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INQUADRAMENTO STORICO

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Academic year: 2021

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(1)

A mpliAmento dell ’A ccAdemiA di m endri sio

NUOVI SPAZI PER LA DIDATTICA

ALESSANDRO M. CREMONA

834569

Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni Corso di Laurea Magistrale in Architettura - Architettura delle Costruzioni

Relatore: prof. Stefano Guidarini Co-relatore: arch. Carlo Alberto Tagliabue

Stutture: prof. Paolo De’Angelis | Tecnologia: prof. Andrea Luraschi | Impianti: prof. Stefano De Antonellis TRISTAN J. KLEIN HOLLIDAY

834635

Tesi di laurea di

POLITECNICO DI MILANO

DRAZEN SANDIC

835451

(2)

N I D I C E

ABSTRACT

- Ampliamento dell’Accademia p. 07 INQUADRAMENTO STORICO

- Dalle Origini fino al XIX Secolo p. 12 - Sviluppo dell’insediemnto p. 19 - La crescita del XIX Secolo p. 25

- Evoluzione per soglie p. 32

- Insediamento odierno p. 45

ACCADEMIA DI ARCHITETTURA

- Il Campus p. 58

- Le Ipotesi d’Ampliamento p. 62

- Nuovo Assetto p. 66

BANDO DI CONCORSO

- Introduzione p. 66

- Area di Progetto p. 70

- Vincoli e Programma degli Spazi p. 74 IL NUOVO ATELIER

- Relazione Progettuale p. 81

- Scelte Strutturali p. 88

- Articolazione degli impianti p. 92 LA CASA DELLO STUDENTE

- Relazione Progettuale p. 96

- Scelte Strutturali p. 102

- Articolazione degli impianti p. 106

BIBLIOGRAFIA p. 108

(3)

ABSTRACT

AMPLIAMENTO DELL’ACCADEMIA

(4)

Bellinzona

Lugano

Varese Como

A9

A8

Chiasso Mendrisio

Milano

Ampliamento dell’Accademia

Questa tesi di laurea af- fronta il tema dell’amplia- mento dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, dell’Università della Sviz- zera Italiana.

Il tema è stato affrontato sulla base di un concorso a inviti indetto dall’Accade- mia nel 2015.

Il Bando di Concorso per l’ampliamento degli spa- zi per la didattica e il Pia- no Particolareggiato del comparto Villa Argentina, sono i documenti che sta- biliscono le linee guida per la realizzazione dei nuo- vi edifici. Tali documenti sono stati presi come rife- rimento per l’elaborazione di due proposte progettuali destinate al campus, che ri- guardano rispettivamente l’Atelier degli studenti del primo anno, collocata più a valle e il Nuovo Studen-

tato, compreso nella circo- scrizione del parco di Villa Argentina.

L’attuale Accademia di Architettura di Mendrisio si presenta spazialmente come aggregazione di dif- ferenti tipologie di edifici, il cui singolo valore storico e spaziale, risultato di dif- ferenti epoche, fatica a tro- vare uniformità e coerenza soprattutto dal punto di vista delle connessioni. Si è andata a caratterizzare negli anni una tipologia di campus in aperta contrap- posizione con la rigidezza dell’impianto tradizionale, delimitato e ben separa- to dalla città. A Mendrisio campus e città compene- trano, creando una com- mistione tra spazi urbani e spazi didattici.

Il complesso accademi- co, che nasce e si svilup-

7

(5)

pa sull’asse stradale di via Turconi, comprendeva ori- ginariamente l’omonimo Palazzo Turconi, Villa Ar- gentina e l’adiacente par- co. Il crescente aumento di studenti ha portato alla creazione, in differenti pe- riodi, di nuovi edifici, quali Palazzo Canavée, la Biblio- teca e il Teatro dell’Archi- tettura, inseritisi nell’area del campus come entità autonome, difficilmente ri- conoscibili come parte di uno stesso sistema.

Via Turconi divide l’anda- mento longitudinale del campus in due metà: quella più a monte si innesta sul parco di Villa Argentina, che funge da connettore spaziale tra i vari edifici;

quella più a valle, compre- sa tra via Turconi e via Bol- zani, presenta un carattere più urbano, confondendosi

col tessuto residenziale. La scissione stradale e l’etero- geneità del contesto rendo- no più difficile una chiara lettura d’insieme.

Il nuovo studentato, che dialoga per orientamento e dimensioni con gli edifici di Villa Argentina e Palaz- zo Canavée, crea con essi un sistema, il cui centro geometrico viene a coinci- dere col parco stesso della villa, accentuandone il ruo- lo di connettore spaziale.

Nel tratto di campus più urbano, il nuovo atelier dialoga coi limitrofi edifi- ci riprendendo il tema del volume autonomo e dispo- nendosi secondo l’asse del campus.

Qui una pavimentazione minerale mette a sistema gli edifici facilitandone la lettura d’insieme.

Si delineano così due si- stemi, uno più a contatto col tessuto urbano, tenu- to assieme dalla pavimen- tazione minerale ed uno in cui domina la presenza del parco. La mediazione trai due sistemi è affidata a Via Turconi, da cui con- fluiscono i principali flussi trasversali.

Singoli volumi non coin- volti in una visione globale di campus, grazie all’inse- rimento dei nuovi edifici e alla pianificazione paesag- gistica annessa, vengono così uniti in un’unica com- posizione in cui viene man- tenuta la compenetrazione di flussi eterogenei, carat- tere peculiare del campus.

