)

NEL MONDO

Si stima che 257 milioni di persone siano portatori cronici.

L’80-90% circa dei bambini che contraggono l’infezione nel primo anno di vita cronicizzano, oltre il 90% dei soggetti che si ammalano in età adulta guariscono entro sei mesi dall’insorgenza dei sintomi.

La più alta incidenza di infezioni croniche viene segnalata nei Paesi della Regione Oms del Pacifico occidentale ed in quella africana con, rispettivamente, il 6,2% ed il 6,1% di adulti infetti.

Epidemiologia HBV

IN EUROPA

Secondo dati ECDC nel 2018; 30 Stati europei hanno segnalato 24.588 casi di epatite B.

11% erano infezioni acute, il 56% croniche, per il 33% sono “sconosciute”. La fascia di età più colpita è stata 25-34 anni. Tra i casi acuti per i quali sono disponibili informazioni sui fattori di rischio, la trasmissione eterosessuale è la più frequentemente segnalata, seguita dalla trasmissione nosocomiale e trasmissione tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.

(28)

Epidemiologia HBV in Italia

Nel 2020 in Italia sono stati segnalati 106 nuovi casi di epatite B acuta, diminuita rispetto al 2019. Le regioni che hanno segnalato la maggior parte dei casi sono Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Lombardia. I soggetti più colpiti restano quelli di età compresa fra i 35 e i 54 anni e la fascia ≥55 anni. Come negli anni passati si osserva una maggior percentuale di casi in soggetti di sesso maschile (72,6%). Il fattore di rischio più frequentemente riportato è l’esposizione a trattamenti di bellezza quali manicure, piercing e tatuaggi (28% dei casi) e i comportamenti sessuali a rischio (17%), mentre l’esposizione nosocomiale (ospedalizzazione, intervento chirurgico, emodialisi o trasfusione di sangue) è riportata dal

(ospedalizzazione, chirurgico, sangue) riportata

16% dei casi.I 2019)

(29)

NEL MONDO

L’OMS stima che a livello mondiale 71 milioni di persone siano affette da Epatite C cronica; che 2,3 milioni abbiano una co-infezione HIV-HCV e che 339.000 persone muoiano ogni anno per le conseguenze di questa infezione (cirrosi epatica e carcinoma epatocellulare).

Le zone con i tassi maggiori di infezione sono la Regione Europea dell’Oms e quella del Mediterraneo orientale.

L’epatite C colpisce più di frequente gruppi a rischio, come le persone che fanno uso di droghe per via endovenosa.

Epidemiologia HCV

IN EUROPA

Nel 2018 in Europa sono stati segnalati 37.527 casi di epatite C

Il 4% dei casi è stato classificato come infezione acuta, il 26% come infezione cronica e il 67% come “sconosciuta”. L’epatite C è più frequente tra gli uomini rispetto alle donne; la fascia di età più colpita tra i maschi è 35-44 anni, mentre la tra le donne è 25-34. Fra i casi con informazioni sulla modalità di trasmissione, l’uso di droghe rappresenta la più frequentemente riportata.

(30)

Nel 2020 sono stati segnalati 19 nuovi casi di epatite C acuta, in diminuzione rispetto a quella del 2019 anche per effetto della pandemia. Il maggior numero di casi è stato segnalato da Lombardia e Veneto, seguite da Emilia Romagna e Lazio. La maggior parte dei casi hanno una età maggiore di 35 anni e circa due terzi dei casi sono maschi. Tre casi avevano una età > 75 anni. L’esposizione nosocomiale rappresenta il principale fattore di rischio (42,1%), riportato, tra gli altri, dai 3 soggetti >75enni. Il secondo fattore per frequenza di casi è il ricorso a trattamenti estetici (come manicure, piercing e tatuaggi) (42,1%) seguito dall’assunzione di droghe per via parenterale (riportato dal 23,5% dei casi). Il 21,4% dei casi ha un convivente HCV positivo; in calo la percentuale di casi che riporta una esposizione sessuale, intesa come

Epidemiologia HCV in Italia

HCV positivo; in calo la percentuale di casi che riporta una esposizione sessuale, intesa come partner sessuali multipli o mancato uso del profilattico in corso di rapporti occasionali.2019)

(31)

La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (Acquired Immunodeficiency Syndrome o AIDS) è una condizione morbosa che colpisce in prevalenza giovani adulti e bambini.

