I
INDICE
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INTRODUZIONE 1
CAPITOLO PRIMO
Criticità della tradizionale distinzione
tra responsabilità contrattuale e responsabilità extracontrattuale
SEZIONE PRIMAIl concorso di responsabilità
1. Il concorso (di azioni) di responsabilità. Nozione e funzione. 9
2. Gli argomenti contrari e favorevoli al concorso “proprio” di responsabilità. 12
3. Il concorso di responsabilità a fronte della distinzione tra regime contrattuale e
regime extracontrattuale. La via per il superamento di un “irritante” problema. 18
SEZIONE SECONDA
Obblighi di protezione e responsabilità da contatto sociale qualificato Sottosezione prima
Il dibattito dottrinale
4. La teoria degli “obblighi di protezione” e la «responsabilità da contatto sociale
II
5. La struttura complessa dell’obbligazione e l’estensione della responsabilità da
inadempimento in presenza di un “obbligo primario di prestazione”. 22
6. La costruzione del «contratto con effetti protettivi a favore di terzi». 26
7. La figura del «rapporto obbligatorio senza obbligo primario di prestazione» e la
«responsabilità da contatto sociale qualificato». 29
8. Critica generale. 32
Sottosezione seconda
Le applicazioni giurisprudenziali
9. La casistica giurisprudenziale in materia di responsabilità da contatto sociale
qualificato. 39
10. La responsabilità del medico dipendente, prototipo della responsabilità di chi
esercita un’attività professionale protetta. 39
11. La responsabilità dell’insegnante dipendente. 46
12. La responsabilità “endoprocedimentale” della P.A.. 47
SEZIONE TERZA
L’interazione tra gli elementi costitutivi della responsabilità
13. L’interazione tra gli elementi costitutivi delle fattispecie di responsabilità
contrattuale ed extracontrattuale. 51
SEZIONE QUARTA
Attuale funzione della responsabilità civile, premesse metodologiche
e prospettive dell’indagine
14. Gli interessi da tutelare quale fulcro delle dinamiche giuridiche. Il superamento di
III
CAPITOLO SECONDO
Causalità materiale, “ingiustizia” e fondamento della responsabilità
SEZIONE PRIMALa condotta lesiva giuridicamente rilevante
1. L’unitarietà della causalità materiale nei due regimi di responsabilità. 67
SEZIONE SECONDA
“Ingiustizia” extracontrattuale e “ingiustizia” contrattuale
2. L’«ingiustizia» quale requisito implicito anche dell’inadempimento. 75
3. La risarcibilità dei «danni meramente patrimoniali». 77
SEZIONE TERZA
Il fondamento della responsabilità civile
4. Sul comune o differente fondamento delle due specie di responsabilità civile. 80
5. Le tesi “soggettivistiche”. 80
6.1 Le tesi “oggettivistiche” tradizionali... 86
6.2 ...e gli accorgimenti per temperare il rigore dell’asserita natura oggettiva della
responsabilità. 93
7. Le tesi “oggettivistiche” basate sulla c.d. “analisi economica del diritto”. 95
8. Conclusioni circa il comune fondamento soggettivo delle due specie di responsabilità.
99
IV
CAPITOLO TERZO
La ripartizione dell’onere probatorio e le c.d. “prove liberatorie”
1.1 L’idea primitiva della diversità dell’onere probatorio nei casi di violazione del
dovere di neminem laedere e di inadempimento di un obbligo... 110
1.2 ...e la sua reiterata sconfessione nella prassi. 113
2.1 Il ruolo creativo della giurisprudenza sul riparto dell’onere della prova nell’area
delle obbligazioni. 116
2.2 In particolare, la recente giurisprudenza delle Sezioni Unite. 119
3. Le c.d. “prove liberatorie” nelle ipotesi di responsabilità contrattuale ed
extracontrattuale. 125
CAPITOLO QUARTO
La causalità giuridica
1. Pretese differenze del nesso di causalità giuridica nei due regimi. 131
2.1 La delimitazione dei danni da inadempimento e da fatto illecito in generale. 131
2.2 Nozioni di «interesse positivo» e di «interesse negativo». 133
2.3 Le origini della distinzione tra «interesse positivo» e «interesse negativo». Qualche
considerazione con riferimento alla responsabilità precontrattuale. 137
2.4 Critica della tradizionale ripartizione di ambiti applicativi tra «interesse positivo» e
«interesse negativo». 142
2.5 La distinzione tra «interesse positivo» e «interesse negativo» quale argomento
infondatamente addotto a sostegno della responsabilità da contatto sociale. 149
3. La funzione del 2° comma dell’art. 2056 c.c. e la necessità di armonizzare la
disciplina della causalità giuridica. 150
4.1 La prevedibilità del danno risarcibile. L’art. 1225 c.c. nell’area della responsabilità
da inadempimento. 153
4.2 Decorso causale e prevedibilità del danno. 155
4.3 La ratio dell’art. 1225 c.c.. 158
4.4 L’omesso richiamo dell’art. 1225 c.c. nell’area della responsabilità da fatto
V
CAPITOLO QUINTO
Le disposizioni comuni alle due forme di responsabilità,
gli istituti affini autonomamente disciplinati
e la concreta portata delle differenze
1. Solo apparenti diversità di disciplina. 169
2. Le modalità di costituzione in mora del debitore. 169
3. Le fattispecie di responsabilità per il fatto di terzi dei quali il responsabile si sia
avvalso. 173
4. Le clausole di esonero da responsabilità e la limitazione di responsabilità di cui
all’art. 2236 c.c.. 181
5. Il danno non patrimoniale da inadempimento. 185
6. Cause di giustificazione, disciplina dell’obbligazione risarcitoria, criteri di
collegamento previsti dal diritto internazionale privato, nonché irrilevanza della natura tipica ovvero atipica della tutela inibitoria e delle regole in materia di diritto di
ritenzione e di compensazione. 192
7.1 L’irragionevole diversità dei termini prescrizionali. 195
7.2 La ratio della prescrizione alla luce del revirement sulla “mobilità” del dies a
quo. 196 7.3 L’acuita irragionevolezza della difformità dei termini prescrizionali nei due regimi
di responsabilità. 203
CONCLUSIONI.
ED UNA PROPOSTA DI RICOSTRUZIONE
DEL CONFINE TRA LE DUE SPECIE DI RESPONSABILITÀ
1. Conclusioni in esito al raffronto tra le due specie di responsabilità civile. 206
2. La responsabilità da inadempimento quale species del genus responsabilità da fatto
illecito e la giustificazione del concorso di responsabilità. 207
3. Le condizioni per l’applicazione estensiva dell’uno o dell’altro regime di
VI
4.1.1 Condizioni per l’ultra-operatività della responsabilità contrattuale: l’ampiezza
della nozione di “rapporto giuridico”... 211
4.1.2 ...ed il limite costituito dalla predeterminabilità delle parti del rapporto. 221
4.2 Avvertenze per l’estensione del regime contrattuale. 223
4.3 Utilità della categoria del rapporto giuridico in senso ampio ai fini dell’estensione
del regime contrattuale. 224
5. Sul discorso ermeneutico in materia di responsabilità civile de jure condito e sugli
orizzonti de jure condendo. 226