INDICE
1. DATI IDENTIFICATIVI DELLA DITTA ... 4
2. PREMESSA ... 4
3. ATTIVITÀ LAVORATIVA ED INDIVIDUAZIONE DELLE LAVORAZIONI ... 5
3.1 Descrizione del ciclo produttivo ... 5
4. STATO ATTUALE E STATO DI PROGETTO ... 7
4.1 Stato attuale ... 7
4.2 Stato di progetto... 7
5. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 9
6. CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE E INDICAZIONI LEGISLATIVE ... 11
7. INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE ED URBANISTICHE DI CARATTERE GENERALE ... 13
7.1 Temporalità lavorativa... 14
7.2 Classificazione acustica ... 15
7.3 Viabilità di servizio ... 17
8. VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL RUMORE INDOTTO IN AMBIENTE ESTERNO ... 18
8.1 Modello di calcolo previsionale ... 18
8.2 Modalità delle indagini ... 19
8.3 Sorgenti di rumore ... 20
8.4 Caratteristiche edifici relativi al progetto ... 21
7.3 Campagna di misure ... 23
9. ANALISI DEI DATI PREVISIONALI ... 25
9.1 Verifica dei limiti assoluti in ambiente esterno ... 25
9.2 Valutazione del limite differenziale ... 29
10. CONCLUSIONI ... 30
ALLEGATO A: Estratto zonizzazione acustica
ALLEGATO B: Rendering dell'area oggetto del progetto ALLEGATO C: Posizione recettori e recettori a confine
ALLEGATO D: Contributi delle sorgenti per ogni singolo recettore ALLEGATO E: Mappa stato di progetto diurno e notturno
ALLEGATO F: Mappa stato di progetto diurno e notturno - visione 3D
ALLEGATO G: Attestazione inserimento elenco tecnici competenti in acustica ambientale ALLEGATO H: Copia degli estratti dei certificati di taratura della strumentazione utilizzata ALLEGATO I: Copia dei risultati delle misurazioni-diurno
1. DATI IDENTIFICATIVI DELLA DITTA
Ditta committente: VETRI SPECIALI SPA
Sede Legale: Via Manci, 5 – 38100 Trento (TN)
Sede Operativa: Via Stadio, 53 – 31010 Ormelle (TV)
Attività: Produzione bottiglie di vetro
Gestore attività Mazzer Giorgio
2. PREMESSA
L’Azienda Vetri Speciali S.p.a. nasce nel 1970 come ORMELVETRO S.r.l. in Ormelle (TV) come stabilimento per produrre grossi contenitori in vetro quali le damigiane.
Nel 1999 l’Azienda, allora Vetrerie Venete S.p.a., subisce una grossa ristrutturazione del forno fusore tale da portare la potenzialità dello stesso a 170 tonnellate al giorno, con l’inserimento di nuovi impianti per la produzione, il controllo e l’imballaggio del prodotto finito.
Nel 2004 a seguito di una fusione la proprietà dell’Azienda passa a Vetri speciali S.p.a., società già attiva nella commercializzazione dei prodotti degli stabilimenti che hanno aderito all’operazione.
La localizzazione dell’impianto è rimasta pressoché immutata nel tempo, salvo successivi ampliamenti nel corso degli ultimi anni che hanno portato l'azienda ad ampliare i propri confini con l'acquisizione di capannoni adiacenti adibiti a magazzino stoccaggio prodotto finito.
La ditta Vetri Speciali S.p.a., stabilimento di Ormelle, è attualmente autorizzata con decreto AIA 110/2011 del 28/01/2011, aggiornata parzialmente con decreto AIA 128/2016 del 04/04/2016, per l’attività di cui al punto 3.3 dell'Allegato VIII alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006, esercitata presso il sito produttivo di Via Stadio, 53, a Ormelle (TV) alla produzione di vetro cavo.
Attualmente la ditta è in attesa del rifacimento del forno fusore di fine campagna previsto per il 2017, che prevede un sostanziale ammodernamento dell’intero sito produttivo di Ormelle comprendente il rifacimento del forno fusore e degli impianti ad esso asserviti; il progetto prevede la ristrutturazione dello stabilimento che troverà collocazione verso l'area a est del confine aziendale, e la riqualificazione del vecchio stabile adibendolo a magazzino prodotto finito.
Scopo della presente valutazione di impatto acustico previsionale è verificare il rispetto dei limiti di zonizzazione a confine e presso i recettori nella configurazione di progetto.
3. ATTIVITÀ LAVORATIVA ED INDIVIDUAZIONE DELLE LAVORAZIONI
L’azienda svolge la sua attività nel settore del vetro cavo, producendo bottiglie e contenitori in vetro sodico-calcico di diverse forme.
Alla base del processo di produzione del vetro vi è la reazione di "vetrificazione della silice", a dare un materiale denso, fragile, ma soprattutto trasparente; le materie prime utilizzate per questo processo sono principalmente sabbia, rottame di vetro, ed additivi e coloranti in minime quantità.
La capacità produttiva dell'impianto è pari a:
200 tonnellate di vetro cavato al giorno per la produzione in colore mezzo bianco
170 tonnellate di vetro cavato al giorno per la produzione in colore bianco L’azienda è composta dei seguenti reparti:
Reparto composizione
Reparto forno
Reparto fabbricazione
Reparto scelta
Magazzino stoccaggio prodotto finito
Servizi ausiliari (Officina manutenzione generale - Officina stampi - Officina macchine IS - Officina elettrica)
Uffici
3.1 Descrizione del ciclo produttivo
Composizione
Il processo produttivo inizia dall’impianto “composizione” dove vengono preparate, a partire dalle materie prime, le miscele vetrificabili che saranno poi introdotte nel forno.
Dai sili di immagazzinamento, le diverse materie prime sono prelevate, pesate in dosaggi preordinati e mescolate in apposite miscelatrici dove raggiungono la giusta omogeneità ed umidità.
Forno e fabbricazione
Tramite nastri trasportatori le miscele sono trasferite al silo di servizio all’infornatrice che si trova sopra il forno in prossimità della zona di caricamento.
Il materiale miscelato viene introdotto al bacino di fusione dove per effetto dell’alta temperatura raggiunta le materie prime introdotte subiscono trasformazioni chimiche molto complesse.
Nel bacino, la miscela di vetro fuso opportunamente raffreddato e condizionato termicamente, assume il caratteristico aspetto di massa pronta alla lavorazione.
Le masse di vetro fuso vengono inviate alle macchine di formatura attraverso appositi canali in refrattario opportunamente coibentati e condizionati termicamente.
Il vetro fuso viene così addotto alle macchine di formatura a guisa di “gocce” ottenute a mezzo di apposito meccanismo a componenti miste meccaniche - refrattarie.
La goccia entra nella macchina formatrice dotata di stampi che imprimono al contenitore la forma che si vuole produrre.