Infezione da HIV e Sindrome da Immunodeficienza Acquisita

adulti e bambini.

Le manifestazioni cliniche caratteristiche sono

costituite da infezioni opportunistiche e da insolite

forme di tumori maligni dovuti a compromissione dello

stato immunitario.

(32)

Il Virus dell’Immunodeficienza Umana (HIV) è un retrovirus (RNA) che infetta le cellule del sistema immunitario umano, distruggendole o rendendole inabili alle proprie funzioni.

Fase precoce dell'infezione: i soggetti colpiti non

Eziologia

precoce soggetti colpiti

manifestano alcun sintomo.

•Progressione dell'infezione: il sistema immunitario

diventa sempre più debole rendendo il soggetto infetto più

suscettibile alle infezioni opportunistiche.

(33)

Dopo essere entrata in contatto con l'Hiv, una persona può diventare sieropositiva (positiva al test per Hiv), pertanto l'infezione è in atto ed è possibile trasmettere il virus ad altre persone.

La comparsa degli anticorpi non è immediata. Il tempo che intercorre tra il momento del contagio e la positività al test HIV è detto “periodo finestra” e dura poche settimane, ma può estendersi anche fino a 3 mesi

Eziologia

finestra” e dura poche settimane, ma può estendersi anche fino a 3 mesi.

Durante questo periodo, anche se la persona risulta ancora sieronegativa è comunque in grado di trasmettere l'infezione.

Dopo il contagio è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi dell’infezione solo al manifestarsi di una malattia. Sottoporsi al test Hiv è, quindi, l’unico modo di scoprire l’infezione.

(34)

L’infezione da HIV nei pazienti che non assumono la terapia antiretrovirale ha una durata media di circa 10-11 anni e presenta 3 fasi:

•infezione acuta

•infezione cronica asintomatica

Da HIV ad AIDS

•infezione cronica sintomatica AIDS

La terapia antiretrovirale altamente attiva (HAART) ha consentito di ottenere un significativo allungamento del periodo libero da malattia e della sopravvivenza, rendendo l'infezione da HIV una malattia cronica.

(35)

HIV nel Mondo

(36)

Origine: Africa equatoriale, zona in cui il virus era endemico fino agli anni ‘50

Diffusione: a partire dagli anni ’70 nei Caraibi e in alcune aree metropolitane degli USA e del Nord Europa colpendo inizialmente in prevalenza soggetti tossicodipendenti e omossessuali maschi

Gli scambi commerciali e turistici e l’uso di emoderivati infetti

Diffusione

Gli scambi commerciali e turistici e l’uso di emoderivati infetti hanno contribuito alla diffusione della malattia in tutto il mondo, estendendosi ad altre categorie di persone, o meglio superando il concetto di “categoria a rischio”, ma introducendo il concetto di

“comportamento a rischio”

(37)

E’ quello che porta ad un contatto delle proprie mucose (genitali, orali, congiuntiva, ecc…) o della cute lesa con

sangue o sperma.

Con il progredire dell’infezione, sono stati i rapporti eterosessuali ad essere più frequentemente implicati nella

Comportamento a rischio

eterosessuali ad essere più frequentemente implicati nella trasmissione del virus dell’HIV, ed attualmente l’infezione colpisce soprattutto adulti sessualmente attivi, con pluralità di partner o partner sessuali di questi ultimi.

Sono inoltre frequenti i casi di bambini figli di madri

sieropositive per HIV.