Ampliamento dell’Accademia

Ampliamento dell’Accademia 8 9

(6)

INQUADRAMENTO STORICO

MENDRISIO E LA SUA STORIA

(7)

Dalle origini fino al secolo XIX

In epoca preromana si conosce poco sulla storia di Mendrisio. Sembra sia stata dapprima abitata dai Liguri, succeduti poi dagli Etruschi e attorno al 400 a.C. dai Galli. Dal 59 a.C.

un insedimento di Romani si stabilisce a Como, con- solidando la colonizzazio- ne delle terre, comprese quelle del mendrisiotto.

Dalle origini fino al secolo XVIII Mendrisio conserva numerose tracce di età ro- mana, ma in questo perio- do l’insediamento riveste un ruolo secondario rispet- to Stabio, sito lungo la Via Cesarea, la principale via di comunicazione del tempo, in cui risiedeva una guarni- gione di cavalieri con com- piti di difesa.

Dopo la caduta dell’im- pero romano nel 474 d.C.

Mendrisio rimase in balia

degli eserciti stranieri, tra i quali si distinsero i Lon- gobardi, che dalla Germa- nia penetrarono nell’Italia del Nord, dove fondarono un regno (da essi deriva il nome Lombardia). Fu con i Longobardi che il borgo acquistò una certa impor- tanza, e fu da questo cep- po etnico che emersero le famiglie più ragguardevoli di Mendrisio distintesi lun- go tutto il Medioevo e nei secoli successivi.

Si deve sempre ai Longo- bardi il nome del borgo, che, secondo l’etimologia più attendibile, deriverebbe da Mendricus, un condottie- ro longobardo, che coman- dava il locale presidio.

Nel 1170 Mendrisio passò sotto il dominio di Como, dopo che Federico I, detto il Barbarossa, ristabilì l’au- torità del proprio impero.

*Si veda l’allegato:

“Circoscrizione degli Antichi Castelli”

Dalle origini fino al secolo XIX

In tale epoca l’importan- za strategica della città si evince dalla presenza di tre castelli, che facevano di Mendrisio un avamposto difensivo importante.

Oltre a quello di Torre (0.4)*– residenza della fa- miglia Torriani fino al XIII secolo – uno dei castelli do- veva occupare l’attuale sito della chiesa parrocchiale – il moncone di torre (2) ne sarebbe l’unica soprav- vivenza. Un terzo, infine, doveva trovarsi nell’attuale Piazza del Municipio (II).

La più insigne famiglia ghi- bellina di Como risiedeva a Mendrisio. Lo scontro tra i Rusca e i Visconti, che arri- varono a contendersi pro- prio la città di Mendrisio, portò alla distruzione del borgo nel 1242, quando i milanesi saccheggiarono il paese, che venne poi incor-

porato nello stato di Mila- no.

Seguono anni di dissidi po- litici, che vedono contrap- porsi l’autorità milanese da un lato e il desiderio di li- bertà della popolazione di Mendrisio dall’altro.

La città visse per alcuni anni in una condizione di incertezza sotto il dominio dei podestà milanesi. Solo nel 1522 passò stabilmente sotto il dominio svizzero.

Seguirono anni di mise- ria aggravati da tre pesanti carestie che misero a dura prova la popolazione.

13 12

(8)









 

 





















 

 



 



 















Mendrisio

Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Vista d’insieme 1: 10 000

Perimetro, Gruppo (P, G) Intorni (I-Ci, I-Or) Elementi eminenti (E), segnalati e perturbanti vedi piano 1: 5000 in piego

Circoscrizioni degli antichi castelli

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

Con la proclamazione nel 1797 della Repubblica Ci- salpina da parte di Napole- one, la città si divise in due schieramenti: uno puntava ad aderire alla nuova Re- pubblica, l’altro intendeva raggiungere la libertà, ri- manendo però legato alla Svizzera.

La sconfitta della prima fa- zione, consolidò l’avvicina- mento alla Svizzera.

Nel 1803 il Ticino divenne libero e svizzero.

Durante gli anni del Risor- gimento, le lotte per l’in- dipendenza italiana, ebbe- ro gravi ripercussioni sul Borgo a causa del blocco austriaco del 1853 con l’e- spulsione degli emigrati ticinesi dal Lombardo Ve- neto.

Nel corso dell’Ottocento Mendrisio assistette ad una fiorente industrializzazione

che consolidava le già nu- merose attività artigianali e all’organizzazione dei mo- derni servizi pubblici.

In questi anni apre il pri- mo ufficio postale (1805);

la ferrovia entra in funzio- ne (1874); l’energia elettri- ca viene attivata in città e, con questa, nuovi opifici affiancano le già numerose attività produttive.

Nel 1872 viene aperta la Fonderia Torriani, vera e propria industria meccani- ca pesante, impegnata nella costruzione di locomotive e ponti.

Nello stesso periodo sor- gono una fabbrica di cap- pelli di felpa e una per la produzione di crema da scarpe e di saponi, impianti di produzione di olii, siga- rifici, fabbriche di laterizi e altre lavorazioni.

