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Classe 5 I Liceo delle Scienze Umane

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Academic year: 2022

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

LICEO GINNASIO DI STATO “EUGENIO MONTALE“

Classico, Linguistico, delle Scienze Umane

Via di Bravetta, 545 - 00164 ROMA - cod.fisc. 97021870585

 RMPC320006@istruzione.it RMPC320006@pec.istruzione.it Sito web: www.liceomontaleroma.it

 06 121123660 - fax 06 121123661

Classe 5 I

Liceo delle Scienze Umane

Anno Scolastico 2021 – 2022

Documento del Consiglio di Classe

(art. 10 - O.M. 65 del 14 marzo 2022)

a cura del Coordinatore Prof. Galasso Alfredo

Protocollo 0003794/2022 del 14/05/2022

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INDICE

Docenti del Consiglio di Classe p. 3

Percorso formativo p. 4

Progetti pluridisciplinari e/o snodi interdisciplinari

della programmazione didattica p. 10

Attività extra curricolari dell’ultimo anno p. 12

Attività/iniziative nell’ambito dell’insegnamento trasversale di “Educazione civica” e raccordi con

“Cittadinanza e Costituzione” p. 13

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento p. 17 ALLEGATO n. 1 –Simulazioni della prima e seconda prova

Simulazioni della prima e seconda prova e griglie di valutazione p. 21 ALLEGATO n. 2 - Contenuti delle singole discipline

Lingua e letteratura italiana p. 40

Lingua e cultura latina p. 44

Scienze Umane p. 47

Filosofia p. 49

Lingua e cultura inglese p. 51

Storia p. 57

Storia dell’Arte p. 61

Matematica p. 66

Fisica p. 68

Scienze naturali p. 70

Rligione p. 72

Scienze motorie e sportive p. 74

Il Consiglio di Classe p. 78

(3)

3

DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTE MATERIA INSEGNATA

CONTINUITA’

DIDATTICA

3° anno 4°anno 5° anno

BAIERA PAOLA Matematica

Fisica

X X X

CIDDA FRANCESCA Storia X X

GALASSO ALFREDO Lingua e Cultura Inglese X X X

LANGELLOTTI MARIA BRIGIDA

Sostegno X

MAMMOLITI MICHELANGELO

Storia dell‘Arte X

MARCECA CRISTINA Filosofia X X X

MAURIELLO MARIA ROSARIA

Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Letteratura Latina

X X X

MEDIOLI VIRNA Sostegno X X X

QUINTO GIAN MARIO Scienze Umane X X X

RAMPINO GERARDO Scienze Naturali X X X

RESCHINI MARCO IRC X X X

VAGNOLI GIORGIA Scienze Motorie X X

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4

PERCORSO FORMATIVO

Il Consiglio della Classe 5 I ha operato con le seguenti finalità:

● Sistematizzazione delle conoscenze in un quadro organico pluridisciplinare.

● Acquisizione di autonomia nella riflessione e nella valutazione critica.

● Consapevolezza del valore dei dati culturali ai fini dell‘interpretazione della realtà contemporanea.

● Capacità di inserimento in un contesto collaborativo.

I docenti hanno fatto propri gli obiettivi trasversali indicati nel PTOF del Liceo di Stato ―Eugenio Montale‖.

Conoscenze

● Conoscenza dei dati fondamentali e dei concetti di base del processo culturale.

● Conoscenza specifica dei contenuti dei programmi delle singole discipline.

● Conoscenza delle procedure necessarie all‘impostazione e risoluzione di problemi.

● Conoscenza del linguaggio specifico delle discipline

● Conoscenza di base degli strumenti informatici.

Competenze

● Saper adoperare manuali e testi, capirne l‘organizzazione logica.

● Saper contestualizzare i fenomeni ed elaborare le conoscenze in forma organica e critica.

● Saper documentare il lavoro svolto.

● Saper dimostrare padronanza delle lingue italiana e straniere (Inglese)

● Saper formalizzare i termini esatti di un problema, utilizzando il linguaggio specifico pertinente.

● Saper valutare gli elementi essenziali in una situazione problematica e utilizzarli per la costruzione di un modello risolutivo.

● Saper attualizzare le conoscenze

● Saper utilizzare gli strumenti informatici.

Capacità

● Capacità di selezionare e classificare informazioni

● Capacità di sintesi

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5

● Capacità linguistico-espressive

● Capacità logico-interpretative

● Capacità di inserirsi in un gruppo di lavoro, apportandovi un fattivo contributo

● Capacità di individuare gli elementi costitutivi e pertinenti di un evento, di un problema, di un testo, evidenziandone i rapporti

Il CdC ha inoltre operato per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

Obiettivi comportamentali

● Sapersi integrare attivamente nei gruppi e soprattutto nel gruppo della classe

● Saper entrare in relazione con l‘insegnante

● Rispetto delle regole, dell‘ambiente e dei beni comuni

● Rispetto delle diversità sociali, sessuali, ideologiche, intellettive etc.

Contenuti Disciplinari e Pluridisciplinari

(Per i contenuti disciplinari proposti dai docenti si rinvia alle pagine seguenti)

Metodi

Nella classe ci sono 7 studenti con BES di cui:

- 6 studenti con DSA certificato ex L. 170/2010 - 1 studente con disabilità certificata ex L. 104/92

Per la didattica delle varie discipline sono state indicate le seguenti metodologie che prevedono il supporto delle tecnologie digitali:

● Lezione frontale

Debate

● Lavori di gruppo

● Lettura diretta, analisi e contestualizzazione di testi (letterari, scientifici, iconografici)

Problem solving: soluzione di quesiti, esercizi, problemi

● Lavori di ricerca

Cooperative learning

● Didattica integrata (fra aree diverse, per es. umanistica/scientifica)

● Didattica laboratoriale

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6

● Classe capovolta

Peer Education

Project Based Learning

● Metodo Scientifico

Learning by doing

Mezzi

Nella didattica i vari docenti hanno utilizzato i seguenti mezzi:

● Testi letterari

● Libri di testo

● Libri della biblioteca

● Fotocopie di materiale didattico

● Audiovisivi

● Computer

● LIM

● Attrezzi e attrezzature sportive disponibili nella scuola Spazi

La didattica è stata sviluppata nei seguenti ambienti dell‘Istituto:

● Aula della classe

● Laboratorio multimediale

● Laboratorio scientifico

● Biblioteca

● Aula Magna

● Palestra

Criteri per la valutazione

Sono stati seguiti i seguenti criteri per la valutazione del rendimento generale degli studenti:

● Frequenza, attenzione, partecipazione, impegno e capacità di collaborazione dimostrati.

● Raggiungimento degli obiettivi didattici generali, in relazione agli standard minimi indicati nella programmazione annuale.

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● Progressione nell‘apprendimento e del grado di autonomia nello studio raggiunto dallo studente, con riferimento anche all‘acquisizione delle strategie compensative (L. 70/2010).

● Uso corretto della lingua e conoscenza e utilizzo dei linguaggi specifici.

● Padronanza delle categorie specifiche.

● Capacità di comunicare in modo logico ed organico.

● Capacità di rielaborazione autonoma e personale.

Criteri di sufficienza

Per l‘attribuzione agli studenti di una valutazione sufficiente sono stati considerati i seguenti livelli minimi:

● Partecipazione, frequenza ed impegno.

● Conoscenza dei contenuti essenziali del programma svolto.

● Esposizione lineare e generalmente corretta.

● Capacità di formulare dei collegamenti, anche se guidati.

Strumenti di verifica

Le tipologie di prova utilizzate dai docenti sono state le seguenti:

● Verifiche orali e scritte individuali e di gruppo.

