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RELAZIONE DI SINTESI NON TECNICA Ai sensi dell art.24 della LRT 10/2010

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Comune di Fabbriche di Vergemoli PROVINCIA DI LUCCA

VARIANTE AGLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA

RELAZIONE DI SINTESI NON TECNICA

Ai sensi dell’art.24 della LRT 10/2010

Revisione 0 del 8 Febbraio 2016

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1 Premesse

Il Comune di Fabbriche di Vergemoli è nato ufficialmente il 1 gennaio 2014 dalla fusione dei due comuni di Fabbriche di Vallico e Vergemoli. Al momento della fusione, il comune di Vergemoli aveva già approvato sia il Piano Strutturale (2008) che il Regolamento Urbanistico (2013), mentre il comune di Fabbriche di Vallico si era dotato di PS nel 2009 ed era in fase di redazione del nuovo RU. Il processo di fusione ha comportato un lungo lavoro di integrazione procedurale e documentale che ha richiesto un forte impegno da parte dell’ente pubblico. Tutto ciò ha comportato l’interruzione dei lavori di redazione del Regolamento Urbanistico dell’ex comune di Fabbriche di Vallico, che sono ripresi nel corso del 2015.

Nel frattempo l’entrata in vigore di nuove importanti normative, tra le più rilevanti ricordiamo la LRT 65/2014, l’approvazione del PIT della Regione Toscana con valore paesaggistico, non ultimo il PAI – 1°

aggiornamento, hanno fatto emergere la necessità di procedere ad una revisione degli strumenti di pianificazione attualmente in vigore dell’ex comune di Vergemoli (Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico), ai sensi dell’art. 21 della LRT 65/2014.

La “Variante agli strumenti della pianificazione urbanistica” ha dunque l’obiettivo di procedere:

- al completamento della disciplina dell’attività urbanistica per il territorio di riferimento dell’ex comune di Fabbriche di Vallico, che sia coerente con quella degli strumenti di pianificazione attualmente in vigore (Piano Strutturale e regolamento Urbanistico dell’ex comune di Vergemoli, Piano strutturale dell’ex comune di Fabbriche di Vallico);

- alla revisione degli strumenti di pianificazione in vigore dei due comuni di origine sopra elencati al fine di correggere gli errori materiali presenti e successivamente aggiornare il quadro conoscitivo alla luce delle novità normative a cui si è accennato sopra.

La presente relazione contiene la sintesi delle valutazioni contenute nel Rapporto Ambientale redatto nell’ambito del procedimento di Vas a cui viene sottoposta la Variante agli strumenti della pianificazione urbanistica, in conformità alla normativa di riferimento D. Lgs. 152/2006 e la LRT 10/2010 – Norme in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

La struttura della Relazione di Sintesi non Tecnica è la seguente:

1. La Prima fase: L’inquadramento dello stato dell’ambiente;

2. La Seconda fase: la definizione dell’oggetto della Valutazione Ambientale Strategica;

3. La Terza fase: La Valutazione Ambientale Strategica

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1. La prima fase: L’inquadramento dello stato dell’ambiente

A partire da una analisi dettagliata dello stato dell’ambiente del comune di Fabbriche di Vergemoli, il Rapporto Ambientale fornisce tutti gli elementi utili a valutare i potenziali impatti sull’ambiente prima della sua approvazione, in modo tale da poter approvare in fase di redazione del Regolamento Urbanistico le necessarie modifiche utili a mitigare potenziali effetti negativi. Per poter effettuare questa valutazione è stato necessario fornire un quadro dettagliato di riferimento dello stato dell’ambiente attraverso la lettura dei vari aspetti ambientali con specifici approfondimenti, in modo da comprendere i processi in atto sul territorio sia positivi che negativi. Le informazioni così raccolte sono state utili a comprendere le criticità presenti sul territorio come gli elementi di forza, con cui il Regolamento Urbanistico deve confrontarsi.

Si riporta nel seguito la matrice di sintesi dei risultati ottenuti dalla fase di inquadramento. Nella prima colonna vengono riportati gli aspetti ambientali analizzati, nella seconda colonna vengono evidenziati in forma sintetica gli elementi che rendono potenzialmente critico l’aspetto oppure i possibili elementi di attenzione che dovranno essere tenuti in considerazione in fase progettuale, mentre nella terza colonna viene assegnato in forma grafica un simbolo che evidenzia la minore o maggiore criticità dell’aspetto, secondo la seguente scala di valori:

Legenda Simbolo

grafico Scala di sensibilità dell’aspetto ambientale

L’aspetto ambientale analizzato presenta fragilità intrinseche o elementi di criticità evidenziati dall’andamento dei principali indicatori analizzati oppure presenta elementi di attenzione per particolari fenomeni degenerativi riscontrati che ne mettono a rischio la qualità.

Gli indicatori analizzati dimostrano una certa stabilità nel tempo, non si evidenziano processi degenerativi in atto.

L’aspetto ambientale presenta andamenti dei principali indicatori rappresentativi analizzati in miglioramento oppure presenta buoni livelli di qualità derivanti da caratteristiche intrinseche.

Matrice di sintesi

Matrici/Aspetti ambientali analizzati Giudizio Simbolo

SISTEMA ACQUA

Acque superficiali

Lo stato di qualità delle acque superficiali è buono, tuttavia si evidenziano elementi di pressione per il Turrite di Gallicano che ne determinano uno stato di qualità complessivo sufficiente.

Acque sotterranee

Lo stato complessivo di qualità del corpo idrico viene classificato come buono - scarso localmente. La disponibilità della risorsa è buona. I monitoraggi effettuati da Arpat nel triennio 2010-2012 hanno mostrato come lo stato chimico del corpo idrico sia peggiorato e questo fenomeno permane al 2014.

Servizio idrico,

depurazione e fognatura

Si registra una riduzione dei consumi idrici. Essendo presenti nel territorio comunale molte case sparse occorre prestare attenzione ai sistemi di depurazione dei reflui per prevenire l’inquinamento su suolo

SISTEMA ARIA

Emissioni in atmosfera La qualità dell’aria ambiente è buona. Si auspica il contenimento

delle emissioni di SOx.

Rumore Non emergono elementi di attenzione rispetto alla presenza di

attività rumorose.

Elettromagnetismo Non emergono elementi di pressione particolarmente significativi

e l’aspetto risulta gestito dalla Pubblica Amministrazione.

USO DEL SUOLO

Geologia ed idrogeologia

Il territorio presenta ampie aree a pericolosità geologica, sismica e idraulica elevata o molto elevata. Si registra inoltre la presenza di cavità e carsismo anche a ridosso di aree edificate (es. UTOE Fabbriche di Vallico) o aree a fragilità geologica per la presenza di frane anche a ridosso di aree edificate (es. UTOE Calomini e Vergemoli).

Rifiuti Urbani e Speciali

La produzione pro-capite di rifiuti urbani risulta in linea con il dato provinciale mentre il trend della produzione pro- capite di rifiuti differenziati risulta in calo negli ultimi anni.

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Bonifiche

Esistono tre siti contaminati le cui procedure di bonifica risultano ancora aperte nella banca dati Sisbon mentre la bonifica è già avvenuta da tempo. La matrice è tuttavia gestita dalla Pubblica Amministrazione

ENERGIA

Ruolo marginale dei consumi energetici comunali nei confronti di quelli provinciali. Trend dei consumi di energia elettrica in calo a causa di una ridotta produzione industriale.

CLIMA Non si rilevano elementi di criticità attinenti alla matrice in

oggetto.