Con il nuovo secolo nasco-

Dalle origini fino al secolo XIX 15

14

(9)

no camicerie, lavorazioni plastiche e raffinerie. Le banche avranno una forte crescita nel secondo do- poguerra e grande impor- tanza avrà anche l’attività edilizia. E’ verso la metà di questo secolo che si ha un decisivo orientamento ver- so le attività industriali (so- prattutto il ramo tessile) e il terziario, che si concentra- no fuori dei nuclei storici.

L’attività agricola, che an- cora verso il 1850 vedeva occupata oltre la metà della popolazione attiva perse drasticamente di importan- za. Dal punto di vista ec- clesiastico la Comunità di Mendrisio rappresentava oltre che un’entità politico amministrativa, un’entità dipendente direttamente dal vescovato.

Probabilmente ciò è da at- tribuirsi al ruolo di primo

piano che ebbe dal punto di vista strategico militare e all’importanza derivante dall’essere il borgo resi- denza della nobiltà longo- barda.

Dalle origini fino al secolo XIX

INQUADRAMENTO STORICO

SVILUPPO DELL’INSEDIAMENTO

16

(10)









 

 





















 

 



 



 















Mendrisio

Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Vista d’insieme 1: 10 000

Perimetro, Gruppo (P, G) Intorni (I-Ci, I-Or) Elementi eminenti (E), segnalati e perturbanti vedi piano 1: 5000 in piego

Le aree di Mendrisio - R01

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

La parte più antica di Men- drisio si identifica nel Bor- go (1 in R01) in cui il tes- suto si ordina lungo vicoli con andamento nord sud definiti da edifici a corte ri- salenti soprattutto ai secoli XVII–XVIII, ma l’impian- to di base costituito dalla parte più a monte dell’a- rea, rimanda ai primi secoli dopo il Mille.

Anche il complesso a nord del Borgo, un tempo Con- vento dei Serviti (0.3 in R01), riadattato nel XVIII secolo, risale al tardo Me- dioevo.

Già presente in epoca me- dievale, staccato dal resto dell’edificazione e posizio- nato su un colle, troviamo il nucleo di Torre (0.4 in R01), dominato dalla chie- sa di S. Sisinio (0.4.1 in R02).

Verso la fine del Medio-

evo l’insediamento do- veva essere compreso tra la porta S. Giovanni – un arco a tutto sesto aperto nel fronte sud delle mura del complesso conventua- le (0.3 in R01) – e l’attua- le Piazzetta Borella (3.0.2 in R02), un tempo «Piaz- za del Voltone», nome che rimanda, probabilmente, a un passaggio coperto a volta, che doveva rappre- sentare un’altra porta d’ac- cesso. Isolato, con intorno ampi spazi agricoli di per- tinenza, sorgeva, a sud di questa porta, all’inizio del secolo XVII, il complesso monastico dei Cappucci- ni e Ospizio, con la chiesa conventuale (5.0.4, 5.0.5 in R02), inglobato, alla sop- pressione del convento nel 1848, nell’Ospedale rea- lizzato da Luigi Fontana, oggi sede dell’Accademia

Sviluppo dell’Insediamento 19

18

(11)

perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

I II

III

IV

V VI

VIII VII

X IX XII

XI

XIII XVII

XVI

XIV XV

XI

XVIII IV

XVIII 1

2 3

4

5 6 7

8

8.1 8.2

0.5

9

0.3

0.4

0.0.25

0.3.2 0.3.1

1.0.3 1.0.2

1.0.3

1.0.3 1.0.1

1.0 .4

2.0.2

2.0.5 2.0.1 2.0.4

2.0.6 2.0.3

2.0.3

4.0.4 4.0.5

4.0.3 4.0.2

4.0.1

0.4.1

0.0.15 0.0.14

0.0.11 0.0.11 0.0.21

0.0.24 0.0.23

0.0.22

0.0.1 0.0.7

0.0.10

0.0.9 0.0.6

0.0.5

0.0.8

8.0.6

8.0.2 8.0.5

8.0.4 8.0.3

5.0.4 5.0.5

5.0.2

5.0.8 5.0.3 5.0.6

5.0.1

5.0.3

5.0.9 0.0.17

0.0.20 6.0.3

6.0.3

6.0.1

6.0.2 8.1.1

8.1.2

5.0.7

0.0.13 9.0.2

9.0.1

9.0.3 9.0.4 9.0.6 9.0.4

9.0.5 9.0.7 9.0.7

9.0.8 9.0.9

9.0.8 9.0.10

0.0.28

0.0.19

7.0.4 7.0.3

7.0.1 7.0.2

3.0.3

3.0.2 3.0.1

8.0.1 8.0.2

0.0.18 0.0.26

0.0.4 9.0.8 9.0.9

0.0.29

0.0.30

6.0.2

0.5.1

0.0.2

0.0.3

0.0.16 0.0.27

9.0.3

0.0.12

0.0.12 Mendrisio

Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

Le aree di Mendrisio - R02

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

Architettura della Svizzera Italiana (5.0.5 in R02).

A una fase di sviluppo postmedievale rimanda il Corso Bello (3 in R01).

Quella che allora era l’alta riva del corso del Moree (locale corso d’acqua) for- niva lo spazio naturale per uno sviluppo in continuità con il nucleo più antico.

Borgo e Corso Bello si af- frontavano con i loro mar- gini rispettivamente me- ridionale e settentrionale, attraverso l’intaglio della valle, congiungendosi in corrispondenza della Piaz- za del Ponte (2.0.5 in R02).

Qui confluivano i principa- li percorsi di collegamento con i vicini insediamenti.