I contenitori formati, ad una temperatura di circa 650 °C, passano successivamente in un piccolo tunnel per essere sottoposti ad un trattamento superficiale denominato “trattamento a caldo”, teso a migliorare le caratteristiche superficiali del vetro.
Il contenitore finito, ma ancora alla temperatura di circa 500 °C, viene successivamente trasferito alla linea di ricottura con lo scopo di eliminare le tensioni interne al contenitore originate dal processo di formatura.
Sul contenitore, in uscita dalla linea di ricottura ed alla temperatura di circa 80110 °C , viene applicato un lubrificante allo scopo di ridurre gli effetti degli impatti che le bottiglie subiscono sia sulle linee di trasporto che su quelle di riempimento.
Dopo questo trattamento il contenitore arriva nella parte finale della linea di produzione detta
“zona fredda” o “scelta”.
Scelta e magazzino
Nella zona fredda si effettua il controllo delle difettosità del contenitore ispezionando le principali dimensioni, gli spessori, le discontinuità, ecc..
I contenitori selezionati passano quindi alla zona d’imballaggio dove le singole bottiglie vengono confezionate a seconda delle specifiche richieste del Cliente.
I pallets ricoperti da un cappuccio di polietilene termoretratto vengono avviati al magazzino di stoccaggio del prodotto finito.
Il trasporto dei prodotti finiti dallo stabilimento al Cliente avviene esclusivamente a mezzo autotreno.
4. STATO ATTUALE E STATO DI PROGETTO
4.1 Stato attuale
Lo stato attuale dello stabilimento è rappresentato nella planimetria seguente nella quale sono stati evidenziati, a macro porzioni, i vari settori in cui è suddiviso lo stabilimento.
4.2 Stato di progetto
Il progetto si concretizza nel rifacimento del forno fusore esistente, del quale si prevede l’esaurimento della campagna produttiva nei primi mesi del 2018, la demolizione di alcuni capannoni e la rilocazione degli impianti relativi al processo produttivo in area adiacente agli attuali, sempre all'interno del confine di proprietà aziendale.
Di seguito viene evidenziata la nuova configurazione impiantistica descrivendo a macro porzioni i vari settori in cui è suddiviso lo stabilimento.
magazzino stoccaggio prodotto finito composizione
servizi ausiliari
magazzino stoccaggio prodotto finito
forno e fabbricazione scelta
uffici
In tempistiche successive alla messa in funzione del nuovo impianto ed in accordo alle future esigenze, si provvederà ad intervenire sulle aree colorate in azzurro che saranno principalmente adibite in futuro, qualora ad oggi non lo fossero, allo stoccaggio del prodotto finito, magazzino ed officine.
composizione servizi ausiliari
forno e fabbricazione Scelta e
confezionamento magazzino
stoccaggio prodotto finito
uffici
deposito materie prime
5. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI
INQUINAMENTO ACUSTICO: introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, del beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.
AMBIENTE ABITATIVO: ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane, fatta eccezione per gli ambienti destinati ad attività produttive per i quali resta ferma la disciplina di cui al D. Lgs.
195/2006, salvo per quanto concerne l'immissione di rumore da sorgenti sonore esterne ai locali in cui si svolgono le attività produttive.
SORGENTI SONORE FISSE: gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi del mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative.
SORGENTI SONORE MOBILI: tutte le sorgenti sonore non comprese nella definizione precedente.
VALORI LIMITE DI EMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa.
VALORE LIMITE DI IMMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori:
- valori limite assoluti: determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale;
- valori limite differenziali: determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale e il rumore residuo.
TEMPO DI RIFERIMENTO (TR): definito come il parametro che rappresenta la collocazione del fenomeno acustico nell’arco delle 24 ore e si suddivide in periodo diurno e notturno.
TO -TEMPO DI OSSERVAZIONE: definito come il periodo di tempo compreso entro uno dei tempi di riferimento TR, durante il quale l’operatore effettua il controllo e la verifica delle condizioni di rumorosità.
TM- TEMPO DI MISURA: definito come il periodo di tempo, compreso entro il tempo di osservazione To, durante il quale vengono effettuate le misure di rumore.
RUMORE AMBIENTALE: il livello di rumore misurato ad impianti attivi.
RUMORE DI FONDO: il livello di rumore misurato ad impianti spenti.
RUMORE DIFFERENZIALE: la differenza fra il rumore ambientale ed il rumore di fondo misurato in un punto.
RUMORE CON COMPONENTI IMPULSIVE: emissione sonora nella quale siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili eventi sonori di durata inferiore a 1 sec.
RUMORE CON COMPONENTI TONALI: emissioni sonore all’interno delle quali siano evidenziabili suoni corrispondenti ad un tono puro o contenuti entro 1/3 di ottava e che siano chiaramente udibili, e strumentalmente rilevabili.
6. CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE E INDICAZIONI LEGISLATIVE
Il territorio comunale viene diviso in sei classi per ognuna delle quali vengono fissati i limiti di emissione e di immissione che devono essere rispettati secondo Tabella 1.
Questo limite viene ulteriormente suddiviso a seconda del tempo di riferimento considerato:
periodo diurno dalle ore 6,00 alle ore 22,00;
periodo notturno dalle ore 22,00 alle ore 6,00.
Tabella 1: Valori assoluti di immissione ed emissione– Leq in dB(A) (art.3)
Classe Tipologia di zona
Valori limite assoluti di immissione Leq in dB(A)
Diurno Notturno
I Aree particolarmente protette 50 40
II Aree prevalentemente residenziali 55 45
III Aree di tipo misto 60 50
IV Area di intensa attività umana 65 55
V Aree prevalentemente industriali 70 60
VI Aree esclusivamente industriali 70 70
Classe Tipologia di zona
Valori limite assoluti di emissione Leq in dB(A)
Diurno Notturno
I Aree particolarmente protette 45 35
II Aree prevalentemente residenziali 50 40
III Aree di tipo misto 55 45
IV Area di intensa attività umana 60 50
V Aree prevalentemente industriali 65 55
VI Aree esclusivamente industriali 65 65
I criteri stabiliti dalla normativa prevedono la verifica dei livelli di emissione o immissione:
per i rumori all’esterno si fa il confronto con i limiti assoluti della Tabella 1
per i rumori all’interno di ambiente abitativo si fa il confronto con i livelli differenziali.
I valori limite differenziali di immissione sono di 5 dB(A) nel periodo diurno e di 3 dB(A) per il periodo notturno. Tali valori non si applicano qualora si verifichino entrambe le seguenti condizioni:
il livello del rumore ambientale misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e a 40 dB(A) durante il periodo notturno;
il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il
Si deve inoltre valutare l’eventuale applicabilità di fattori correttivi in aumento per la presenza di:
componenti impulsive Kl = 3 dB
componenti tonali KT = 3 dB
componenti tonali in bassa frequenza KB = 3 dB
Tutte le misure derivanti dal campionamento vengono, come previsto dalla vigente normativa, arrotondate a 0,5 dB.
