• Non ci sono risultati.

PIANO DI MANUTENZIONE (art. 40 D.P.R. 554/99)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "PIANO DI MANUTENZIONE (art. 40 D.P.R. 554/99)"

Copied!
29
0
0

Testo completo

(1)

1

PIANO DI MANUTENZIONE

(art. 40 D.P.R. 554/99)

OGGETTO:

Bacini di raccolta acque piovane_Piano di Lottizzazione “New Pereri Village”

COMMITTENTI:

Consorzio New Pereri Village

(2)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE) 2 RELAZIONE INTRODUTTIVA

Premessa

II sottoscritto Arch. Massimiliano Martignon, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Venezia al n. 2813, relativamente ai lavori di “Piano di lottizazione New Pereri Village’” su incarico dei Committenti del Consorzio New Pereri Village, redige il Piano di manutenzione, ai sensi di :

 Art. 40 DPR n. 554 del 21.12.1999 e successive modifiche e integrazioni;e con riferimento alle seguenti disposizioni normative:

 Norme Uni;

 D.Lgs n. 81 del 09.04.2008 e ss.mm.ii.;

Lo scopo del presente documento è :

 stabilire e illustrare le attività che consentono di preservare nel tempo le caratteristiche funzionali, la qualità, l’efficienza ed il valore economico dell’opera

 individuare i rischi che le attività manutentive comportano e quindi indicare le misure preventive da mettere in atto.

Il documento è formato principalmente da un insieme di schede, che assieme agli allegati e agli aggiornamenti assolvono nello stesso tempo alla funzione di:

�MANUALE D’USO che individua l’ubicazione, le caratteristiche, i disegni, i libretti per il corretto funzionamento dell’opera, con riferimento alle sue parti (impianti, macchine,attrezzature, elementi edili);

�MANUALE DI MANUTENZIONE che individua l’ubicazione, le caratteristiche, i disegni,risorse, livello di minimo delle prestazioni, anomalie riscontrabili, le schede di manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente e/o da personale specializzato, con riferimento alle sue parti (impianti, macchine, attrezzature, elementi edili), individua i rischi delle attività manutentive e indica le principali misure di prevenzione;

�PROGRAMMA DI MANUTENZIONE che individua le classi di requisiti e prestazioni,controlli e verifiche dei livelli prestazionali, sequenza e cadenza degli interventi, l’ubicazione, le caratteristiche, i disegni, i libretti per il corretto funzionamento dell’opera,con riferimento alle sue parti (impianti, macchine, attrezzature, elementi edili);

Detto documento sarà oggetto di controllo, verifica dell’efficienza ed eventualmente aggiornato:

� a cura del direttore dei lavori al termine della realizzazione dell’opera, per eventuali modifiche intervenute durante l'evolversi del cantiere

�a cura dell'utente durante i futuri lavori di manutenzione

(3)

3 SOGGETTI

COMMITTENTE

Consorzio New Pereri Village

PROGETTISTA ARCHITETTONICO

Arch. Marco Mazzetto (3ndy Studio), via Pava n. 58 – 30030 – Vigonovo (VE)

COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE Arch. Massimiliano Martignon, via Pava n. 58 – 30030 – Vigonovo (VE) COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE

Arch. Massimiliano Martignon, via Pava n. 58 – 30030 – Vigonovo (VE) DIRETTORE DEI LAVORI

Arch. Alessandro Lazzari, via Pava n. 58 – 30030 – Vigonovo (VE)

IMPRESA AFFIDATARIA

Bertan Scavi s.r.l., via L. Da Vinci, 17 – 30010 – Camponogara (VE) IMPRESA ESECUTRICE

IMPRESA ESECUTRICE

IMPRESA ESECUTRICE

IMPRESA ESECUTRICE IMPRESA ESECUTRICE

(4)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE) 4 NUMERI TELEFONICI UTILI

PRONTO SOCCORSO 118

VIGILI DEL FUOCO 115

POLIZIA 113

CARABINIERI 112

(5)

5

DATI GENERALI DELL’OPERA

(6)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE) 6 DATI GENERALI DELL'OPERA

