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Tabella 1. Prevalenza del genere nel gruppo clinico e di controllo

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Academic year: 2021

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(1)

Cap. 3 Risultati

3.1 Analisi descrittive

3.1.1 Confronto tra campione clinico e di controllo per le variabili socio-demografiche . Il numero totale dei soggetti per l’attuale studio Ψ-FIELDS è di 528, di cui 315 del gruppo clinico e 177 del gruppo di controllo. Per valutare adeguatamente il matching sono stati confrontati i due gruppi per sesso, età ed educazione.

Tabella 1. Prevalenza del genere nel gruppo clinico e di controllo

(1) = gdl

Non vi sono differenze significative tra i due gruppi rispetto alla variabile genere.

Tabella 2. Confronto per età e anni di istruzione nel gruppo clinico di controllo.

Non emergono differenze significative per quanto concerne l’età e l’educazione tra il gruppo clinico e di controllo.

Tabella 3. Prevalenza dello stato civile nel gruppo clinico e di controllo

*p<.05 **p<.01 ***p<.001 (1)=gdl a = fisher Gruppo

Clinico

(N = 351 ) Controllo

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC

Maschi 126 (35.9%) 69 (39.0%) .48 .87 .60 - 1.27

Gruppo

Clinico Controllo

M DS M DS t Gdl p

Età 44.03 13.22 42.48 12.82 -1.28 526 .38

Anni di studio 11.23 4.02 11.53 3.57 .87 526 .19

Gruppo Clinico

(N = 351 )

Controllo

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC

Single 134 (38.2%) 27 (15.3%) 29.17*** 3.43 2.15 – 5.45

Separato 43 (12.3%) 6 (3.4%) 10.97** 3.97 1.66 – 9.53

Vedovo 14 (4%) 1 (.6%) 4.99*a 7.31 .95 – 56.05

Fidanzato 38 (10.8%) 51 (28.8%) 27.16*** .30 .18 - .47

Coniugato 122 (34.8%) 92 (52.%) 14.47*** .49 .34 - .71

(2)

Emerge una differenza significativa tra il gruppo clinico e di controllo rispetto allo stato civile: i pazienti sono in misura maggiore single, separati e vedovi; essere fidanzato o coniugato risulta un fattore protettivo.

3.1.2 Confronto tra il gruppo clinico e il gruppo di controllo per la familiarità

Tabella 4. Prevalenza della familiarità nel gruppo clinico e di controllo

***p<.001 (1)=gdl

Risulta un’associazione significativa tra la familiarità, sia specifica sia aspecifica, e l’appartenenza al gruppo clinico: i pazienti presentano più spesso un familiare di primo grado affetto da patologia psichiatrica rispetto ai controlli.

3.1.3 Confronto tra il gruppo clinico e il gruppo di controllo nello stile genitoriale Tabella 5. Differenza nella valutazione dello stile genitoriale tra gruppo clinico e controlli

***p<.001

Risulta una differenza significativa nei punteggi delle scale della Mops tra pazienti e controlli, ovvero i primi hanno punteggi più elevati su tutte le scale.

Gruppo Clinico

(N = 351 )

Controllo

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC Familiarità 140 (39.9%) 17 (9.6%) 51.64*** 6.24 3.62 Familiarità specifica 93 (26.5%) 5 (5.1%) 43.61*** 12.4 4.94 Familiarità aspecifica 62 (17.7%) 12 (6.8%) 11.56*** 2.95 1.54

Gruppo Clinico

M (DS)

Controllo

M (DS) t Gdl

M_Indifference 2.41 (3.96) .84 (1.85) -5.97*** 490

M_Abuse 2.75 (3.31) 1.24 (2) -6.29*** 490

M_Overcontrol 4.92 (3.02) 3.75 (2.74 -4.22*** 490

F_Indifference 3.72 (4.92) 1.71 (3.02) -5.55*** 482

F_Abuse 3.15 (3.81) 1.28 (2.05) -7.02*** 482

F_Overcontrol 3.80 (2.97) 2.60 (2.32) -4.9*** 482

(3)

3.1.4 Confronto tra gruppo clinico e di controllo rispetto al temperamento Tabella 6. Differenze nel temperamento tra il gruppo clinico e il gruppo di controllo

*p<.05 **p<.01 ***p<.001

Si riscontra una differenza significativa tra il gruppo clinico e il gruppo di controllo: i pazienti riportano punteggi medi più alti in HA e ST; più bassi in RD, P, C e SD; mentre non vi è nessuna differenza significativa rispetto a NS.

Gruppo Gruppo Clinico

M (DS)

Gruppo Controllo

M (DS) t Gdl

Novelty Seeking (NS) 18.85 (6.17) 19.03 (5.58) 3.25 489 Harm Avoidance (HA) 22.78 (6.96) 16.51 (6.25) -9.91*** 489 Reward Dependence (RD) 13.91 (3.90) 15.09 (3.92) 3.22** 489

Persistence (P) 4.21 (1.89) 4.61 (1.65) 2.46* 489

Self-directedness (SD) 23.79 (7.51) 30.01 (6.56) 9.53*** 489

Cooperativeness (C) 28.41 (6.57) 31.96 (5.97) 5.9*** 489

Self-transcendence (ST) 15 (6.88) 13.40 (6.38) -2.53* 489

(4)

3.2 Eventi precoci

3.2.1 Confronto tra gruppo clinico e gruppo di controllo rispetto agli eventi precoci.

Tabella 7. Prevalenza degli eventi precoci nel gruppo clinico e di controllo Gruppo

Clinico (N=351)

Controllo

(N=177) χ2 (1) OR 95% IC Almeno un evento precoce

Separazione padre Separazione madre Morte padre

Morte madre Abuso fisico Abuso sessuale Divorzio genitori Malattia bambino Percosse madre Percosse padre Percosse genitori Esp. sess. indesiderate

188 (53.6%) 46 (13.1%) 34 (9.7%) 23 (6.6%) 14 (4%) 28 (8%) 30 (8.5%) 25 (7.1%) 29 (8.3%) 58 (18.3%) 49 (15.7%) 77(24.3%) 50 (15.8%)

66 (37.3%) 9 (5.1%) 9(5.1%) 14 (7.9%) 2 (1.1%) 0 (0%) 0 (0%) 13 (7.3%) 7 (4%) 18 (10.3%) 13 (7.6%) 22 (12.6%) 2 (1.1%)

12.48**

8.11**

3.33 0.33 3.27 14.91***

16.04***

0.009 3.43 5.54*

6.48*

9.63**

25.53***

1.94 2.81 2 .81 3.63 - - .96 2.18 1.95 2.26 2.23 16.19

1.34-2.80 1.34-5.89 .93-4.27 .40-1.62 .81-16.17 - - .48-1.94 .93-5.09 1.11-3.43 1.19-4.30 1.33-3.73 3.89-67.43

* p<.05 ** p<.01 ***p<.001 (1) = gdl

È presente un’associazione statisticamente significativa tra l’aver vissuto almeno un

evento precoce e il gruppo clinico, il quale presenta più spesso eventi rispetto al gruppo di

controllo. Avere vissuto almeno un evento precoce aumenta di circa 2 volte il rischio di

(5)

psicopatologia. Risulta, inoltre, un’associazione statisticamente significativa tra l’aver vissuto separazione dal padre, abuso fisico, abuso sessuale, percosse da parte della madre, percosse da parte del padre, percosse dai genitori, esperienze sessuali indesiderate e il gruppo clinico;

anche in questo caso i pazienti presentano più spesso questi eventi rispetto ai controlli. Non ci sono differenze statisticamente significative tra i due gruppi per quanto riguarda la separazione dalla madre, la morte del padre e della madre, il divorzio dei genitori e le malattie da bambino.