All’inizio del secolo XX, l’antico ponte, il corso d’acqua allora scoperto, la posizione elevata della chiesa parrocchiale (2.0.1)

formavano un ambiente spazialmente eccezionale.

Il secolo XVIII operò so- prattutto la sostituzione e il riattamento di numerosi edifici e la realizzazione, tra gli altri, del signorile Palaz- zo Pollini (3.0.1).

Sviluppo dell’Insediamento 21

20

(12)

INQUADRAMENTO STORICO

LA CRESCITA DEL SECOLO XIX

(13)

perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

I II

III

IV

V VI

VIII VII

X IX XII

XI

XIII XVII

XVI

XIV XV

XI

XVIII IV

XVIII 1

2 3

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5 6 7

8

8.1 8.2

0.5

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0.3

0.4

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0.3.2 0.3.1

1.0.3 1.0.2

1.0.3

1.0.3 1.0.1

1.0 .4

2.0.2

2.0.5 2.0.1 2.0.4

2.0.6 2.0.3

2.0.3

4.0.4 4.0.5

4.0.3 4.0.2

4.0.1

0.4.1

0.0.15 0.0.14

0.0.11 0.0.11 0.0.21

0.0.24 0.0.23

0.0.22

0.0.1 0.0.7

0.0.10

0.0.9 0.0.6

0.0.5

0.0.8

8.0.6

8.0.2 8.0.5

8.0.4 8.0.3

5.0.4 5.0.5

5.0.2

5.0.8 5.0.3 5.0.6

5.0.1

5.0.3

5.0.9 0.0.17

0.0.20 6.0.3

6.0.3

6.0.1

6.0.2 8.1.1

8.1.2

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0.0.13 9.0.2

9.0.1

9.0.3 9.0.4 9.0.6 9.0.4

9.0.5 9.0.7 9.0.7

9.0.8 9.0.9

9.0.8 9.0.10

0.0.28

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7.0.4 7.0.3

7.0.1 7.0.2

3.0.3

3.0.2 3.0.1

8.0.1 8.0.2

0.0.18 0.0.26

0.0.4 9.0.8 9.0.9

0.0.29

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6.0.2

0.5.1

0.0.2

0.0.3

0.0.16 0.0.27

9.0.3

0.0.12

0.0.12 Mendrisio

Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

Le aree di Mendrisio - R02

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

Una fase decisiva e pos- sente di crescita dell’inse- diamento si ha nel secolo XIX, soprattutto a partire dalla metà circa, anche in dipendenza dagli svilup- pi dell’industria, favorita dai capitali di mendrisien- si arricchitisi all’estero.

Esemplari in tal senso, tra le tante realizzazioni, sono la Villa Argentina (5.0.2 in R02) di emigranti di ritor- no dall’Argentina, e la Villa Torriani (5.0.1 in R02), emi- nente famiglia di antica ori- gine. In questa fase, soprat- tutto dalla metà fino alla fine dell’Ottocento, note- voli furono le realizzazioni improntate al Neoclassico e al Liberty in edifici pub- blici e ville private per l’o- pera di architetti quali Luigi Fontana, Isidoro Spinelli e Antonio Croci. Al volgere del secolo XIX, ma anche La crescita del secolo XIX

all’inizio del sucessivo, risa- le il grandioso impianto di giardini a parco con ville di grande prestigio (5 in R02).

L’Ottocento ha un grande impatto anche all’interno dei nuclei più antichi, non solo nella trasformazione di corti e cortili, ma anche nella sostituzione di interi ambiti, quali, appunto la Piazza del Ponte e nel rive- stimento e riattamento di numerosi edifici di epoca precedente.

La realizzazione della linea ferroviaria del Gottardo nella seconda metà del se- colo XIX indusse uno svi- luppo artigianale industria- le e di servizi in relazione con lo scalo di Mendrisio (7 in R02) e di un quartiere di residenze di prestigio (6 in R02). Importanti furono anche altre opere di utilità pubblica dei primi decen-

25 24

(14)

ni del secolo XX, quali le realizzazioni dell’architetto Mario Chiattone, nei pres- si della Stazione ferrovia- ria, del Mercato coperto (0.0.18 in R02) e della Can- tina sociale (0.0.19 in R02).

La Carta di Siegfried (R03) del 1894 mostra questo avvio di quartiere indu- striale e di servizi stacca- to dall’edificazione prece- dente per l’interposizione di una distesa continua di vigne. Sono già presenti sull’attuale Via Turconi (5 in R02) la Villa Argentina e qualche altro rado edificio oltre all’Ospizio e alla chie- sa. Era al tempo pressoché vuota di edificazione la Via della Stazione; l’attuale Via Beroldingen (8 in R02) era ancora un piccolo sentiero tra le vigne.

Il fatto urbanistico di mag- giore rilievo della prima

metà del secolo XX, riguar- dante le superfici a contat- to con i nuclei storici, è stata la copertura del piano di scorrimento del Moree, la trasformazione del suo alveo e la colonizzazione edilizia delle sue rive (I in R02).

Negli ultimi decenni l’in- sediamento si è ingrandito non solo in direzione della pianura del Moree, verso la piana del Laveggio a cui af- fluisce (una grande area

industriale commerciale -XI in R02-, parte dell’a- rea di conurbazione con Chiasso) ma anche verso monte.

