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COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO PIAZZA LEONARDO DA VINCI MANDELLO DEL LARIO (LC)

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ISCRITTO ALBO ING. DI COMO N.723 – CODICE FISCALE PRTMRC46C22C933M – PARTITA IVA 01630030136

TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 1 COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO

PIAZZA LEONARDO DA VINCI 23826 MANDELLO DEL LARIO (LC)

NUOVA STRADA DI COLLEGAMENTO

TRA LA VIA PER MAGGIANA E L’INNESTO SULLA SS 36 NEL COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DEI DISPOSTI DELLA LEGGE 447/95, L.R. 13/2001, D.P.R. 30.03.2004 N. 142

DGR VII 8313 E DGR X/7477

RELAZIONE

MARZO 2018

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 2 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO AI SENSI

DEI DISPOSTI DELLA LEGGE N. 447/95, L.R. 13/2001, D.P.R.

30.03.2004 N. 142, DPCM 14.11.97, D.G.R. n.° VII 8313 del 08.03.2002 E D.G.R. n ° X/7477 del 04.12.2017

Il sottoscritto Dott. Ing. Porta Marco iscritto all’Ordine Ingegneri della Provincia di Como al n. 723 A, tecnico competente in acustica ambientale, ha eseguito sopralluoghi e rilievi fonometrici nelle aree sulle quali verrà realizzata una strada di collegamento tra la Via Maggiana – SS 36 “Del lago di Como e dello Spluga” nel comune di Mandello del Lario al fine di valutare l’impatto acustico della menzionata strada.

Tutte le informazioni sotto riportate e inerenti alla futura strada sono state fornite dal comune di Mandello del Lario e nel caso di variazioni delle configurazioni sotto descritte si dovrà procedere ad una nuova valutazione di impatto acustico.

PREMESSA

La presente relazione viene redatta in conformità dei disposti del DGR X/7477 del 04.12.2017 che modifica il DGR VII 8313 del 08.03.2002:

“Modalità e criteri tecnici di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico, modalità e criteri di carattere generale.”

1. La documentazione di previsione di impatto acustico e la documentazione di valutazione previsionale del clima acustico, da redigere in attuazione della legge n. 447/1995, artt. 4 e 8, e relativi decreti attuativi e della L.R. n.

13/2001, deve consentire:

a) per la previsione di impatto acustico, la valutazione comparativa tra lo scenario con presenza e quello con assenza delle opere ed attività;

b) per la valutazione previsionale del clima acustico, la valutazione dell’esposizione dei recettori nelle aree interessate alla realizzazione di scuole e asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani, nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere indicate dalla legge 447/95, art. 8, comma 2.

2. Per i nuovi impianti ed infrastrutture adibite ad attività artigianali, le strade di tipo E ed F, i nuovi circoli privati e pubblici esercizi di cui al successivo art. 5, comma 4, possono essere fornite, per la descrizione della situazione acustica preesistente alla realizzazione dell’opera o attività, solo informazioni di carattere qualitativo e descrittivo.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 3 ARTICOLO 2

(Infrastrutture stradali)

1. La documentazione di previsione di impatto acustico per nuove infrastrutture stradali di cui alla legge 447/95, art. 8, comma 2, lettera b), e all’art. 5 della L.R. 13/2001 deve contenere almeno i dati e le informazioni di seguito elencate. Per le strade di tipo E (strade urbane di quartiere) ed F (strade locali) non sono richiesti i dati di cui al comma 1, lettere e), f), g), e comma 2 del presente articolo.

Di seguito pertanto verranno evidenziati i punti a), b), c), d), h).

a) Indicazione della tipologia di strada secondo le categorie individuate dal D.lgs. 285/92 e successe modifiche ed integrazioni e dei dati identificativi del soggetto proponente, del soggetto gestore, dei territori comunali che saranno attraversati o interessati dal rumore causato dall’infrastruttura.

La futura strada di collegamento tra la Via per Maggiana – SS 36 “Del lago di Como e dello Spluga” verrà a trovarsi tutta nel comune di Mandello del Lario e sarà classificata di tipo “E” ai sensi del D.lgs. 285/92 e successe modifiche ed integrazioni. Ente proponente e gestore è il comune di Mandello del Lario.

I territori del comune interessati dall’attraversamento sono quelli riportati nelle allegate planimetrie. (vedi stralci del PGT, PZA, ecc.)

La realizzazione di questo nuovo tronco viabile consentirà ai mezzi leggeri diretti in direzione Nord di immettersi direttamente sulla SS. 36 senza dover transitare sulla SP. 72, già fortemente “appesantita” dal traffico urbano.

Attualmente dal comune di Mandello del Lario è possibile raggiungere la SS.

36 percorrendo la SP. 72 in direzione del comune di Bellano, da qui attraversare la rete ferroviaria e percorrere un tratto di SP. 65, sino all’ingresso sulla SS. 36, mentre con questa nuova opera sarà possibile raggiungendo la frazione di Maggiana.

La realizzazione dell’attuale bretella permetterà lo snellimento del traffico urbano sulla SP. 72, nel tratto dal comune Mandello sino a Bellano, con l’incremento della sicurezza stradale grazie alla riduzione dei veicoli e dei punti di conflitto, e una maggiore fluidità del flusso circolante.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 4 b) Indicazione, per le aree del territorio attraversate e adiacenti

all’infrastruttura, delle zone urbanistiche e delle zone acustiche di appartenenza (queste ultime stabilite ai sensi della tabella A del DPCM 14 novembre 1997 o dedotte dal piano regolatore generale ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del DPCM 01/3/1991). Devono essere fornite una o più planimetrie orientate ed in scala opportuna e relative ad un raggio sufficiente a caratterizzare la zona o le zone interessate, a partire dal confine di proprietà dell’arteria stradale, con indicazione della destinazione urbanistica e d'uso dei luoghi e degli edifici (abitazione, ospedale, industria, ferrovia, etc.).

Le aree del territorio che verranno attraversate dalla futura strada vengono evidenziate nelle allegate planimetrie. Sono altresì allegati gli stralci del P.G.T. vigente che riportano le destinazioni urbanistiche e d’uso dei luoghi.

Si precisa che nell’area sono presenti unicamente edifici di civile abitazione, vedi documentazione fotografica allegata e non sono presenti ospedali, industrie, scuole e/o ricettori sensibili.