SISTEMA SOCIALE E SALUTE UMANA Processo di invecchiamento della popolazione particolarmente

marcato, con un numero elevato di anziani che abitano soli.

SISTEMA ECONOMICO

Nella congiuntura di generale crisi economica che riduce il numero di aziende e di occupati, Fabbriche di Vergemoli mantiene stabile il numero di imprese attive. Tuttavia si rileva un rallentamento dell’attività della cartiera Linpaper e del settore turistico con la riduzione degli arrivi e delle presenze negli ultimi sei anni.

PAESAGGIO, FLORA E FAUNA E PAT.

CULTURALE

Il territorio comunale presenta un alto valore dal punto di vista naturalistico sia per la presenza di SIC/ZPS che di IBA tanto che ricade quasi completamente in aree protette o contigue al Parco delle Alpi Apuane. Ospita inoltre un levato numero di habitat e specie floristiche e faunistiche di interesse conservazionistico e/o endemiche.

TRASPORTI E INFRASTRUTTURE

La rete stradale risulta in buono stato di conservazione. Buon ricorso al mezzo pubblico per gli spostamenti casa scuola/lavoro.

Tasso di motorizzazione leggermente superiore alla media.

BENI MATERIALI E PATRIMONIO EDILIZIO

Patrimonio edilizio sostanzialmente in buono stato di

conservazione. Alta percentuale di edifici e abitazioni inutilizzati.

2. La Seconda fase: la definizione dell’oggetto della Valutazione Ambientale Strategica

La “Variante agli strumenti della pianificazione urbanistica” oggetto di VAS e Valutazione di Incidenza, redatta dal Comune di Fabbriche di Vergemoli, ha l’obiettivo di procedere:

1) alla revisione degli strumenti di pianificazione in vigore dei due comuni di origine al fine di correggere errori materiali puntuali presenti nella cartografia e successivamente aggiornare ed adeguare il quadro conoscitivo alla luce di importanti novità normative intervenute nel frattempo;

2) al completamento della disciplina dell’attività urbanistica per il territorio di riferimento dell’ex comune di Fabbriche di Vallico, che sia coerente con quella degli strumenti di pianificazione attualmente in vigore (Piano Strutturale e regolamento Urbanistico dell’ex comune di Vergemoli, Piano strutturale dell’ex comune di Fabbriche di Vallico).

Per quanto attiene al primo punto si tratta di correzioni di errori materiali puntuali presenti negli elaborati cartografici del RU dell’ex Comune di Vergemoli nonché di aggiornamenti del quadro conoscitivo riguardante l’intero territorio comunale con particolare riferimento agli aspetti geomorfologici, dell’uso del suolo e di ricognizione dei vincoli.

Per entrambi i comuni infatti dopo l'avvio del procedimento per il RU erano subentrate rilevanti modifiche normative di settore e varianti al Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) tali da rendere necessaria una revisione ed aggiornamento del Quadro Conoscitivo e delle pericolosità.

Trattandosi per questa prima parte di un aggiornamento del solo quadro conoscitivo ed essendo le modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione inerenti il solo aggiornamento alla normativa tecnica di settore, il Rapporto Ambientale non ha effettuato la valutazione degli effetti ambientali relativamente alle modifiche normative riguardanti il territorio dell’ex Comune di Vergemoli.

Per quanto riguarda il secondo punto la Variante integra il Regolamento Urbanistico vigente dell’ex Comune di Vergemoli estendendolo alla parte di territorio dell’Ex Comune di Fabbriche di Vallico.

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Con l’approvazione della Variante non vengono apportate modifiche al quadro propositivo degli strumenti di pianificazione di livello comunale vigenti, ossia ai Piani Strutturali vigenti dei due ex comuni (approvati nel 2008 da Vergemoli e nel 2009 da Fabbriche di Vallico) e del RU di Vergemoli approvato nel 2013. Per questi strumenti di pianificazione urbanistica valgono dunque le considerazioni contenute nelle relazioni di Vas e di Valutazione di incidenza prodotte nei relativi procedimenti amministrativi di approvazione.

Oggetto della Valutazione Ambientale Strategica è stata la valutazione degli effetti delle nuove previsioni di RU riferite esclusivamente al solo territorio dell’ex comune di Fabbriche di Vallico.

Al fine di omogenizzare la disciplina urbanistica per l’intero territorio comunale, sono state dunque utilizzate come base le Norme Tecniche di Attuazione del RU di Vergemoli, a cui sono state apportate modifiche specifiche per integrare ed adeguare le NTA alla normativa in materia di rischio idraulico, rischio geomorfologico e sismico, oltre che introdurre normativa specifica, quando necessario, relative alla parte di territorio afferente all’ex Comune di Fabbriche di Vallico.

I Contenuti della variante

La Variante, sulla base degli obiettivi specificati sopra, conferma il sistema normativo teso alla salvaguardia e alla tutela del territorio (già definito per la porzione di territorio ex Comune di Vergemoli) omogeneizzando tale impostazione normativa per l'intero territorio comunale.

In fase di redazione è stata prioritariamente effettuata la verifica dell'articolazione del sistema normativo, già definito per la porzione di territorio ex Comune di Vergemoli, articolato in Territorio del Crinale Apuano, Territorio a prevalente naturalità, Territorio dei paesaggi agrari. Sulla base della condivisione di questa articolazione strutturante il territorio, che si è dimostrata adeguata per l'intero territorio comunale, si è passati ad integrare chiarire, specificare e dettagliare il sistema normativo del Regolamento Urbanistico dell'ex Comune di Vergemoli.

Preme sottolineare che le previsioni di RU per il territorio dell’ex comune di Fabbriche di Vallico non contemplano aree di espansione residenziale, né per il territorio aperto né all’interno delle UTOE.

Per quanto riguarda l’ambito produttivo è prevista un’area di completamento collocata nella UTOE 9 - Isola e Molini al fine di garantire la realizzazione e l’utilizzo ottimale dei servizi e delle attrezzature comuni e di riduzione del consumo di suolo.

Si riportano nel seguito gli interventi specifici relativi al territorio dell’ex comune di Fabbriche di Vallico, dal momento che quelli relativi al territorio dell’ex comune di Vergemoli erano già contenuti nel RU approvato e quindi già sottoposti a Valutazione nel relativo iter di VAS.

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Territorio dei paesaggi a prevalente naturalità

L’area N° 7 – NUCLEO LOCALITA' FORNIONE – in prossimità di Vallico di Sopra costituisce individuazione dell’ambito sottoposto a Piano Attuativo di iniziativa privata. L’intervento di riqualificazione dovrà essere di tipo unitario, esteso cioè all’intero nucleo ed al suo intorno; a completamento ed integrazione degli spazi esistenti, per rispondere alle esigenze derivanti dall’utilizzo previsto, potranno essere realizzate 5 unità edilizie, attraverso interventi di ampliamento, con un incremento massimo pari al 50% del volume esistente, e di cambio di destinazione d’uso. Sia per le nuove unità che per gli interventi relativi al patrimonio edilizio esistente si dovranno osservare canoni tipologici, formali, dimensionali e di uso di materiali e tecnologie congrue compatibili con il delicato contesto paesaggistico, comunque improntati ai criteri del restauro sia edilizio che ambientale, seguendo le prescrizioni di cui agli Artt. 17 e 18 delle NTA (Art. 14).