● Discussioni aperte all‘intera classe.

● Verifiche dell‘attività di laboratorio.

Modalità di recupero

● Sportello didattico o corso di recupero (in orario extracurricolare).

● Recupero in classe, anche mediante pause nello svolgimento del programma.

● Recupero individuale, mediante assegnazione, revisione e valutazione di esercizi mirati da svolgere a casa.

Recupero in modalità peer to peer, anche in base a specifici progetti.

Credito Scolastico

Punteggio massimo: 50 crediti (N.B. dopo conversione, in base all’O.M. 65/2022 art. 11 comma 1) Il credito scolastico è assegnato in base alla media dei voti finali e in considerazione dell‘impegno degli ultimi tre anni del corso. Esso esprime:

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● Grado di preparazione raggiunto.

● Assiduità nella frequenza.

● Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo.

● Partecipazione ad esperienze formative interne o esterne, opportunamente documentate.

● Partecipazione ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l‘Orientamento.

Allegato C Tabella 1

Conversione del credito scolastico complessivo Punteggio in base 40 Punteggio in base 50

Conversione del credito scolastico complessivo Punteggio in base 40 Punteggio in base 50

21 26 22 28

23 29 24 30

25 31 26 33

27 34 28 35

29 36 30 38

31 39 32 40

33 41 34 43

35 44 36 45

37 46 38 48

39 49 40 50

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QUADRO ORARIO – LICEO DELLE SCIENZE UMANE

DISCIPLINE I II III IV V

Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2

Scienze umane* 4 4 5 5 5

Diritto ed Economia 2 2

Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2

Storia e Geografia 3 3

Filosofia 3 3 3

Matematica** 3 3 2 2 2

Scienze naturali*** 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 2

Storia dell‘Arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

MONTE ORE SETTIMANALE 27 27 30 30 30

* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia

** con Informatica al primo biennio

*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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PROGETTI PLURIDISCIPLINARI E/O SNODI

INTERDISCIPLINARIDELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Diverse sono state le tematiche (o snodi) che, pur trattati nell‘ambito delle singole discipline, hanno fatto riferimento a saperi collaterali in un‘ottica interdisciplinare. Ciò si evince dalle singole programmazioni. In ogni modo se ne elencano qui di seguito le principali.

- Il Naturalismo e il Verismo nel contesto storico-culturale del Positivismo in consonanza con filosofia (Comte e Spencer), le scienze sociali e psicologiche (la psico-pedagogia ad orientamento scientifico), con la storia dell‘arte (I Macchiaioli con Giovanni Fattori, il realismo europeo con Courbet, il Crystal Palace di Londra), in latino con Petronio.

- Nello studio di autori come Leopardi, D’Annunzio, Svevo, Pirandello, Agostino, Wilde, Joyce e V.Woolf sono state evidenziate connessioni con il contesto culturale e scientifico: (la fisica di Einstein), la filosofia europea di Schopenhauer, Nietzsche, Freud, Bergson.

- Tematiche inerenti la Seconda Rivoluzione Industriale, la Società di Massa sono state affrontate in storia, filosofia (Marx), con il simbolismo e l‘estetismo in letteratura italiana ed inglese (Baudelaire, Pascoli, D‘Annunzio, Montale, O. Wilde, Joyce, V.Woolf, T.S. Eliot, Svevo, Pirandello), in storia dell‘arte (G. Klimt).

- I Nazionalismi e la I Guerra Mondiale: Le avanguardie del primo Novecento, Il Futurismo in letteratura ed arte, Ungaretti.

- Tra le due guerre, i Totalitarismi: argomenti affrontati in letteratura italiana, latino ed inglese:

Montale, la gioventù durante l'era fascista in continuità con la storia: lettura da Moravia, Ginsburg;

Tacito, T.S. Eliot e George Orwell. In sociologia e pedagogia U. Beck e l‘idea di Cosmopolitismo, la pedagogia sovietica e quella G. Gentile. In storia e filosofia, Hannah Arendt: le origini del totalitarismo. L‘arte degenerata di Kirchner e la denuncia di Guernica in Storia dell‘Arte.

Sociologia: Democrazia e totalitarismi. Filosofia: Nietzsche.

- Fisica e Filosofia: il carteggio tra Freud ed Einstein sul perché della guerra.

- Latino e Scienze Umane: autori classici della letteratura latina, come Quintiliano, hanno trovato consonanza con i movimenti pedagogici attivisti e pragmatici (J. Dewey). Altre connessioni tematiche tra Seneca con la pedagogia di Marx, Don Milani e Codignola.

Tematica trasversale: i cambiamenti climatici

- Scienze: Le cause dei cambiamenti climatici. La discussione a livello internazionale: gli attuali cambiamenti climatici sono causati dall‘uomo o sono naturali? Gli accordi internazionali per il clima. Le strategie per la lotta ai 12 cambiamenti climatici dell‘Unione Europea, del Consiglio d‘Europa e dell‘Italia. Gli Effetti dei cambiamenti climatici sulla Salute umana, Economia.

- Scienze Motorie: Corporeità -percezione del proprio corpo-mindfulness

- Religione: il valore fondamentale dell'amicizia sociale e della fraternità umana ("Fratelli tutti" - Papa Francesco). La dimensione personale e sociale dell‘essere umano, principio, soggetto e fine

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della società. La grammatica umana: i processi della vita affettiva. Libertà, coscienza e responsabilità: l'etica dell'agire umano.

- Nella trattazione delle Scienze Umane, ambito disciplinare caratterizzante il percorso di studi, costanti e naturali sono stati i riferimenti pluridisciplinari: aspetti socio-antropologici legati alla dimensione della globalizzazione analizzati in ottica di genesi storica (Il dopoguerra e la Guerra Fredda) e culturale (riferimenti alla tradizione filosofica hegeliana, marxista e post-marxista →progr. di filosofia); autori della tradizione socio-antropologica del Novecento (Z. Bauman, U. Beck, M. Augé, A. Appadurai) visti nella pluralità dei riferimenti in cui si muove la loro riflessione (esempi: ―società liquida‖ e ―società del rischio‖ poste in relazione ai temi classici dell‘alienazione, agli aspetti della società post-industriale e della cultura post-moderna nonché ai fenomeni migratori e alle condizioni delle megalopoli globali);

tematiche del Welfare State affrontate in ottica storica e di cultura costituzionale (→ progr. di storia);

snodi pedagogici inquadrati in chiave storico-concettuale (connessioni culturali e ideologiche della Scuola fascista; orientamenti attivistico-pragmatisti e post-attivistici esaminati nel contesto storico- culturale di provenienza [analfabetismo di fine Ottocento; problemi della nuova società industriale;

considerazioni sulla Guerra Fredda]); talune prospettive di frontiera tra psico-pedagogia e scienze naturali (cfr. l‘approccio epistemologico-genetico di J. Piaget → progr. di scienze umane) hanno permesso richiami a nozioni biologiche di base (funzioni del DNA, biologia dello sviluppo).

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ATTIVITA’ EXTRA CURRICOLARI DELL’ULTIMO ANNO

Descrizione dell‘attività

Tutta la classe

Parte della classe Uscita didattica al Farnese Arthouse Cinema per partecipare all‘incontro

con il Regista Andrea Segre e assistere alla visione in sala del film

―Welcome Venice‖ (2021).

