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I punti di fusione sono stati determinati con un apparecchio di Reichert Köfler.

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Academic year: 2021

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(1)

I punti di fusione sono stati determinati con un apparecchio di Reichert Köfler.

Gli spettri infrarosso (IR) sono stati registrati con uno spettrofotometro NICOLET/AVATAR, 360 FT, in olio di vaselina.

Gli spettri di risonanza magnetica del protone (

1

H-NMR) sono stati eseguiti in soluzione di dimetilsolfossido esa-deuterato (DMSO-d

6

) con uno spettrometro Varian Gemini-200 (200-MHz).

Gli spettri di massa (MS) sono stati registrati con uno spettrometro HP-5988-A, operante a 70 eV, per introduzione diretta (DIP).

Le cromatografie su strato sottile (TLC) analitiche sono state realizzate su foglio di alluminio ricoperto di silice (MERCK 60 F-254, spessore 0,2 mm).

Le cromatografie su colonna sono state effettuate utilizzando gel di silice

(MERCK 60 230-400 mesh ASTM).

(2)

1-(4-clorofenil)benzimidazolone 53

Ad una soluzione contenente 0.005 moli dei N-(4-clorofenil)-1,2-fenilendiammina commerciale in 47 ml di THF anidro si aggiungono, a 0°C ed in corrente di azoto, 1.48 g (0.005 moli) di trifosgene. Si addizionano quindi, sempre a 0°C, 1.7 ml (0.012 moli) di NEt

3

diluiti in 13 ml di THF anidro. Si lascia la miscela di reazione in agitazione a 0°C per 1 h, poi a t.a. per 48 h, controllando l’andamento della reazione con TLC (miscela eluente CHCl

3

/MeOH = 9:1).Precipita NEt

3

HCl che viene filtrato e scartato. Il precipitato viene portato a secco a p.r.fornendo il derivato 53 grezzo che viene purificato tramite cristallizzazione da toluene.

Resa: 75%; p.f.= 220-221°C (lett. Rif. n°33: p.f= 222-224°C).

2-cloro-1-(4-clorofenil)benzimidazolo 51

Vengono fatte reagire, a 180°C, 0.0059 moli di 1-(4-clorofenil)benzimidazolone

(53) con 14 ml di PhPOCl

2

, mantenendo la miscela in agitazione per circa 19 ore

(analisi con TLC, miscela eluente: CHCl

3

/MeOH=9:1). Al termine, si distrugge il

PhPOCl

2

in eccesso con H

2

O e ghiaccio lasciando riposare per qualche ora. Si

forma una sospensione che viene alcalinizzata con NH

3

concentrata fino a pH=8 e

poi filtrata. Si ottiene così il 2-cloroderivato 51 grezzo. Il prodotto viene purificato

mediante estrazione a caldo con benzina 60°-80°C. Resa: 66%; p.f.= 128-130°C

(lett.rif. n° 34: p.f.132-133°C).

(3)

Derivati 2-cloro-1-(4-sostituito fenil-alchil) benzimidazolici 49,50

Ad una sospensione contenente 0.92 g (0.006 moli) di 2-clorobenzimidazolo in circa 2.5 ml di DMF anidra si aggiungono a 0°C ed in corrente di azoto, 0.29 g (0.0072 moli) di NaH (dispersione al 60% in olio minerale) a piccole porzioni.

Terminato lo sviluppo di H

2

(dopo circa un’ora) si addiziona, goccia a goccia una soluzione di 0.98 ml (0.007 moli) dell’opportuno bromuro alchilico [2- bromoetilbenzene, 3-bromopropilbenzene] in 5 ml di DMF anidra. Si mantiene la reazione sotto agitazione a t.a. per circa 24 ore. Al termine si versa cautamente la soluzione goccia a goccia in ghiaccio e si osserva la precipitazione di un solido color sabbia costituito dal prodotti 49,50 grezzi che vengono filtrati e purificati per cristallizzazione da EtOH.

Le rese di reazione, le costanti chimico fisiche e le caratteristiche spettroscopiche dei prodotti 49,50 sono riportate nella Tabella 2.1..

Derivati 2 idrazinobenzimidazolici 54-56

Una miscela di 0.0027 moli dell’opportuno derivato benzimidazolico [2-cloro-1- feniletilbenzimidazolo, 2-cloro-1-(4-clorofenil)benzimidazolo, 2-cloro-1-(3- fenilpropil)benzimidazolo] e 1ml di idrazina idrato viene riscaldata in fiala chiusa a 160°C per 5 ore. Per raffreddamento, precipita un solido costituito dai prodotti 54-56 che vengono raccolti per filtrazione a p.r. ed utilizzati come tali nelle reazioni successive.

Le rese di reazione, le costanti chimico-fisiche e le caratteristiche spettroscopiche

dei prodotti 54-56 sono riportate nella Tabella 2.2.

(4)

Acidi benzimidazol-2-ilidrazone-α-oxocarbossilici 57-59

Si sciolgono a caldo 0.004 moli dell’opportuno derivato 2- idrazinobenzimidazolico 54-56 in 10 ml di EtOH ass.; dopo raffreddamento, si aggiungono 0.0044 moli di acido α-oxo-2-furanacetico commerciale. La miscela di reazione viene riscaldata a riflusso per 2 ore, controllandone l’andamento con TLC (miscela eluente: CHCl

3

/MeOH= 9:1). Dopo raffreddamento, il solido formatosi viene raccolto per filtrazione; i campioni analitici si ottengono per sospensione in MeOH bollente.

Le rese di reazione, le costanti chimico-fisiche e le caratteristiche spettroscopiche dei prodotti 57-59 sono riportate nella Tabella 2.3.

Derivati [1,2,4]triazino[4,3-a]benzimidazol-4(10H)-onici sostituiti 45,46

Una sospensione dell’opportuno derivato acido 57,58 (2 mmoli) in 20 ml di acido acetico glaciale, è scaldata a riflusso per 1 ora. La soluzione ottenuta è evaporata a p.r. e fornisce i prodotti 45,46 grezzi che vengono purificati attraverso cristallizzazione dall’opportuno solvente. Le rese di reazione, le costanti chimico- fisiche, i dati analitici e spettroscopici dei prodotti 45,46 sono riportati in Tabella 2.4.

3-(fur-2-il)-1-(4-clorofenil)[1,2,4]triazino[4,3-a]benzimidazol-4(10H)-one 48

Il derivato acido 59 viene riscaldato ad una temperatura di 30-40°C al di sopra del

suo punto di fusione per 10 minuti. Dopo raffreddamento, il prodotto 48 grezzo

che viene purificato attraverso cristallizzazione dall’opportuno solvente. Le rese

(5)

Derivati [1,2,4]triazino[4,3-a]benzimidazol-4(10H)-onici sostituiti 44,47

Si sciolgono a caldo 0.0015 moli dell’opportuno derivato 2-

idrazinobenzimidazolico 54,56 in 15 ml di EtOH ass.; dopo raffreddamento, si

aggiungono 0.0017 moli di fenilgliossilico commerciale. La miscela di reazione

viene riscaldata a riflusso per 12 ore, controllandone l’andamento con TLC

(miscela eluente: CHCl

3

/MeOH= 9:1). Si lascia raffreddare e si recuperano i

derivati 44 e 47 che precipitano nell’ambiente di reazione. I derivati vengono

recuperati per filtrazione e successivamente purificati per cristallizzazione da

EtOH. Le rese di reazione, le costanti chimico-fisiche, i dati analitici e

spettroscopici dei prodotti 44,47 sono riportati in Tabella 2.4.

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