COMUNE DI SCIARA (PA)
PROJ ECT FIN A NCING
PROGETTO DI EFFICIENTAMENTO ED ADEGUAMENTO NORMATIVO DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE CON INTRODUZIONE DI SERVIZI DI SMART CITY
RELAZIONE GENERALE E QUADRO ECONOMICO
01 Relazione generale e quadro economico 02 Relazione tecnica
03 Classificazione delle strade 04 Censimento degli impianti 05.1 Computo metrico estimativo
05.2 Computo metrico estimativo oneri per la sicurezza 06.1 Elenco prezzi unitari
06.2 Analisi dei prezzi 07 Cartografia generale
08.1 Planimetria impianto esistente - Nord 08.2 Planimetria impianto esistente – Sud
08.3 Planimetria Stato di Progetto – Via Burrone (Cimitero) e Strada di accesso al campo sportivo 08.4 Planimetria Stato di Progetto- Nord
08.5 Planimetria Stato di Progetto– Sud 09 Schema quadro elettrico tipico 10 Layout rete di controllo
11 Capitolato speciale descrittivo e prestazionale 12 Studio di prefattibilità ambientale
13 Indicazioni e disposizioni per la stesura del piano di sicurezza 14 Piano Economico Finanziario asseverato
15 Specificazione delle caratteristiche del Servizio e della gestione 16 Tabella Penali
17 Bozza di Convenzione
ELABORATO
01
Il Committente ____________________
Il Progettista EDREAM SRL Ing. Michele Crapitti
n. Iscrizione Ordine 5767
_____________________
Data 12/10/2018
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Sommario
1. PREMESSA ... 3
2. INDIVIDUAZIONE DELLA SOLUZIONE ... 4
2.1. La scelta della soluzione amministrativa ... 4
2.2. La scelta della soluzione tecnica ... 6
2.3. Vantaggi tecnologici delle sorgenti luminose a LED ... 8
2.3.1. Risparmio energetico ... 8
2.3.2. Qualità della Luce ... 8
2.3.3. Inquinamento luminoso ... 9
2.3.4. Durata ... 9
2.3.5. Manutenzione ... 9
2.3.6. Costi ... 9
3. OBIETTIVI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE ... 10
4. METODOLOGIA E CRITERI DI ELABORAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE ... 10
5. FASE DI ANALISI PER LA STESURA DEL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA ... 12
5.1. Censimento degli impianti (stato di fatto) ... 13
5.1.1. Anagrafica punti luce ... 13
5.1.2. Valutazione della conformità normativa degli impianti ... 16
5.1.3. Analisi energetica degli impianti ... 21
5.1.3.1. Audit energetico stato di fatto ... 21
5.1.3.2. Analisi energetica stato di progetto ... 21
5.1.4. Definizione dei fabbisogni e delle prestazioni illuminotecniche ... 21
6. PROPOSTE D’INTERVENTO ... 21
6.1. Sostituzione degli apparecchi di illuminazione degli attuali impianti ... 24
7. ANALISI ECONOMICA ... 25
7.1. Stima del risparmio energetico annuale ... 25
7.1.1. Consumo di energia e costi di gestione dell’impianto attuale ... 25
7.1.2. Consumo di energia e costi di gestione dell’impianto con corpi illuminanti a LED ... 28
7.1.3. Considerazioni in termini di risparmio energetico ottenibile e relativi costi di gestione conseguenti alla sostituzione degli attuali corpi illuminanti con lampade a LED ... 30
8. CRONOPROGRAMMA INTERVENTO ... 31
9. CALCOLO SOMMARIO DEI COSTI E QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL’INTERVENTO ... 31
10. BENEFICI AMBIENTALI ATTESI ... 32
11. VALUTAZIONE DEL RISULTATO FINALE E FATTIBILITÀ DEL PROGETTO ... 35
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1. PREMESSA
La presente Relazione Generale è inerente alla proposta di Project Financing promossa, ai sensi degli artt. 179, comma 3, e 183, comma 15, del D.Lgs. 50/2016, dal Proponente Genovese Giuseppe s.r.l., che si candida per la gestione in concessione del servizio pubblico di illuminazione pubblica, finalizzato al raggiungimento della migliore efficienza energetica e gestionale, tramite interventi di adeguamento normativo e tecnico.
La proposta, in ottemperanza alla vigente normativa di settore, individua, tra più soluzioni, quella che garantisce il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare ed alle prestazioni da fornire.
Il Comune di Sciara ha la necessità di adeguare gli impianti di pubblica illuminazione per renderli conformi alle Norme CEI ed UNI ed alle vigenti normative comunitarie e nazionali, perseguendo, in tal modo, l’obiettivo di ottenere importanti benefici in termini economici, di sicurezza ed ambientali a tutto vantaggio dell’ambiente e della comunità.
Non appare, inoltre, secondario ricordare che il Comune di Sciara, ha aderito nel settembre 2013 all’iniziativa della Commissione Europea denominata “Patto dei Sindaci” (Covenant of Mayor), ed ha già sottoscritto il PAES. Pertanto, grazie al presente intervento progettuale, potrà avvalersi di un intervento del tutto in linea con il rispetto degli impegni assunti attraverso la sottoscrizione del suddetto patto ed avvicinarsi agli obiettivi dettati:
dal protocollo di Kyoto, che impone all’Italia l’abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso un contributo diretto di tutti gli Enti pubblici e privati;
dalle misure fissate dall’Unione Europea con il “Piano 20 20 20”;
dalla nuova politica energetica comunitaria per il 2030, che fissa tre obiettivi principali da conseguire entro l'anno indicato: una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990); una quota almeno del 27% di energia rinnovabile; un miglioramento almeno del 27% dell'efficienza energetica.
L’intervento proposto garantirà infatti i seguenti risultati:
riduzione del flusso disperso mediante l’utilizzo di adeguate ottiche e riflettori;
riduzione dei consumi energetici, associati all'illuminazione pubblica, attraverso l’utilizzo di apparecchi di illuminazione e sorgenti luminose ad avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa, quali sono gli apparecchi di illuminazione con lampade a tecnologia LED, in luogo delle attuali, con efficienza luminosa inferiore e non rispettosi delle norme sull’inquinamento luminoso;
la riduzione dei consumi energetici, associati all'illuminazione pubblica, garantendo la luminanza media delle superfici da illuminare in rispetto ai livelli minimi previsti dalle normative tecniche di sicurezza;
la riduzione dei costi di manutenzione, utilizzando apparecchi di illuminazione con sorgenti
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luminose ad elevata vita utile e ridotti interventi.
2. INDIVIDUAZIONE DELLA SOLUZIONE
La pubblica illuminazione rappresenta indubbiamente uno degli elementi più importanti nell’ambito di una realtà urbana. Pertanto, le procedure di affidamento, la pianificazione degli interventi, la realizzazione e la gestione del servizio di illuminazione di una città, rappresentano certamente degli aspetti particolarmente delicati ed al contempo complessi che meritano una attenta analisi e valutazione, al fine di consentire alle Pubbliche Amministrazioni di raggiungere i propri obiettivi con il miglior rapporto costi/benefici.
