TABELLA N. 14
Stato di previsione della spesa del Ministero dell’industria e commercio per l’anno finanziario 1968
ANNESSO N. 4
CONTO CONSUNTIVO
I S T I T U T O N A Z I O N A L E DELLE A S S I C U R A Z I O N I
(I. N. A.)
E SE R C IZ IO FINA NZIARIO 1966
— TABELLA 14 — A nnesso 4.
R E L A Z IO N E D E L C O N SIG LIO D I A M M IN IS T E A Z IO N E
I l 31 dicem bre 1966 si è chiuso il L I T esercizio dell’Istitu to N azionale delle A ssicura
zioni; si è, altresì, concluso u n altro periodo quinquennale, p e r il quale è stab ilita d a lla legge regolatrice la redazione di u n a « relazione tecnico-statistica » che, a l p a ri delle relazioni a n n u a li del Consiglio di A m m inistrazione e del Collegio dei Sindaci, deve essere com unicata a l P arlam en to . A lla p resen te relazione fa rà p e rta n to seguito nel p iù brev e tem p o possibile la no n a relazione q u in quennale, rela tiv a al periodo 1962-66, sulla gestione in d u stria le e p a tr i
m oniale dell’E n te assicu rativ o pubblico.
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N ell’o tto b re 1966 al com pianto Consigliere d o tt. P ie r R en ato C asorati — deceduto il 4 m aggio 1966 — è su b e n tra to il d o tt. D ino M archetti, al quale il Consiglio di A m m in istra
zione rivolge il suo cordiale saluto.
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I l 21 n o vem bre 1966, dopo nove an n i d i ferv id a ed a p p re z z ata a ttiv ità , il D iretto re G enerale d o tt. Carlo Casali h a , di sua iniziativa, lasciato l ’Istitu to . Dopo poco p iù d i u n mese, il 3 gennaio di q u e st’anno, E gli chiudeva la su a operosa v ita t u tt a d e d ita al servizio della lib era p revidenza.
E ico rd an d o l ’a p p assio n ata Sua opera ed i concreti risu lta ti ragg iu n ti d a ll’Is titu to nel periodo del Suo alto ufficio, tr a i quali sono d a an noverare, in p a rtico la re , la ristru ttu ra zio n e e l ’am pliam ento d ell’organizzazione agenziale, il g raduale consolidam ento del potenziale econom ico e patrim o n iale dell’E n te , il rip ristin o della p artecip azio n e agli u tili degli assi
c u ra ti e l ’istituzione del « prem io di fedeltà » a favore degli stessi, il Consiglio di A m m in istra
zione rin n o v a in q u esta sede l ’espressione del p iù vivo cordoglio p e r l ’im m a tu ra Sua d ip artita.
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A l d o tt. Carlo Casali è su b e n tra to l ’avv. E m ilio Pasanisi, già D ire tto re G enerale della Società collegata « Le A ssicurazioni d ’I ta lia », al quale il Consiglio di A m m inistrazione rivolge il suo saluto beneagurante.
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L ’8 m aggio scorso è v enuto a m an c a re il E a g . A lberto N ocentini che a ll’a ttiv ità dello E n te h a dato, in in terro tta m e n te d a l 1951, la Sua preziosa collaborazione qu ale Consigliere e m em bro del C om itato P erm an en te.
I l Consiglio di A m m inistrazione, nel rievocare la S ua figura e la S ua o p era benem erita, e sp erta ed eq u ilib rata, m an ifesta an co ra il suo cordoglio p e r la p e rd ita che h a colpito lo Istitu to .
3 2. — TABELLA 14 — Annesso 4.
1. — L ’a s s i c u r a z i o n e i t a l i a n a n e l 1966
L'econom ia italiana nel 1966.
D alla relazione generale sulla situazione econom ica del P aese si rilev a d ie n el 1966 il red d ito nazionale lordo è stato p a ri a 38.397 m iliardi, con u n aum ento, risp e tto al corrispon
dente risu lta to del 1965, del 7,9 % in te rm in i m o n etari e del 5,5 % in term in i reali. Questo u ltim o d ato, confrontato con quello del 1964 (2,7 %) e del 1965 (3,5 %), d im o stra significa
tiv a m e n te come nel 1966 il nostro sistem a economico a b b ia ripreso a sv ilu p p arsi ad u n « passo » p a ri a quello m ediam ente realizzato nel periodo d ell’ultim o quindicennio. Si è così consolidata quella rip resa d ell’a ttiv ità econom ica, dopo il periodo di recessione, già d elineatasi nella seconda m età del 1965, che avem m o occasione di rilevare n ella n o s tra p re cedente relazione, auspican d o n e la successiva conferm a, oggi a v v e ra ta .
L e risorse com plessive di cui il nostro sistem a econom ico h a p o tu to disporre n el 1966 sono sta te stim ate, a prezzi correnti, in 44.699 m iliardi, di cui 6.302 pro v en ien ti d a im p o rta zioni di m erci e servizi d a ll’estero, ed i re sta n ti d al reddito nazionale lordo di cui sopra.
I d a ti corrispondenti del 1965, v a lu ta ti ai prezzi correnti di ta le anno, am m o n tav an o a 41.010 m iliardi e 5.435 m iliardi risp ettiv am en te. N el 1966 l ’offerta dei m erc ati esteri, r a p p re se n ta ta dalle im portazioni, risu lta quindi a u m e n ta ta del 16 %, m en tre le risorse d isponi
b ili nel com plesso sono a u m e n tate del 9 %.
L a destinazione di queste risorse, sem pre secondo i d a ti pro v en ien ti dalla m edesim a fonte, sareb b e s ta ta la seguente:
— d o m an d a in te rn a p e r consum i (pubblici e p rivati): 29.771 m iliardi;
— p e r investim enti lordi (pubblici e p rivati): 7.532 m iliardi;
— d o m an d a e ste ra p e r esportazioni: 7.396 m iliardi.
Si è così realizzato, risp e tto al 1965, u n aum ento nei consum i, negli in v estim enti lordi, e nelle esportazioni, risp e ttiv a m e n te dell’8,5 % d ell’8 % , e del 12 %.