In occasione della realizzazione delle aree di servizio Agip sulla S.S. 36, sono stati predisposti alcuni manufatti finalizzati alla futura realizzazione di una connessione completa in direzione nord, con innesto su via per Maggiana, poco a valle dell’abitato (mai realizzata). Si tratta in particolare, dei seguenti elementi (Figura 1):

· un sottopasso alle carreggiate della S.S. 36, in grado di collegare le due aree di servizio;

· una rampa, a doppio senso di marcia, che dal piazzale della stazione est (carreggiata di monte) sale verso la piana di Maggiana;

· un percorso nell’area di servizio est, separato dal piazzale dei distributori, che collega la rampa di cui al punto precedente con la corsia di immissione in direzione nord;

· un percorso nell’area di servizio ovest, separato dal piazzale dei distributori, che collega la corsia di uscita in direzione sud al sottopasso di cui al primo punto, a sua volta collegato alla citata rampa.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 5 Figura 1

Manufatti esistenti e già predisposti, percorsi rossi e blu, da realizzare percorso giallo

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 6 c) Indicazione dei valori limite relativi al rumore dovuto all’infrastruttura e dei

valori limite di immissione stabiliti dalla normativa vigente per le aree interessate dal rumore derivante dall’infrastruttura: occorre specificare i valori limite, per le singole aree, desumibili dalla classificazione acustica comunale o dal PRG. Occorre evidenziare su apposite mappe in scala la collocazione degli ambienti abitativi più vicini al previsto tracciato stradale e quelli posti all’interno delle eventuali fasce di pertinenza.

Il comune di Mandello del Lario ha già provveduto alla redazione del piano di zonizzazione acustica ed in particolare le aree interessate ricadono quindi nella normativa generale della Legge 447/95 ed i relativi decreti attuativi e nella Legge Regionale n. 13 del 2001

(Legge regionale 10 agosto 2001 - n. 13 "Norme in materia di inquinamento acustico", pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia 1°

supplemento ordinario al n. 33 del 13 agosto 2001) e dei relativi D.G.R. della Regione Lombardia.

L’area su cui verrà costruito il collegamento stradale oggetto di studio, in base alla classificazione acustica del comune ricade in classe IV e III.

Si riportano nelle tabelle seguenti le definizioni delle classi sulla base della destinazione d’uso del territorio, cosi come stabilite dal DPCM 01 marzo 1991, ed i corrispondenti valori dei limiti massimi consentiti del livello sonoro fissati dal DPCM 14 novembre 1997 e dalle disposizioni Regionali.

Tale provvedimento, in base a quanto previsto dalla legge 447/95, determina i valori limite di emissione, i valori limite di immissione, i valori di attenzione ed i valori di qualità, così come definiti dall’articolo 2 della stessa legge.

In particolare:

- valori limite di immissione:

Il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori (art. 2, comma 1, lettera f)

- valori limite di emissione:

Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente sonora (art.2, comma 1, lettera e)

- valori di attenzione:

Il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l’ambiente (art. 2, comma 1, lettera g)

- valori di qualità:

I valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili. (Art. 2, comma 1, lettera h).

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 7 D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”:

Tabella B - VALORI LIMITE DI EMISSIONE - Leq in dB(A)

Classi di destinazione d’uso del territorio

Tempi di riferimento Diurno

(06.00-22.00)

Notturno (22.00-06.00)

I Aree particolarmente protette 45 35

II Aree prevalentemente residenziali 50 40

III Aree di tipo misto 55 45

IV Aree di intensa attività umana 60 50

V Aree prevalentemente industriali 65 55

VI Aree esclusivamente industriali 65 65

D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”:

Tabella C - VALORI LIMITE ASSOLUTI DI IMMISSIONE - Leq in dB(A)

Classi di destinazione d’uso del territorio

Tempi di riferimento Diurno

(06.00-22.00)

Notturno (22.00-06.00)

I Aree particolarmente protette 50 40

II Aree prevalentemente residenziali 55 45

III Aree di tipo misto 60 50

IV Aree di intensa attività umana 65 55

V Aree prevalentemente industriali 70 60

VI Aree esclusivamente industriali 70 70

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 8 D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”:

Tabella - VALORI DI ATTENZIONE - Leq in dB(A)

D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”:

Tabella D - VALORI DI QUALITA’ - Leq in dB(A)

Classi di destinazione d’uso del territorio

Tempi di riferimento Diurno

(06.00-22.00)

Notturno (22.00-06.00)

I Aree particolarmente protette 47 37

II Aree prevalentemente residenziali 52 42

III Aree di tipo misto 57 47

IV Aree di intensa attività umana 62 52

V Aree prevalentemente industriali 67 57

VI Aree esclusivamente industriali 70 70

Classi di destinazione d’uso del territorio VALORI DI ATTENZIONE IN dB(A) SE RIFERITI AD UN’ORA SE RIFERITI

ALL’INTERO PERIODO DI RIFERIMENTO Diurno Notturno Diurno Notturno

I) Aree particolarmente protette 60 45 50 40

II) Aree prevalentemente residenziali 65 50 55 45

III) Aree di tipo misto 70 55 60 50

IV) Aree di intensa attività umana 75 60 65 55

V) Aree prevalentemente industriali 80 65 70 60

VI) Aree esclusivamente industriali 80 75 70 70

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 9 La classe IV attribuita alla zona oggetto dell’intervento, prevede, in base

alle normative vigenti, un valore limite di emissione pari a 60 dB(A) nel periodo diurno e 50 dB(A) nel periodo notturno.

I valori limiti assoluti di immissione sono rispettivamente pari a 65 dB(A) nel periodo diurno e 55 dB(A) nel periodo notturno.

La classe III attribuita alla zona oggetto dell’intervento, prevede, in base alle normative vigenti, un valore limite di emissione pari a 55 dB(A) nel periodo diurno e 45 dB(A) nel periodo notturno.

I valori limiti assoluti di immissione sono rispettivamente pari a 60 dB(A) nel periodo diurno e 50 dB(A) nel periodo notturno.

DPR 142 del 30.03.2004 - Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447 –

Art. 4. Limiti di immissione per infrastrutture stradali di nuova realizzazione.

