Topografia – 2
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Quote e dislivelli
La quota di un punto sulla superficie della terra (Q
A), è il tratto di verticale compreso tra la superficie di riferimento ed il punto stesso
I punti del geoide si considerano a quota zero Il dislivello è la differenza tra le quote D
ABA B
A
0B
0Q
AQ
BSuperf. Rifer.
Superf. Terra
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Distanza topografica (Ridotta)
Quando si parla di distanza, in topografia, si intende SEMPRE la Distanza Ridotta (AB)
A
B
A
0B
0Superf. Rifer.
Superf. Terra
Distanza Ridotta
Distanza Ridotta
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Quota, Dislivello, Pendenza
Il dislivello tra A e B è D
AB= Q
B-Q
AIl dislivello tra B e A è D
BA= Q
A–Q
BLa quota di B è Q
B= Q
A+ D
ABN.B. D
AB= - D
BALa Pendenza è il dislivello diviso la distanza topografica Pab= D
AB/AB
La Scarpa è l’inverso della Pendenza
In topografia interessano essenzialmente i DISLIVELLI
più che le QUOTE
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Esempio di rilievo planimetrico
(Parco eolico)
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Livello e Livella
Col Livello si effettua la livellazione GEOMETRICA
(indipendente dalla distanza). Col teodolite si effettua la
livellazione trigonometrica o tacheometrica (dipendente
dalla distanza)
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Tipi di livellazione geometrica
Da un estremo,
In prossimità di un estremo Reciproca
Dal mezzo
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Da un estremo
La quota di B è Q
B= Q
A+ hs -Lb + e
Poichè non conosco l’errore e scriverò:
Q
B= Q
A+ hs –L
BOVVERO: D
AB=Q
B-Q
A= h
S-L B
L’errore e è dovuto a:
1) Curvatura terrestre 2) Rifrazione atmosferica
3) Errore di rettifica (non perfetta coincidenza dell’asse della livella con l’asse di collimazione; qualche millimetro è praticamente inevitabile con strumenti da cantiere)
4) Errore nella misura dell’altezza dell’asse di collimazione
A
B
e hs
L B
Q
AQ
BD
ABUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II - Prof. Lorenzo Boccia - [email protected]
Quando usare la livellazione da un estremo
La livellazione da un estremo è per sua natura piuttosto imprecisa.
Quando si debba eseguire una livellazione di precisione o un profilo longitudinale non è applicabile.
Per altro la livellazione da un estremo è il sistema utilizzato per
rilevare i piani quotati.
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Livellazione in prossimità di un estremo
D
AB= Q
B-Q
A= L
A- e
A-L
B+ e
BO meglio
D
AB= L
A-L
B+( e
B– e
A)
Gli errori dipendono dalla distanza e poiché non possiamo eliminarli avremo:
D
AB= L
A-L
BA
B
e
bhs
L B
Q
AQ
BD
ABL A
e
aP
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Livellazione dal mezzo
E’ la più utlizzata per i profili longitudinali
e
Aè quasi uguale a e
B> e
A= e
B =e
D
AB= Q
B-Q
A= (L
A–e) – (L
B–((-e)) Quindi
D
AB= L
A-L
BVengono eliminati quindi gli errori dovuti a:
- non perfetto parallelismo tra asse di collimazione ed asse della livella
- Rifrazione – Curvatura terrestre - non occorre la quota strumentale
L B
A
B
e
bhs
Q
AQ
BD
ABL A
e
aP
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Livellazione su superfici di piccola estensione
Quando la superficie da rilevare è di vaste dimensioni, la livellazione è preceduta da una triangolazione con la quale vengono fissati planimetricamente un certo numero di punti fondamentali
Poi si effettua una poliganale altimetrica e quindi si rilevano delle sezioni trasversali
Se la superficie è di piccola estensione, si può effettuare:
a) Una livellazione raggiante da un punto possibilmente centrale e dominante
b) Un rilievo mediante allineamenti paralleli
c) Un rilievo mediante una rete ortogonale
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