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La situazione nel mondo del Gas: Toscana Gas

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Academic year: 2021

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Introduzione

Il seguente lavoro si articolerà in più fasi:

 La prima fornisce informazioni di contorno sulla struttura e la storia delle società per azioni Toscana Gas.

 La seconda è centrata sulla fase preparatoria all’attività progettuale, intesa come: fasi, attori coinvolti, attività. Questa seconda parte ha come scopo quello di definire il contesto applicativo (le attività operative del progetto), ma l’ambito dello stage sarà di coordinamento all’attività progettuale senza mai entrare troppo in merito agli aspetti tecnici-realizzativi. Io come stagista sono inserito nella sottofunzione Organizzazione all’interno della funzione PERORG –Organizzazione del Personale–. A livello logico il mio compito è quello di fare da supporto organizzativo al coordinamento operativo di progetto ovvero aiutare nella rilevazione di rischi, criticità, punti di attenzione, problemi, scadenze, attività future.

 La terza fase progettuale consiste nella definizione delle logiche di conversione propedeutiche alla stesura delle specifiche tecniche di: estrazione: prelevare i dati dai sistemi sorgente nella loro forma originale, censimento: fare controlli a campione su campo al fine di rilevare le caratteristiche di taluni oggetti tecnici in campo, bonifica:

ripulire il dato di modo da portarlo in una forma congruente a quella del dato di destinazione.

 La quarta fase prevede la realizzazione degli estrattori al fine di caricare il Data Base Transitorio (banca dati di passaggio fra i sistemi legacy e SAP) e i vari test al fine di verificare il corretto funzionamento del sistema implementato.

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Capitolo 1

La situazione nel mondo del Gas: Toscana Gas

1.1 La storia

La storia di Toscana Gas ha per protagoniste due importanti società legate alla distribuzione del gas: Ages - operante nelle province di Pisa, Lucca, Arezzo e Firenze – e Publienergia – attiva nella provincia di Pistoia e nell’area d’Empoli.

Ages S.p.A.

Le origini di Ages risalgono al 1866, quando il comune di Pisa affida alla “Società svizzera del Gas” il servizio di illuminazione pubblica con i lampioni a gas di cracking. Nel 1903, con l’inizio della cosiddetta “municipalizzazione” dei servizi pubblici, la società svizzera si trasforma in “Azienda Municipalizzata del Gas di Pisa”. A partire dal 1968 il gas metano sostituisce quello di cracking e Pisa diviene la prima città metanizzata della Toscana dove prende via il rinnovo e l’ampliamento della vecchia rete distribuzione oltre i confini comunali.

Si apre così per le aziende una fase di continua crescita che vede protagonista nel 1977 della nascita del “Consorzio Gas Energia e Servizi” al quale aderiscono negli anni successivi oltre 30 Comuni della provincia di Pisa. Tre nuove importanti tappe segnano la storia di Ages (Azienda Gas Energia e Servizi): la sua trasformazione in S.p.A. nel 1996, la Vendita del 46.18 % del pacchetto azionario a Partecipazioni Industriali (composta da Italgas S.p.A. ed Acea S.p.A.) e la costituzione di una società commerciale, Ages Vendite secondo quanto disposto dalla normativa sulla liberalizzazione del settore gas (decreto numero 164/00), nel 2002.

Publienergia S.p.A.

Nasce nel 2000, dalla fusione tra le aziende pluriservizi di Pistoia (Asp) e d’Empoli (Publiser).

Operativa dal 1° Luglio 2001, Publienergia gestisce la rete di distribuzione in 15 comuni delle provincie di Firenze e Pistoia. Nel luglio 2003, secondo quanto prescritto dalla normativa sulla liberalizzazione del settore, la società pistoiese trasferisce tutte le attività di vendite ad una nuova società commerciale: Publitrade.

Il 15 Marzo 2004 dalla fusione Ages – Publienergia nasce Toscana Gas S.p.A.

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1.2 Profilo dell’impresa Toscana Gas S.p.A.

Toscana Gas è una nuova realtà che unisce cultura territoriale e cultura industriale. La società nasce nel marzo 2004 da una collaborazione tra pubblico (comuni dell’area di Pisa, Pistoia, Empoli) e privato (partner industriale Italgas). Un progetto realizzato per dar vita ad un soggetto più forte e in grado di mantenere uno stretto rapporto con il territorio, in un contesto che vede il mercato dell’energia aprirsi alla libera concorrenza nazionale ed internazionale. Toscana Gas, che gestisce la distribuzione del gas nelle province di Pisa, Arezzo, Lucca, Pistoia e Firenze, grazie ad un bacino d’utenza di oltre 650.000 abitanti (distribuiti in 47 comuni della Toscana) e una rete di 3297 Km che si posiziona sul mercato come il secondo operatore a livello regionale e il settimo a livello nazionale.

L’attività di vendita dal 1° dicembre 2004 è svolta da Toscana Gas Clienti, la nuova società commerciale del Gruppo, nata dalla fusione tra Ages vendite (area Pisa) e Publitrade (area Empoli/Pistoia).