2.1. La scelta della soluzione amministrativa
Il servizio di illuminazione pubblica, per consolidata giurisprudenza amministrativa, rientra tra i servizi pubblici locali (Cfr. Consiglio di Stato, sent. n. 8232/2010) le cui procedure di affidamento, dopo che la Corte Costituzionale con sentenza 17 luglio 2012, n.199 (in G.u. 25/07/2012 ha dichiarato l’illeggittimità costituzionale dell’Art. 4 del D.L. 13-08-2011 n. 138, sono regolate attraverso l’applicazione nell’ordinamento italiano della normativa comunitaria relativa alle regole concorrenziali minime in tema di affidamento di appalti e servizi.
La disciplina comunitaria prevede che un servizio pubblico possa essere affidato:
- rivolgendosi al mercato, mediante indizione di una gara pubblica per la scelta dell’affidatario;
- mediante una società mista con selezione competitiva del socio privato operativo (cd. gara a doppio oggetto);
- ricorrendo all’affidamento diretto secondo il modello organizzativo del cosiddetto in house providing, nei casi in cui si riscontrino le previste condizioni di legittimità.
Tale contesto normativo trova conferma anche nelle disposizioni Regionali che, per quanto di nostro interesse, in Sicilia, essendo una regione a statuto autonomo, sono contenute nella L.R.
n.12 del 2011, e nelle successive modifiche ed integrazioni alla stessa ad opera della legge regionale n. 8 del 2016 e della circolare 31/05/2017 n.9, che recepiscono la normativa nazionale e comunitaria in ordine al Codice dei contratti pubblici e pertanto in ordine alle procedure di affidamento.
Pertanto è necessario che l’Amministrazione Comunale valuti, tra le diverse possibili procedure e modelli contrattuali, quale rappresenti la soluzione più adatta a soddisfare le esigenze della comunità cittadina.
Procedura
di affidamento Caratteristiche
L’Amministrazione Comunale, tramite una procedura competitiva
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Gara pubblica ad evidenza pubblica, selezione l’operatore economico al quale affidare il servizio.
L’Amministrazione può ricevere la soluzione più adatta alle sue esigenza tra i modelli procedurali previsti dalle vigenti norme:
- Appalto di servizio - Concessione di servizio - Finanza di Progetto
Società mista
In questo caso l’Amministrazione Comunale intende ricercare un partner privato industriale al quale affidare specifici compiti operativi, all’interno di una società costituita per gestire il servizio, alla quale partecipa direttamente la stessa Amministrazione Comunale. La gara ad evidenza pubblica per la scelta del socio privato dovrà avere un doppio oggetto: l’attribuzione dei compiti operativi e quella della qualità di socio.
In housing
Attraverso l’istituto comunitario “in house providing” o affidamento
“in house” (letteralmente “gestione in proprio”), l’Amministrazione Comunale decide di gestire direttamente il servizio, senza metterlo a gara. In questo caso la pubblica amministrazione si avvale di propri organismi che, pur estranei all’organizzazione amministrativa, sono soggetti a forme particolari di controllo e gestione.
Rispetto a questa possibili soluzioni la nostra proposta si è indirizzata sul modello della procedura competitiva ad evidenza pubblica tramite il cosidetto Progetto di Finanza su iniziativa dell’operatore economico previsto e disciplinato dall’art. 183, comma 15, del D.Lgs 18 aprile 2016, n. 50.
Con il Progetto di Finanza l’Amministrazione Comunale dispone di una progettazione tecnico/economica, di un intervento il cui impegno finanziario è coperto interamente dall’operatore economico che, tramite i flussi di cassa derivanti dalla successiva gestione dell’impianto, potrà coprire il costo del servizio e ottenere la remunerazione del rischio d’impresa.
Questa soluzione, permette all’Amministrazione Comunale di Sciara di ottenere i vantaggi propri di una procedura concorrenziale, coniugati con i seguenti ulteriori benifici:
- Assenza di costi di progettazione - Rinnovo e messa a norma impianti - Standard di servizio elevati
- Impiego di materiali e tecnologie innovative - Risparmio energetico
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- Ottimizzazione illuminotecnica - Adozione di tecnologie smart city - Certezza dei costi di gestione.
Anche dal punto di vista dei possibili rischi amministrativi connessi all’iter procedurale, la finanza di progetto appare una modalità di affidamento consolidata e affidabile.
I dati forniti dall’Osservatorio Nazionale del PPP per i quindici anni che vanno dal 2002 al 2016, consentono di sostenere che il PPP è diventato nel tempo un mercato importante per il nostro Paese: circa 29.000 “procedimenti in corso”, ovvero gare aggiudicate e gare in corso, dell’importo complessivo di quasi 90 miliardi di euro.
Grafico 1 -dati Osservatorio Nazionale del PPP (infoppp.it) promosso da DIPE, IFEL, CNAPPC e gestito da Cresme Europa Servizi - fonteCresme Europa Servizi
2.2. La scelta della soluzione tecnica
Un progetto così significativo, qual è quello di riqualificare l’illuminazione pubblica di un intero impianto cittadino, impone un approccio progettuale attento e scrupoloso. In particolare, devono essere valutate con cura tutte le possibili soluzioni tecniche offerte dal mercato, al fine di individuare la soluzione o il mix di soluzioni che permettano di raggiungere i migliori risultati in termini di efficienza, confort ambientale e riduzione dei costi.
Pertanto, l’ipotesi semplicistica di una sostituzione di massa delle apparecchiature installate, con equivalenti a tecnologia più avanza, presenti sul mercato, non rappresenta certamente la soluzione migliore, perché riqualificare implica un’analisi puntuale di tutti gli impianti esistenti e la conseguente definizione di una scala di priorità degli interventi; questi ultimi delineati sulla base di valutazioni economiche, di qualità del servizio e di sicurezza.
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Alternative teconologiche
analizzate
Pro Contro
Light Emitting Diode - LED
- Durata elevata
- Minore manutenzione - Assenza di sostanze
pericolose
- Accensione a freddo immediata
- Resistenza agli urti e alle - vibrazioni
- Dimensioni ridotte
- Flessibilità di installazione - Possibilità di regolare la
potenza
Costo elevato
Ioduri o alogenuri metallici –JM
- Buona efficienza luminosa - Buona resa cromatica - Lunga durata di vita - Miglior tipologia di luce
bianca brillante
- Costo elevato
- Necessità di dispositivi appositi
- Tempi di accensione prolungati
- Emissione di raggi ultravioletti
- Decadimento del flusso più rapido
Sodio alta pressione - SAP
- Ottima efficienza luminosa - Consumi molto contenuti per
la versione standard - Buona durata di vita media - Possibilità di regolazione del
flusso luminoso
- Necessità di dispositivi appositi come l’alimentatori - Tempo di messa a regime
relativamente lungo (circa 5 minuti)
- Decadimento luminoso fino al 30%
- Tempi di riaccensione oltre il minuto
- Modesta resa dei colori (Luce gialla accentuata).
Lampade ad - Ottima durata di vita media - Alimentatore esterno
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induzione - Buona resa cromatica - Accensione immediata - Assenza di sfarfallamento
della - luce
- Indipendenza alle oscillazioni di tensione
- Intervallo di temperatura di colore ridotto
- Necessità di attacco speciale
Fonte: “Linee Guida Operative per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione” – ANCITEL 2013.
Tra le diverse soluzioni tecnologiche analizzate, di cui le principali vengono riportate nella soprastante tabella, a nostro modo di vedere, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici, per la collettività di Sciara, è certamente l’utilizzo della tecnologia LED (Light Emitting Diode).