Le conclusioni im m ediate che sem brano potersi tra r re d a ll’analisi di q u esti d a ti fo rn iti d alla co n tabilità nazionale sono le seguenti:
1. — L ’aum ento realizzato n ella d o m an d a in te rn a è stato d eterm in ato p e r il 19,20 % d a ll’aum ento degli in v estim en ti lordi, voce che nel 1965 era ris u lta ta in sensibile dim inuzione risp e tto al 1964. È questo u n risu ltato che p uò consentire previsioni favorevoli sull’ulteriore sviluppo del reddito. L ’analisi d e tta g lia ta degli investim enti effe ttu a ti nel 1966 conferm a questo giudizio, in q u an to l ’increm ento percentualm ente m aggiore si è realizzato n e ll’in d u stria p riv a ta p e r in v estim en ti fìssi, in m acchine ed a ttrez z a tu re , e n e ll’increm ento delle scorte di funzionam ento.
2. — L ’a p p o rto p ercentuale d ell’increm ento della d o m an d a estera a ll’increm ento della d o m an d a globale si è rid o tto , risp etto a ll’anno precedente (21,52 % nel 1966 contro il 42,27 % n el 1965), quale conseguenza d e ll’increm ento della d o m an d a in te rn a d eriv an te sostanzialm ente d a ll’aum ento della produzione nazionale, u n ito a d u n p iù m o d erato ritm o di accrescim ento delle esportazioni, collegabile alla situazione d i recessione in cui sono v e n u ti a tro v a rsi alcuni m ercati esteri.
3. — L ’incontro tr a la d o m an d a m o n etaria globale e l ’offerta di beni e servizi p ro d o tti si è realizzato elasticam ente in u n regim e di rela tiv a sta b ilità dei prezzi, che, com e si d irà p iù oltre, h a in d u b b iam en te agevolato il processo di finanziam ento d ell’econom ia.
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Pr o s p e t t o 1
CO N SUM I, IN V E S T IM E N T I E R E D D IT O N E G L I A N N I 1965 E 1966
V o c i
I m p o r t i
in m iliardi di lire correnti R ip artizion e % degli in crem enti
1965 1966 Increm en ti
1. Consum i delle fam iglie . . 22.234 24.214 1.980 53,67
2. Consum i p u b b lici . . . . 5.198 5.557 359 9,7 3
3. In v estim en ti lordi p riv a ti . 5.447 5.943 496 13,45
4. Spese in conto cap itale d el
la p u bblica am m inistrazione 1.529 1.589 60 1,63
5. D om anda interna (1 + 2 +
3 + 4 ) ... 34.408 37.303 2.895 78,48
6. E sportazioni di beni e ser
v izi (dom anda estera) . . 6.602 7.396 794 21,52
7. D om anda globale (5 + 6) 41.010 44.699 3.689 100,00
8. R eddito n azionale lordo (of
ferta i n t e r n a ) ... 35.575 38.397 2.822 7 6,50
9. Im portazioni di beni e ser
v iz i (offerta estera) . . . 5.435 6.302 867 23,50
10. Offerta globale (8 + 9) . 41.010 44.699 3.689 100,00
I l risparm io nazionale lordo risu lta essere stato p a ri a 8.898 m iliardi: poiché gli a m m o r
ta m e n ti sono sta ti v a lu ta ti in 3.368 m iliardi, il risparm io nazionale n e tto risu lta p a ri a 5.530 m iliardi, con u n increm ento del 4,8 % risp etto al 1965 (l’increm ento del 1965 risp e tto al 1964 era risu lta to del 7,2 % ).
L a destinazione del risparm io nazionale n e tto risu lta conform e alla tab e lla che segue, la quale v a lu ta il « deficit » della p u b b lica am m inistrazione dal p u n to di v ista di cassa.
Pr o s p e t t o 2
R ISP A R M IO , IN V E S T IM E N T I, B IL A N C IO P U B B L IC O E B IL A N C IA D E I PA G A M E N T I (in m ilia r d i d i lir e c o r r e n ti 1 9 6 6 )
R isp arm io n e tto n azionale . . . . 5.530 In v estim e n ti n e tti p r i v a t i ... 2.699 m en o
D eficit b ila n c io d ella P u b b lica A m m i
R isp a rm io n e tto p u b b lic o . . . . 153 n istraz io n e ...1.312 uguale
Saldo a ttiv o B ilan cia dei p a g a m e n ti . 1.366
R isp a rm io n e tto p riv a to . . . 5.377 5.377
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Si rilev a u n a ten d e n z a alla contrazione del saldo della b ilancia dei pag am en ti, d o v u ta a ll’azione congiunta della stazio n arietà delle esportazioni e dell’au m ento delle im portazioni connesso alla rip re sa p ro d u ttiv a . D i conseguenza, si è rid o tta la q u o ta di risorse inv estita a ll’estero; anche il risparm io pubblico si è ulterio rm en te rid o tto .
L a propensione m edia al risparm io, riferita al reddito n e tto com plessivam ente d isp o nibile (valu tan d o , quindi, t r a le disponibilità nazionali, anche i tra sfe rim e n ti n e tti d all’estero) h a reg istrato n el triennio 1964 - 1966 il seguente andam ento: 1 6 ,2 % (1964), 1 6 ,1 % (1965), 1 5 ,7 % (1966).
N el 1966 le fam iglie han n o increm en tato le pro p rie a ttiv ità finanziarie lorde sul resto d ell’econom ia, secondo i d a ti com unicati d alla B a n c a d ’Ita lia , di 4.403 m iliardi, contro i 3.252.del 1965, con u n increm ento del 35 % in lire correnti.
I tito li a red d ito fisso (titoli di S tato , obbligazioni di Is titu ti speciali, obbligazioni estere e di a ltra n a tu ra ) contano p e r il 27,7 % del to ta le , contro il 2 0 ,4 % nel 1965.
I n concom itanza si è realizzata u n a stazio n arietà n e ll’a m m o n tare degli a p p o rti dell’anno d a p a rte delle fam iglie ai depositi b a n c a ri a v ista ed al risparm io postale.