Sono state successivamente condotte analisi, separatamente nei pazienti e nei controlli,

sul rapporto tra genere e l’aver vissuto almeno un evento precoce: non sono emerse differenze

statisticamente significative. Rispetto invece agli specifici eventi, risulta che tra i pazienti, i

maschi presentano meno spesso abusi sessuali rispetto alle femmine e la differenza è

statisticamente significativa, [χ

2

(1, 126) = 5.27, p = .02, OR=.33, IC= .12-.88]; inoltre i

pazienti maschi presentano meno spesso esperienze sessuali indesiderate rispetto alle

femmine e la differenza è statisticamente significativa, [χ

2

(1, 126) = 8.05, p = .005, OR=.34,

IC= .16-.73]. In entrambi i casi essere maschi si rivela un fattore protettivo. Nel gruppo di

controllo non risultano differenze di genere né rispetto all’aver vissuto almeno un evento

precoce e né rispetto agli specifici eventi.

(6)

3.2.2 Eventi precoci nelle diverse classi diagnostiche.

Sono stati effettuati confronti, rispetto alla presenza degli eventi precoci, tra le singole classi diagnostiche e il gruppo di controllo.

Tabella 8. Prevalenza degli eventi precoci nei pazienti con disturbi depressivi e nei controlli Gruppo

Dist. depressivo (N=78)

Controllo

(N=177) χ2 (1) OR 95% IC Almeno un evento precoce

Separazione padre Separazione madre Morte padre

Morte madre Abuso fisico Abuso sessuale Divorzio genitori Malattia bambino Percosse madre Percosse padre Percosse genitori Esp. sess. Indesiderate

35 (44.9%) 9 (11.5%) 9 (11.5%) 7 (9%) 2 (2.6%) 4 (5.1%) 4 (5.1%) 2 (2.6%) 7 (9%) 10 (14.7%) 9 (13.2%) 14 (20.6%) 7 (10.3%)

66 (37.3%) 9 (5.1%) 9 (5.1%) 14 (7.9%) 2 (1.1%) 0 (0%) 0 (0%) 13 (7.3%) 7 (4%) 18 (10.3%) 13 (7.6%) 22 (12.6%) 2 (1.1%)

1.30 3.43 3.43 .08 .72 9.22**

9.22**

2.23 2.62 .93 1.84 2.49 11.49**

1.36 2.43 2.43 1.14 2.30 - - .33 2.39 1.50 1.85 1.80 9.92

.79-2.35 .92-6.39 .92-6.39 .44-2.96 .31-16.65 - - .07-1.50 .81-7.07 .65-3.44 .75-4.56 .86-3.77 2-49.08

* p<.05 ** p<.01 ***p<.001 (1) = gdl

Non esistono differenze statisticamente significative tra pazienti con disturbi

depressivi e controlli rispetto all’aver vissuto almeno un evento precoce. Vi è invece

un’associazione tra l’abuso fisico, l’abuso sessuale e le esperienze sessuali indesiderate e il

(7)

gruppo dei pazienti con disturbi depressivi. Non risultano invece differenze statisticamente significative tra i gruppi rispetto alla presenza degli altri eventi.

Tabella 9. Prevalenza degli eventi nei pazienti con disturbi bipolari e nei controlli Gruppo

Dist. bipolare (N=42)

Controllo

(N=177) χ2 (1) OR 95% IC

Almeno un evento precoce Separazione padre

Separazione madre Morte padre

Morte madre Abuso fisico Abuso sessuale Divorzio genitori Malattia bambino Percosse madre Percosse padre Percosse genitori Esp. sess. indesiderate

26 (61.9%) 5 (11.9%) 2 (4.8%) 5 (11.9%) 3 (7.1%) 4 (9.5%) 3 (7.1%) 1 (2.4%) 3 (7.1%) 6 (15%) 5 (12.5%) 10 (25%) 7 (17.5%)

66(37.3%) 9 (5.1%) 9 (5.1%) 14 (7.9%) 2 (1.1%) 0 (0%) 0 (0%) 13 (7.3%) 7 (4%) 18 (10.3%) 13 (7.6%) 22 (12.6%) 2 (1.14%)

8.44**

2.63 .007 .64 5.50*

17.17***

12.81**

1.39 .79 .73 .99 3.97*

21.71***

2.73 2.53 .93 1.57 6.73 - - .30 1.86 1.53 1.73 2.31 18.34

1.36-5.46 .79-7.96 .19-4.48 .53-4.64 1.08-41.64 - - .03-2.42 .46-7.55 .56-4.16 .58-5.18 .99-5.39 3.69-92.25

* p<.05 ** p<.01 ***p<.001 (1) = gdl

È presente un’associazione statisticamente significativa tra l’aver avuto almeno un

evento precoce e il gruppo dei pazienti bipolari: tali soggetti riportano più spesso almeno un

evento precoce se confrontati con il gruppo di controllo. La presenza di un evento precoce

aumenta di oltre 2 volte il rischio di sviluppare disturbi bipolari. È stata inoltre rilevata

un’associazione statisticamente significativa tra l’aver vissuto la morte della madre, abuso

(8)

fisico, abuso sessuale, ed esperienze sessuali indesiderate, percosse dei genitori e il gruppo dei pazienti bipolari. Non risultano invece differenze statisticamente significative tra i gruppi per la presenza di: separazione padre, separazione madre, morte padre, divorzio genitori, malattia, percosse della madre, percosse del padre.

Tabella 10. Prevalenza degli eventi nei pazienti con disturbi d’ansia e nei controlli Gruppo

Dist. ansia (N=151)

Controllo

(N=177) χ2 (1) OR 95% IC Almeno un evento precoce

Separazione padre Separazione madre Morte padre

Morte madre Abuso fisico Abuso sessuale Divorzio genitori Malattia bambino Percosse madre Percosse padre Percosse genitori Esp. sess. Indesiderate

78 (51.6%) 19 (12.6%) 11 (7.3%) 7 (4.6%) 6 (4%) 10 (6.6%) 10 (6.6%) 14 (9.3%) 10 (6.6%) 24 (17.1%) 20 (14.4%) 33 (23.6%) 20 (14.3%)

66 (37.3%) 9 (5.1%) 9 (5.1%) 14 (7.9%) 2 (1.1%) 0 (0%) 0 (0%) 13 (7.3%) 7 (4%) 18 (10.3%) 13 (7.6%) 22 (12.6%) 2 (1.1%)

6.83**

5.86*

.68 1.45 2.76 12.1***

12.1***

.40 1.18 3.16 3.71 6.53*

20.68***

1.79 2.68 1.46 .55 3.62 - - 1.28 1.72 1.80 2.04 2.14 14.41

1.15-2.79 1.17-6.13 .59-3.64 .22-1.44 .72-18.21 -

-

.58-2.83 .63-4.64 .93-3.47 .97-4.27 1.18-3.88 3.30-62.83

* p<.05 ** p<.01 ***p<.001 (1) = gdl

(9)

È presente un’associazione statisticamente significativa tra l’aver avuto almeno un evento precoce e il gruppo dei pazienti con disturbi d’ansia: tali soggetti presentano più spesso eventi rispetto ai controlli. La presenza di eventi precoci aumenta di quasi 2 volte il rischio di sviluppare disturbi d’ansia. È stata inoltre riscontrata un’associazione statisticamente significativa tra l’aver vissuto separazione dal padre, abuso fisico, abuso sessuale, percosse dei genitori ed esperienze sessuali indesiderate e il gruppo dei pazienti con disturbi d’ansia. Non risultano invece differenze statisticamente significative tra i gruppi rispetto agli altri eventi.

