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SINTESI NON TECNICA. Il Tecnico Rotondo Ingegneri Associati Ing. Giuseppe Rotondo Collaboratrice: Ing. Maria Giovanna Altieri

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

“RAPPORTO AMBIENTALE”

DEL PIANO DI COMPARTO “BIT UP!”

Ai sensi dell’Articolo 12 Parte Seconda – Titolo II – D.Lgs 152/06 e dell’Articolo 8 della L.R.

44/2012 e ss.mm.ii.

Il Tecnico Rotondo Ingegneri Associati – Ing. Giuseppe Rotondo Collaboratrice: Ing. Maria Giovanna Altieri

SINTESI NON TECNICA

Firmato digitalmente da:Giuseppe Lacarra Data:01/08/2019 09:17:00

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Sommario

1: INFORMAZIONI GENERALI ... 3

1.1 Finalità e contenuti e obiettivi della Sintesi non Tecnica ... 3

1.2 Obiettivi e strategie del piano nel contesto territoriale e normativo ... 3

1.2.1 Individuazione dell’ambito territoriale interessato dal piano/programma. ... 3

1.2.2 Il progetto ... 5

2: LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEL PIANO DI COMPARTO “BIT UP!” ... 7

2.1 Scenario ambientale e obiettivi di sostenibilità ... 7

2.2 Valutazione ambientale degli obiettivi del piano di comparto “BIT UP!” e misure di mitigazione e compensazione ambientale ... 10

2.4 Processi di partecipazione e condivisione dell’informazione ambientale ... 13

3. VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE ... 15

3.1 Alternativa “zero”: Stato di Fatto... 15

3.2 Alternativa “uno”: piano di comparto attuato ... 16

4. IL MONITORAGGIO AMBIENTALE DEL PIANO ... 18

4.1 Ruolo, obiettivi e metodologia di Monitoraggio ambientale ... 18

4.2 Descrizione delle Misure di monitoraggio ... 18

5. CONCLUSIONI ... 21

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1: INFORMAZIONI GENERALI

1.1 Finalità e contenuti e obiettivi della Sintesi non Tecnica

L’obiettivo principale della Sintesi non Tecnica è quello di sintetizzare le informazioni contenute nel Rapporto Ambientale in un formato maggiormente comprensibile e utile allo svolgimento delle fasi di partecipazione.

La Sintesi illustrerà in sintesi, i concetti e le relazioni tra le diverse informazioni che hanno contribuito a formare gli esiti delle analisi e delle valutazioni condotte, in funzione dei principali effetti sull'ambiente connessi all'attuazione del piano di comparto denominato “BIT UP!”.

La Sintesi ha utilizzato come principale riferimento per la sua redazione le Linee guida per la predisposizione della Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale (art. 13 comma 5, D.lgs. 152/2006), elaborate dalla Direzione per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente (disponibile all’indirizzo:

https://va.minambiente.it/it-IT/DatiEStrumenti/MetadatoRisorsaCondivisione/90ac200c-ddb4-47fd-a180- 7d9f0c2f83ff).

La sintesi è destinata a tutti i cittadini di Bitritto e dei comuni limitrofi interessati a conoscere il Piano di Comparto “BIT UP!” e i suoi possibili effetti sull’ambiente.

Le Informazioni presenti nella Sintesi sono desunte dal Rapporto ambientale, selezionando i contenuti essenziali a comprendere la proposta di piano, i suoi possibili effetti sull’ambiente, le misure di mitigazione eventualmente adottate e il sistema di monitoraggio degli effetti ipotizzato.

È possibile consultare la Sintesi non Tecnica e gli altri documenti di piano pubblicati ai fini delle consultazioni su i seguenti siti web:

Comune di Bitritto - www.comune.bitritto.itsezione VAS, sottosezione “piani in fase di consultazione”

http://www.comune.bitritto.ba.it/vas.php?id_categoria_item_num20=200000%22

1.2 Obiettivi e strategie del piano nel contesto territoriale e normativo

1.2.1 Individuazione dell’ambito territoriale interessato dal piano/programma.

Il Comune di Bitritto è situato nella Città Metropolitana di Bari, in particolare nella zona a sud ovest.

A nord confina con il comune di Modugno e di Bari, ad est con Valenzano, a sud con Adelfia e Sannicandro di Bari ed infine ad ovest con il comune di Bitetto.