Q uesto fenom eno d im o stra in d u b b ia m e n te u n a m odificazione n el co m portam ento d e l pubblico che è lecito supporre possa dipendere d alla m aggiore sta b ilità dei prezzi e d alla fiducia nella sta b ilità dei corsi: questi due fa tto ri concom itanti rendono evidentem ente o p eran te la leva del m aggior rendim ento, al p u n to d a in d u rre il pubblico a d a llo n tan arsi dalla p o si
zione d i liq u id ità p u ra.
Se si tie n e conto d e ll’increm ento delle riserve tecniche dei ra m i d an n i, d e ll’increm ento delle riserve m atem atich e del ram o v ita e d ell’increm ento delle riserve dei sistem i obbliga
to ri re tti, parzialm en te o to ta lm e n te , a capitalizzazione, si p uò stim are che il contributo delle fam iglie al finanziam ento an n u ale d ell’econom ia, d eriv an te d a m o v en ti di n a tu ra p rev id e n ziale, si av v icin a ai 450 m iliard i, che rap p resen tan o , a ll’incirca, il 10 % del to tale.
Q uesto a p p o rto , anche se n o n a p p a re affatto trascu rab ile, è tu tta v ia an co ra m olto lo n ta n o d alla situazione esistente n el m ondo anglosassone, ove le im prese di assicurazione e i fondi di pensione raccolgono e canalizzano n el m ercato m obiliare la quasi to ta lità del r i sparm io finanziario di n u o v a form azione, che si genera a ll’interno delle fam iglie.
I problemi delVassicurazione vita
In fa tti, il p roblem a di fondo che si pone, n el n ostro P aese, in m ate ria d i assicurazione v ita è quello della diffusione. È innegabile che, n o n o sta n te ogni sforzo dell’Istitu to e delle C om pagnie, l ’assicurazione v ita , con i suoi 170 m iliardi di prem i del 1966, assorbe u n a p a rte m in im a del red d ito nazionale, e il n ostro P aese, sotto questo a sp etto , si tro v a a d u n livello assai m odesto nella g ra d u a to ria dei P aesi p iù progrediti; anche a v o ler te n e r conto della re la tiv a m odestia del red d ito ind iv id u ale italiano — la quale, perciò, consente m arg in i li
m ita ti p e r i consum i n on essenziali — re sta sem pre il fa tto che la q u o ta di red d ito d e stin a ta alla p rev id e n za a ssicu rativ a lib era è di g ra n lu n g a inferiore a quella d e stin a ta a d alcuni con
sum i m eram en te v o lu ttu ari. È , perciò, ragionevole riten ere che esista, in Ita lia , u no spazio notevole, che p o tre b b e essere occupato d a ll’assicurazione v ita e n o n lo è. È , q u esta, l ’o p i
nione di m o lti osservatori stranieri; e n on è im probabile che im prese stran iere ten tin o di o p erare in quello spazio.
È certo che u n a delle cause della scarsa diffusione della p revidenza assicu rativ a consiste nella insufficiente inform azione; il bisogno assicurabile esiste, m a l ’interessato n o n se n e rende conto, perch è n o n è a cognizione dei servigi che il m eccanism o assicurativo p u ò rendergli;
specie in m a te ria d i assicurazione v ita , la conoscenza dello stru m en to assicurativo è m olto lim ita ta , anche presso categorie di elev ata c a p ac ità econom ica e culturale. L a p ro p ag an d a, in tesa n o n com e m era pu b b licità, m a com e m e d ita ta inform azione, costituirebbe, certo, u n elem ento p o ten te p e r la rivelazione di quel bisogno assicurativo che è presso ciascuno e n o n è an co ra coscienza assicurativa.
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Q uesta inform azione p o tre b b e anche concorrere a d elim inare u n equivoco assai diffuso e, cioè, che l ’operazione assic u ra tiv a sia u n a operazione costosa. I n re a ltà , così n o n è, poiché anzi, specie in Ita lia , i p re m i di assicurazione sono p artico la rm e n te m oderati.
Certo, la c o p e rtu ra a ssic u ra tiv a , n ella sua form a p iù com plessa e, a ttu a lm e n te , p iù diffusa, cioè quella « m ista », u n en d o m irabilm ente p rev id en za e risparm io, im plica u n a spesa p ro p o rz io n ata al duplice servizio che ren d e a ll’assicurato; è p ro b ab ile che u n a conoscenza p iù ap p ro fo n d ita della tec n ica assicu rativ a, diffondendo la cognizione di c o p ertu re lim itate a l p u ro rischio, cioè alla sola funzione previdenziale e, perciò m eno costose, provocherebbe u n a m aggiore rich iesta d i ta li polizze, che, seppure m eno com plete di quelle che contengono anche u n a com ponente di risp arm io , concorrerebbero, p e ra ltro , a sv ilu p p are là coscienza assicu rativ a e avvicinerebbero a ll’assicurazione v ita nu o v e m asse di assicurabili, che p o tre b bero essere in d o tti a d o m an d a re, in seguito, p iù com plete e idonee copeture.
N on ci si p uò n ascondere che u n a influenza n e g a tiv a è d e te rm in a ta , presso gli assicura
bili, d a u n lato, dai p iù a lle tta n ti in v estim enti m obiliari ad alto reddito e, d a ll’altro, dalla preoccupazione della svalutazione m o n etaria.
È facile resistere alla p rim a influenza, opponendo la d iv ersità della n a tu r a del servizio assicurativo, che, offrendo u n a c o p e rtu ra contro il rischio di m orte, n o n può, logicam ente, d a re i m edesim i v a n ta g g i di in v estim en ti che d a quel rischio prescindono.