Il Decreto 11 dicembre 1996 prevede che, gli impianti a ciclo produttivo continuo, il cui art.3, venga applicato il criterio differenziale disposto dall'art.2, comma 2, del DPR 1 marzo 1991, solo quando non siano rispettati i valori assoluti di immissione della classe di appartenenza della zona.
Inoltre una sentenza del TAR Piemonte del 16 aprile 2014, Sez.I, n.616, ha decretato l'applicazione del Decreto 11 dicembre 1996 per un'azienda a ciclo produttivo continuo.
7. INFORMAZIONI IDENTIFICATIVE ED URBANISTICHE DI CARATTERE GENERALE
Di seguito è indicata la zona circostante in cui è collocata la ditta.
L’insediamento è localizzato nell’area industriale del Comune di Ormelle in Provincia di Treviso e nel suo intorno sono individuabili:
NORD: strada comunale via Capitello della Salute che costeggia il lato nord della ditta che separa il sito da area agricola con sporadiche abitazioni
OVEST: strada provinciale via Stadio cui si affaccia l’entrata ufficiale dello stabilimento che separa il sito da area agricola con sporadiche abitazioni
EST: area agricola con sporadiche abitazioni nell’area più a nord e area industriale più a sud
SUD: area industriale
Il Comune di Ormelle è dotato di Piano degli Interventi; gli immobili di proprietà della ditta rientrano all’interno di un’area identificata come:
Area D1: Industria – artigianato di produzione
Estratto PI Comune Ormelle
La localizzazione dell’impianto e l’attività svolta risultano compatibili con quanto previsto dalla cartografia e dal Piano degli Interventi.
7.1 Temporalità lavorativa
L’azienda lavora in ciclo continuo 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno per i reparti produttivi di fusione, formatura e scelta. I reparti di manutenzione ed officina e le aree magazzino operano invece solo in orario diurno.
REPARTO TEMPORALITÀ LAVORATIVA
Composizione Ciclo continuo
Fusione Ciclo continuo
Fabbricazione Ciclo continuo
Area fredda controllo ed imballo Ciclo continuo
Magazzini Turno giornaliero di 12 ore
Officine Turno giornaliero di 12 ore
L'attività quindi prevede un ciclo continuo di lavoro interrotto, esclusivamente a fine campagna del forno che può durare anche oltre una decina di anni.
Pertanto è un impianto di cui non è possibile interrompere l'attività senza provocare danni all'impianto stesso con pericolo di incidenti o alterazioni del prodotto come definito dall'art. 2 del Decreto 11 dicembre 1996.
L'attività della ditta alla data di emanazione del Decreto sopra citato risultava già in essere nella zona industriale di Ormelle e quindi risulta possibile l'applicazione dell'art.3 di tale decreto relativo ai criteri per l'applicazione del criterio differenziale.
Il nuovo progetto non influisce e non modifica il processo produttivo, pertanto resta invariato quanto sopra descritto per quanto riguarda la temporalità lavorativa.
7.2 Classificazione acustica
I limiti acustici da applicare sono definiti dal “Piano di classificazione acustica” del Comune di Ormelle (TV). In tale zonizzazione, il territorio comunale è stato suddiviso in zone omogenee di destinazione d’uso, corrispondenti alle classi individuate dal D.P.C.M. 01/03/1991 e con i limiti previsti dal D.P.C.M. 14/11/1997.
In particolare, l’area di proprietà della ditta confina:
a Sud con altri insediamenti industriali,
a Ovest, Nord, Est con zone agricole nelle quali si trovano alcune abitazioni
Sulla base del “Piano di classificazione acustica” del Comune di Ormelle, i limiti assoluti vigenti (Leq in dB(A)) presso l’area di proprietà della ditta Vetri Speciali s.p.a. sono i seguenti (vedi estratto classificazione acustica comunale in allegato):
Classificazione Acustica Comunale
Limiti assoluti di immissione - Leq in dB(A)
Zona/Classe periodo
diurno
periodo notturno
Aree esclusivamente industriali Classe VI 70 70
Fascia di transizione* Classi VI-III graduale da 70 a 60 graduale da 70 a 50 max 60 c/o abitazioni
Aree di tipo misto Classe III 60 50
Classificazione Acustica Comunale
Limiti assoluti di emissione - Leq in dB(A)
Zona/Classe periodo
diurno
periodo notturno
Aree esclusivamente industriali Classe VI 65 65
Fascia di transizione* Classi VI-III graduale da 65 a 55 graduale da 65 a 45 max 60 c/o abitazioni
Aree di tipo misto Classe III 55 45
* Sui confini tra aree inserite in classe VI e classe III, il DGR 21/09/93 n. 4313 prevede l’inserimento di una fascia di transizione massima di 50 metri per consentire il graduale passaggio del disturbo acustico dalla zona di classe superiore a quella di classe inferiore. In tale fascia, fermo restando che la rumorosità non può superare i livelli ammessi nella zona di classe superiore, in nessun caso può essere tollerato un livello di rumorosità notturna superiore a 60 dBA al perimetro delle abitazioni eventualmente ivi esistenti.
Nell'intorno dello stabilimento sono stati individuati n.9 recettori (abitazioni) di seguito indicati e nominati.
Rispetto alla zonizzazione acustica del Comune di Ormelle le abitazioni recettori sono così inserite nel contesto industriale adiacente; di seguito anche il valore calcolato alle abitazioni per coloro le quali si trovano all'interno della fascia di transizione:
Recettore
Distanza dal confine
Zona/Classe di appartenenza
Limiti assoluti di immissione Leq in dB(A)
Limiti assoluti di emissione Leq in dB(A) diurno notturno diurno notturno
R10 18 m fascia di transizione
VI-III 66,4 62,8 61,4 57,8
R11 // VI 70 70 65 65
R12 18 m fascia di transizione
VI-III 66,4 62,8 61,4 57,8
R13 2 m fascia di transizione
VI-III 69,6 69,2 64,6 64,2
R15 // III 60 50 55 45
R16 // III 60 50 55 45
R17 29 m fascia di transizione
VI-III 64,2 58,4 59,2 53,4
R18 29 m fascia di transizione
VI-III 64,2 58,4 59,2 53,4
R19 18 m fascia di transizione
VI-III 66,4 62,8 61,4 57,8
7.3 Viabilità di servizio
Il tipo di attività svolta dall’azienda comporta l’accesso dei mezzi alla proprietà per l’approvvigionamento delle materie prime e per l’invio del prodotto finito che avviene solo in periodo diurno. In via previsionale si può stimare che l’apporto alla viabilità di servizio della ditta risulta trascurabile rispetto alla viabilità già indotta dall’area industriale tramite via Stadio che risulta essere “arteria” di grande traffico soprattutto diurno perché di collegamento fra l’area di Ponte di Piave, Conegliano ed Oderzo.
