Valentina Guadagnucci
In copertina
IL SORRISO DELLE DONNE
Tecnica: Acrilico su tela
Dimensione: 80x100
testo/bio
Valentina Guadagnucci è un’artista contemporanea. Nasce a Massa città della Provincia di Massa Carrara, il 20 novembre 1984. Fin da bambina mostra una propensione per l’arte ed il colore. Con il passare degli anni la sua “inclinazione” si rivelerà un vero e proprio amore per il disegno, la pittura e l’arte. Questa passione crescerà con lei al punto che all’età di quattordici anni deciderà di proseguire i suoi studi al Liceo Artistico Artemisia Gentileschi di Carrara e nell’anno 2001 si diplomerà con il massimo dei voti. A ottobre dello stesso anno si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze studiando fumetto. Nell’anno 2008 spinta dalla passione per l’arte ed il teatro proseguì la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, Dipartimento di Scenografia, Diplomandosi ad ottobre del 2014.Da li trascorreranno 4 anni di inattività legati a molti problemi personali che influiranno enorme- mente sul suo stile artistico. Ad aprile del 2018 spinta, dal forte desiderio di “espressione” e quasi di “li- berazione” riprenderà la sua attività di artista, ricevendo numerosi riconoscimenti. Nel 2019 è prevista la pubblicazione presso una prestigiosa casa editrice italiana del suo primo manoscritto Storia di bellezza
e di inganno.
Valentina Guadagnucci. Viaggio nel colore
Valentina Guadagnucci è un’artista di Massa che nonostante la giovane età ha già alle spalle una carriera ricca di eventi in cui ha ottenuto successi sia di critica che di pubblico. Tale affermazione è determinata dalla produzione dell’artista la quale esprime un’accentuata sensibilità nella realizzazio- ne della sintesi pittorica e nell’uso del colore. Quello di Valentina Guadagnucci, infatti, è un mondo policromo e variopinto dove è l’esplosione dei colori a determinare la forza espressiva del linguaggio.
Dal punto di vista iconografico Valentina Guadagnucci propende per il ritratto, selezionando i suoi sog- getti prevalentemente da un affascinante dimensione esotica. Ritratti di personaggi in vesti tradizionali rendono l’immagine di un mondo multiculturale e colorato al quale si adatta perfettamente l’espres- sionismo policromo di Valentina Guadagnucci nella resa delle stoffe, dei copricapi o dei monili. Quello intrapreso dalla pittrice è dunque un viaggio intorno al pianeta alla ricerca di quei colori che meglio possono riflettere e descrivere il suo mondo interiore. L’interesse per i mondi esotici nell’ottica di una ricerca di un linguaggio espressivo dai valori universalistici e spirituali non può che riportarci alla grande figura di Paul Gauguin. Sicuramente c’è un legame tra il caposcuola del Simbolismo e l’arte di Valen- tina Guadagnucci che si può riscontrare non solo nella scelta dei soggetti, ma anche a livello formale.
Lo possiamo constatare soprattutto in due opere come “Il sorriso delle donne” e “I continenti” nelle quali la passione per l’esotico si accompagna ad una raffinata sintesi pittorica che spersonalizza i volti facendo diventare queste donne delle icone. La composizione si basa su una linea fluente e sinuosa la quale crea delle campiture cromatiche atte ad ospitare i colori brillanti e preziosi distribuiti secondo una stesura à plat. Il tutto si risolve, dunque, in un equilibrio di zone cromatiche piene di luce ed espres- sività nei loro toni accesi, come del resto avviene anche in altre opere di soggetto non esotico (“Auto- ritratto di colori”, “Terra, natura ed ecologia”). Ma in Valentina Guadagnucci c’è una forte volontà di sfruttare ancora più a fondo le potenzialità del colore e lo si vede già in questo primo gruppo di opere le quali abitano uno spazio simbolico fatto di tessiture cangianti di cromie. L’artista ha, infatti, un’ottima capacità di passare dinamicamente da una tonalità all’altra con naturalezza, sempre mantenendo alto il valore espressivo nella forza dei colori scelti. Tanto che in un’altra serie di opere (“Sospiro”, “Il dub- bio”, “Sguardo CONturbante”, “La prosperità”) Valentina Guadagnucci supera l’à plat gauguiniano per trasferire anche al soggetto questo suo ductus cromatico dinamico e progressivo. La pennellata è più veloce e ricca di materia pittorica e le figure, isolate e a mezzo busto, vengono costruite tramite il
valore strutturale del colore che garantisce sia corposità che espressività all’immagine.