IDENTIFICAZIONE DELL'OPERA;

INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI D'OPERA MANUALE D’USO

Contiene le seguenti informazioni:

-la collocazione nell’intervento delle parti menzionate;

-la rappresentazione grafica;

-la descrizione;

-le modalità di uso corretto;

MANUALE DI MANUTENZIONE Contiene le seguenti informazioni:

-la collocazione nell’intervento delle parti menzionate;

-la rappresentazione grafica;

-la descrizione delle risorse necessarie per l’intervento manutentivo;

-il livello minimo delle prestazioni;

-le anomalie riscontrabili;

-le manutenzioni eseguibili direttamente dall’utente;

-le manutenzioni da eseguire a cura di personale specializzato;

-individua i rischi delle attività manutentive e indica le principali misure di prevenzione;

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

Prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze temporalmente o altrimenti prefissate

(7)

7 IDENTIFICAZIONE DELL’OPERA

(i campi liberi sono da completare e/o sottoscrivere a cura dell’impresa in fase di accettazione del piano)

PIANO DI LOTTIZZAZIONE “NEW PERERI VILLAGE” – BACINO DI RACCOLTA ACQUE PIOVANE

UBICAZIONE INTERVENTO: Via Pereri – 30030 – Fossò (VE)

RIFERIMENTI CATASTALI: Foglio 4, Mappali 1423, 1438, 1938, 1941, 1942, 1943, 1944, 1945, 1946, 1948, 1949, 1950, 1951, 1952, 1953, 1954, 1955, 1956, 1957,1958, 1959, 1960, 1961,1962, 1963, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1970,1971,1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981,1982, 1983, 1984,1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011,2012, 2013,2014, 2015, 2017, 2018,2019, 2020, 2022, 2023, 2024, 2025, 2026, 2027, 2028, 2029, 2031.

IMPRESA AFFIDATARIA

:

Bertan Scavi s.r.l.

1. Sede legale: via L. Da Vinci, 17 – 30010 – Camponogara (VE)

2. Tel: 041 463433

3. Indirizzo: via L. Da Vinci, 17 – 30010 – Camponogara (VE)

(8)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE) 8 INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI D'OPERA

Il presente intervento riguarda la realizzazione di un piano di lottizzazione per la costruzione di nuovi edifici residenziali nel Comune di Fossò (VE) presso via Pereri.

Il piano di lottizzazione interessa una porzione di terreno localizzato a sud dell’asse principale di via Roma. All’area vi si accede, provenendo da Padova, attraverso via Pava e successivamente svoltando a destra per via Pereri oppure provenendo da Venezia, percorrendo via Roma e svoltando a sinistra per la laterale via XXV Aprile.

Tale piano tratta nello specifico la manutenzione delle opere di smaltimento delle acque piovane e del bacino di raccolta acque piovane.

Le opere sono da realizzarsi sulla base del progetto redatto dall’ Arch. Marco Mazzetto (3ndy Studio) su incarico dato dal Consorzio New Pereri Village.

In particolare con il presente intervento vanno a realizzarsi delle opere specifiche e distinte che individuano precisamente le parti d’opera in funzione di tale piano di manutenzione.

Le parti d’opera in cui verrà strutturato il presente fascicolo tecnico sono le seguenti:

1. IMPIANTI IDRAULICI

(9)

9

MANUALE D'USO

PIANO DI MANUTENZIONE (art. 38 D.P.R. 207/2010)

OGGETTO:

Bacini di raccolta acque piovane_Piano di Lottizzazione “New Pereri Village”

COMMITTENTE:

Consorzio New Pereri Village

(10)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

10 MANUALE D’USO DELL'OPERA

Nella presente sezione verranno descritte le modalità d’uso delle parti d’opera in oggetto.