Inoltre l’accesso alla ditta da parte degli automezzi avviene tramite l’accesso posteriore posto nel centro della zona industriale.
8. VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL RUMORE INDOTTO IN AMBIENTE ESTERNO
8.1 Modello di calcolo previsionale
Il progetto geografico, il calcolo acustico e le mappe di isolivello sono stati realizzati con l’ausilio del software previsionale “SOUND PLAN” vers. 7.4 aggiornamento del 06-03-2017.
Il software SoundPLAN utilizza il metodo di calcolo definito Ray Tracing. Con il tracciamento di raggi simula la propagazione acustica tra sorgenti e ricevitori.
Per la definizione e la propagazione dell’energia generata dalle sorgenti di tipo industriale è stato utilizzato il metodo di calcolo ISO-9613 del 1996.
Le impostazioni di calcolo per le mappe sono:
un ricevitore ogni 5 metri
l’altezza delle mappe a 2 metri dal terreno
Parametri di calcolo
Ordine di riflessione 3
Distanza massima delle riflessioni dai ricevitori 200 m Distanza massima delle riflessioni dalle sorgenti 50 m
Raggio di ricerca 1000 m
Ponderazione: dB(A)
Standards:
Industria: ISO 9613-2: 1996
Assorbimento dell'aria: ISO 9613 Calcolo con diffrazione laterale: Si
Ambiente
Pressione atmosferica 1013,3 mbar
Umidità rel. 70,0 %
Temperatura 10,0 °C
La riflessione sulla "propria" facciata non è annullata
Per lo sviluppo del modello si procede nel seguente modo:
Inserimento di una mappa di base adeguata della zona interessata,
Inserimento sulla planimetria di base dei vari edifici più o meno isolati, i percorsi stradali e le curve di livello relative alla morfologia del territorio;
Creazione ed inserimento delle sorgenti di rumore;
Taratura del modello;
Predisposizione di una griglia di calcolo per la previsione di impatto acustico.
8.2 Modalità delle indagini
Data misura 06/03/2017 - Diurno 07/03/2017 - Notturno
Luogo Vetri Speciali Spa
Via Stadio 53 – ORMELLE (TV)
Tecnico competente Dott.ssa Silvia Lorenzon Ing. Silvia Segato
Osservatori //
Strumentazione utilizzata:
Fonometro integratore Larson Davis SoundTrack LxT1 Type 1 Classe 1, conformi alle norme di cui al DM 16/03/1998, art.2, commi 1 e 2.
Calibratore acustico Larson Davis CAL200 conforme alla norma di cui al DM 16/03/1998, art.2, commi 1 e 2.
La strumentazione sopra è stata regolarmente tarata presso PCB PIEZOTRONICS (in allegato).
Posizionamento microfono
Il microfono durante le misurazioni è stato orientato verso la sorgente di rumore e posizionato a due altezze, una a 1,70 m e una a 3,20 m, ad almeno 1,00 m da superfici interferenti.
Le postazioni sono state effettuate a circa 1 metro dal confine di proprietà dell’azienda e sono state effettuate per valutare il rumore esistente nel periodo "stato di fatto"
Il microfono è stato munito di cuffia antivento.
Le misurazioni sono state effettuate impiegando la costante di tempo fast.
Condizioni meteorologiche: Tempo sereno e assenza di vento.
Tempo di riferimento: Diurno (6.00 – 22.00) Notturno (22.00 - 6.00)
Tempo di osservazione: Diurno (14.00 – 17.00) Notturno (22.00 – 0.00) Tempo di misura: 5 min - 15 min
8.3 Sorgenti di rumore
Il nuovo progetto prevede la ricollocazione dei reparti dello stabilimento come di seguito evidenziato in planimetria:
composizione di colore azzurro-viola
zona calda (forno-fabbricazione-ricottura) di colore giallo-verde
zona fredda (scelta+servizi ausiliari) di colore arancio
Le sorgenti di rumore significative ed introdotte nella simulazione sono elencate di seguito comprensive del tempo di attivazione; i livelli di pressione o potenza sonora utilizzati per caratterizzare le sorgenti si riferiscono a:
rilievi effettuati nel corso degli anni in stabilimento,
sorgenti similari che sono già state installate in uno stabilimento del Gruppo Vetri Speciali, per le nuove tecnologie applicate al nuovo progetto
MACCHINA-IMPIANTO Tempo di
attivazione ore
Livello di pressione sonora dB(A)
Livello di potenza sonora dB(A)
Composizione 1 (alle pareti interne) 24 80,2
Composizione 2
Sistema vibrante piano terra
(sorgente rettangolare) 24 83,0
Sistema vibrante piano primo
(sorgente rettangolare) 24 93,0
Sistema vibrante piano ultimo (sorgente rettangolare) (sorgente lineare)
24 96,0
89,0 Miscelatore (sorgente
rettangolare) 24 85,0
zona fredda
ricottura
forno fabbricazione
composizione 1 composizione 2
officina officina
compressori
torri
evaporative
filtro a maniche officina
tunnel 1 e 2
ciminiera e ventilatori
MACCHINA-IMPIANTO
Tempo di attivazione
ore
Livello di pressione
sonora dB(A)
Livello di potenza sonora
dB(A) Tunnel 1 (sorgente rettangolare per sistema
vibrante per scarico rottame) 24 107,0
Tunnel 2 (sorgente lineare) 24 84,5
Ciminiera (sorgente puntiforme alta 35m) 24 82,2
Ventilatori ciminiera (a 1m dalla sorgente) 24 81,5
Forno (alle pareti interne) 24 84,0
Fabbricazione (sorgente lineare al centro
dell'area a 1m dalla sorgente) 24 102,5
Ricottura (alle pareti interne) 24 95,5
Zona fredda (alle pareti interne) 24 81,0
Sala compressori (alle pareti interne) 24 97,0
Torri evaporative (4 torri) 24 93,0
Filtro officina stampi (a 3m dalla sorgente) 8 73,5 Officine manutenzione - stampi, IS, generale (alle
pareti interne) 8 75,0
In allegato un rendering dell'area oggetto del progetto con indicate le sorgenti
8.4 Caratteristiche edifici relativi al progetto
Di seguito le scelte costruttive della ditta in relazione al nuovo progetto.
