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VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO SARS-COV-2

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LICEO SCIENTIFICO STATALE

“A. GALLOTTA”

Via Caduti di Bruxelles - Cap.84025 -Eboli (SA) - Tel. 0828/367503 Fax. 0828/361789 C.F. 82003690656 - Codice mecc. SAPS01000G – c.c.p.13581848

e-mail: liceogallotta@virgilio.it p.e.c.:. SAPS01000G@PEC.ISTRUZIONE.IT sito: www.liceogallotta.gov.it

VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO SARS-COV-2

Integrazione al Documento di Valutazione dei Rischi per la gestione dell’emergenza COVID-19 sul luogo di lavoro

(Art. 271 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)

Allegato al Documento di Valutazione Rischi

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SOMMARIO

1 PREMESSA

2 OBIETTIVO E FINALITA’

3 RIFERIMENTI NORMATIVI

4 INFORMATIVA PRELIMINARE - VIRUS E MALATTIA

5. RISCHIO BIOLOGICO DA COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 6. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE INTEGRATA

7. METODO DI VALUTAZIONE 8. ANALISI DEL RISCHIO

9. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AL RISCHIO COVID – 19 10. CHECK LIST DI CONTROLLO E VALUTAZIONE AL RISCHIO COVID- 19 11. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE – D.P.I.

12. COMPORTAMENTO IN CASO DI RISCONTRO POSITIVO IN AZIENDA 13. PULIZIA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

14. ALLEGATI:

A. Cosa posso fare per proteggermi?

B. I comportamenti da seguire C. Consigli per gli ambienti chiusi D. Come lavarsi le mani

E. Utilizzo dei guanti

F. Scheda di consegna e informazione al corretto utilizzo delle mascherine G. Informativa sui comportamenti da tenere in azienda

H. Informativa per i lavoratori

I. Informativa per i “lavoratori fragili”

J. Autodichiarazione per accesso edificio scolastico (VISITATORI) K. Cartello distributori automatici

L. Informazioni per l’utenza per lo svolgimento dell’esame di stato in sicurezza M. Autodichiarazione accesso edificio scolastico per l’esame di stato

N. Autodichiarazione per il rientro a scuola in sicurezza (PERSONALE DOCENTE ED ATA) O. Autodichiarazione per il rientro a scuola in sicurezza (ALUNNI)

P. ALLEGATO 1- RAPPORTO ISS COVID 58_2020 “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS COV 2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”

Q. Protocollo per l’organizzazione e lo svolgimento in sicurezza delle attività didattiche in

presenza a.s.2021-2022

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1. PREMESSA

L'Istituto COMPRENSIVO STATALE DI “CAGGIANO”, in ottemperanza alle disposizioni di legge del MIUR in materia, al comunicato stampa della Ministra Azzolina, seguendo le indicazioni fornite dalle Autorità Sanitarie e l'Ordinanza del Presidente della Regione Campania, emana una serie di disposizioni volte all’

integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi previsto dall’art.17 del D.Lgs. 81/08 di seguito denominato “DVR”, con l’analisi del rischio biologico associato alla diffusione del virus SARS-CoV-2 (cosiddetto “Coronavirus”) causa della malattia Covid-19,

per la sicurezza dei lavoratori e degli alunni assimilati, volte a ridurre la possibilità di contagio dal nuovo coronavirus.

Al di là dell’analisi dei casi concreti, i datori di lavoro sono certamente tenuti a rivedere e integrare il Documento di Valutazione dei rischi, alla luce della presenza del nuovo rischio biologico collegato al Coronavirus (COVID 19), sia per affrontare il nuovo pericolo biologico, sia per fornire ai lavoratori tutti gli strumenti di tutela laddove è necessario.

Il datore di lavoro, infatti, è responsabile in prima persona della salute e della sicurezza dei lavoratori. Se ne deduce che, visti i rischi del coronavirus, è tenuto ad aggiornare il DVR, individuando ogni misura di protezione del personale e a garantire adeguata formazione ai vari responsabili di pronto intervento presenti in azienda e ai lavoratori.

L’informazione fornita contiene anche le raccomandazioni fornite dal Ministero della Salute con la circolare n.

1141/2020.

È inoltre opportuno attivare procedure di informazione dei lavoratori e dotare di soluzione igienizzante per le mani tutti gli ambienti comuni e i luoghi a rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini.

2. OBIETTIVO E FINALITA’

La presente valutazione del rischio biologico Sars-CoV-2 riassume le misure adottate per contrastare l’emergenza da rischio sanitario Covid-19 nelle singole aziende in relazione alle disposizioni previste dal DPCM 8 marzo 2020 e ss.mm.ii. e dagli specifici Protocolli condivisi.

Questo documento di rischio specifico dovrà essere inserito in appendice al documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi dell’art. 28 del D.lgs 81/08.

Il Datore di Lavoro, con l’ausilio, se lo valuta necessario, del RSPP, del Medico Competente e del RLS-A/T, acquisendo le informazioni necessarie direttamente dai lavoratori interessati analizza le modalità operative aziendali per capire se sono rispettate le indicazioni attualmente diffuse dagli organi competenti.

3. RIFERIMENTI NORMATIVI

Le disposizioni di legge che sono scaturite a seguito della diffusione della pandemia da COVID-19, in costante evoluzione, sono riportate di seguito.

Normativa nazionale:

- Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020.

- D.L. n. 6 del 23 febbraio 2020, “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.

- Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid- 19 negli ambienti di lavoro – 14 marzo 2020.

- D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- Nota del Ministero dell’Istruzione n. 392 del 18 marzo 2020, “Emergenza sanitaria Coronavirus. Istruzioni operative alle Istituzioni scolastiche”.

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- Ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo 2020.

- Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile del 20 marzo 2020,

“Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”.

- D.P.C.M. del 22 marzo 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.

- D.L. n. 19 del 25 marzo 2020, “Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- D.P.C.M. del 01 aprile 2020, “Disposizioni attuative del D.L. n. 19 del 25 marzo 2020, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.

