Prefazione
La G.S.D. S.r.l. di Ospedaletto, azienda che si occupa di misure di compatibilità elettromagnetica, sicurezza elettrica, spettroscopia laser e fisica applicata, mi ha dato la possibilità di svolgere il mio stage presso di loro.
Fig. 1. Logo dell’azienda.
Mi è stata richiesta la
progettazione e la realizzazione di un sistema automatico di misura per la gestione della Calibrazione della Camera Anecoica di cui dispongono, secondo la norma EN 61000-4-3, utilizzando il linguaggio LabVIEW™.
L’elaborato, suddiviso in capitoli, ripercorre tutte le fasi e gli argomentati da me affrontati durante il lavoro.
Avendo già svolto in questa azienda un tirocinio per il conseguimento della Laurea di primo livello, sono partita avvantaggiata, avendo acquisito precedentemente le necessarie nozioni tecniche.
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Quindi per questo successivo lavoro il primo lavoro è consistito nel rivestimento della Camera Anecoica con coni di poliuretano.
Infatti scopo del mio lavoro è di verificare quali differenze vengono apportate alla camera, rispetto alla sua situazione precedente. Ovvero quanto questi coni rendano più efficiente il suo lavoro.
La Calibrazione della Camera Anecoica può essere realizzata seguendo differenti normative, vi sono la Normativa EN61000-4-3 che opera in ambito civile e la MIL-STD 461 E che opera invece in ambito militare, e la RTCA- DO160D di ambito avionico.
Studiando le Norme EN 61000-4-3, MIL-STD 461E e RTCA-DO160D ho potuto quindi conoscere la prassi della prova di Immunità Radiata, il metodo di Calibrazione e le specifiche del sito da impiegare nei relativi standard.
Anche se la Camera semi-Anecoica è la cosa che salta di più all’occhio entrando in azienda, poiché ne occupa una buona parte, solo dopo aver letto qual è il suo impiego, relativamente alla prova di Immunità Radiata, ho notato i particolari costruttivi che la contraddistinguono e la caratterizzano.
Ho cominciato così a addentrarmi nella parte più pratica del lavoro, quella in cui la tecnica della prova ed il setup reale cominciano a fondersi delineando la situazione.
Lo studio del linguaggio di programmazione ha assorbito per un po’ di tempo la mia attenzione a causa della sua caratteristica non comune d’implementazione.
La scoperta di nuove potenzialità per l’automatizzazione ha proseguito anche durante la stesura dei programmi provocando variazioni continue allo sviluppo.
Il prodotto che viene presentato ha dimostrato di assolvere al suo scopo facendo funzionare lo strumento virtuale creato grazie all’interazione degli strumenti reali messi a disposizione.
Il trattamento dei dati acquisiti, riportato nel capitolo finale, è la conclusione auspicata della realizzazione, la rappresentazione tangibile che caratterizza la Camera Anecoica.
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