(38)

•La trasmissione per via ematica avviene attraverso trasfusioni di sangue infetto o attraverso lo scambio di siringhe infette.

•Rappresenta la principale modalità di diffusione dell’infezione nelle persone dedite all’uso di sostanze per

Modalità di Trasmissione

persone per

via iniettiva, attraverso la pratica di scambiarsi la siringa o altro materiale utilizzato per iniettare la droga

Possono essere veicolo di trasmissione di virus Hiv

anche gli aghi usati (agopuntura, mesoterapia,

tatuaggi, ecc)

(39)

La trasmissione per via sessuale è nel mondo la modalità di trasmissione più diffusa dell’infezione da Hiv. I rapporti sessuali, sia di tipo eterosessuale che omosessuale, non protetti dal preservativo, possono essere causa di trasmissione dell’infezione.

La trasmissione avviene attraverso il contatto tra liquidi biologici infetti (secrezioni vaginali, liquido pre-eiaculatorio, sperma, sangue) e le mucose. La trasmissione è possibile anche se le mucose sono integre.

Modalità di Trasmissione

le mucose. La trasmissione è possibile anche se le mucose sono integre.

•I rapporti sessuali non protetti possono veicolare non solo l’HIV, ma anche le infezioni sessualmente trasmesse (IST). La presenza di ulcerazioni e lesioni a livello genitale (anche se non visibili a occhio nudo) causate dalle IST possono far aumentare il rischio di contagio con l’HIV.

(40)

Una donna sieropositiva può trasmettere l’infezione al figlio (rischio pari al 20%)

durante la gravidanza

•al momento del parto

dopo la nascita con l’allattamento

Modalità di Trasmissione

L’assunzione di droghe o sostanze di abuso non

iniettabili (cocaina, ecstasy, alcol) sono pericolose, in

quanto riducono il livello di attenzione ed è pertanto più

probabile esporsi a comportamenti a rischio (per

esempio, rapporti sessuali non protetti).

(41)

Nuove diagnosi di HIV + (2014) in Stranieri provenienti da Africa, Paesi Europa centrale e orientale, America meridionale, Asia:

trasmissione per via sessuale, seguita da IDU

Modalità di Trasmissione

trasmissione per via sessuale, seguita da IDU Sopravvivenza in ambiente esterno:

Il virus HIV è molto debole e ha tempi di

sopravvivenza di circa 2 ore.

(42)

•Basta sottoporsi ad un prelievo di sangue per effettuare il test specifico; se si sono avuti comportamenti a rischio è bene effettuare il test dopo 1-3 mesi dall’ultima esposizione a rischio.

•Se si scopre di essere infetti, si può usufruire di un’assistenza specifica con possibilità di sottoporsi tempestivamente alla terapia farmacologica e, con le terapie attualmente disponibili, una persona Hiv positiva ha un’aspettativa di vita analoga a quella di una persona Hiv negativa.

•La legge italiana (135 del giugno 1990) garantisce che il test Hiv sia

Test HIV

•La legge italiana (135 del giugno 1990) garantisce che il test Hiv sia effettuato con il consenso della persona interessata; per eseguirlo nella maggior parte dei servizi sanitari non serve ricetta medica, è gratuito e anonimo. La legge prevede che il risultato del test venga comunicato esclusivamente alla persona che lo ha effettuato. Le persone straniere, anche se prive del permesso di soggiorno, possono effettuare il test alle stesse condizioni del cittadino italiano.

(43)

I dati dell’UNAIDS sull’epidemia di Hiv e Aids nel 2018, stimano che a fronte di 37,9 milioni di persone che vivono con il virus (36,2 milioni di adulti e 1,7 milioni di bambini

<15 anni), nel 2018 ci sono state 1,7 milioni di nuove diagnosi.

I dati mondiali

Il numero di decessi annuali è in costante diminuzione, grazie

alle terapie orali combinate; ed è passato da 1,7 milioni nel

2004 a 770.000 nel 2018 (riduzione superiore al 56%).