Il 14 Ottobre 2004 segna l’inizio di un nuovo ed importante disegno industriale. Il protocollo d’intesa firmato da Toscana Gas e Fiorentina Gas, vede le due maggiori realtà toscane nel settore energetico, insieme per realizzare una grande realtà regionale: l’industria Toscana del Gas e dell’Energia. Un progetto, primo nel suo genere in Italia, che vede impegnati a livello regionale pubblico/privato ed aperto, in qualsiasi fase, anche ad altri enti pubblici e operatori del settore che ne condividono il valore strategico. Un soggetto industriale in grado di cogliere le nuove opportunità offerte dal mercato energetico grazie al quale:

→ operare in posizione di forza rispetto ai grandi competitors nazionali ed internazionali;

I numeri della società Toscana Gas:

Comuni serviti: 47

Bacino di utenza: oltre 650.000 abitanti Rete: 3.297 Km

Gas vettoriato: 466.3 milioni di metri cubi

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→ accrescere la fiducia dei clienti anche attraverso il continuo miglioramento dei livelli di qualità del servizio;

supportare

lo sviluppo dell’economia regionale;

mantenere

un forte legame con il territorio.

Il Protocollo prevede la costituzione di una holding con il compito di coordinare la gestione delle attività in cui operano i soggetti coinvolti: società di rete distribuzione metano (società di rete) e commercializzazione del gas e dei servizi energetici (società di vendita). L’Industria Toscana dell’Energia sarà il quarto operatore nazionale, perché già in partenza avrà un esteso bacino di utenza e un numero consistente di comuni serviti (ai quali in seguito si potranno aggiungere i 16 comuni toscani gestiti dal partner industriale Italgas):

1.3 Il Gruppo

Toscana Gas vanta sistemi e strumenti altamente tecnologici che le consentono di gestire attraverso le aziende del Gruppo, una pluralità di servizi all’insegna della sicurezza, del risparmio energetico e dell’efficienza. Fanno parte del Gruppo una società di vendita del gas (Toscana Gas Clienti), una società operante nell’ambito delle telecomunicazioni (Agestel) e una società (Toscana Servizi) che opera nell’ambito delle attività legate al gas. Toscana Gas, inoltre, ha partecipazioni minoritarie in altre realtà; recentemente ha acquisito il 40% di SEA (la società che gestisce il gas e l’igiene del territorio per il comune di Viareggio) a seguito dell’aggiudicazione della gara indetta dal Comune.

Rete: 7894 Km di tubazioni in 97 comuni della Toscana

Vendita: 565.000 clienti in 119 Comuni della Toscana 1 miliardo e 52 milioni di metri cubi di gas venduto

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1.4 I servizi

1.4.1 Distribuzione del Gas Metano

Toscana Gas, grazie a sistemi e strumenti altamente tecnologici, può garantire una gestione e un monitoraggio dei servizi all’insegna della sicurezza e dell’efficienza; essi sono:

 Telecontrollo

 Ricerca dispersioni programmata

 Pronto Intervento

 SIT (Sistemi Informativi Territoriali)

 SIA (Sistemi Informativi Aziendali)

1.4.2 Illuminazione pubblica

Questo servizio che prevede la gestione ed il mantenimento degli impianti di pubblica illuminazione oltre all’effettuazione d’interventi (di cui Toscana Gas gestisce la progettazione e la realizzazione) finalizzati all’adeguamento tecnico-normativo degli stessi. Tra i principali obiettivi perseguiti dal servizio: la sicurezza del traffico veicolare e delle persone, la riduzione dell’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico. L’ulteriore evoluzione del servizio consente oggi di offrire una gestione completa attraverso un global service che include la fornitura di energia, la manutenzione e l’effettuazione di interventi finalizzati al risparmio energetico ed alla messa a norma degli impianti. Nel corso degli anni questo servizio ha dato vita anche ad importanti progetti di illuminazione artistica dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio tra cui la Chiesa della Spina (Pisa), La Cittadella (Pisa), La Basilica Romanica di San Piero a Grado (Pisa), la Pieve Romanica di Pugnano (San Giuliano Terme). Il totale di punti luce gestiti ammonta a 33.919 distribuiti nei seguenti comuni:

 Calci (Pisa)

 Castelfranco di Sotto (Pisa)

 Orciano Pisano (Pisa)

 Pietrasanta (Lucca)

 San Giuliano Terme (Pisa)

 Santa Luce (Pisa)

 Calcinaia (Pisa)

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 Palaia (Pisa)

 Pisa

 Ponsacco (Pisa)

 Rosignano Marittima (Livorno)

 Vecchiano (Pisa)

1.5 La struttura societaria

E’ utile fornire, a livello schematico, una rappresentazione della struttura societaria, ovvero l’organigramma aziendale in dettaglio, i ruoli e le funzioni.

LEGENDA:

AD: Amministratore Delegato Unità organizzative:

 PERORG: Personale e Organizzazione

 AFCO: Amministrazione, Finanza e Controllo

 SERTEC: Servizi Tecnici

 DIST: Distribuzione

 SECO: Servizi Comuni – Coordinamento Società Controllate e Collegate

 AFGE: Affari Generali

AD

PERORG AFCO SERTEC DIST SECO AFGE

PRESIDENTE

SSI

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Organizzazione di progetto:

 SSI: Sviluppo Sistemi Informativi

Mi sembra opportuno, a questo punto fornire delle informazioni su Italgas, in quanto è il più grande distributore di gas per l’Italia, ed in quanto partner privato dell’azienda Toscana Gas per l’attività di progetto in esame.

Iniziamo anche qui con dei brevi cenni storici per far capire l’evoluzione dell’azienda in esame;

dopo invece si tratteranno nello specifico due tematiche: la prima su come Italgas ha affrontato la liberallizazione del mercato del gas, la seconda, invece, tratterà gli aspetti legati agli interventi al cliente e i relativi tools che Italgas mette a disposizione.