Tabella 11. Prevalenza degli eventi nei pazienti con PTSD e nei controlli Gruppo

PTSD (N=13)

Controllo

(N=177) χ2 (1) OR 95% IC Almeno un evento precoce

Separazione padre Separazione madre Morte padre

Morte madre Abuso fisico Abuso sessuale Divorzio genitori Malattia bambino Percosse madre Percosse padre Percosse genitori Esp. sess. indesiderate

9 (69.2%) 4 (30.8%) 2 (15.4%) 0 (0%) 1 (7.7%) 2 (15.4%) 2 (15.4%) 1 (7.7%) 2 (15.4%) 6 (50%) 5 (41.7%) 7 (58.3%) 2 (16.7%)

66 (37.3%) 9 (5.1%) 9 (5.1%) 14 (7.9%) 2 (1.1%) 0 (0%) 0 (0%) 13 (7.3%) 7 (4%) 18 (10.3%) 13 (7.6%) 22 (12.6%) 2 (1.1%)

5.17*

12.53**

2.35 1.11 3.35 27.5**

27.5**

0.002 3.50 15.83***

14.67**

17.94***

12.93*

3.78 8.30 3.39 - 7.29 - - 1.05 4.41 8.72 8.68 9.73 17.3

1.12-12.77 2.13-32.17 0.65-17.65 - 0.61-86.26 - - 0.12-8.73 0.81-23.82 2.54-29.9 2.41-31.2 2.84-33.36 2.2-135.8

* p<.05 ** p<.01 ***p<.001 (1) = gdl

(10)

Risulta un’associazione statisticamente significativa tra avere vissuto almeno un evento precoce e il gruppo dei pazienti con PTSD, essi infatti riportano più spesso almeno un evento precoce rispetto ai controlli. La presenza di eventi precoci aumenta di quasi 4 volte il rischio di sviluppare PTSD. È inoltre presente un’associazione statisticamente significativa tra l’aver vissuto separazione dal padre, abuso fisico, abuso sessuale, percosse della madre, percosse del padre, precosse dei genitori ed esperienze sessuali indesiderate e il gruppo dei pazienti con PTSD. Non risultano invece differenze statisticamente significative tra i gruppi sulla presenza dei restanti eventi.

Tabella 12. Prevalenza degli eventi nei pazienti con DCA e nei controlli Gruppo

DCA (N=62)

Controlli

(N=177) χ2 (1) OR 95% IC Almeno un evento precoce

Separazione padre Separazione madre Morte padre

Morte madre Abuso fisico Abuso sessuale Divorzio genitori Malattia bambino Percosse madre Percosse padre Percosse genitori Esp. sess. indesiderate

34 (54.8%) 9 (14.5%) 6 (9.7%) 2 (3.2%) 0 (0%) 5 (8.1%) 7 (11.3%) 5 (8.1%) 5 (8.1%) 15 (28.8%) 8 (15.7%) 15 (28.8%) 12 (23.1%)

66 (37.3%) 9 (5.1%) 9 (5.1%) 14 (7.9%) 2 (1.1%) 0 (%0) 0 (%0) 13 (7.3%) 7 (4%) 18 (10.3%) 13 (7.6%) 22 (12.6%) 2 (1.1%)

5.8*

5.86*

1.64 1.61 0.70 14.57***

20.58***

0.03 1.62 11.11***

2.99 7.78**

33.32***

2.04 3.17 2 0.38 - - - 1.10 2.13 3.53 2.26 2.81 25.95

1.13-3.66 1.19-8.39 0.68-5.86 0.08-1.75 -

- -

0.37-3.24 0.65-6.97 1.63-7.66 0.88-5.80 1.33-5.95 5.58-120.5

* p<.05 ** p<.01 ***p<.001 (1) = gdl

(11)

Vi è un’associazione statisticamente significativa tra l’avere vissuto almeno un evento precoce e il gruppo dei pazienti con DCA, i quali presentano più spesso almeno un evento rispetto ai controlli. La presenza di eventi precoci aumenta di 2 volte il rischio di sviluppare DCA. È stata inoltre riscontrata un’associazione statisticamente significativa tra l’aver vissuto separazione dal padre, abuso fisico, abuso sessuale, percosse della madre, precosse dei genitori ed esperienze sessuali indesiderate e il gruppo dei pazienti con DCA. Non vi sono invece differenze statisticamente significative tra i gruppi per la presenza di: separazione madre, morte padre, morte madre, divorzio genitori, malattia e percosse del padre.

Tabella 13. Prevalenza degli eventi nei pazienti con psicosi e nei controlli Gruppo

Psicosi (N=34)

Controllo

(N=177) χ2 (1) OR 95% IC Almeno un evento precoce

Separazione padre Separazione madre Morte padre

Morte madre Abuso fisico Abuso sessuale Divorzio genitori Malattia bambino Percosse madre Percosse padre Percosse genitori Esp. sess. indesiderate

21 (61.6%) 5 (17.7%) 7 (20.6%) 3 (8.8%) 2 (5.9%) 5 (14.7%) 6 (17.6%) 3 (8.8%) 5 (14.7%) 5 (14.7%) 6 (19.35%) 7 (20.6%) 7 (20.6%)

66 (37.3%) 9 (5.1%) 9 (5.1%) 14 (7.9%) 2 (1.1%) 0 (0%) 0 (0%) 13 (7.3%) 7 (4%) 18 (10.3%) 13 (7.6%) 22 (12.6%) 2 (1.1%)

7.05**

4.26*

9.78**

0.03 3.64 26.66***

32.15***

0.09 6.14*

0.56 4.25 1.53 26.12***

2.71 3.21 4.84 1.12 5.46 - - 1.22 4.18 1.50 2.91 1.80 22.42

1.27-5.78 1-10.28 1.66-14.08 0.3-4.15 0.74-40.24 - - 0.33-4.53 1.24-14.08 0.51-4.37 1.01-8.38 0.07-4.63 4.42-113.65

* p<.05 ** p<.01 ***p<.001 (1) = gdl

(12)

Esiste un’associazione statisticamente significativa tra l’aver avuto almeno un evento precoce e il gruppo dei pazienti con psicosi. I pazienti psicotici presentano più spesso almeno un evento precoce rispetto ai controlli. La presenza di eventi precoci aumenta di 7 volte il rischio di sviluppare psicosi. È stata inoltre riscontrata un’associazione statisticamente significativa tra l’aver vissuto separazione dal padre, separazione dalla madre, abuso fisico e abuso sessuale, malattia ed esperienze sessuali indesiderate e il gruppo dei pazienti con psicosi. Non risultano invece differenze statisticamente significative tra i gruppi per la presenza di: morte padre, morte madre, divorzio genitori, percosse della madre, percosse del padre e dei genitori.

Gli stessi confronti, rispetto alla presenza di eventi precoci, sono stati effettuati tra i

pazienti con ogni specifica diagnosi e i pazienti con una diversa diagnosi; in ogni confronto

non sono emerse differenze significative

(13)

3.3 Eventi Recenti

3.3.1 Confronto tra gruppo clinico e di controllo rispetto agli eventi recenti

Sono valutate le differenze tra i due gruppi rispetto ai diversi tipi di eventi recenti, alla loro valutazione contestuale e di Paykel, e alla loro distribuzione temporale.

Tabella 14.Prevalenza eventi recenti nel gruppo clinico e nel gruppo di controllo

**p<.01 ***p<.001

(1)

= gdl

Risulta un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti e l’appartenenza al gruppo dei pazienti. Aver vissuto un evento recente aumenta di 5 volte il rischio d’insorgenza di psicopatologia. Inoltre i pazienti riportano più spesso eventi gravi e indipendenti rispetto ai controlli.