I nuclei più antichi, l’edi- ficazione del borgo (1 in R01), in stretto riferimen- to con la chiesa prepositale (2 in R01), e l’edificazione lungo il Corso Bello (3 in R01), sono ancora oggi ben La crescita del secolo XIX

riconoscibili al confronto con la Carta dell’Ottocen- to e mostrano uguale con- sistenza. Appare evidente il riempimento, in epoca successiva alla rappresen- tazione ottocentesca, di molti spazi interni alle cor- ti. Lungo la continuazione con il Corso Bello appare avviato il quartiere di Vil- le (5 in R01) e così pure quello lungo l’attuale Via della Stazione (6 in R01).

La Carta mostra il corpo della stazione e gli edifici industriali sul lato opposto della strada. Tutto il pendio compreso tra il piano su cui sorge la stazione e il margi- ne meridionale del borgo è assolutamente libero da edificazioni e quasi sempre a vigna. Gran parte di tale superficie è ancora occupa- ta dall’ampia incisione del Moree. Il cimitero (0.0.21

in R02), collegato da un percorso attraverso la Vi- gna Lunga alla chiesa di S.

Martino (0.0.27 in R02), è totalmente circondato dal- la vite.

Anche a nord, oltre il com- plesso medievale dei Ser- viti, (0.3 in R01) fino alle Cantine (9 in R01), è tutto occupato da vigne, e po- chissimi sono gli edifici compresi entro tale peri- metro. Peraltro, il quartiere della Cantine, già indivi- duate come Cantine di So- pra e di Sotto, ha la stessa consistenza di oggi. Anco- ra nulla era stato edificato a valle di esse (XVI). Sono riconoscibili il volume della Ex Filanda Bolzoni (4.0.5) e il quartiere artigianale e industriale di Bena (4 in R01).

La crescita del secolo XIX 27

26

(15)









 

 





















 

 



 



 















Mendrisio

Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Vista d’insieme 1: 10 000

Perimetro, Gruppo (P, G) Intorni (I-Ci, I-Or) Elementi eminenti (E), segnalati e perturbanti vedi piano 1: 5000 in piego

Le aree di Mendrisio - R01

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

Carta di Siegfried 1894 - R03

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

29 28

(16)

INQUADRAMENTO STORICO

EVOLUZIONE PER SOGLIE

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50 m 250 m 50 m 250 m

COMUNE DI MENDRISIO, 1855 32 COMUNE DI MENDRISIO, 1894 33

(18)

50 m 250 m 50 m 250 m

COMUNE DI MENDRISIO, 1914 34 COMUNE DI MENDRISIO, 1954 35

(19)

50 m 250 m 50 m 250 m

COMUNE DI MENDRISIO, 1977 36 COMUNE DI MENDRISIO, 1995 37

(20)

50 m 250 m

COMUNE DI MENDRISIO, Oggi

MENDRISIO, OGGI

L’INSEDIAMENTO ODIERNO

38

(21)

perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

I II

III

IV

V VI

VIII VII

X IX XII

XI

XIII XVII

XVI

XIV XV

XI

XVIII IV

XVIII 1

2 3

4

5 6 7

8

8.1 8.2

0.5

9

0.3

0.4

0.0.25

0.3.2 0.3.1

1.0.3 1.0.2

1.0.3

1.0.3 1.0.1

1.0 .4

2.0.2

2.0.5 2.0.1 2.0.4

2.0.6 2.0.3

2.0.3

4.0.4 4.0.5

4.0.3 4.0.2

4.0.1

0.4.1

0.0.15 0.0.14

0.0.11 0.0.11 0.0.21

0.0.24 0.0.23

0.0.22

0.0.1 0.0.7

0.0.10

0.0.9 0.0.6

0.0.5

0.0.8

8.0.6

8.0.2 8.0.5

8.0.4 8.0.3

5.0.4 5.0.5

5.0.2

5.0.8 5.0.3 5.0.6

5.0.1

5.0.3

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0.0.20 6.0.3

6.0.3

6.0.1

6.0.2 8.1.1

8.1.2

5.0.7

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0.0.16 0.0.27

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0.0.12 Mendrisio

Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

L’insediamento odierno

La città di Mendrisio sorge a sud del canton Ticino in un’area compresa tra le cit- tà di Lugano, Como e Va- rese. Mendrisio, da sempre attiva nel panorama poli- tico è oggi capoluogo del distretto.

Lo sviluppo industriale e il tenore di vita che si an- davano consolidando du- rante il ‘900 hanno causato la crescita demografica ed economica del paese.

L’urbanizzazione dirama- tasi in tutte le direzioni ha portato alla progressiva sa- turazione dei margini stori- ci che distinguevano i nu- clei originari, ponendo in continuità l’antico borgo coi comuni circostanti.

Mendrisio si colloca con i suoi centri più antichi su un pianoro esposto ad ovest all’estremità meridionale del Monte Generoso, con

l’edificazione più recente che si allunga in pendenza verso il piano del Laveggio.

Pur ormai coperto, il corso del Moree (I in R02) con- serva la sua impronta nello sviluppo dell’insediamen- to: configurandosi come crocevia dei principali tracciati. Un tempo limite all’edificazione esso è oggi principale strada d’accesso all’insediamento, e le anti- che sponde sono in via di completo riempimento.