- D.P.C.M. del 26 aprile 2020,

Misure per il contenimento dell'emergenza Covid-19 nella cosiddetta "fase due".

- Documento tecnico scientifico per gli esami di Stato del CTS-Comitato Tecnico Scientifico del 15 maggio 2020,

” Documento tecnico sulla rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico per lo svolgimento dell’esame di stato nella scuola secondaria di secondo grado”

- Decreto-legge del 16 maggio 2020, n. 33, recante “ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- D.P.C.M. del 17 maggio 2020, “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

- D.P.C.M. del 18 maggio 2020 recante “Modifiche all’articolo 1, comma 1, lettera cc) , del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 maggio 2020”

- Convenzione tra il Ministero dell’Istruzione-Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali e la Croce Rossa Italiana sottoscritta in data 19 maggio 2020;

- PROTOCOLLO D’INTESA del 16 maggio 2020, “Linee operative per garantire il regolare svolgimento degli esami conclusivi di stato 2019/2020”.

- Documento tecnico del CTS del 28 maggio 2020 e successivi aggiornamenti “Sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico”- Dipartimento della protezione civile in data 28 maggio 2020 e il Verbale n. 90 della seduta del CTS del 22 giugno 2020;

- Documento per la pianificazione delle attività scolastiche educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020-2021 adottato con decreto del Ministro Prot. n. 39 del 26 giugno 2020;

- Documento “Quesiti del Ministero dell’Istruzione relativi all’inizio del nuovo anno scolastico”, tramesso dal CTS - Dipartimento della protezione civile in data 7 luglio 2020;

- Protocollo quadro “Rientro in sicurezza”, sottoscritto il 24 luglio 2020 dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e dalle Organizzazioni sindacali;

- l'art. 83 della Legge 77/2020 in materia di “Sorveglianza sanitaria eccezionale” che resta in vigore fino alla data di cessazione dello stato di emergenza;

- l’articolo 87, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18, come modificato dalla Legge 27/2020 che stabilisce che «Il periodo trascorso in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dai dipendenti delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dovuta al COVID-19, è equiparato al periodo di ricovero ospedaliero»;

- l'art. 231bis della Legge 77/2020 recante “Misure per la ripresa dell'attività didattica in presenza”;

- D. M. del 26 giugno 2020 relativo a “Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021”.

- Documento ISS del 21 agosto 2020 con “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS CoV 2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”

- D. M. del 03 agosto 2020 n° 80 relativo a “Adozione del documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del covid 19”

- D.M. del 06 agosto 2020 relativo al “protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di covid 19”

- circolare del ministero della Salute del 24 settembre 2020, contenente attestazione guarigione clinica COVID 19 - circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020, contenente indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena COVID 19.

-

D.P.C.M. del 3 novembre 2020, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19».

- Nota del ministero dell’istruzione n. 1994 del 9 novembre 2020 al D.P.C.M. del 3 novembre sull’uso delle mascherine

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-D.L. 2 dicembre 2020, n. 158, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19»

- D.P.C.M. del 3 dicembre 2020 , recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19».

- PROTOCOLLO D’INTESA del 21 maggio 2021, “linee operative per garantire il regolare svolgimento degli esami conclusivi di stato 2020/2021”

-D.P.C.M. del 7 agosto 2020.

-Piano scuola 2021/2022 allegato al D.M.257 del 6 agosto 2021 -Decreto Legge 73/2021 convertito in legge n°106/2021

- Nota di accompagnamento alle indicazioni del c.t.s. prot. n°1107 del 22/07/2021

- Decreto Legge 111/2021 “misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche…” del 06/08/2021 - Nota di accompagnamento al D.L.111/2021 del capo dipartimento

- PROTOCOLLO D’INTESA del 14/08/2021 tra Ministero dell’Istruzione ed OO.SS. per garantire l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022

4. INFORMATIVA PRELIMINARE - VIRUS E MALATTIA

Fonte: Ministero della salute – www.salute.gov.it

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta- e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).

I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo:

Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore

altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV- 2).

Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare, quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus,

"D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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Sintomi

I coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere:

naso che cola

mal di testa

tosse

gola infiammata

febbre

una sensazione generale di malessere

Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono normalmente gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.

Dato che i sintomi provocati dal nuovo coronavirus sono aspecifici e simili a quelli del raffreddore comune e del virus dell’influenza è opportuno, in caso di sospetto, contattare il medico di base.

Trasmissione

Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

la saliva, tossendo e starnutendo;

contatti diretti personali;

le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.

In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus.

L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi.

Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione.

La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, meno quella da superfici contaminate. E’

comunque utile l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani; l’uso di detergenti a base di alcol, come ad esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina)1, è sufficiente a uccidere il virus.

Trattamento

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. Il trattamento è basato sui sintomi del paziente e la terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio. 2

2 Ministero della salute – www.salute.gov.it

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5. RISCHIO BIOLOGICO DA COVID 19 NEGLI AMIBIENTI DI LAVORO

Il Covid-19 o agente biologico Sars-Cov-2, appartenendo alla famiglia dei coronavirus, è un agente biologico attualmente classificato nel gruppo 3 dell’Allegato XLVI del D.Lgs. 81/08.

Il contagio da Covid-19 può avvenire anche all’interno dei luoghi di lavoro o comunque per motivi di lavoro. Il datore di lavoro, attraverso l’adozione di misure di prevenzione e protezione dettate da provvedimenti speciali, a tal fine emanati dal Governo, è parte attiva al fine di contenere la diffusione dell’infezione.

Le condizioni di esposizione al microrganismo possono essere:

- di tipo specifico: ovvero tipico dell’attività lavorativa svolta, come ad es. al personale sanitario del pronto soccorso, di reparti di degenza, di laboratorio. In tale circostanza la valutazione dei rischi è specificamente disciplinata.