P e r q u an to si riferisce alla preoccupazione della svalutazione, si deve riconoscere che u no sviluppo rigoglioso d e ll’assicurazione v ità è favorito solo d a u n a econom ia stabile e da u n m ercato equilibrato; i rim edi che si possono a d o tta re (e sono già a d o tta ti, e p iù lo saranno in fu turo, dagli assicuratori) p e r fronteggiare la d an nosa influenza della in sta b ilità m o n e
ta r ia n on possono conseguire che ris u lta ti p arziali e lim itati. È , dun q u e, sui prov v ed im en ti d ire tti a d assicurare la sta b ilità e la costanza del p otere d ’acquisto della m o n eta che gli assi
c u ra ti e gli assicuratori debbono p o te r contare, i p rim i p e r sentirsi sicuri dei loro investim enti assicurativi a lungo te rm in e e i secondi p e r ved ere a u m en tare, in conseguenza, la fiducia dei risp a rm iato ri verso l ’operazione assicurativa. L e im prese, d a p a rte loro, cercano di m iglio
ra re le loro prestazioni, legando gli assicurati sem pre p iù alle pro p rie fo rtu n e 'c o n am pia p artecipazione agli utili, così d a concorrere, sia p u re nel lim itato am bito con n atu rale a questa operazione, a d a tte n u a re le conseguenze di even tu ali oscillazioni nel v alore m onetario. Lo auspicato sgravio fiscale dei p rem i e delle ren d ite contribuirebbe a ll’opera di recupero delle m asse degli assicurabili.
O ccorre, infine, fare u n cenno a ll’influenza che, sullo sviluppo d ell’assicurazione vita, p uò avere a v u to e p u ò av ere in fu tu ro il p rogredire delle assicurazioni sociali.
È giusto riconoscere che, sul pian o della diffusione d ell’idea previdenziale e della fo rm a
zione di u n a coscienza assic u ra tiv a e, perciò, d ell’am pliam ento del cam po d i lavoro degli assicuratori in genere, l ’effetto delle assicurazioni sociali è favorevole; l ’assicurazione im posta p e r legge p e n e tra p ro fo n d a m en te e senza sforzo in se tto ri che, fino a ieri, erano im perm eabili alla suggestione assicu rativ a; in ogni cittad in o che viene a co n tatto , com e contribuente o com e beneficiario, con l ’assicurazione sociale, si d e sta u n interesse p e r il fenom eno assicura
tiv o e si riv e la u n bisogno che l ’assicurazione sociale n o n p uò soddisfare e che, perciò, costi
tu isce u n a aspirazione che l ’assicu rato re p riv a to , se interviene tem p e stiv am e n te ed o p p o rtu n a m e n te, pu ò tra m u ta re in re a ltà .
Ma, se si deve a m m e tte re l ’effetto propulsivo delle assicurazioni sociali, n o n si può, d ’a ltra p a rte , dim enticare che il costo di queste assicurazioni, assorbendo u n a q u o ta rile v a n te del reddito, riduce sensibilm ente il m argine dedicabile alla prev id en za libera, sicché q uel bisogno che la p rev id e n za sociale rivela p uò resta re insoddisfatto p e r m an can za di mezzi.
Se si tie n e p resen te che il carico d ella p rev id en za sociale in I ta lia è percen tu alm en te p iù alto che in a ltri paesi europei, e si considera il p iù m odesto livello assoluto del reddito m edio italiano (e, perciò, la m in o r q u o ta p ercen tu ale disponibile p e r consum i n o n essenziali), si com prende come lo sviluppo d e ll’assicurazione v ita possa tro v a re , presso di noi, difficoltà che n o n esistono, o esistono in m in o r m isura, in a ltri paesi.
7 3. — TABELLA 14 — Annesso 4.
C om unque è certo che, considerata l ’a ttu a le dim ensione delle assicurazioni sociali com e u n dato di fa tto acquisito e lo sviluppo di esse com e u n a n a tu ra le , auspicabile evoluzione di u n fenom eno che cara tte riz z a il n o stro sistem a econom ico, gli assicuratori p riv a ti debbono esercitare i loro sforzi, oltre che n ei s e tto ri che sono loro riserv ati, poiché le assicurazioni sociali n o n h a n n o ragione d i interv en irv i, anche nelle aree che l ’in tervento pubblico, n ei se tto ri in cui opera, deve, necessariam ente lasciare scoperte; aree che, n o n o sta n te lo sviluppo delle pub b lich e provvidenze, d iv erran n o sem pre p iù v a ste a m ano a m ano che si eleverà il ten o re d i v ita del nostro Paese: perché il bisogno p revidenziale p rese n ta q u e sta c a ra tte ri
stica, che si sv ilu p p a p ratica m en te a ll’infinito, in q u an to cresce nella m isu ra stessa in cui l ’au m en to delle d isponibilità del singolo consente la possibilità di soddisfarlo.
Le assicurazioni danni
I l 1966 h a v ed u to u n u lterio re notevole increm ento della m assa dei p rem i d an n i, p e r q uanto il tasso di sviluppo te n d a a dim inuire. L ’esercizio è stato caratterizzato d a u n a n d a m ento industriale, in genere, soddisfacente in quasi t u tt i i se tto ri e, partico larm en te, in quello
(che è sem pre di g ra n lu n g a il p iù im p ortante) della responsabilità civile auto; conseguenza d i u n a d im inuita sin istralità, p ro b abilm ente d o v u ta a cause contingenti e, so p ra ttu tto , ad u n a p iù ocu lata tassazione, alm eno presso le p rin c ip ali e p iù p ru d e n ti Im prese.
N el 1966 si sono conclusi gli s tu d i (p ro tra ttisi p e r m olti anni) p e r la m essa a p u n to del p ro g etto di legge sulla assicurazione o bbligatoria p e r autoveicoli e n a ta n ti: nel m om ento in cui q u e sta relazione v ede la luce, il p ro g etto è già stato, dal G overno, presen tato al P arlam en to .
Si t r a t ta di u n provvedim ento pro fo n d am en te m ed itato , la cui adozione riso lv erà tu tti i p roblem i del setto re poiché sono p rev isti la p re v e n tiv a approvazione delle tariffe, l ’ob b li
g a to ria applicazione di esse, il rigido controllo di ta le applicazione e, nei confronti degli u te n ti, l ’obbligo di coprirsi p e r m assim ali convenienti e a condizioni d a sottoposrsi a ll’a p p ro v azione delle A u to rità vigilanti. Sono coperte, a ttra v e rso la costituzione di u no speciale fondo, anche le v ittim e degli sconosciuti e dei n o n assicu rati ed è g a ra n tita , agli assicurati, la solvibilità della C om pagnia. È auspicabile che il p ro g etto sia rap id a m e n te tra m u ta to in legge, affinché cessi l ’a ttu a le stato d i incertezza del m ercato, che già ta n ti pericoli h a d e te r
m in ato p e r im p ru d e n ti iniziative di qualche assicuratore; l ’I.N .A . al quale il p ro g etto affida funzioni di collaborazioe con il M inistero p e r la racco lta dei d a ti statistici e la gestione del fondo speciale, è pro n to a rendere, in questo com e in ogni altro cam po, i servigi che gli v e r
ra n n o richiesti.