Il ponte (0.0.4 in R02) che scavalca l’intaglio vallivo del Moree ha fortemen- te mutato le relazioni e i collegamenti tra le parti dell’insediamento. Prove- nendo da nord dalla Valle dell’Alpe, il corso d’acqua attraversa, a tratti ancora scoperto (4.0.1 in R02), l’antico quartiere industria- le (4 in R02).

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Le aree di Mendrisio - R02 40

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

I

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perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

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X IX XII

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XIII XVII

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2.0.6 2.0.3

2.0.3

4.0.4 4.0.5

4.0.3 4.0.2

4.0.1

0.4.1

0.0.15 0.0.14

0.0.11 0.0.11 0.0.21

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0.0.22

0.0.1 0.0.7

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0.0.9 0.0.6

0.0.5

0.0.8

8.0.6

8.0.2 8.0.5

8.0.4 8.0.3

5.0.4 5.0.5

5.0.2

5.0.8 5.0.3 5.0.6

5.0.1

5.0.3

5.0.9 0.0.17

0.0.20 6.0.3

6.0.3

6.0.1

6.0.2 8.1.1

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0.0.13 9.0.2

9.0.1

9.0.3 9.0.4 9.0.6 9.0.4

9.0.5 9.0.7 9.0.7

9.0.8 9.0.9

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7.0.4 7.0.3

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3.0.2 3.0.1

8.0.1 8.0.2

0.0.18 0.0.26

0.0.4 9.0.8 9.0.9

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Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

Le aree di Mendrisio - R02

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

Il Borgo

Il borgo (1 in R02) si esten- de tra la chiesa parroc- chiale (2.0.1 in R02) e l’ex complesso conventuale dei Serviti (0.3 in R02), in lieve salita da nord verso sud e da ovest verso est.

Il movimento dei vico- li e dei numerosi elementi che caratterizzano gli edi- fici, testimoniano l’origi- ne medievale dell’impian- to. Il percorso principale (1.0.1 in R02) nonostante gli ampliamenti della sede stradale, la trasformazione in senso rappresentativo borghese di alcuni edifici e la sostituzione di altri nel corso dei secoli, conserva il movimento sinuoso e l’ac- cordo con la topografia. Il vicolo divide il borgo in due parti, di cui quella più a monte, ad est, conserva maggiormente i tratti ar-

caici. Lungo due assi pa- ralleli al vicolo principale si alternano edifici commer- ciali e abitativi. La parte a valle del vicolo principale è esposta maggiormente alle trasformazioni e più inte- sa a una caratterizzazione commerciale.

Le Ville e l’Accademia Via Turconi (5 in R02) è dominata all’estremità set- tentrionale da due ville di grandi dimensioni e di imponente monumenta- lità, sul lato sud orientale:

la Villa Argentina (5.0.2 in R02), una delle principali realizzazioni dell’architetto Antonio Croci, e la mae- stosa Villa Torriani (5.0.1 in R02) con un’imponen- te facciata a sette assi su quattro piani. La preziosità degli edifici trova adeguata cornice nei generosi par-

L’insediamento odierno 43

42

1

5

(23)

perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

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2.0.5 2.0.1 2.0.4

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2.0.3

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4.0.3 4.0.2

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0.0.8

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8.0.2 8.0.5

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5.0.4 5.0.5

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5.0.1

5.0.3

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0.0.20 6.0.3

6.0.3

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9.0.3 9.0.4 9.0.6 9.0.4

9.0.5 9.0.7 9.0.7

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Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

L’insediamento odierno

chi in cui si pongono e che si prolungano verso i pie- di del pendio (IX in R02).

Un adeguato confronto architettonico è offerto sul lato opposto da l’Ospizio riattato da Luigi Fontana, con il fronte della facciata principale a tempio dorico, oggi «Accademia di Archi- tettura della Svizzera Italia- na» (5.0.5 in R02).

Se in origine si poteva leggere un lato nord oc- cidentale pubblico – con- trapposto a uno privato, la ridestinazione delle due ville a pubbliche funzioni, ha configurato, un intero

«polo» pubblico situato a nord rispetto a uno privato più a sud della città.

Via della Stazione

Confrontabile con questo sistema è l’insieme lungo la Via della Stazione (6 in

R02). Tra i due insiemi si interpone una superficie prativa in pendenza (X in R02), in parte occupa- ta dalla grande mole del nuovo ospedale (0.0.17 in R02). Questo insieme è tutto riferibile all’epoca a cavallo del secolo XIX, con edifici più modesti, ma comunque di prestigio – di tre o quattro piani, con pic- cole torrette, in parte carat- terizzate da tratti liberty, in parte con forme neoclassi- che – anch’essi entro par- chi e giardini. La chiusura delle recinzioni ai giardini (6.0.3 in R02) è continua su entrambi i lati. Nella zona domina il carattere privato.

Il lato sud orientale appare più chiuso e appartato per la collocazione degli edifici sviluppati in altezza. I muri di sostegno ai giardini ver- so strada e l’arredo verde

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Le aree di Mendrisio - R02 44

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

X IX 6

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perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

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2.0.5 2.0.1 2.0.4

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Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

L’insediamento odierno

stabiliscono uno stacco dal lato opposto, lungo il

quale gli edifici poggiano quasi sempre sul livello della sede stradale e hanno recinzioni più aperte e tra- sparenti.

Via Beroldingen

In rapporto con la Via Be- roldingen, in pendenza (8 in R02), si riconosce una fase di crescita attribuibile a un periodo tra fine Ot- tocento e metà del secolo XX di edifici pubblici, in- dustriali e abitativi, e, dopo la metà di questo secolo, di edifici commerciali e di servizio.