I terreni oggetto del presente Piano di Comparto per Insediamenti a carattere produttivo, sono situati a nord del centro cittadino e ricadono in zona delimitata e tipizzata nelle tavole di P.R.G.C., come

“sottozona D2”, destinata ad attività produttive (si veda articolo 34 delle NTA del PRG).

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4

Figura 1 Estratto Piano Regolatore Generale Comune di Bitritto - Tavola D05

L’area interessata dal Piano di comparto, risulta ben strutturata e ben connessa. Di fatti dall’immagine sovrastante si evince che nella zona a sud, l’area è attraversata dalla strada provinciale 92 – Modugno Bitritto; ad ovest invece è adiacente alla strada statale 271 Bari – Cassano – Matera.

La vicinanza e la facile accessibilità, rendono la zona interessante dal punto di vista logistico e dunque dell’eventuale disposizione di insediamenti produttivi.

Bitritto è un comune di circa 11.000 abitanti (con una popolazione sempre in crescita negli ultimi quattro decenni, come si evince da figura successiva) situato nella prima corona di comuni intorno al

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capoluogo. Dispone di un territorio prevalentemente pianeggiante ben collegato da strade, autostrade e ferrovia.

Figura 2. Dinamica demografica del Comune di Bitritto (Fonte dati: ISTAT. www.istat.it). Si nota come negli ultimi 4 decenni la popolazione sia notevolmente cresciuta.

All’interno della città Metropolitana di Bari insieme a Modugno e Bitonto rappresenta uno dei Comuni con una maggiore presenza di attività produttive anche nel settore primario.

1.2.2 Il progetto

Il Piano oggetto della presente valutazione prevede, in conformità al PRG, la realizzazione di capannoni per la distribuzione commerciale e la logistica.

Si costruisce attorno ad un asse viario attrezzato “di penetrazione” che dalla strada di P.R.G. attraversa trasversalmente il Comparto e dal quale si diramano altre due strade di lottizzazione, che in senso longitudinale servono i lotti a monte e a valle del sub-comparto.

L’asse viario è dunque composto da una doppia viabilità, una per ciascun senso di marcia, da una doppia fila di parcheggi e dalla fascia di verde centrale.

L’area è interessata dalla presenza di una superficie soggetta a rischio idraulico e il progetto destina tutte le aree indicate in azzurro nella figura seguente, a verde.

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6

Figura 3 Identificazione degli ingombri degli edifici all'interno dei lotti fondiari - Fonte: Tavole di progetto

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2: LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEL PIANO DI COMPARTO “BIT UP!”

2.1 Scenario ambientale e obiettivi di sostenibilità

Con riferimento alla pianificazione di livello regionale e sub-regionale, sia di settore che urbanistico territoriale, è predisposta un’elencazione dei principali vincoli ed indicazioni di tutela vigenti nelle aree interessate.

PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE REGIONALE

Il comune di Bitritto rientra nell’Ambito di Paesaggio della Puglia Centrale e nella Figura Territoriale denominata “La Conca di Bari e il Sistema radiale delle Lame”.

Tramite il Webgis del Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia (www.sit.puglia.it) è possibile osservare che l’area interessata dal Piano di Comparto “BIT UP!” non presenta alcun vincolo né per la presenza di Beni Paesaggistici né per la presenza di Ulteriori contesti paesaggistici.

PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO

L’area interessata dal Piano di Comparto “BIT UP!”, in particolare la zona a nord-ovest, è caratterizzata da Alta Pericolosità Idraulica, e, nelle aree a pericolosità idraulica, tutte le nuove attività e i nuovi interventi devono essere tali da:

a) migliorare o comunque non peggiorare le condizioni di funzionalità idraulica;

b) non costituire in nessun caso un fattore di aumento della pericolosità idraulica né localmente, né nei territori a valle o a monte, producendo significativi ostacoli al normale libero deflusso delle acque

ovvero causando una riduzione significativa della capacità di invaso delle aree interessate;

c) non costituire un elemento pregiudizievole all’attenuazione o all’eliminazione delle specifiche cause di rischio esistenti;

d) non pregiudicare le sistemazioni idrauliche definitive né la realizzazione degli interventi previsti dalla pianificazione di bacino o dagli strumenti di programmazione provvisoria e urgente;

e) garantire condizioni adeguate di sicurezza durante la permanenza di cantieri mobili, in modo che i lavori si svolgano senza creare, neppure temporaneamente, un ostacolo significativo al regolare deflusso delle acque;

f) limitare l’impermeabilizzazione superficiale del suolo impiegando tipologie costruttive e materiali tali da controllare la ritenzione temporanea delle acque anche attraverso adeguate reti di regimazione e di drenaggio;

g) rispondere a criteri di basso impatto ambientale facendo ricorso, laddove possibile, all’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica.

