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Vieni con noi Ti promettiamo fatica, sudore e una città più pulita! Not on my wall

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Academic year: 2022

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Vieni con noi

Ti promettiamo fatica, sudore… e una città più pulita!

Not on my wall

Piccola guida di come cancellare il

vandalismo grafico

(2)

Premessa:

questo manualetto vuole essere di ausilio ai privati cittadini che decidono di ripulire le pareti o le superfici del proprio condominio imbrattate da quello che viene comunemente definito

“vandalismo grafico”, ovvero tutte quelle scritte, tag, segni, ghirigori che qualcuno ha fatto, non richiesto, su muri o oggetti di proprietà privata.

Per la nostra città, Bologna, dove il problema è recrudescente, la Pubblica Amministrazione ha stabilito regole di comportamento generali, scaturite in un protocollo di comportamento sottoscritto tra il Comune di Bologna e la Soprintendenza per i Beni Culturali in data 22 febbraio 2014 (PG. N. 57651/2014)

Per gli aspetti pratici sono state stese linee guida d’intervento previste dal documento di cui al PG 202684 del 10/07/2014, reperibile sul sito del Comune al seguente link:

http://comunita.comune.bologna.it/istruzioni-la-procedura-della-rimozione-del-vandalismo-grafico.

E la pubblicazione del Ministero per i beni e le attività culturali (D.R. emilia romagna)

“contro il vandalismo grafico” Il centro storico di Bologna: sperimentazione e linee guida.

Tuttavia il cittadino proprietario alle volte si trova spesso in difficoltà spicciole ad eseguire materialmente le rimozioni e le ripuliture. Per aiutare i volonterosi, noi del gruppo No Tag Porto Saragozza, forti dell’esperienza di ripulitura di migliaia di metri quadri di superfici varie abbiamo steso questo piccolo manuale di consigli pratici. Ci auguriamo vi possa essere di qualche utilità.

Nomenclatura:

supporto = la superficie che è stata oggetto di vandalismo.

Tag = imbrattamento vandalico

Sverniciatore: prodotto chimico atto a rimuovere il tag

Rimotore: prodotto chimico atto a rimuovere il tag da intonaci e pietra.

Rimozione: l’azione di cancellare il tag dal supporto Materiali per la rimozione.

Gli sverniciatori e i rimotori che aiutano a ripulire i supporti dai tag sono prodotti chimici ideati appositamente. In genere hanno un grado di tossicità e di aggressività piuttosto bassi e sono di libera vendita, tuttavia raccomandiamo SEMPRE di utilizzare i MEZZI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI, che sono: GUANTI, OCCHIALI ed eventualmente MASCHERINA, perché anche un piccolo buschino di materiale innocuo che finisce in un occhio può provocare fastidi o addirittura lesioni; oppure si può scoprire di essere allergici a un componente di questi prodotti, quindi a scopo precauzionale è meglio evitarne il contatto. Infine, inalare qualunque cosa che non sia aria pura di montagna può essere nocivo.

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L’approccio corretto è quello che affronta chi deve smacchiare un tessuto privo dell’etichetta, (quindi non sapendo com’è composto) da una macchia che non si sa cosa l’abbia prodotta.

In pratica si effettuano piccole prove, con prudenza, utilizzando per primo il prodotto meno aggressivo, andando poi a utilizzarne uno più aggressivo in caso di insuccesso. In seguito l’esperienza consentirà magari di saltare i primi passaggi e usare subito il prodotto e la tecnica giusta.

Non è raro che una rimozione fatta con abilità, cura, e un poco di fortuna, riporti il supporto in condizioni che non necessita di una successiva nuova verniciatura. (non è proprio come nuovo, ma certamente più decente di prima!)

Quando rimuovere un tag:

il tag va rimosso IL PRIMA POSSIBILE. Oltre all’azione psicologica nei confronti del vandalo il quale vorrebbe che il suo messaggio persistesse il più a lungo possibile, ci sono ben più valide ragioni pratiche. Qualunque cosa noi utilizziamo per scrivere necessita di un “tempo tecnico” per reagire chimicamente e diventare, se non indelebile, persistente.

Questo vale ancor più per i prodotti vernicianti, quindi: PRIMA CANCELLIAMO, PIU’ SARA’ FACILE CANCELLARE, come per una macchia su di un abito.

