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I neonati maschi del nostro campione mostravano inoltre livelli cordonali di 25-OH-D più elevati delle femmine

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Academic year: 2021

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6. Conclusioni

Il presente studio ha rilevato una diffusa prevalenza di deficienza ed insufficienza vitaminica D in un gruppo di 40 neonati e di 86 bambini di età compresa tra un mese e due anni di vita.

Diversi fattori influiscono sullo stato vitaminico D nella prima infanzia.

Nel periodo perinatale, lo stato vitaminico neonatale dipende dalla supplementazione materna durante la gravidanza e dall’esposizione solare della madre nel periodo precedente la gravidanza. I neonati maschi del nostro campione mostravano inoltre livelli cordonali di 25-OH-D più elevati delle femmine. Nella fascia di età fino a due anni, lo stato vitaminico dipende dalla supplementazione vitaminica in corso e dall’etnia.

I bambini non in profilassi e quelli di etnia non caucasica sono a maggior rischio di deficit ed insufficienza di vitamina D. Nei bambini non ancora divezzati, anche la tipologia di allattamento gioca un ruolo nel determinare lo stato vitaminico. I bambini allattati al seno sono a maggior rischio di deficit vitaminico rispetto a quelli allattati con latte artificiale, ma con entrambi i gruppi a rischio di ipovitaminosi se non supplementati.

Per quanto riguarda le azioni scheletriche, nella prima infanzia si conferma il rapporto tra 25-OH-D e PTH.

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78 Nella valutazione delle azioni extrascheletriche della vitamina D, in nessuno dei due gruppi si è confermata l’associazione tra livelli di 25-OH- D ed incidenza di infezioni respiratorie. Lo studio sui neonati ha dimostrato che i livelli cordonali di 25-OH-D correlano con la lunghezza del bambino ad un mese di vita. Tuttavia, gli altri parametri auxologici valutati alla nascita, ad un mese e a tre mesi di vita non sono risultati in associazione statisticamente significativa con i livelli cordonali di 25-OH-D.

In attesa di ulteriori studi a conferma delle azioni extra-scheletriche della vitamina D, alla luce della prevalenza di deficit e insufficienza di vitamina D nei gruppi analizzati, appare prioritario garantire una supplementazione vitaminica in gravidanza e nel bambino continuativamente nei primi due anni di vita.

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