· Il presente articolo si applica alle infrastrutture di cui all'articolo 2, comma 3, lettera b).

· Per le infrastrutture di cui al comma 1 il proponente l'opera individua i corridoi progettuali che possano garantire la migliore tutela dei ricettori presenti all'interno della fascia di studio di ampiezza pari a quella di pertinenza, estesa ad una dimensione doppia in caso di presenza di scuole, ospedali, case di cura e case di riposo.

· Le infrastrutture di cui al comma 1, rispettano i valori limite di immissione fissati dalla tabella 1 dell'Allegato 1.

Art. 6. interventi per il rispetto dei limiti.

1. Per le infrastrutture di cui all'articolo 2, comma 3, il rispetto dei valori riportati dall'allegato 1 e, al di fuori della fascia di pertinenza acustica, il rispetto dei valori stabiliti nella tabella C del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 1° dicembre 1997, è verificato in facciata degli edifici ad 1 metro dalla stessa ed in corrispondenza dei punti di maggiore esposizione nonché dei ricettori.

2. Qualora i valori limite per le infrastrutture di cui al comma 1, ed i valori limite al di fuori della fascia di pertinenza, stabiliti nella tabella C del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997, non siano tecnicamente conseguibili, ovvero qualora in base a valutazioni tecniche, economiche o di carattere ambientale si evidenzi l'opportunità di procedere ad interventi diretti sui ricettori, deve essere assicurato il rispetto dei seguenti limiti:

a) 35 dB(A) Leq notturno per ospedali, case di cura e case di riposo;

b) 40 dB(A) Leq notturno per tutti gli altri ricettori di carattere abitativo;

c) 45 dB(A) Leq diurno per le scuole.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 10 Tabella 1 delle fasce di pertinenza acustiche per strade di nuova realizzazione

STRADE DI NUOVA REALIZZAZIONE Tipo di strada

(secondo il codice della

Sottotipi a fini acustici

Ampiezza fascia di

Scuole, ospedali, case di cura e di

Altri ricettori

strada) (secondo DM pertinenza riposo

05/11/01) acustica Diurno Notturno Diurno Notturno

dB(A) dB(A) dB(A) dB(A)

A- autostrada 250 50 40 65 55

B – extraurbana principale 250 50 40 65 55

C – extraurbana secondaria C1 (s.e. a traffico sostenuto)

250 50 40 65 55

C2 (s.e. a traffico

limitato)

150 50 40 65 55

D – urbana di scorrimento 100 50 40 65 55

E – urbana di quartiere

30

Definiti dai Comuni nel rispetto dei valori riportati in Tab.

C allegata al DPCM 14/11/1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come previsto dall’articolo 6, comma 1, lettera a) della L. n. 447/95

F - locale 30

La futura strada di collegamento verrà classificata di Tipo “E”, strada urbana di quartiere, come da tabella 1 allegata al DPR 142 del 30.03.2004, con una fascia di pertinenza acustica di 30 m.

I limiti previsti dalla normativa sono pertanto:

Definiti dai Comuni nel rispetto dei valori riportati in Tab. C allegata al DPCM 14/11/1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come previsto dall’articolo 6, comma 1, lettera a) della L. n.

447/95

Come evidenziato dalle planimetrie allegate la futura strada verrà a trovarsi in gran parte in classe IV e in piccola parte in classe III del piano di zonizzazione vigente del comune di Mandello del Lario, pertanto i limiti previsti dalla tabella C allegata al DPCM 14/11/1997, saranno quelli da rispettare.

Sulle allegate mappe in scala è evidenziata la collocazione degli ambienti abitativi più vicini al previsto tracciato stradale e quelli posti all’interno delle eventuali fasce di pertinenza.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 11 POPOLAZIONE ESPOSTA - LIMITI

Nel caso della Regione Lombardia la norma di riferimento è la Legge Reg.

n. 13 del 10/8/2001 pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 1° al Bollettino Ufficiale n. 33 del 13/8/2001.

Le Zone ed i Limiti di zona

La tabella del DPCM 01/03/91 riporta le seguenti definizioni per le classi nelle quali deve essere suddiviso il territorio comunale ai fini della zonizzazione acustica:

Classe I -

Aree particolarmente protette

Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche;

aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici ecc.

Classe II -

Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali.

Classe III - Aree di tipo misto

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 12 Classe IV -

Aree di intensa attività umana

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, compresenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree con limitata presenza di piccole industrie.

Classe V -

Aree prevalentemente industriali

Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

Classe VI -

Aree esclusivamente industriali

Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

I limiti massimi del livello equivalente della pressione sonora per le sei classi erano quelli indicati nella tabella 2 del DPCM 01/03/91. La Legge Quadro n. 447/95 conferma la suddivisione del territorio nelle sei classi già previste dal DPCM 01/03/91; i limiti sono invece fissati nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14/11/97. I limiti introdotti dalla Legge Quadro e definiti dal successivo decreto sono più articolati rispetto ai limiti del DPCM 01/03/91 ed individuati come segue:

- valori limite di emissione (con riferimento alle singole sorgenti);

- valori limite di immissione (differenziati tra ambienti abitativi e ambiente esterno e comprensivi di tutte le sorgenti);

- valori di attenzione;

- valori di qualità comprensivi di tutte le sorgenti presenti.

I valori di qualità sono definiti come "i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo, con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla Legge". Per quanto riguarda i valori limite di immissione da tutte le sorgenti, il decreto prevede che questi devono essere tali da rispettare il livello massimo di rumore ambientale previsto per la zona in cui il rumore viene valutato.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 13 Pertanto il nuovo tratto di collegamento stradale è compreso tra le classi:

Classe III - Aree di tipo misto

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.

Classe IV -

Aree di intensa attività umana

Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, compresenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree con limitata presenza di piccole industrie.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 14 DEFINIZIONI

Sorgenti sonore fisse

Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative

Sorgenti sonore mobili

Tutte le sorgenti sonore non comprese nella voce precedente.

Sorgente specifica

Sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del potenziale inquinamento acustico

Ricettore

Qualsiasi edificio adibito ad ambiente abitativo comprese le relative aree esterne di pertinenza, o ad attività lavorativa o ricreativa; aree naturalistiche vincolate, parchi pubblici ed aree esterne destinate ad attività ricreative ed allo svolgimento della vita sociale della collettività; aree territoriali edificabili già individuate dai vigenti piani regolatori generali e loro varianti generali, vigenti al momento della presentazione dei progetti di massima relativi alla costruzione delle infrastrutture.