(44)

Secondo il rapporto “HIV/AIDS surveillance in Europe 2019”,nel 2018, sono state segnalate 141.552 nuove diagnosi di HIV in 50 dei 53 Paesi dell’OMS Europa.

La trasmissione sessuale MSM è la modalità principale di trasmissione nei Paesi di UE/SEE, mentre i rapporti eterosessuali e l’uso di droghe iniettive rappresentano le modalità principali nei Paesi orientali.

Il 79% delle nuove diagnosi di HIV è stato segnalato nei Paesi dell’Est , il 16% nei Paesi dell’Ovest il 5% negli Stati centrali

I dati della Regione Europea

Paesi dell’Ovest il 5% negli Stati centrali.

La maggior parte delle nuove diagnosi da HIV riguardano la fascia di età tra 30 e 39 anni.

Dai dati emerge che la modalità di trasmissione attraverso rapporti eterosessuali è la più frequente (50%), seguita dai rapporti sessuali tra Msm (23%), dall’uso di sostanze per via iniettiva (12%) e dalla trasmissione verticale (0,6%) mentre nel 15%

dei casi non si conosce la modalità.

(45)

L’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi HIV mostra una riduzione dal 2012, con una diminuzione più evidente nell’ultimo biennio.

• La riduzione del numero di nuove diagnosi HIV interessa tutte le modalità di trasmissione.

• Nel 2019 l’incidenza più elevata di nuove diagnosi HIV si riscontra nella fascia di età 25-29 anni.

• Diversamente dagli anni precedenti, in cui la modalità di trasmissione più frequente era attribuita a rapporti eterosessuali (maschi e femmine), nel 2019 la quota di nuove diagnosi HIV riferibili a maschi che fanno sesso con maschi (MSM) è pari a quella attribuibile a rapporti eterosessuali.

Epidemiologia in Italia

rapporti

• Tra i maschi, circa la metà delle nuove diagnosi HIV è in MSM.

• Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV in stranieri.

• Dal 2017 aumenta la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV : nel 2019 2/3 dei maschi eterosessuali e oltre la metà delle femmine con nuova diagnosi HIV sono stati diagnosticati tardivamente.

• Un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV nel 2019 scopre di essere HIV positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate con HIV.

• Il numero di decessi in persone con AIDS negli ultimi anni è rimasto stabile.

(46)

Poiché non esiste alcuna forma di immunoprofilassi attiva, l’unica possibilità è la prevenzione dei comportamenti a rischio e l’utilizzo del condom in caso di rapporti sessuali con persone non perfettamente conosciute

Prevenzione

perfettamente conosciute.

In caso di infezione già contratta, la prevenzione

delle complicanze passa attraverso la

multichemioterapia antiretrovirale.

(47)

Pseudomonas Aeruginosa

Batterio presente di frequente su mucose indenni e nell’ambiente (riscontro presso lavandini, angoli bui, parti umide di apparecchi per condizionamento, ecc).

Provoca infezioni principalmente nel soggetto immunocompromesso o se introdotto in profondità.

Qualche cenno su….

Clostridium tetani

Batterio abitualmente presente nell’apparato digerente di

erbivori (cavalli e pecore) con eliminazione, tramite

escrementi, di spore che penetrano mediante soluzioni di

continuo di cute e mucose. Le spore si trovano nei suoli,

acque e pulviscolo atmosferico di strade, abitazioni e

ospedali.

(48)

Legionella pneumofila

Si tratta di un batterio presente negli ambienti acquatici naturali e artificiali. Si trova nell'acqua potabile e, pertanto, può raggiungere e colonizzare nelle tubature dei nostri ambienti di vita e lavoro)

Qualche cenno su….