L’area N° 9 – PARCO AVVENTURA BATTIFERRO – in prossimità di Fornovolasco (nel territorio dell'ex comune di Vergemoli) (Tav. QP3.1 e QP3.3); in questa area sono previste opere volte al ripristino e alla messa in sicurezza di percorsi esistenti e la loro integrazione con la predisposizione di eventuali nuovi tratti attraverso l’uso di materiali naturali e tecniche di bioingegneria; gli interventi ammissibili consistono nella messa in opera di piccoli manufatti in legno, a carattere provvisorio, dimensioni massime ml 3,00x3,00 h in gronda ml 2,20, per l’accettazione dei visitatori, servizi igienici e punto di primo soccorso, ricovero attrezzature e materiali per la fruizione e la gestione dei percorsi; per la realizzazione di tali manufatti non sono consentiti interventi che comportino trasformazioni stabili o irreversibili. Valgono inoltre le prescrizioni specifiche relative alle singole aree di cui all’Art. 12, con le integrazioni definite per il Territorio dei Paesaggi Agrari e per il Territorio dei Paesaggi a Prevalente Naturalità.

Territorio dei paesaggi agrari

L’area N° 8 – NUCLEO LOCALITA' PIASTRONE – nel territorio apertonei pressi di Vallico di Sotto il cui perimetro è indicato nella Tav. QP 3.3 individua l’ambito sottoposto a Progetto unitario convenzionato di iniziativa pubblico/privata. L’intervento di riqualificazione e di realizzazione dell'allestimento degli spazi espositivi dovrà essere di tipo unitario, esteso cioè all’intero nucleo ed alle aree aperte interessate; a completamento ed integrazione degli spazi esistenti, per rispondere alle esigenze derivanti dall’utilizzo previsto, sono consentiti interventi di ampliamento, con un incremento massimo pari a SUL 200,00 mq.

Per gli interventi relativi al patrimonio edilizio esistente e per la sistemazione degli spazi aperti si dovranno osservare canoni tipologici, formali, dimensionali e di uso di materiali e tecnologie congrue compatibili con il contesto paesaggistico, comunque improntati al mantenimento delle caratteristiche paesaggistiche ed ambientali, seguendo le prescrizioni di cui agli Artt. 17 e 18 delle Norme. In assenza del Progetto unitario convenzionato valgono le prescrizioni di cui alle Aree agricole (Art.

15).

L’area N° 10 – PARCO DELLA DOGANA il cui perimetro è descritto nella Tav. QP 2.2 individua l’ambito del Parco della Dogana, al cui interno è presente l’insediamento di matrice storica, quale attrezzatura ad uso collettivo. Per l’area ad uso collettivo è previsto un ’intervento di riqualificazione, di tipo unitario, esteso all’intero nucleo ed al suo intorno; a completamento ed integrazione degli spazi esistenti, per rispondere alle esigenze derivanti dall’utilizzo previsto. Gli interventi relativi al patrimonio edilizio esistente dovranno osservare canoni tipologici, formali, dimensionali e di uso di materiali e tecnologie congrue compatibili con il delicato contesto paesaggistico, comunque improntati ai criteri del restauro sia edilizio che ambientale, seguendo le prescrizioni di cui agli Artt. 17 e 18 delle Norme. In quest’area inoltre sono previste opere volte al ripristino e alla messa in sicurezza di percorsi esistenti e la loro integrazione con la predisposizione di eventuali nuovi tratti attraverso l’uso di materiali naturali e tecniche di bioingegneria; gli interventi ammissibili consistono nella messa in opera di piccoli manufatti in legno, dimensioni massime ml 3,00x3,00 h in gronda ml 2,20, per l’accettazione dei visitatori, servizi igienici e punto di primo soccorso, ricovero attrezzature e materiali per la fruizione e la gestione dei percorsi; per la realizzazione di tali manufatti non sono consentiti interventi che comportino trasformazioni stabili o irreversibili. Valgono inoltre le prescrizioni specifiche relative alle singole aree di cui all’Art. 12, con le integrazioni definite per il Territorio dei Paesaggi Agrari (Art. 15).

Insediamenti a carattere prevalentemente produttivo consolidati

Insediamento turistico in Fabbriche di Vallico- Agriturismo Cornali compreso nell’UTOE 5 - Fabbriche di Vallico e inserito in zona PRE 7, articolato in due aree 7.1 e 7.2, per questa area si prevede un incremento di ricettività di 12 posti letto che potrà essere conseguito attraverso ampliamento una tantum a seguito di approvazione di un Progetto unitario convenzionato finalizzato al completamento dell’insediamento ed al miglioramento dell’offerta ricettiva (Art. 45).

Insediamenti recenti a carattere prevalentemente produttivo recente

L’area posta all’interno dell’UTOE 9 - Isola e i Mulini, limitrofa all’area produttiva consolidata in località Bose è definita quale area di servizio al sistema produttivo esistente, in quest’area è consentita la realizzazione di un intervento di nuova costruzione, per locali di servizio, con un volume massimo di 600 mc con un altezza massima ml 6,00 (Art. 47).

3. La terza fase: La valutazione ambientale strategica

La valutazione dei potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute umana derivanti dall’approvazione della Variante viene effettuata sulla base degli aspetti ambientali quali: acqua, aria, suolo, energia, clima, Sistema sociale e salute, sistema economico, paesaggio ed elementi della cultura, trasporti e infrastrutture e beni materiali e patrimonio edilizio. Per quanto attiene la valutazione degli impatti potenziali relativi agli aspetti quali biodiversità, flora e fauna si rimanda alla lettura della relazione

“Studio di Incidenza” che costituisce l’Allegato B al Rapporto Ambientale.

La valutazione degli aspetti ambientali diretti ed indiretti viene effettuata applicando un’analisi di tipo quali-quantitativo. Sono infatti stati considerati gli impatti valutando cinque criteri di valutazione quali:

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- portata dell’impatto;

- probabilità dell’impatto;

- reversibilità;

- carattere cumulativo;

- complessità.

Si rimanda alla lettura del capitolo 4 del Rapporto ambientale per gli approfondimenti relativi alla metodologia utilizzata per svolgere la valutazione degli impatti. Per ciascun aspetto ambientale (suolo, aria, acqua, etc…) sono stati identificati gli effetti potenziali attesi. All’impatto è stato attribuito un punteggio attribuito in base ai cinque criteri sopra richiamati. La media aritmetica fornisce indicazione sulla significatività della matrice ambientale considerata, se cioè siano attesi impatti positivi, negativi o nulli. Riportiamo una sintesi dei principali elementi di valutazione, suddivisi per singolo aspetto:

Sistema acqua:

I maggiori effetti positivi del RU sulla matrice acqua sono individuabili nell’aggiornamento del RU di Vergemoli alle novità normative introdotte con la LRT 12/2012 e nella introduzione della disciplina di tutela delle acque superficiali e sotterranee al RU di Fabbriche di Vallico. La presente Variante in materia di rischio idraulico recepisce il Regolamento di attuazione DPGR n. 53/R del 2011, la LRT 12/2012. In merito ai corsi d’acqua principali le prescrizioni contenute nelle NTA della Variante si integrano con quanto indicato nel PIT della Regione Toscana approvato con DCRT n. 37 del 27/03/2015. Infine vengono recepite ed attuate tutte le disposizioni e le direttive contenute nelle Norme di Piano di Bacino - Stralcio

“Assetto Idrogeologico” approvato con DCRT n. 20 del 2005e successivamente modificato con Variante al Piano (1° aggiornamento) approvato con DPCM del 26/07/2013 (Art. 77 e 78 delle NTA).

Sulla base della normativa fin qui richiamata la Variante ha provveduto a classificare l’intero territorio comunale sulla base delle quattro classi di rischio idraulico. Analogamente sono state definite le classi di vulnerabilità degli acquiferi. In funzione del grado di vulnerabilità assegnato a ciascuna area, vengono dettate limitazioni alle trasformazioni, fisiche e funzionali, del territorio e degli immobili che lo compongono.