X

Viaggio di istruzione a Firenze X

Spettacolo teatrale ―Il fu Mattia Pascal‖ X

Attività di orienteering X

Visita alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea X Uscita didattica al Cinema Eden per la visone del film ―Freaks out‖ X

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ATTIVITÀ E INIZIATIVE NELL’AMBITO

DELL’INSEGNAMENTO TRASVERSALE DI “EDUCAZIONE CIVICA”

E RACCORDI CON “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”

CLASSE 5 SEZ. I

Nell‘anno corrente, l‘insegnamento dell‘educazione civica si è esteso per un totale di 43 ore. Rispettato il criterio della trasversalità tra le materie insegnate, la disciplina è stata valutata a parte con voto unico, parziale (primo quadrimestre) e finale (secondo quadrimestre) proposto dal coordinatore. Il consiglio di classe ha altresì stabilito le modalità di svolgimento della didattica trasversale (discipline, contenuti e monte ore dedicato all‘insegnamento da ogni singolo docente coinvolto).In merito alla strutturazione dell‘attività formativa, valorizzando la trasversalità dell‘insegnamento richiesta, si è optato per la definizione di singoli moduli gestiti dagli insegnanti: la disciplina è stata quindi inserita e trattata nei percorsi curricolari, anche come momento di approfondimento di temi ritenuti rilevanti nell‘insegnamento specifico delle diverse discipline. La valutazione, proposta con voto unico dal referente in accordo con il coordinatore e il consiglio di classe, è stata formulata a partire dagli esiti di verifiche scritte e orali, riferite a lavori individuali e/o di gruppo, in presenza e/o a distanza.Il referente ha predisposto una sintesi del programma svolto in relazione ai punti previsti dalle linee guida (Costituzione, Sviluppo Sostenibile, Cittadinanza Digitale). Si indicano qui di seguito gli argomenti oggetto di trattazione durante l‘anno e le discipline all‘interno delle quali sono stati condotti.

Discipline Obiettivi Specifici di apprendimento Scienze Umane Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Analisi del lessico politico attraverso la lettura di quotidiani nazionali

o Caratteristiche istituzionali dello Stato repubblicano ed elementi di diritto costituzionale

o Concetto di Stato democratico, totalitario e autoritario o Educazione civica e contesto sociale: Welfare State; concetto

di Stato sociale

o Concetto di cosmopolitismo o Analisi e dibattito sul ―fine vita‖

o Analisi tematiche trattate dal portale antislavery.org sulle forme moderne di schiavitù e sullo sfruttamento del lavoro

Storia Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Elementi di politica estera attuale: la crisi tra Ucraina e Russia.

o Vittime delle foibe e dell‘esodo dalle loro terre degli istriani fiumani e dalmati

o Giorno della Memoria. Visione della puntata de ―La grande storia‖ (―I colori dell‘orrore: la Shoah‖)

o Lo Stato e il monopolio della forza

o Giornata internazionale per l‘eliminazione della violenza contro le donne 2021. Riflessioni

o Uscita didattica al Farnese Arthouse Cinema. Incontro con il regista Andrea Segre e visione film ―Welcome Venice‖ (2021) o Art. 9 della Costituzione

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Filosofia Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Violenza sulle donne (video)

o Donne al voto e ruolo delle donne nelle Forze Armate (a cura della docente di sostegno Maria Brigida Langellotti in copresenza)

o Considerazioni psicosociologiche sul film ―L‘amore rubato‖

o Tematiche relative ai concetti di ―diversità e disuguaglianza‖

con visione video.

Italiano o Condizione femminile e diritto di famiglia nella società latina messo a confronto con l'evoluzione del nostro diritto di famiglia mopderno verso la parità di genere.

Scienze Naturali Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Cambiamenti climatici Matematica e Fisica Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Visione film

Inglese Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Child Labour: not gone but forgotten Storia dell‘Arte Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Presentazione dell‘archivio civico e discussione della legge 42 del 2002 sui beni culturali del paesaggio.

Scienze Motorie Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Alimentazione sana e eco-sostenibile

CLASSE 4 SEZ. I (a.s. 2020-2021)

Nell‘anno corrente, l‘insegnamento dell‘educazione civica si è esteso – ampliando il limite previsto delle 33 ore – per un totale di 40 ore. In relazione ai tre punti previsti dalle linee guida (Costituzione, Sviluppo Sostenibile, Cittadinanza Digitale) si indicano qui di seguito gli argomenti oggetto di trattazione durante l‘anno e le discipline nelle quali sono stati condotti:

Discipline Obiettivi Specifici di apprendimento Scienze Umane Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Introduzione al costituzionalismo moderno. La divisione dei poteri.

o Democrazia diretta e democrazia rappresentativa

o Educazione alla cittadinanza digitale (analisi degli ―hate speech‖)

o Lettura quotidiani online. Analisi lessico politico- economico.

o Privacy, diritti, libertà di espressione in ambito terapeutico e didattico.

o Multiculturalismo e diritti umani.

o Introduzione al concetto di ―terzo settore‖.

Risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica

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o Lavori di gruppo.

Storia Obiettivi Specifici di apprendimento:

o L‘epidemia di spagnola del 1918 o La nascita dei diritti costituzionali o L‘Illuminismo e i diritti dell‘uomo

o La Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti (1776) o La Dichiarazione dei diritti dell‘uomo e del cittadino del 1789

o Il giorno della Memoria: visione del reportage ―Shoah. I bambini hanno memoria‖.

o Il giorno del ricordo. L‘Italia di frontiera: la guerra, le foibe, l‘esodo.

Risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica Verifiche scritte

Scienze Motorie Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Questionario in sincrono su kahoot riguardo tutela della salute e dipendenze.

o Attività a piccoli gruppi monitorata su classroom. La salute come benessere fisico e mentale, individuale e della collettività. RIF art. 32 della Costituzione. Salute come diritti e come doveri.

Problemi legati all‘alimentazione. Le dipendenze.

Italiano Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Debate su intelligenza artificale e robotica o Le leggi razziali e l‘art.3 della Costituzione o Visione dello spettacolo Il diario di Anna Frank Risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica Verifiche scritte sugli argomenti trattati

Matematica e Fisica Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Progetto comunicazione ascolto attivo o Lettura del libro: Il diritto di contare

Inglese Obiettivi Specifici di apprendimento:

o Digital Citizenship o Privacy Management

o Terms and conditions on Tik Tok

o Digital citizenship: a digital native or a digital citizen?

o New online crimes for the 21st century

Risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica Lavori di gruppo.

Storia dell‘Arte Obiettivi Specifici di apprendimento:

o L‘arte contemporanea e i diritti umani. Individuazione di un artista contemporaneo che abbia affrontato una delle tematiche riguardanti i diritti umani e civili.

Risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica

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o Attività individuali e di gruppo. Presentazione alla classe di lavori in cui emerga con chiarezza l‘approccio investigativo dell‘artista selezionato, attraverso la proiezione delle immagini delle opere più significative.

CLASSE 3 SEZ. I (a.s. 2019-2020)

L‘obiettivo è stato quello di contribuire alla formazione di una cultura della Cittadinanza che ha i suoi fondamenti nel costituzionalismo democratico contemporaneo, in particolare europeo, e nei valori e principi della Carta Costituzionale. L‘insegnamento ha voluto promuovere un lavoro di riflessione sulla nuova accezione di cittadinanza, intesa come patrimonio di diritti che appartengono alla persona. Una cittadinanza svincolata da un riferimento territoriale e proiettata verso una concezione universale. Perché strettamente collegata alla cittadinanza, si è resa necessaria una riflessione sui diritti umani, per passare dalla cultura dell‘individualismo alla cultura del dialogo e della cooperazione, condizione indispensabile per un riconoscimento giuridico e per la difesa della persona e dei suoi diritti fondamentali.

