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Emissioni di gas e odori e produzione di biogas da letame suino

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Academic year: 2022

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(1)

Convegno

Opportunità economica per una suinicoltura innovativa e sostenibile

Tecnopolo di Reggio Emilia (RE), 25 novembre 2015

e produzione di biogas da letame suino

Laura Valli, Centro Ricerche Produzioni Animali

CRPA, Reggio Emilia

(2)

da letame suino

Obiettivi

Del progetto:

Favorire l’adozione di modelli d’allevamento suinicolo sostenibile che coniughi benessere degli animali, ridotto impatto emissivo, produzione di energia rinnovabile

Dell’Azione 4: emissioni e biogas

 verificare la emissività di odori e di composti gassosi (NH3, CH4, N2O e CO2) della lettiera della porcilaia dimostrativa a confronto con il liquame di un allevamento convenzionale;

 verificare la producibilità di biogas del letame suino a

confronto con il liquame di un allevamento convenzionale.

(3)

da letame suino

Come sono stati fatti i monitoraggi

 Box sperimentali a lettiera per suini nella fase di magronaggio (da 30-70 kg in 60 giorni)

 Monitorati due cicli di allevamento: estivo e invernale

 6 rimozioni delle lettiera per ciascun ciclo con la seguente cadenza:

• 2 volte (ogni 15 gg circa) nella prima parte del ciclo di allevamento (capi di piccola taglia)

• 4 volte (1 volta/settimana circa) nella seconda parte del ciclo di allevamento (capi di maggiore peso).

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da letame suino

Piano di campionamento

15 gg 30gg 7 14 21 28

LETTIERA

Asportazione lettiera 6 volte Emissioni gas e odori

Test BMP in triplo

LIQUAME

Emissioni gas e odori Test BMP in triplo

Primo mese o periodo Secondo mese o periodo

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da letame suino

Come misurare Emissioni di gas

 Porcilaie a ventilazione naturale: troppo complesso quantificare le emissioni

 Misurazioni localizzate sulle superfici emissive

 Nel box a lettiera: 3 punti di

campionamento in diverse posizioni:

zona poco sporca, mediamente sporca, molto sporca

 Per il liquame: campione

rappresentativo di liquame prelevato da sottofessurato, distribuito in 3

vaschette

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da letame suino

Camera a saturazione

 Area di base 60 x 60 cm

 Misura concentrazione gas con monitor fotoacustico

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

0 5 10 15 20

tempo [minuti]

concentrazione del gas [mg/m3]

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da letame suino

Emissione di odori

 Prelievo nello spazio di testa della camera

 campionatore a vacuum

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da letame suino

Laboratorio di olfattometria

 Determinazione della

concentrazione di odore (ouE/m3)

Norma UNI EN 13725:04

 Misura sensoriale basata sul giudizio di un panel di

valutatori

 Olfattometro TO8 della

Odournet a 4 postazioni di misura

1 ouE/m3:

concentrazione di odore appena percettibile per la media del gruppo di

valutatori

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da letame suino

Emissioni di ammoniaca

Estate:

area molto sporca: emissioni

> 80% della media

area pulita: emissioni < 90%

della media

Inverno:

area molto sporca: emissioni

> 65% della media

area pulita: emissioni < 40%

della media

(10)

da letame suino

Emissioni di ammoniaca

Ammoniaca:

gas con effetto di

acidificazione e precursore del particolato fine

Emissioni dalla lettiera superiori del 50% circa rispetto al liquame

(in accordo con il Bref…)

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da letame suino

Emissioni di metano

Metano:

gas a effetto serra 25 volte più potente della CO2

Emissioni dal liquame quasi doppie che dalla lettiera

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da letame suino

Emissioni di protossido di azoto

Protossido di azoto:

gas a effetto serra 298

volte più potente della CO2

Emissioni nulle dal liquame (conferma metodologia IPCC)

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da letame suino

Emissioni di gas serra

Dalla fase di gestione delle deiezioni in stalla

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da letame suino

Emissioni di odori

Emissioni dalla lettiera ridotte 30-40% rispetto al liquame

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da letame suino

Perché la digestione anaerobica

• Notevole potenzialità nella mitigazione delle emissioni di GHG dal settore agricolo

(vedi rapporti FAO e IPCC)