Quest’ultima tecnologia, infatti, nel pieno rispetto della vigente normativa di settore, coniuga: gli aspetti postivi di un bassissimo impatto ambientale, grazie alla sua efficienza energetica ed all’assenza di sostanze inquinanti; un’ottima resa illuminotecnica e cromatica, in grado di migliorare il confort e la sicurezza degli utenti delle strade; i bassissimi costi di gestione degli impianti, grazie all’elevata durata delle sorgenti luminose a LED, stimata in 50.000-100.000 ore.
Le motivazioni su esposte fanno si che la nostra proposta progettuale preveda la sostituzione di tutte le attuali lampade con sorgenti luminose LED di ultima generazione.
2.3. Vantaggi tecnologici delle sorgenti luminose a LED
La tecnologia a LED, rispetto ad altre tecnologie di illuminazione pubblica, garantisce tutta una serie di vantaggi così come di seguito riportati.
2.3.1. Risparmio energetico
L’impiego di apparecchi per l’illuminazione con lampade a tecnologia a LED, a parità di illuminazione, comportano una riduzione in termini di potenza installata e conseguente risparmio energetico dal 50% all’80%. Ciò consente, in una prima fase, il totale riscatto dell’investimento effettuato per efficientare gli impianti e, in un secondo momento, la fruizione del vantaggio economico conseguente al risparmio energetico. Vedi Tabella n. 5 – “Quadro comparativo dei consumi e dei costi di gestione del vecchio e del nuovo impianto”.
2.3.2. Qualità della Luce
La luce emessa dalle lampade al sodio è gialla (temperatura di colore, espressa in Gradi Kelvin, di circa 2000°K) e non corrisponde al picco della sensibilità dell'occhio umano. I colori, pertanto, non sono riprodotti fedelmente (indice di resa cromatica 20) ed è necessaria una più intensa illuminazione al fine di garantire una visione sicura.
I LED invece emettono anche luce bianca fredda (temperatura di colore 6.000° K) e garantiscono,
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con minor consumo di energia, un'illuminazione più sicura per gli utenti della strada (secondo alcuni recenti studi abbassa i tempi di reazione all'imprevisto).
La luce bianca attraversa in maniera più efficace la nebbia, rendendo i veicoli più visibili. Inoltre, i LED aumentano anche la qualità delle immagini catturate dalle telecamere di sicurezza.
L'indice di resa cromatica nel caso dei LED è pari a 80 e corrisponde ad una maggior fedeltà di riproduzione dei colori.
L'idea di legare la tecnologia LED all'illuminazione stradale deriva anche dalle ultime scoperte scientifiche in campo percettivo: gli studi sulla visibilità con luce bianca si basano sul fatto che a seconda della luminanza vengono utilizzati o meno tutti gli apparati percettivi del nostro occhio (coni e bastoncelli). I risultati indicano che sono da preferire le sorgenti luminose con spettro prevalente nella banda del blu, come i LED, senza richiedere elevati valori di luminanza. Le lampade al sodio ad alta pressione presentano uno spettro centrato nella banda del rosso, molto al di fuori del picco di sensibilità dell'occhio umano.
2.3.3. Inquinamento luminoso
Le lampade al sodio, essendo omnidirezionali, diffondono la luce in tutte le direzioni ed è necessario dotare il lampione di parabola per rendere maggiormente direzionale la luce emessa dalla sorgente: l'efficienza luminosa finale è il 50% di quella emessa dalla sorgente.
Il LED, invece, è, per costruzione, una sorgente direzionale ed emette un fascio luminoso definito che riduce al minimo l'inquinamento luminoso. Il LED può essere anche interfacciato con delle ottiche secondarie per ottimizzare la prestazione ed ottenere distribuzioni luminose precise. Si richiama, relativamente all’inquinamento luminoso, la Legge Regionale n. 4 del 22/04/2005 che, all’Art. 3, fa riferimento all’adozione di un regolamento per la riduzione e la prevenzione dell’inquinamento luminoso.
2.3.4. Durata
La vita utile del LED si esprime secondo lo standard internazionale L70, ovvero il numero di ore necessarie perché un LED raggiunga il 70% del flusso iniziale ed è funzione della temperatura ambientale. La vita utile dei sistemi a LED in generale è stimata in 50.000-100.000 ore (10-20 anni, 11,5 ore al giorno) contro le 12.000-15.000 ore (3-4 anni) delle lampade al sodio ad alta pressione. Secondo stime dopo 50.000-100.000 ore la luminosità dei sistemi a LED scende al 70%
rispetto al valore iniziale e questo può essere considerato il termine della vita utile del LED.
2.3.5. Manutenzione
I costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a LED sono stimati nell'ordine di un decimo rispetto agli impianti al sodio attualmente in uso.
2.3.6. Costi
I sistemi a LED hanno un costo iniziale maggiore, dal doppio al triplo, rispetto alle soluzioni tradizionali. Considerando però la maggiore durata , il risparmio energetico e la manutenzione
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quasi assente, si ha un risparmio netto dal 50% al 80%.
Inoltre la produzione di semiconduttori diventa sempre più economica con l'aumentare dei volumi di produzione e quindi, con il diffondersi della tecnologia LED, i prezzi si abbasseranno. La tecnologia LED è in rapido sviluppo e l' efficacia luminosa dei LED aumenta rapidamente.
3. OBIETTIVI DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
Il presente progetto di fattibilità tecnica ed economica, di cui il presente elaborato è parte integrante, redatto, su incarico della Committente, dalla Società d’Ingegneria Edream S.r.l., con studio in Palermo, via Principe di Belmonte 1/H, rappresenta, sulla base della nostra esperienza e visione di un moderno impianto di illuminazione pubblica, il miglior progetto possibile alla luce delle più avanzate soluzioni tecnologiche attualmente disponibili.
Si fa presente che, al fine di adeguare gli attuali impianti alle vigenti normative di settore, nonchè alle esigenze funzionali della nuova tecnologia a LED, sono stati previsti anche degli interventi di manutenzione straordinaria a carico di: quadri di comando e protezione; linee elettriche; sostegni illuminanti. Saranno, inoltre, introdotti dei servizi di smart city, come di seguito specificati.
Gli obiettivi prefissati sono i seguenti:
- risparmio energetico;
- adeguamento normativo degli impianti;
- ottimizzazione delle prestazioni illuminotecniche;
- riduzione/eliminazione dell’inquinamento luminoso;
- miglioramento del confort visivo e delle condizioni di sicurezza degli utenti delle strade;
- implementazione di tecnologie e servizi avanzati (smart city);
- miglioramento dei livelli manutentivi grazie all’ausilio delle nuove tecnologie;
- ottimizzazione degli standard gestionali.
Data la natura e la complessità tecnica degli interventi, necessari a perseguire gli obiettivi sopra elencati, la durata della gestione del servizio è stata proposta in 20 anni, in modo da consentire all’operatore economico di ammortizzare gli investimenti realizzati.
4. METODOLOGIA E CRITERI DI ELABORAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE L’iter progettuale, che ha condotto alla stesura del presente progetto di fattibilità tecnica ed economica, ha avuto inizio a seguito di un’attenta analisi dell’attuale configurazione e dello stato di mantenimento degli impianti della illuminazione pubblica.
Il sottostante schema riporta la metodologia adottata.
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È stata, quindi, sviluppata, nel contesto urbano del comune di Sciara, una proposta progettuale in grado di integrare tutti gli elementi tecnici propri di un impianto di illuminazione pubblica:
adeguamento normativo, efficientamento energetico, ottimizzazione gestionale ed offerta di servizi aggiuntivi (smart city).