Infine,si è resa necessaria una riflessione sui diritti umani, per passare dalla cultura dell‘individualismo alla cultura del dialogo e della cooperazione, condizione indispensabile per un riconoscimento giuridico e per la difesa della persona e dei suoi diritti fondamentali.

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PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO

Il Liceo ―Eugenio Montale‖ si rivolge a un bacino d‘utenza piuttosto ampio, un‘area ben sviluppata sia sul piano economico–sociale che turistico–ambientale. I tre indirizzi attualmente attivi nel liceo (Classico, Linguistico e delle Scienze Umane) tendono a fornire una preparazione di base non settoriale ma critica, aperta all'interdisciplinarietà e al contatto con le problematiche emergenti nella società. Da ciò nasce l'esigenza di trasportare e rapportare il sapere proprio e le competenze acquisite con l‘esperienza pratica del fare, per offrire la possibilità di sviluppare percorsi e modalità ulteriori di apprendimento, potenzialmente utili anche a superare il divario tra momento formativo (teorico) e momento applicativo (pratico), secondo la logica del learning by doing e della didattica laboratoriale.

L‘intervento formativo di istituto nell‘ambito PCTO si caratterizza per il fatto che l'educazione formale e l'esperienza di lavoro si combinano in un unico progetto formativo che, fin dall'origine, viene pensato, realizzato, valutato in cooperazione tra scuola, mondo del lavoro e formazione post-diploma.

Il mondo della scuola e quello dell‘impresa/struttura ospitante si rapportano e si confrontano come realtà integrate tra loro, in grado di co-progettare percorsi di formazione, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e completo della persona, è importante ampliare e diversificare i luoghi tempi e modalità di apprendimento.

Il ProgettoPCTO del Liceo Montale persegue la finalità di favorire il consolidarsi di una forte interrelazione fra forma di apprendimento formale, non formale e informale, offrendo un‘ulteriore opportunità di mediazione tra l‘apprendimento formale scolastico e l‘esperienza attiva ―sul campo‖, per stimolare lo sviluppo di nuove competenze e mettere in luce diverse capacità di impegno da parte degli studenti. In tale ottica il percorso di PCTO punta alla valorizzazione delle doti di creatività, di organizzazione, di relazione interpersonale, attraverso l‘avvicinamento e la successiva immersione in realtà culturali e professionali aderenti ai diversi indirizzi di studi. Esso inoltre, mira a potenziare l‘offerta formativa della scuola, con particolare riferimento ai percorsi di orientamento in uscita, di supporto alle scelte future degli studenti.

All‘interno di tale cornice, il progetto di PCTO per ciascuna classe, sebbene articolato in diversi percorsi formativi, presenta caratteristiche comuni, fra le quali predominano la scelta di metodologie didattiche innovative, una consistente parte di proposte dedicate ad aspetti formativi di base, ritenuti prerequisiti essenziali per un corretto approccio al mondo del lavoro, aspetti coerenti con l‘indirizzo di studio e/o con figure/ambiti/sbocchi professionali e occupazionali emergenti nel mercato lavorativo attuale.

Il percorso triennale di PCTO, così inteso, punta a raccordare le competenze specifiche disciplinari e trasversali sia con quelle richieste dal mondo del lavoro, sia con quelle necessarie ad orientare le successive scelte in ambito formativo.

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18 OBIETTIVI GENERALI

• Attuare modalità di apprendimento flessibili sotto il profilo educativo e culturale che colleghino la formazione a scuola con l‘esperienza pratica;

• Stimolare interesse per il percorso formativo con l‘acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

• Aprire la scuola alla società civile soprattutto nei suoi aspetti storico- artistici e socio – economici, allo scopo di favorire la partecipazione attiva dei soggetti nei processi formativi;

• Valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

• Avvicinare il mondo della scuola e dell‘impresa concepiti come attori di un unico processo che favorisca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei giovani nonché l'orientamento a scelte future più consapevoli.

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

● Definire le competenze attese dall‘esperienza, in termini di orientamento.

● Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria realizzazione futura come persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica.

● Sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese relative all‘esperienza lavorativa e professionale.

● Stimolare gli studenti all‘osservazione delle dinamiche organizzative e dei rapporti tra soggetti all‘interno di realtà lavorative e/o di gruppi professionali o di progetto.

● Condividere in aula quanto si è sperimentato fuori dall‘aula.

● Documentare l‘esperienza realizzata.

Potenziare la capacità di problem solving.

TEMPI E FASI DI PROGETTAZIONE

Per ciascuna annualità del triennio è prevista una pluralità di tipologie di interventi di integrazione con il mondo del lavoro (incontri con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, incontri di orientamento universitario, workshop, documentazione e convegni a tema, partecipazione a eventi e iniziative di Settori Lavorativi/Formativi specifici) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all‘estero, in un processo graduale articolato in fasi.

Tipologie di Enti ed Associazioni Esterne coinvolte nei percorsi ASL/PCTO del Liceo Montale

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● Associazioni operanti nel Terzo Settore

● Università

● Enti pubblici e privati

● Associazioni professionali

● Musei ed altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali ed artistiche

● Enti/Associazioni che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale

FASI DI REALIZZAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE

Prima fase:

è finalizzata ad orientare e sensibilizzare lo studente nel contesto della cittadinanza attiva, fornendogli gli strumenti per esplorare il territorio, analizzarne le risorse e rapportarsi ad esso in modo adeguato alle proprie aspettative e attitudini.

Viene prevalentemente sviluppata nelle classi terze.

Seconda fase:

è finalizzata a sensibilizzare lo studente ad una visione sistemica della società civile attraverso la cultura d‘impresa, in modo da sviluppare il senso etico dell‘interagire con l‘ambiente economico circostante, nel rispetto dell‘etica aziendale e del lavoro.

Viene prevalentemente sviluppata nelle classi quarte.

Terza fase:

è caratterizzata dallo stage presso un ente ospitante (richiesto anche su iniziativa e ricerca personale, nel rispetto di determinati requisiti) che mette lo studente ―in situazione‖ consentendogli di utilizzare gli apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali, di dare spazio alla propria creatività, definendo così la propria idea imprenditoriale.

Viene prevalentemente sviluppata nelle classi quinte.

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE

Nel percorso di PCTO la valutazione riguarda sia il processo sia il risultato/esito formativo conseguito. L‘attenzione al processo consente di attribuire valore all‘atteggiamento e al comportamento dello studente; infatti tutte le l‘esperienza di stage, indipendentemente dai contenuti

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di apprendimento, sviluppano competenze trasversali che sono legate anche agli aspetti caratteriali e motivazionali della persona.

ATTIVITA’ SVOLTE NEL TRIENNIO

In considerazione dei recenti interventi ministeriali di revisione dell‘impianto complessivo dell‘ASL/PCTO si è reso necessario, purtroppo, ridimensionare nel corrente anno scolastico le tipologie e la numerosità di proposte formative di ASL/PCTO rivolte agli studenti.

La consistente diminuzione delle risorse finanziarie intervenuta ad anno scolastico già iniziato, insieme alla drastica diminuzione del monte ore minimo di ore da effettuare da parte di ciascuno studente, sono stati elementi di forte vincolo per il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati per il Progetto ASL/PCTO.

Sintesi dei progetti di Classe:

o Tirocinio formativo scuole primarie (a.s. 2019-2020) o ―Casa di Kim‖ e ―The Specials‖ (a.s. 200-2021)

A questi progetti di classe ogni studenti ha aggiunto, durante il corso del quinto anno, dei progetti inidividuali.