Tuttavia le temperature molto basse (in genere inferiori ai 5 gradi) e quelle molto alte (più di 30 gradi, e anche l’esposizione in pieno sole del supporto) rendono meno efficaci i prodotti.

In sostanza, siamo già arrabbiati perché dobbiamo cancellare un atto vandalico, non rendiamolo anche oggettivamente penoso lavorando in condizioni disagiate.

Perché rimuovere un tag:

Se possediamo la vernice per sovra verniciare viene spontanea la domanda: perché perdere tempo per cancellare?

Sui muri e sulle superfici opache e porose è INDISPENSABILE cancellare. La diversa lucentezza tra il supporto e il tag renderà questo ultimo sempre leggibile in trasparenza o guardando in controluce.

Non ultimo la vernice attaccherà male sul tag e si sfoglierà molto presto o magari, dopo alcuni anni, se decideremo che il muro va riverniciato, trovare sovrapposti molti strati di vernici di diversa natura renderà il lavoro dell’artigiano molto più difficile e quindi più costoso. (e siete sempre voi a pagare!)

Discorso diverso è per le serrande dei negozi. Verniciare sopra il tag può essere possibile e certamente più rapido che rimuovere. Se si dispone della vernice uguale a quella originale e la serranda non è rovinata dal tempo è sufficiente ricoprire solo la zona imbrattata. In questi casi consigliamo una leggera passata di carta vetrata per opacizzare leggermente le zone imbrattate per fare in modo che il tag non si legga ancora se si guarda in controluce.

Le serrande zincate invece (sono quelle che non sono mai state verniciate) sono molto facili da ripulire, perché la zincatura rende difficile l’aggrapparsi della vernice al supporto. Suggeriamo perciò di cancellare il tag dalle serrande zincate e NON riverniciare. Sarà più facile ripulire un nuovo atto vandalico.

Nelle tabelle che troverete più avanti sono indicati, in ordine di aggressività, i differenti prodotti chimici, nonché la loro compatibilità con il supporto.

Dette tabelle sono frutto delle nostre esperienze, perciò certamente non esaustive. Si riferiscono sovente a prodotti specifici, di marche e sigle ben definite. Lungi da noi la volontà di pubblicizzare dei prodotti o dei marchi: sostanze equivalenti possono andare benissimo, semplicemente non ci è capitato di poterle/doverle testare. A maggior ragione leggete bene le istruzioni del fabbricante.

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Oltre ai supporti, che impareremo a riconoscere, dobbiamo imparare a riconoscere con che cosa è stato fatto il tag (non avete idea di quanti prodotti possono essere utilizzati dai vandali per fare dei danni) anche per questi cercheremo di dare un elenco, ancora certamente non esaustivo, e fornire alcuni elementi per poterli distinguere.

Incrociando i supporti con il relativo tag dovrebbe essere possibile affrontare la rimozione con il prodotto più adatto, e quindi avere successo nella nostra opera.

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Attrezzature:

anche per le attrezzature riteniamo utile dare alcuni suggerimenti e un minimo di nomenclatura.

Troverete i nomi corredati anche di fotografie perché un’immagine vale più di mille parole.

Non è necessario avere tutto, sovente certi attrezzi sono in alternativa, potrete scegliere quelli più reperibili o con i quali vi trovate meglio.

L’attrezzatura “di minima” è contrassegnata con *

*guanti Non utilizzate quelli da cucina:

diluenti e rimotori li sciolgono quasi sempre. I guanti vanno acquistati dal ferramenta.

*guanti La migliore protezione la danno i

guanti in nitrile (non in lattice) usa e getta.

Sono venduti in confezioni da 100 pezzi una confezione costa

mediamente come un paio di guanti da lavoro e quelli che restano sono ottimi per le pulizie di casa o in cucina.

*occhiali Servono per riparare da qualche

schizzo, sceglieteli leggeri e comodi.

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Mascherina per polvere

Sono usa e getta.

*Mascherina con filtro

Quelle con filtro sono indicate quando si usano prodotti molto volatili, cioè che evaporano in fretta e che sono riconoscibili per il forte odore.

Sono i diluenti, gli sverniciatori, e alcuni tipi di rimotori.

*spugne Con i diluenti si deteriorano molto

in fretta: acquistate le più economiche.

*spugne Oppure, nei negozi specializzati,

potete trovare spugne abrasive professionali. Colori diversi, in genere, corrispondono a capacità abrasiva differente, analogamente alla “grana” della carta vetrata.