Si è successivamente, attraverso un percorso analitico, descritto nel prosieguo della presente relazione, pervenuti:
all’individuazione dei consumi di energia e dei costi di gestione degli attuali impianti; questi ultimi sono provvisti di apparecchi di illuminazione con sorgenti luminose prevalentemente a sodio ad alta pressione (SAP) ed in misura minore di apparecchi di illuminazione con sorgenti luminose a vapori di mercurio (VM) e Led ;
all’individuazione dei consumi di energia e dei costi di gestione dei nuovi impianti dotati integralmente di apparecchi di illuminazione con sorgenti luminose a LED;
alla comparazione tra i vecchi impianti ed i nuovi (totalmente a LED);
al conseguente saving gestionale, esito dell’esame comparativo tra le due configurazioni (vecchi impianti con sorgenti luminose quasi esclusivamente a SAP e nuovi impianti totalmente a LED).
I dati relativi ai consumi di energia ed ai costi gestionali degli impianti, nella nuova configurazione a LED, sono stati poi utilizzati per la definizione dell’elaborato 14 “Piano economico finanziario “, asseverato secondo le vigenti normative.
La presente progettazione ha, inoltre, adottato criteri rispettosi dell’ambiente, per tutto quanto attiene agli interventi di adeguamento normativo e riqualificazione energetica degli attuali impianti.
A tal fine, il progetto di fattibilità tecnica ed economica, relativamente all’oggetto dell’intervento, ha FASE DI ANALISI DEL PROGETTO DI FATTIBILITÀ
TECNICA ED ECONOMICA
ANALISI DEL CONTESTO ANALISI DELLO STATO DI FATTO
FASE DI ELABORAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA
ADEGUAMENTO NORMATIVO
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
GESTIONE E MANUTENZIONE
SERVIZI SMART CITY
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fatto riferimento al:
DM 27 settembre 2017, pubblicato nella G.U. della Repubblica Italiana, n 244, del 18 ottobre 2017, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica.
DM del 28 marzo 2018, pubblicato nella G.U. della Repubblica Italiana, n 98, del 28 aprile 2018, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, "Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di illuminazione pubblica". Tale decreto aggiorna i CAM sull'efficienza delle sorgenti luminose, come le lampade a LED, sulle apparecchiature, come gruppi ottici e gli alimentatori, oltre che per l’affidamento del servizio di progettazione dell’impianto di illuminazione pubblica.
In Italia, l’efficacia dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) è stata assicurata grazie all’art. 18 della L.
221/2015 e, successivamente, all’art. 34, recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” , del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017, che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti).
Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari “ e nel diffondere l’occupazione “verde”.
Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.
5. FASE DI ANALISI PER LA STESURA DEL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA
Il presente progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato redatto a seguito dell’avvenuto svolgimento delle necessarie indagini preliminari, come di seguito descritte, e nel pieno rispetto dei riferimenti legislativi e normativi di settore, la cui elencazione viene riportata nell’apposito paragrafo 11. “LEGISLAZIONE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO”
In particolare hanno fatto parte della preventiva fase di analisi:
1. il censimento degli impianti;
2. la valutazione della conformità normativa degli impianti;
3. l’analisi energetica degli impianti;
4. la definizione dei fabbisogni e delle prestazioni illuminotecniche minime.
Le sopra elencate indagini preliminari hanno avuto un livello di dettaglio conforme a quanto stabilito dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) attraverso i succitati D.M. 27 settembre 2017 e 28 marzo 2018.
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5.1. Censimento degli impianti (stato di fatto)
Il censimento degli impianti è stato condotto in maniera tale da potere disporre di tutte le informazioni necessarie alla redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica.
A tal fine si è fatto riferimento alla Scheda 1 del D.M. del 28 marzo 2018 "Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di illuminazione pubblica", avendo cura di poter disporre di un numero di informazioni non inferiore ma certamente superiore rispetto a quanto prescritto dal decreto ministeriale.
Nello specifico, grazie alla documentazione ed alle informazioni forniteci dall’Ufficio Tecnico del Comune di Sciara e verificando ed integrando tali informazioni attraverso ripetuti sopralluoghi in situ, si è potuto disporre delle informazioni di seguito riportate.
5.1.1. Anagrafica punti luce
COMUNE DI SCIARA
Numero di abitanti 2.813
Superficie 31,19 Km2
Gestore ENEL ENERGIA
Numero di punti luce totali 627
Numero punti luce di proprietà 627
Numero punti luce non di proprietà 0
TIPOLOGIA DI SORGENTI LUMINOSE
Numeri punti luce Potenza installata Kwatt
% sul tot. punti luce
% su potenza installata
Sodio Alta Pressione 174 36,32 27,75% 43,45%
Vapori di Mercurio 453 48,43 72,25% 56,55%
Totale 627 84,75 100,00% 100,00%
TIPOLOGIA DI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
Tipo di apparecchio Numero Percentuale sul totale
Armatura Stradale 167 26,63%
Lampione con piattello 21 3,35%
Mensola Stradale 269 42,90%
Proiettore 19 3,03%
Lampione Sferico 18 2,87%
Plafoniere a muro 23 3,67%
Mensola stradale Artistica 48 7,66%
Armatura stradale Artistica 46 7,34%
Faretti a pavimento 16 2,55%
Totale 627 100,00%
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NUMERO DEI SOSTEGNI Numero complessivo sostegni
di cui: 582
fino a 6m di altezza fuori terra 383
oltre 6m di altezza fuori terra 199
CONSISTENZA DEI QUADRI DI ALIMENTAZIONE Numero complessivo quadri di alimentazione 7
Numero quadri da sostituire 4
Numero quadri da ricondizionare 0
Numero quadri da accorpare 3
QUADRI DI ALIMENTAZIONE SUDDIVISI PER PUNTO DI CONSEGNA
n° Ubicazione POD
1 Via Burrone SNC (1° quadro) IT001E92890921
2 Via Burrone SNC (2° quadro) IT001E92891184
3 Via Umberto snc (Monumento dei caduti) IT001E90147029
4 Via Taormina snc IT001E90021065
5 Via Fontana 42 (1° quadro) IT001E92885960
6 Via Fontana (2° quadro) IT001E92885960
7 Via Roma 2 (Chiesa Sant’Anna) IT001E92934858
STATO DELL’IMPIANTO ELETTRICO
Sostegni da riqualificare (in unità sul totale)
Linee da riqualificare (in metri lineari sul totale)
Pessimo Oltre 35% Oltre 8% 1
Insufficiente Fino al 35% Fino al 8%
Sufficiente Fino al 20% Fino al 5%
Buono Fino al 10% Fino al 3%
Ottimo Fino al 5% 5 Fino al 1%
Linee aeree 6.268
Percentuale di linee aeree su totale 49,97%
ENERGIA ASSORBITA E COSTI ANNUI
Consumo (anno 2014) [kWh] 288.110
Costo energia (anno 2014) [€] 54.962,06
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(iva esclusa)
Energia assorbita (anno 2015) [kWh] 279.280
Costo energia (anno 2015) [€] 52.344,42
(iva esclusa) Costo manutenzione annua per impianti di proprietà laddove disponibile
(anno 2014)
[€] 5.333,00 (iva esclusa) Costo manutenzione annua per impianti non di proprietà laddove
disponibile (anno 2014)
[€] 0,00 (iva esclusa) Costo manutenzione annua per impianti di proprietà laddove
disponibile(anno 2015)
[€]5.333,00 (iva esclusa) Costo manutenzione annua per impianti non di proprietà laddove
disponibile (anno 2015)
[€] 0,00 (iva esclusa)
CARATTERISTICHE ELETTRICHE DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE
Alimentazione Elettrica 400/230V – 50Hz
Categoria del Sistema (norma CEI 64-8) I in c.a.