Italgas nasce il 12 Settembre 1837 come “Compagnia d’illuminazione a Gaz per la città di Torino”, la prima impresa italiana per la produzione e la distribuzione del gas illuminante.

L’espansione nel resto del Regno d’Italia inizia venticinque anni dopo con la nuova denominazione di “Società Italiana per il Gas”. Negli anni successivi, con l’avvento dell’energia elettrica, l’azienda inizia la distribuzione di gas manifatturato per la cottura dei cibi e il riscaldamento. La storia moderna di Italgas coincide con l’affermazione del gas naturale come mezzo principale per ridurre la dipendenza dal petrolio e con lo sviluppo della rete di gasdotti realizzato dal Gruppo Eni a partire dagli anni Settanta: la società si concentra sulla distribuzione del gas per usi civili, assumendo un ruolo importante nella “metanizzazione” dell’Italia. Negli ultimi anni Italgas ha enucleato le proprie attività commerciali, conferendole alla controllata Italgas Più, e nel 2003 Eni, che era già il principale azionista ha acquistato la totalità delle azioni Italgas. Italgas e le sue controllate in Italia contano oltre 1.400 Comuni in concessione, una rete di distribuzione che si estende per 45 mila chilometri, 8 miliardi di metri cubi di gas venduto, quasi sei milioni di clienti. All’estero l’azienda è presente in Ungheria, Argentina e Grecia.

Prima del decreto legislativo 164/00 del 2000 Italgas gestiva sia la distribuzione del gas agli utenti finali che le relazioni con i clienti. La messa in opera del decreto ha causato per Italgas la separazione della fase di distribuzione e di quella di vendita. La distribuzione ha come referente obiettivo l’utente, la vendita invece si rivolge al cliente finale. La liberalizzazione del mercato del gas ha fatto sì che i distributori devono fornire alle compagnie di vendita informazioni utili al fine di svolgere i loro compiti, quali, ad esempio:

 le letture dei contatori utili al fine di fatturare i clienti finali

 attivazione del servizio di fornitura

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 cessazione del servizio di fornitura

 cambiare le anagrafiche associate al punto di riconsegna (quando si ha un nuovo cliente su un contatore, per esempio, quando si ha un cambio di casa e il precedente inquilino non vive più lì, la fattura necessita di cambiare intestatario)

Nota Bene:

Punto di Riconsegna (PDR): Il punto della rete in cui il gas è fornito all’utente finale

Il punto di forza di Italgas è sempre stato quello dell’elevata qualità del servizio. Al fine di continuare a garantire questa sua caratteristica è basilare fornire al cliente dei servizi facilmente fruibili. Le soluzioni per realizzare questo obiettivo sono: o utilizzare un EAI (Enterprise Application Integration) o realizzare l’integrazione attraverso la piattaforma globale di internet.

Il problema di Italgas consisteva nel fatto che la sua architettura informatica era un pò vecchia e si basava su interfacce Legacy al fine di connettere il sistema CRM, i sistemi per rifornire e gestire le attività nella rete distributiva e i sistemi di gestione delle fatture. I sistemi suddetti erano molto costosi e la loro gestione era assai complessa.

La soluzione doveva essere altamente scalabile, per stare dietro al continuo aumentare del numero di compagnie di vendita sul mercato, in più essa doveva essere user-friendly e semplificare il passaggio dei clienti da un fornitore di gas all’altro. Per fornitore s’intende compagnia di vendita.

Italgas ha dato vita a un progetto di nome ASI (Attuazione Sistemi Informativi) composto da due fasi: la prima è stata l’introduzione di sistemi di back-office per gestire le attività della rete di distribuzione quali: SAP, Lodestar e Geocall; la seconda è stata la creazione di un middleware (EAI connection) chiamato “Controller” al fine di collegare i sistemi di back-office con i sistemi CRM dei suoi clienti. La soluzione tecnologica che è stata acquistata è TIBCO, un fornitore di software per l’integrazione a livello di business. La sua architettura è molto attrattiva poiché permette di abbattere i tempi (quelli di design, sviluppo e mantenimento) e i costi, in particolare il TCO (Total Cost of Ownership).

I vantaggi di TIBCO sono:

 Affidabilità

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 Scalabile

 Bassi costi nelle fasi di sviluppo e mantenimento

 Maggiore qualità dei dati poiché le transazioni sono gestite real-time e ciò permette di prendere delle decisioni su un breve lasso temporale

 Migliore servizio al cliente dato dalla velocità e dall’efficienza nel gestire le transazioni

Il progetto ASI per Italgas ha definito gli applicativi sopra menzionati al fine di gestire le attività Aziendali, ovvero:

 Lodestar, per le attività di vettoriamento e allocazione dei consumi;

 SAP, per la gestione degli ordini di lavoro, la manutenzione, gli approvvigionamenti e la gestione dei magazzini;

 Agenda, basato sul software Geocall che opera in ambiente Web Application, per le richieste di intervento provenienti dalle varie società di vendita, che si interfacciano con la clientela finale.