Per quanto riguarda il servizio di depurazione e la tutela delle acque superficiali, il RU introduce importanti misure per prevenire lo scarico di reflui non controllati sul suolo o sulle acque superficiali.

Scendendo nel dettaglio delle previsioni del RU questo non prevede nuove aree di espansione a carattere residenziale. Tutti gli interventi specifici risultano fattibili sotto il profilo della fattibilità idraulica seguendo opportune prescrizioni.

In relazione agli interventi specifici sopra descritti questi potranno comportare un aumento del carico depurativo, che viene però giudicato poco significativo dal momento che la maggior parte del carico organico nell’ex comune di Fabbriche di Vallico proviene non dal settore civile (per il cui calcolo vengono considerati sia i residenti che le presenze turistiche) bensì da quello produttivo, oltre al fatto che gli interventi riguardano prevalentemente la riqualificazione e l’ampliamento di edifici esistenti.

Come per il carico depurativo si prevede un aumento del fabbisogno idrico legato alla realizzazione degli interventi specifici sopra richiamati. Sebbene il fabbisogno idrico annuo del comune sia imputabile in gran parte (84% circa) ai consumi idrici nelle abitazioni (sia prime che seconde case), è pur vero che il calo demografico e il calo delle presenze turistiche registrato negli ultimi anni ha fatto registrare nel periodo 2011-2014 un calo nei consumi idrici (-8% circa). Dal momento che gli interventi specifici riguardano interventi sul patrimonio edilizio esistente, che non sono state riscontrate criticità legate alle fonti di approvvigionamento idropotabile o alla disponibilità della risorsa idrica a fini potabili, che gli interventi migliorano le prestazioni degli edifici esistenti sotto il profilo del risparmio idrico, infine tenuto conto dell’esiguità numerica degli interventi che comportano un aumento delle utenze idriche assai contenuto, si ritiene che gli impatti attesi possano essere ritenuti poco significativi.

Al fine di minimizzare il consumo idrico degli edifici verranno tuttavia proposte una serie di misure riportate nella matrice dei suggerimenti per la sostenibilità.

Una considerazione a parte va fatta per l’intervento legato all’Area produttiva Utoe 9 Isola e Molini. Per quanto riguarda la valutazione degli effetti della previsione sulla matrice acqua questi risultano difficilmente valutabili dal momento che nel sito potrebbero insediarsi attività molto diversificate tra loro con livelli di impatto sui consumi idrici assai differenziati. Tuttavia occorre rilevare che tutta la normativa di settore impone la valutazione preventiva degli effetti ambientali per tutte quelle attività

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produttive che possono comportare impatti significativi sull’ambiente (AIA). Inoltre in fase di richiesta di AUA (Autorizzazione Unica Ambientale che ingloba al suo interno l’autorizzazione allo scarico di acque reflue) il richiedente è tenuto a quantificare il volume dei potenziali reflui che vengono immessi in fognatura e che vengono inviati a depurazione. Sarà cura del gestore del depuratore, tenuto ad esprimere il proprio parere in merito alla richiesta di autorizzazione, segnalare eventuali criticità nel caso in cui l’incremento del carico di depurazione sia giudicato non sostenibile da parte del depuratore che recepisce la fognatura interessata.

In base alle precedenti considerazioni gli impatti sulla matrice in esame sono considerati di lieve entità, mentre le disposizioni normative di settore sono sufficienti a prevenire eventuali impatti negativi.

Infine si effettuano delle valutazioni relative alla possibilità di realizzare piscine nelle aree ubicate all’interno dei seguenti ambiti territoriali: in aree agricole ubicate all’interno del territorio aperto (Art.

12); in aree a prato pascolo e nelle aree agricole ubicate all’interno del territorio dei paesaggi a prevalente naturalità (Art. 14); in aree agricole ubicate nei territori dei paesaggi agrari (Art. 15); in aree a prato pascolo e nelle aree agricole ubicate nelle aree contigue agli insediamenti di antica formazione di matrice storica (Art. 16);

In merito a tale previsione risulta difficile valutare gli impatti sulla risorsa acqua dal momento che il RU lascia la possibilità di realizzare le piscine ma non si conosce il numero che verrà effettivamente realizzato. In via generale si ritiene che questo non possa essere elevato, dal momento che nel comune di Fabbriche di Vergemoli sono presenti un numero contenuto di attività ricettive: 4 alloggi in affitto in forma imprenditoriale e 6 alloggi agrituristici e country house. Il numero delle attività ricettive potrà salire nel periodo di validità del RU (in coerenza con gli obiettivi del RU e secondo il dimensionamento fissato), pur restando su livelli comunque contenuti. L’obiettivo della misura è quello di lasciare, dove possibile, la possibilità di realizzare quei servizi che costituiscono un’attrattiva per i turisti in modo da integrare con attività di ospitalità il reddito delle attività agricole e mantenere così il loro ruolo di presidio del territorio. Sulla base di queste considerazioni si ritiene che la previsione del RU possa incidere sui consumi idrici in modo potenzialmente negativo (dipende dal numero di richieste che verranno inoltrate alla pubblica amministrazione). Al fine di minimizzare questi impatti verranno proposte una serie di misure riportate all’interno della matrice dei suggerimenti per la sostenibilità.

In considerazione degli impatti complessivi che risultano comunque ampiamente positivi, applicando il metodo quantitativo espresso in premessa, i potenziali impatti sull’aspetto ambientale considerato sono considerati: positivi.

Sistema aria:

In base ai risultati di inquadramento dello stato dell’ambiente non sono emerse particolari criticità relative alla qualità dell’aria, sebbene si auspichi il contenimento delle emissioni di SOx. In via generale le principali fonti di pressione sulla matrice aria sono da imputarsi al traffico veicolare, al riscaldamento e infine al settore produttivo.

La Variante prevede che nei prossimi anni la popolazione rimanga stabile, non sono previste infatti aree di espansione residenziale. Si presume dunque che i livelli di traffico restino simili a quelli attuali. Non si prevede l’insediamento di nuove aree produttive se non per l’Utoe 9 - Isola e i Molini in cui è prevista una zona di completamento al fine di garantire la realizzazione e l’utilizzo ottimale dei servizi e delle attrezzature comuni e di riduzione del consumo di suolo. Tuttavia la normativa di settore impone la valutazione preventiva degli effetti ambientali per tutte quelle attività produttive che possono comportare impatti significativi sull’ambiente (es. AIA, VIA). Si ricorda inoltre che in fase di richiesta di AUA (Autorizzazione Unica Ambientale che ingloba al suo interno l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera) il richiedente è tenuto a fornire il quadro emissivo dell’attività soggetta ad autorizzazione.

Sarà cura dell’ente preposto al rilascio dell’autorizzazione valutare le eventuali prescrizioni al fine di contenere le emissioni di tutti gli inquinanti, con particolare riguardo agli SOx.

In base alle precedenti considerazioni gli impatti sulla matrice in esame sono considerati di lieve entità, mentre le disposizioni normative di settore sono sufficienti a prevenire eventuali impatti negativi.

Gli altri interventi specifici previsti dal RU di Fabbriche di Vallico non influiscono in modo significativo sulla qualità dell’aria.

Vista la scarsa portata degli impatti sulla matrice questi vengono considerati non significativi.