Di seguito si riporta la cartografia estratta dal Webgis dell’Autorità di Bacino della Regione Puglia:

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8

Figura 4. Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Puglia - Comune di Bitritto. Si evince la presenza di un'area di pericolosità idraulica rispetto alla quale il progetto di piano ha effettuato scelte di tutela ambientale e di sicurezza degli utenti destinando tutte le aree interessate dal rischio idraulico a verde.

(9)

Figura 5 Planimetria Piano di Comparto "Bit UP!" su catastale – Fonte: Tavole di Progetto Si può notare la destinazione a verde delle aree interessata dalla pericolosità idraulica, all'interno di una più ampia area naturalistica.

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE

Di seguito si riportano gli estratti della Tavola A e B del Piano di Tutela delle Acque, dalle quali si evince che il Comune di Bitritto non risulta perimetrato tra le zone di protezione speciale idrogeologica e rientra nell’Acquifero Carsico della Murgia (Tavola B). Inoltre nel Comune di Bitritto

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10 è presente un pozzo di approvvigionamento potabile, contrassegnato con pallino verde nella tavola A.

Figura 6 Piano di Tutela delle Acque. Tavola A Zone di Protezione Speciale Idrogeologica. Si evince che l'area in esame non è interessata dalla zonizzazione del PTA.

Negli altri piani di tutela sovraordinati l’area di interesse del piano di Comparto “BIT UP!” non è perimetrata tranne che nel Piano di Gestione del Rischio Alluvioni della Regione Puglia strettamente collegato al rischio idraulico già illustrato.

2.2 Valutazione ambientale degli obiettivi del piano di comparto “BIT UP!” e misure di mitigazione e compensazione ambientale

Il piano di Comparto “BIT UP!” non è interessato da aree protette (aree SIC, ZPS et al.).

In forma tabellare vengono riportati i giudizi valutativi riguardanti gli impatti più significativi generati dagli obiettivi pianificatori e programmatici che interferiscono sull’ambiente e i principali interventi di mitigazione previsti.

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MATRICE IMPATTI PREVISTI ENTITA’ MITIGAZIONE

ATMOSFERA Inquinamento

provocato dal traffico veicolare in fase di esercizio e di cantiere

Mediamente Trascurabile

Umidificazione della zona interessata dalla movimentazione terra, al fine di ridurre al

minimo il

sollevamento di polveri. È necessario delimitare la viabilità con elementi verdi tipo siepi e/o alberature, capaci di mitigare gli effetti della nuova viabilità

sull’inquinamento atmosferico e per favorire il passaggio di fauna e microfauna.

Inoltre si consiglia di creare delle vere e proprie reti ecologiche di connessione, mettendo a sistema il verde pubblico e privato.

Inquinamento

provocato dalla movimentazione terra in fase di cantiere

Trascurabile

ACQUE Deflusso delle acque.

Consumo Idrico

Non trascurabile Divieto assoluto di costruzione nella zona interessata dal vincolo dell’Autorità di Bacino della Regione Puglia.

Non effettuare movimentazioni di terra entro quell’area.

Piantumazione di vegetazione autoctona

nel rispetto

dell’andamento del terreno.

Predisposizione di cisterna per il recupero e trattamento delle acque piovane e di sistema di riuso per irrigazione delle acque meteoriche raccolte.

Opportuno sistema di smaltimento di acque reflue provenienti dai

piazzali di

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12

SUOLO E

SOTTOSUOLO

Impermeabilizzazione del suolo (consumo di suolo)

Mediamente Trascurabile

Inserimento di fascia a verde (vegetazione autoctona) non pavimentata

Parcheggi con

pavimentazione

permeabile drenante come masselli autobloccanti o ghiaia o altri materiali equivalenti capaci di

garantire una

permeabilità almeno pari al 50% dell’area interessata.

FLORA E FAUNA - ECOSISTEMI

Polveri generate in fase di cantiere - Rumori

Trascurabile Umidificazione della zona interessata dalla movimentazione terra;

inserimento di vegetazione autoctona per ristabilire gli ecosistemi

RUMORE E

VIBRAZIONI

Rumori generati dal traffico veicolare in fase di cantiere e di esercizio

Trascurabile Inserimento della barriera verde per attutire i rumori.