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*Spatolina o raschietto

*Pennello piccolo

Cm 1x4

Spazzolino con setole inox

Spazzolino con setole nylon

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Spazzolino con setole in ottone

Paglietta abrasiva

ATTENZIONE: vuole finissima e di acciaio inox. È quella per il

restauro dei mobili che si acquista nei negozi specializzati

*Spazzola da bucato

*Spazzolino da denti usato

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*Spruzzino Riciclate quelli dei prodotti per la pulizia della casa

*contenitori È bene averne sempre 2 o 3 con se

per metterci dentro un poco di materiale, un pennello sporco ecc.

Riciclate i contenitori usa e getta dei prodotti alimentari quali yogurt, mozzarelle ecc.

ATTENZIONE!

Ricordate di indossare abiti che si possano sporcare, il che avverrà puntualmente.

Se si sono macchiati di prodotto o di vernice mista a prodotto vanno lavati immediatamente dopo l’uso, torneranno puliti.

Se invece aspettate qualche giorno, è molto probabile che le macchie, seccandosi, diventino quasi indelebili.

Per finire saranno utili anche:

*Carta per proteggere il pavimento

Usate la pubblicità che trovate in buchetta: chili e chili di carta che in genere va buttata.

*Sacchi per l’immondizia

Tutti i sottoprodotti dell’opera di rimozione vanno nella

INDIFFERENZIATA

*Scorta di acqua

Una o due bottiglie da acqua minerale vuote che riempirete di acqua del rubinetto

*Un secchio grande

Dove ammucchiare il tutto senza paura di lasciare sporco in giro

* stracci In cotone. Un vecchio lenzuolo o

vecchi strofinacci da cucina.

Dopo andranno buttati.

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Cominciamo a riconoscere i supporti:

muro a intonaco civile verniciato

Sono i più comuni, leggermente porosi, opachi.

Muro in pietra a vista

Molto poroso si pulisce con difficoltà. A volte si è costretti ad asportare un sottile (0.5, 1 mm strato di mattone a forza di spazzola.

Muro o cornice in marmo

Più o meno poroso si pulisce con difficoltà.

Sono necessarie

numerose passate. Dopo si può proteggere con cera adatta ai pavimenti in marmo.

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Muro in cemento grezzo

Porta o superficie verniciata a smalto industriale

Verniciata a forno la vernice è robustissima e in genere si ripulisce molto bene

Porta o superficie verniciata con smalto ad acqua

Il supporto è

leggermente opaco, sensibile all’acqua.

Purtroppo di solito un poco di alone resta.

Porta con legno a vista protetto con flatting

Lucido e “vetroso”

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Porta con legno a vista protetto con impregnante

Opaco, sembra trattato a cera

Porta con legno non protetto

Assorbe le vernici del vandalo. La rimozione risulta grossolana, dopo potrebbe essere

necessaria una carteggiatura e una protezione almeno con impregnante.

Serranda solo zincata

Si pulisce abbastanza bene, soprattutto se il graffito è fresco.

Conviene NON verniciarla perché i graffiti si

puliscono più facilmente dalla superficie zincata che da quella verniciata

Serranda verniciata a

Si può riverniciare senza rimuovere. Se si possiede

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Serranda verniciata con smalto ad acqua

Il supporto è

leggermente opaco, sensibile all’acqua. in genere dopo la rimozione la scritta rimane un poco leggibile.

Inutile insistere, se necessario occorre riverniciare.

Cartello passo carraio

PRIMA DI PROVARE LEGGERE LE NOTE a pag.19

Carrozzeria veicolo

NON DISPERATE SI OTTENGONO BUONI RISULTATI

LEGGERE LE NOTE a pag.18

Vetro Ceramica piastrelle

Cominciare provando l’alcool fino al diluente Nitro, evitando

l’acquaragia perché

“unge” pulisce bene la superficie ma la lascia unta costringendo a una ulteriore opera di pulizia

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Per gli “arredi urbani” e in genere per tutto quello che non è di vostra proprietà ricordiamo che è indispensabile farsi rilasciare l’autorizzazione dalla ditta o ente proprietario.

In genere saranno lieti che qualcuno li mantenga puliti in vece loro, tuttavia ottenere l’autorizzazione sarà lungo e difficile, la burocrazia regna sovrana.