Il capannone che ospiterà la composizione 1 si riferisce allo stabile sul lato est del confine di proprietà e che verrà riutilizzato; di seguito le sue caratteristiche edilizie:
Altezza: H = 11,0 m
Pareti: capannone con pannelli prefabbricati alleggeriti in calcestruzzo Rw = 50 dB;
Tetto: struttura in acciaio e copertura con pannelli in monopannel grecato in poliuretano Rw = 50 dB;
Portoni: Rw = 24 dB
Porte: Rw = 17,5 dB
Finestre: Rw = 34 dB
Il capannone che ospiterà la composizione 2, presenterà le seguenti caratteristiche edilizie:
Altezza: H = 25,0 m
Pareti e tetto: pannello sandwich (lamiera esterna acciaio zincato-poliuretano-lamiera interna acciaio zincato) Rw = 26 dB;
Dalla composizione 1 e 2 partono il tunnel 1 e tunnel 2 che servono per il trasporto delle materie prime all'infornatrice del forno e presenteranno le seguenti caratteristiche edilizie:
Altezza da terra: H = 18,0 m
Altezza tunnel: H = 22,0 m
Pareti e tetto: pannello sandwich (lamiera esterna acciaio zincato-poliuretano-lamiera interna acciaio zincato) Rw = 26 dB;
Finestre: Rw = 34
Il capannone che ospiterà la zona calda fabbricazione e forno, presenterà le seguenti caratteristiche edilizie:
Altezza: H = 17,0 m
Pareti e tetto: pacchetto con pannello sandwich fonoassorbente Rw = 45 dB;
Pareti: saranno presenti griglie di aspirazione su tutti i lati della zona calda Rw = 28,5 dB e una bocca di lupo per l'apertura di adduzione dei ventilatori sulla parete sud della fabbricazione Rw = 25 dB
Tetto: saranno presenti degli aeratori in copertura Rw = 32 dB.
Portoni: Rw = 24 dB
Porte: Rw = 24 dB
Finestre: Rw = 38 dB
I capannoni che ospiteranno zona fredda, ricottura, e officina presenteranno le seguenti caratteristiche edilizie:
Altezza: H = 8,0 m
Pareti: pannello a taglio termico alleggeriti Rw = 55 dB;
Tetto: lamiera grecata con pannello isolante in lana di roccia e guaina Rw = 55 dB con shed Rw = 25 dB
Portoni: Rw = 24 dB
Porte: Rw = 17,5 dB (la porta della sala compressori sarà Rw = 24 dB)
Finestre: Rw = 34 dB
7.3 Campagna di misure
Per verificare lo stato attuale del rumore ambientale presso alcuni recettori, sono state svolte alcune misurazioni in posizioni omologhe rispetto alle abitazioni; di seguito le posizioni campionate e i risultati dell’indagine di rumore:
posizione R10' per la verifica sul recettore R10
posizione R15' per la verifica sul recettore R15 e come associazione anche per il recettore R16
posizione R11' per la verifica sul recettore R11
posizione R12' per la verifica sul recettore R12 e come associazione anche per il recettore R13 essendo vicini
Le posizioni R10' e R15' sono influenzate nel periodo diurno dalla vicina Via Stadio, pertanto è stato considerato anche il valore L95.
R10'
R15'
R11'
R12'
RUMORE ESISTENTE – PERIODO DIURNO
Punti omologhi
Altezza piano campagna
(m)
Tempo di misura
Rumore ambientale
misurato dB (A)
Kl KT KB
Rumore ambientale
corretto dB (A)
L95
R10' (rilievo effettuato nel 2016 -
Pos.F)
1,7 1174'' 51,0 / / / 51,0 48,5
R15' (misura 173 del
06.03.2017) 1,7 302'' 49,0 / / / 49,0 47,0
R11' (misura 170 del
06.03.2017)* 1,7 421'' 63,2 3 / / 66,0 /
R11' (misura 171 del
06.03.2017)* 3,2 178'' 65,0 3 / / 68,0 /
R12' (misura 172 del
06.03.2017)* 1,7 363'' 49,5 3 / / 52,5 /
* rilievo effettuato nella condizione peggiore con presenza di carrelli elevatori e camion in movimentazione nel piazzale
RUMORE ESISTENTE – PERIODO NOTTURNO
Punti omologhi
Altezza piano campagna
(m)
Tempo di misura
Rumore ambientale
misurato dB (A)
Kl KT KB
Rumore ambientale
corretto dB (A)
L95
R10' (rilievo effettuato nel 2016 -
Pos.F)
1,7 1040'' 47,0 / / / 47,0 /
R15' (misura 177 del
07.03.2017) 1,7 903'' 44,5 / / / 44,5 /
R11' (misura 174 del
07.03.2017) 1,7 886'' 48,5 / / / 48,5 /
R11' (misura 175 del
07.03.2017) 3,2 970'' 49,0 / / / 49,0 /
R12' (misura 176 del
07.03.2017) 1,7 982'' 47,0 / 3* / 47,0 /
* tonale non pertinente con le lavorazioni della ditta
9. ANALISI DEI DATI PREVISIONALI
9.1 Verifica dei limiti assoluti in ambiente esterno
Il rispetto del limite assoluto di immissione in applicazione del Decreto 11 dicembre 1996 previsto dalla zona di appartenenza viene verificato lungo il confine di proprietà e per gli edifici recettori nell'intorno della ditta. In allegato la planimetria con indicata la posizione dei recettori.
Presso le abitazioni si verifica quanto segue:
il limite assoluto di immissione della zona a cui appartiene il recettore R11 (Zona VI) per la verifica del rispetto normativo in periodo diurno e in periodo notturno.
il limite assoluto di immissione della zona a cui appartengono i recettori R12, R13, R10, R17, R18, R19 (fascia di transizione Zona VI-III) per la verifica del rispetto normativo in periodo diurno e in periodo notturno.
il limite assoluto di immissione della zona a cui appartengono i recettori R15 e R16, (Zona III) per la verifica del rispetto normativo in periodo diurno e in periodo notturno.
Per completezza di informazioni vengono inserite nelle tabelle anche i limiti di emissione.
Inoltre nel rispetto delle abitazioni confinanti e nell'obiettivo di non superare il rumore esistente rispetto a quanto apporterà il progetto, si verificheranno di seguito anche i valori rilevati nella campagna di misura per i recettori R10, R15, R16, R11, R12, R13.