Durante la fase di cantiere le lavorazioni saranno eseguite solo durante le ore diurne.

Conformità

dell’edificato e degli spazi accessori alla normativa afferente la L. n.447/1995, “Legge Quadro

sull’inquinamento acustico”, D.P.C.M.

01/03/1995, D.M.

11/12/1996, D.P.C.M.

14/11/1997 e L.R.

Puglia n. 03/2002.

RISCHIO DI

INCIDENTI

Rischio di incidenti durante la fase di cantiere

Non Trascurabile Piano Operativo d sicurezza – utilizzo di dispositivi di protezione individuali e collettivi

PAESAGGIO E

PATRIMONIO STORICO CULTURALE

Impermeabilizzazione del suolo

Mediamente Trascurabile

Piantumazione di vegetazione autoctona per ristabilire gli equilibri eco sistemici – Costruzioni che

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tengano conto del luogo e del loro inserimento

paesaggistico

GESTIONE DEI

RIFIUTI

Incremento rifiuti da smaltire in discarica

Rilevante Occorre impostare un sistema di raccolta differenziata coerente con quello comunale con l'identificazione di apposite isole ecologiche.

Le isole Ecologiche previste in sede di progetto saranno opportunamente schermate con piante rampicanti.

ENERGIA Misure di

contenimento

energetico per i nuovi edifici;

Incremento di

produzione di energie pulite

Rilevante Prevedere per ciascun edificio idonei sistemi di efficientamento energetico, sia nell’utilizzo di materiali idonei a

contenere le

dispersioni, sia nell’utilizzo di impianti per il riscaldamento e raffrescamento

dell’aria.

Prevedere

l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici.

2.4 Processi di partecipazione e condivisione dell’informazione ambientale

Sono elencate in modo schematico, le fasi di partecipazione e di consultazione, con gli opportuni riferimenti cronologici di data e durata, nonché l’elencazione dei soggetti che vi hanno preso parte con osservazioni e contributi.

Con istanza del 20 settembre 2016, alcuni privati proprietari di immobili ricadenti nella zona omogenea di tipo “D2” denominata “Comparto BIT UP!”, situata tra lo svincolo di Bitritto Nord della SP 236, via Bari (ex percorso della SS 271 ora dismesso), il tracciato in sopraelevata della stessa SP 236 e gli elettrodotti TERNA a nord dell’abitato di Bitritto, destinata ad insediamenti a carattere produttivo di tipo commerciale e terziario così come individuata dal vigente PRGC di Bitritto, hanno

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14 (PUE), il cui inizio è stato comunicato alla soc. GIEM s.r.l., mandataria dei proponenti, in data 23.09.2016 con nota prot. n° 13088.

Ritenendo, erroneamente, che la funzione di Autorità Competente dovesse essere espletata dall’Ufficio in ragione della delega di cui all’art.4, comma 3, della L. R. n° 44 del 14.12.2012 e sue successive modificazioni, con nota prot. n° 13114 del 06.08.2018 veniva dato avvio alla procedura di Consultazione in oggetto, con termine per la presentazione degli eventuali contributi a trenta giorni dalla pubblicazione del relativo Avviso, avvenuta sul BUR Puglia n° 105 del 09.08.2018 e sul sito web del Comune di Bitritto, sezione VAS.

Con nota prot. 10649 del 08.10.2018, il Dirigente della Sezione Autorizzazioni Ambientali del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche e Paesaggio della Regione Puglia, rivendicava, motivatamente e ai sensi di Legge, la competenza alla procedura di VAS del Piano in oggetto, invitando il Comune di Bitritto a regolarizzare la procedura avviata mediante la riapertura dei termini della Consultazione per ulteriori sessanta giorni e a trasmettere, in qualità di Autorità Procedente, all’Autorità Competente correttamente individuata l’istanza e la documentazione necessaria all’espletamento della procedura.

In qualità di Autorità procedente, l’Ufficio competente in materia di VAS ha riaperto per ulteriori sessanta giorni la fase di Consultazione del PUE in oggetto e chiede dunque agli Enti e soggetti competenti in materia ambientale in epigrafe, individuati quali soggetti da consultare in argomento, di esprimere entro 60 gg dalla notifica a mezzo pec della comunicazione, le proprie valutazioni e/o contributi tematici, conformemente a quanto disposto dagli artt. 6 e 9 della L. R. n° 44 del 14.12.2012 e sue successive modificazioni.