Tempo a lungo termine (TL)

Rappresenta un insieme sufficientemente ampio di TR all’interno del quale si valutano I valori di attenzione. La durata di TL è correlata alle variazioni dei fattori che influenzano la rumorosità a lungo periodo.

Tempo di riferimento (TR)

Rappresenta il periodo della giornata all’interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento:

quello diurno compreso tra le h 6,00 e le h 22,00 e quello notturno compreso tra le h 22,00 e le h 6,00.

Tempo di osservazione (TO)

È un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare.

Tempo di misura (TM)

All’interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più tempi di misura (TM) di durata pari o minore del tempo di osservazione, in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 15 Livello di pressione sonora

Si definisce pressione sonora istantanea p(t) la differenza indotta dalla perturbazione sonora tra la pressione totale istantanea e il valore della pressione statica all’equilibrio.

La determinazione del contenuto in frequenza di un certo suono è chiamata analisi in frequenza o analisi di spettro.

Per un aspetto di praticità ed in considerazione della risposta di tipo logaritmico dell’orecchio la pressione sonora non viene misurata in N/m2 (Pascal) ma in dB.

Quindi si ha che:

Livello di pressione sonora = Lp = 10 log (p2/p02) = 20 log (p/p0) Dove:

p = valore r.m.s. (medio) della pressione sonora in esame;

p0 = pressione sonora di riferimento (20 10-6 Pa = 20 mPa).

Livello sonoro continuo equivalente

Nella maggior parte dei casi il rumore presente in un ambiente industriale o in un cantiere edile è di tipo non stazionario, cioè variabile nel tempo.

È necessaria, pertanto, l’estrapolazione di un “valore medio” definito come Livello sonoro equivalente (Leq) che è quel livello costante di pressione sonora che contiene la stessa quantità di energia di quello variabile considerato, nello stesso intervallo di tempo.

Tale valore è, inoltre, indice dell’effetto sull’apparato uditivo del rumore variabile al quale è soggetto l’operatore. Il Livello sonoro continuo equivalente è dato dalla seguente equazione:

Leq,T = 10 log {1/T ∫ [ p(t)/p0 ]2 dt}

Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata 'A' relativo al tempo a lungo termine (LAeq,TL)

Il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata 'A' relativo al tempo a lungo termine (LAeq,TL) può essere riferito:

a. al valore medio su tutto il periodo, con riferimento al livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata 'A' relativo a tutto il tempo TL,

b. al singolo intervallo orario nei TR. In questo caso si individua un TM di 1 ora all’interno del TO nel quale si svolge il fenomeno in esame. (LAeq,TL) rappresenta il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata 'A' risultante dalla somma degli M tempi di misura TM.

Livello di rumore ambientale (LA)

È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato 'A', prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. È il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione:

-nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM;

-nel caso di limiti assoluti è riferito a TR.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 16 Livello di rumore residuo (LR)

È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato 'A', che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici.

Livello differenziale di rumore (LD)

Differenza tra il livello di rumore ambientale (LA) e quello di rumore residuo (LR): LD= (LA - LR)

Livello di emissione

È il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato 'A', dovuto alla sorgente specifica. È il livello che si confronta con i limiti di emissione.

Valori limite di emissione

Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa.

Valori limite di immissione

Il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.

Valori di attenzione

Il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente.

Valori di qualità

I valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 17 Livelli percentili Lxx

L90: è il livello sonoro superato nel 90% del tempo di misura. Esso è utilizzato per definire indicativamente il livello sonoro e la possibile classe per l’identificazione della zona. Questo parametro permette di escludere i picchi degli eventi sonori saltuari, che essendo caratterizzati da una maggiore energia, sposterebbero la collocazione di una zona ad una classe acustica superiore.

L50: è il livello sonoro superato nel 50% del tempo di misura. È il parametro indicativo della frequenza degli eventi sonori e quindi dà informazioni indicative circa il traffico locale; ha valori sistematicamente inferiori al Leq, se ne allontana tanto più quanto meno eventi sonori accadono.

L10: è il livello sonoro superato nel 10% del tempo di misura.

La differenza tra il valore L10 e L90 è indicativa della variabilità della rumorosità nel periodo di misura. Normalmente L 10 è maggiore di Leq, mentre se i due valori sono vicini possono essere considerati indicatori di traffico sporadico.

L1: è il livello sonoro superato nel 1% del tempo di misura. Serve ad individuare le sorgenti e le cause che originano i valori di punta, i quali sono da un lato quelli che hanno una forte influenza sul valore di livello equivalente rilevabile e dall’altro sono le maggiori cause del disturbo e di degrado ambientale in aree urbane, dove il rumore da traffico è nettamente prevalente.

Una grande differenza, ad esempio, tra L1 e L99 indica un segnale caratterizzato da picchi elevati di rumore intercalati da momenti di notevole quiete, quali riscontrabili in una arteria stradale con scarso traffico, mentre una differenza più ridotta indica un rumore più continuo, quale quello che si ha in una arteria stradale con traffico veicolare continuo.

La differenza tra i livelli statistici di ordine basso e elevato, come ad esempio L10 – L90, fornisce una indicazione sulla stazionarietà del fenomeno, in quanto la differenza è nulla o ridotta per rumori stabili nel tempo, mentre diviene elevata per rumori fortemente fluttuanti.

Da tali parametri sono stati derivati degli indici per la valutazione della rumorosità del traffico stradale, fortemente caratterizzata da fluttuazioni del livello sonoro che influenzano la sensazione di disturbo.

Da tali parametri sono stati derivati degli indici per la valutazione della rumorosità del traffico stradale, fortemente caratterizzata da fluttuazioni del livello sonoro che influenzano la sensazione di disturbo. Ad esempio si citano alcuni indici:

Traffic Noise Index (TNI) TNI = 4 * (L10 - L90 )+ (L90 –30) dBA

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 18 ANALISI DELLA ZONA

Sono state eseguite misurazioni del livello sonoro nell’area ove sarà realizzato il nuovo collegamento stradale, finalizzate alla caratterizzazione del rumore ambientale.