PUNTI A CONFINE DATO PREVISIONALE - PERIODO DIURNO
Rif. Altezza valore (m)
Valore dB (A)
Limite immissione diurno Zona VI
dB (A)
Limite emissione diurno Zona VI
dB (A)
Rispettato
RIC CONF 1 2,0 45,2 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 2 2,0 47,2 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 3 2,0 50,1 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 4 2,0 54,9 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 5 2,0 62,8 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 6 2,0 55,7 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 7 2,0 42,7 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 8 2,0 39,6 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 9 2,0 55,8 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 10 1,7 45,0 70,0 65,0 Sì
3,2 41,4 70,0 65,0 Sì
DATO PREVISIONALE - PERIODO NOTTURNO
Rif. Altezza valore (m)
Valore dB (A)
Limite immissione notturno Zona VI
dB (A)
Limite emissione notturno Zona VI
dB (A)
Rispettato
RIC CONF 1 2,0 45,1 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 2 2,0 47,2 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 3 2,0 49,9 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 4 2,0 52,2 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 5 2,0 62,6 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 6 2,0 55,4 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 7 2,0 42,7 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 8 2,0 39,5 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 9 2,0 55,8 70,0 65,0 Sì
RIC CONF 10 1,7 45,0 70,0 65,0 Sì
3,2 41,3 70,0 65,0 Sì
RECETTORI DATO PREVISIONALE - PERIODO DIURNO
Rif. Piano abitazione Valore dB (A)
Limite immissione diurno Zona VI
dB (A)
Limite emissione diurno Zona VI
dB (A)
Rispettato
R11
Terra (lato N) 42,9 70,0 65,0 Sì
Primo (lato N) 44,9 70,0 65,0 Sì
Terra (lato W) 44,5 70,0 65,0 Sì
Primo (lato W) 47,1 70,0 65,0 Sì
Rif. Piano abitazione Valore dB (A)
Limite immissione diurno fascia di transizione Zona
VI-III dB (A)
Limite emissione diurno fascia di transizione Zona
VI-III dB (A)
Rispettato
R10 Terra 44,8 66,4 61,4 Sì
Primo 46,4 66,4 61,4 Sì
R12 Terra 44,0 66,4 61,4 Sì
Primo 44,8 66,4 61,4 Sì
R13 Terra 46,4 69,6 64,6 Sì
Primo 47,4 69,6 64,6 Sì
R17 Terra 28,2 64,2 59,2 Sì
Primo 30,2 64,2 59,2 Sì
R18 Terra 29,0 64,2 59,2 Sì
Primo 31,2 64,2 59,2 Sì
R19
Terra 36,6 66,4 61,4 Sì
Primo 37,8 66,4 61,4 Sì
Secondo 38,4 66,4 61,4 Sì
Rif. Piano abitazione Valore dB (A)
Limite immissione diurno Zona III
dB (A)
Limite emissione diurno Zona III
dB (A)
Rispettato
R15 Terra 44,8 60,0 55,0 Sì
Primo 45,6 60,0 55,0 Sì
R16 Terra 45,8 60,0 55,0 Sì
DATO PREVISIONALE - PERIODO NOTTURNO
Rif. Piano abitazione Valore dB (A)
Limite immissione notturno Zona VI
dB (A)
Limite emissione notturno Zona VI
dB (A)
Rispettato
R11
Terra (lato N) 42,8 70,0 65,0 Sì
Primo (lato N) 44,9 70,0 65,0 Sì
Terra (lato W) 44,5 70,0 65,0 Sì
Primo (lato W) 47,1 70,0 65,0 Sì
Rif. Piano abitazione Valore dB (A)
Limite immissione notturno fascia di transizione Zona
VI-III dB (A)
Limite emissione notturno fascia di
transizione Zona VI-III dB (A)
Rispettato
R10 Terra 44,8 62,8 57,8 Sì
Primo 46,3 62,8 57,8 Sì
R12 Terra 43,9 62,8 57,8 Sì
Primo 44,8 62,8 57,8 Sì
R13 Terra 46,4 69,2 64,2 Sì
Primo 47,4 69,2 64,2 Sì
R17 Terra 28,1 58,4 53,4 Sì
Primo 30,1 58,4 53,4 Sì
R18 Terra 29,0 58,4 53,4 Sì
Primo 31,1 58,4 53,4 Sì
R19
Terra 36,6 62,8 57,8 Sì
Primo 37,8 62,8 57,8 Sì
Secondo 38,4 62,8 57,8 Sì
Rif. Piano abitazione Valore dB (A)
Limite immissione notturno Zona III
dB (A)
Limite emissione notturno Zona III
dB (A)
Rispettato
R15 Terra 44,6 50,0 45,0 Sì
Primo 45,3 50,0 45,0 Sì*
R16 Terra 45,2 50,0 45,0 Sì*
* il dato previsionale risulta compatibile con il limite normativo considerata l’incertezza strumentale di 2-3 dB(A).
I limiti di immissione/emissione RISULTANO SEMPRE RISPETTATI IN VIA PREVISIONALE per:
zona VI presso abitazione R11
fascia di transizione presso abitazioni R10, R12, R13, R17, R18, R19
zona III presso abitazione R15 e R16
Il confronto tra valore previsionale e valore misurato nella campagna di misure si evidenzia quanto segue:
PERIODO DIURNO
Rif. Piano abitazione Valore previsionale dB (A)
Valore misurato
dB (A) Verifica
R11
Terra (lato N) 42,9 66,0 Sì
Primo (lato N) 44,9 68,0 Sì
Terra (lato W) 44,5 / /
Primo (lato W) 47,1 / /
R10 Terra 44,8 48,5 Sì
Primo 46,4 / /
R12 Terra 44,0 52,5 Sì
Primo 44,8 / /
R13 Terra 46,4 52,5 Sì
Primo 47,4 / /
R15 Terra 44,8 47,0 Sì
Primo 45,6 / /
R16 Terra 45,8 47,0 Sì
PERIODO NOTTURNO
Rif. Piano abitazione Valore previsionale dB (A)
Valore misurato
dB (A) Verifica
R11
Terra (lato N) 42,8 48,5 Sì
Primo (lato N) 44,9 49,0 Sì
Terra (lato W) 44,5 / /
Primo (lato W) 47,1 / /
R10 Terra 44,8 47,0 Sì
Primo 46,3 / /
R12 Terra 43,9 47,0 Sì
Primo 44,8 / /
R13 Terra 46,4 47,0 Sì*
Primo 47,4 / /
R15 Terra 44,6 44,5 Sì*
Primo 45,3 / /
R16 Terra 45,2 44,5 Sì*
* il dato previsionale risulta compatibile con il limite normativo considerata l’incertezza strumentale di 2-3 dB(A).
I contributi delle sorgenti in ogni singolo recettore (abitazione) sono allegate al presente documento. In allegato le mappe colorate dei risultati delle simulazioni effettuata a 2m dal piano campagna anche con visione 3D.
9.2 Valutazione del limite differenziale
In riferimento al Decreto 11 dicembre 1996 per gli impianti a ciclo produttivo continuo, non viene applicato il criterio differenziale in quanto viene rispettato il valore assoluto di immissione presso i recettori (Zona VI per R11, fascia di transizione Zona VI-III per R10, R12, R13, R17, R18, R19, Zona III per R15, R16).
10. CONCLUSIONI
In seguito all’analisi previsionale effettuata per il nuovo progetto di rifacimento del forno fusore e ristrutturazione dello stabilimento vetrario della Vetri Speciali Spa - sito di Ormelle, si evidenzia quanto segue:
Il progetto presentato permette in via previsionale il rispetto dei limiti previsti dal D.P.C.M.