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ALLEGATO N. 1

SIMULAZIONI DI PRIMA E SECONDA PROVA

E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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22 Simulazione della prima prova Esame di Stato Anno Scolastico 2021-2022

Liceo Montale, Roma

PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia A. Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano

Alda Merini, A tutti i giovani raccomando (La vita facile, Bompiani, Milano, 1996) Alda Merini (Milano, 1921-2009) è stata una poetessa italiana.

A tutti i giovani raccomando:

aprite i libri con religione, non guardateli superficialmente, perché in essi è racchiuso il coraggio dei nostri padri.

E richiudeteli con dignità

quando dovete occuparvi di altre cose.

Ma soprattutto amate i poeti.

Essi hanno vangato per voi la terra per tanti anni, non per costruirvi tombe, o simulacri, ma altari.

Pensate che potete camminare su di noi come su dei grandi tappeti

e volare oltre questa triste realtàquotidiana.

1. Simulacri: statue, monumenti.

COMPRENSIONE E ANALISI 1. Qual è il tema della lirica?

2. Quale forma verbale scandisce il testo? A quale dimensione rimanda?

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3. Quali termini rimandano alla concezione della poesia affidata al testo?

4. Quali dimensioni si oppongono nel testo? A che cosa rimandano?

5. Nel testo un verso costituisce una sorta di cerniera? Quale? Quali parti scandisce a livello tematico? Da che cosa è rilevato?

6. Da quali tratti stilistici è caratterizzata la lirica?

INTERPRETAZIONE

Al termine del tuo percorso di studi superiori ed eventualmente facendo riferimento a letture di altri autori che affrontano lo stesso tema di Alda Merini, illustra quale funzione lo studio della poesia e della letteratura abbia rivestito per te

PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia A. Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano

Beppe Fenoglio, Una questione privata(Una questione privata, I ventitré giorni della città di Alba, Einaudi, Torino, 1990)

Beppe Fenoglio (Alba, 1922 - Torino, 1963) narra in Una questione privata la vicenda di Milton, giovane unitosi alle bande partigiane nelle Langhe, innamorato di Fulvia, ricca torinese rifugiatasi nella villa di campagna, che ha frequentato prima dell‘armistizio. Ora la fanciulla è lontana ed egli teme che abbia avuto una storia d‘amore con l‘amico Giorgio. Nel passo il protagonista ricorda i momenti intensi trascorsi con lei.

Com‘erano venute belle le ciliege nella primavera del quarantadue. Fulvia ci si era arrampicata per coglierne per loro due. Da mangiarsi dopo quella cioccolata svizzera autentica di cui Fulvia pareva avere una scorta inesauribile. Ci si era arrampicata come un maschiaccio, per cogliere quelle che diceva le più gloriosamente mature, si era allargata su un ramo laterale di apparenza non troppo solida. Il cestino era già pieno e ancora non scendeva, nemmeno rientrava verso il tronco. Lui arrivò a pensare che Fulvia tardasse apposta perché lui si decidesse a farlesi un po‘ più sotto e scoccarle un‘occhiata da sotto in su. Invece indietreggiò di qualche passo, con le punte dei capelli gelate e le labbra che gli tremavano. «Scendi. Ora basta, scendi. Se tardi a scendere non ne mangerò nemmeno una. Scendi o rovescerò il cestino dietro la siepe. Scendi. Tu mi tieni in agonia». Fulvia rise, un po‘

stridula, e un uccello scappò via dai rami alti dell‘ultimo ciliegio.

Proseguì con passo leggerissimo verso la casa ma presto si fermò e retrocesse verso i ciliegi. «Come potevo scordarmene?» pensò, molto turbato. Era successo proprio all‘altezza dell‘ultimo ciliegio.

Lei aveva attraversato il vialetto ed era entrata nel prato oltre i ciliegi. Si era sdraiata, sebbene vestisse di bianco e l‘erba non fosse più tiepida. Si era raccolta nelle mani a conca la nuca e le

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trecce e fissava il sole. Ma come lui accennò a entrare nel prato gridò di no. «Resta dove sei.

Appoggiati al tronco del ciliegio. Così». Poi, guardando il sole, disse: «Sei brutto». Milton assentì con gli occhi e lei riprese: «Hai occhi stupendi, la bocca bella, una bellissima mano, ma complessivamente sei brutto». Girò impercettibilmente la testa verso lui e disse: «Ma non sei poi così brutto. Come fanno a dire che sei brutto? Lo dicono senza... senza riflettere». Ma più tardi disse, piano ma che lui sentisse sicuramente: «Hieme et aestate, prope et procul, usque dum vivam...1 O grande e caro Iddio, fammi vedere per un attimo solo, nel bianco di quella nuvola, il profilo dell‘uomo a cui lo dirò». Scattò tutta la testa verso di lui e disse: «Come comincerai la tua prossima lettera? Fulvia dannazione?» Lui aveva scosso la testa, frusciando i capelli contro la corteccia del ciliegio. Fulvia si affannò. «Vuoi dire che non ci sarà una prossima lettera?»

«Semplicemente che non la comincerò Fulvia dannazione. Non temere, per le lettere. Mi rendo conto. Non possiamo più farne a meno. Io di scrivertele e tu di riceverle».

Era stata Fulvia a imporgli di scriverle, al termine del primo invito alla villa. L‘aveva chiamato su perché le traducesse i versi di Deep Purple2. Penso si tratti del sole al tramonto, gli disse. Lui tradusse, dal disco al minimo dei giri. Lei gli diede sigarette e una tavoletta di quella cioccolata svizzera. Lo riaccompagnò al cancello. «Potrò vederti, — domandò lui, —domattina, quando scenderai in Alba?» «No, assolutamente no». «Ma ci vieni ogni mattina, — protestò, — e fai il giro di tutte le caffetterie». «Assolutamente no. Tu ed io in città non siamo nel nostro centro». «E qui potrò tornare?» «Lo dovrai». «Quando?» «Fra una settimana esatta». Il futuro Milton brancolò di fronte all‘enormità, alla invalicabilità di tutto quel tempo. Ma lei, lei come aveva potuto stabilirlo con tanta leggerezza? «Restiamo intesi fra una settimana esatta. Tu però nel frattempo mi scriverai». «Una lettera?» «Certo una lettera. Scrivimela di notte». «Sì, ma che lettera?» «Una lettera». E così Milton aveva fatto e al secondoappuntamento Fulvia gli disse che scriveva benissimo, «Sono... discreto». «Meravigliosamente, ti dico. Sai che farò la prima volta che andrò a Torino? Comprerò un cofanetto per conservarci le tue lettere. Le conserverò tutte e mai nessuno le vedrà. Forse le mie nipoti, quando avranno questa mia età». E lui non poté dir niente, oppresso dall‘ombra della terribile possibilità che le nipoti di Fulvia non fossero anche le sue. «La prossima lettera come la comincerai? — aveva proseguito lei. — Questa cominciava con Fulvia splendore.

Davvero sono splendida?» «No, non sei splendida». «Ah, non lo sono?» «Sei tutto lo splendore».

«Tu, tu tu, — fece lei, — tu hai una maniera di metter fuori le parole... Ad esempio, è stato come se sentissi pronunziare splendore per la prima volta». «Non è strano. Non c‘era splendore prima di te».

«Bugiardo! — mormorò lei dopo un attimo, — guarda che bel sole meraviglioso!» E alzatasi di scatto corse al margine del vialetto, di fronte al sole.

1.Hieme… dum vivam: il significato della frase latina è quello di una promessa d‘amore: ―d‘inverno e d‘estate, vicino e lontano, finché vivrò‖.