In conclusione, con riferimento ad obiettivi di piano e componenti ambientali, sono riportati i principali aspetti oggetto di osservazioni da parte dei soggetti che hanno preso parte al processo di partecipazione e come queste ultime siano state recepite.

Con nota n. 1229 del 04/09/2018, la Società SNAM Rete Gas s.p.a. ha trasmesso all’Autorità Procedente il suo contributo, esprimendo la volontà di effettuare un sopralluogo congiunto tra tecnici di entrambe le parti, al fine di operare un verbale di picchettamento dei metanodotti esistenti e valutare la compatibilità dell’opera con gli esistenti gasdotti rilevati.

In riferimento alla suddetta nota della società Snam Rete Gas spa, prot. 1229 del 04.09.2018, è stato concordato con gli Uffici competenti della stessa Società un rilievo della condotta Snam denominata BITETTO-MONOPOLI DN 125 (5) - 12bar. In data 25.02.2019, alla presenza del geom. Carlo Bruno, è stato effettuato il picchettamento del tratto della condotta interessata dall’area di intervento del PUE in oggetto, riscontrando la coincidenza del tracciato rilevato negli elaborati di progetto.

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Con nota 0014236 del 13/02/2019 la Società Acquedotto Pugliese s.p.a. ha ribadito che l’area individuata dal Piano di Comparto BIT UP! è attraversata da una condotta denominata “Nuova diramazione per Bari” in regolare esercizio, le cui aree di sedime risultano di proprietà dell’Azienda e dunque non espropriabili e non utilizzabili ai fini delle opere proposte dal Piano di Comparto.

In particolare, come si evince dalla relazione tecnica illustrativa allegata al progetto preliminare del Piano di Comparto BIT UP!, le condotte di Servizi a Rete sono state già considerate Invarianti Infrastrutturali rispettando le richieste di AQP.

Infine, si è preso atto della nota della Sezione Regionale “Tutela e Valorizzazione del Paesaggio”, prot.7025 del 11.05.2018, della esigenza di redigere il completamento degli elaborati utili alla richiesta di parere paesaggistico obbligatorio, il quale sarà richiesto, come indicato dalla Sezione regionale a seguito di adozione del PUE. Si sta redigendo apposito studio.

3. VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE

Nella valutazione degli impatti sono stati considerati due possibili scenari di riferimento: lo stato di fatto e il piano di comparto completamente attuato.

I criteri di valutazione considerati nei due scenari al fine di perseguire uno sviluppo sostenibile sono i seguenti:

1. Consumo di suolo 2. Inquinamento

3. Sostenibilità ambientale 4. Sostenibilità sociale 5. Sostenibilità economica

La valutazione delle alternative di seguito riportata è di tipo qualitativa, non basata su parametri quantitativi perché difficilmente misurabili. Lo scopo principale è quello di evidenziare i “nodi problematici” esistenti tra contesto e criticità evidenziate, in modo da poter trovare misure di mitigazione specifiche, ove necessarie.

3.1 Alternativa “zero”: Stato di Fatto

La prima alternativa analizzata è relativa alla non attuazione del Piano di Comparto “Bit Up!” e quindi al mantenimento dello stato di fatto esistente nel territorio comunale di Bitritto. Nella tabella sottostante è espressa sinteticamente la valutazione dell’alternativa in relazione alle criticità considerate (in una scala di valori pari a: basso, medio, alto).

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Alternativa Criticità Valutazione

1-stato di fatto Consumo di suolo BASSO

1-stato di fatto Inquinamento BASSO

1-stato di fatto Sostenibilità ambientale MEDIA

1-stato di fatto Sostenibilità sociale BASSA

1-stato di fatto Sostenibilità economica BASSA

In relazione alla prima criticità analizzata (consumo di suolo), la mancata attuazione del Piano non aumenta il consumo di suolo che rimane basso. Allo stesso modo evitare di attuare il piano mantiene un basso livello di inquinamento indotto dalle attività antropiche. La sostenibilità ambientale non è da ritenersi elevata perché in realtà la mancata realizzazione del PUE mantiene l’area in uno stato di semiabbandono ormai sottratta all’attività rurale e improduttiva. Mentre è certamente bassa la sostenibilità sociale e economica in quanto la mancata attuazione del piano non incrementa posti di lavoro e non incrementa il capitale sociale con la realizzazione degli standard previsti dal PRG e dal PUE.