Complessivamente meno programmato, questo in- sieme trova un carattere di continuità spaziale in una vecchia cinta muraria a uno spazio oggi in parte occu- pato da abitazioni e soprat-

tutto in un piccolo quar- tiere abitativo sviluppatosi all’inizio di questo secolo in vicinanza con la stazio- ne (8.2 in R02). Tutta l’a- rea circostante è dominata dal monumentale Pretorio (8.0.6 in R02) evidenziato ulteriormente da una villa con torretta (8.0.5 in R02).

L’edificio amministrativo a tre piani, con un corpo centrale in pietra a vista, che si distingue dalle ali per due falsi timpani, si impo- ne con la sua ampia scali- nata sull’asse stradale.

Edifici del secolo XIX Agli ultimi decenni dell’Ot- tocento risale l’occupazio- ne di uno spazio a ovest del borgo (II in R02) con edifici di prestigio soprat- tutto pubblici. L’area, oggi tutta asfaltata, ha carattere di piazza a terrazza nella

47

Le aree di Mendrisio - R02 46

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

8 II

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perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

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X IX XII

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Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

L’insediamento odierno

parte affacciata sul Moree (0.0.7 in R02), compartita da un allineamento di lecci e da uno di pini, chiusa a nord est dal monumentale edificio del Municipio ed ex scuole (0.0.5 in R02).

Alla definizione contribu- iscono l’edificio un tempo Scuola di Disegno, esem- pio del Liberty a Mendri- sio, e l’estrosa abitazione dell’architetto Croci, una sorta di divertissement ar- chitettonico a pianta di po- liedro irregolare in cui gli elementi simmetrici riequi- librano i temi di variazione (0.0.6 in R02). Nuoccio- no a tale ambiente il poco curato accostamento e ad- dossamento di edifici mo- desti e anonimi a quelli di prestigio, e la mancanza di uno stacco nella continuità dell’asfalto tra piazza, stra- de circostanti, spazi a par-

cheggio.

Fa riferimento a questo ambiente, stilisticamente e a vista, il volume del Tea- tro Mignon (0.5.1 in R02), anche questo un gioiellino liberty con le aperture a ferro di cavallo. Si inserisce in un allineamento regolare di costruzioni di varie di- mensioni ad uso abitativo e ad attività economica (0.5 in R02), senza tratti di pre- stigio, risalenti all’epoca a cavallo del secolo XIX, che forniscono una definizione alla Via Vela, tratto di col- legamento tra complesso conventuale (0.3 in R02) e Borgo da un lato e l’edifi- cazione in piano dall’altro.

Intorni

Pressoché tutte le superfi- ci a contatto con l’edifica- zione storica a partire dalla seconda metà del secolo

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Le aree di Mendrisio - R02 48

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

0.5 0.3

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perturbante segnalato

Intorno (I-Ci, I-Or)

Perimetro, Gruppo (P, G) Elemento eminente (E)

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Comune di Mendrisio, distretto di Mendrisio, Cantone Ticino Piano di rilevamento 1: 5000 Ortsbilder®

L’insediamento odierno

XX in particolare, sono state interessate da una vi- vace attività edificatoria;

non solo le superfici più esterne (VIII, XI, XV in R02), ma anche le superfici interposte tra i nuclei edi- lizi (I, III, V, XII in R02) il cui riempimento ha fatto venire a mancare lo stacco necessario per una chiara identificazione dei contor- ni storici dei singoli nuclei, a una vista di insieme e da distanza o dall’alto.

Poche esigue superfici for- niscono ancora un con- testo naturale di sfondo e contorno all’edificazione storica e permettono una chiara lettura dei margini storici dei nuclei (IV, VI, VII in R02).

Anche le superfici a giardi- no, di pertinenza delle di- more di lusso del lato sud orientale della Via Turconi

(IX in R02), lasciano a que- ste ampio respiro.

51

Le aree di Mendrisio - R02 50

Fonte: ISOS Ortsbilder, Comune di Mendrisio

XI

VIII

IX

VII IV

VI XV

I V

III

(27)

ACCADEMIA DI ARCHITETTURA

IL CAMPUS

(28)

Il Campus

1) Stazione Ferroviaria;

2) Campus 3) Centro Storico

1

2

3

L’Università della Svizze- ra italiana (USI) conta due campus principali, uno a Lugano, con le facoltà di Scienze economiche, Scienze della comunicazio- ne e Scienze informatiche e l’altro, più a sud, a Men- drisio dove a sede l’Acca- demia di Architettura.

Il campus di Mendrisio oc- cupa la parte meridionale della città, all’altezza della stazione ferroviaria che si configura come principa- le punto di accesso per gli studenti.

Il sistema dell’Accademia è quello di un campus aper- to, in cui spazi ed edifici eterogenei sono messi a sistema da una serie di per- corsi, segnati più dall’uso degli utenti che da effettivi tracciati.

L’intero campus si posi- ziona parallelamente ad un

asse che taglia le curve di livello in modo perpendi- colare, volgendosi da una parte a valle e dall’altra ver- so le montagne.

In modo analogo a quan- to accade nei Nuovi Col- legi Universitari di Urbino, ad opera di Giancarlo de Carlo, gli edifici dell’Acca- demia creano un sistema multipolare organizzato

“in maniera tale da susci- tare sempre nuovi e diversi rapporti non soltanto tra gli studenti, ma anche fra questi e gli abitanti, un tes- suto edilizio continuo, ma diversificato”1.