In particolare si farà riferimento alle seguenti parti d’opera:

IMPIANTI IDRAULICI

� bacino di raccolta acque piovane interrato

� rete di smaltimento acque meteoriche

� bacino di raccolta acque piovane a cielo aperto

� condotte di raccolta acque meteoriche in cls

a) COLLOCAZIONE NELL’INTERVENTO DELLE PARTI

Per quanto afferisce alla collocazione delle opere previste all’interno del Piano di Lottizzazione si farà riferimento alle TAVOLE che verranno allegate in copia su supporto digitale (CD-R) e faranno parte integrante del presente piano di manutenzione.

b) RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

Saranno di seguito indicate le tavole grafiche del progetto esecutivo cui si farà specifico riferimento per le singole parti d’opera.

PARTI D'OPERA TAVOLE GRAFICHE DI RIFERIMENTO (contenute nel CD-R allegato) ALL_1 : Tav_09_Bacchiglione

ALL_2: Allegato A Bacchiglione_esecutivi c) DESCRIZIONE

Saranno di seguito descritte sinteticamente le parti d’opera.

(11)

11 BACINO DI RACCOLTA ACQUE PIOVANE INTERRATO

DESCRIZIONE DELLA CLASSE DI UNITA' TECNOLOGICA

Trattasi di bacino di raccolta acque piovane previsto col fine di evitare la formazione di problematiche legate ai rischi idrogeologici.

L’acqua che si infiltra nel terreno percola fino a raggiungere eventualmente una falda acquifera e quindi un corpo recettore, quale un fiume, un lago oppure il mare stesso.

Questo processo chiamato ricarica della falda, aiuta a mantenere stabile la portata dei corsi d’acqua e a preservare il livello delle falde che vengono poi attinte per i diversi usi.

La capacità di ricarica di una falda è legata alle caratteristiche del luogo quali pendenza, condizioni climatiche, vegetazione e tipo di suolo.

Luoghi ricoperti dalla vegetazione presentano ottime capacità di ricarica, bassi fenomeni di ruscellamento ed elevate traspirazioni a differenza delle aree urbanizzate, che sono la causa di grandi sconvolgimenti da un punto di vista idrogeologico; esse portano aumenti, in volume e velocità, delle acque meteoriche con tempi sempre più brevi di ritenzione di tale acque a livello di bacino.

Da ciò l’aumento delle portate dei fiumi che raccolgono gli scarichi di tali acque, accompagnato da un aumento delle sostanze inquinanti presenti, trasportate dalle acque di scorrimento.

Molto vantaggiose in questa ottica sono le vasche per la raccolta di acque meteoriche che, se da un lato incidono positivamente sulla ridistribuzione graduale delle acque, dall’altro rappresentano una nuova fonte di approvvigionamento dai molteplici utilizzi, in grado di garantire numerosi vantaggi.

Il grande processo di cementificazione del territorio ha avuto come inevitabile conseguenza la diminuzione della permeabilità del terreno e il fenomeno di trattenuta dell’acqua in superficie.

L’utilizzo di vasche meteoriche andrebbe dunque a dare un gran contributo dal punto di vista sociale, non rendendo necessarie opere di potenziamento di reti pubbliche di raccolta.

Su scala maggiore il sistema di dispersione dell’acqua, che può essere associato alla vasca di raccolta, va a incidere positivamente sulla ridistribuzione graduale delle acque, che disperdendosi in modo naturale, preservano e alimentano le falde, evitando al contempo l’appesantimento delle rete fognarie e dei ricettori finali nel caso di abbondanti precipitazioni.

Unità tecnologiche di classe IMPIANTI IDRAULICI

- BACINO DI RACCOLTA ACQUE PIOVANE INTERRATA A CUPOLE

MODALITA' D'USO

E' necessario provvedere ad una costante manutenzione del bacino di raccolta acque piovane, con la riparazione di eventuali danni che potrebbero crearsi nel tempo.

(12)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

12 COLLETTORI DI SCARICO

Classe di unità tecnologica: IMPIANTI IDRAULICI Unità tecnologica: COLLETTORI DI SCARICO

1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE

I collettori di scarico sono condotte utilizzate per collegare il punto di produzione delle acque usate con la rete acque meteoriche. Normalmente i collettori vengono interrati tenendo presenti alcuni parametri:la quota e posizione della fognatura, la pendenza che devono avere. I materiali utilizzati per la realizzazione di tali collettori sono : gres, ghisa, pvc, polietilene, polipropilene,ecc.