Figura 1 Prevalenza eventi recenti nel gruppo clinico

Gruppo Clinico

(N = 351 ) Controllo

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC

Almeno un evento 256 (72,9%) 61 (34,5%) 72.58*** 5.12 3.41 – 7.56

Evento Grave 159 (45%) 33 (18%) 36.12*** 3.61 2.34 – 5.57

Evento indipendente 118 (33.6%) 36 (20.3%) 10.04** 1.98 1.29 – 3.04

(14)

Figura 2 Prevalenza eventi recenti nel gruppo di controllo

In particolare risulta che i pazienti riportano più frequentemente rispetto ai controlli eventi recenti specifici, quali: problemi familiari e relazionali, χ

2

(1, 351) = 29.96, p =.001; OR

= 5.10, IC=2.71-9.59); problemi lavorativi e finanziari χ

2

(1, 351) = 10, p =.002; OR 2.97, IC=1.47 – 5.99; lutto χ

2

(1, 351) = 4.5, p=.034; OR=1.72, IC=1.03 – 2.87); abuso fisico/sessuale χ

2

(1, 351) = 8.85, p =.003; e altro (servizio militare, aborto..) χ

2

(1, 351) = 8.51, p = .004; OR=3.09, IC=1.39-6.58.

Tabella 15. Differenza nella valutazione degli eventi tra pazienti e popolazione generale:

***p<.001

Emerge una differenza significativa tra pazienti e controlli rispetto ai punteggi medi nelle valutazioni contestuali, quantità di minaccia, perdita e di aggiustamento, e per il peso di Paykel, maggiori nei primi.

Gruppo Clinico

M (DS)

Controlli

M (DS) t Gdl

Paykel 12.91 (10.91) 5.39 (8.61) -8*** 526

Quantità di Minaccia 1.75 (1.24) .71 (1.09) -9.83*** 526

Quantità di Perdita 1.75 (1.28) .80 (1.21) -8.19*** 526

Quantità di Aggiustamento 1.85 (1.29) .79 (1.17) -9.26*** 526

(15)

Figura 3 Distribuzione temporale eventi

Il tempo medio tra il verificarsi degli eventi e l’esordio dell’episodio psicopatologico per i pazienti è 3.45 mesi (DS=3.26), mentre quello che intercorre tra il verificarsi degli eventi e l’intervista per i controlli è 5.43 (DS=3.28) risultando tale differenza statisticamente significativa (t

(315)

= 3.68; p=.001). La gran parte degli eventi recenti nei pazienti è distribuita nei 3 mesi precedenti l’esordio dell’episodio psicopatologico, soprattutto nel primo, mentre nei controlli la distribuzione temporale degli eventi risulta più omogenea nell’anno precedente l’intervista.

3.3.2 Prevalenza degli eventi recenti nei pazienti in relazione a caratteristiche demografiche, temperamentali e stile genitoriale

Circa il genere, gli uomini, riportano meno spesso eventi recenti [χ

2

(1, 126) = 10.43, p=.001, OR = .45 IC=.28-73]; eventi gravi [χ

2

(1, 126) = 7.28, p=.007, OR = .54 IC=.34-84];

eventi indipendenti [χ

2

(1, 126) = 11.43, p=.001, OR = .42 IC=.26-.70].

Per quanto riguarda lo stato civile, i pazienti separati mostrano più spesso eventi gravi,

rispetto ai pazienti non separati [χ

2

(1, 93) = 9.69, p=.002, OR = 2.83 IC=1.44-5.58].

(16)

Rispetto alla familiarità, i pazienti con familiarità specifica riportano più spesso eventi recenti, rispetto ai pazienti senza familiarità [χ

2

(1, 93) = 9.24, p=.002, OR = 2.58 IC=1.38- 4.83; eventi gravi χ

2

(1, 93) = 4.64, p=.031, OR = 1.68 IC=1.04-2.71]; non risultano differenze rispetto a eventi recenti specifici.

Rispetto al temperamento i pazienti che riportano almeno un evento recente mostrano punteggi medi più alti in HA rispetto a pazienti che non presentano eventi [(M = 23.42, DS=6.69) versus (M=20.85, DS=7.43), t

314

=2.86, p=.004].

Uniche differenze significative nello stile genitoriale in relazione agli eventi sono emerse rispetto alla presenza o meno di abusi fisici /sessuali. Pazienti con esperienze di abuso fisico e/o sessuale mostrano punteggi più alti in M-indifference (M=6.0 DS=2.24) rispetto a pazienti che non presentano tale evento (M=2.24 DS=3.71) (t

315

= -3.65, p=.001); pazienti con abuso fisico e/o sessuale mostrano punteggi più alti in M_abuse (M=5.67 DS=4.56) rispetto a pazienti che non presentano tale evento (M=2.60 DS=3.17) (t t

315

= -3.56, p=.001); pazienti con abuso fisico/ sessuale mostrano punteggi più alti in F_Indifference (M=7.0 DS=5.45) rispetto a pazienti che non presentano tale evento (M=3.55 DS=4.84) (t

310

= -2.67, p=.008);

infine, pazienti con abuso fisico e/o sessuale mostrano punteggi più alti in F_abuse (M=(8.47 DS=5.79) rispetto a pazienti che non presentano tale evento (M=2.88 DS=3.48) (t

310

= -5.82, p=.001).

Nei controlli non sono emerse differenze significative rispetto alle suddette analisi.

(17)

3.3.3 Eventi recenti nelle diverse classi diagnostiche

Sono stati effettuati comparazioni, rispetto ai diversi tipi di eventi recenti e alla loro valutazione contestuale e di Paykel, tra le singole classi diagnostiche e il gruppo di controllo e tra le singole classi diagnostiche e pazienti con altre diagnosi.

Tabella 16. Prevalenza degli eventi recenti nel gruppo depressione e nei controlli

*p<.05 **p<.001 (1)=gdl a = fisher

Risulta un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti, gravi, indipendenti e l’appartenenza al gruppo depressione. Inoltre i pazienti con disturbi depressivi riportano più spesso rispetto ai controlli: problemi familiari-relazionali, lavorativi-finanziari e abuso fisico/sessuale.

Tabella 17. Differenza nella valutazione degli eventi tra gruppo depressione e controlli:

Gruppo D.Depressivi

M (DS)

Controlli

M (DS) t Gdl

Paykel 12.84 (10.46) 5.39 (8.61) -5.94*** 253

Quantità di Minaccia 1.85 (1.32) .71 (1.09) -6.65*** 253 Quantità di Perdita 1.86 (1.35) .80 (1.21) -6.18*** 253 Quantità di Aggiustamento 1.95 (1.36) .79 (1.17) -6.93*** 253

***p<.001

Gruppo D.Depressivi

(N = 78) Controlli

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC Almeno un evento 57 (73.08%) 61 34.46%) 32.47*** 5.16 2.86 – 9.28 Evento Grave 36 (46.2%) 33 (18.6%) 20.76*** 3.74 2.08 – 6.71 Evento indipendente 26 (33.3%) 36 (20.3%) 4.96* 1.95 1.07 – 3.55 Problemi familiari-relazionali 20 (25.6%) 12 (6.8%) 17.55*** 4.74 2.18 – 10.29

Lutto 15 (19.2%) 23 (13%) 1.66 1.59 .78 - 3.25

Problemi lavoro-finanziari 14 (17.9%) 10 (5.6%) 9.61** 3.65 1.54 – 8.86 Problemi salute personali 4 (5.1%) 5 (2.8%) .84 1.85 .48 – 7.12 Problemi salute dei familiari 4 (5.1%) 5 (2.8%) .84 1.89 .48 – 7.12

Abuso fisico/sex 3 (3.8%) 0 6.88*a - -

Incidenti 0 1 (.6%) .44 - -

Trasloco 1 (1.3%) 3 (1.7%) .06 .75 .07 – 7.35

Problemi giustizia 1 (1.3%) 0 2.27 - -

Altro (serv.militare,..aborto) 10 (12.8%) 8 (4.5%) 5.68* 3.1 1.17 – 8.21

(18)

Emerge una differenza significativa tra pazienti con disturbi depressivi e i controlli rispetto ai punteggi medi nelle valutazioni contestuali, quantità di minaccia, perdita e di aggiustamento, e per il peso di Paykel, maggiori nei primi

Non sono emerse differenze significative tra i pazienti con disturbi depressivi e pazienti con diversa diagnosi sia in relazione ai diversi tipi di eventi, sia rispetto alla valutazione di questi.