• Digestione anaerobica «tecnica win-win»:

riduzione diretta delle emissioni nella fase di gestione delle deiezioni,

riduzione indiretta delle emissioni per la sostituzione di energia fossile

(16)

da letame suino

DIGESTIONE ANAEROBICA

 utilizza quello che altre tecnologie di conversione energetica non possono utilizzare:

MATRICI VEGETALI E/O ANIMALI

 MATERIE PRIME, SOTTOPRODOTTI, RIFIUTI con ST e SV molto diversi (dal 2% al 100%).

 modulare (taglia e tipologia in funzione delle biomasse)

TECNOLOGIA DI CONVERSIONE ENERGETICA

MOLTO VERSATILE

(17)

e produzione di biogas da letame suino

bilancio termico

(nelle condizioni critiche)

Ceneri 4 kg

SVtot 40 kg

H2O 956 kg

Liquame suino 1000 kg

Da 5°C A 38°C

Servono circa 38 kWht Per riscaldare 1000 kg

In DA si producono:

40 kgSV x 0,3 m3CH4 /kgSV x 9,88 kWh/m3 =118 kWh/t Con rendimento termico del CHP 40%, sono disponibili

118 kWh x 40% = 47 kWh/t

80% delle risorse energetiche servono per scaldare il liquame

al carico!

Liquami molto diluiti dovrebbero essere

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da letame suino

Il potenziale metanigeno effettivo

Laboratorio biogas CRPA - Test BMP statico

A norma UNI EN ISO 11734:2004

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da letame suino

Produzione di biogas:

Nm3/ton SV o Nm3/ton biomassa tal quale Produzione di metano:

Nm3/ton SV o Nm3/ton biomassa tal quale Percentuale di metano: %

Degradabilità dei Solidi Volatili: %

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da letame suino

Producibilità metano – TEST BMP statico

Sostanza secca

Solidi

volatili BIOGAS METANO

(%) (%ST) (Nm3/t SV) (%) (Nm3/t SV) (Nm3/t tq)

Liquame suino MEDIA 5,1 76,2 484,7 65,91 320,2 15,0

(18 camp.) Dev. St. 1,7 5,8 74,3 3,96 58,4 7,9

C.V. (%) 33,4 7,6 15,3 6,01 18,2 52,7

Letame suino MEDIA 24,46 85,05 475,3 54,59 259,4 53,6

(24 camp.) Dev. St. 5,13 1,70 54,59 1,93 30,90 11,19

C.V. (%) 21,0 2,0 11,5 3,5 11,9 20,9

Ottime rese del liquame suino «fresco»

TEST BMP condotti su liquami suini e letame suino prelevati durante i due cicli di prova nei box con paglia

(21)

da letame suino

Producibilità metano – TEST BMP statico

ST (%) SV (% ST)

Biogas (Nm3/tSV)

CH4 (Nm3/tSV)

CH4 (Nm3/t tq)

Liq. suino "medio" 3,97 69,08 417,9 285,6 7,88

Liq. suino "fresco" 5,08 76,22 484,7 320,2 14,95

Lettiera suina "fresca" 24,46 85,05 475,3 259,4 53,58

(22)

da letame suino

Sostenibilità della digestione anaerobica

Azienda di 2500 capi da ingrasso con 60 ha coltivati a mais

Caso 1 Caso 2 Caso 3

Tipologia allevamento

Convenzionale a liquame + mais

(25%)

A lettiera solo nella fase accrescimento, il

resto a liquame

A lettiera in tutte le fasi

(accrescimento + ingrasso) Biomasse

all’impianto

Liquame (75%) + silomais (25%)

Liquame (95%) +

lettiera (5%) Lettiera Potenza impianto 220-250 kW 70-80 kW 180-200 kW

(23)

da letame suino

Conclusioni

 Le emissioni di ammoniaca e protossido di azoto sono risultate superiori per l’allevamento su lettiera che per quello su liquame, ma le emissioni complessive di gas serra risultano inferiori

 Le emissioni di odori risultano mitigate nel caso della lettiera

 Nell’allevamento a ingrasso la conversione parziale a lettiera (almeno sino a 50 kg) può rendere sostenibile l’avvio a DA di tutti gli effluenti

 Per una valutazione di sostenibilità ambientale e economica occorre un approccio complessivo che tenga in considerazione i diversi aspetti

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Convegno

Opportunità economica per una suinicoltura innovativa e sostenibile

Tecnopolo di Reggio Emilia (RE), 25 novembre 2015

. www.crpa.it [email protected]

Laura Valli

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