Provoca infezioni più facilmente nel soggetto

immunocompromesso, fumatore, di età avanzata, affetto da

malattie croniche, determinando o forme simil influenzali o

gravi quadri di polmonite con possibile compromissione

neurologica, cardiologica e gastrointestinale.

(49)

Covid-19

I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo poi diffondersi nella popolazione

Qualche cenno su….

infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione.

Il 30 gennaio 2020, l’OMS ha dichiarato il focolaio internazionale da SARS-CoV-2 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale (un evento straordinario che può costituire una minaccia sanitaria per altri Stati membri attraverso la diffusione di una malattia e richiedere potenzialmente una risposta coordinata a livello internazionale

11 marzo 2020, l’OMS, dopo aver valutato i livelli di gravità e la diffusione globale dell’infezione da SARS-CoV-2, ha dichiarato che l’epidemia di COVID-19 può essere considerata una pandemia.

(50)

Covid-19

I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso:

• la saliva, tossendo e starnutendo

• contatti diretti personali

Qualche cenno su….

• contatti diretti personali

• le mani, ad esempio toccando con le mani

contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi

• una contaminazione fecale (raramente).

(51)

Misure di barriera che devono essere applicate SEMPRE per prevenire l’esposizione parenterale, cutanea e mucosa nei casi in cui sia prevedibile un contatto accidentale con sangue o altri liquidi biologici :

•Sono indirizzate a

tutti coloro che effettuano manovre invasive

Precauzioni universali

Devono essere applicate a tutti i clienti indistintamente

•Devono

essere applicate sempre (assistenza al cliente; durante e dopo la manipolazione di strumenti e attrezzature con pulizia, disinfezione e sterilizzazione)

(52)

Tutti quindi dovranno sempre utilizzare le seguenti precauzioni:

Lavaggio delle mani (principale misura di controllo della diffusione delle infezioni)

Uso dei guanti

Raccomandazioni Universali

Uso dei guanti

Uso di camici protettivi

Uso di maschere, occhiali e visiere protettive

Uso di precauzioni per prevenire le esposizioni accidentali

(53)

DPI: Dispositivi di Protezione Individuale

«Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi proteggerlo più suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo»

Art. 74 co.1 D.Lgs. 81/2008

(54)

I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere eliminati o ridotti in maniera sufficiente dalla prevenzione e organizzazione

DPI: Dispositivi di Protezione Individuale

sufficiente dalla prevenzione e organizzazione del lavoro.

Prima di lasciare l’area di lavoro o il box

devono essere rimossi e smaltiti in appositi

contenitori

(55)

Sistemi barriera comunemente utilizzati per la protezione da rischi vari (chimico, meccanico, biologico)

•Si usano per ridurre il rischio di acquisire infezioni

Impediscono la trasmissione di patogeni ai clienti

•Riducono la trasmissione di patogeni tra un cliente e l’altro VANNO INDOSSATI:

Guanti

VANNO INDOSSATI:

Puliti subito prima di toccare sangue, secreti, mucose e cute non integra

Puliti nei contatti con oggetti o superfici contaminati

(56)

VANNO CAMBIATI

nel corso di manovre ripetute sullo stesso cliente, in punti diversi, dopo contatto con materiale potenzialmente contaminati

in caso di rottura, procedendo ad un lavaggio prima di indossare il paio pulito

VANNO RIMOSSI VANNO RIMOSSI

prontamente dopo l’uso

prima di toccare oggetti non contaminati, superfici pulite e prima di assistere un altro cliente

Ricordarsi l’immediato lavaggio delle mani!!!

(57)

N.B. Le mascherine sono dispositivi medici, non DPI

Proteggono le mucose di occhi, naso e bocca durante le procedure di tatuaggio e piercing, per evitare schizzi di sangue o altre secrezioni

Mascherine /Occhiali / Visiere

sangue o altre secrezioni.