Tabella 18. Prevalenza degli eventi recenti nel gruppo bipolare e nei controlli

* p<.05 **p<.01 ***p<.001 (1)=gdl

Risulta un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti, eventi gravi, e l’appartenenza al gruppo bipolare, inoltre i pazienti con disturbo bipolare riportano più spesso rispetto ai controlli problemi familiari-relazionali. Non emerge nessun’altra associazione significativa rispetto agli altri eventi.

Gruppo Pz.Bipolare (N = 42)

Controlli

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC Almeno un evento 34 (80.95%) 61 (34.5%) 29.86*** 8.08 3.52 – 18.53 Evento Grave 17 (40.5%) 33 (18.6%) 9.18** 2.96 1.44 – 6.11 Evento indipendente 13 (31%) 36 (20.3%) 2.20 1.75 .83 – 3.71 Problemi familiari-relazionali 15 (35.7%) 12 (6.8%) 26.29*** 7.63 3.22 – 18.07

Lutto 8 (25.8%) 23 (13%) 1.02 1.57 .65 – 3.82

Problemi lavoro-finanziari 5 (33.3%) 10 (5.6%) 2.08 2.25 .72 – 6.99 Problemi salute personali 3 (7.1%) 5 (2.8%) 1.79 2.46 .61 – 11.54 Problemi salute dei familiari 3 (7.1%) 5 (2.8%) 1.79 2.64 .61 – 11.54

Abuso fisico/sex 0 0 - - -

Incidenti 1 (2.4%) 1 (.6%) 1.23 4.23 .26 – 70.06

Trasloco 1 (2.4%) 3 (1.7%) .89 1.14 .14 – 13.95

Problemi giustizia 0 0 - - -

Altro (serv.militare,..aborto) 6 (14.3%) 8 (4.5%) 5.41* 3.52 1.15 – 10.76

(19)

Tabella 19. Differenza nella valutazione degli eventi tra gruppo bipolare e controlli Gruppo

Pz. Bipolare M (DS)

Controlli

M (DS) t Gdl

Paykel 14.62 (12.07) 5.39 (8.61)*** -.19 217

Quantità di Minaccia 1.86 (1.09) .71 (1.09) *** -6.10 217 Quantità di Perdita 1.83 (1.14) .80 (1.21) *** -5.01 217 Quantità di Aggiustamento 1.95 (1.14) .79 (1.17) *** -5.82 217

***p<.001

Emerge una differenza significativa tra i pazienti con disturbo bipolare e i controlli rispetto ai punteggi medi nelle valutazioni contestuali, quantità di minaccia, perdita e di aggiustamento, e per il peso di Paykel, maggiori nei primi.

Confrontando pazienti con disturbo bipolare con altri pazienti, le stesse analisi non hanno mostrato differenze significative.

Tabella 20. Prevalenza degli eventi recenti nel gruppo ansia e nei controlli

*p<.05 ***p<.001 (1)=gdl

Risulta un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti, gravi, indipendenti e l’appartenenza al gruppo ansia. I pazienti riportano più spesso rispetto ai controlli problemi familiari-relazionali, lutto, problemi lavorati/finanziari, problemi di salute

Gruppo Pz.Ansia

(N = 151) Controlli

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC Almeno un evento 106 (70.2%) 61 (34.5%) 41.63*** 4.47 2.81 – 7.14 Evento Grave 66 (43.7%) 33 (18.6%) 24.29*** 3.38 2.06 – 5.56 Evento indipendente 55 (36.4%) 36 (20.3%) 10.56** 2.24 1.37 – 3.67 Problemi familiari-relazionali 32 (21.2%) 12 (6.8%) 14.57*** 3.69 1.82 – 7.47

Lutto 33 (21.9%) 23 (13%) 4.51* 1.87 1.04 – 3.35

Problemi lavoro-finanziari 20 (13.2%) 10 (5.6%) 5.67* 2.55 1.15 – 5.63 Problemi salute personali 12 (7.9%) 5 (2.8%) 4.35* 2.97 1.02 – 8.63 Problemi salute dei familiari 6 (4%) 5 (2.8%) .33 1.42 .42 – 4.76

Abuso fisico/sex 8 (5.3%) 0 9.61 - -

Incidenti 3 (2%) 1 (.6%) 1.36 3.56 .36 – 34.66

Trasloco 3 (2%) 3 (1.7%) .03 1.17 .23 – 5.91

Problemi giustizia 0 0 - - -

Altro (serv.militare,..aborto) 19 (12.6%) 8 (4.5%) 7.01* 3.04 1.29 – 7.16

(20)

personali e tale differenza è statisticamente significativa. Non emerge nessun’altra associazione significativa rispetto agli altri eventi.

Tabella 21. Differenza nella valutazione degli eventi tra gruppo ansia e controlli Gruppo

Pz. Ansia M (DS)

Controlli

M (DS) t Gdl

Paykel 12.60 (11.05) 5.39 (8.61) -6.50*** 326

Quantità di Minaccia 1.68 (1.26) .71 (1.09) -7.37*** 326 Quantità di Perdita 1.71 (1.33) .80 (1.21) -6.44*** 326 Quantità di Aggiustamento 1.79 (1.32) .79 (1.17) -7.32*** 326

***p<.001

Si riscontra una differenza significativa tra pazienti con disturbi d’ansia e i controlli rispetto ai punteggi medi nelle valutazioni contestuali, quantità di minaccia perdita e di aggiustamento, e per il peso di Paykel, maggiori nei primi.

Le stesse analisi condotte confrontando i pazienti con disturbi d’ansia con pazienti con

diversa diagnosi, non hanno mostrato differenze significative rispetto alla valutazione degli

eventi; rispetto a specifici eventi recenti i pazienti con altra diagnosi riportano più spesso,

problemi familiari e relazionali rispetto ai pazienti con disturbi d’ansia χ2 (1,200) = 4.63,

p=.031; OR 1.71, IC 1.04 – 2.79.

(21)

Tabella 22. Prevalenza degli eventi recenti nel gruppo Ptsd e nei controlli

*p<.05 **p<.01 ***p<.001 (1)=gdl a=Fischer

Si riscontra un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti, gravi, indipendenti e l’appartenenza al gruppo Ptsd. I pazienti con Ptsd riportano più frequentemente eventi recenti quali, lutto e incidenti, rispetto ai controlli; tale differenza è statisticamente significativa. Non vi sono differenze significative, rispetto ai diversi tipi di eventi, tra i pazienti con Ptsd e pazienti con diversa diagnosi.

Tabella 23. Differenza nella valutazione degli eventi tra gruppo Ptsd e controlli Gruppo

Ptsd M (DS)

Controlli

M (DS) t Gdl

Paykel 16.03 (6.23) 5.39 (8.61) -5.75*** 188

Quantità di Minaccia 2.54 (.66) .71 (1.09) -9.10*** 188

Quantità di Perdita 2.46 (.77) .80 (1.21) -7.09*** 188

Quantità di Aggiustamento 2.54 (.66) .79 (1.17) -8.62*** 188 p<.001

Si evidenzia una differenza significativa tra pazienti con Ptsd e i controlli rispetto ai punteggi medi nelle valutazioni contestuali, quantità di minaccia, perdita e di aggiustamento, e per il peso di Paykel, maggiori nei primi.