Alimentazione delle Sorgenti Luminose In derivazione
Tipo di Impianto Alcuni indipendenti, altri promiscui
Classe di Isolamento I
Sistema di Distribuzione TT
Riassumendo le principali informazioni, discendenti dai dati del censimento, sopra riportati in forma tabellare, gli impianti di pubblica illuminazione, con una rilevazione pari al 100% delle loro componenti (punti luce, quadri di alimentazione, linee di alimentazione, ambiti illuminati) e rispondenti a tutti i campi riportati nella Scheda 1 del D.M. 28 marzo 2018, "Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di illuminazione pubblica", presentano una configurazione ed uno stato conservativo come di seguito descritto.
Gli impianti, nel loro complesso, sono costituiti da n. 627 punti luce, distribuiti su n. 7 quadri elettrici di alimentazione, in classe di isolamento I. La distribuzione elettrica per l’alimentazione degli impianti è prevalentemente trifase 400/230V (FFF+N) ad esclusione di alcuni impianti che hanno distribuzione monofase.
I 7 quadri elettrici, che alimentano gli 627 punti luce, sono di Proprietà comunale e gestiti dallo stesso comune di Sciara.
Va precisato che nella gestione degli impianti di illuminazione pubblica è in atto presente una promiscuità elettrica ed una promiscuità meccanica con gli impianti di Enel Distribuzione.
La promiscuità meccanica è relativa al fatto che alcuni impianti di illuminazione pubblica utilizzano elementi meccanici degli impianti di Enel Distribuzione (fune di acciaio per i cavi aerei e pali che fungono da supporto per mensole di proprietà comunale).
La promiscuità elettrica è relativa al fatto che in alcuni tratti della via Caccamo e della Via Don Giovanni Bosco, sono presenti delle mensole fissate ai pali dell’Enel e, gli apparecchi illuminanti ad esse ancorate, sono alimentati da cavi aerei promiscui con quelli della rete Enel. Mediamente gli impianti risultano obsoleti e necessitano d’interventi di efficientamento energetico e di messa in
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sicurezza; ciò riguarda in particolare gli apparecchi di illuminazione, che saranno sostituiti in toto, mentre per i quadri elettrici e le linee elettriche di distribuzione si prevede un intervento parziale come meglio specificato nel prosieguo della presente relazione.
Il complesso delle sorgenti luminose è costituito principalmente da sorgenti a Vapori di Mercurio ed in misura minore da sorgenti a sodio ad alta pressione (SAP).
Le lampade sono installate prevalentemente in armature e riflettori non cut-off con notevole dispersione di flusso luminoso.
Le linee elettriche a servizio di alcuni impianti presentano delle criticità dovute alle caratteristiche del cavo di alimentazione, non conforme a quanto stabilito dalla normativa tecnica CEI 64-8 a causa dell’obsolescenza.
5.1.2. Valutazione della conformità normativa degli impianti
Per quanto concerne la conformità normativa degli impianti, necessaria sia in termini di sicurezza che per evitare futuri problemi gestionali e manutentivi, la presente progettualità, sulla base delle informazioni scaturenti dal censimento degli impianti della pubblica illuminazione, ha condotto un’attenta analisi rispetto alla sicurezza elettrica e statica riscontrata negli impianti.
A tal fine si descrivono le non conformità effettive, ossia già riscontrate in fase di sopralluogo, o probabili, ossia oggetto di ulteriore analisi in fase di progettazione definitiva ed esecutiva, rispetto alle vigenti normative di settore, sia legislative che tecniche.
I tipi di criticità rilevati possono essere fatti appartenere a tre distinte classi:
I. Criticità di tipo energetico: riconducibili alle sorgenti luminose non tutte ad alta efficienza e spesso sovradimensionate ed in alcuni casi sottodimensionati rispetto agli ambiti di utilizzo;
II. Criticità relative alla sicurezza di tipo elettrico e meccanico: riconducibili essenzialmente allo stato dei quadri e delle relative protezioni, dei sostegni illuminanti, delle linee di alimentazione e dello stato delle giunzioni, dell'impianto di messa a terra;
III. Criticità relative all'inquinamento luminoso: riconducibili agli apparecchi di illuminazione non conformi alle vigenti norme relative all'inquinamento luminoso.
Le criticità di tipo energetico, ma al contempo anche a carattere illuminotecnico, soprattutto per quanto concerne l’inquinamento luminoso, sono dovute principalmente alla presenza, nella maggior parte del centro urbano, di apparecchi di illuminazione ad ottica aperta, privi di vetro di chiusura, che a contatto con gli agenti atmosferici determinano l’insudiciamento della sorgente luminosa e del riflettore, con conseguente riduzione delle prestazioni. Tali apparecchi di illuminazione hanno, infatti, una bassissima efficienza, dovuta principalmente al basso rendimento del riflettore ed alla scarsa direzionalità del flusso luminoso emesso.
In questi casi la loro sostituzione è sempre conveniente, qualsiasi lampada abbiano (per la maggior parte trattasi di sorgenti luminose ad alta pressione da 100 e 150W ed in alcuni casi da lampade a vapori di mercurio da 80 W).
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Tale tipologia di apparecchi illuminanti di tipo “aperto”, largamente rappresentati nel centro urbano, risalgono verosimilmente ad installazioni antecedenti gli anni ’90. Pertanto con quasi 30 anni di vita questi apparecchi si possono considerare a fine vita operativa e necessitano, indubbiamente, di un intervento di rifacimento completo ed immediato.
Nella restante parte del centro urbano la non conformità normativa è legata alla presenza di
Foto 2 - apparecchi di illuminazione danneggiati
apparecchi illuminanti non integri, o dotati di chiusura con coppa prismatica in vetro curvo, o, ancora, da corpi apparecchi di illuminazione di arredo o architettonici del tipo a “sfera” o similari
Foto 1 - Apparecchio di illuminazione di Via Chiesa con ottica aperta (privo di vetro di chiusura) largamente rappresentato nel centro urbano)
Page 18 of 40 Foto 3 - apparecchio illuminante tipo artistico con vetro
opaco sferoidale
Foto 4 - apparecchio illuminante di tipo artistico con vetro trasparente sferoidale
A tal proposito ricordiamo che la richiesta del legislatore di evitare la dispersione del flusso luminoso verso l’alto non è volta solamente alla riduzione dell’inquinamento luminoso, ma soprattutto ad un aumento dell’efficienza stessa degli apparecchi di illuminazione, favorendo apparecchi che abbiano un elevato rendimento luminoso, ovvero con elevato rapporto tra il flusso luminoso efficace (rivolto verso la superficie da illuminare) e il flusso luminoso totale emesso dalla sorgente luminosa.
Inoltre, la presenza di lampade ai vapori di Sodio Alta Pressione vetuste, con decadimento del valore del flusso emesso a causa dell’elevato numero di ore di accensione e la presenza di impianti erroneamente dimensionati rispetto alle effettive esigenze di illuminazione delle strade, diventa causa di un elevato consumo energetico.