- di tipo generico: in cui il rischio è presente ma non è direttamente riconducibile alla natura intrinseca della mansione esercitata, e non necessita di particolari misure precauzionali nel documento di valutazione dei rischi (es. comune influenza). Si pensi alle attività nelle scuole, negli ambienti industriali, alle attività commerciali, alle attività di trasporto.

A fronte della rilevanza sociale ed economica che sta assumendo il problema legato al Covid-19, per quelle attività dove l’esposizione è di tipo generico, la valutazione del rischio andrà svolta principalmente in funzione di specifiche disposizione legislative loro eventuali successive modifiche (DPCM del 08.03.2020 e ss.mm.ii.).

6. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE INTEGRATA3

Il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro può essere classificato secondo tre variabili4:

• Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.);

• Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità;

• Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell’azienda (es.

ristorazione, commercio al dettaglio, spetta colo, alberghiero, istruzione, ecc.).

Viene di seguito illustrata una matrice di rischio elaborata sulla base del confronto di scoring attribuibili per ciascun settore produttivo per le prime due variabili con le relative scale:

• esposizione

o 0 = probabilità bassa (es. lavoratore agricolo);

o 1 = probabilità medio-bassa;

o 2 = probabilità media;

o 3 = probabilità medio-alta;

o 4 = probabilità alta (es. operatore sanitario).

• prossimità

o 0 = lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo;

o 1 = lavoro con altri ma non in prossimità (es. ufficio privato);

o 2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (es. ufficio condiviso);

o 3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del tempo (es.

catena di montaggio);

o 4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (es. studio dentistico).

Il punteggio risultante da tale combinazione viene corretto con un fattore che tiene conto della terza scala:

• aggregazione

3 Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, INAIL

4 Adattata da un modello sviluppato sulla base dati O’NET del Bureau of Labor of Statistics statunitense (fonte O*NET 24.2 Database, U.S.

Department of Labor, Employment and Training Administration) integrando i dati del contesto lavorativo italiano delle indagini INAIL e ISTAT (fonti Indagine INSuLa 2 e ISTAT).

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o 1.00 = presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al pubblico);

o 1.15 (+15%) = presenza intrinseca di terzi ma controllabile organizzativamente (es. commercio al dettaglio, servizi alla persona, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti);

o 1.30 (+30%) = aggregazioni controllabili con procedure (es. sanità, scuole, carceri, forze armate, trasporti pubblici);

o 1.50 (+50%) = aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (es. spettacoli, manifestazioni di massa).

Il risultato finale determina l’attribuzione del livello di rischio con relativo codice colore per ciascun settore produttivo all’interno della matrice seguente.

Matrice di rischio: verde = basso; giallo = medio-basso; arancio = medio-alto; rosso = alto

A titolo esemplificativo, viene presentata di seguito una tabella che illustra le classi di rischio per alcuni dei principali settori lavorativi e partizioni degli stessi, nonché il relativo numero degli occupati.

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Il dettaglio dei settori produttivi con l’attribuzione relativa alla dimensione di aggregazione sociale e alla classe di rischio media integrata viene riportata nella tabella 1 per i primi due livelli di classificazione ATECO vigente.

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Tab. 1 – Riepilogo delle classi di rischio e aggregazione sociale

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7. METODO DI VALUTAZIONE

Il metodo di valutazione per l’analisi del rischio utilizzato è quello indicato nel DVR generale a cui si rimanda per qualsiasi specifica.

8. ANALISI DEL RISCHIO

Il datore di lavoro, in base al D.Lgs 81/08: “ha il dovere di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per garantire l’integrità fisica e morale dei suoi dipendenti”; inoltre stabilisce che “il datore di lavoro ha la responsabilità di tutelare i lavoratori dall’esposizione a “rischio biologico”.

Per la “Valutazione del rischio biologico - VIRUS SARS - CoV-2”, occorre considerare tutte quelle attività lavorative che prevedono contatto con il pubblico, lavoratori che per esigenze lavorative effettuano trasferte ed anche i lavoratori, che pur facendo attività di back office, quindi che non entrano in contatto diretto con il pubblico, si trovano all’interno di locali/edifici frequentati da persone esterne.

Spetta al datore di lavoro informare i lavoratori circa i rischi connessi allo svolgimento delle attività e diffondere eventuali regole e misure comportamentali.

Nella tabella sotto riportata si analizza il rischio biologico legato al Virus SARS-CoV-2 per impiegati amministrativi/tecnici, docenti e collaboratori Scolastici in funzione delle fonti di pericolo; si riporta quindi il valore del rischio residuo a seguito dell’attuazione delle principali Misure di Prevenzione e Protezione (MPP).

Tali parametri assumono maggiore gravità nel caso di popolazione sensibile, ovvero i minori, i lavoratori oltre i 60 anni, i lavoratori con nota immunodeficienza o che la dichiarino per la prima volta e le lavoratrici in stato di gravidanza (pur non essendoci ad oggi alcuna informazione di letteratura che indichi l’incidenza del virus sul feto).

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9. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AL RISCHIO COVID 19

Al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19, vengono di seguito riportate le principali indicazioni operative da adottare nell’istituto scolastico, finalizzate ad incrementare l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19. Il COVID-19 rappresenta, infatti, un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione.

In assenza delle adeguate misure si dovrà provvedere alla sospensione delle attività lavorative.