14/11/1997 e dalla zonizzazione acustica del Comune di Ormelle in applicazione del Decreto 11 dicembre 1996 e della sentenza del TAR Piemonte del 16 aprile 2014, Sez.I, n.616 per gli impianti a ciclo produttivo continuo;
Il progetto presentato nelle modalità costruttive proposte permette in via previsionale di mantenere la situazione emissiva di rumore per l’ambiente circostante e per i recettori limitrofi.
Al termine del progetto la ditta effettuerà una campagna di misure di collaudo per verificare quanto emerso dalla valutazione previsionale di impatto acustico.
ALLEGATO A
VETRI SPECIALI s.p.a.
ALLEGATO B
ALLEGATO C
ALLEGATO D
ZONA FREDDA 35,9 35,9
FORNO FABBRICAZIONE 33,2 33,2
TUNNEL 1 32,5 32,5
GRUPPO CAMINO 30,5 30,5
FILTRO OFFICINA 25,6
COMPOSIZIONE 2 17,7 17,7
COMPOSIZIONE 1 13 13
TUNNEL 2 6,5 6,5
OFFICINA MANUTENZIONE -23,6
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R10 F 1 S 46,4 46,3
TORRI EVAPORATIVE 44,9 44,9ZONA FREDDA 36,9 36,9
FORNO FABBRICAZIONE 35,7 35,7
TUNNEL 1 33,4 33,4
GRUPPO CAMINO 30,7 30,7
FILTRO OFFICINA 26,6
COMPOSIZIONE 2 18,2 18,2
COMPOSIZIONE 1 13,2 13,2
TUNNEL 2 6,6 6,6
OFFICINA MANUTENZIONE -23,5
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R11 GF N 42,9 42,8
FORNO FABBRICAZIONE 40,3 40,3GRUPPO CAMINO 38,1 38,1
TORRI EVAPORATIVE 30,5 30,5
TUNNEL 1 26,2 26,2
ZONA FREDDA 24,7 24,7
COMPOSIZIONE 1 22,9 22,9
FILTRO OFFICINA 18,5
COMPOSIZIONE 2 18 18
TUNNEL 2 16,3 16,3
OFFICINA MANUTENZIONE 4,2
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R11 F 1 N 44,9 44,9
FORNO FABBRICAZIONE 43,3 43,3GRUPPO CAMINO 38,2 38,2
TORRI EVAPORATIVE 31,6 31,6
TUNNEL 1 27,5 27,5
ZONA FREDDA 26,6 26,6
COMPOSIZIONE 1 24,4 24,4
COMPOSIZIONE 2 20 20
FILTRO OFFICINA 19
TUNNEL 2 18,3 18,3
OFFICINA MANUTENZIONE 5,3
TUNNEL 1 26,8 26,8
ZONA FREDDA 26 26
FILTRO OFFICINA 18
COMPOSIZIONE 1 16,7 16,7
COMPOSIZIONE 2 14,8 14,8
TUNNEL 2 14,6 14,6
OFFICINA MANUTENZIONE 1,1
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R11 F 1 W 47,1 47,1
FORNO FABBRICAZIONE 46,3 46,3GRUPPO CAMINO 36,8 36,8
TORRI EVAPORATIVE 33,8 33,8
ZONA FREDDA 28,4 28,4
TUNNEL 1 28,1 28,1
FILTRO OFFICINA 18,1
COMPOSIZIONE 1 17,7 17,7
COMPOSIZIONE 2 16,5 16,5
TUNNEL 2 16,2 16,2
OFFICINA MANUTENZIONE 2,3
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R12 F1 N 44,8 44,8
GRUPPO CAMINO 43,5 43,5FORNO FABBRICAZIONE 35,8 35,8
TUNNEL 1 31,9 31,9
TORRI EVAPORATIVE 31 31
COMPOSIZIONE 1 27,7 27,7
COMPOSIZIONE 2 26,5 26,5
FILTRO OFFICINA 20,9
ZONA FREDDA 20,1 20,1
TUNNEL 2 16,6 16,6
OFFICINA MANUTENZIONE -0,9
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R12 GF N 44 43,9
GRUPPO CAMINO 41,5 41,5FORNO FABBRICAZIONE 37,7 37,7
TUNNEL 1 32,5 32,5
COMPOSIZIONE 1 30,4 30,4
TORRI EVAPORATIVE 30,3 30,3
COMPOSIZIONE 2 27,6 27,6
ZONA FREDDA 21,9 21,9
FILTRO OFFICINA 20,6
TUNNEL 2 17,3 17,3
OFFICINA MANUTENZIONE 0,6
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R13 GF W 46,4 46,4
GRUPPO CAMINO 44,2 44,2FORNO FABBRICAZIONE 40,5 40,5
COMPOSIZIONE 1 34,4 34,4
COMPOSIZIONE 2 28,3 28,3
FILTRO OFFICINA 21,4
TUNNEL 2 17 17
ZONA FREDDA 16,7 16,7
OFFICINA MANUTENZIONE -0,3
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R13 F 1 W 47,4 47,4
GRUPPO CAMINO 44,9 44,9FORNO FABBRICAZIONE 41,5 41,5
COMPOSIZIONE 1 35,6 35,6
TUNNEL 1 35,5 35,5
TORRI EVAPORATIVE 31,2 31,2
COMPOSIZIONE 2 29,8 29,8
FILTRO OFFICINA 21,9
ZONA FREDDA 19,7 19,7
TUNNEL 2 17,5 17,5
OFFICINA MANUTENZIONE 1,6
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R15 GF SW 44,8 44,6
TORRI EVAPORATIVE 41,9 41,9GRUPPO CAMINO 39,7 39,7
FILTRO OFFICINA 32,4
FORNO FABBRICAZIONE 31,3 31,3
TUNNEL 1 31,2 31,2
ZONA FREDDA 29,4 29,4
COMPOSIZIONE 2 16,8 16,8
COMPOSIZIONE 1 15,5 15,5
TUNNEL 2 5,5 5,5
OFFICINA MANUTENZIONE -6,5
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R15 F 1 SW 45,6 45,3
TORRI EVAPORATIVE 42,8 42,8GRUPPO CAMINO 40 40
FILTRO OFFICINA 34,3
FORNO FABBRICAZIONE 32,9 32,9
TUNNEL 1 32,2 32,2
ZONA FREDDA 30,2 30,2
COMPOSIZIONE 2 19,8 19,8
COMPOSIZIONE 1 16 16
TUNNEL 2 5,7 5,7
OFFICINA MANUTENZIONE -6,1