Entriamo maggiormente in dettaglio su Agenda. Con l’avvento del Decreto Letta è diventato basilare assicurare determinati livelli di servizio al cliente, in caso contrario la società distributrice incorre nel pagamento di penali. Diviene quindi critico l’aspetto relativo all’ottimizzazione. Il sistema Agenda, attraverso il suo sottosistema di Programmazione, opera basandosi sulla suddivisione territoriale e ottimizzando l’organizzazione degli interventi, attraverso algoritmi complessi di percorrenza, pesi e livelli di servizio. Il punto centrale è l’analisi della cartografia, dove ogni oggetto è stato opportunamente georeferenziato: ciò permette di calcolare la distanza tra un indirizzo e un altro e i tempi di trasferimento delle squadre. La giornata lavorativa delle squadre è suddivisa in fasce orarie: in una precisa fascia oraria, opera in una sola area geografica: il cluster, nel linguaggio del sistema Italgas. In base alla distribuzione geografica delle squadre e alle tipologie di servizi, gli interventi vengono massimizzati restando su un percorso ottimale. Il territorio è stato suddiviso in microcluster (un livello di dettaglio superiore rispetto alle aree geografiche), determinati dalle coordinate dell’incrocio di quattro strade (per le aree metropolitane coincidono con gli isolati). Ogni microcluster ha un peso che rappresenta la probabilità che in esso avvenga un certo numero di interventi.

Agenda ha al suo interno altri due sotto sistemi: Booking e Tracking. Il sottosistema di Booking presiede alla definizione degli appuntamenti delle squadre e s’interfaccia direttamente con i

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sistemi di CRM delle società di vendita che fanno capo a Italgas. Le richieste d’intervento vengono ricevute dal sistema CRM di Italgas (Controller), che provvede via Web Services ad attivare il modulo Booking di Agenda e si pone come interlocutore tra quest’ultimo e il resto del sistema informativo di Italgas. Il modulo di Booking, in base alle regole di parametrizzazione inserite nel sottosistema di Programmazione, stabilisce quando fare l’intervento e quale squadra coinvolgere: le decisioni vengono prese in modo da ottimizzare l’impegno delle squadre pur garantendo i livelli di servizio previsti dalle norme. Le società di vendita che si possono interfacciare con il sistema d’Italgas sono in teoria tutte quelle autorizzate dal Ministero, al momento sono circa una sessantina e generano richieste per circa 700-800 mila interventi all’anno. Il sottosistema di Tracking si occupa della tracciatura di tutte le informazioni scambiate tra Italgas e le società di vendita e provvede a registrare tutti gli eventi che caratterizzano ogni richiesta di servizio. Questo permette di effettuare analisi e statistiche sull’operato delle squadre, valutare i livelli di servizio offerti e capire se siano stati rispettati o meno i livelli di servizio contrattuali. Anche il sottosistema di Tracking è integrato, attraverso Web Services, con gli altri sottosistemi ed è inoltre dotato di un proprio Warehouse.

1.6 L’attività di progetto in Toscana Gas: introduzione

La struttura relativa al GdL (gruppo di lavoro) EtL (Extraction Trasformation and Loading) si articola nel seguente modo:

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Il progetto SSI 2005 di Toscana Gas si configura come “riproduzione” delle soluzioni di Fiorentina Gas in modo da beneficiare delle attività di configurazione già effettuate per questa.

Ciò comporta:

- benefici, come una sensibile riduzione dei tempi di realizzazione e dei costi di progetto - l’accettazione della soluzione adottata dalla società di cui si riproducono i sistemi.

In particolare sarà necessario mantenere invariati:

- funzionalità dei sistemi To Be (per esempio: regole di validazione dei documenti di acquisto) - modello d’integrazione fra gli applicativi (per esempio: interfaccia/flusso dati)

- modello dati e relative relazioni (per esempio: gerarchia della struttura della Rete Fiorentina Gas)

- tabelle statiche condivise (per esempio: tipologia utilizzo, esiti)

- programmi di caricamento per la migrazione dati (per esempio: campi obbligatori/struttura dei caricatori)

Al contrario, alcune strutture dati sono alimentabili secondo le necessità e peculiarità di Toscana Gas:

- strutture organizzative (per esempio: Divisioni/Business Unit) - strutture specifiche di Società (per esempio: Magazzini)

R

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- tabelle statiche/anagrafiche non condivise (per esempio: squadre di lavoro, Anagrafica Dipendenti).

La mappa applicativa a consuntivo di Toscana Gas sarà presumibilmente identica a quella di Fiorentina Gas a fine progetto. In particolare:

- tutte le società clienti (compresa Toscana Gas Clienti) s’interfacceranno ai sistemi di Toscana Gas attraverso il canale Web Application

- gli applicativi di cartografia, pronto intervento e Business Intelligence non sono compresi nell’ambito progettuale.

Le responsabilità delle attività di progetto sono così suddivise:

- Italgas avrà il compito di rendere disponibili i sistemi informativi ASI (Attuazione Sistemi Informativi) di Fiorentina Gas in un ambiente dedicato a Toscana Gas. Per fare ciò si avvarrà del supporto dei System Integrator che hanno sviluppato i sistemi ASI.

- Toscana Gas sarà responsabile della predisposizione e trasferimento dei dati dai propri sistemi attuali a quelli ASI.

E’ importante sottolineare che, accettando i sistemi ASI, si adotta anche il relativo modello dati. In tal modo diviene necessario rispettare la tipologia dei dati ASI e il livello di dettaglio delle informazioni gestite per ciascun elemento.

In altri termini:

- i sistemi informativi ASI sono stati strutturati per Italgas e successivamente estesi a Fiorentina Gas ed altre consociate;

- il relativo modello dati è stato definito in relazione a tutte le componenti applicative (SAP, Lodestar, Agenda, ecc.);

- l’adozione della mappa ASI non può prescindere dalla necessità d’alimentare tutti gli oggetti che compongono la base dati (esempio: anagrafiche, strutture tecniche e amministrative, ecc.).