Pertanto si ritiene che il 100% degli apparecchi di illuminazione necessiti di sostituzione, in quanto gli apparecchi si trovano in uno stato di conservazione precario, vetusti o inadeguati, oppure perché pur presentando buone condizioni di conservazione saranno comunque sostituiti onde garantire una corretta uniformità di installazione nei punti luce contigui, soprattutto in relazione alla proposta progettuale di realizzare una illuminazione pubblica equipaggiata con sorgenti LED.
I Quadri elettrici
I controlli visivi posti in atto al fine di accertare la stato di conservazione generale dei quadri elettrici hanno permesso di verificare le criticità di seguito elencate:
i sette quadri di proprietà comunale, indicati in tabella con i numeri progressivi 1,2,3,4,5,6, e 7, risultano vetusti ed obsoleti; si provvederà, pertanto, alla sostituzione. Tuttavia, poiché alcuni quadri saranno accorpati, complessivamente i quadri da sostituire da 7 divengono 4.
Di seguito si indicano gli accorpamenti previsti:
- il quadro Q002 ubicato in via Burrone sarà abolito ed i circuiti da esso alimentati, saranno collegati al Q001 ubicato anch’esso in via Burrone;
- i quadri Q006 e Q007 ubicati in via Fontana ed in via Roma in prossimità della chiesa di Sant’Anna saranno aboliti ed i circuiti da esso alimentato, saranno collegati al Q005 ubicato nella stessa via.
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Si riporta di seguito una tabella riepilogativa delle sostituzioni e abolizioni dei quadri di comando e protezione.
Nr.
Denominazio ne Stato di fatto
Ubicazione POD
Potenza Contrattuale
KW
STATO QUADRO
Denominazione Stato di Progetto 1 Q001 Via Burrone SNC (1°
quadro) IT001E92890921 11 KW Sostituire Q001
2 Q002 Via Burrone SNC (2°
quadro) IT001E92891184 68,4 KW
Abolire (accorpare con
Q001)
----
3 Q003 Via Umberto snc
(Monumento dei caduti) IT001E90147029 11 KW Sostituire Q002
4 Q004 Via Taormina snc IT001E90021065 11 KW Sostituire Q003
5 Q005 Via Fontana 42 (1° quadro) IT001E92885960 54 Sostituire Q004
6 Q006 Via Fontana (2° quadro) IT001E92885960 54
Abolire (accorpare con
Q005)
__
7 Q007 Via Roma 2 (Chiesa
Sant’Anna) IT001E92934858 1,7
Abolire (accorpare con
Q005)
__
Linee elettriche
Per quanto riguarda le linee elettriche di alimentazione degli impianti, durante la fase di sopralluogo sono state riscontrate le seguenti principali tipologie realizzative:
linee interrate, i cui cavi di dorsale risultano posati all’interno di cavidotti interrati, ed i cui punti di derivazione sono accessibili in quanto eseguiti all’interno di pozzetti;
inee aeree, installate a parete o in sospensione tra pali, tramite cavo precordato;
linee aeree, installate a parete o in sospensione tra pali, su fune d’acciaio.
Le linee elettriche esistenti presentano una percentuale modesta di tratti di condutture non adeguate dal punto di vista della messa a norma, ammodernamento tecnologico, riqualificazione e messa in sicurezza degli impianti in quanto i cavi sono nella quasi totalità di tipo FG7OR o precordato RE4E4X, entrambe con isolamento 0,6/1kV, adeguati anche agli impianti in doppio isolamento per illuminazione pubblica.
Le principali criticità sono relative alla presenza di linee in promiscuità con gli impianti di Enel Distribuzione, precedentemente descritti. In caso di promiscuità elettrica è, infatti, opportuno separare gli impianti dedicati all’illuminazione pubblica da quelli di proprietà di Enel Distribuzione per ovviare a problemi di gestione. Altre criticità sono rilevabili nei punti di giunzione e derivazione (cassette di derivazione, giunti, collegamenti e morsettiere) usurati o in precarie condizioni di isolamento, con possibilità di accesso a parti in tensione e conseguente elevato rischio di contatti diretti e/o indiretti.
Classe di isolamento degli impianti
Attualmente gli impianti sono in classe di isolamento I e sono provvisti di un impianto di messa a
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terra delle masse. A seguito dell’intervento di riqualificazione energetica l’impianto sarà in classe II di isolamento con adeguamento di tutti i componenti elettrici degli impianti che dovranno necessariamente avere una classe di isolamento II.
Sostegni
Nella seguente tabella è rappresentato il parco sostegni degli impianti di IP ante operam del Comune di Sciara.
TIPOLOGIA, ALTEZZA DA TERRA E QUANTITA’ DEI SOSTEGNI
Tipologia sostegno Altezza da terra
Fino a 6 mt Da 6 a 12 mt TOTALE
Mensola 257 -- 257
Mensola Artistica 48 -- 48
Mensola su palo Enel -- 15 15
Muro 23 -- 23
Palo Artistico -- 23 23
Palo Curvo 1 125 126
Palo Dritto 37 36 73
Pavimento 16 -- 16
Staffa 1 -- 1
Totale 383 199 582
Il parco sostegni del Comune presenta una percentuale modesta di sostegni non adeguati dal punto di vista della messa a norma, infatti la maggior parte dei sstegni non mostra criticità statiche, elettriche o illuminotecniche.
Le principali criticità sono riconducibili al fatto che:
alcuni sostegni (pali) di Enel Distribuzione presentano una promiscuità meccanica con gli impianti di proprietà comunale, in quanto, in alcuni casi, fungono da supporto per mensole di proprietà comunale;
presenza, in alcuni sostegni più vetusti, di stati di ossidazione/corrosione del sostegno a diversi livelli di penetrazione.
Nel complesso i sostegni necessitano per circa il 90% del totale di un intervento di manutenzione ordinaria, solo in pochi casi necessita la sostituzione completa degli stessi.
E’ da rilevare infatti che il livello attuale di gestione degli impianti è al di sotto del livello minimo gestionale previsto dai CAM per il servizio di illuminazione pubblica (D.M. 28/03/2018) - SCHEDA 8 – LIVELLO GESTIONALE. Non è presente infatti un’attività di verifica e manutenzione ordinaria, così come previsto dalla succitata scheda, e non è stata preventivata una manutenzione straordinaria conservativa.
È da rilevare, inoltre, la presenza nel centro urbano, avente le caratteristiche di antico borgo, di una piccola quantità di sostegni progettati con altezze ed interdistanze inadeguate alla tipologia di strada, causa di inefficienza di tipo illuminotecnico.
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5.1.3. Analisi energetica degli impianti 5.1.3.1. Audit energetico stato di fatto
L’analisi fin qui condotta permette di definire l’Audit Energetico del parco impiantistico di pubblica illuminazione del Comune di Sciara.
Nel presente progetto si considereranno di proprietà del comune tutti gli 627 punti luce censiti.
Il consumo energetico nello stato di fatto è stato calcolato esaminando, in primis, le ore effettive di funzionamento dell’illuminazione pubblica; in secondo luogo è stata calcolata la potenza assorbita dagli impianti, infine è stata determinata l’energia consumata.