Occhiali e visiere devono essere confortevoli, regolabili, in

grado di permettere una visione periferica; devono

proteggere anche gli angoli da spruzzi e goccioline e fornire

flussi d’aria per prevenire l’appannamento

(58)

VANNO INDOSSATI

camici puliti e grembiuli di plastica monouso dovrebbero essere indossati per evitare spruzzi ematici nonche’ la contaminazione degli abiti

VANNO RIMOSSI

Camici e Grembiuli

VANNO RIMOSSI

prima di lasciare l’area di lavoro

Ricordarsi l’immediato lavaggio delle mani!!!

(59)

Corretta sequenza per indossare i DPI:

1.Indossare il camice 2.Mascherina

3.Occhiali protettivi o maschera-visiera 4.Guanti

Ricorda

Corretta sequenza di rimozione dei DPI:

1.Rimuovere i guanti e lavarsi le mani 2.Occhiali, prendendoli di lato

3.Camici (attenzione a non toccare gli abiti)

4.Mascherina e lavarsi le mani!

(60)

È necessario assicurarsi che gli strumenti riutilizzabili vengano correttamente

Decontaminati

Puliti

Strumenti

Disinfettati/Sterilizzati

prima di essere impiegati per l’assistenza ad altri clienti

Assicurarsi inoltre che gli articoli monouso

vengano correttamente eliminati!

(61)

COSA NON FARE

non reincappucciare l’ago!

non volgere la punta verso il proprio corpo

non piegare o rompere lame e aghi prima

Strumenti Pungenti e Taglienti

dell’eliminazione COSA FARE

eliminarli prontamente in appositi contenitori

lasciare cadere gli strumenti che stanno per cadere

(62)

Pulire e disinfettare le superfici nelle immediate vicinanze del cliente e quelle piu’ facilmente contaminate (es. maniglie porte, supporti del lettino, superfici da bagno), nonché quelle meno toccate (es. superfici orizzontali delle sale di attesa).

Se le superfici e/o piani di lavoro sono venuti a contatto con sangue o con strumenti contaminati, OCCORRE trattare con soluzioni

Controllo Ambientale

con strumenti contaminati, OCCORRE trattare con soluzioni disinfettanti a base di Clorossidante elettrolitico al 2% - 5% (es.

“Amuchina”) o con Derivati fenolici o con Clorexidina + Cetrimide.

N.B. Alcuni disinfettanti possono avere potenzialità irritanti nonché tossiche. Usare le precauzioni che sono indicati in etichetta (es. guanti da cucina)

(63)

Pulire le superfici contaminate con sangue o altri liquidi corporei il prima possibile, usando straccio monouso imbevuto in varechina diluita (1 parte di varechina e 4 di

Modalità di esecuzione di una disinfezione ambientale

acqua), lasciando a contatto per qualche minuto

Lavare successivamente le superfici con acqua calda e detergente

Asciugare con salviette monouso

(64)

Pulite pavimenti, pareti, finestre con REGOLARITA’

Tenete puliti i FILTRI dei CLIMATIZZATORI

Deve essere utilizzato un disinfettante registrato COME ATTIVO SU PATOGENI che più probabilmente contaminano

Controllo ambientale

ATTIVO SU PATOGENI che più probabilmente contaminano l’ambiente di lavoro

Si possono usare fogli di POLIETILENE per rivestire le

superfici, SOSTITUENDOLI TRA UN CLIENTE E L’ALTRO.

(65)

Ove possibile, usare PRODOTTI MONOUSO Maneggiare la biancheria utilizzata in modo da PREVENIRE LA CONTAMINAZIONE di sé stessi (es i guanti), clienti ed

Trattamento della biancheria

sé stessi (es: usare i guanti), clienti ed ambienti

CORRETTA ELIMINAZIONE dei rifiuti

(66)
(67)

Tatuaggi e Piercing in epoca Covid

Posizionare dispenser con soluzioni disinfettanti PMC/biocidi con soluzioni idroalcoliche o a base di altri principi attivi per l’igiene delle mani all’ingresso e in corrispondenza delle postazioni a disposizione del personale e della clientela

Sanificare frequentemente le superfici ad alta frequenza di contatto o comunque comuni, ossia utilizzate da più persone (es. porte, maniglie di porte e finestre, interruttori della luce, pulsantiere, servizi igienici, rubinetti, lavandini, tavoli, piani di lavoro, scrivanie, sedie, tastiere e stampanti POS, corrimano, etc.)