2. COLLOCAZIONE DELL’ELEMENTO NELL’INTERVENTO

Si vedano le tavole allegate “Tav_09_Bacchiglione” e “Allegato A Bacchiglione_esecutivi”.

3. MODALITA’ D’USO CORRETTA

Le modalità d'uso corretto dei collettori per il trasporto delle acque meteoriche sino al corpo ricettore, sono ovviamente tutte quelle operazioni tali da salvaguardare la funzionalità del sistema stesso. E' pertanto necessario verificare periodicamente la pulizia degli elementi, mediante il controllo periodico dei pozzetti per la verifica di eventuali ristagni, la loro tenuta e quella dei collegamenti, mediante la verifica della presenza o meno di eventuali perdite e le caratteristiche di funzionalità.

(13)

13 POZZETTI DI ISPEZIONE

Classe di unità tecnologica: IMPIANTI IDRAULICI Unità tecnologica: POZZETTI DI ISPEZIONE

1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE

I pozzetti utilizzati per l’ispezione del bacino di raccolta acque piovane consentono la verifica funzionale del bacino stesso quindi permettono di poter effettuare un costante monitoraggio del sistema idraulico in oggetto.

2. COLLOCAZIONE DELL’ELEMENTO NELL’INTERVENTO

Si vedano le tavole allegate “Tav_09_Bacchiglione” e “Allegato A Bacchiglione_esecutivi”.

3. MODALITA’ D’USO CORRETTA

E' necessario verificare periodicamente gli elementi, mediante il controllo nei pozzetti di eventuali depositi ed intasamenti al fine di evitare dispersioni e/o rotture.

(14)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

14 STRUTTURA AUTOPORTANTE CON SISTEMA A CUPOLE

Classe di unità tecnologica: IMPIANTI IDRAULICI

Unità tecnologica: STRUTTURA AUTOPORTANTE CON SISTEMA A CUPOLE

1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE

Trattasi di un sistema costituito da cupole, tubi e basi per la creazione di vespai aerati che possono essere utilizzati per la creazione di vasche di raccolta d’acque piovane.

Grazie alla sua resistenza meccanica lo spazio sovrastante può essere utilizzato per vari scopi, infatti il carico che grava sulla vasca viene uniformemente distribuito sui vari pilastrini.

Il sistema è costituito da cupole, tubi e basi di altezza variabile.

Gli elementi, collegati gli uni agli altri, compongono una struttura autoportante atta a ricevere il getto di calcestruzzo.

Tale sistema è costituito da una serie di componenti: il sottofondo è costituito da una soletta in cls armato e presenta forature per il drenaggio dell’acqua, le basi sono realizzate in polipropilene rigenerato, tubi in PVC, cupole realizzate anche queste in polipropilene rigenerato, rete elettrosaldata e getto in calcestruzzo per la cappa superiore alle cupole.

Rappresentazione grafica del sistema a cupole

2. COLLOCAZIONE DELL’ELEMENTO NELL’INTERVENTO

Si vedano le tavole allegate “Tav_09_Bacchiglione” e “Allegato A Bacchiglione_esecutivi”.

Si precisa inoltre che la manutenzione della vasca di raccolta avverrà mediante l’apertura dei pozzetti di ispezione indicati nell’elaborato grafico sotto riportato.

(15)

15 3. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELL’ELEMENTO

Dett_A_Dettaglio superficie di laminazione Dett_A

(16)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

16 3. MODALITA’ D’USO CORRETTA

Le modalità d'uso corretto della vasca di raccolta acque e quindi dei suoi componenti sono ovviamente tutte quelle operazioni tali da salvaguardare la funzionalità del sistema stesso. E' pertanto necessario verificare periodicamente gli elementi, mediante il controllo dai pozzetti di ispezione di eventuali depositi ed intasamenti al fine di evitare la fuoriuscita di fluidi.

Deve essere assicurata una periodica pulizia generale utilizzando un canal-jet asportando i sedimenti che si sono depositati nel tempo al fine di mantenere la capacità di accumulo della vasca.