5.1.3.2. Analisi energetica stato di progetto
Analogamente allo stato di fatto, la potenza del parco impiantistico nello stato di progetto è il risultato della somma delle potenze assorbite dai nuovi apparecchi a LED; in tal caso, la potenza di targa è già comprensiva dell’assorbimento degli alimentatori. Si rimanda per una analisi di dettaglio al paragrafo 7 “Analisi Economica”.
5.1.4. Definizione dei fabbisogni e delle prestazioni illuminotecniche
La criticità illuminotecnica, oltre a quanto già descritto a proposito degli apparecchi di illuminazione, è legata alla presenza di impianti erroneamente dimensionati rispetto alle effettive esigenze di illuminazione delle strade, con conseguente maggiore consumo energetico.
Il progetto, pertanto, curerà la realizzazione di una progettazione illuminotecnica secondo quanto prescritto nel D.M. 27/09/2017 “Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica”.
6. PROPOSTE D’INTERVENTO
Costituisce oggetto del presente progetto di fattibilità tecnica ed economica la valutazione della fattibilità di un intervento in project financing, nel settore della pubblica illuminazione del Comune di Sciara, finalizzato al miglioramento dell’efficienza energetica, luminosa e gestionale, nonché all’adeguamento normativo degli attuali impianti di pubblica illuminazione.
Nello specifico l’opera prevede:
A. la progettazione definitiva ed esecutiva degli impianti, nella loro nuova configurazione a tecnologia LED;
B. l’esecuzione delle opere, attraverso i seguenti principali interventi:
o la sostituzione di 627 apparecchi di illuminazione, con lampade quasi esclusivamente a sodio ad alta pressione e a vapori di mercurio, con dispositivi ad alta efficienza (apparecchi di illuminazione con lampade a LED di nuova
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generazione), inclusi gli apparecchi di illuminazione dei dispositivi artistici e monumentali presenti sul territorio comunale.
o Il ripristino di complessivi n. 4 pali artistici in ghisa (collocati in piazza Castelreale e in via Roma), attualmente danneggiati e non funzionanti;
o il rispristino dell’impianto afferente a n° 15 pali collocati in via Burrone-Cimitero (individuati ai numeri 425-426-427- 582-428-429-430-431-432-433-434-435- 436- 437-438) mediante la realizzazione di nuova linea interrata e parallela a quella esistente, la sostituzione dei sostegni esistenti, con analoghi nuovi di fabbrica ed il relativo cablaggio;
o il ripristino dell’impianto afferente a n° 11 pali collocati presso la “strada di accesso al campo sportivo” (individuati ai numeri 578-269-271-270-272-273-274-275-276- 277-278) mediante la realizzazione di nuova linea interrata e parallela a quella esistente, la sostituzione dei sostegni esistenti, con analoghi nuovi di fabbrica, ed il relativo cablaggio;
o l’ampliamento dell’impianto esistente, al fine di garantire la sicurezza pubblica nelle ore serali e notturne attraverso l’installazione ex novo di complessivi n. 36 punti luce come indicato di seguito:
- n° 1 palo con relativa armatura stradale a tecnologia led in via Leone;
- n° 1 palo con relativa armatura stradale a tecnologia led in via Stati Uniti (ang.
via N. Sauro) ;
- n° 1 palo con relativa armatura stradale a tecnologia led in via Quasimodo;
- n° 1 palo con relativa armatura stradale a tecnologia led in via N. Sauro;
- l’installazione di n°4 mensole con altrettanti corpi illuminanti nella strada di prolungamento della via Lo Varco, attualmente sprovvista di impianto di pubblica illuminazione;
- n° 1 palo con relativa armatura stradale a tecnologia led in via Caccamo- SP 21 nei pressi della Cappella Anime Sante;
- n° 4 pali con relative armatura stradale a tecnologia led in via Pirandello;
- n° 3 pali con relative armatura stradale a tecnologia led in Corso Umberto I –SP 21 direzione Termini Imerese;
- n° 3 pali con relative armatura stradale a tecnologia led presso l’area espositiva ubicata nei pressi di Corso Umberto I;
- n. 4 pali con relative armature stradali a tecnologia led presso la scuola dell’infanzia;
- n. 8 pali alti 6 m con relative armature stradale a led presso la piazza antistante la chiesa di Sant’Anna per una migliore distribuzione dei flusso luminoso;
(saranno dismessi gli attuali n. 16 punti luce incassati a muro e n. 18 installati sui paletti alti 2,5 m);
- n. 5 pali alti 6 m con relative armature stradali a tecnologia LED presso l’area antistante il Museo di via Stati Uniti;
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o la sostituzione di 4 (quattro), a seguito degli accorpamenti previsti, degli attuali 7 (sette) quadri elettrici; i quadri non sono più conformi alle vigenti normative in materia di sicurezza, in essi i singoli componenti e la carpenteria non risultano sostituibili o recuperabili singolarmente e pertanto necessitano di una sostituzione completa.
o la sostituzione di parte della rete elettrica esistente, per una sua messa in efficienza. Ciò interesserà principalmente la promiscuità elettrica con la rete aerea degli impianti di Enel, riducendo, in tal modo, le eventuali dispersioni ed eliminando i malfunzionamenti ed i relativi disservizi.
In particolar modo a seguito del censimento degli impianti si è stimato di sostituire 2.500 metri di cavo aereo e di realizzare circa 1.280 metri di cavidotto interrato;
o l’eliminazione delle attuali interferenze meccaniche con la rete di distribuzione ENEL, secondo quanto previsto dal “Regolamento di esercizio tra Enel distribuzione ed il comune di Sciara per l’esecuzione di attività su impianti di illuminazione pubblica promiscui” e dalla Nota Tecnica ad esso allegata.
A tal fine, è prevista la dismissione delle mensole e relative armature stradali in atto ancorate ai pali di proprietà ENEL e la realizzazione dei seguenti interventi:
- l’installazione di n° 12 pali nelle vie Caccamo e Don Giovanni Bosco, la realizzazione di apposito cavidotto interrato lungo complessivamente m 430, installazione dei nuovi corpi illuminanti a tecnologia led, ed il relativo cablaggio;
- l’installazione di n° 3 pali che fungeranno da sostegno per le nuove armature stradali a led, per la sostituzione di quelle esistenti, in atto ancorate ai pali di proprietà ENEL identificate in planimetria ai numeri 89, 90 e 91 (area compresa tra via Pirandello ed il prolungamento Corso Umberto I);
- installazione dei tiranti, in fune d’acciaio, per circa 2.500 ml, al fine di rendere indipendenti, dalla rete ENEL, i cavi aerei interessati;
o l’analisi delle criticità in cui versano i sostegni illuminanti (pali, mensole, staffe, etc.) e la loro eventuale sostituzione;
o l’adeguamento alle vigenti normative in materia di inquinamento luminoso;
o l’introduzione di sistemi intelligenti:
un sistema di tele gestione e controllo;
alcuni servizi di smart city (videosorveglianza);
C. la gestione del servizio di pubblica illuminazione, nella sua nuova configurazione a tecnologia LED, per un arco temporale di anni 20 (venti).