3.2 Alternativa “uno”: piano di comparto attuato

La seconda alternativa considerata, prevede la totale attuazione del Piano di Comparto “BIT UP!”.

Nella valutazione sono state analizzate le criticità sopra esposte. In relazione al Consumo di Suolo, l’alternativa 1 risulta certamente più elevata rispetto all’alternativa dello “stato di fatto”, in quanto attuando le previsioni di trasformazione riportate all’interno del Piano Regolatore Generale, ma non si può classificare elevata perché in effetti l’indice di copertura finale previsto dal Piano di Comparto è significativamente inferiore ai massimi previsti dal PRG per questo tipo di trasformazioni.

Inoltre, al fine di attenuare questo aspetto, il progetto prevede un cospicuo inserimento di fasce a verde e di zone pavimentate con masselli autobloccanti che garantiscono la permeabilità del suolo.

Dal punto di vista dell’inquinamento, l’attuazione del Piano porterà ad un aumento veicolare di mezzi pesanti, oltre che all’emissione in atmosfera di sostanze inquinanti derivanti dallo stesso traffico. Come intervento di mitigazione il Piano di Comparto prevede un incremento del verde presente nell’area sia come alberi di alto fusto sia come siepi e cespugli in grado di assorbire l’incremento di traffico.

La sostenibilità ambientale appare garantita dall’elevato livello di sostenibilità del progetto che oltre all’incremento significativo delle essenze arboree, prevede che tutti gli interventi siano conformi ai canoni di sostenibilità elencati nella LR 13/2008. Gli interventi interessano sia il sistema della

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mobilità e del verde pubblico e privato, con la creazione di piste ciclabili, di fasce e aree verdi, sia il sistema insediativo, con l’utilizzo di sistemi costruttivi volti al risparmio e all’efficienza energetica.

La Sostenibilità sociale appare elevata in quanto l’attuazione del piano consentire di incrementare il capitale sociale del Comune di Bitritto fornendo nuove infrastrutture e servizi pubblici che potranno essere utilizzate da aziende e cittadini e incrementerà il livello di prestazioni offerte all’interno del territorio comunale.

Anche la Sostenibilità economica appare elevata in quanto l’insediamento per attività introdurrà nuovi posti di lavoro e incrementerà la capacità di creare reddito nel territorio comunale.

Alternativa Criticità Valutazione

2-attuazione Piano “BIT UP!” Consumo di suolo MEDIO ma mitigato con elevata permeabilità

2-attuazione Piano “BIT UP!” Inquinamento MEDIO ma mitigato con incremento aree verdi ed essenze

2-attuazione Piano “BIT UP!” Sostenibilità ambientale MEDIA 2-attuazione Piano “BIT UP!” Sostenibilità sociale ALTA 2-attuazione Piano “BIT UP!” Sostenibilità economica ALTA

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4. IL MONITORAGGIO AMBIENTALE DEL PIANO

4.1 Ruolo, obiettivi e metodologia di Monitoraggio ambientale

Il modello adottato per l’elaborazione del Piano di Monitoraggio è quello adottato dalla EEA (European Environmental Agency) ossia il Modello DPSIR, cioè Driving forces, Pressure, State, Impact e Response.

Figura 7 Guidelines for data collection and processing - EU state of the environment report 1998-EEA

4.2 Descrizione delle Misure di monitoraggio

Nel caso del piano di Comparto BIT UP! È possibile individuare le seguenti componenti:

DETERMINANTI: azioni antropiche principalmente dovute all’insediamento di attività produttive, che provocheranno un aumento del traffico veicolare

PRESSIONI: tra le pressioni si individuano

1. le emissioni in atmosfera, dovute agli insediamenti produttivi, all’aumento di traffico veicolare e all’espansione urbana;

2. la produzione di rifiuti 3. l’aumento della rumorosità 4. il consumo di suolo

STATO: componenti ambientali monitorate

IMPATTI: tra gli impatti sull’ambiente circostante:

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1. inquinamento dell’aria con conseguente aumento dell’effetto serra 2. Consumo di suolo ed impermeabilizzazione

RISPOSTE: tra le risposte si individuano le misure di mitigazione previste dal Piano di Comparto BIT UP!, al fine di diminuire gli impatti sull’ambiente circostante, come ad esempio l’incremento del verde sia in superfici estese sia lungo le fasce della viabilità esistente e di progetto.