L e calam ità n a tu ra li che han n o colpito il n o stro P aese n el 1966 h a n n o rip ro p o sto alla attenzione del pubblico il pro b lem a della possibilità di c o p ertu ra assicu rativ a d i sim ili eventi.
I n v erità, assai p rim a che le alluvioni d ell’a u tu n n o devastassero diverse provincie, la q u e stione era s ta ta p ro sp e tta ta e si erano abbozzate le linee di possibili soluzioni, le quali, peraltro , m irav an o p iu tto sto a coprire i d a n n i che le accidentalità atm osferiche possono arrecare alla ag ricoltura, che n o n i d a n n i che av v en im en ti catastrofici possono infliggere a beni m obili e im m obili in genere.
Si tr a tta , in rea ltà , di due problem i distinti; il prim o p uò essere risolto, con il concorso dell’in d u stria a ssicu rativ a e dello S tato, garan ten d o a ll’agricoltore u n a conveniente frazione del p ro d o tto m edio del fondo; g aranzia che, se realizzata, d arebbe nuovo respiro a ll’agricol
tu r a e sarebbe u n po ten te stru m en to p e r lo sviluppo degli investim enti in q uel settore. I l secondo p roblem a, cioè quello dei rischi catastrofici, sfugge alla tecnica assicurativa, poiché la m assa degli assicurabili si identifica con la m assa dei c itta d in i e i b e n i oggetto d e ll’assi
curazione con l ’intero patrim o n io nazionale: u n ’operazione di questo tip o n on p uò essere a ttu a ta che dallo S tato o, al di là di u n certo lim ite, d a u n a com unità in terstatale: gli assicu ra
to ri possono concorrervi p resta n d o i loro servigi e, eventualm ente, sopportando u n a frazione del danno.
8
2 . — L ’a t t i v i t à i n d u s t r i a l e e p a t r i m o n i a l e
a) L a produzione, il movimento e lo stato del portafoglio, le riserve matematiche.
L a produzione diretta
N ell’esercizio 1966 l ’im porto com plessivo dei capitali assicurati (com prensivo delle ren d ite vitalizie decap iate) p e r c o n tra tti p erfezionati ed in corso di perfezionam ento, al lordo delle riassicurazioni passive, pro v en ien ti sia d a acquisizioni dirette che d a riassicurazioni attive, è sta to di lire 393.267.931.728, con n n increm ento assoluto, risp e tto alla corrispondente voce del 1965, d i circa 13 m iliardi di lire. I l nu m ero dei c o n tra tti della produzione 1966 è stato di 363.319, contro 371.097 del 1965. I l capitale m edio della produzione è risu lta to di lire 1.082.432, con u n increm ento assoluto, n ei confronti del p recedente esercizio, di lire 57.652.
I ris u lta ti della produzione d ell’esercizio 1966, co n fro n tati con quelli d ell’anno p rec e dente, sono s ta ti rip o rta ti, d istin tam en te p e r ram o e p e r portafoglio, nel p ro sp e tto 3 ed o p p o r
tu n a m e n te in teg rati con l ’indicazione dei rela tiv i increm enti percentuali. R isu lta d a l p ro sp etto che, in com plesso, si sono verificati u n a lieve dim inuzione del num ero dei c o n tra tti (2,10 % ) ed u n increm ento d ell’im p o rto dei capitali assicurati (3,41 %).
Pr o s p e t t o 3 PO R T A F O G L IO D IR E T T O
(com prese le riassicurazioni attive) P R O D U Z IO N E D E L L ’E SE R C IZ IO
R ipartizioni d el portafoglio
N um ero dei C ontratti
C apitali assicurati e rendite decuplate
D ifferenze in percentuale
1966 1965 1966 1965 C ontratti C apitali
A ssicurazioni ordinarie . . . 67.989 69.545 165.108.024.007 162.217.921.015 — 2 ,2 4 + 1,78 A ssicurazioni co llettiv e . . . . 179.263 184.235 174.853.755.415 170.029.190.337 — 2 ,7 0 + 2 ,8 4 A ssicurazioni popolari . . . . 113.665 115.100 5 0 .9 2 6 .2 1 8 .9 0 3 4 5 .9 1 5 .5 8 7 .5 6 0 — 1,25 + 10,91
R am o v i t a ... 360.917 368.880 390.8 8 7 .9 9 8 .3 2 5 3 7 8 .162.698.912 — 2 ,1 6 + 3 ,3 7 R am o cap italizzazion i . . . . 2.402 2.217 2 .3 7 9 .9 3 3 .4 0 3 2 .1 3 0 .0 8 6 .1 3 0 + 8 ,3 4 + 11,73
T o t a l e ... 363.319 371.097 393.267.931.728 3 80.292.785.042 — 2 ,1 0 + 3,41
C apitale m edio generale:
escluse le capitalizzazioni 1.085.523 1.025.165 + 5 ,8 9
incluse le capitalizzazioni — — 1.082.432 1.024.780 — + 5 ,6 3
Gli im p o rti dei capitali com plessivi acquisiti (com prese le rendite vitalizie decuplate) in ciascun esercizio del quinquennio 1962-1966, come si rileva d a l p rospetto 4, sono costan
tem ente au m en tati, con u n increm ento m edio annuo del 6,5 %. F a tto uguale a 100 l ’im porto del 1962, l ’indice è p assato , negli u ltim i du e an n i, da 122 a 126.