INFORMAZIONE

1. Informazione ai lavoratori e utenti (fornitori, clienti, visitatori) con apposite comunicazioni (poster, infografiche, ecc.) sulle modalità di trasmissione, sintomi e norme di igiene per evitare diffusione e il contagio e sui riferimenti telefonici utili per comunicare in modo tempestivo con le Autorità Sanitarie locali della PAT (N. verde 800 693960 e 112 per emergenze);

2. Informazione ai lavoratori sui comportamenti da tenere (rimanere presso il proprio domicilio in caso di sintomatologia febbrile o da infezione respiratoria, raccomandando di limitare i contatti sociali e contattando il medico curante ecc.) e sui riferimenti telefonici utili per comunicare in modo tempestivo con le Autorità Sanitarie locali della PAT (N. verde 800 693960 e 112 per emergenze);

3. Informazione preventiva al personale, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS2;

DISPOSITIVI IGIENICI E DI PROTEZIONE

4. Fornitura di mascherine chirurgiche (considerati dispositivi di protezione individuale secondo l’art. 16 del DL 18/2020) indicandone le modalità di impiego e di corretto utilizzo, conformemente alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie;

5. Fornitura di altri dispositivi ritenuti necessari ed opportuni (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.);

6. Predisposizione di mezzi detergenti per il lavaggio delle mani (prodotti specifici o sapone) e altri prodotti a base di cloro e/o alcool per la disinfezione delle mani;

ASPETTI ORGANIZZATIVI

7. Valutazione e riorganizzazione in relazione alle caratteristiche del luogo di lavoro, dell’attività svolta e dell’affollamento, la possibilità di mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra i lavoratori e utenti. Nelle attività ove non è garantita la distanza utilizzo di DPI;

8. Programma di disinfezione periodica nei luoghi di lavoro e intensificazione delle misure di igienizzazione di locali e mezzi di trasporto, nonché delle postazioni di lavoro a contatto con lavoratori o utenza esterna, 9. Frequente ricambio di aria / arieggiamento degli ambienti chiusi

10. Divieto di riunioni e incontri collettivi in ambienti chiusi; saranno privilegiate le comunicazioni a distanza (web cam, videoconferenze, ecc.) e in caso non sia possibile nel rispetto del criterio di distanza minima (almeno 1 metro di distanza tra i presenti) e un’adeguata pulizia/areazione dei locali;

11. Sospensione e annullamento di tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati;

12. Sospensione e annullamento tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate;

13. Piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;

14. Favorire la modalità di lavoro a distanza e limitare le trasferte;

15. Favorire la fruizione di congedi ordinari e ferie nonché l’utilizzo di altri strumenti integrativi previsti dalla contrattazione collettiva nonché dai decreti emanati dal governo

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MODALITÀ DI ACCESSO e CIRCOLAZIONE AL LUOGO DI LAVORO

16. Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.

In questi casi le persone saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso o nelle infermerie interne: contattare urgentemente il medico curante e seguire le sue indicazioni;

17. Predisposizione di orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa);

18. (dove è possibile) dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni;

19. Limitazione al minimo indispensabile degli spostamenti all’interno del sito aziendale limitati e nel rispetto delle indicazioni aziendali e regolamentare l’accesso agli spazi comuni (mense, aree relax, ecc.) programmando il numero di accessi e il rispetto della distanza minima anche con indicazioni segnaletiche e/o barriere provvisorie;

MODALITÀ DI ACCESSO DEI FORNITORI E CLIENTI ESTERNI

20. Per l’accesso di personale esterno individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti;

21. Invito ove possibile, agli autisti dei mezzi di trasporto di rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro;

22. Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno presente / individuazione di servizio igienico dedicato, e affissione di divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente

23. Aziende terze (impresa di pulizie, manutenzione ecc.) dovranno sottostare a tutte le regole aziendali, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali appena descritte (DPI, assembramenti, distanza ecc.)

I punti sono In riferimento al “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

I punti 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, sono in riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al COVID-19.

(14)

10. CHECK LIST DI CONTROLLO E VALUTAZIONE AL RISCHIO COVID-19

COMPILARE (con una X) la seguente check-list al fine di verificare il rispetto delle misure di prevenzione e protezione necessarie al contenimento del rischio Covid-19 e al proseguo dell’attività lavorativa

SI NO Note

a) INFORMAZIONE a tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso degli ambienti di lavoro maggiormente frequentati appositi cartelli visibili che segnalino le corrette modalità di comportamento (allegato B, allegato C, allegato D, allegato E)

b) Valutazione e riorganizzazione in relazione alle caratteristiche del luogo di lavoro, dell’attività svolta e dell’affollamento, la possibilità di mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra i lavoratori e utenti.

NB: Nelle attività ove non è garantita la distanza di 1 metro obbligo di utilizzo dei DPI (mascherine, guanti ecc)

c) Fornitura di mascherine chirurgiche indicandone le modalità di impiego e di corretto utilizzo, conformemente alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie;

NB: la mancanza di MASCHERINE per attività con distanza inferiore a 1 metro comporterà la sospensione delle attività lavorative

d) Fornitura di altri dispositivi ritenuti necessari ed opportuni (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.);

NB: la mancanza di adeguati DPI comporterà la sospensione delle attività lavorative

e) Predisposizione di mezzi detergenti per il lavaggio delle mani (prodotti specifici o sapone) e altri prodotti a base di cloro e/o alcool per la disinfezione delle mani f) Programma di disinfezione periodica nei luoghi di lavoro e intensificazione delle

misure di igienizzazione di locali e mezzi di trasporto, nonché delle postazioni di lavoro a contatto con lavoratori o utenza esterna

g) Frequente ricambio di aria / arieggiamento degli ambienti chiusi

h) Piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili i) Favorire la modalità di lavoro a distanza (telelavoro, smart-working..) e limitare le

trasferte

l) Predisposizione di orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa)

m) Dedicare (dove è possibile) una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni;

n) Limitazione al minimo indispensabile degli spostamenti all’interno del sito aziendale limitati e nel rispetto delle indicazioni aziendali e regolamentare l’accesso agli spazi comuni (mense, aree relax, ecc.) programmando il numero di accessi e il rispetto della distanza minima anche con indicazioni segnaletiche e/o barriere provvisorie;

r) Per l’accesso di personale esterno individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti;

s) Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno presente / individuazione di servizio igienico dedicato, e affissione di divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente

Data verifica ………..

Firma ………

(15)

11. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE – D.P.I.

(16)

12. COMPORTAMENTO IN CASO DI RISCONTRO POSITIVO NELL’ EDIFICIO SCOLASTICO

Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico

1. L’operatore scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico deve avvisare il referente scolastico per COVID-19.