MISURE DI MONITORAGGIO DEL CONTESTO

Componenti Ambientali

Obiettivi di sostenibilità Indicatori di contesto Valore di riferimento o Valutazione

tendenziale Atmosfera e agenti

fisici

Mitigare l’inquinamento

provocato dal traffico veicolare in fase di esercizio e di cantiere

Qualità dell’aria determinata dalla presenza di PM10

Limiti Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155 (PM10 (mg/m3) max 50 valore massimo giornaliero

Acqua Favorire il

mantenimento

dell’attuale deflusso delle acque.

Inserimento di fascia a verde (vegetazione autoctona).

Parcheggi con pavimentazione permeabile drenante.

Riduzione del Consumo Idrico attraverso il recupero e il riuso.

Mantenimento del verde di progetto.

Permeabilità almeno pari al 50% dell’area interessata.

Predisposizione e mantenimento di cisterna per il recupero e trattamento delle acque piovane e di sistema di riuso per irrigazione delle acque meteoriche raccolte.

Realizzazione di sistema di smaltimento di acque reflue provenienti dai

piazzali di

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20

Suolo Ridurre

l’impermeabilizzazione del suolo (consumo di suolo)

Inserimento di fascia a verde (vegetazione autoctona).

Parcheggi con pavimentazione permeabile drenante.

Inserimento di fascia a verde (vegetazione autoctona).

Parcheggi con

pavimentazione permeabile drenante.

Flora e Fauna, Vegetazione ed

Ecosistemi

Limitare la dispersione di polveri generate in fase di cantiere e i rumori

Umidificazione della zona interessata dalla movimentazione terra;

inserimento di vegetazione autoctona per ristabilire gli ecosistemi

Rifiuti Limitare i rifiuti da smaltire in discarica

Quantità di rifiuti portati in discarica e non differenziati.

Verifica dell’uso e della manutenzione delle isole Ecologiche previste in sede di progetto schermate con piante rampicanti.

Risorse culturali e paesaggio

Non sono presenti emergenze storiche – architettoniche o paesaggistiche

significative.

- -

Per quanto concerne la tempistica da adottare nello svolgimento delle campagne di monitoraggio, si prevede una decadenza variabile a seconda dell’indicatore preso in considerazione, al fine di poter intervenire tempestivamente su eventuali problematiche ambientali dovute all’attuazione del Piano/programma. Gli indicatori individuati sono relativi al monitoraggio delle componenti ambientali analizzate in relazione agli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e sono valutati in termini percentuali, al fine di poter valutare nel tempo gli effetti del piano. L’ufficio VAS del Comune in collaborazione con l’Ufficio Urbanistica saranno responsabili delle attività di monitoraggio sopra proposte, contestualmente al monitoraggio urbanistico dell’attuazione del piano (cessioni e realizzazione degli standard e delle attività previste dal Piano).

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5. CONCLUSIONI

Dalle analisi effettuate sul Piano di comparto “BIT UP!” si evince che gli impatti previsti in fase di cantiere e di esercizio presentano un grado di rilevanza piuttosto medio-basso, opportunamente mitigato sia dal punto di vista della qualità ecologica del progetto sia dal punto di vista del risparmio e dell’efficienza energetica delle costruzioni previste.

In relazione alle analisi urbanistiche e territoriali, l’intervento proposto risulta essere conforme e si inserisce sul bordo del territorio comunale urbanizzato e situato ai confini della cittadina di Bitritto, in prossimità delle grandi infrastrutture di trasporto regionale come l’autostrada Bari Taranto, la tangenziale di Bari e la ferrovia (localizzazione che favorisce l’insediamento proposto).

Inoltre, rispettando le misure di mitigazione proposte in riferimento a ciascuna componente ambientale (si veda capitolo precedente), gli impatti, pur presenti, risultano essere controllabili e si riduce di molto la loro entità. Ad esempio l’inserimento di fasce verdi lungo le strade, e le zone di raccordo tra verde privato e verde pubblico, consentono di ridurre significativamente le superfici impermeabilizzate, di migliorare la qualità dell’aria e di non compromettere il regolare deflusso delle acque, soprattutto in prossimità della fascia di alta pericolosità idraulica, così come identificato dall’Autorità di Bacino della Regione Puglia.

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