Gruppo Ptsd

(N = 13)

Controlli

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC Almeno un evento 13 100%) 61 (34.5%) 21.87***a 1.21 1.09 – 1.34 Evento Grave 9 (69.2%) 33 (18.6%) 17.99***a 9.81 2.85 – 33.82 Evento indipendente 6 (46.2%) 36 (20.3%) 4.68*a 3.35 1.06 – 10.60 Problemi familiari-relazionali 3 (23.1%) 12 (6.8%) 4.24 4.12 1 – 17.01

Lutto 6 (46.2%) 23 (13%) 10.29**a 5.73 1.77 – 18.58

Problemi lavoro-finanziari 1 (7.7%) 10 (5.6%) .09 1.39 .16 – 11.79

Problemi salute personali 5 (2.8%)

Problemi salute dei familiari 0 5 (2.8%) .37 - -

Abuso fisico/sex 1 (7.7%) 0 13.68 - -

Incidenti 3 (23.1%) 1 (.6%) 29.78**a 52.80 5.03 – 554.27

Trasloco 1 (7.7%) 3 (1.7%) 2.11 4.83 .46 - 50.05

Problemi giustizia 0 0 - - -

Altro (serv.militare,..aborto) 6 (46.2) 8 (4.5%) 30.76***a 18.10 4.93 – 66.49

(22)

Si riscontra, inoltre, una differenza statisticamente significativa tra i pazienti con Ptsd e i pazienti con diagnosi diversa in relazione alla valutazione degli eventi: i pazienti con Ptsd (M=2.54, DS=.66) riportano punteggi più elevati rispetto ai pazienti (M=1.72, DS=1.25) verso la quantità di minaccia (t

349

= -4.17, p=.001); i pazienti con Ptsd (M=2.46, DS=.77) riportano punteggi più elevati rispetto ai pazienti (M=1.72, DS=1.28) verso la quantità di perdita (t

349

=-3.25, p=.005); i pazienti con Ptsd (M=2.54, DS=.66) riportano punteggi più elevati rispetto ai pazienti (M=1.83, DS=1.30) verso la quantità di aggiustamento (t

349

= -3.61, p=.002). Non vi sono differenze rispetto ai pesi di Paykel.

Tabella 24. Prevalenza degli eventi recenti nel gruppo Dca e nei controlli

*p<.05 **p<.01 ***p<.001 (1)=gdl a=Fisher

Si riscontra un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti, gravi, e l’appartenenza al gruppo Dca. I pazienti con Dca mostrano più spesso rispetto ai controlli eventi recenti specifici quali: problemi familiari e relazionali, lavorativi/finanziari, problemi di salute dei familiari e l’abuso fisico/sessuale.

Gruppo Dca

(N = 62)

Controlli

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC Almeno un evento 46 (74.2%) 61 (34.5%) 29.31*** 5.46 2.86 – 10.45 Evento Grave 32 (51.6%) 33 (18.6%) 25.21*** 4.65 2.49 – 8.70 Evento indipendente 20 (32.3) 36 (20.3%) 3.63 1.86 .97 – 3.55 Problemi familiari-relazionali 18 (29%) 12 (6.8%) 20.71*** 5.62 2.52 – 12.55

Lutto 11 (17.7%) 23 (13%) .84 1.44 .65 – 3.16

Problemi lavoro-finanziari 10 (16.1%) 10 (5.6%) 6.57* 3.21 1.26 – 8.14 Problemi salute personali 3 (4.8%) 5 (2.8%) .57 1.74 .40 – 7.54 Problemi salute dei familiari 6 (9.7) 5 (2.8%) 4.91*a 3.68 1.08 – 12.54

Abuso fisico/sex 4 (6.5%) 0 11.61**a - -

Incidenti 1 (1.6%) 1 (.6%) .68 2.88 .17 – 46.83

Trasloco 3 (4.8%) 3 (1.7%) 1.85 2.94 .57 – 15.01

Problemi giustizia 2 (3.2%) 0 5.73 - -

Altro (serv.militare,..aborto) 5 (8.1%) 8 (4.5%) 1.12 1.85 .58 – 5.89

(23)

Tabella 25. Differenza nella valutazione degli eventi tra gruppo Dca e controlli Gruppo

Gr.Dca M (DS)

Controlli

M (DS) t Gdl

Paykel 12.99 (11.31) 5.39 (8.61) -5.48*** 237

Quantità di Minaccia 1.79 (1.21) .71 (1.09) -6.48*** 237 Quantità di Perdita 1.77 (1.20) .80 (1.21) -5.44*** 237 Quantità di Aggiustamento 1.90 (1.26) .79 (1.17) -6.33*** 237 p<.001

I pazienti con Dca ripsetto ai controlli presentano punteggi medi, nelle valutazioni contestuali, quantità di minaccia, perdita e di aggiustamento, e per il peso di Paykel, maggiori.

Non vi sono differenze tra pazienti sia rispetto ai diversi tipi di eventi sia in relazione alla valutazione di questi.

Tabella 26. Prevalenza degli eventi recenti nel gruppo psicosi e nei controlli

*p<.05 **p<.01 ***p<.001 (1)=gdl a = Fisher

Risulta un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti, gravi, indipendenti e l’appartenenza al gruppo psicosi. I pazienti con disturbi psicotici riportano più spesso rispetto ai controlli problemi familiari e relazionali, lutto, problemi lavorativi/finanziari, risultando tale differenza statisticamente significativa.

Gruppo Psicosi

(N = 34) Controlli

(N = 177) χ2

(1)

OR 95% IC Almeno un evento 25 (73.5%) 61 (34.5%) 18.02*** 5.82 2.32 – 12.02 Evento Grave 17 (50%) 33 (18.6%) 15.51*** 4.36 2.01 – 9.43 Evento indipendente 13 (38.2%) 36 (20.3%) 5.12* 2.42 1.10 – 5.30 Problemi familiari-relazionali 12 (35.3%) 12 (6.8%) 23.1*** 7.50 3.01 – 18.73

Lutto 9 (26.5%) 23 (13%) 4.02* 2.41 1.01 – 5.80

Problemi lavoro-finanziari 6 (17.6%) 10 (5.6%) 5.85*a 3.57 1.20 – 10.62

Problemi salute personali 0 5 (2.8%) .98 a - -

Problemi salute dei familiari 0 5 (2.8%) .98 a - -

Abuso fisico/sex 2 (5.9%) 0 10.51 a - -

Incidenti 2 (5.9%) 1 (.6%) 5.75 a 11 .96 – 124.92

Trasloco 0 3 (1.7%) .58 a - -

Problemi giustizia 1 (2.9%) 0 5.23 - -

Altro (serv.militare,..aborto) 7 (20.6%) 8 (4.5%) 11.15**a 5.47 1.83 – 16.33

(24)

Tabella 27. Differenza nella valutazione degli eventi tra gruppo Psicosi e controlli Gruppo

Psicosi M (DS)

Controlli

M (DS) T Gdl

Paykel 14.47 (11.45) 5.39 (8.61) -5.31*** 209

Quantità di Minaccia 1.71 (1.31) .71 (1.09) -4.14*** 209 Quantità di Perdita 1.88 (1.38) .80 (1.21) -4.65*** 209 Quantità di Aggiustamento 1.79 (1.29) .79 (1.17) -4.51*** 209 p<.001

I soggetti del gruppo psicosi presentano rispetto ai controlli punteggi medi maggiori,

nelle valutazioni contestuali, quantità di minaccia, perdita e di aggiustamento e per il peso di

Paykel. Non vi è differenza significativa tra pazienti sia rispetto agli eventi sia in relazione

alla valutazione di questi.