2. Deep purple: canzone di Nino Tempo e April Stevens molto famosa negli anni Trenta.

COMPRENSIONE E ANALISI

1. Riassumi in non più di 7-8 righe il passo.

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25 2. Come viene descritto il personaggio di Fulvia?

3. Qual è la sua condizione sociale? Quali informazioni hai usato per rispondere?

4. Come si relaziona la ragazza con Milton?

5. Che cosa prova Milton per lei?

6. Come vengono connotati dal punto di vista culturale i due giovani? Rispondi con riferimenti al testo.

7. Come definiresti il linguaggio di Fenoglio in questo passo? Motiva le tue considerazioni con citazioni dal passo.

INTERPRETAZIONE

L‘amore è tra i temi ricorrenti nella tradizione letteraria. Come viene trattato nel passo? Quali modelli ti sembrano evocati? In relazione a questo argomento, quali voci conosciute nel corso dei tuoi studi ti hanno maggiormente colpito? Per quali ragioni? Illustrale fornendo le motivazioni della tua scelta.

PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B. Analisi e produzione di un testo argomentativo (Ambito letterario)

Mario Vargas Llosa, È pensabile il mondo moderno senza il romanzo?

Mario Vargas Llosa (Arequipa, 1936) è uno scrittore peruviano. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 2010. Il testo proposto è parte della sua Nobel Lecture in occasione del conferimento del Premio.

Mi propongo, in queste righe, di enunciare alcune ragioni contro l‘idea che la letteratura, e in particolare il romanzo, sia un passatempo di lusso; proporrò viceversa di considerarla, oltre che una delle più stimolanti e feconde occupazioni dell‘animo umano, un‘attività insostituibile per la formazione del cittadino in una società moderna e democratica, di individui liberi. (…)

Viviamo in un‘era di specializzazione della conoscenza, causata dal prodigioso sviluppo della scienza e della tecnica, e dalla sua frammentazione in innumerevoli rivoli e compartimenti stagni, tendenza che non potrà altro che accentuarsi negli anni a venire. La specializzazione porta con sé,

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senza dubbio, molti benefici, perché consente di progredire nella ricerca e nella sperimentazione, ed è il motore del progresso. Ma determina anche, come conseguenza negativa, l‘eliminazione di quei denominatori comuni della cultura grazie ai quali gli uomini e le donne possono coesistere, entrare in comunicazione e sentirsi in qualche modo solidali. La specializzazione conduce all‘incomunicabilità sociale, alla frammentazione dell‘insieme di esseri umani in insediamenti o ghetti culturali di tecnici e specialisti che un linguaggio, alcuni codici e un‘informazione progressivamente settorializzata e parziale relegano in quel particolarismo contro il quale ci metteva in guardia il vecchissimo adagio: non bisogna concentrarsi così tanto sul ramo o sulla foglia, da dimenticare che essi sono parti di un albero, e questo di un bosco. Dall‘avere precisa coscienza dell‘esistere del bosco dipende in buona misura il senso di appartenenza che tiene unito il corpo sociale e gli impedisce di disintegrarsi in una miriade di particolarismi solipsistici1. E il solipsismo

— dei popoli o degli individui — genera paranoie e deliri, quelle deformazioni della realtà che spesso danno origine all‘odio, alle guerre e ai genocidi. Scienza e tecnica non possono più assolvere una funzione culturale integratrice nel nostro tempo, proprio a causa dell‘infinita ricchezza di conoscenze e della rapidità della loro evoluzione che ha condotto alla specializzazione e all‘uso di vocabolari ermetici.

La letteratura, invece, a differenza della scienza e della tecnica, è, è stata e continuerà a essere, fino a quando esisterà, uno di quei denominatori comuni dell‘esperienza umana, grazie al quale gli esseri viventi si riconoscono e dialogano, a prescindere da quanto siano diverse le loro occupazioni e le loro prospettive vitali, le geografie e le circostanze in cui si trovano, e le congiunture storiche che determinano il loro orizzonte. Noi lettori di Cervantes o di Shakespeare, di Dante o di Tolstoj, ci sentiamo membri della stessa specie perché, nelle opere che hanno creato, abbiamo imparato quello che condividiamo in quanto esseri umani, ciò che sussiste in tutti noi al di là dell‘ampio ventaglio di differenze che ci separano. E nulla difende l‘essere vivente contro la stupidità dei pregiudizi, del razzismo, della xenofobia, delle ottusità localistiche del settarismo religioso o politico, o dei nazionalismi discriminatori, meglio dell‘ininterrotta costante che appare sempre nella grande letteratura: l‘uguaglianza essenziale di uomini e donne in tutte le latitudini e l‘ingiustizia rappresentata dallo stabilire tra loro forme di discriminazione, dipendenza o sfruttamento. Niente, meglio dei buoni romanzi, insegna a vedere nelle differenze etniche e culturali la ricchezza del patrimonio umano e ad apprezzarle come una manifestazione della sua molteplice creatività.

Leggere buona letteratura è divertirsi, certo; ma, anche, imparare, nel modo diretto e intenso che è quello dell‘esperienza vissuta attraverso le opere di finzione, cosa e come siamo, nella nostra interezza umana, con le nostre azioni e i nostri sogni e i nostri fantasmi, da soli e nell‘intelaiatura delle relazioni che ci legano agli altri, nella nostra presenza pubblica e nel segreto della nostra coscienza, quella complessissima somma di verità contraddittorie — come le chiamava Isaiah Berlin2 — di cui è fatta la condizione umana.

Quella conoscenza totalizzante e in presa diretta dell‘essere umano, oggi, si trova soltanto nel romanzo. Neppure gli altri rami delle discipline umanistiche — come la filosofia, la psicologia, la storia o le arti — hanno potuto preservare quella visione integratrice e un discorso accessibile al profano, perché, sotto l‘irresistibile pressione della cancerosa divisione e frammentazione della conoscenza, hanno finito per soccombere anche alle imposizioni della specializzazione, per isolarsi in territori sempre più segmentati e tecnici, le cui idee e i cui linguaggi sono fuori della portata della donna e dell‘uomo comuni. Non è né può essere il caso della letteratura, sebbene alcuni critici e

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teorici si sforzino di trasformarla in una scienza, perché la finzione non esiste per indagare in un‘area determinata dell‘esperienza, ma per arricchire in maniera immaginaria la vita, quella di tutti, quella vita che non può essere smembrata, disarticolata, ridotta a schemi o formule, senza scomparire. Perciò Marcel Proust ha detto: «La vita vera, la vita infine rischiarata e scoperta, l‘unica vita quindi pienamente vissuta, è la letteratura». Non esagerava, guidato dall‘amore per quella vocazione che praticò con talento superlativo: semplicemente, intendeva dire che, grazie alla letteratura, la vita si capisce e si vive meglio, e capirla e viverla meglio significa viverla e condividerla con gli altri.

Il legame fraterno che il romanzo stabilisce tra gli esseri umani, costringendoli a dialogare e rendendoli coscienti del loro substrato comune, di essere parte di uno stesso lignaggio spirituale, trascende le barriere del tempo. La letteratura ci riporta al passato e ci affratella con quanti, in epoche ormai trascorse, s‘intrigarono, si entusiasmarono e sognarono con quei testi che ci hanno tramandato e che, adesso, fanno entusiasmare e sognare anche noi. Quel senso di appartenenza alla collettività umana attraverso il tempo e lo spazio è il più grande esito della cultura, e nulla contribuisce tanto a rinnovarlo, una generazione dopo l‘altra, quanto la letteratura. (…)

Uno dei primi effetti benefici (della letteratura) si verifica sul piano del linguaggio. Una comunità senza letteratura scritta si esprime con meno precisione, ricchezza di sfumature e chiarezza di un‘altra il cui principale strumento di comunicazione, la parola, sia stato coltivato e perfezionato grazie ai testi letterari. Un‘umanità senza romanzi, non contaminata di letteratura, somiglierebbe molto a una comunità di balbuzienti e di afasici, tormentata da terribili problemi di comunicazione causati da un linguaggio grossolano e rudimentale. Questo vale anche per gli individui, ovviamente.