Colonnina Tper OCCORRE

AUTORIZZAZIONE

Sono robuste verniciate

“a forno” o con vernice bi-componente,

tuttavia vanno ripulite con prudenza per non renderle opache

Cabina telefonica OCCORRE

AUTORIZZAZIONE

Sulle parti trasparenti NON usare i diluenti o sverniciatori altrimenti diventano opache:

usare solo ALCOOL denaturato.

Colonnina servizi telefonici

OCCORRE

AUTORIZZAZIONE

Sulle parti trasparenti NON usare i diluenti:

solo ALCOOL, se sono in materiale plastico NON usare DILUENTI O SVERNICIATORI, hanno la tendenza a sciogliere il supporto.

(15)

Cestino rifiuti pubblici OCCORRE

AUTORIZZAZIONE

In genere reggono bene anche i diluenti

Cassonetto rifiuti OCCORRE

AUTORIZZAZIONE

In genere reggono bene anche i diluenti

Parti fuori terra delle isole ecologiche OCCORRE

AUTORIZZAZIONE

Sono di acciaio inossidabile

Reggono qualunque prodotto.

ATTENZIONE: RICORDIAMO CHE I GIOCHI PER L’INFANZIA CHE SONO PRESENTI NEI LUOGHI PUBBLICI NON VANNO TOCCATI, NEMMENO PER RIPULIRLI, SE NON DA PERSONALE AUTORIZZATO.

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Tag:

quando non basta guardare per riconoscere il materiale con cui è stato fatto il vandalismo, si provano i prodotti a disposizione in una piccola superficie di qualche cm quadrato seguendo la tabella seguente.

Per i prodotti contrassegnati con * occorre attendere qualche minuto (anche 30’ se è freddo, solo 5’ se siamo in estate) prima di vedere se il tag ha la tendenza a sciogliersi.

Alcool, acquaragia e diluente invece vanno usati per bagnare l’angolo di uno straccio e passati subito, prima che possano evaporare.

Vandalismo fatto con

descrizione Si scioglie se si prova con

gessetto Opaco, si

sfarina

passando sopra con il dito

Spugna a secco Spugna umida

Pastello a cera

Opaco o traslucido,

“ceroso”

Alcool Acquaragia Diluente nitro

Pennarello tipo scuola

Opaco sopra al muro, lucido su superficie lavabile.

Ha la tendenza a spandere e virare al blu

Alcool Acquaragia Diluente nitro Pennarello

indelebile

Opaco sopra al muro, lucido su superficie lavabile.

Ha la tendenza a spandere e virare al blu

Diluente nitro

*Stain remover

*3V3

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Pennarello a vernice

Lucido sopra al muro

Lucido su superficie lavabile In genere più largo del pennarello classico

Diluente nitro

*Stain remover

*3V3

*ECO 7 G

*sverniciatutto CIR

Spray nitro Lucido, con

contorni non sfumati

Diluente nitro

*Stain remover

*3V3

*ECO 7 G

*sverniciatutto CIR

Spray acrilico Lucido, anche

con contorni sfumati (bombolette apposite per

“artisti”)

Diluente nitro

*Stain remover

*3V3

*ECO 7 G

*sverniciatutto CIR

Vernice a pennello sintetica

Immagine di esempio al momento non disponibile:

In genere lucido sia sopra al muro che su superficie lavabile, ma esistono anche opache

Diluente nitro

*Stain remover

*3V3

*ECO 7 G

*sverniciatutto CIR

Vernice a pennello a base acqua

Immagine di esempio al momento non disponibile:

In genere lucido sia sopra al muro che su superficie lavabile, ma esistono anche opache.

(sono le vernici più moderne, che non usano diluenti)

In genere sono meno lucide delle

sintetiche, meno scivolose al tatto.

Passando energicamente uno straccio bagnato resta traccia della vernice sullo straccio.

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Prodotti da rimozione:

sono elencati in ordine crescente di aggressività, anche se l’aggressività può non essere sinonimo di efficacia. Inutile provare subito con il più aggressivo, potremmo espandere la macchia ed essere costretti a riverniciare quando se ne potrebbe fare a meno utilizzando il prodotto più adatto.

prodotto È raccomandato l’uso dei

guanti

È raccomandato l’uso mascherina a filtro

spugna a secco no no

Alcool denaturato no no

Acquaragia (o trementina) si no

Trielina (smacchiatore per abiti)

si si

Diluente nitro antinebbia si si

STAIN REMOVER 804 si no

Sverniciatore a secco 3V3 si si

ECO 7 G ( CIR ) si si

Sverniciatutto ( CIR ) si si

Come utilizzare i prodotti da rimozione:

Spugna a secco o inumidita con acqua:

• per rimuovere il gessetto dal muro: passare a secco con leggerezza la parte che “gratta” di una spugna da piatti in modo da rispettare il più possibile il muro stesso

• per rimuovere il gessetto da una superficie lavabile: passare la spugna da piatti umida.