Pulire giornalmente i locali comuni come spogliatoi e servizi igienici con prodotti specifici. In tali locali, se presenti finestre, queste devono rimanere sempre aperte; se privi di finestre, gli estrattori di aria devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di apertura

Garantire un ricambio d’aria regolare e sufficiente nei locali di lavoro favorendo, in ogni caso possibile, l’aerazione naturale anche mantenendo la porta d’ingresso aperta; frequenti brevi aperture delle finestre, anche per pochi minuti, sono, in linea di principio, preferibili a rare aperture di più lunga durata

Eliminare, ove possibile, la funzione di ricircolo dell’aria negli impianti di riscaldamento/raffrescamento

Posizionare nel locale raccoglitori chiusi per i rifiuti

Vietare il fumo e l’assunzione di cibo e bevande nel locale

Per i locali con più postazioni di lavoro, il numero di clienti presenti dovrà essere tale da evitare affollamenti sia in sala di attesa sia nelle aree di trattamento. In sala di attesa deve essere rispettato in ogni caso il distanziamento fisico di almeno un metro, insieme al corretto uso della protezione delle vie respiratorie e all’igiene delle mani

(68)

Tatuaggio e Piercing in epoca Covid

La distanza minima tra le postazioni di trattamento dovrà essere di almeno due metri (fatta eccezione tra operatore e cliente durante l’effettuazione del trattamento).

A tal fine si potrà prevedere l’utilizzo di postazioni di trattamento alternate oppure, ove ciò non sia possibile, il posizionamento di barriere separatorie facilmente lavabili e disinfettabili (es. plexiglas o altro materiale idoneo).

I clienti potranno accedere ai locali solo se dotati di idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica), che dovranno essere mantenuti per delle vie respiratorie (mascherina chirurgica), che dovranno essere mantenuti per tutta la permanenza, ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo impediscano.

Per gli operatori, oltre alle abituali misure di prevenzione e protezione normalmente utilizzate, è raccomandato l’uso di Dispositivi Medici (DM) e/o Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) certificati e/o dotati di marcatura CE

(69)

Grazie e Buon Lavoro!!!

Riferimenti

Documenti correlati

π ; al contrario, dato che l’antenna trasmittente ha delle proprietà direzionali, queste sono tenute in conto dal guadagno direttivo, ovviamente considerato nella direzione

Forca replicativa Forca replicativa.. A) Separazione delle catene parentali problemi e soluzioni. 1) La doppia elica è una struttura stabile: per denaturarla sono necessarie

Da G 1 , le cellule che non hanno ancora duplicato il DNA, possono entrare in una fase di stasi cellulare o quiescenza identificabile con G 0 : l’arresto del ciclo può

Dopo aver controllato i due diagrammi e nel caso il punto individuato da DHP e dal numero di giri della ruota motrice esca dall’area delle catene

Gli  elementi  di  base  dell'elettronica  digitale  sono  le  porte  logiche,  circuiti  che  eseguono  le  operazioni  logiche 

TIPOLOGIA DESCRIZIONE RIFERIMENTO D.LGS 33/2013 e D.Lgs

Però diminuisce la resistenza della membrana, dato che secondo la legge di Ohm V=RI, ogni riduzione della R si traduce in una riduzione dell’ampiezza del V che

Questo vuol dire che se consideriamo un segnale impulsivo, le sue componenti di Fourier (in questo caso dobbiamo usare la trasformata di Fourier) si propagheranno tutte allo