2. Il referente scolastico per COVID-19 o altro componente del personale scolastico deve telefonare immediatamente ai genitori/tutore legale.

3. Ospitare l’alunno in una stanza dedicata o in un’area di isolamento.

4. Procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea, da parte del personale scolastico individuato, mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto.

5. Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio per una forma severa di COVID-19 come, ad esempio, malattie croniche preesistenti (Nipunie Rajapakse et al., 2020; Götzinger F at al 2020) e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e la mascherina chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore/tutore legale.

6. Far indossare una mascherina chirurgica all’alunno se ha un’età superiore ai 6 anni e se la tollera.

7. Dovrà essere dotato di mascherina chirurgica chiunque entri in contatto con il caso sospetto, compresi i genitori o i tutori legali che si recano in Istituto per condurlo presso la propria abitazione.

8. Fare rispettare, in assenza di mascherina, l’etichetta respiratoria (tossire e starnutire direttamente su di un fazzoletto di carta o nella piega del gomito). Questi fazzoletti dovranno essere riposti dallo stesso alunno, se possibile, ponendoli dentro un sacchetto chiuso. Pulire e disinfettare le superfici della stanza o area di isolamento dopo che l’alunno sintomatico è tornato a casa.

9. I genitori devono contattare il PLS/MMG per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso.

10. Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.

11. Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico.

12. Il Dipartimento di prevenzione si attiva per l'approfondimento dell'indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

13. Se il test è positivo, si notifica il caso e si avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi la persona potrà definirsi guarita, altrimenti proseguirà l’isolamento. Il referente scolastico COVID-19 deve fornire al Dipartimento di prevenzione l’elenco dei compagni di classenonché degli insegnanti del caso confermato che sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi. I contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività di contact tracing, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Il DdP deciderà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni.

14. Se il tampone naso-oro faringeo è negativo, in paziente sospetto per infezione da SARS-CoV-2, a giudizio del pediatra o medico curante, si ripete il test a distanza di 2-3 gg. Il soggetto deve comunque restare a casa fino a guarigione clinica e a conferma negativa del secondo test.

(17)

15. In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19 (tampone negativo), il soggetto rimarrà a casa fino a guarigione clinica seguendo le indicazioni del PLS/MMG che redigerà una attestazione che il bambino/studente può rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di cui sopra e come disposto da documenti nazionali e regionali.

2.1.2 Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio

1. L'alunno deve restare a casa.

2. I genitori devono informare il PLS/MMG.

3. I genitori dello studente devono comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute.

4. Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.

5. Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico.

6. Il Dipartimento di Prevenzione si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

7. Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo 2.1.1

2.1.2 Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio

1. L'alunno deve restare a casa.

2. I genitori devono informare il PLS/MMG.

3. I genitori dello studente devono comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute.

4. Il PLS/MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.

5. Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico.

6. Il Dipartimento di Prevenzione si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

7. Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo 2.1.1

2.1.3 Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico

1. Assicurarsi che l’operatore scolastico indossi, come già previsto, una mascherina chirurgica; invitare e ad allontanarsi dalla struttura, rientrando al proprio domicilio e contattando il proprio MMG per la valutazione clinica necessaria. Il Medico curante valuterà l’eventuale prescrizione del test diagnostico.

2. Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.

3. Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico.

4. Il Dipartimento di Prevenzione si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

(18)

5. Il Dipartimento di prevenzione provvede all’esecuzione del test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo 2.1.1

6. In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, il MMG redigerà una attestazione che l’operatore può rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di cui al punto precedente e come disposto da documenti nazionali e regionali.

7. Si sottolinea che gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.

2.1.4 Nel caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, al proprio domicilio

1. L’operatore deve restare a casa.

2. Informare il MMG.

3. Comunicare l’assenza dal lavoro per motivi di salute, con certificato medico.

4. Il MMG, in caso di sospetto COVID-19, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al DdP.

5. Il DdP provvede all’esecuzione del test diagnostico.

6. Il DdP si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti.

7. Il DdP provvede ad eseguire il test diagnostico e si procede come indicato al paragrafo 2.1.1

8. In caso di diagnosi di patologia diversa da COVID-19, il MMG redigerà una attestazione che l’operatore può rientrare scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per COVID-19 di cui al punto precedente e come disposto da documenti nazionali e regionali.

9. Si sottolinea che gli operatori scolastici hanno una priorità nell’esecuzione dei test diagnostici.

2.1.5 Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe

1. Il referente scolastico per il COVID-19 deve comunicare al DdP se si verifica un numero elevato di assenze improvvise di studenti in una classe (es. 40%; il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre classi) o di insegnanti.

2. Il DdP effettuerà un’indagine epidemiologica per valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, tenendo conto della presenza di casi confermati nella scuola o di focolai di COVID-19 nella comunità.

2.1.6 Catena di trasmissione non nota

Qualora un alunno risultasse contatto stretto asintomatico di un caso di cui non è nota la catena di trasmissione, il DdP valuterà l’opportunità di effettuare un tampone contestualmente alla prescrizione della quarantena. Il tampone avrà lo scopo di verificare il ruolo dei minori asintomatici nella trasmissione del virus nella comunità.

2.1.7 Alunno o operatore scolastico convivente di un caso

Si sottolinea che qualora un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di un caso, esso, su valutazione del DdP, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena. Eventuali suoi contatti stretti (esempio compagni di classe dell’alunno in quarantena), non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni del DdP in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso (si consulti il capitolo 2.3).

2.2 Un alunno o un operatore scolastico risultano SARS-CoV-2 positivi 2.2.1 Effettuare una sanificazione straordinaria della scuola

(19)

La sanificazione va effettuata se sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura.