1: Antonella Romano, Giancarlo De Carlo: Lo spazio, realtà del vi- vere insieme, Torino, Testo&Im- magine, 2001, pp. 55.

Il Campus

54 55

(29)

Il Campus

LE IPOTESI D’AMPLIAMENTO

ACCADEMIA DI ARCHITETTURA

56

(30)

Planimetria del Campus 1) Villa Argentina;

2) Dépandance;

3) Palazzo Canavée;

4) Vignetta;

5) Palazzo Turconi;

6) Biblioteca (temporanea);

7) Chiesa dei Cappuccini;

8) Teatro dell’Architettura;

9) Ospedale Beata Vergine.

Il campus dell’Accademia di architettura ha subito nel corso degli anni diversi cambiamenti ed è stato og- getto di diverse ipotesi di ampliamento.

Sul comparto “Villa Ar- gentina” (soggetto a un Piano Particolareggiato) i parametri edificatori sono attualmente esauriti per la parte relativa all’Accade- mia.

In un primo tempo si è va- lutata l’ipotesi di ampliare il Campus con un edificio costruito sopra l’attuale posteggio e rampa di ac- cesso al garage sotterraneo, di fianco all’edificio Cana- vée. Tale ipotesi ha ricevu- to parere sfavorevole dalle autorità cantonali ed è stata abbandonata.

Si è valutato anche l’ipotesi di edificare un nuovo edifi- cio nel sedime dove è edi-

LE IPOTESI D’AMPLIAMENTO

ficata la casa per anziani, di fianco al parco di Villa Argentina. Anche questa ipotesi ricade nel comparto PPVilla Argentina, la revi- sione del quale si prospetta molto difficoltosa.

Si è valutata l’ipotesi di co- struire un edificio lungo e stretto lungo la strada per le ambulanze che conduce all’entrata del Pronto Soc- corso dell’Ospedale Beata Vergine. L’esiguità dello spazio disponibile e la ne- cessità di organizzare l’ac- cesso al Teatro dell’archi- tettura hanno fatto scartare anche questa possibile ubi- cazione.

Il recente acquisto dello stabile “Vignetta” da par- te dell’USI ha ridefinito gli equilibri del Campus proponendosi come nodo per le circolazioni interne e come punto di aggrega-

Palazzo Canavée Villa Argentina

Ospedale Beata Vergine

zione.

Il presente concorso costi- tuisce una fase intermedia dello sviluppo del Campus.

Serve a risolvere la necessi- tà contingente di trasferire la biblioteca (attualmente ospitata nell’edificio prov- visorio in legno) all’interno del Palazzo Turconi. Que- sto spostamento priverà l’Accademia degli spazi oggi occupati dagli atelier di primo anno e di diplo- ma che devono trovare una nuova collocazione.

Per lo sviluppo futuro del Campus rimane fonda- mentale la possibilità di espansione con un nuovo edificio collocato nei pres- si del parco all’interno del perimetro del Piano Par- ticolareggiato di Villa Ar- gentina.

LE IPOTESI D’AMPLIAMENTO

58 59

(31)

NUOVO ASSETTO

ACCADEMIA DI ARCHITETTURA

(32)

Palazzo Turconi

Il programma del Palazzo Turconi prevede:

- Piano terra: mantenimen- to degli spazi atelier e uf- fici.

- Primo piano: Biblioteca, sale lettura e uffici al primo piano;

- Sottotetto: sale di lettu- ra. Dal PT e dal piano -1 si prevede la realizzazione di un collegamento tra il piano -1, il nuovo edificio e il Teatro dell’architettura (che ospita una grande aula per l’insegnamento fron- tale agli studenti di primo anno)..

Palazzo Canavée

Nel Palazzo Canavée una maggiore concentrazione delle attività di progetta- zione (spazi per gli atelier di 2°, 3°, 4° anno e per i Diplomi) assieme all’e- NUOVO ASSETTO

spansione delle necessarie e correlate attività di mo- dellistica.

Si prevede l’aumento degli spazi dedicati alla modelli- stica, il recupero dello spa- zio della Galleria per atelier di progettazione.

Il recupero dello spazio Foyer attualmente occupa- to dall’atelier orizzontale (trasferito al PT di Palazzo Turconi). Le aule al PT sa- ranno destinate alle lezioni e, solo in caso eccezionale, accoglieranno conferenze con grande afflusso di per- sone. Le conferenze saran- no normalmente tenute nel nuovo spazio del Teatro dell’architettura.

Villa Argentina

Nella Villa Argentina la sede della direzione e dell’amministrazione.

Vignetta

Nello stabile Vignetta, di recente acquisizione, uffici per alcuni istituti ai piani superiori. Il piano terreno dello stabile e lo spazio del giardino annesso sono spa- zi di incontro; è prevista la riapertura di un Esercizio Pubblico al PT e il collega- mento dello spazio esterno con il sistema dei percorsi di circolazione del Cam- pus.

Nuovo Atelier

Nel nuovo stabile per la didattica le nuove aule, ate- lier di 1° anno, laboratori e eventuali uffici per i docen- ti/assistenti.

NUOVO ASSETTO

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BANDO DI CONCORSO

INTRODUZIONE

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