Toscana Gas, come Fiorentina Gas, dovrà rendere i propri dati compatibili con questo modello prima della sua attivazione.

L’impegno affrontato da Fiorentina Gas nella conversione dei propri dati nell’ambito del progetto ESI 2004 è valutabile analizzandone alcune grandezze significative:

- 128 oggetti convertiti (esempio: PDR, anagrafica materiali, eccetera) - 850.000 record complessivi convertiti

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A fronte di tali volumi, al filone progettuale delle conversioni sono state dedicate:

- 450 giorni/uomo di risorse interne Fiorentina Gas

- 4 Fornitori esterni per le attività di mapping di dettaglio, specifiche tecniche, realizzazione e test.

Si noti, peraltro, che questi dati si riferiscono all’ultimo passaggio effettuato da Fiorentina Gas verso la mappa applicativa ASI completa, e che questa fase era stata preceduta dall’introduzione della mappa applicativa ASI 2003.

La base da cui parte Toscana Gas per introdurre i sistemi informativi ASI è profondamente diversa da quella di Fiorentina Gas. In Toscana Gas abbiamo:

Sistemi:

• 13 strumenti office

• 15 applicativi

Processi:

• 9 processi con bassa copertura informatica:

o Logistica

o Manutenzione impianti o Gestione progetti e mercato o Attività per la clientela o Billing e Allocazione o Booking e Permessi o Finanza

o Pianificazione, Controllo e Reporting o Alta Direzione

• 4 processi con copertura media:

 Approvvigionamenti

 Pronto Intervento

 Cartografia

 Gestione delle Risorse Umane

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• 2 processi con copertura alta:

 Amministrazione

 Post-contatore

Per Toscana Gas, la conversione dati per il caricamento dei sistemi della nuova mappa applicativa non potrà essere una riproposizione di quanto fatto da Fiorentina Gas, in quanto:

- Toscana Gas non ha una base dati consolidata come aveva Fiorentina Gas;

- Italgas aveva già effettuato la migrazione di alcuni dei sistemi sorgente di Fiorentina Gas;

- Italgas ha gestito e convertito direttamente il 75% del totale dei volumi dati di Fiorentina Gas, attività non replicabile per Toscana Gas.

In aggiunta rispetto al caso Fiorentina Gas, Toscana Gas dovrà:

- censire e costruire le banche dati attualmente non gestite su applicativi

- mantenere aggiornate le banche dati costruite fino al momento della partenza dei nuovi sistemi - predisporre le informazioni necessarie all’alimentazione dei sistemi:

Lodestar, Controller

Agenda, Stradario

SAP PM -Plant Maintenance- (per PDR e contatori), SAP CS -Customer Service- (per la gestione delle attività presso la clientela).

La frammentazione dei sistemi attuali è tale da raccomandare la creazione di una base dati temporanea (Data Base Transitorio -DBT-) in cui sia possibile normalizzare e completare tutti gli oggetti prima di alimentare i sistemi definitivi in maniera tempestiva e con garanzia di qualità. Il DBT è lo strumento a supporto del processo di migrazione dati per le attività di:

- raccolta dei dati,

- normalizzazione, integrazione, confluenza e validazione (sia per le bonifiche che per le estrazioni)

- alimentazione dell’attività di caricamento.

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Figura 1.6 Schema logico del processo di Etl (Extraction, Trasformation and Loading)

La fase progettuale relativa alla conversione dei dati si articola secondo il seguente schema:

Il processo di controllo del progetto si basa su un ciclo regolare d’incontri di avanzamento articolato su due livelli:

Supporti cartacei

Supporti elettronici

Sistemi Legacy

Raccolta

DBT

Normalizzazione Integrazione Confluenza Validazione

Caricamento

Sistemi ASI di destinazione

Ambito e strategia

Mapping di dettaglio

Specifiche tecniche

Realizzazione e test

Simulazione Avvio

- SAL operativi: riunioni informali con i componenti delle singole aree (ogni 15 giorni) - SAL di Progetto: Team di progetto e Sponsor (ogni mese, in corrispondenza di una

milestone significativa).

Conversione Dati

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La contestualizzazione della metodologia per la realtà Toscana Gas ha portato a prevedere 2 rilasci (wave):

- il primo (wave 1), focalizzato sugli oggetti più complessi, che richiedono forti interventi di completamento e normalizzazione che devono essere anticipati in modo da non ritardare l’implementazione dei sistemi. Per questi oggetti la disponibilità di un Data Base Transitorio risulta particolarmente importante;

- il secondo (wave 2), per la conversione dei dati che potranno evitare il passaggio dal DBT ed essere trasferiti direttamente dai sistemi attuali ai sistemi ASI. La minore complessità rende questo rilascio meno critico per gli impatti sul piano di progetto, e quindi procastinabile rispetto alla wave 1.

Gli schemi riportati di seguito mostrano gli step e le attività correlate ai due wave sopra descritti.