1. Chiudere le aree utilizzate dalla persona positiva fino al completamento della sanificazione.

2. Aprire porte e finestre per favorire la circolazione dell'aria nell’ambiente.

3. Sanificare (pulire e disinfettare) tutte le aree utilizzate dalla persona positiva, come uffici, aule, mense, bagni e aree comuni.

4. Continuare con la pulizia e la disinfezione ordinaria.

2.2.2 Collaborare con il DdP

In presenza di casi confermati COVID-19, spetta al DdP della ASL competente territorialmente di occuparsi dell’indagine epidemiologica volta ad espletare le attività di contact tracing (ricerca e gestione dei contatti). Per gli alunni ed il personale scolastico individuati come contatti stretti del caso confermato COVID-19 il DdP provvederà alla prescrizione della quarantena per i 14 giorni successivi all’ultima esposizione.

Per agevolare le attività di contact tracing, il referente scolastico per COVID-19 dovrà:

1. fornire l’elenco degli studenti della classe in cui si è verificato il caso confermato;

2. fornire l’elenco degli insegnati/educatori che hanno svolto l’attività di insegnamento all’interno della classe in cui si è verificato il caso confermato;

3. fornire elementi per la ricostruzione dei contatti stretti avvenuti nelle 48 ore prima della comparsa dei sintomi e quelli avvenuti nei 14 giorni successivi alla comparsa dei sintomi. Per i casi asintomatici, considerare le 48 ore precedenti la raccolta del campione che ha portato alla diagnosi e i 14 giorni successivi alla diagnosi;

4. indicare eventuali alunni/operatori scolastici con fragilità;

5. fornire eventuali elenchi di operatori scolastici e/o alunni assenti.

2.2.3 Elementi per la valutazione della quarantena dei contatti stretti e della chiusura di una parte o dell’intera scuola

La valutazione dello stato di contatto stretto è di competenza del DdP e le azioni sono intraprese dopo una valutazione della eventuale esposizione. Se un alunno/operatore scolastico risulta COVID-19 positivo, il DdP valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti. La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal DdP in base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità. Un singolo caso confermato in una scuola non dovrebbe determinarne la chiusura soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. Inoltre, il DdP potrà prevedere l’invio di unità mobiliper l’esecuzione di test diagnostici presso la struttura scolastica in base alla necessità di definire eventuale circolazione del virus.

2.3 Alunno o operatore scolastico contatto stretto di un contatto stretto di un caso

Si sottolinea che, qualora un alunno o un operatore scolastico risultasse contatto stretto di un contatto stretto (ovvero nessun contatto diretto con il caso), non vi è alcuna precauzione da prendere a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici disposti dal DdP e che quest’ultimo abbia accertato una possibile esposizione. In quel caso si consulti il capitolo 2.2.3.

2.4 Algoritmi decisionali

(20)

In una prima fase, con circolazione limitata del virus, si potrà considerare un approccio individuale sui casi sospetti basata sulla loro individuazione in collaborazione tra PLS/MMG, scuola e DdP per mantenere un livello di rischio accettabile.

In caso di una aumentata circolazione del virus localmente o di sospetto tale, sarà necessario definire trigger di monitoraggio appropriati per attivare azioni di indagine/controllo. Ad esempio, potrebbe essere preso in considerazione un trigger indiretto come il numero di assenze in ambito scolastico che potrebbe rappresentare un elevato numero di studenti/staff ammalato.

CONTATTI UTILI PER INFORMAZIONI

ASL Salerno - numero verde dedicato

800 693960

Regione Campania - numero verde dedicato

800 909699

Numero di Pubblica Utilità

1500

Emergenze

112

13. PULIZIA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Le operazioni di pulizia verranno effettuate quotidianamente secondo le indicazioni dell’ISS previste nella Circolare del Ministero della Salute “Indicazioni per l’attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento” in particolare nella sezione “Attività di sanificazione in ambiente chiuso” di cui un estratto è in Allegato 1. Nello stesso allegato è riportato un estratto con i principi attivi indicati per le varie superfici tratto da Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020 -

“Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi.

Versione del 25 aprile 2020” e nello specifico allegato del DVR ”MANUALE PULIZIA E SANIFICAZIONE LOCALI SCOLASTICI” e di seguito sintetizzate.

A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 saranno sottoposte a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati.

- Per la decontaminazione, si utilizzerà l’uso di IPOCLORITO DI SODIO 0,1% (es. candeggina) dopo pulizia.

- Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, si utilizzerà ETANOLO al 70%, dopo pulizia con un detergente neutro.

- Pulizia con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.

- Prima, durante e dopo le operazioni di pulizia con prodotti chimici, ventilazione e areazione degli ambienti.

- Tutte le operazioni di pulizia saranno condotte da personale che indossa DPI (mascherina, guanti, ecc.), da smaltire in modo sicuro.

- Saranno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre e maniglie, superfici dei servizi igienici e sanitari.

(21)

- Biancheria o tessuti contaminati saranno sottoposti ad un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. (Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, sarà addizionato il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio)

A seguito della pulizia e disinfezione dei locali sarà possibile riprendere l’attività lavorativa senza ulteriori precauzioni oltre a quelle già attivate prima dell’evento.

NB: Utilizzare prodotti commerciali per la pulizia etichettati come “disinfettanti” e non solo genericamente come

“detergenti” e/o “sgrassatori”. Informazioni sulla composizione e sulle modalità d’uso sono in etichetta e sulla scheda tecnica di prodotto (di norma rinvenibile su internet utilizzando link in etichetta). I prodotti a base di cloroderivati dovrebbero riportare la % di “cloro attivo”, quelli a base di alcoli la % di “alcool” nella soluzione. I prodotti vanno poi utilizzati rispettando le modalità d’uso (diluizione in acqua e tempo di permanenza sulla superficie) prescritte dal produttore per ottenere effetto disinfettante, riportate in etichetta o in confezione o sulla scheda tecnica.

14. ALLEGATI

Nelle pagine successive sono presenti opuscoli ed informative utili da consegnare ai lavoratori, ai visitatori e ad esporre presso i luoghi di lavoro.