I criteri e le modalità di esecuzione delle misure sono quelli di cui all’allegato B del D.M. 16/03/1998 - tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.

Prima e dopo le misure è stata controllata la calibrazione mediante il calibratore in dotazione, verificando che lo scostamento dal livello di taratura acustica non sia superiore a 0,5 dB in conformità alle norme dettate dal comma 3 art.2 del D.M.16/03/1998.

Le misure sono state eseguite in assenza di vento e precipitazioni, con una temperatura media di circa 6 °C nel periodo diurno e 3 °C notturno.

Sono stati presi in considerazione i seguenti riferimenti di cui all’allegato A del D.M.16/03/1998:

· TR (Tempo di riferimento): Diurno e notturno

· TO (Tempo di osservazione): 5 ore circa

· TM (Tempo di misura): di durata sufficiente a caratterizzare il fenomeno acustico come indicato nelle tavole allegate.

I valori rilevati sono arrotondati come indicato al punto 3 dell’allegato B del D.M.16/03/1998.

Rilievi diurni effettuati il giorno 16.01.18 dalle ore 09.30 in poi.

Il livello di pressione sonora equivalente continuo, Leq (A), misurato in punti come di seguito specificato:

Punto n. 1: recinzione strada SS 36 Punto n. 2: via Maggiana, civico 50 Punto n. 3: area di servizio Mandello Est

Punto n. 4: terreno sottostante le abitazioni di via Maggiana Punto n. 5: via Maggiana, parcheggio

Il rumore ambientale è condizionato dal traffico stradale, sia sulla via per Maggiana che sulla Strada Statale 36 dando luogo ad un rumore fluttuante come si evince dai grafici allegati (vedi L10 – L90).

(vedi fascicolo rilievi fonometrici allegato)

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 19 Rilievi diurni e notturni effettuati il giorno 18.01.18 dalle ore 18.15 in poi.

Il livello di pressione sonora equivalente continuo, Leq (A), misurato in punti come di seguito specificato:

Punto n. 6: via Maggiana, parcheggio Punto n. 7: via Maggiana, civico 50

Punto n. 8: via Maggiana, parcheggio - notturno Punto n. 9: area di servizio Mandello Est - notturno

Rilievi diurni effettuati il giorno 30.01.18 dalle ore 09.15 in poi.

Il livello di pressione sonora equivalente continuo, Leq (A), misurato in punti come di seguito specificato:

Punto n. 10: via Maggiana, parcheggio Punto n. 11: via Maggiana, parcheggio Punto n. 12: via Maggiana, parcheggio Punto n. 13: via Maggiana, parcheggio Punto n. 14: via Maggiana, parcheggio

Rilievi diurni e notturni effettuati il giorno 31.01.18 dalle ore 17.00 in poi.

Il livello di pressione sonora equivalente continuo, Leq (A), misurato in punti come di seguito specificato:

Punto n. 15: via Maggiana, parcheggio Punto n. 16: via Maggiana, parcheggio

Punto n. 17: via Maggiana, civico 50 - notturno

Rilievi diurni e notturni effettuati il giorno 03.02.18 dalle ore 17.45 in poi.

Il livello di pressione sonora equivalente continuo, Leq (A), misurato in punti come di seguito specificato:

Punto n. 18: via Maggiana, civico 3 Punto n. 19: via Maggiana, civico 3

Rilievi diurni e notturni effettuati il giorno 04.02.18 dalle ore 11.40 in poi.

Il livello di pressione sonora equivalente continuo, Leq (A), misurato in punti come di seguito specificato:

Punto n. 20: via Maggiana, parcheggio Punto n. 21: via Maggiana, civico 3 Punto n. 22: via Maggiana, civico 3

Il rumore ambientale è condizionato dal traffico stradale, sulla tutta la via per Maggiana, dando luogo ad un rumore fluttuante come si evince dai grafici allegati (vedi L10 – L90).

(vedi fascicolo rilievi fonometrici allegato)

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 20 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA PER I RILIEVI ACUSTICI

L’apparato strumentale per le misure è costituito dalle seguenti apparecchiature:

Analizzatore sonoro Larson Davis, modello 824, matricola 755, in classe 1, microfono mod. 2541 ½” Free Field s/n 6253

Preamplificatore 902 s/n 1191

Calibratore acustico Larson Davis modello CAL 200 s/n 2253

I sistemi sopra indicati sono stati tarati presso il centro di taratura LAT n. 163 –ACCREDIA - come indicato all’art. 2 del Decreto 16.03.1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico” in data 23.05.2016 e 23.05.2016.

Certificati ai numeri LAT 163/14155-A e LAT 163/14154-A.

Analizzatore sonoro Sinus Soundboobk, matricola 6214, in classe 1, microfono BSWA modello MP231 ½” s/n 510365

Preamplificatore MA 201 s/n 44616

I sistemi sopra indicati sono stati tarati presso il centro di taratura LAT n. 163 – ACCREDIA come indicato all’art. 2 del Decreto 16.03.1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico” in data 04.04.2017.

Certificato di taratura al numero LAT 163/15687-A.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 21 c) Descrizione, con informazioni dettagliate utilizzabili nei modelli di calcolo

più comuni, del tracciato stradale in pianta, delle quote della sede stradale, delle caratteristiche dei flussi di traffico previsti. Occorrono i dati relativi al traffico nelle ore di punta, al traffico medio giornaliero previsto per il periodo diurno e per il periodo notturno, alla composizione percentuale per le diverse categorie di mezzi pesanti, autocarri, autoveicoli, motocicli, riferita alle fasce orarie più significative.

Andamento planimetrico della nuova strada

L'opera in progetto è ubicata in comune di Mandello del Lario in loc.

Maggiana, e collegherà la via per Maggiana al tronco già esistente sulla SS. 36 all’altezza del p.k. 60+400 (nella parte retrostante alla nuova area di servizio).

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo trattato stradale con una corsia per senso di marcia, con le seguenti caratteristiche geometriche:

· larghezza 7 m;

· lunghezza complessiva 171 m;

· larghezza corsia 3 m oltre 0,50 m di banchina stradale;

· pendenza media 13% c.a;

Il nuovo tratto stradale sarà fruibile esclusivamente dai veicoli leggeri, con un limite di peso di 35 q; le scelte geometriche della bretella in progetto sono legate alla connessione del tratto già realizzato, il quale presenta caratteristiche geometriche ristrette che hanno vincolato irrimediabilmente la nuova opera.