Il sistema di disostruzione tramite canal-jet è un sistema rapido ed efficace, il più adatto a manutenzioni ordinarie e straordinarie, che può essere utilizzato con qualsiasi tipo di conduttura.

Introducendo nelle condotte un tubo flessibile dotato di un particolare ugello, grazie al suo potente getto d’acqua e lavaggio idrodinamico, si rimuove qualsiasi ostruzione.

La pulizia avviene mediante l’aspirazione delle sabbie ed il lavaggio pressurizzato dal pozzetto d’ispezione.

(17)

17 RETE SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE

DESCRIZIONE DELLA CLASSE DI UNITA' TECNOLOGICA

Si intende per impianto di scarico acque meteoriche (da coperture o pavimentazioni all'aperto) l'insieme degli elementi di raccolta, convogliamento, eventuale stoccaggio e sollevamento e recapito (a collettori fognari, corsi d'acqua, sistemi di dispersione nel terreno). I vari profilati possono essere realizzati in PVC (plastificato e non), in lamiera metallica (in alluminio, in rame, in acciaio, in zinco, ecc.). Il sistema di scarico delle acque meteoriche deve essere indipendente da quello che raccoglie e smaltisce le acque usate ed industriali. Gli impianti di smaltimento acque meteoriche sono costituiti da: a) punti di raccolta per lo scarico (bocchettoni, pozzetti, caditoie, ecc.); b) tubazioni di convogliamento tra i punti di raccolta ed i punti di smaltimento (le tubazioni verticali sono dette pluviali mentre quelle orizzontali sono dette collettori); c) punti di smaltimento nei corpi ricettori (fognature, bacini, corsi d'acqua, ecc.). I materiali ed i componenti devono rispettare le prescrizioni riportate dalla normativa quali: a) vono resistere all'aggressione chimica degli inquinanti atmosferici, all'azione della grandine, ai cicli termici di temperatura (compreso gelo/disgelo) combinate con le azioni dei raggi IR, UV, ecc.; b) gli elementi di convogliamento ed i canali di gronda realizzati in metallo devono resistere alla corrosione, se di altro materiale devono rispondere alle prescrizioni per i prodotti per le coperture, se verniciate dovranno essere realizzate con prodotti per esterno; c) i tubi di convogliamento dei pluviali e dei collettori devono rispondere, a seconda del materiale, a quanto indicato dalle norme relative allo scarico delle acque usate;d) i bocchettoni ed i sifoni devono essere sempre del diametro delle tubazioni che immediatamente li seguono, tutte le caditoie a pavimento devono essere sifonate, ogni inserimento su un collettore orizzontale deve avvenire ad almeno 1,5 m dal punto di innesto di un pluviale; e) per i pluviali ed i collettori installati in parti interne all'edificio (intercapedini di pareti, ecc.) devono essere prese tutte le precauzioni di installazione (fissaggi elastici, materiali coibenti acusticamente, ecc.) per limitare entro valori ammissibili i rumori trasmessi.

Unità tecnologiche di classe RETE SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE - COLLETTORI DI SCARICO

- POZZETTI E CADITOIE

- VASCA DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE A CIELO APERTO - CONDOTTE DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE IN CLS

MODALITA' D'USO

E' necessario provvedere alla riparazione o alla sostituzione degli elementi che costituiscono la rete che risultano danneggiati ed effettuare una pulizia scadenzata nel tempo della vasca di raccolta.

(18)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

18 COLLETTORI DI SCARICO

Classe di unità tecnologica: COLLETTORI DI SCARICO

Unità tecnologica: RETE SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE

1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE

I collettori fognari sono tubazioni o condotti di altro genere, normalmente interrati, funzionanti essenzialmente a gravità, che hanno la funzione di convogliare nella rete fognaria acque di scarico usate e/o meteoriche provenienti da più origini.

2. COLLOCAZIONE DELL’ELEMENTO NELL’INTERVENTO

Si vedano le tavole allegate “Tav_09_Bacchiglione” e “Allegato A Bacchiglione_esecutivi”.