9
PORTAFOGLIODIRETTO (comprese le riassicurazioni attive) PRODUZIONEDELQUINQUENNIO1962-1966 Importo deicapitaliassicurati(compresele renditedecuplate) oÊH
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I ca p itali m edi acquisiti delle assicurazioni in d iv id u ali di capitali (ordinarie e popolari) h an n o reg istra to u n considerevole sviluppo. R isp e tto al 1938, gli indici di riv alutazione, negli esercizi del quin q u en n io 1962-1966, com e risu lta d a l p ro sp e tto 5, h a n n o continuato la loro ascesa, fino a raggiungere quote notevolm ente elevate: n el 1966 il capitale m edio della p r o duzione delle assicurazioni o rd in a rie e ra 103 vo lte quello del 1938, e ben 219 vo lte quello del 1938 il corrispondente capitale m edio delle assicurazioni popolari. Le c o p ertu re a ttu a li sono quindi, anche in te rm in i reali, m olto p iù consistenti di quelle prebelliche.
L a p ro d uzione di assicurazioni ordinarie d ell’esercizio 1966 p resen ta, nei confronti del preced en te esercizio, u n au m ento n e ll’im porto dei capitali assicurati, com prese le ren d ite vitalizie d ecuplate, d ell’1 ,7 8 % ed u n a dim inuzione n el n u m ero dei c o n tra tti del 2 ,2 4 % . I cap itali p ro d o tti n el quinquennio 1962-1966, sono in co stante aum ento, com e è dato di rile v a re d al p ro sp e tto 4. F a t ta uguale a 100 la cifra del 1962, l ’indice del 1966 risu lta 135.
Com e si rilev a d a l p ro sp e tto 5, il capitale m edio acquisito (escluse le ren d ite vitalizie) si è elevato d a lire 2.322.576 a lire 2.426.781, con u n au m en to del 4,53 % , contro l ’l,4 6 % del 1965.
Pr o s p e t t o 5 P O R T A F O G L IO D IR E T T O
(com prese le riassicurazioni a ttiv e)
RAMO V IT A — P R O D U Z IO N E D E L Q U IN Q U E N N IO 1962-1966 C apitale m edio delle assicurazioni in d ivid u ali
A n n o Ordinarie
In d ice (1938 =
1)
P opolari
Indice (1938 =
I)
Ordinarie e popolari
In d ice (1938 =
1)
1962 ... 1.884.236 80 324.295 159 821.302 153
1963 ... 2 .152.373 92 353.690 173 940.857 176
1964 ... 2 .2 8 9 .1 6 8 98 378.708 185 1.032.226 193
1965 ... 2 .3 2 2 .5 7 6 99 398.919 195 1 .045.810 195
1966 ... 2 .427.781 103 448.038 219 1.081.021 202
I l co rrispondente indice di riv alu tazio n e risp e tto al 1938 e p assato negli u ltim i due eser
cizi d a 99 a 103.
L e assicurazioni collettive, i cui c o n tra en ti sono g eneralm ente rap p re sen ta ti d a aziende, h a n n o conseguito nel 1966, ris p e tto a l 1965, u n increm ento n e ll’im porto dei capitali a ssi
c u ra ti (com prese le ren d ite v italizie decuplate) del 2,84 % , e u n a dim inuzione nel nu m ero nel n u m ero dei c o n tra tti p a ri a l 2,70 % (prospetto 3).
I ris u lta ti o tte n u ti n e ll’esercizio 1966 possono riten ersi a b b a sta n z a soddisfacenti, in q u a n to l ’increm ento d e ll’im p o rto dei capitali assicu rati n e ll’esercizio 1966 fa riferim ento a d u n a cospicua p ro duzione a v u ta si n el 1965 e, d ’a ltro canto, la dim inuzione n el num ero dei
11
c o n tra tti risu lta inferiore a quella verificatasi n e ll’esercizio precedente. L ’indice di sviluppo, risp e tto al 1962, d e ll’im porto dei capitali p ro d o tti (com prese le ren d ite vitalizie decuplate) nei v a ri esercizi del quinquennio 1962-1966, h a raggiunto nel 1966 il v alo re 117, contro 114 del 1965 (prospetto 4).
I l capitale m edio (escluse le ren d ite vitalizie) acquisito n el 1966 h a realizzato u n incre
m ento, risp e tto a l p recedente esercizio, del 5,71%, passando d a lire 922.685 a lire 975.340.
L a produzione di assicurazioni collettive di provenienza agenziale, che si riferisce esclu
sivam ente a d affari con aziende in d u stria li e com m erciali p e r i tra tta m e n ti di quiescenza del personale d ip en d en te, h a m anifestato u n an d am en to sensibilm ente m igliore di quello dello anno precedente. I l m iglioram ento è stato p e ra ltro in g ra n p a rte riassorbito, n ei d a ti globali, dalla riduzione che si è verificata in alcuni fondi speciali di categoria a c a ra tte re obbligatorio.
Se si facesse astrazione d a ta le riassorbim ento, l ’increm ento risulterebbe, q u an to ai capitali assicu rati (com prese le ren d ite decuplate), del 13,06 %.
L e assicurazioni popolari h a n n o avuto n e ll’esercizio 1966, risp e tto al precedente, u n increm ento (10,91 % ) n e ll’im porto dei capitali acquisiti ed u n a dim inuzione (1,25 %) n e l num ero dei c o n tra tti (prospetto 3). N ei v a ri esercizi del quinquennio 1962-1966 l ’indice d i sviluppo dei capitali acquisiti, ponendo 100 la produzione del 1962, si è sem pre accresciuto, raggiungendo il v alo re di 132 n el 1966 contro 119 del 1965 (prospetto 4).
I l capitale m edio p ro d o tto n el 1966 h a subito, risp e tto al 1965, u n u lteriore cospicuo increm ento del 12,31 % , passan d o d a lire 398.919 a lire 448.038. I l relativo indice di riv a lu tazione risp e tto a l 1938, che e ra 159 a ll’inizio del citato quinquennio, è au m e n tato in ogni esercizio fino a raggiungere 219 n el 1966 (p ro sp etto 5).
L a produzione del ramo capitalizzazioni p rese n ta nel 1966, risp e tto al precedente eser
cizio, u n aum ento sia n el num ero dei c o n tra tti (8,34 %) che n e ll’im porto dei capitali (11,73%), ed h a av u to anche u n increm ento del capitale m edio (3,12% ), passan d o d a lire 960.797 a lire 990.813 (prospetto 3).