(22)

Allegato A - COSA POSSO FARE PER PROTEGGERMI?

Ogni soggetto, indipendentemente al suo grado di esposizione al Covid-19, può dare un notevole contributo nel limitare la diffusione e il contagio del virus attraverso l’adozione di comportamenti consapevoli e responsabili da osservare negli ambienti di vita, così come nei luoghi di lavoro:

1. Lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi oppure con soluzioni preferibilmente idroalcoliche;

2.

Mantenere la distanza di almeno 1 metro da alte persone;

3.

Evitare abbracci e strette di mano;

4.

Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani;

5.

Tossire e starnutire all’interno del gomito o utilizzando un fazzoletto usa e getta;

6.

Pulire spesso le superfici che usi con disinfettanti a base di cloro o alcol;

7.

Evitare di condividere bottiglie, bicchieri, sigarette, asciugamani e in genere oggetti ad uso personale

8.

Evitare il contatto ravvicinato con persone che manifestano sintomi di infezioni di tipo respiratorio (febbre, raffreddore e/o tosse);

9.

Non recarsi al lavoro e contatta il tuo medico di base in caso di febbre anche bassa (37,5°) con tosse, mal di gola o raffreddore;

10.

Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

11.

Mantieniti informato sulla diffusione dell’epidemia, disponibile sul sito dell'OMS e adotta le seguenti misure di protezione personale

Se presenti sintomi come quelli descritti, informa immediatamente il Datore di lavoro se ti trovi al lavoro. Altrimenti se ti trovi a casa fai una telefonata in azienda prima di andare al

lavoro.

(23)

Allegato B – I COMPORTAMENTI DA SEGUIRE

(24)

Allegato C- Consigli per gli ambienti chiusi

(25)

Allegato D- COME LAVARSI LE MANI

CON ACQUA E SAPONE:

1. bagna bene le mani con l'acqua

2. applica una quantità di sapone sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani 3. friziona bene le mani palmo contro palmo

4. friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa 5. friziona il dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro

6. friziona le mani palmo contro palmo avanti e indietro intrecciando le dita della mano destra incrociate con quelle della sinistra

7. friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa

8. friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano sinistra e viceversa

9. sciacqua accuratamente le mani con l'acqua

10. asciuga accuratamente le mani con una salvietta monouso 11. usa la salvietta monouso per chiudere il rubinetto".

CON LA SOLUZIONE ALCOLICA:

1. versa nel palmo della mano una quantità di soluzione sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani 2. friziona le mani palmo contro palmo

3. friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa 4. friziona bene palmo contro palmo

5. friziona bene i dorsi delle mani con le dita

6. friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa

7. friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano sinistra e viceversa

8. friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro e ripeti per il polso destro

9. una volta asciutte le tue mani sono pulite.

Guarda con attenzione l’immagine nella pagina successiva

(26)
(27)
(28)

Allegato E - UTILIZZO DEI GUANTI

Premessa La normativa relativa ai guanti è rivolta a chi utilizza questi dispositivi per proteggersi in un ambiente di lavoro a rischio. I guanti, infatti, sono i Dispositivi di Protezione Individuale d’elezione per il Rischio Biologico. Devono essere adoperati solo guanti idonei per la protezione da agenti biologici, a norma EN 374, provvisti di idonea marcatura CE e pittogramma del rischio biologico. Le istruzioni base dell’utilizzo dei guanti prevedono di:

 Indossarli e toglierli in maniera corretta, avendo cura di non toccare con le mani nude la parte esterna del guanto

 Sostituirli immediatamente in caso di lesioni, imbrattamenti o possibili contaminazioni

 Non riutilizzare i guanti monouso

 Non toccare superfici quali le maniglie delle porte, telefono, computer e altri oggetti del laboratorio con i guanti con i quali sono stati maneggiati sostanze chimiche e materiale biologico

Lavare sempre le mani prima di indossare i guanti (avendo cura di asciugarle bene) e dopo averli rimossi.

CORRETTA RIMOZIONE DEI GUANTI

(29)

Allegato F- SCHEDA DI CONSEGNA E INFORMAZIONE AL CORRETTO UTILIZZO DELLE MASCHERINE

In data ___________________, io sottoscritto _____________________________ ricevo dal Datore di Lavoro o suo delegato n….. semi-maschera/e facciale ……….. per uso personale.

Dal momento della consegna è implicito per il lavoratore l’obbligo di indossarla in tutte le fasi lavorative.

Dichiaro di farne uso esclusivamente personale e di non cedere la maschera a terzi, né al lavoro né fuori dal lavoro, in nessun caso e per nessun periodo di tempo, nemmeno il più breve.

Mi impegno a segnalare immediatamente al Datore di Lavoro o suo delegato ogni deterioramento della maschera che possa renderla non efficace. Richiederò una nuova maschera se essa si presenterà: rotta, danneggiata, inutilizzabile, internamente sporca, potenzialmente contaminata o indossata da altre persone.

Secondo Il vademecum dell’Oms:

Prima di indossare una mascherina, pulire le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone.

Nel coprire la bocca e il naso, assicurarsi che non vi siano spazi tra il viso e la mascherina, facendo in modo che quest’ultima copra fin sotto il mento.

Evitare di toccare la mascherina mentre la si utilizza e, se necessario farlo, pulire prima le mani con un detergente a base di alcool o acqua e sapone.

Sostituire la mascherina con una nuova non appena è umida e non riutilizzare quelle monouso.

Per togliere la mascherina, rimuoverla da dietro e non toccare la parte anteriore del dispositivo.

Dopo averla tolta, buttarla immediatamente in un contenitore chiuso e pulire in modo adeguato le mani.