3. MODALITA’ D’USO CORRETTA

I collettori possono essere realizzati in tre tipi di sistemi diversi, ossia:

- i sistemi indipendenti;

- i sistemi misti;

- i sistemi parzialmente indipendenti.

Gli scarichi ammessi nel sistema sono le acque usate domestiche, gli effluenti industriali ammessi e le acque di superficie. Il dimensionamento e le verifiche dei collettori devono considerare alcuni aspetti tra i quali:

- la tenuta all'acqua;

- la tenuta all'aria;

- l'assenza di infiltrazione;

- un esame a vista;

- un'ispezione con televisione a circuito chiuso;

- una valutazione della portata in condizioni di tempo asciutto;

- un monitoraggio degli arrivi nel sistema;

- un monitoraggio della qualità, quantità e frequenza dell'effluente nel punto di scarico nel corpo ricettore;

- un monitoraggio all'interno del sistema rispetto a miscele di gas tossiche e/o esplosive;

- un monitoraggio degli scarichi negli impianti di trattamento provenienti dal sistema.

(19)

19 POZZETTI E CADITOIE

Classe di unità tecnologica: POZZETTI E CADITOIE

Unità tecnologica: RETE SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE

1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE

I pozzetti sono dei dispositivi di scarico la cui sommità è costituita da un chiusino o da una griglia e destinati a ricevere le acque reflue attraverso griglie o attraverso tubi collegati al pozzetto.

I pozzetti e le caditoie hanno la funzione di convogliare nella rete fognaria, per lo smaltimento, le acque di scarico usate e/o meteoriche provenienti da più origini (strade, pluviali, ecc.).

2. COLLOCAZIONE DELL’ELEMENTO NELL’INTERVENTO

Si vedano le tavole allegate “Tav_09_Bacchiglione” e “Allegato A Bacchiglione_esecutivi”.

3. MODALITA’ D’USO CORRETTA

Controllare la funzionalità dei pozzetti, delle caditoie ed eliminare eventuali depositi e detriti di foglie ed altre ostruzioni che possono compromettere il corretto deflusso delle acque meteoriche.

È necessario verificare e valutare la prestazione dei pozzetti e delle caditoie durante la realizzazione dei lavori, al termine dei lavori e anche durante la vita del sistema. Le verifiche e le valutazioni comprendono:

- prova di tenuta all'acqua;

- prova di tenuta all'aria;

- prova di infiltrazione;

- esame a vista;

- valutazione della portata in condizioni di tempo asciutto;

- tenuta agli odori.

Un ulteriore controllo può essere richiesto ai produttori facendo verificare alcuni elementi quali l'aspetto, le dimensioni, i materiali, la classificazione in base al carico.

(20)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

20 VASCA DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE A CIELO APERTO

Classe di unità tecnologica: VASCHE DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE A CIELO APERTO Unità tecnologica: RETE SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE

1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE

Trattasi di bacino di raccolta acque piovane a cielo aperto previsto col fine di evitare la formazione di problematiche legate ai rischi idrogeologici.

Nel caso specifico è stata realizzata una:

1)

una vasca “a cielo aperto” con capienza pari a mc 164 d’acqua, il cui volume è dimostrato tramite sezioni quotate nella tavola allegata. Tutti i sistemi di accumulo d’acqua sono collegati ad unica rete di smaltimento, che la rilascia nella pubblica rete con deflusso regolamentato

2. COLLOCAZIONE DELL’ELEMENTO NELL’INTERVENTO

Si vedano le tavole allegate “Tav_09_Bacchiglione” e “Allegato A Bacchiglione_esecutivi”.

3. MODALITA’ D’USO CORRETTA

Per quanto riguarda la vasca a cielo aperto, si consiglia una periodica pulizia, sfalcio dell’erba, consolidamento del ciglio e asportazione del materiale residuo che potrebbe depositarsi in superficie e creare ostruzioni al regolare deflusso delle acque.