Nello scorso esercizio si ebbe u n a dim inuzione del 9,88 % n el n u m ero dei c o n tra tti ed u n au m ento del 18,63 % n ell’im porto dei capitali.
I n conclusione, l ’an d am en to della produzione nel quinquennio 1962-1966 risu lta così caratterizzato:
a) p e r il to ta le del ram o v ita , d a u n increm ento an n u o d ’im porto pressoché costante dei capitali p ro d o tti in ciascun esercizio; p e r le assicurazioni ordinarie, d a u n increm ento ann u o dei capitali p ro d o tti, p iù elevato nei p rim i esercizi del quinquennio e m eno elevato negli ultim i; p e r le assicurazioni popolari, d a u n increm ento ann u o dei capitali p ro d o tti, m eno elevato nei p rim i esercizi e p iù elevato n ei successivi; e, infine, p e r le assicurazioni collettive (indice 1966: 117), d a u n apprezzabile aum ento ann u o in c ia sc u n esercizio, f a tta eccezione n el 1964, in cui la produzione è risu lta ta quasi uguale a quella dell’anno p recedente p e r i n o ti m o tiv i di congiuntura;
b) d a u n increm ento annuo del capitale m edio che, risp e tto al 1938, h a realizzato u n a riv alu tazio n e di sensibile entità: 103 volte p e r le assicurazioni ordinarie, 219 volte quello delle assicurazioni p o p o lari e 202 volte p e r il complesso delle assicurazioni individuali.
L a produzione notificata dalle altre imprese (cessioni legali)
L e im prese nazionali ed estere o p eran ti in I ta lia han n o notificato n ell’esercizio 1966, a n o rm a di legge, u n a produzione em essa a l lordo delle annullazioni, di 429.504 c o n tra tti, cui corrisponde u n conferim ento in « cessione legale » di u n a qu o ta di capitali assicurati (com prese le ren d ite vitalizie decuplate) p a ri a lire 81.098.065.441 di fronte a 389.140 con
12
t r a tti ed a lire 68.779.992.700 di quote cap itali (com prensivi delle rendite vitalizie decuplate, notificati nello scorso esercizio.
Gli in crem enti percen tu ali, quindi, sono del 10,37 p e r il num ero dei c o n tra tti e del 17,91 p e r le quote di cap itali contro, risp ettiv am en te, l ’l l ,3 1 ed il 13,71 avutisi nel 1965.
I l capitale m edio delle quote cedute è risu lta to di lire 188.818 contro lire 176.749 dello esercizio 1965, con u n increm ento percen tu ale del 6,83.
Le elim inazioni di portafoglio
N el corso d ell’esercizio 1966 l’insiem e delle elim inazioni d a l portafoglio d ire tto (al n e tto delle riassicurazioni passive) a m m o n ta a 171.309 m ilioni di lire di cap itali assicurati, di cui 142.400 m ilioni dalle assicurazioni o rd in arie e collettive e dalle capitalizzazioni e 28.909 m ilioni dalle assicurazioni popolari.
R isp e tto al preced en te esercizio si rilev a u n aum ento com plessivo delle elim inazioni p a ri a 2.343 m ilioni di cui 1.784 m ilioni p e r le assicurazioni ordinarie e co llettiv e e p e r le capitalizzazioni e 559 m ilioni p e r le assicurazioni popolari.
N el p ro sp e tto 6 sono s ta ti rip o rta ti, d istin tam en te p e r ciascun esercizio del quinquennio 1962-1966, gli im p o rti dei capitali elim inati con le rela tiv e p ercen tu ali riferite ai capitali m ediam ente in vigore n e ll’esercizio.
L a p ercen tu ale n e ll’esercizio 1966 si riduce apprezzabilm ente, risp etto al 1965, sia in com plesso (da 10,96 a 10,11), sia nella rip artizio n e dei portafogli (ordinarie, collettive, capi
talizzazioni d a 10,43 a 9,62 e p opolari d a 14,65 a 13,51).
Pr o s p e t t o 6
PO R T A FO G L IO D IR E T T O
E L IM IN A Z IO N I D E L Q U IN Q U E N N IO 1962-1966 (*)
R ipartizioni del portafoglio
1962 1963 1964 1965 1966
im porto °//o im porto °//o im porto 0/
/o im porto °//o im porto °//o
Ordinarie, C ollettive e cap italizzazion i . . . P o p o l a r i ...
T otale . . .
95.008 27.510
9,91 18,57
110.995 24.399
10,17 15,16
142.729 26.400
11,72 14,96
140.616 28.350
10,43 14,65
142.400 28.909
9,62 13,51
122.518 11,07 135.394 10,81 169.129 12,13 168.966 10,96 171.309 10,11
(*) In clu se le riassicurazioni a ttiv e ed escluse le passive; im p orti in m ilioni di lire; percentuali riferite ai cap i
ta li m ediam ente in vigore n e ll’esercizio.
T enendo conto dei reingressi av v e n u ti nel 1966 p e r riattiv azio n i, d erivate e v arie, le elim inazioni in com plesso si riducono d a 171.309 m ilioni a 154.014 ed in corrispondenza la p ercen tu ale d a 10,11 a 9,09. N e ll’esercizio 1965 le elim inazioni, al n e tto dei reingressi, assom m avano a 148.124 m ilioni, e la percen tu ale risu lta v a del 9,61 %.
13
L e cifre delle elim inazioni n o n com prendono 24.876 m ilioni d i lire di cap itali delle assi
curazioni tem p o ran e e an n u ali, acquisiti ed elim inati nel corso d ell’esercizio 1966.
L ’esam e delle p rin cip ali cause di elim inazione (rescissioni, risc a tti, sinistri e scadenze), con riferim ento al portafoglio d ire tto e d istin tam en te p e r ciascun esercizio del quinquennio 1962-1966 è consentito d a l p ro sp e tto 7, in cui sono rip o rta ti i capitali assicu rati elim inati p e r le diverse cause e le p e rc e n tu a li riferite ai capitali m edi in vigore n e ll’esercizio. P e r l ’eser
cizio 1966 si rile v a u n decrem ento delle su d d e tte p ercentuali, con p a rtico la re rig u ard o ai ris c a tti e alle scadenze, d ie h a n n o subito u n decrem ento anche n ell’im porto dei capitali elim inati: il che ra p p re se n ta u n im p o rta n te indizio di u n a m igliore conservazione del p o r ta foglio d ire tto .