(25)

3.4 Analisi dei livelli di cortisolo

3.4.1 Confronto tra gruppo clinico e di controllo rispetto ai livelli di cortisolo (µmoli/l) Tabella 28.

Gruppo

Clinico Controlli

M (DS) M (DS) t Gdl

Tempo 1 (30 Min. dal risveglio) 14.79 (18.67) 11.56 (7.92) -1.86 321 Tempo 2 (60 min. dal risveglio) 12.76 (13.77) 10.52 (7.05) -1.89 314

Tempo 3 (h.20:00) 4.76 (6.11) 2.41 (2.22) -4.98*** 334

Liv.cortisolo medio mattina 13.46 (14.39) 10.89 (6.76) -1.94 340

Picco mattina 16.54 (19.37) 12.94 (8.21) -2.41* 354

Intervallo di cambiamento 9.16 (15.18) 8.56 (6.35) -.48 320 Intervallo di cambiamento% 52.71 (64.25) 69.71 (67.33) 2.27* 320

*p<.05 ***p<.001

Vi è una differenza significativa rispetto ai livelli medi di cortisolo alle ore 20.00 e nel picco del cortisolo della mattina, tra gruppo clinico e di controllo, maggiori nei primi. Inoltre risulta una minore percentuale di cambiamento nei livelli di cortisolo nell’arco della giornata nei pazienti rispetto ai controlli e tale differenza è significativa. Non emergono altre differenze significative.

Sommando la media (2.41 micromoli/l) e una DS (2.22) dei livelli serali del cortisolo

nei controlli si è definito un cut-off (4.63) per distinguere i soggetti soppressori (ovvero con

buon funzionamento dell’asse HPA e livelli normali al T3) e non soppressori (ovvero con una

alterazione del funzionamento dell’asse HPA e alti livelli al T3).

(26)

Tabella 29. Prevalenza di soppressori e non soppressori nel gruppo clinico e di controllo

***p<.001 ( 1) = gdl

Risulta un associazione significativa tra i non soppressori e il gruppo dei pazienti; la mancata soppressione dell’asse Hpa è più spesso riscontrata nei pazienti piuttosto che nei controlli e aumenta di circa 3 volte il rischio di psicopatologia.

È stata condotta inoltre un’analisi sulla prevalenza degli eventi precoci rispetto all’essere soggetti soppressori o non soppressori, dividendo in maschi e femmine. Tali analisi sono state condotte sia nel gruppo clinico che in quello di controllo. Nel gruppo clinico, nei maschi non emerge associazione tra evento e essere non soppressori, nelle femmine invece chi ha almeno un evento precoce più spesso non sopprime, [χ

2

(1, 39) = 4.40, p = .03, OR = 2.37, IC = 1.04-5.36]. Nel gruppo di controllo non emergono al contrario differenze significative.

Sono stati valutati sia nei pazienti che nei controlli i livelli di cortisolo rispetto alla presenza di eventi recenti. Nei controlli non risulta alcuna differenza significativa.

Nei pazienti risulta un’associazione significativa tra la presenza di eventi recenti gravi e la mancata soppressione dell’asse HPA: i pazienti che riportano eventi gravi più spesso non sopprimono rispetto a pazienti senza eventi gravi (χ2 (1, 67) = 5.06, p = .02, OR 1.97, IC =

Gruppo Clinico

(N = 200 )

Controlli

(N = 136 ) χ2

(1)

OR 95% IC

Non soppressori 67 (33.5%) 18 (13.2%) 17.59*** 3.30 1.85 – 5.87

(27)

1.08 - .358). Non risultano altre differenze significative sui livelli di cortisolo a seconda dei diversi tipi di eventi e rispetto alla presenza di uno o più eventi recenti.

Sia nei pazienti sia nei controlli non risultano differenze nei livelli di cortisolo rispetto al genere, allo stato civile e alla familiarità.

3.4.2 Analisi dei livelli di cortisolo nelle diverse classi diagnostiche

Sono stati eseguiti confronti, rispetto ai livelli di cortisolo, tra le singole classi diagnostiche e il gruppo di controllo e tra le singole classi diagnostiche e pazienti con altre diagnosi.

Tabella 30. Differenze nei livelli di cortisolo tra gruppo disturbi depressivi, gruppo pazienti e

gruppo controllo

Gruppo

D. Depressivi Pazienti Controllo

n M (DS) n M (DS) n M (DS) F

T1 (30 min. dal

risveglio) 37 22.29 (38.38) 156 13.01 (8.55) 130 11.56 (7.92) 7.46**

T2 (60 min. dal risveglio)

37 16.04 (21.53) 148 11.95 (10.98) 131 10.52 (7.05) 3.37*

T3 (h.20:00) 39 3.27 (2.45) 161 5.13 (6.64) 136 2.41 (2.22) 11.61***

Liv.cortisolo medio mattina

40 18.46 (27.88) 166 12.25 (8.13 ) 136 10.89 (6.76) 6.37**

Picco mattina 42 22.65 (36.62) 174 15.06 (11.71) 140 12.94 (8.21) 6.09**

Intervallo di

cambiamento 37 16.01 (28.24) 153 7.51 (9.14) 132 8.56 (6.35) 7.45**

Intervallo di cambiamento

%

37 65.21 (48.16) 153 49.69 (67.35) 132 69.71(67.33) 3.46*

*p<.05 **p<.01 ***p<.001

(28)

Esiste una differenza statisticamente significativa tra i gruppi presi in considerazione rispetto ai diversi livelli di cortisolo. I confronti Post Hoc indicano che tra i pazienti con disturbi depressivi e i pazienti con altra diagnosi vi è una differenza statisticamente significativa rispetto a: T1 (Sheffé = 3.36, p =.004); livello medio di cortisolo al mattino (Sheffé = 2.97, p=.012); picco mattina (Sheffé = 2.79, p =.021); intervallo di cambiamento (Sheffé = 3.86, p =.001). I pazienti con disturbi depressivi riportano valori più alti nei livelli di cortisolo rispetto agli altri pazienti in relazione ai suddetti livelli esaminati.

I confronti Post Hoc indicano, inoltre, che tra i pazienti con disturbi depressivi e i controlli vi è una differenza statisticamente significativa rispetto a: T1 (Sheffé = 3.82, p =.001.); T2 (Sheffé = 2.59, p =.036); livello medio di cortisolo al mattino (Sheffé = 3.55, p =.002); picco mattina (Sheffé = 3.49, p =.002); intervallo di cambiamento (Sheffé = 3.31, p =.003). I pazienti con disturbi depressivi riportano valori più alti nei livelli di cortisolo rispetto ai controlli in relazione ai suddetti livelli esaminati.

Infine dai confronti Post Hoc risulta che tra pazienti con diagnosi diversa dai disturbi

depressivi e i controlli vi è una differenza statisticamente significativa rispetto a T3 (Sheffé =

4.76, p =.001) e rispetto alla percentuale di cambiamento (Sheffé = 2.57, p =.038): i pazienti

presentano livelli di cortisolo al T3 più alti e minore percentuale di cambiamento dei livelli di

cortisolo nell’arco della giornata rispetto ai controlli.

(29)

Tabella 31. Differenze nei livelli di cortisolo tra gruppo disturbo bipolare, gruppo pazienti e

gruppo controllo

Gruppo Pz. bipolare

n M (DS) Pazienti

n M (DS) Controlli

n M (DS) F T1 (30 min. dal

risveglio)

23 12.53 (7.63) 170 15.09 (19.69) 130 11.56 (7.92) 2.01 T2 (60 min. dal

risveglio)

23 10.39 (7.84) 162 13.10 (14.41) 131 10.52 (7.05) 2.02 T3 (h.20:00) 25 4.68 (5.33) 175 4.78 (6.21) 136 2.41 (2.22) 9.22***

Liv.cortisolo medio mattina

25 11.56 (7.26) 181 13.72 (15.11) 136 10.89 (6.76) 2.24 Picco mattina 26 13.41 (8.12) 190 16.97 (20.41) 140 12.94 (8.20) 2.72 Intervallo di

cambiamento

24 6.95 (7.70) 166 9.48 (15.97) 132 8.56 (6.35) .53 Intervallo di

cambiamento

%

24 51.6 (51.06) 166 52.88 (66.06) 132 69.7 (67.33) 2.61

***p<.001

Non risulta nessuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo dei pazienti con disturbo bipolare e i pazienti con altra diagnosi per livelli di cortisolo indagati.