Paglietta abrasiva: (attenzione! Ha la tendenza a lasciare la superficie satinata, perciò va usata su scritte molto vecchie o particolarmente difficili.

• Utile per rimuovere sui cassonetti dei pannoloni perché smaltati a fuoco: si stende il rimotore con il pennello, si lascia agire e poi si strofina leggermente. Rifinire con straccio asciutto.

piccole scritte sui muri a gesso o pennarello si usa a secco ed eventualmente dopo, se necessario, si effettua il ciclo con rimotore o alcool.

Alcool denaturato Acquaragia

Trielina

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• Su superficie lavabile: agire come sopra, facendo attenzione di non intaccare il supporto. Se si vede che il supporto “soffre”, (ovvero tende a venir via anche lui o diventare opaco, oppure si vedono evidenti tracce di vernice del supporto sullo straccio) interrompere l’operazione fino a completa evaporazione del solvente. Si dovrà attendere qualche minuto e ricominciare. Quando il tag sarà quasi scomparso, bagnare una maggiore quantità di straccio (usando sempre una parte pulita) e dare passate ampie, intervallate da momenti nei quali si attende che il solvente evapori per non danneggiare il supporto.

AGIRE SEMPRE CON UNA ZONA PULITA DELLO STRACCIO E’ FONDAMENTALE.

Se il supporto è plastica o smalto ad acqua potrebbe essere necessario accontentarsi e lasciare qualche “ombra” (sempre meglio di prima).

Se il supporto è vernice (arredo urbano, colonnina Tper o CARROZZERIA DI UN VEICOLO) si può provare a passare un polish da carrozzeria leggermente abrasivo, da lucidatura. In questi casi abbiamo ottenuto ottimi risultati.

Discorso tutto particolare i cartelli Passo Carraio rilasciati dal Comune. Sono molto delicati, le vernici con cui sono stampati sono molto sensibili ai diluenti e agli sverniciatori. Il timbro rosso si cancella facilmente anche con l’alcool. Suggeriamo di NON TOCCARLI SE SONO ANCORA LEGGIBILI.

Oppure agire solo nelle zone bianche, dove non c’è nulla di cancellabile, ma sempre con delicatezza e attenzione.

Qualora non siano più leggibili si può chiedere un duplicato al Comune, che lo rilascia A PAGAMENTO. Se mettete su un cartello passo carraio nuovo vi suggeriamo di farlo plastificare o di proteggerlo con una pellicola trasparente da vetri

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Rimotori

Sono prodotti specifici per superfici rugose o che assorbono, come i muri.

In genere sono a base di esteri acetali, perciò l’acqua che useremo nel risciacquo ha anche la caratteristica di INIBIRE l’azione del rimotore. Quindi cominciare l’azione di risciacquo solo quando riteniamo di avere ottenuto il risultato voluto, o di considerare che “meglio di così”…

Il risciacquo con acqua molto calda (60 – 80 gradi) o aiutandosi con una vaporella consente di raggiungere risultati molto migliori, ma siamo consapevoli che non sono sempre disponibili.

Stain remover 804N 3V3 ECO 7 G Sverniciatore*

* Vedi nota importante a pag. 25 Rimotore stain remover 804:

• si tratta di un gel, più denso di un diluente, che ha lo scopo di intaccare la vernice in modo da renderla solubile in acqua.

Si utilizza generalmente su muri a intonaco, e su pietra o marmo, ma può essere utilizzato anche su superfici lavabili se non verniciate. (es plastica. Se verniciate tenderebbe a rimuovere anche la vernice del supporto e quindi va utilizzato con la massima prudenza, se possibile fare una prova su una piccola parte poco visibile, oppure se si sa già che si procederà ad una successiva riverniciatura).

Si stende utilizzando un pennello piccolo, lasciando uno strato consistente (0.5 – 1 mm) sul tag evitando di estendersi più di tanto. Lo si lascia agire per 15 – 30 minuti a seconda della temperatura, quindi si comincia a passare con leggerezza lo spazzolino o la spugna abrasiva con movimenti rotatori o alternati “massaggiando” e cercando di rimuovere il solo tag e non la vernice del supporto.