Pr o s p e t t o 7 P O R T A FO G L IO D IR E T T O
E L IM IN A Z IO N E D E L Q U IN Q U E N N IO 1962-1966 (*)
Causa di elim inazione
1962 1963 1964 1965 1966
im porto °//o im porto 0/
/O im porto °//o im porto °//o im porto °//o
R e s c i s s i o n i ... 31.492 2 ,8 4 29.217 2 .3 3 36.622 2 ,6 3 40.299 2 ,6 2 4 0 .454 2 ,3 9 R i s c a t t i ... 48.244 4 ,3 6 55.501 4 ,4 3 62.516 4 ,4 8 60.691 3 ,9 4 55.439 3 ,2 7 Sinistri ... 4.767 0 ,4 3 5.305 0 ,4 2 5.721 0,4 1 6.221 0 ,4 0 6 .3 6 6 0 ,3 8 S cadenze ... 10.522 0 ,9 5 14.537 1,16 17.216 1,23 25.140 1,63 21.198 1,25
(*) In clu se le riassicurazioni a ttiv e ed escluse le passive; im porti dei cap itali in m ilioni di lire; percentuali rife
rite ai cap itali m ediam ente ìb vigore n e ll’esercizio.
I l portafoglio in vigore e le riserve matematiche
A l te r m in e d e ll’esercizio 1966 il portafoglio com plessivo in vigore, al lordo delle ria ssi
curazioni attive e p assive, e costituito d a 5.769.283 c o n tra tti p e r u n a m m o n tare di capitali a ssicu rati di lire 2.117.166.542.604 e di ren d ite g a ra n tite p a ri a lire 14.356.873.912. L ’im porto dei ca p itali assicu rati e delle ren d ite vitalizie d ecuplate assom m a a lire 2.260.735.281.724.
L e corrisp o n d en ti riserve m atem atich e d ’inv en tario al 31 dicem bre 1966 am m o n tan o a lire 480.886.427.643.
R isp e tto al 1965, si risco n tra u n increm ento nel num ero dei c o n tra tti di 58.465 (1,02 %), n e ll’im p o rto dei capitali assicu rati com prese le ren d ite vitalizie d ecu p late d i lire 208.375.657.244 (10,15% ) e nelle riserve m atem atich e d ’inventario di lire 48.562.440.174 (11,23 %).
A lla fine dell’esercizio 1966, l ’im porto com plessivo delle quote di capitali (com prensivi delle ren d ite vitalizie decuplate) conferite in riassicurazione passiv a o retro ce d u te a m m o n ta a lire 53.211.451.684 e le corrispondenti riserve m atem atich e d ’inventario a lire 9.373.523.175.
N el p ro sp e tto 8, i d a ti dello stato del portafoglio e delle riserve m atem atich e al 31 d i
cem bre 1966 sono rip o rta ti al netto delle quote cedute in riassicurazione p a ssiva; l ’im porto dei capitali assicu rati si riduce a lire 2.063.969.607.370, quello dei capitali com prensivi delle ren d ite vitalizie d ecuplate a lire 2.207.523.830.040 e quello delle riserve m atem atich e d ’in v e n ta rio a lire 471.512.904.468.
14
PORTAFOGLIOCOMPLESSIVOINVIGOREE RISERVEMATEMATICHE LORDE E NETTEAL31DICEMBRE1966 oH HW
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4. — TABELLA 14 — Annesso 4.
(1) Le cifre attinentiil portafoglioCessioni Legaliperil numerodeicontratti,l’ammontaredeicapitalie dellerendite, hannocarattere presuntivo.
T enendo, poi, conto della deduzione re la tiv a alle p rovvigioni d ’acquisto d i vecchia d a ta rim a ste an c o ra d a am m ortizzare (zillm eraggio), rid o tte orm ai a lire 403.061.044, e della m aggiorazione della q u o ta di p artecip azio n e degli assicu rati agli u tili di bilancio 1965, si ottengono i seguenti risu lta ti (al n e tto delle riassicurazioni passive):
— E iserv e m atem atich e d ’in v entario del portafoglio in vigore
a l 31 dicem bre 1966 ...L . 471.512.904.468
— P ro v vigioni di acquisto d a am m o rtizzare p o rta te in d e tra
zione ... » 403.061.044
— E iserv e m atem atich e d ’in v entario al 31 dicem bre 1966 al
n e tto delle provvigioni d ’acquisto d a am m o rtizzare . . . L. 471.109.843.424
— E iserv e m atem atiche d ’in v en tario al 31 dicem bre 1965 al n e tto delle provvigioni d ’acquisto d a am m o rtizzare (lire 604.561.044) e m aggiorate della q u o ta di p artecipazione
degli assicu rati agli utili dell’esercizio 1965 (lire 551.612.112) » 423.734.324.778
— In crem en to d ell’esercizio ... L. 47.375.518.646
I l corrispondente increm ento d ell’esercizio 1965 e ra stato di lire 41.801.978.202; nel c o rren te esercizio l ’aum ento p ercentuale è del 13,33, contro il 6,80 dell’anno precedente.
N el p ro sp e tto 9 è s ta ta rip o rta ta la situazione del portafoglio e delle riserve m atem atich e d ’inv en tario al term in e di ciascun esercizio del q uinquennio 1962-1966 com p letata d a i corri
spondenti n u m eri indici con base 1962 ug u ale a 100 e d al ra p p o rto t r a le riserve m atem atich e d i in v entario ed i capitali assicurati (com prese le ren d ite vitalizie decuplate).
D a l p ro sp e tto si rileva che nel quinquennio si è verificato u n b u o n increm ento dei cap i
ta li e delle riserve m atem atiche, il quale n e ll’esercizio 1966 raggiunge risp e ttiv a m e n te il 55 % ed il 57 % .
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