La nuova strada di collegamento, come già descritto in precedenza, non prevede il passaggio di mezzi pesanti, ma unicamente di autovetture. Il limite del traffico veicolare previsto è di 35 q.li.

La velocità ammessa nel tratto sarà quella prevista dal codice della strada, ovvero di 50 Km/h. La velocità progettuale prevista sul nuovo tratto di collegamento sarà nell’ultimo tratto compreso tra i 27 – 33 km/h.

Verranno rispettate le norme di circolazione in vigore sulla SS 36 inerenti le limitazioni del traffico veicolare in vigore sulle extra urbane principali (motocicli in base alla cilindrata, biciclette, pedoni, veicoli a trazione animale, ecc.).

Pertanto il traffico veicolare presente sulla nuova strada sarà, di fatto, esclusivamente composto da autovetture.

Nelle allegate planimetrie sono rappresentati i dati caratteristici del nuovo tracciato.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 22 Dati del traffico delle ore di punta, diurno e notturno, traffico medio

giornaliero, composizione e categorie dei mezzi Modelli basati su dati acustici

II livello di rumore L prodotto dal flusso veicolare totale Q può essere adeguatamente rappresentato da una relazione logaritmica del tipo seguente:

L = C log Q

valida qualunque sia il parametro utilizzato per la misura del rumore, ad esempio il livello equivalente Leq o quello statistico L10, e per qualsiasi intervallo di tempo considerato.

La maggior parte dei modelli di previsione esistenti adotta un valore costante di C per un definito intervallo di variabilità del flusso veicolare.

I modelli teorici basati sulla schematizzazione del singolo veicolo in sorgente sonora puntiforme e del flusso veicolare in sorgente lineare mostrano che, per velocità costanti in un definito intervallo di valori del flusso veicolare, il livello equivalente Leq è esprimibile mediante la relazione:

Leq = 10 log Q

ossia C = 10 e il livello Leq aumenta di 3 dB(A) per ogni raddoppio del flusso veicolare.

Per quanto riguarda i livelli statistici, invece, il valore C è variabile: ad esempio per il livello L10 è stato ottenuto che C = 7.5 in condizioni di traffico liberamente scorrevole e C = 8.9 - 12.0 per traffico urbano.

In generale, comunque, un valore di C pari a 10 sembra essere più che adeguato in quanto gli errori che esso comporta sono contenuti e rientrano nei limiti di precisione dei vari modelli di previsione.

Metodo di Griffiths e Langdon

La formula di Griffiths e Langdon mette in relazione il livello sonoro medio L50 con una funzione del clima di rumore (L10-L90),secondo l'espressione che segue:

Leq = L50 + 0.0179 * (L10 - L90)2 dBA

I livelli statistici cumulativi sono stati calcolati utilizzando le formule ricavate sperimentalmente da Benedetto e Spagnolo attraverso un'indagine eseguita a Torino nel 1977:

L10 = 61.0 + 8.4 * log Q + 0.15 ** p -11.5 * log d dBA L50 = 44.8 + 10.8 * log Q + 0.12 * p - 9.6 * log d dBA L90 = 39.1 + 10.5 * log Q + 0.06 * p - 1.3 * log d dBA

dove Q (n. veicoli/h), p (% veicoli pesanti), d (è la distanza in metri fra il centro della carreggiata laterale ed il punto di osservazione posto sul ciglio della carreggiata stessa).

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 23 Se Q = 40 veicoli/ora

P% = 0 Log d = 1

LAeq = 53,73 [dB(A)]

Modelli basati sulle formule di regressione

LAeq = 10 log 10 Q + 20 log 10 V [dB(A)]

Dove:

Q è il flusso veicolare orario

V è la velocità media di percorrenza in Km/h Se Q = 40 veicoli/ora

V = 35 km/h

LAeq = 46,90 [dB(A)]

I valori che si ottengono dalla stima sono inferiori ai valori di zona sia per la classe IV (65 dB(A)) che per la classe III (60 dB(A))

Fonte dei dati

Il flusso veicolare del traffico presunto è stato ricavato dalla relazione:

“Indagine di traffico comune di Mandello del Lario” eseguito dalla società

“Logit engineering” pari ad una stima del traffico indotto dal nuovo collegamento di 40 veicoli/ora.

Vedi studio allegato del febbraio 2018

La velocità ammessa nel tratto sarà quella prevista dal codice della strada, ovvero di 50 Km/h. La velocità progettuale prevista sul nuovo tratto di collegamento sarà nell’ultimo tratto compreso tra i 27 – 33 km/h.

Data la tipologia di strada, il suo sviluppo e le caratteristiche plano altimetriche, verrà assunta una velocità di 35 Km/h.

Il flusso veicolare si riferisce unicamente al periodo diurno, presumibilmente nel periodo notturno il flusso del traffico sarà notevolmente inferiore.

Per tutti i dati e le considerazioni si flussi del traffico si rimanda alla relazione sopra citata.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 24 h) Se sono previsti sistemi di contenimento del rumore, descrizione degli

stessi, fornendo altresì ogni informazione utile a specificarne le caratteristiche e ad individuarne le proprietà di riduzione dei livelli sonori nonché l'entità prevedibile delle riduzioni stesse. Tali dati devono in particolare riguardare i punti significativi individuati come descritto ai punti f) e g) precedenti.

Sia per ragioni d'ordine tecnico che per motivazioni di natura economica, di frequente si è soliti preferire gli interventi di protezione passiva a quelli di protezione attiva.

Per quanto attiene la mitigazione acustica passiva verranno messi in atto i seguenti accorgimenti:

Asfalto fonoassorbente

Verrà utilizzato un asfalto fonoassorbente per tutto il tratto di strada di nuova costruzione.