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R16 GF SW 45,8 45,2
TORRI EVAPORATIVE 43,2 43,2GRUPPO CAMINO 38,8 38,8
FILTRO OFFICINA 37,1
COMPOSIZIONE 1 18,5 18,5
TUNNEL 2 6,4 6,4
OFFICINA MANUTENZIONE -8,2
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R17 GF E 28,2 28,1
TORRI EVAPORATIVE 25,1 25,1GRUPPO CAMINO 20,9 20,9
FORNO FABBRICAZIONE 20,6 20,6
TUNNEL 1 18,3 18,3
FILTRO OFFICINA 11,8
ZONA FREDDA 11,5 11,5
COMPOSIZIONE 1 -1 -1
COMPOSIZIONE 2 -1,6 -1,6
TUNNEL 2 -6,8 -6,8
OFFICINA MANUTENZIONE -23,4
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R17 F 1 E 30,2 30,1
TORRI EVAPORATIVE 27,9 27,9FORNO FABBRICAZIONE 21,7 21,7
GRUPPO CAMINO 21,6 21,6
TUNNEL 1 19,8 19,8
ZONA FREDDA 14 14
FILTRO OFFICINA 13,7
COMPOSIZIONE 1 2,6 2,6
COMPOSIZIONE 2 0,6 0,6
TUNNEL 2 -4,9 -4,9
OFFICINA MANUTENZIONE -21,2
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R18 GF E 29 29
TORRI EVAPORATIVE 26,6 26,6GRUPPO CAMINO 21,3 21,3
TUNNEL 1 19,5 19,5
FORNO FABBRICAZIONE 19,4 19,4
ZONA FREDDA 12,7 12,7
FILTRO OFFICINA 11,7
COMPOSIZIONE 2 -2,2 -2,2
TUNNEL 2 -3 -3
COMPOSIZIONE 1 -5,9 -5,9
OFFICINA MANUTENZIONE -16,4
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R18 F 1 E 31,2 31,1
TORRI EVAPORATIVE 28,6 28,6FORNO FABBRICAZIONE 23 23
GRUPPO CAMINO 22,5 22,5
TUNNEL 1 21,4 21,4
ZONA FREDDA 16,1 16,1
FILTRO OFFICINA 12,9
COMPOSIZIONE 2 0,7 0,7
OFFICINA MANUTENZIONE -14,1
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R19 GF E 36,6 36,6
TORRI EVAPORATIVE 35,2 35,2GRUPPO CAMINO 27,1 27,1
FORNO FABBRICAZIONE 25,7 25,7
TUNNEL 1 23,8 23,8
ZONA FREDDA 21,4 21,4
FILTRO OFFICINA 16
COMPOSIZIONE 2 8,4 8,4
COMPOSIZIONE 1 6,6 6,6
TUNNEL 2 0 0
OFFICINA MANUTENZIONE -27
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R19 F 1 E 37,8 37,8
TORRI EVAPORATIVE 36,2 36,2GRUPPO CAMINO 28,3 28,3
FORNO FABBRICAZIONE 27,9 27,9
TUNNEL 1 25,5 25,5
ZONA FREDDA 23,2 23,2
FILTRO OFFICINA 16,5
COMPOSIZIONE 2 9,3 9,3
COMPOSIZIONE 1 7,5 7,5
TUNNEL 2 0,8 0,8
OFFICINA MANUTENZIONE -26,3
Ricevitore Piano Direzione Lg/dB(A) Ln/dB(A) Gruppo Lg dB(A) Ln dB(A)
R19 F 2 E 38,4 38,4
TORRI EVAPORATIVE 36,5 36,5GRUPPO CAMINO 29,7 29,7
FORNO FABBRICAZIONE 29 29
TUNNEL 1 26,1 26,1
ZONA FREDDA 24,1 24,1
FILTRO OFFICINA 16,9
COMPOSIZIONE 2 12,9 12,9
COMPOSIZIONE 1 8,6 8,6
TUNNEL 2 1,9 1,9
OFFICINA MANUTENZIONE -24,6
ALLEGATO E
ALLEGATO F
ALLEGATO G
ALLEGATO H
ALLEGATO I
8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K 10
20 30 40 50 60 dB
Pos. F - Misura 098 - D 1/3 Leq Spectrum + SLM Leq Lineare
14:41:45 hms 14:46:45 14:51:45 14:56:45
40 50 60 70 80 dBA
Pos. F - Misura 098 - D - LAeq
Pos. F - Misura 098 - D - LAeq - Running Leq
L
Aeq= 50.8 dB
Tabella Automatica delle Mascherature
Nome Inizio Durata Leq
Totale 14:41:45 00:19:34.300 54.2 dBA
Non Mascherato 14:41:45 00:16:51.600 50.8 dBA
Mascherato 14:42:27 00:02:42.700 60.5 dBA
Auto 14:42:27 00:00:23.700 63.0 dBA
Varie auto 14:49:59 00:01:58.300 60.4 dBA
Mezzo pesante 14:57:07 00:00:20.700 55.5 dBA
Annotazioni:
L1: 63.8 dBA L5: 54.4 dBA
L90: 48.8 dBA L95: 48.5 dBA L10: 53.0 dBA L50: 50.4 dBA
16 Hz 20 Hz 25 Hz 31.5 Hz 40 Hz 50 Hz 63 Hz 80 Hz 100 Hz 125 Hz
200 Hz 250 Hz 315 Hz 400 Hz 500 Hz 630 Hz 800 Hz 1000 Hz 1250 Hz 1600 Hz
2500 Hz 3150 Hz 4000 Hz 5000 Hz 6300 Hz 8000 Hz 10000 Hz 12500 Hz 16000 Hz 20000 Hz 54.8 dB
54.6 dB 57.2 dB 56.2 dB 56.8 dB 57.8 dB 58.0 dB 56.1 dB 56.9 dB 51.6 dB
48.2 dB 47.0 dB 46.6 dB 46.7 dB 43.5 dB 44.2 dB 45.1 dB 46.1 dB 44.9 dB 43.8 dB
39.6 dB 35.9 dB 33.2 dB 28.9 dB 26.2 dB 24.4 dB 21.3 dB 18.5 dB 17.5 dB 18.9 dB
14:41:45 Strumentazione: LxT1 0004195
Data, ora misura: 09/11/2016 Over SLM: 0
Nome operatore:
Durata: 1174 (secondi)
Over OBA: 0
8 16 31.5 63 125 250 500 1K 2K 4K 8K 16K 10
20 30 40 50 dB
10 20 30 40 50
Pos. F - Misura 098 - D 1/3 Leq Spectrum + SLM Min Lineare
40 60 80 dBA
Pos. F - Misura 098 - D 1/3 Leq Spectrum + SLM - Slow
Pos. F - Misura 098 - D 1/3 Leq Spectrum + SLM - Fast
Pos. F - Misura 098 - D 1/3 Leq Spectrum + SLM - Impulse
Componenti impulsive
Impulso1 Impulso2