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L’intervento sugli apparecchi di illuminazione, in base al censimento effettuato in fase di progettazione preliminare, prevede la sostituzione di tutti gli attuali 627 apparecchi di illuminazione con 571 a tecnologia LED come di seguito specificato
6.1. Sostituzione degli apparecchi di illuminazione degli attuali impianti
- N 18 apparecchi con lampada a sodio alta pressione 100 W saranno aboliti (trattasi della zona antistante la chiesa di Sant’Anna, la quale sarà illuminata da installazioni realizzate ex novo)
- N 130 apparecchi con lampada a sodio alta pressione 150 W con 130 apparecchi a LED da 75 W;
- N 8 apparecchi con lampada a sodio alta pressione 250 W con 8 apparecchi a LED da 75 W;
- N 18 apparecchi con lampada a sodio alta pressione da 400 W con 10 apparecchi a LED da 99 W;
- N. 429 apparecchi con lampada a vapore di mercurio da 80 W con 341 apparecchi a LED da 38 W, 11 apparecchi a led da 39 W, 24 apparecchi a LED da 75 W, 16 apparecchi a LED da 5 W e 7 apparecchi a LED da 8 W;
- N. 5 apparecchi con lampada a vapore di mercurio da 125 W con altrettanti apparecchi a LED da 75 W;
- N. 19 apparecchi con lampada a vapore di mercurio da 250 W con 1 apparecchio a Led da 38 W e 18 apparecchi a LED da 75 W.
6.2. Installazione apparecchi illuminanti “Ex novo”
Oltre alle sostituzioni descritte nel precedente paragrafo, il progetto prevede le seguenti installazioni “ex novo”:
- N. 5 apparecchi a Led da 38 W;
- N. 31 apparecchi a LED da 75 W.
Si precisa altresì che la scelta di tutti gli apparecchi di illuminazione dovrà essere verificata in fase di progettazione definitiva. Ciò in funzione dei parametri quantitativi e qualitativi che i vari ambienti illuminati presi in considerazione devono rispettare e al fine di rendere l’illuminazione congrua con la categoria illuminotecnica di riferimento (UNI EN 13201-2).
Sempre in fase di progettazione definitiva dovranno essere definite le ottiche degli apparecchi illuminanti in relazione alla larghezza e tipologia della strada nonché i calcoli illuminotecnici in conformità alla Norma UNI 11248.
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7. ANALISI ECONOMICA
7.1. Stima del risparmio energetico annuale
In base alla composizione del sistema ed al tipo d’intervento individuato è possibile stimare il risparmio energetico conseguibile con la sostituzione degli attuali apparecchi di illuminazione con apparecchi equivalenti ad alta efficienza a LED. Si individuano, pertanto, i consumi di energia elettrica e i costi di gestione dell’attuale impianto nella configurazione presente e nella futura configurazione a LED.
7.1.1. Consumo di energia e costi di gestione dell’impianto attuale Nelle due tabelle seguenti sono riportati:
- i dati di consumo (potenza nominale assorbita) riferiti all’attuale configurazione dell’impianto di Illuminazione Pubblica espresso in KWh.
- i dati riepilogativi dei consumi di energia in un anno, considerando 11,5 ore di funzionamento al giorno per tutto l’anno;
- i dati riepilogativi dei costi del consumo di energia in un anno, fissando un costo di chilowattora di 18,00 centesimi di euro;
- il costo di manutenzione annuo;
- il costo complessivo annuo della gestione dell’impianto, tenendo conto dei valori espressi nei punti precedenti.
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Tabella 1 - Potenza nominale attuale impianto
TIPOLOGIA LAMPADE Q.TA' ENERGIA NOMINALE DISSIPATA
TOTALE LAMPADA KWh
(Wh)
ACCEND.
(Wh)
TOTALE (Wh)
SAP 100 W 18 100 22,0 122,0 2,20
SAP 150 W 130 150 28,0 178,0 23,14
SAP 250 W 8 250 47,00 297,0 2,38
SAP 400 W 18 400 78,6 478,6 8,61
VM 80 W 429 80 17,6 97,6 41,87
VM 125 W 5 125 27,6 152,5 0,76
VM 250 W 19 250 55,0 305,0 5,79
TOTALE 627 84,75
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Tabella 2 - Quadro riepilogativo consumi annui attuale impianto
ITEM
TIPOLOGIA LAMPADA
TOTALE SAP 100 W SAP 150 W SAP 250 W SAP 400 W VM 80 W VM 125 W VM 250W
Potenza nominale assorbita anno (KWh)
2,20 23,14 2,38 8,6 41,87 0,76 5,80 84,75
Consumi (1) energia/anno
(KWh) 9.217,71 97.130,15 9.973,26 36.115,29 175.751,00 3.200,59 24.324,51 355.712,52
Costi Consumi energia
(2) (€/anno) € 1.659,19 € 17.483,43 € 1.795,19 € 6.500,75 € 31.635,18 € 576,11 € 4.378,41 € 64.028,25
Costi manutenzione
(€/anno) € 717,77 € 5.766,42 € 362,24 € 950,48 € 13.879,11 € 167,01 € 676,30 € 22.519,34
TOTALE COSTI € 2.376,96 € 23.249,85 € 2.157,43 € 7.451,23 € 45.514,29 € 743,11 € 5.054,71 € 86.547,59
(1): n° 4.197,5 Ore di funzionamento annuale (11,5 h x 365 gg) (2): costo energia 0,18 €/KWh
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7.1.2. Consumo di energia e costi di gestione dell’impianto con corpi illuminanti a LED Nelle due tabelle seguenti sono riportati:
- i dati di consumo (potenza nominale assorbita), riferiti all’impianto di Illuminazione Pubblica con corpi illuminanti a LED, espressi in KW/h;
- i dati riepilogativi dei consumi di energia in un anno, considerando 11,5 ore di funzionamento al giorno per tutto l’anno;
- I dati riepilogativi dei costi del consumo di energia in un anno, fissando un costo di chilowattora di 18,00 centesimi di euro;
- I costi di manutenzione in un anno;
- Il costo complessivo della gestione dell’impianto in un anno, tenendo conto dei valori espressi nei punti precedenti.
Tabella 3 - Potenza nominale degli impianti con tecnologia LED
TIPOLOGIA
LAMPADE Q.TA'
ENERGIA NOMINALE DISSIPATA
TOTALE LAMPADA KWh
(Wh)
ACCEND.
(Wh)
TOTAL E (Wh)
LED 5W 16 5 0,00 5,00 0,08
LED 8W 7 8 0,00 8,00 0,04
LED 38W 347 38 0,00 38,00 13,19
LED 39W 11 39 0,00 39,00 0,43
LED 75W 216 75 0,00 75,00 16,20
LED 99W 10 99 0,00 99,00 0,99
TOTALE 607 30,92
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Tabella 4 - Quadro riepilogativo consumi annui degli impianti con sorgenti luminose a tecnologia LED
ITEM
LAMPADA LED
TOTALE LED 5W LED 8W LED 38W LED 35W LED 75W LED 99W LED 150W
Potenza nom. installata
(KWh) 0,08 0,04 13,19 0,43 16,20 0,99 0,00 30,92
Consumi energia/anno (1) (KWh)
335,80 146,91 55.348,24 1.800,73 67.999,50 4.155,53 0,00 129.786,70
Riduzione Consumi per
Dimming 319,01 139,57 52.580,82 1.710,69 64.599,53 3.947,75 0,00 123.297,37
Costi Consumi energia (2)
(€/anno) € 57,42 € 25,12 € 9.464,55 € 307,92 € 11.627,91 € 710,59 € 0,00 € 22.193,53 Costi manutenzione
(€/anno) €17.987,05 € 17.987,05
TOTALE COSTI € 40.180,58 € 40.180,58
(1): n° 4.197,5 Ore di funzionamento annuale (2): costo energia 0,18 €/KWh