Gli studi fino ad oggi condotti prevalentemente in regimi di transito dei veicoli con velocità superiori a 30/50 km/ora, hanno individuato come sorgente principale di rumore il meccanismo d’interazione fra ruota ed asfalto dovuto al rotolamento. Tale generazione di rumore viene a determinarsi per il concorso di vari effetti (rumori di shock, fenomeno dell’air-pumping, “effetto corno”, fenomeno dello slip and stick); le esperienze sin qui condotte, vedi letteratura tecnica, hanno evidenziato il ruolo favorevole della porosità di un manto drenante sulla generazione e l’assorbimento del rumore risultante dai fenomeni prima citati. Uno dei meccanismi di funzionamento acustico è, infatti, legato all’elevata percentuale di vuoti caratteristica di questi asfalti, grazie alla quale avviene la dissipazione del suono. Le molecole d’aria contenute nella cavità vengono messe in vibrazione e urtando contro le pareti degli inerti danno origine ad una trasformazione di energia acustica in energia termica. È il ben noto fenomeno di assorbimento acustico dei materiali porosi.

In linea di massima, viene riconosciuto che conglomerati bituminosi dello spessore di circa 4 cm, percentuale di vuoti superiore al 18% e fino al 25%, con dimensione degli aggregati 0/10 o 0/12, sono in grado di dimezzare l’energia acustica globalmente emessa da una sorgente posta sopra di essi (riduzione di 3 dB) a confronto con un asfalto denso tradizionale.

Dalla letteratura tecnica e dalle prove sperimentali eseguite si è constatato che la riduzione del rumore è pari ad almeno 3 decibel, se non maggiore e ciò corrisponde all'incirca a un dimezzamento del volume del traffico.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 25 Barriere acustiche

L'adozione di barriere antirumore costituisce l'intervento tecnico più efficace e più comune per la difesa dell'ambiente dal rumore.

Il ricorso alle barriere acustiche è indicato essenzialmente quando non sia possibile tecnicamente od economicamente intervenire direttamente sulla sorgente del disturbo. L'efficacia di un sistema schermante viene misurata determinando quale è la riduzione del livello di pressione acustica misurata al ricevitore dopo l'inserimento della barriera; tale differenza viene definita come attenuazione per inserzione "Insertion Loss" ILbar .

Si propone una barriera costituita da pannelli di legno, di spessore minimo totale pari a 10 cm, realizzati in legno di ottima qualità, trattato con procedimenti speciali di impregnazione con sali organici. Il materiale fonoassorbente interno al pannello, in uno o due strati sino a 100 mm, è costituito da uno strato di fibre minerali, poliestere o di vetro ad alta densità e deve essere protetto da un telo siliconico a grossa trama, o rete in tessuto HPDE e/o similari verso la sorgente del rumore.

La parte del pannello rivolta verso la sorgente del rumore è decorata con griglia in legno, secondo la forma definita in progetto, mentre la superficie posteriore è costituita da tavole accoppiate ad incastro di spessore max 2 cm.

A finitura dei pannelli in testa è previsto un corrente di legno, sporgente almeno 4 cm dal pannello. Le caratteristiche di tale pannello consentono un ottimo inserimento ambientale in particolari contesti paesaggistici.

Calcolo di massima della barriera antirumore

Quando un’onda sonora incontra un ostacolo, come un muro o un edificio, parte di essa viene riflessa, parte si propaga al di là del bordo che delimita l’ostacolo.

Un indicatore del livello di attenuazione raggiungibile è il numero di Fresnel la cui espressione è la seguente:

N= ±2 δ/λ ove

δ è dato da A+B-C ossia la differenza tra il percorso minimo “sorgente- ricevitore” al disopra della barriera e la distanza in linea retta tra i due punti presi in esame, in metri

λ è la lunghezza d’onda del suono in esame, in metri; si ricorda che la lunghezza d’onda è data da:

λ= c/f ove con c si indica la velocità del suono nel mezzo, per l’aria è circa 344 m/s, f è la frequenza misurata in Hz (1/sec).

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 26 Le frequenze nominali della banda di ottava sono:

31,5 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 16000 Hz, pertanto le lunghezze d’onda corrispondenti per la velocità del suono nell’aria saranno le seguenti:

10,8 5,5 2,8 1,4 0,70 0,35 0,17 0,09 0,04 0,02 metri

Dalle espressioni sopra riportate si evince che l’efficacia della barriera è proporzionale alla sua altezza poiché il valore di δ è funzione dei parametri geometrici A, B e C.

In pratica le attenuazioni raggiungibili non superano i 25 dB per N= 14. dal diagramma si vede che è sempre possibile avere un’attenuazione di 3 dB con N= 0, e attenuazioni inferiori con N < 0 (il segno negativo sta ad indicare che la distanza in linea retta tra la sorgente e il ricevitore passa sopra la barriera; il tutto ha significato fino a N= -0,3).

Esempio di tipologia del pannello fonoassorbente

La barriera acustica dovrebbe avere una altezza di due moduli ed una lunghezza di 4 moduli ed essere posizionata sullo sbocco della nuova strada sulla via per Maggiana.

(27)

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 27 Modulo della barriera

(28)

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 28 Barriere acustiche presenti sulla S.S. 36 – via per Novegolo

(29)

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 29 I sistemi di contenimento del rumore sopra descritti, asfalto fonoassorbente

e barriere acustiche fonoassorbenti, porteranno alla riduzione dei livelli sonori prevedibile in almeno 5-8 dB.

Si dovrà inoltre tener conto dall’attenuazione del rumore in relazione alla distanza del ricettore.

a) Propagazione del rumore in ambiente esterno

L’equazione fondamentale alla quale la quasi totalità dei modelli utilizzati è in pratica riconducibile è del tipo:

Lp = LW + DI − Ad − Aa − Ag − Ab − An − Av − As − Ah (1)

dove:

Lp: livello sonoro nella posizione del ricevitore;

LW: livello di potenza sonora della sorgente;

DI: indice di direttività della sorgente;

Ad: attenuazione per divergenza geometrica;

Aa: attenuazione per assorbimento atmosferico;

Ag: attenuazione per effetto del suolo;

Ab: attenuazione per diffrazione da parte di ostacoli (barriere);

An: attenuazione per effetto di variazioni dei gradienti verticali di temperatura e di velocità del vento e della turbolenza atmosferica;

Av: attenuazione per attraversamento di vegetazione;

As: attenuazione per attraversamento di siti industriali;

Ah: attenuazione per attraversamento di siti residenziali.