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Sistema suolo:

Il territorio presenta ampie zone che possono essere considerate fragili dal punto di vista geologico e sismico. Le NTA contengono una specifica sezione, il Titolo VIII, per la tutela dell’integrità fisica, geomorfologica, idraulica, sismica del territorio. In particolare viene recepita tutta la normativa di settore il cui elenco è contenuto all’Art. 77 delle NTA. Vengono elencati inoltre gli strumenti di pianificazione sovraordinati che la Variante recepisce in materia di tutela dell’integrità fisica del territorio, tra cui troviamo:

- Piano di Bacino – Stralcio Assetto Idrogeologico del Fiume Serchio (P.A.I.) e 1° aggiornamento;

- Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana (P.I.T.);

- Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lucca (P.T.C.);

- Piano Strutturale del ex Comune di Vergemoli e dell’ex comune di Fabbriche di Vallico (P.S.).

L’Art. 82 delle NTA prevede inoltre che nelle aree soggette a vincolo idrogeologico la salvaguardia dei versanti, dei suoli e delle coperture vegetali sia garantita dal rispetto delle norme imposte dalla LRT 39/2000 Legge forestale della Toscana e successive integrazioni e modifiche, con particolare riferimento al DPGR n. 48/R del 2003 - Regolamento Forestale della Toscana.

La definizione della fragilità del territorio comunale passa attraverso la valutazione del grado di pericolosità delle aree. Tale valutazione deriva dalla elaborazione e sintesi di tutti i dati e parametri geologici e strutturali, geomorfologici, litologico-tecnici, di acclività, idrogeologici ed idraulici. Ai fini di un maggiore approfondimento e di una migliore conoscenza della fragilità del territorio, è stata mantenuta, riprendendola dal Piano Strutturale, anche la valutazione della pericolosità legata ai processi parossistici di dinamica torrentizia (colate detritico-torrentizie).

La valutazione delle condizioni di pericolosità sismica locale, derivata dallo studio di Microzonazione Sismica di livello 1 è stata eseguita esclusivamente all’interno delle UTOE. Sulla base del quadro conoscitivo così delineato si è proceduto alla classificazione del territorio sotto il profilo della pericolosità geomorfologica nonché della pericolosità sismica locale. Tutti gli interventi da realizzarsi sul territorio sono quindi condizionati ad una verifica della loro fattibilità sotto il punto di vista geomorfologico e sismico. Particolarmente importante risulta l’introduzione della disciplina di salvaguardia e tutela contenuta nel RU in materia di emergenze geologiche.

Riguardo alla valutazione degli impatti potenziali derivanti dall’introduzione della disciplina sopra descritta questi non possono essere considerati altro che positivi. Un ulteriore elemento di valutazione assai positivo consiste nel fatto che il RU non prevede aree di espansione residenziale: gli interventi specifici contenuti nelle NTA riguardano tutti il recupero/trasformazione di edifici esistenti ad eccezione dell’intervento specifico a destinazione produttiva nell’Utoe 9 Isola e Molini che prevede un massimo di 600 mc e 100 mq di SUL.

Scendendo nel dettaglio delle previsioni del RU, è emerso che gli interventi specifici contenuti nel RU risultano fattibili sotto il profilo geomorfologico e sismico, seppur con prescrizioni.

Rispetto alla tematica dei rifiuti la Variante non prevede l’insediamento di nuova popolazione. La realizzazione degli interventi sopra elencati potrà comportare un aumento dei quantitativi di rifiuti urbani prodotti. Si deve comunque considerare il fatto che si tratta in gran parte di interventi di riqualificazione di insediamenti edilizi esistenti e non di edificazione ex novo. L’unica previsione che potrebbe avere impatti sotto il profilo della produzione dei rifiuti è quello relativo all’area di servizio alle attività produttive, di cui non è predeterminata la tipologia. Tuttavia la normativa di settore impone la valutazione preventiva degli effetti ambientali per tutte quelle attività produttive che possono comportare impatti significativi sull’ambiente (AIA, VIA).

Rispetto alle valutazioni sopra espresse ed applicando il metodo quantitativo espresso in premessa, i potenziali impatti sull’aspetto ambientale considerato sono considerati: positivi.

Energia:

Riguardo al tema energetico in fase di inquadramento non sono state rilevate criticità. Sulla matrice in esame non si prevedono impatti significativi legati alla realizzazione degli interventi specifici riportati a pagina 62, dal momento che si tratta di piccoli interventi sul patrimonio edilizio esistente con ampliamenti contenuti. Nella matrice dei suggerimenti per la sostenibilità verranno fornite ulteriori misure tese alla riduzione dei consumi energetici degli interventi sul patrimonio edilizio esistente.

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Per quanto riguarda invece l’intervento nell’area produttiva la varietà di attività che possono insediarsi nell’area è così ampia che non è possibile procedere ad una quantificazione puntuale dell’incremento dei consumi energetici. Tuttavia si rileva che il rallentamento dell’attività della cartiera Linpaper ha comportato un riduzione dei consumi energetici del comparto industriale del 97% circa. La nuova previsione dunque non potrà incidere più di tanto in negativo sui consumi di energia elettrica comunali ma anzi, essendo l’area destinata ad ospitare servizi alle attività produttive esistenti.

Infine si fa presente che nel territorio sono presenti numerosi impianti di produzione di energia da fonte idroelettrica di piccola taglia (minihydro), che fanno parte delle rete delle attrezzature collettive richiamate all’Art. 55 delle NTA, per le quali si prevede “il mantenimento di tutte le attrezzature e servizi pubblici esistenti, con relativo loro eventuale ampliamento, potenziamento, razionalizzazione e dotazione di nuove attrezzature, servizi e impianti”. Il RU non prevede nuovi interventi per l’istallazione di impianti mini-hydro.

Sulla base di queste considerazioni gli impatti sulla matrice considerata vengono considerati di scarso rilievo e non significativi.

Clima:

Nella fase di costruzione del quadro conoscitivo non sono state rilevate particolari criticità inerenti la matrice in esame. Degli interventi specifici riportati a pagina 62, solo uno può risultare potenzialmente negativo connesso al potenziale impiego di gas climalteranti, ossia quello inerente l’insediamento di una attività di servizio nella Utoe 9 Isola e Molini. In ragione del fatto che non si hanno informazioni sufficienti circa la tipologia di attività che vi troverà sede e che l’intervento risulta contenuto, gli impatti potenziali derivanti dall’entrata in vigore della Variante si presume siano di scarso rilievo e non significativi.

Sistema sociale e salute umana:

Nel territorio comunale è in atto un marcato processo di invecchiamento della popolazione che comporta un progressivo calo demografico che non sembra destinato ad arrestarsi nei prossimi anni. Il RU di Fabbriche di Vallico, sulla base di questo fenomeno, non prevede aree di espansione residenziale ma promuove il mantenimento e rafforzamento dei "centri civici" (es. servizi pubblici, servizi ed attività ricettive, attività terziarie, attività culturali) nell’ottica del mantenimento e della ricostituzione del tessuto commerciale e dei servizi di interesse delle comunità locali, il recupero e la valorizzazione del sistema insediativo a carattere storico, il miglioramento dell'accessibilità al sistema insediativo e della mobilità urbana. Questi interventi mirano a migliorare la qualità della vita dei cittadini garantendo loro i servizi essenziali di cui necessitano nella vita quotidiana, agevolando la dotazione di servizi adeguati sia all’interno delle abitazioni sia nel tessuto insediativo presente nel territorio comunale. La promozione degli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche del patrimonio edilizio esistente inoltre si sposa con l’esigenza di agevolare una popolazione in età sempre più avanzata, per facilitare gli spostamenti e favorire l’autonomia delle persone anziane.

