Il progetto si inserisce in un disegno di riforme europee volte al raggiungimento di un’Unione bancaria, fiscale, politica ed economica e dunque al completamento dell’Unione economica e monetaria.

128 Conclusioni

Dopo un’analisi storica, dalla creazione della Comunità economica europea alla nascita dell’Unione economica e monetaria, si è descritto il progetto di Unione bancaria europea, avente l’obiettivo di stabilizzare il settore bancario dell’Eurozona e di spezzare il circolo vizioso che lega lo stato di salute delle banche alle condizioni di solvibilità dello Stato, ove esse risiedono.

Il progetto si inserisce in un disegno di riforme europee volte al raggiungimento di un’Unione bancaria, fiscale, politica ed economica e dunque al completamento dell’Unione economica e monetaria.

La stabilità del sistema finanziario può essere gravemente messa in discussione dalla crisi del sistema bancario, che a sua volta ha ripercussioni sull’economia. Pertanto la stabilità finanziaria deve essere tutelata, affinché sia assicurato il buon funzionamento dell’economia.

Con il Meccanismo unico di vigilanza, alla Bce viene

affidata la supervisione delle banche. Prima del passaggio

definitivo della vigilanza alla Bce è stata effettuata una asset

129 quality review con un successivo intervento di ristrutturazione

per le banche in situazione di dissesto. Tale revisione ha l’obiettivo di chiarire lo stato di salute delle banche.

Relativamente al Meccanismo unico di risoluzione delle crisi, la proposta di Regolamento prevede un sistema composto di tre elementi: una Direttiva sulle regole per la ristrutturazione e il risanamento delle banche, la cui innovazione principale consiste nella previsione del salvataggio da parte di azionisti e alcune tipologie di creditori (bail-in); un comitato di risoluzione unico; la costituzione di un Fondo per la risoluzione.

La Bce comunica al comitato lo stato di dissesto delle banche, il quale ne darà comunicazione alla Commissione. La Commissione ha l’ultima parola sulla decisione di procedere con l’intervento risolutivo. Il comitato in collaborazione con le Autorità nazionali attua il piano di risoluzione.

A differenza del Meccanismo unico di vigilanza, il

Meccanismo unico di risoluzione ha sollevato più di una

problematica ma, nonostante ciò, è diventato pienamente

operativo da gennaio 2016.

130 Il terzo pilastro prevede un Sistema di garanzia dei depositi centralizzato; al momento sembra una questione sospesa di cui ci si occuperà nel lungo periodo. Questo punto si è rivelato tra i più controversi. Infatti da subito il progetto dell’Unione è sembrato complesso e non attuabile in unico passo.

Alcuni Paesi non vogliono impegnarsi nel garantire depositi bancari dei vicini senza poter avere un diritto di controllo sullo stato di salute degli istituti di credito.

A questo punto l’Europa dovrebbe inviare un forte segnale;

nonostante il progetto finale dell’Unione bancaria abbia un

orizzonte di lungo periodo, l'auspicio è che le Istituzioni

tengano fede agli impegni assunti, completando l'attuazione

delle varie componenti dell'Unione bancaria alle cui sorti sono

inscindibilmente legate anche quelle dell'intera Europa.