Mapping di dettaglio

Specifiche tecniche

Realizzazione e test

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Conversione Dati: Wave 2 (senza Data Base Transitorio): step ed attività

Ambito oggetti di conversione

TG

Mappatura sistemi/funzioni

Sorgenti

Mappatura Campi

Specifiche di estrazione

Specifiche di bonifica

Realizzazione estrattori da

legacy

Mappa delle Responsabilità

TG

Ambito e strategia Mapping di

dettaglio

Identificazione Strategia e

Volumi

Strutt. Organ. e tabelle statiche

Validazione qualitativa Realizz. prog. e

bonifica manuale

Estrazione banche dati

Specifiche tecniche

Realizzazione e test

Acquisizione modello dati destinazione

ASI

comune a Wave 1 e 2

LEGENDA

Attività di input al filone Conversione

Dati

Attività connesse al DBT

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1.7 Ambito e strategia/ Mapping di dettaglio:contenuti delle attività

1.7.1 Acquisizione modello dati destinazione ASI

Questa attività prevede: l’acquisizione dei tracciati di caricamento e del modello dati della mappa applicativa ASI 2004, comprensivo d’eventuali modifiche apportate successivamente alla data di rilascio del sistema di Fiorentina Gas.

1.7.2 Ambito oggetti di conversione Toscana Gas

Per la suddetta attività si fornisce l’elenco puntuale degli oggetti nell’ambito della migrazione di Toscana Gas, come selezione dell’ambito della mappa applicativa ASI.

Conversione Dati Wave 1 (con DBT): step ed attività

Ambito oggetti di conversione

TG

Mappatura sistemi/funzioni

Sorgenti

Mappatura Campi

Specifiche di estrazione

Specifiche di bonifica

Realizzazione estrattori da

legacy

Caricamento DBT (anche manuale)

Mappa delle Responsabilità

TG

Ambito e strategiaMapping

di dettaglio

Disegno tabelle DBT

Identificazione Strategia e

Volumi

Strutt.

Organizz. e tabelle statiche Disegno

Query DBT

Validazione qualitativa Realizz. prog.

e bonifica manuale

Estrazione banche dati

Estrazione da DBT Realizz.

estrattori DBT Specifiche tecniche

Realizzazione e test Acquisizione

modello dati destinazione

ASI

Sistema destinazione (di simulazione o produzione) caricato Specifiche di creaz.

e manut. dati su DBT

Realizzazione DBT e relative query

comune a Wave 1 e 2

LEGENDA

Attività di input al filone Conversione Dati

Attività connesse al DBT

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1.7.3 Mappa delle Responsabilità Toscana Gas (MdR TG)

La MdR prevede l’identificazione, per singolo oggetto, delle responsabilità e, per gli oggetti condivisi da più sistemi, delle regole d’integrazione.

1.7.4 Mappatura sistemi e funzioni sorgenti

La mappa in esame identifica il sistema e/o la funzione aziendale depositaria delle informazioni.

1.7.5 Identificazione Strategia e Volumi

In quest’attività s’identificano per singolo oggetto: i filtri d’estrazione, i volumi da migrare e la strategia da adottare (migrazione automatica oppure migrazione manuale, con o senza transito da DBT, necessità di creazione/mantenimento del dato).

1.7.6 Mappatura campi

La mappatura prevede, a livello di singolo oggetto, la creazione della matrice campo sorgente- campo destinazione; nel caso d’assenza del sistema sorgente, identificazione della funzione che fornirà il dato manualmente. Verranno probabilmente coinvolti i fornitori dei sistemi informativi.

1.8 Specifiche tecniche: contenuti delle attività

1.8.1 Disegno tabelle e query Data Base Transitorio (DBT)

Nell’ambito di questa fase (di tipo prettamente informatico) si realizza il disegno dell’architettura, delle strutture entità-relazioni, delle query di controllo del database transitorio.

1.8.2 Specifiche di creazione e manutenzione dati su DBT

La seguente fase definisce le procedure e le regole di creazione e mantenimento della consistenza dati nel tempo per gli oggetti normalizzati sul DBT (dal momento della

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creazione all’avvio in produzione). Gli output prodotti sono appunto: le Specifiche di creazione e manutenzione dati su DBT.

1.8.3 Identificazione delle Strutture organizzative e valori delle tabelle statiche

Per questa fase si vanno a delineare i valori che definiranno la struttura organizzativa della società (esempio: Divisioni, Centri di Costo, Magazzini) e i parametri statici necessari ai sistemi di destinazione (esempio: caratteristiche tecniche dei contatori, gruppi merceologici).

A questo punto si formalizzano due tipologie di specifiche:

Specifiche d’estrazione

Le specifiche d’estrazione sono propedeutiche allo sviluppo dei programmi d’estrazione dati dai Sistemi Legacy.

Specifiche di bonifica

Le specifiche di bonifica sono propedeutiche allo sviluppo dei programmi per la bonifica automatica e stesura delle procedure di bonifica manuale.

1.9 Realizzazione e test: contenuti delle attività

1.9.1 Realizzazione estrattori

In questa fase si sviluppano i programmi d’estrazione dati dai Sistemi Legacy.

1.9.2 Realizzazione programmi e bonifica manuale

La fase in esame è maggiormente articolata e si scompone in:

- realizzazione ed esecuzione dei programmi di bonifica automatica;

- esecuzione delle bonifiche manuali identificate dalle procedure formalizzate nella precedente fase.

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1.9.3 Estrazione banche dati

Questa fase prevede l’estrazione dati dai sistemi legacy per la simulazione delle conversioni o per la conversione finale in Produzione.

1.9.4 Realizzazione e caricamento DBT

La fase in esame consiste nella realizzazione delle strutture entità-relazioni, caricamento, automatico e/o manuale delle entità.