Tutta la normativa di tutela geomorfologica, idrologica e sismica introdotta dal RU inoltre influisce positivamente sulla sicurezza e la salute dei cittadini, garantendo uno sviluppo del territorio che sia funzionale alla prevenzione dei danni provocati dalle calamità naturali (es. sisma, precipitazioni atmosferiche di grande intensità, etc…). Allo stesso modo l’introduzione della disciplina relativa alle aree agricole influisce positivamente sullo sviluppo delle aziende agricole, integrando la funzione di produzione e mantenimento del reddito delle famiglie con quella altrettanto importante di presidio del territorio frenando il degrado del paesaggio agricolo e naturale con ovvi risvolti sulla salubrità del territorio comunale e sul mantenimento dei caratteri del paesaggio.

Anche in relazione alla valutazione degli effetti legati all’attuazione degli interventi specifici contenuti nel RU, si rileva che questi hanno tutti la finalità di mantenere la redditività delle aziende presenti nel territorio o di agevolare l’insediamento di nuove, al fine di creare/mantenere posti di lavoro. Anche quegli interventi che a primo avviso possono sembrare connessi al solo ambito culturale o ricreativo come la realizzazione del polo espositivo in località Piastrone o l’istituzione del Parco della Dogana, in realtà potranno costituire poli di attrazione non solo per la cittadinanza ma anche per i turisti, contribuendo a mantenere attive le aziende che lavorano con i turisti (agriturismi, ristoranti, pubblici esercizi).

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Rispetto alle valutazioni sopra espresse ed applicando il metodo quantitativo espresso in premessa, i potenziali impatti sull’aspetto ambientale considerato sono considerati: positivi.

Sistema economico:

Come descritto nella matrice di pagina 62, nella congiuntura di generale crisi economica che ha ridotto il numero di aziende e di occupati, Fabbriche di Vergemoli ha mantenuto stabile il numero di imprese attive. E’ emerso tuttavia un rallentamento dell’attività della cartiera Linpaper e soprattutto del settore turistico con la riduzione degli arrivi e delle presenze negli ultimi sei anni.

Uno degli obiettivi del RU è quello di mantenere la redditività delle aziende presenti nel territorio o di agevolare l’insediamento di nuove, al fine di creare/mantenere posti di lavoro. Da questo punto di vista influiscono positivamente sia gli interventi specifici previsti nel RU sia la predisposizione di tutta una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di rivitalizzare il settore turistico. Oltre agli interventi direttamente connessi alle strutture ricettive, come quella dell’agriturismo Cornali, il RU ammette, nell’ambito degli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente la possibilità di trasformare la destinazione d’uso da residenziale a turistico ricettivo privilegiando la tipologia “albergo diffuso”. La scelta della tipologia dell’albergo diffuso si presta bene al tipo di turisti attirati dal territorio, con un numero di arrivi contenuto ma con una lunga permanenza. Questa previsione dunque potenzialmente porterà ad un aumento della ricettività e quindi del flusso turistico, con riflessi positivi per tutta l’economia locale. E’ ovvio che alcuni interventi come quello del Parco della Dogana o quello delle aree espositive in località Piastrone hanno lo scopo di creare punti di attrazione culturale/ricreativo a vantaggio sia dei cittadini che dei turisti. Così come tutta la disciplina di tutela del territorio agricolo e naturale nonché sotto il profilo geomorfologico, idrologico e sismico hanno riflessi positivi sul mantenimento dei caratteri paesaggistici e delle emergenze naturalistiche dell’area, con riflessi positivi sulla qualità della vita dei cittadini ma anche sull’attrattività del territorio dal punto di vista turistico.

Rispetto alle valutazioni sopra espresse ed applicando il metodo quantitativo espresso in premessa, i potenziali impatti sull’aspetto ambientale considerato sono considerati: positivi.

Paesaggio, flora e fauna ed elementi della cultura:

Il territorio comunale presenta un alto valore dal punto di vista naturalistico testimoniato dalla presenza di SIC/ZPS che di IBA tanto che ricade quasi completamente in aree protette o contigue al Parco delle Alpi Apuane. Ospita inoltre un elevato numero di habitat e specie floristiche e faunistiche di interesse conservazionistico e/o endemiche. Per quanto attiene alla valutazione degli impatti sugli aspetti più propriamente naturalistici si rimanda alla lettura delle considerazioni riportate nello Studio di Incidenza allegato al presente documento.

Per quanto attiene alla tutela del paesaggio ed agli elementi della cultura si evidenzia il fatto che il RU non prevede interventi che inseriscono nel paesaggio elementi di disturbo, quali grandi infrastrutture e/o cave. In generale la modifica al paesaggio può essere contenuta, dal momento che non sono previste aree di espansione urbana e si privilegia il recupero funzionale e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente con particolare attenzione all’inserimento tipologico formale degli interventi. Viene identificata una sola area di espansione in area produttiva per ospitare una attività di servizio alle attività produttive esistenti. L’intervento risulta tuttavia limitato sotto il profilo dimensionale ed è collocato nelle aree di fondovalle, non suscettibile quindi di modificare in modo significativo le aree di crinale o i paesaggi locali.

Rispetto alle valutazioni sopra espresse ed applicando il metodo quantitativo espresso in premessa, i potenziali impatti sull’aspetto ambientale considerato sono considerati: positivi.

Trasporti e infrastrutture:

Il Titolo IV delle NTA “Norme ed indirizzi relativi alle infrastrutture per la mobilità” promuove azioni tese al miglioramento dell'accessibilità e della fruibilità complessiva della viabilità attraverso:

−l'adeguamento, il riordino, la razionalizzazione e la riqualificazione del sistema viario esistente, sia a livello locale che di ordine superiore;

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−la salvaguardia, la protezione e la valorizzazione degli assi viari, sia esistenti che di previsione.

attraverso fasce di rispetto ed eventuali barriere arboree di separazione dal tessuto insediativo e di mitigazione dell’impatto visivo;

−la tutela, la conservazione ed il recupero dell'assetto viario ed il ripristino delle caratteristiche strutturali originarie;

−la rivalutazione, la valorizzazione ed il potenziamento della maglia viaria storica a fini turistico- escursionistici e didattico-culturali.

Il RU fissa i criteri per la realizzazione di nuovi tracciati stradali e per l’adeguamento di quelli esistenti, tuttavia rimanda alla redazione di uno specifico Piano di Settore la programmazione di tutti gli interventi inerenti il recupero funzionale della viabilità esistente per l'intero territorio comunale ed in particolare per quello rurale, la messa in sicurezza e l'adeguamento normativo, gli interventi di miglioramento e razionalizzazione dei tracciati, l’individuazione di aree attrezzate ed alberate per le fermate di servizi di trasporto pubblico locale, la realizzazione di piazzole di sosta attrezzate nei punti panoramici della viabilità, l’individuazione per i diversi tipi di infrastrutture viarie dei materiali, delle tecniche e delle tipologie di pavimentazione compatibili, dell'arredo urbano e delle caratteristiche dell'illuminazione pubblica, la predisposizione di eventuali "corridoi ecologici" per la salvaguardia della fauna, gli interventi di inserimento paesaggistico dei tracciati viari principali ed infine di abbattimento delle barriere architettoniche per gli attraversamenti pedonali. Il Piano di settore dovrà contenere inoltre la disciplina e la programmazione degli interventi per la mobilità lenta e pedonale.