La pasta di vernice che si forma può essere asportata grossolanamente aiutandosi con il raschietto, la spugna a secco o uno straccio, utilizzando nuovamente lo spazzolino e l’acqua solo per la rifinitura e il risciacquo.

Il supporto in genere è molto poroso e ha assorbito parte della vernice del tag. Può essere necessario insistere, ma con prudenza per non rimuovere tutta la verniciatura.

Sulla pietra e sul marmo si può insistere, magari con nuovi cicli gel – spazzolatura – sciacquo.

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Tag su muro a intonaco cementizio verniciato Stendere uno spesso strato di gel

Attendere 5 – 20 minuto secondo temperatura Con lo spazzolino rimuovere la vernice “massaggiando”

Si forma un “impasto” Che andremo a rimuovere con la spatola o spugna

Poi nuovamente spazzola e abbondante acqua Fino a ottenere un risultato simile alla foto che, una volta asciutto, potrà essere lasciato così o riverniciato

Se il tag è molto vecchio può essere necessario ripetere l’operazione più volte

State LEGGERI in modo da non togliere completamente lo strato di vernice! Sotto potrebbe apparire un tag ancora più vecchio.

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State LEGGERI in modo da non creare un solco che, essendo identico alla scritta, ne renderebbe visibile il “fantasma”

anche dopo riverniciato. Se il solco è piccolo si può tentare di riempirlo con il materiale che abbiamo asportato, se invece siete stati maldestri occorrerà un poco di stucco da muro

Ecco un risultato accettabile Ricordatevi di sciacquare BENE anche le colature

Attendere che il muro sia ben asciutto prima di dare la vernice. Se è uguale a quella originale del muro il risultato finale sarà PERFETTO E INVISIBILE.

Rimotore 3V3:

• il produttore lo definisce “a secco”, perché molto volatile, ma l’utilizzo consigliato dalla scheda è indicato per sverniciare completamente una superficie, rimovendo perciò TUTTI gli strati di vernice che troviamo sul supporto.

Noi invece abbiamo necessità di preservare il più possibile lo strato sottostante che poi andremo a ripristinare utilizzando il medesimo materiale e la medesima tinta, perciò NON è adatto a supporti già trattati con vernici sintetiche e smalti ad acqua: porterebbe via anche quello che vorremmo conservare.

È adatto perciò a muri in pietra a vista, cemento, marmo ecc., oppure su muri a intonaco civile verniciato.

Se si cancella un tag “tradizionale” si seguono le indicazioni del produttore, lasciando agire e poi spazzolando via la parte che il 3V3 ha sciolto. Spesso occorre ripetere l’operazione più volte.

Trova utilizzo anche per rimuovere i tag fatti con pennarello indelebile, ma occorre

(23)

prima dopo

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Rimotore ECO 7 G:

È molto adatto a muri in pietra a vista, cemento, marmo ecc., ma è efficace anche su muri a intonaco civile verniciato. Non ha la medesima efficacia per tutti i tipi di bomboletta: su alcune non è molto efficace, mentre su altre è insuperabile.

Se si cancella un tag “tradizionale” si seguono le indicazioni del produttore, lasciando agire e poi rimuovendo via la parte che il rimotore ha sciolto.

Su pietra e marmo acqua in abbondanza. Su intonaci verniciati pulire con spugna abrasiva (stare leggeri) e poi risciacquare abbondantemente.

Se si può disporre di acqua MOLTO CALDA 60° - 80° oppure di una vaporella, il risultato è ottimale, anche se spesso occorre ripetere l’operazione più volte per ottenere una rimozione completa.

Trova utilizzo anche per rimuovere i tag fatti con pennarello indelebile, ma occorre utilizzarlo in maniera particolare, come già indicato per il 3V3.

prima dopo

Una nota sugli sverniciatori:

ne esistono di più efficaci di altri, ma tutti vanno utilizzati con la massima prudenza perché tutti hanno la tendenza a togliere tutti gli strati di vernice presenti, fino a mettere a nudo il supporto. E’ facile fare danni.

Anche nei muri, pur togliendo il tag con molta facilità reagiscono con il supporto (intonaco ecc. e la successiva verniciatura, anche se effettuata con la vernice originale, potrà dare

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