Una persona che non legge, o legge poco, o legge soltanto spazzatura, può parlare molto ma dirà sempre poche cose, perché per esprimersi dispone di un repertorio di vocaboli ridotto e inadeguato.

Non è un limite soltanto verbale; è, allo stesso tempo, un limite intellettuale e dell‘orizzonte immaginativo, un‘indigenza di pensieri e di conoscenze, perché le idee, i concetti, mediante i quali ci appropriamo della realtà esistente e dei segreti della nostra condizione, non esistono dissociati dalle parole attraverso cui li riconosce e li definisce la coscienza. S‘impara a parlare con precisione, con profondità, con rigore e con acutezza, grazie alla buona letteratura, e soltanto grazie a questa.

(…)

. Solipsistici: caratterizzati da individualismo esasperato. Il solipsismo è una dottrina filosofica basata sulla concezione dell‘io come unico ente cui è subordinata la realtà oggettiva.

2. IsaiahBerlin: filosofo e politologo britannico (1909-1997).

COMPRENSIONE E ANALISI

1. Quale funzione ha la letteratura oggi secondo l‘autore?

2. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della specializzazione tipica del mondo contemporaneo?

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3. Perché la letteratura consente una conoscenza totalizzante dell‘essere umano?

4. Perché la letteratura non può trasformarsi in una scienza?

5. Quali sono i benefici della letteratura sul piano linguistico?

6. Perché l‘autore accusa scienza e tecnologia di utilizzare vocaboli ermetici?

Ripercorri i passaggi fondamentali dell‘argomentazione dell‘autore. Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.

PRODUZIONE

Discuti le affermazioni dello scrittore anche in relazione al valore oggi universalmente attribuito alla scienza e alla tecnologia e a una sempre più diffusa attività di divulgazione scientifica anche fra il largo pubblico.

PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B. Analisi e produzione di un testo argomentativo (Ambito storico)

E. J. Hobsbawm, Il lavoro delle donne fra fine Ottocento e primi decenni del Novecento (Gente non comune, Rizzoli, Milano, 2007)

E. J. Hobsbawm (Alessandria d‘Egitto 1917 - Londra 2012) è stato uno storico inglese.

L’excursus storico sul lavoro femminile [condotto nelle pagine precedenti, n.d.r]dall‘inizio del secolo XX fino al termine della Seconda guerra mondiale ha permesso di mettere in evidenza alcune caratteristiche e connotazioni. Innanzitutto, la progressiva differenziazione tra lavoro professionale e lavoro familiare; con il primo si intende qualsiasi attività retribuita che compare sul mercato del lavoro, con il secondo il lavoro erogato nella e per la famiglia, comprendente compiti e mansioni attinenti la riproduzione personale e sociale dei suoi membri. È assente dal mercato del lavoro e quindi è gratuito.

In secondo luogo è possibile rilevare una prima concentrazione delle professioni femminili in alcuni canali occupazionali: coadiuvanti nell‘azienda contadina o braccianti stagionali, operaie nel tessile, artigiane in alcune lavorazioni dell‘abbigliamento, esercenti e dipendenti di negozi, lavoratrici dei servizi domestici, di cura della persona, di pulizia, insegnanti elementari ed impiegate d‘ordine.

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I più elevati livelli di partecipazione si registrano dalla fine dell‘800 al 1921 e sono legati alle attività organizzate su base familiare, da quelle agricole alle manifatture a domicilio, ma anche alla prima fase dell‘industrializzazione tessile.

Dal 1921 al 1931 si assiste ad un massiccio riflusso delle donne verso il ruolo di casalinghe in seguito ad una fase di industrializzazione pesante a prevalenza di manodopera maschile e ad un ridimensionamento dell‘agricoltura.

Infine, sono rilevabili nel mutamento forme persistenti di segregazione. In particolare nella fase di economia familiare agricola ed artigianale prevale il fenomeno della segregazione verticale; ruoli maschili e femminili sono gerarchicamente predisposti pur accompagnandosi ad una parziale flessibilità dei compiti ed ad una occasionale partecipazione delle donne alle attività maschili.

Nel passaggio alle fasi di industrializzazione e di terziarizzazione1 la divisione sessuale del lavoro aumenta, le gerarchie tra i sessi si traducono in una specializzazione e segregazione orizzontale di attività nettamente diversificate tra donne e uomini sia nel lavoro produttivo che in quello riproduttivo, con l‘industria che appare sempre più caratterizzata da numerose professioni nettamente ―maschilizzate‖.

Quindi, se col tempo viene meno la netta subalternità della donna nella famiglia patriarcale, che si era tradotta nella necessità di un controllo sociale su tutti gli aspetti dell‘esistenza femminile, si affermano come prevalenti alcune situazioni di una presenza deprivilegiata delle donne nel lavoro e soprattutto emergono nuovi vincoli di tipo familiare.

1. Terziarizzazione: in economia il terziario è il settore di fornitura di servizi.

COMPRENSIONE E ANALISI

1. Che cosa si deve innanzitutto considerare a proposito del lavoro femminile?

2. In quali occupazioni le donne trovano inizialmente attività retribuite?

3. Perché a un certo punto il percorso delle donne nel mondo del lavoro subisce una battuta d‘arresto?

4. Quale paradosso pone lo storico fra ruolo delle donne in ambito familiare e nel lavoro?

5. Quale tesi generale puoi ricavare dal passo?

PRODUZIONE

Sulla base delle tue conoscenze, di eventuali letture e della tua esperienza rifletti sulla presenza delle donne nel mondo del lavoro nella seconda metà del Novecento e nei primi decenni del nuovo millennio.

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30 PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B. Analisi e produzione di un testo argomentativo (Ambito storico)

Gino Strada, La guerra piace a chi non la conosce(Una persona alla volta, Feltrinelli, Milano, 2022)

Gino Strada (Sesto S. Giovanni 1948 - Rouen, 2021), medico, ha fondato l‘organizzazione umanitaria Emergency. Il suo ultimo libro è uscito postumo.

La guerra è morti, e ancora di più feriti, quattro feriti per ogni morto, dicono le statistiche. I feriti sono il ―lavoro incompiuto‖ della guerra, coloro che la guerra ha colpito ma non è riuscita a uccidere: esseri umani che soffrono, emanano dolore e disperazione. Li ho visti, uno dopo l‘altro, migliaia, sfilare nelle sale operatorie. Guardarne le facce e i corpi sfigurati, vederli morire, curare un ferito dopo l‘altro mi ha fatto capire che sono loro l‘unico contenuto della guerra, lo stesso in tutti i conflitti. (…)

―La guerra piace a chi non la conosce‖, scrisse 500 anni fa l‘umanista e filosofo Erasmo da Rotterdam. Per oltre trent‘anni ho letto e ascoltato bugie sulla guerra. Che la motivazione — o più spesso la scusa — per una guerra fosse sconfiggere il terrorismo o rimuovere un dittatore, oppure portare libertà e democrazia, sempre me la trovavo davanti nella sua unica verità: le vittime. (…) C‘è stato, nel secolo più violento della storia umana, un mutamento della guerra e dei suoi effetti. I normali cittadini sono diventati le vittime della guerra — il suo risultato concreto — molto più dei combattenti.