(21)

21 4. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELL’ELEMENTO

Dett_B_Dettaglio vasca a cielo aperto Dett_B

(22)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

22 CONDOTTE DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE IN CLS

Classe di unità tecnologica: CONDOTTE IN CLS INTERRATE

Unità tecnologica: RETE SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE

1. DESCRIZIONE DELL’ELEMENTO TECNICO MANUTENIBILE

Trattasi di tubazioni in calcestruzzo previste col fine di evitare la formazione di problematiche legate ai rischi idrogeologici.

Nel caso specifico sono stati realizzati ml 95 di tubazioni interrate così suddivise:

- 40 metri lineari di tubi a sezione circolare diametro 100 cm (31,5 mc calcolato alla quota di sfioro) lungo il tratto “c”

- 55 metri lineari di tubi a sezione circolare diametro 100 cm (43,2 mc calcolato alla quota di sfioro) lungo il tratto “b”

che garantiscono un accumulo pari a 75 mc.

2. COLLOCAZIONE DELL’ELEMENTO NELL’INTERVENTO

Si vedano le tavole allegate “Tav_09_Bacchiglione” e “Allegato A Bacchiglione_esecutivi”.

3. MODALITA’ D’USO CORRETTA

Le modalità d'uso corretto delle condotte di raccolta acque e quindi dei suoi componenti sono ovviamente tutte quelle operazioni tali da salvaguardare la funzionalità del sistema stesso. E' pertanto necessario verificare periodicamente gli elementi, mediante il controllo dai pozzetti di ispezione di eventuali depositi ed intasamenti al fine di evitare la fuoriuscita di fluidi.

Deve essere assicurata una periodica pulizia generale utilizzando un canal-jet asportando i sedimenti che si sono depositati nel tempo al fine di mantenere la capacità di accumulo delle condotte.

Il sistema di disostruzione tramite canal-jet è un sistema rapido ed efficace, il più adatto a manutenzioni ordinarie e straordinarie, che può essere utilizzato con qualsiasi tipo di conduttura.

Introducendo nelle condotte un tubo flessibile dotato di un particolare ugello, grazie al suo potente getto d’acqua e lavaggio idrodinamico, si rimuove qualsiasi ostruzione.

La pulizia avviene mediante l’aspirazione delle sabbie ed il lavaggio pressurizzato dal pozzetto d’ispezione.

(23)

23 4. RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DELL’ELEMENTO

Dett_C1 e C2_Dettaglio tubazioni interrate Dett_C1

Dett_C2

(24)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

24

MANUALE DI MANUTENZIONE

PIANO DI MANUTENZIONE (art. 40 D.P.R. 554/99)

OGGETTO:

Bacini di raccolta acque piovane_Piano di Lottizzazione “New Pereri Villge”

COMMITTENTE:

Consorzio New Pereri Village

(25)

25

RISCHI DELLE ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE

E PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE

(26)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

26 PIANO DI MANUTENZIONE

SCHEDA 1

INTERVENTO

MANUTENZIONE DEI BACINI DI RACCOLTA ACQUE PIOVANE Rischi potenziali Getti e schizzi;

Investimento;

Tagli e abrasioni.

Misure di prevenzione

Prima di iniziare l' intervento l'esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà le proprie attività in modo da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi. L'esecutore dovrà realizzare gli interventi solo dopo aver valutato attentamente i rischi a cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica. L'impresa durante l'esecuzione delle operazioni dovrà preoccuparsi affinché non venga arrecato danno alle persone non coinvolte nella attività lavorativa. Il committente assieme all'esecutore, preliminarmente all'inizio dei lavori provvederà ad individuare una postazione di lavoro in cui posizionare il deposito dei materia e delle attrezzature per l'esecuzione dei lavori. Tale postazione di lavoro dovrà essere delimitata da una recinzione adeguata con riportate sulla stessa le indicazioni relative al divieto di accesso.

Inoltre gli addetti dovranno essere dotati di tutti i DPI necessari per svolgere in sicurezza la loro attività.

Occhiali, visiere o schermi, scarpe di sicurezza e guanti.

Provvedimenti da adottare

L'area oggetto d' intervento di manutenzione, deve essere segnalata e delimitata con sistemi efficaci secondo la normativa.