Dal momento che per il sistema delle infrastrutture viarie non sono state evidenziate particolari criticità e che il RU rimanda alla elaborazione di un Piano di Settore l’individuazione di tutti quegli interventi di miglioramento e adeguamento funzionale, pur promuovendo il mantenimento delle caratteristiche tipologiche e qualitative della viabilità esistente,

Rispetto alle valutazioni sopra espresse ed applicando il metodo quantitativo espresso in premessa, i potenziali impatti sull’aspetto ambientale considerato sono considerati: positivi.

Beni materiali e patrimonio edilizio:

Secondo quanto emerso dallo studio di inquadramento il patrimonio edilizio esistente del comune di Fabbriche di Vergemoli risulta sostanzialmente in buono stato di conservazione, pur essendo presente un alto livello di edifici ed abitazioni inutilizzati. Da questo punto di vista il RU limita gli interventi di espansione residenziale, riducendo l’attività edilizia agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, migliorando le condizioni di conservazione degli edifici residenziali e migliorando le prestazioni degli impianti, sia di tipo igienico sanitario che di riscaldamento/raffrescamento.

Rispetto alle valutazioni sopra espresse ed applicando il metodo quantitativo espresso in premessa, i potenziali impatti sull’aspetto ambientale considerato sono considerati: positivi.

Matrice dei suggerimenti per la sostenibilità:

Come abbiamo visto in fase di valutazione gli effetti attesi sulle varie matrici derivanti dall’attuazione del RU sono prevalentemente positivi o tutt’al più non significativi. Tuttavia per diversi ambiti sono state individuate una serie di misure, che vengono proposte sotto forma di matrice nella tabella sottostante, che possono migliorare le prestazioni del RU sotto il profilo della sostenibilità ambientale, al fine di ridurre o minimizzare effetti negativi riscontrati o amplificare quelli positivi attesi.

Aspetto

ambientale Argomento Suggerimenti per la sostenibilità

Acqua

Art. 12 - Indicazioni specifiche per le singole Aree

Ai fini di una maggiore tutela degli acquiferi, in caso di realizzazione di opere edili o di ingegneria o comunque di trasformazione del territorio, si prescrive di adottare, durante la fase di cantiere, opportune cautele e dispositivi per evitare interferenze con il sottosuolo, incremento di solidi sospesi e apporto di inquinanti alla risorsa idrica nel rispetto del D. Lgs.

152/2006, parte III e della LRT 20/2006.

Interventi sul patrimonio edilizio esistente

Negli interventi di riqualificazione sul patrimonio edilizio esistente o di ristrutturazione urbanistica che comportano l’ampliamento delle volumetrie esistenti devono essere adottate soluzioni tecniche di contenimento dei consumi idrici anche attraverso la predisposizioni di reti

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Aspetto

ambientale Argomento Suggerimenti per la sostenibilità

duali per il recupero delle acque piovane per usi irrigui o non connessi ad esigenze igienico sanitarie, compatibilmente con le condizioni di fattibilità geomorfologica, idrologica e sismica del territorio interessato, nonché l’adozione di sistemi di contenimento dei consumi idrici che dovranno essere individuate nell’ambito del Regolamento Edilizio (es. cassette di scarico dei wc a doppio pulsante, rubinetterie dotate di sistemi di contenimento dei consumi con diffusori, riduttori di flusso o interruttori di flusso, etc…).

Cambio di destinazione d’uso degli edifici residenziali

Nell’ambito della stipula delle convenzioni connesse al cambio di destinazione d’uso a fini turistico ricettivo di tipo “albergo diffuso”, il richiedente si impegna a predisporre tutti i sistemi utili al contenimento dei consumi idrici, tra cui dotazioni impiantistiche adeguate e sistemi di raccolta e recupero delle acque piovane (reti duali per il recupero delle acque piovane per usi irrigui o non connessi ad esigenze igienico sanitarie) compatibilmente con le condizioni di fattibilità geomorfologica, idrologica e sismica del territorio interessato. Dovranno inoltre essere privilegiati sistemi costruttivi a secco.

Piscine

In fase di richiesta di autorizzazione alla realizzazione di piscine, ai fini di una maggiore sostenibilità ambientale nei vari contesti, devono essere adottate soluzioni tecniche mirate a ridurre i consumi idrici ed energetici per la gestione delle vasche. Occorre a tal fine predisporre opportuni teli di copertura delle piscine per evitare dispersioni termiche notturne ed evaporazione delle acque in caso di inutilizzo. Eventuale illuminazione interna alla vasca deve essere del tipo a led. Infine in caso di piscine riscaldate, occorre privilegiare il ricorso a soluzioni tecnologiche che consentano di ridurre i consumi energetici per il riscaldamento dell’acqua.

In caso di realizzazione di piscine all’interno delle aree del Parco delle Alpi Apuane dovranno essere rispettati i disposti del Piano del Parco delle Alpi Apuane e dovrà essere rispettata la normativa specifica relativa a questa tipologia di intervento dettata dal Consiglio del Parco, attuando i disposti delle Delibera di CD n. 58 del 27/12/2012 e n. 46 del 27/09/2010.

Ai fini del contenimento delle condizioni di rischio per l’emergenza idrica, nelle aree considerate a rischio quali l’Utoe Fabbriche di Sotto e Aleva, la fattibilità della realizzazione delle piscine viene condizionata oltre che al rispetto delle condizioni di rischio geomorfologico, idraulico e sismico anche alla possibilità di alimentare la vasca con acque non provenienti da pubblico acquedotto, al fine di non aggravare le condizioni di emergenza idrica che possono verificarsi nel periodo estivo.

Aree a verde attrezzato

Gli interventi inerenti la realizzazione di aree a verde pubblico o privato, devono prevedere opportuni sistemi di raccolta delle acque piovane al fine del loro recupero a fini irrigui, compatibilmente con le condizioni di compatibilità sotto il profilo geomorfologico, idraulico e sismico.

Aree produttive

Al fine del contenimento dei consumi idrici, per l’intervento destinato ad ospitare le attività di servizio al sistema produttivo esistente si prevede di realizzare reti duali che consentano di alimentare la rete antincendio e quella di innaffiamento del verde separate rispetto alla rete acquedottistica.

Suolo Interventi sul patrimonio edilizio esistente

Nella previsione di nuovi insediamenti del terziario o produttivi e in caso di trasformazione degli insediamenti esistenti per tutte le destinazioni d’uso comportanti la realizzazione di nuove opere di urbanizzazione anche soggette a piano attuativo, devono essere adeguatamente considerate e soddisfatte le esigenze del servizio di gestione dei rifiuti urbani e speciali.

A tal fine devono essere individuati adeguati spazi per l’organizzazione dei servizi di raccolta differenziata, non solo destinati ad ospitare le isole ecologiche (intese come insiemi di contenitori per la raccolta anche in forma differenziata dei rifiuti o di campane e cassonetti) ma anche a predisporre adeguati spazi di manovra per i mezzi che effettuano la raccolta. In caso di piani attuativi il dimensionamento delle aree di conferimento dei rifiuti deve essere fatto in base alla stima delle quantità e delle caratteristiche dei rifiuti prodotti dalle funzioni insediate e la loro incidenza sul sistema di raccolta dei rifiuti esistente.

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Aspetto

ambientale Argomento Suggerimenti per la sostenibilità

Cambio di destinazione d’uso degli edifici residenziali

In tutto il territorio comunale, nell’ambito della stipula delle convenzioni connesse al cambio di destinazione d’uso a fini turistico ricettivo di tipo

“albergo diffuso”, il richiedente si impegna a mettere in atto, per tutta la durata della convenzione o atto unilaterale d’obbligo, sistemi gestionali per agevolare gli utilizzatori delle strutture ricettive ad effettuare la raccolta differenziata, fornendo loro l’occorrente (cestini in numero adeguato e/o sacchi in base alle indicazioni fornite dal gestore) nonché tutte le informazioni necessarie ad identificare in modo corretto la tipologia dei rifiuti per la effettuare una corretta selezione e le modalità di conferimento alle campane, indicandone la posizione e la tempistica di ritiro.