Di seguito le istruzioni per indossare la maschera:

(30)

Firma del lavoratore

(31)

Allegato G-INFORMATIVA SUI COMPORTAMENTI DA TENERE NELL’EDIFICIO SCOLASTICO

COMPORTAMENTI CHE DEVONO ESSERE ADOTTATI DA

LAVORATORI E VISITATORI (PERSONALE NON DOCENTE, MANUTENTORI, FORNITORI, ECC) CHE ACCEDONO NELL’EDIFICIO SCOLASTICO

HAI LA FEBBRE OLTRE 37,5 O ALTRI SINTOMI INFLUENZALI?

 RIMANI A CASA

 CHAMA IL MEDICO DI FAMIGLIA O L’AUTORITA’ SANITARIA PROVINCIALE (numero verde provinciale 800 693960 oppure 1500)

HAI SINTOMI DI INFLUENZA? NEGLI ULTIMI 14 GIORNI SEI STATO A CONTATTO CON PERSONE POSITIVE?

 NON PUOI ENTRARE NELL’EDIFICIO SCOLASTICO

 SE SEI GIA’ ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO SCOLASTICO, DEVI DICHIARARE IMMEDIATAMENTE QUESTE SITUAZIONI

 INFORMA IL TUO MEDICO O L’AUTORITA’ SANITARIA

 TORNA A CASA

NELL’EDIFICIO SCOLASTICO DEVI RISPETTARE LE REGOLE DI SICUREZZA PREVISTE DALLE AUTORITA’ E DAL DIRIGENTE

 DISTANZA DI SICUREZZA DALLE ALTRE PERSONE (ALMENO 1-2 METRI)

 CORRETTO E FREQUENTE LAVAGGIO DELLE MANI (leggi le istruzioni affisse in bagno vicino al lavabo e dispenser gel) ED EVITA DI TOCCARTI BOCCA, NASO, OCCHI

 SEGUI I CORRETTI COMPORTAMENTI DI IGIENE (vedi bacheca dedicata COVID-19)

MENTRE STAI LAVORANDO, SENTI DI AVERE SINTOMI INFLUENZALI?

 INFORMA IMMEDIATAMENTE IL TUO RESPONSABILE / IL TUO TITOLARE

 MANTIENITI DISTANTE DALLE ALTRE PERSONE PRESENTI NELL’EDIFICIO SCOLASTICO

(32)

Allegato H- INFORMAZIONI PER I LAVORATORI

Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14/03/2020

Il lavoratore è consapevole ed accetta il fatto di:

• non poter fare ingresso né poter permanere nell’edificio scolastico in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali

• doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di:

informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria

rimanere al proprio domicilio

• rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso nell’edificio scolastico (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene)

• impegnarsi ad informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti

Il lavoratore dichiara di avere ricevuto e ben compreso copia delle seguenti disposizioni:

• PRECAUZIONI IGIENICHE

• SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE

• ACCESSO AI LOCALI COMUNI

• GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA

• MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI

E di aver preso visione del presente documento di VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO SARS-COV-2 - Integrazione al Documento di Valutazione dei Rischi per la gestione dell’emergenza COVID-19 sul luogo di lavoro e delle norme che prevedono la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

Data ______________________ il Lavoratore ______________________________

(33)

Allegato I- INFORMATIVA PER I “LAVORATORI FRAGILI”

Al di là delle norme, delle considerazioni e del dibattito che si è aperto in questi giorni su questo tema, la protezione di questi lavoratori è un dovere innanzitutto etico e sociale.

RIFERIMENTI NORMATIVI

In riferimento all’adozione di misure specifiche per i lavoratori nell’ottica del contenimento del contagio da SARS-CoV-2 e di tutela dei lavoratori “fragili” si rimanda a quanto indicato:

1. nella normativa specifica in materia di salute e sicurezza sul lavoro ( D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).

2. nella circolare interministeriale n. 13 del 4 settembre 2020 recante “indicazioni operative alle attività del medico competente nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV2 negli ambienti di lavoro e nella collettività”

3. nell’art. 83 del Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID- 19” (cd. Decreto Rilancio)

4. nel Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, aggiornato il 24/04/2020

5. nel Documento tecnico dell’INAIL sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione

6. nella Circolare del Ministero della Salute “Indicazioni operative relative alle attività del medico competente nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro e nella collettività” del 29 aprile 2020.

7. nel Documento tecnico Inail “Documento sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-Cov-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione. Aprile 2020”.

8. nella Circolare Ministero della salute 27 marzo 2020, n. 7942 “Raccomandazioni per la gestione dei pazienti immunodepressi residenti nel nostro Paese in corso di emergenza da COVID-19”.

9. nel documento tecnico sulla rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico per lo svolgimento dell’esame di stato nella scuola secondaria di secondo grado

10. l’Accordo di Rete “Tutela Salute Scuole” tra istituzioni scolastiche per la sorveglianza sanitaria e nomina Medico competente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro del 7 maggio 2020.

INDICAZIONI OPERATIVE

Con riferimento all'attuale emergenza COVID-19, i dati epidemiologici mostrano chiaramente una maggiore fragilità nella popolazione con presenza di alcune tipologie di malattie cronico degenerative (ad es. patologie cardiovascolari, respiratorie e dismetaboliche) che in caso di comorbilità con l’infezione possono influenzare negativamente la severità e l’esito della patologia.

I documenti citati in premessa prevedono l’attivazione da parte del datore di lavoro di una “sorveglianza sanitaria eccezionale” da effettuare sui lavoratori che ritengano di rientrare, per condizioni patologiche, in questa condizione anche attraverso una visita a richiesta.

In quest’ottica, è dunque opportuno che i lavoratori interessati rappresentino al medico competente l’eventuale sussistenza di patologie e, ove non si possa o riesca ad usufruire dell’astensione dal lavoro per malattia, richiedere visita medica di cui all’art. 41 c. 1 lett. c. (c.d. visita a richiesta del lavoratore), corredata da documentazione medica relativa alla patologia diagnosticata.

Pertanto, fino al perdurare dell’attuale situazione di emergenza sanitaria, si raccomanda a tutti i

lavoratori che ritengano di poter rientrare in situazioni di fragilità di presentare formale richiesta al

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