ESEGUIRE LE MANUTENZIONI DAI POZZETTI DI ISPEZIONE INDICATI NELL’ELEBORATO GRAFICI RIPORTATI

I pozzetti di ispezione sono realizzati per la sola verifica meccanica e non con la presenza di personale all’interno della vasca o delle condotte.

L’area di manovra e stazionamento del mezzo dotato di canal-jet deve essere opportunamente segnalata e l’area interdetta a personale non autorizzato.

L’accesso e l’uscita del mezzo avverrà in pubblica via con l’ausilio di movieri a terra (se necessario).

E’ da prevedere anche il periodico sfalcio dell’erba e la manutenzione ordinaria e straordinaria del terreno vegetale.

(27)

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

27

(28)

3NDYSTUDIO - Architetto Massimiliano Martignon via Pava n.58 – 30030 – Vigonovo (VE)

28 PIANO DI MANUTENZIONE

In particolare, dovrà essere mantenuto in essere un programma di manutenzione della rete con previsione di interventi a cadenza annuale e quinquennale e cioè:

cadenza annuale:

- pulizia caditoie;

- pulizia di canali di gronda e delle griglie di protezione all’inizio dei pluviali;

- ispezione del pozzetto di laminazione della portata per accertarne lo stato di conservazione e sua eventuale pulizia;

cadenza quinquennale:

- ispezione delle condotte per accertarne eventuali anomalie quali rotture, ostruzioni, depositi di detriti;

- pulizia delle condotte con mezzi meccanici, dotati di sistemi tipo canal jet;

-pulizia del bacino di raccolta in cupole, con mezzi meccanici, dotati di sistemi tipo canal jet.

Tipo di intervento

Data dell’intervento

Ditta esecutrice

Note

Tipo di intervento

Data dell’intervento

Ditta esecutrice

Note

(29)

29

Sommario

Piano di Manutenzione

RELAZIONE INTRODUTTIVA ... 2

SOGGETTI ... 3

NUMERI TELEFONICI UTILI ... 4

IDENTIFICAZIONE DELL’OPERA ... 7

INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI D'OPERA ... 8

MANUALE D’USO DELL'OPERA ... 10

BACINO DI RACCOLTA ACQUE PIOVANE INTERRATO ... 11

COLLETTORI DI SCARICO ... 12

POZZETTI DI ISPEZIONE ... 13

STRUTTURA AUTOPORTANTE CON SISTEMA A CUPOLE ... 14

RETE SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE ... 17

COLLETTORI DI SCARICO ... 18

POZZETTI E CADITOIE ... 19

VASCA DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE A CIELO APERTO ... 20

CONDOTTE DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE IN CLS ... 22

MANUTENZIONE DEI BACINI DI RACCOLTA ACQUE PIOVANE ... 26

Riferimenti

Documenti correlati

Perchè un raccordo a Marchio offre la garanzia della conformità alle norme: questo tutela rivenditore e installatore.... / Pack Note F/M (Avorio/Ivory)

2— Impiego di acciaio con rivestimento superficiale in zinco-magnesio ad alta resistenza alla corrosione (mediamente 4 volte in più rispetto allo standard di pari copertura)

Telaio in alluminio anodizzato finitura opaca, pannelli in policarbonato trasparente anti-UV.. Porta scorrevole 62 x h

Quando si verifica un’ostruzione l’improvvisa eliminazione della stessa può avere un impatto inaccettabile sugli impianti di trattamento delle acque di scarico pertanto

Se il peso dei materiali da riporre è consistente, sono disponibili contenitori con slitta e quelli con doppio traversino portante che agevolano il sollevamento e lo

Inalazione: nella forma commerciale nessun effetto avverso previsto. Inhalation: in the commercial form, no adverse effects

La mancata osservanza delle istruzioni può comportare lesioni gravi o mortali alle persone.. ATTENZIONE Pericoli per

La tecnologia impiegata per lo Splitter Block aria/olio, anche se è meno accurata della tecnologia volumetrica, può raggiungere sostanziali livelli di risparmio sui costi