1.9.5 Validazione qualitativa e ricicli bonifica ed estrazione

In questa fase sono previsti dei controlli, quali:

- verifica della qualità dei dati in termini di rispetto delle specifiche d’estrazione e di bonifica;

- esecuzione d’eventuali ricicli di attività, proceduralizzate dalle regole di aggiornamento del Data Base Transitorio.

1.9.6 Realizzazioni query ed estrattori DBT

Questa fase, propedeutica a quella successiva realizza delle query (di validazione, trasformazione, bonifica) sul DBT.

1.9.7 Estrazione da DBT

In questa fase, mediante gli strumenti realizzati nella fase precedente si provvede all’estrazione dei dati dal DBT per gli oggetti che lo utilizzano come normalizzatore/sorgente.

Il filone progettuale della conversione dati coinvolge una pluralità d’attori, interni ed esterni a Toscana Gas, secondo un modello sintetizzato nell’ elenco seguente:

(22)

Si vedono, adesso, quali sono gli attori coinvolti all’interno del progetto EtL e le relative mansioni:

Responsabile di progetto:

o Definisce il piano di lavoro complessivo di progetto, in accordo con i singoli gruppi di lavoro.

o Assicura il recepimento, da parte dei gruppi di lavoro, degli obiettivi espressi dallo Sponsor di progetto (Amministratore Delegato).

o Controlla l’avanzamento delle attività, rilevando eventuali criticità o punti d’attenzione e supportando i gruppi di lavoro per la loro soluzione.

o Coordina le attività di progetto, dirimendo eventuali contrasti tra i gruppi di lavoro.

o Convoca le riunioni periodiche di Stato Avanzamento Lavori (SAL), assicurando la predisposizione dei documenti di supporto.

o Gestisce il piano di lavoro, interviene in caso di ritardi nelle attività proponendo azioni correttive e valutando le implicazioni connesse.

o Riferisce allo Sponsor di progetto (Amministratore Delegato) in merito all’avanzamento delle attività; coinvolge lo Sponsor di progetto in caso di criticità rilevanti.

Gestione Programma:

o Gestisce la documentazione relativa agli standard di progetto ed alle procedure di Project Management (Manuale di Progetto e sue eventuali revisioni).

o Consolida ed aggiorna il piano di lavoro di progetto, coordinandosi con i singoli gruppi di lavoro.

o Raccoglie e consolida, in collegamento con i vari gruppi di lavoro, le informazioni su avanzamento, criticità e rischi, verificandone la congruità.

o Prepara e gestisce la documentazione formale di progetto (esempio: report per SAL, presentazioni, verbali).

o Effettua il controllo in merito alle scadenze dei deliverable di progetto ed effettua una prima verifica della rispondenza agli standard.

o Gestisce il controllo delle versioni dei principali (documenti) deliverable.

o Fornisce supporto di tipo amministrativo al Responsabile del Gruppo di Progetto.

(23)

Gestione procedure allineamento periodico dati:

o Sviluppo delle procedure di gestione ed allineamento periodico dei dati.

o Identificazione delle responsabilità per l’allineamento periodico dei dati.

o Monitoraggio del rispetto delle procedure nel periodo transitorio.

o Aggiornamento delle procedure.

Process Owner per le aree funzionali in ambito:

o Supporto a definizione strategia conversione (validazione).

Key-user aree funzionali in ambito:

o Supporto alla strategia di conversione e mapping.

o Supporto a stesura specifiche tecniche conversione.

o Organizzazione e presidio attività di censimento sul campo e programmazione o attivazione pool di risorse operative per bonifiche e caricamenti manuali.

Risorse operative:

o Censimento e raccolta sul campo dati errati o mancanti (risorse Distribuzione).

o Bonifiche manuali (pool dedicato).

o Caricamenti manuali su Data Base Transitorio e/o su sistemi di destinazione (pool dedicato).

Gestione Tecnica Conversioni (Sistemi Informativi):

o Supervisione e supporto attività dei fornitori Legacy (per esempio: predisposizione estrattori).

o Amministrazione Data Base Transitorio.

o Eventuali attività su Data Base Transitorio (in funzione di disponibilità di risorse e competenze).

(24)

Responsabile Operativo Conversione:

o Fornisce la metodologia di conversione.

o Supervisiona i team misti Business Integration Partners – Toscana Gas.

o Garantisce l’integrazione con il progetto di roll-out.

Progettista Database Transitorio:

o Definisce la struttura del Data Base Transitorio e le relative modalità di caricamento.

o Supervisiona le attività tecniche sul Data Base Transitorio.

Team Leader di area:

o Definisce la strategia di ripresa dati per la propria area di competenza.

o Coordina gli esperti dei singoli applicativi, garantendo una vista integrata a livello di macro-processi e aree funzionali.

Specialisti di applicativo:

o Realizza, relativamente alle aree funzionali coperte, la mappatura di dettaglio dati.

o Provvede alla stesura delle specifiche di estrazione, conversione, trasformazione, bonifica.

Esperti di area funzionale:

o Forniscono supporto “a richiesta” nelle fasi di definizione delle strategie di ripresa dati, mapping e stesura specifiche, assicurando una visione trasversale di processo coerente con il Business Process Reingeneering Toscana Gas e con le peculiarità funzionali d’industry.