Le grandezze di cui sopra sono espresse in decibel, ed eventualmente sono valutate in bande di 1/3 d’ottava o ponderate “A”. Il periodo temporale di riferimento dovrebbe essere sempre il medesimo per tutte.

b) Attenuazione per divergenza geometrica

L’attenuazione per divergenza geometrica tra due posizioni alle distanze r1 e r2, rispettivamente, dalla sorgente sonora può essere scritta come:

(30)

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 30 Ad = 2 0 *g *lg r2 / r1 ( 2 )

dove g = 1 per onde sferiche (sorgente puntiforme) e g = 1/2 per onde cilindriche (sorgente lineare). Le due condizioni corrispondono ad un’attenuazione di 6 dB o 3 dB per raddoppio della distanza dalla sorgente. Distribuzioni finite di sorgenti puntiformi o lineari incoerenti sono comunemente usate per modellare l’impatto acustico di sorgenti estese quali impianti industriali, autostrade, ferrovie.

c) Attenuazione per assorbimento atmosferico

Le onde sonore che si propagano attraverso l’aria sono attenuate a causa di due fenomeni:

- dissipazione termica e viscosa nell’aria;

- rilassamento quantistico dovuto ai modi rotazionali e vibrazionali delle molecole.

Il primo fenomeno è funzione della temperatura e della pressione atmosferica, il secondo anche dell’umidità relativa dell’aria. Inoltre, l’assorbimento atmosferico dipende fortemente dalla frequenza del suono e dalle condizioni atmosferiche.

d) Attenuazione per effetto del suolo

Quando l’atmosfera è omogenea e in quiete, la propagazione sonora in presenza del suolo, considerato come un piano ad impedenza acustica assegnata, dipende dalla combinazione tra le onde che si propagano direttamente dalla sorgente al ricevitore e le onde che si interagiscono con il suolo. In realtà il fenomeno è molto più complesso e il coefficiente può variare molto in funzione del tipo di superficie riflettente.

Propagazione in ambiente esterno ed effetti meteorologici

Qualche anno fa, quando si desiderava predire i livelli sonori prodotti da una sorgente posta in ambiente esterno, si teneva conto soltanto degli effetti delle varie tipologie di suolo e dei diversi ostacoli che venivano a schermare la sorgente stessa. Invece, non si consideravano nel calcolo le condizioni meteorologiche, che hanno anch’esse un effetto significativo sulla propagazione del rumore quando la distanza fra la sorgente sonora ed il ricettore supera un centinaio di metri. Questo effetto cresce con la distanza e diventa tanto più importante quanto più la sorgente od il ricettore sono vicini dal suolo.

Due tipi di fattori meteorologici producono degli effetti importanti: i fattori termici ed aerodinamici. In sintesi:

- un cielo nuvoloso senza vento, corrisponde ad una situazione di gradiente verticale di velocità del suono nullo (∂c/∂h = 0), questa situazione è chiamata “omogenea”;

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 31 - un vento a favore od un’inversione termica (di notte con cielo sereno per

esempio), corrispondono ad una situazione di gradiente verticale di velocità del suono positivo (∂c/∂h > 0); questa situazione è chiamata “favorevole alla propagazione”;

- un vento contrario od un giorno molto soleggiato senza vento, corrispondono ad una situazione di gradiente verticale di velocità del suono negativo (∂c/∂h < 0); questa situazione è chiamata “sfavorevole alla propagazione”.

In realtà, questi fattori si combinano e i loro effetti possono sommarsi o, al contrario, compensarsi. È importante notare che le condizioni di propagazione in atmosfera omogenea s’incontrano raramente.

e) Effetto della turbolenza atmosferica

L’atmosfera è un mezzo instabile, con continue fluttuazioni, sia nello spazio che nel tempo, di temperatura, velocità del vento, pressione e densità.

Quando le onde sonore si propagano attraverso l’atmosfera, queste fluttuazioni diffondono l’energia sonora. Il campo di pressione sonora è la somma, in ampiezza e fase, delle onde che si propagano direttamente dalla sorgente al ricevitore e delle onde disperse dalla turbolenza; ne risultano fluttuazioni casuali in ampiezza e fase.

L’inclusione degli effetti atmosferici nel calcolo è un problema complesso che a tutt’oggi è ancora oggetto di studi.

Sono trascurati gli altri tipi di attenuazioni.

Nel caso in esame sarà pertanto utilizzata la sola attenuazione per divergenza geometrica con l’espressione:

Lp2=Lp1 – 20*log (r2/r1) - Ac Dove: Lp2 è il rumore stimato alla distanza r2

Lp1 è il rumore misurato alla distanza r1 (1 m) Ac= Σ Attenuazioni

Ac Attenuazione complessiva dovuta ai fattori sopra elencati

Nel caso in esame il fattore di attenuazione viene prudenzialmente posto pari a 0 dando luogo, ad una distanza di 10 m, ad una attenuazione di oltre 6 dB.

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 32 CONCLUSIONI

Sulla base di quanto precedente esposto, supportati da valori previsionali calcolati con modelli matematici, dalle opere di mitigazione previste (asfalto fonoassorbente e barriere acustiche, l’attenuazione dovuta alla distanza), si può ragionevolmente affermare, che le emissioni sonore che verranno generate dalla nuova strada di collegamento, non supereranno i limiti previsti dal Piano di Zonizzazione Acustica vigente.

Como, 12.03.2018

Il Tecnico Competente Reg. Lombardia Decreto del 19.06.2002 n. 11624

Ing. Marco Porta

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 33 Planimetrie, documentazione fotografica

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 34 Piano di zonizzazione acustica del comune di Mandello del Lario

Via per Maggiana – SS 36 “Del lago di Como e dello Spluga”

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 35 Comune di Mandello del Lario

Via per Maggiana – SS 36 “Del lago di Como e dello Spluga”

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 36

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 37 Comune di Mandello del Lario

Stato di fatto e progetto

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 38 Comune di Mandello del Lario

Via per Maggiana – SS 36 “Del lago di Como e dello Spluga”

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 39 Comune di Mandello del Lario

Via per Maggiana – SS 36 “Del lago di Como e dello Spluga”

Database topografico Provincia di Lecco

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 40 Andamento plano-altimetrico della nuova strada

Profilo longitudinale

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TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE DGR 11624 LOMBARDIA 41 Decreto tecnico competente

Certificati taratura strumentazione

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