Il grande macello della Prima guerra mondiale è stato un disastro molto più ampio di quanto si sarebbe potuto immaginare al suo inizio. Una violenza inaudita. Settanta milioni di giovani furono mandati a massacrarsi al fronte, più di 10 milioni di loro non tornarono a casa. Per la prima volta vennero usate armi chimiche, prima sulle trincee nemiche, poi sulla popolazione. Circa 3 milioni di civili persero la vita per atti di guerra, altrettanti morirono di fame, di carestia, di epidemie.

Trenta anni dopo, alla fine della Seconda guerra mondiale, i morti furono tra i 60 e i 70 milioni.

Quest‘incertezza sulla vita o la morte di 10 milioni di persone è la misura del mattatoio che si consumò tra il ‗39 e il ‗45: così tanti morti da non riuscire neanche a contarli.

Gli uomini e le donne di quel tempo conobbero l‘abisso dell‘Olocausto e i bombardamenti aerei sulle città. Era l‘areabombing, il bombardamento a tappeto di grandi aree urbane, Londra, Berlino, Dresda, Amburgo, Tokyo… Non esisteva più un bersaglio militare, un nemico da colpire: il nemico era la gente, che pagava un prezzo sempre più alto (…). E poi le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, che cambiarono la storia del mondo: l‘uomo aveva creato la possibilità dell‘autodistruzione.

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31 COMPRENSIONE E ANALISI

1. Quale tesi viene sostenuta dal fondatore di Emergency?

2. Quale giudizio sul Novecento viene emesso nel testo?

3. Quali immagini vengono associate alla guerra?

4.

5. Esistono secondo quanto si ricava dal testo effetti indotti dalle guerre?

6. Quale funzione hanno i dati riportati da Gino Strada?

PRODUZIONE

Sulla base delle parole di Gino Strada, delle tue conoscenze e della cronaca dei nostri giorni, rifletti sulla barbarie della guerra e sui suoi effetti sulle popolazioni coinvolte nelle aree dei molti conflitti ancora oggi in corso.

TIPOLOGIA C – RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-

ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITÀ PROPOSTA C1

Ivano Dionigi, Il presente non basta, Mondadori, Milano 2016, pp. 99-102, p.105. «[…] Lo studio e il diritto allo studio, assicurato dalla Costituzione (art. 34), si caricano ai giorni nostri di valenze e urgenze inedite, in un ―nuovo mondo‖ creato dalle tecnologie e dalle scienze. Si pensi agli scenari della cosmologia scientifica, alle frontiere della fisica pura e applicata, alle domande della e sulla genetica, per non dire delle acquisizioni di informatica e scienze cognitive. Dobbiamo attrezzarci per capire e renderci amico questo futuro carico di complessità e incognite, perché sono in gioco e in discussione le nostre identità consolidate e rassicuranti: l‘identità culturale, incalzata dall‘avvento di culture altre; l‘identità professionale, scalzata dai robot; e la stessa identità personale, che vede tramontare le parole ―padre‖ e ―madre‖ così come le abbiamo pronunciate e vissute per millenni. Di fronte a tali rivoluzioni, la scuola rimane, a mio avviso, la realtà più importante e più nobile alla quale consegnare queste sfide […] La parola ―scuola‖ evoca una stagione della nostra vita, un titolo di studio, […], il ricordo di un ottimo insegnante, l‘origine dei nostri fallimenti o successi. […] Essa è il luogo dove si formano cittadini completi e […] si apprende il dialogo: parola da riscoprire in tutta la sua potenza e nobiltà. […] Dove c‘è dialogo non c‘è conflitto; perché i conflitti sono di ignoranza e non di cultura. […] Compito della scuola è mettere a confronto splendore e nobiltà sia del passato che del presente; insegnare che le scorciatoie tecnologiche uccidono la scrittura;

ricordare ai ragazzi che la vita è una cosa seria e non tutto un like; formare cittadini digitali consapevoli, come essa ha già fatto nelle precedenti epoche storiche con i cittadini agricoli, i cittadini industriali, i cittadini elettronici; convincere che la macchina non può sostituire l‘insegnante; dimostrare che libro e tablet non sono alternativi e rivali ma diversi perché il libro

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racconta, il tablet rendiconta; e rassicurare i ragazzi che il libro non morirà ma resisterà a qualunque smaterializzazione.»

La citazione proposta, tratta dal saggio di Ivano Dionigi, Il presente non basta, presenta il tema del diritto allo studio e del ruolo della scuola nella società contemporanea, dominata dalle nuove tecnologie, alla quale spetta la complessa sfida di mantenere aperto un dialogo culturale tra passato, presente e futuro, per formare cittadini digitali consapevoli. Rifletti su queste tematiche, diritto allo studio, ruolo della scuola, cittadini digitali, dialogo e conflitto nella società contemporanea e confrontati anche in maniera critica con la tesi espressa nell‘estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla tua sensibilità. Puoi articolare il tuo elaborato in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

PROPOSTA C2

Gabriella Turnaturi, Tradimenti. L‘imprevedibilità nelle relazioni umane, Feltrinelli, Milano 2014, pp. 81-83. «Condividere un segreto è uno dei modi per rafforzare e creare intimità. Tutti coloro che condividono un segreto si sentono protagonisti di un rapporto privilegiato e speciale che esclude quanti non ne siano a conoscenza. Includere e al tempo stesso escludere contrassegna di ambivalenza il segreto e lo trasforma spesso in uno strumento di potere. Intorno al segreto, proprio grazie a questa duplice natura, è sempre in agguato il tradimento: chi conosce l‘esistenza di un segreto e sa di esserne escluso sarà tentato di venirne a parte, inducendo al tradimento. Chi invece custodisce il segreto può tradirlo usandolo come strumento di potere per escludere o includere altri.

Il segreto crea intimità e condivisione, e insieme la possibilità del tradimento: confidare un segreto è una scelta che contempla il rischio di essere traditi. Il piacere di condividere un segreto può spingere a superare incautamente il rischio contenuto nella condivisione. E il piacere, legato al potere, di rivelare, allargare la cerchia di condivisione può far superare ogni remora nei confronti del tradimento. È per questo che svelare un segreto è, forse, una delle forme più diffuse di tradimento. […] Svelando un segreto lo si disconosce come tale, lo si svaluta declassandolo da qualcosa di sacro a qualcosa di ordinario che può essere reso pubblico. […] Già la differenza di percezione e valutazione dell‘importanza di mantenere un segreto da parte di chi tradisce e da parte di chi è tradito, infligge una ferita alla relazione. […] Il tradimento del segreto, quindi, implica anche la distanza percettiva e valutativa fra chi tradisce e chi ha confidato. Insieme alla segretezza, si spezza l‘andamento armonico della relazione e il rivelare irrompe come una dissonanza.»

La sociologa Gabriella Turnaturi in questo libro si occupa del tradimento. Centrale nella storia e nella letteratura di tutti i tempi, il tradimento di un segreto, spesso vincolato da patti impliciti, è anche un evento comune, che non di rado causa svolte radicali nel nostro rapporto con gli altri, spezzando legami che si credevano profondi con familiari, amici, innamorati o soci. Esponi il tuo punto di vista sulla questione, arricchendo il tuo elaborato con riferimenti tratti dai tuoi studi, dalle tue letture personali, dalle tue esperienze scolastiche ed extrascolastiche. Puoi articolare il tuo elaborato in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.

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