(25)

Prima di procedere con il capitolo successivo, in cui si forniranno informazioni sullo stato di avanzamento del progetto relativamente alle varie aree, è utile discutere della situazione AS-IS di Toscana Gas e di come ci si è arrivati. Nel 2004 Toscana Gas ha subito un cambiamento organizzativo in cui i sistemi informativi hanno tirato il cambiamento e i processi si sono adeguati ai nuovi sistemi. Questo approccio in letteratura è definito come “Cavallo di Troia”. L’obiettivo del BPR è stato il re-design dei processi aziendali in ottica ASI.

A questo punto è utile definire quali sono gli applicativi utilizzati attualmente dagli operativi TG, al fine di meglio comprendere i SAL di area, che verranno trattati nel capitolo successivo.

Sistemi Legacy Toscana Gas:

Area di progetto: Manutenzione

Attualmente in Toscana Gas vi sono più applicativi che gestiscono le attività di manutenzione:

- Siutex per la realtà ex-Publienergia (Pistoia, Empoli) gestisce le anagrafiche dei PDR.

- SIT (Sistema Informativo Territoriale) per la realtà ex-Ages (Pisa) gestisce dati relativi a punti di misura e odorizzazione e a tutti gli altri oggetti tecnici: PCM, GRF, GRU, GRI, valvole.

LEGENDA:

 Cabina: è un riduttore di pressione. Utile al fine di passare da alta a media pressione o da media a bassa pressione.

 Punti di misura ed odorizzazione: punti fisici della rete in cui si immette quantità di sostanze odorizzanti al fine di rilevare la presenza delle fughe al fine di mettere in sicurezza l’ambiente coinvolto.

 PCM: Prese colonne e mensole, dove: la presa è lo stacco ovvero il punto in cui si trova la derivazione stradale a una particolare utenza; la colonna montante è il tubo aereo che si trova aderente ad un palazzo (per esempio); la mensola è il punto in cui si ha la fine del tubo e l’inizio del contatore.

 GRF, GRU, GRI: sono gruppi di riduzione (funzione analoga a quella delle cabine).

 Valvola: dispositivo di varie forme, automatico o a comando diretto, per regolare l'entrata o l'uscita del gas in una conduttura.

- Autocad: utilizzato al fine di fornire la planimetria del territorio corredato con gli oggetti tecnici presenti su campo.

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- File excel, a disposizione dei cabinisti, che contengono dati relativi alle cabine.

Area di progetto: Gestione Commesse d’Investimento

Attualmente in Toscana Gas vi sono più applicativi per gestire le commesse di investimento:

- Linea 32: è utile al fine di fare preventivazione per i progetti di costruzione di reti gas finanziati dai comuni.

- Planet: consuntiva i lavori effettuati sulla rete:

 estensioni, sostituzioni, potenziamenti reti o impianti;

 lavori di costruzione di reti di terzi che non vanno ad investimento ma che sono del tutto assimilabili alle attività del processo in esame;

 posa condotta sia per richiesta di terzi che per esigenze interne;

 modifica impianti.

- Mosaico: su questo applicativo (in realtà esso è un ERP e quindi come SAP è strutturato su più moduli: va quindi a interessare tanti fra i processi in esame) nascono gli ordini di lavoro (OdL) che sono consuntivati sull’applicativo Planet.

Area di progetto: Approvvigionamenti e Logistica

Attualmente in Toscana Gas vi sono più applicativi per gestire i processi di approvvigionamento e logistica:

- Gina (ex-Publienergia): gestisce i fornitori, fornendo informazioni quali: codice fornitore, nome della società, sede legale, telefono, codice fiscale e partita iva.

- Sigla ++ (ex-Ages): gestisce il magazzino in termini di quantità, caratteristiche tecniche dei misuratori.

- iCis (ex-Ages): gestisce le anagrafiche dei contatori.

- Mosaico (ex-Publienergia): gestisce il magazzino in termini di quantità, caratteristiche tecniche dei misuratori.

- Siutex (ex-Publienergia): gestisce le anagrafiche dei misuratori.

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Area di progetto: Attività presso la clientela

Attualmente in Toscana Gas vi sono più applicativi per gestire le attività presso la clientela:

- Mosaico (ex-Publienergia) e Allacci (ex-Ages): utili al fine di gestire dati in merito a interventi che necessitano o scaturiscono da un contatto con l’utente finale (usufruitore del servizio) e che tendenzialmente richiedono, per la loro esecuzione, la schedulazione di un appuntamento. Fra questi abbiamo i servizi a catalogo, inerenti il punto di riconsegna e/o il contatore e i servizi sugli impianti. Le altre attività gestite da questi applicativi sono quelle riguardanti attività su clienti morosi, che non necessitano di un contatto diretto con l’utente finale e che di conseguenza non richiedono la schedulazione di un appuntamento.

Area di progetto: Codici di Rete

Attualmente in Toscana Gas vi sono più applicativi per gestire le normative e le attività dell’area Codici di Rete:

- iCis (ex-Ages) e Siutex (ex-Publienergia) in questo ambito hanno la finalità di gestire dati inerenti i rapporti con le RelCo, ovvero: storico letture, tariffari attività a catalogo, anagrafica clienti (dove per clienti si intendono le società di vendita). Inoltre questi applicativi gestiscono dati relativi ad oggetti tecnici quali: anagrafiche PDR, contatori. Infine i due sistemi trattano dati relativi a: progressivo consumi (rappresenta il consumo cumulato da un impianto di utenza durante l'anno termico), tariffe di distribuzione (insieme delle tariffe necessarie alla fatturazione dei volumi di gas vettoriato).

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