Non risulta, allo stesso modo, nessuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo dei pazienti con disturbo bipolare e i controlli.

Ai confronti Post Hoc risulta che tra pazienti con diagnosi diversa dal disturbo bipolare e i controlli vi è una differenza statisticamente significativa rispetto a T3 (Sheffé = 4.21, p

=.001): i pazienti presentano livelli di cortisolo al T3 più alti in confronto ai controlli.

(30)

Tabella 32. Differenze nei livelli di cortisolo tra gruppo ansia, gruppo pazienti e gruppo

controlli

Gruppo Pz. ansia

n M (DS) Pazienti

n M (DS) Controlli

n M (DS) F T1 (30 min. dal

risveglio)

87 14.14 (13.40) 106 15.32 (22.13) 130 11.56 (7.92) 1.87

T2 (60 min. dal risveglio)

84 11.02 (7.59) 101 14.21 (17.22) 131 10.52 (7.05) 3.25

T3 (h.20:00) 88 4.13 (4.57) 112 5.26 (7.05) 136 2.41 (2.22) 10.6***

Liv.cortisolo medio mattina

92 12.23 (9.06) 114 14.45 (17.53) 136 10.89 (6.76) 2.77

Picco mattina 97 14.97 (13.05) 119 17.82 (23.26) 140 12.94 (8.20) 3.01 Intervallo di

cambiamento

83 8.63 (9.40) 107 9.57 (18.50) 132 8.56 (6.35) .22

Intervallo di cambiamento %

83 56.31 (56.26) 107 49.93 (69.95) 132 69.7 (67.33) 2.86

***p<.001

Esiste una differenza significativa tra i gruppi rispetto ai livelli di cortisolo alle h.20:00; dai confronti Post Hoc si evidenzia che tra i pazienti con disturbi d’ansia e i controlli vi è una differenza statisticamente significativa (Sheffé = 2.55, p =.04): i pazienti con disturbi d’ansia riportano livelli di cortisolo alle h 20:00 più alti rispetto ai controlli.

Allo stesso modo dai confronti Post Hoc risulta che tra pazienti con diagnosi diversa dai disturbi d’ansia e i controlli vi è una differenza statisticamente significativa rispetto a T3 (Sheffé = 4.59, p =.001.): i pazienti presentano livelli di cortisolo al T3 più alti in confronto ai controlli.

Non risultano altre differenze significative tra i gruppi.

(31)

Tabella 33. Differenze nei livelli di cortisolo tra gruppo Ptsd, gruppo pazienti e gruppo

controlli

Gruppo PTSD

n M (DS) Pazienti

n M (DS) Controlli

n M (DS) F T1 (30 min. dal

risveglio)

8 13.45 (7.47) 185 14.85 (19.02) 130 11.56 (7.92) 1.75 T2 (60 min. dal

risveglio)

9 13.23 (7.74) 176 12.74 (14.03) 131 10.52 (7.05) 1.46

T3 (h.20:00) 9 12.35 (15.77) 191 4.41 (5.06) 136 2.41 (2.22) 21.87***

Liv.cortisolo

medio mattina 10 12.57 (6.93) 196 13.51 (14.68) 136 10.89 (6.76) 1.91 Picco mattina 10 19.90 (12.76) 206 16.37 (19.64) 140 12.94 (8.20) 2.38 Intervallo di

cambiamento

9 1.33 (17.49) 181 9.55 (15.01) 132 8.56 (6.35) 2.00

Intervallo di cambiamento

%

9 -1.60(141.4) 181 55.42 (57.36) 132 69.71 (67.3) 5.96***

***p<.001

Esiste una differenza statisticamente significativa tra il gruppo Ptsd e il gruppo di pazienti; dai confronti Post Hoc risulta una differenza significativa rispetto al T3 (Sheffé = 4.90, p =.001) e alla percentuale di cambiamento (Sheffé = -2.57, p =.038): il gruppo Ptsd presenta più alti livelli di cortisolo al T3 e minore percentuale di cambiamento dei livelli di cortisolo nell’arco della giornata rispetto ai pazienti con altra diagnosi.

Ai confronti Post Hoc inoltre, risulta una differenza significativa tra gruppo Ptsd e controlli rispetto al T3 (Sheffé = 6.09, p =.001), maggiore nel gruppo Ptsd, e alla percentuale di cambiamento (Sheffé = -3.18, p<.007), maggiore nei controlli.

Infine i confronti Post Hoc indicano una differenza statisticamente significativa tra pazienti con diagnosi diversa dal Ptsd e controlli rispetto ai livelli di cortisolo al T3 (Sheffé = 3.75, p

=.001), più elevati nei pazienti.

(32)

Tabella 34. Differenze nei livelli di cortisolo tra gruppo Dca, gruppo pazienti e gruppo

controllo

Gruppo DCA

n M (DS) Pazienti

n M (DS) Controllo

n M (DS) F T1 (30 min. dal

risveglio)

36 14.09 (9.02) 157 14.95 (20.27) 130 11.56 (7.92) 1.77

T2 (60 min. dal risveglio)

34 12.59 (9.53) 151 12.80 (14.59) 131 10.52 (7.05) 1.46

T3 (h.20:00) 35 5.73 (7.49) 165 4.56 (5.76) 136 2.41 (2.22) 10.08***

Liv.cortisolo medio mattina

37 13.24 (8.52) 169 13.51 (15.40) 136 10.89 (6.76) 1.88

Picco mattina 37 16.11 (10.44) 179 16.62 (20.76) 140 12.94 (8.20) 2.16 Intervallo di

cambiamento

35 7.94 (7.92) 155 9.43 (16.39) 132 8.56 (6.35) 0.29

Intervallo di cambiamento

%

35 57.53 (47.60) 155 51.63 (67.52) 132 69.71 (67.3) 2.72

***p<.001

Sussiste una differenza statisticamente significativa tra i gruppi considerati rispetto a livelli di cortisolo alle ore 20.00.

I confronti Post Hoc indicano che il gruppo Dca riporta livelli di cortisolo al T3 significativamente maggiori rispetto ai controlli (Sheffé = 3.55, p =.002).

Inoltre sempre dai confronti Post Hoc emerge che i pazienti con diagnosi diversa dai Dca riportano livelli di cortisolo al T3 significativamente maggiori rispetto ai controlli (Sheffé = 3.82, p=.001).

Non risultano altre differenze significative.

(33)

Tabella 35. Differenze nei livelli di cortisolo tra gruppo Psicosi, gruppo pazienti e gruppo

controllo

Gruppo Psicosi

n M (DS) Pazienti

n M (DS) Controlli

n M (DS) F T1 (30 min. dal

risveglio)

25 11.52 (6.71) 168 15.27 (19.81) 130 11.56 (7.92) 2.38

T2 (60 min. dal risveglio)

19 16.47 (22.45) 166 12.34 (12.44) 131 10.52 (7.05) 2.57

T3 (h.20:00) 24 4.73 (4.28) 176 4.77 (6.31) 136 2.41 (2.22) 9.22***

Liv.cortisolo medio mattina

25 13.37 (11.42) 181 13.47 (14.78) 136 10.89 (6.76) 1.88

Picco mattina 27 16.41 (18.80) 189 16.56 (19.50) 140 12.94 (8.20) 2.15 Intervallo di

cambiamento

22 9.24 (12.47) 168 9.15 (15.53) 132 8.56 (6.35) .09

Intervallo di cambiamento

%

22 46.43 (77.66) 168 53.54 (62.51) 132 69.71 (67.3) 2.72

***p<.001

Esiste una differenza statisticamente significativa tra il gruppo dei pazienti con

diagnosi diversa da psicosi e il gruppo di controllo: i confronti Post Hoc mostrano che il

primo gruppo presenta livelli più alti di cortisolo alle ore 20:00 (Scheffé = 4.19, p =.001).

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