Energia Insediamenti esistenti

Negli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente o di ristrutturazione urbanistica che comportano l’ampliamento delle volumetrie esistenti devono essere favorite soluzioni tecniche di contenimento dei consumi energetici degli edifici, privilegiando dove possibile il ricorso a fonti rinnovabili di energia (solare termico, fotovoltaico, biomasse). Per quanto riguarda il solare termico ed il fotovoltaico i pannelli devono essere integrati nelle falde inclinate dei tetti ed eventuali serbatoi o inverter devono essere collocati non in vista bensì all’interno dell’edificio. E’ fatto divieto di istallare impianti fotovoltaici a terra in tutto il territorio comunale, ai sensi dell’art 7 della LRT 11/2011. In caso di ricorso alla fonte energetica delle biomasse deve essere privilegiata l’istallazione di stufe a pellet o cippato con un rendimento

>80%, e di termo-camini chiusi rispetto a quelli aperti.

In ogni caso dovranno essere adottati sistemi di contenimento dei consumi energetici, attraverso l’aumento dell’isolamento termico degli edifici nonché di scelte tecnologiche e/o impiantistiche adeguate che verranno ulteriormente dettagliate nel Regolamento Edilizio.

In caso di interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente che comportano la realizzazione di opere di urbanizzazione pubblica il RU prevede l’impiego di sistemi di illuminazione ad alta efficienza ed a basso impatto luminoso.

Paesaggio, flora, fauna ed elementi della cultura

Per la lettura dei suggerimenti peruna migliore sostenibilità ambientale degli interventi inerenti l’aspetto del paesaggio e dell’ambiente naturale si rimanda alla lettura del capitolo 5 dello studio di incidenza.

In relazione all'aspetto della sicurezza dei cittadini, l’introduzione della normativa sulla tutela del territorio sotto il profilo del rischio geologico, idraulico e sismico garantisce in modo pieno la sicurezza dei cittadini come migliore forma di prevenzione dagli effetti degli eventi calamitosi, siano essi sismici o legati al regime delle precipitazioni. Il RU inoltre non prevede l’insediamento di aziende sottoposte alla direttiva Seveso 2 della Comunità Europea e anche le previsioni inerenti lo settore produttivo sono assai limitate. In ragione degli elementi sopra menzionati non si ritiene che il RU di Fabbriche di Vallico possa introdurre nel territorio comunale ulteriori elementi di rischio per la salute umana rispetto a quelli attuali.

Gli interventi specifici del RU sono emersi durante il processo di partecipazione che ha avuto luogo nel corso del 2009 finalizzato al coinvolgimento della cittadinanza nel processo di formazione del Regolamento Urbanistico. Il processo di partecipazione infatti aveva l’obiettivo di raccogliere le manifestazioni di interesse, verificare la fattibilità delle proposte, comunicare e discutere pubblicamente le decisioni prese in merito alle varie proposte pervenute, illustrare gli obiettivi del Regolamento del RU.

Questo tipo di interventi, come quello relativo al nucleo del Fornione o quello inerente l’agriturismo Cornali nascono da manifestazioni di interesse dei soggetti privati o commerciali che operano sul territorio. Le proposte pervenute al comune riguardano in questo caso specifiche aree in cui i promotori già operano e hanno sviluppato la loro attività. Per questa tipologia di interventi non è possibile dunque valutare alternative localizzative, poiché è proprio in quelle aree che i promotori delle iniziative concentrano i propri interessi economici ed in cui hanno già investito risorse.

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Altri interventi nascono dall’iniziativa pubblica, come quelli inerenti l’istituzione del Parco della Dogana e quello inerente il nucleo del Piastrone, che costituiscono i luoghi deputati dalla Pubblica Amministrazione alla creazione di poli di attrazione culturale o ricreativa destinati alla fruizione pubblica, la cui localizzazione nasce dalla presenza di aree pubbliche con destinazione di attrezzature pubbliche esistenti che debbono essere riqualificate e per le quali è necessario ripristinare la funzionalità. Anche per queste iniziative non è possibile individuare possibili alternative dal momento che riguardano attrezzature pubbliche esistenti.

1. CONCLUSIONI

Si riporta nel seguito la matrice di sintesi della valutazione dei potenziali effetti ambientali legati all’attuazione della Variante. Si fa presente che su dieci matrici prese in esame in sei sono attesi effetti molto positivi (Acqua, Suolo, Sistema sociale e salute umana, Sistema economico e Paesaggio, flora, fauna ed elementi della cultura, Beni materiali e patrimonio edilizio), in una matrice sono attesi effetti debolmente positivi (Trasporti e infrastrutture) mentre in tre matrici gli effetti attesi sono stati valutati non significativi (Aria, Energia e Clima).

Aspetto ambientale Valutazione

Acqua

Aria Non Significativo

Suolo

Energia Non Significativo

Clima Non Significativo

Sistema sociale e salute umana Sistema economico

Paesaggio, flora, fauna ed elementi della cultura Trasporti e infrastrutture

Beni materiali e patrimonio edilizio

Ai fini del miglioramento delle prestazioni ambientali del RU si consiglia la Pubblica Amministrazione tenuta all’approvazione del piano di integrare nelle NTA il più alto numero di misure di mitigazione contenute nella Matrice dei suggerimenti per la sostenibilità.

Il Piano di monitoraggio

L’art. 29 della LRT 10/2010 impone l’obbligo di effettuare il monitoraggio del Piano sottoposto a Vas al fine di verificare nel tempo gli impatti significativi derivanti dalla sua attuazione e contemporaneamente verificare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati nel piano stesso. Le attività di monitoraggio devono costituire parte integrante del Rapporto Ambientale.

All’interno del Rapporto Ambientale vengono definite pertanto nel dettaglio le modalità di raccolta dei dati e di elaborazione degli indicatori necessari alla valutazione degli impatti, la periodicità della produzione di un rapporto illustrante i risultati della valutazione degli impatti e le misure correttive da adottare.

Come stabilito nell’art. 6 il monitoraggio degli effetti ambientali e dell’efficacia del piano verrà effettuata con cadenza biennale a partire dalla data di approvazione della presente Variante. Il monitoraggio ambientale del RU verrà effettuato a cura dell’ufficio tecnico comunale con risorse proprie. Alla scadenza del termine sopra stabilito l’ufficio tecnico comunale, nell’ambito della relazione di monitoraggio, produrrà una sezione specifica dedicata al monitoraggio degli effetti ambientali del piano. Questa consisterà in una relazione sintetica in cui vengono raccolti i dati inerenti gli indicatori elencati nella tabella soprastante, confrontando i dati raccolti con i trend registrati nella fase di inquadramento del presente documento. Il documento dovrà contenere una valutazione sintetica rispetto all’influenza che l’attuazione del RU ha avuto sui trend registrati, identificando eventualmente la necessità di apportare modifiche/aggiustamenti alla disciplina contenuta nel RU al fine di migliorare le prestazioni ambientali del piano stesso. Dei risultati del monitoraggio verrà data adeguata comunicazione alla cittadinanza attraverso la pubblicazione del documento di monitoraggio sul sito web istituzionale del comune e dell’autorità competente.

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