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collana di risor se per l’insegnante

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Academic year: 2021

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LE

Monografie

collana di risor se per l’insegnante

4

STORIA

CON CITTADINANZA A TTIVA

Griglie degli obietti vi Griglie di rile vazione

Compiti di r ealtà Coding

Verifiche

cover LE MONOGRAFIE storia 4.indd 3

cover LE MONOGRAFIE storia 4.indd 3 16/03/20 19:0916/03/20 19:09

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Introduzione . . . . 3

STORIA Griglia degli obiettivi e delle attività . . . . 5

Le fonti storiche . . . . 6

La linea del tempo . . . . 9

Il quadro di civiltà . . . . 12

Le civiltà antiche . . . . 14

Ipotesi di lavoro per l’insegnante . . . . 17

Le civiltà mesopotamiche . . . . 19

Gli Ittiti . . . . 34

La civiltà egizia . . . . 36

La civiltà dell’Indo . . . . 58

La civiltà cinese . . . . 60

Le civiltà dell’Indo e della Cina . . . . 64

La civiltà degli Ebrei . . . . 65

Ipotesi di lavoro per l’insegnante . . . . 67

La civiltà fenicia . . . . 68

La civiltà degli Ebrei e dei Fenici . . . . 72

La civiltà cretese . . . . 73

Verifiche finali . . . . 76

Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi . . . . 81

CODING . . . . 82

COMPITO DI REALTA . . . . 87

CITTADINANZA Griglia degli obiettivi e delle attività . . . . 88

Vivere insieme . . . . 89

Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi . . . . 96

INDICE

(3)

3

Questa monografia è articolata in due percorsi: Storia e Cittadinanza. Ogni percorso è aperto da una ”griglia degli obiettivi e delle attività” che riporta, per ogni scheda, l’obiettivo specifico e la descrizione dell’attività proposta.

Il percorso di Storia è corredato da alcune pagine di ”Ipotesi di lavoro per l’insegnante”, con spunti metodologici e didattici sull’uso delle schede, da una sezione di ”verifiche finali”, da un’atti- vità di coding e da un compito di realtà. Sono state previste anche alcune pagine che propongono strategie mirate per imparare a studiare: parole evidenziate, da spiegare attraverso il contesto, permettono una rielaborazione efficace e significativa dei contenuti; la presenza di schemi già strutturati o da strutturare facilita l’individuazione delle informazioni, la connessione logica tra le stesse e una interiorizzazione mutuata dalla grafica.

A conclusione di ogni percorso è presente una ”griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi” compilabile dal docente.

STORIA

L’insegnamento della Storia deve essere basato soprattutto su ragioni di tipo storiografico e quindi essere caratterizzato da una particolare attenzione ai procedimenti propri della ricerca storica, alla progressiva comprensione di ciò che è un fatto storico, al graduale avvicinamento alle metodologie e agli strumenti propri dello storico. Conseguentemente, è fondamentale porre attenzione ai processi di ragionamento, alle strategie cognitive che i bambini sono in grado di utilizzare e alle modalità didattiche che le favoriscono.

In questo quadro metodologico e didattico diventa importante il ruolo del docente, a cui è richie- sto non solo di fare delle buone lezioni ma anche di organizzare tempi, spazi, materiali per per- mettere l’acquisizione delle conoscenze. Tali conoscenze devono essere il frutto di scambi di idee all’interno dei gruppi di lavoro, di allargamento di visioni prospettiche diverse, di elaborazione dei contenuti relativi ai problemi storici che vengono affrontati e che devono essere accessibili, ma anche complessi e motivanti.

L’attività didattica deve procedere, per quanto consente la situazione scolastica in cui si opera, secondo le modalità della storiografia rispettandone gli itinerari fondamentali: la formulazione di domande, il reperimento di fonti pertinenti, l’analisi e la discussione sulla documentazione, il confronto critico tra le diverse risposte.

Accanto a questa attività rigorosa e specifica, non si deve tralasciare il fascinoso aspetto delle narrazioni che la storiografia ha accumulato e che devono essere una risorsa importante per coin- volgere e avvicinare i bambini alla conoscenza del passato anche più remoto.

In classe quarta vengono affrontati processi storici piuttosto complessi; per facilitare l’approccio dei bambini a questi contenuti è opportuno considerare l’evento da punti di vista diversi: narra- tivo, ludico, manipolativo, esplorativo…, in modo che ognuno possa trovare comunque il perso- nale canale per realizzare apprendimenti significativi.

Questo percorso ha l’obiettivo di presentare i concetti del tempo in una dimensione complessa, che si allontana dall’esperienza personale per giungere gradualmente a una dimensione più con- cettuale degli stessi. È un passaggio obbligato, che porta dal tempo vissuto al tempo storico e quindi alle categorie della storia quali le trasformazioni, l’ordine cronologico, gli eventi…

Le pagine iniziali si aprono con delle proposte di lavoro sulla classificazione e interpretazione delle fonti storiche, che si presenteranno numerose nelle pagine successive, per poi introdurre attività di riflessione e di utilizzo della linea del tempo. Il discorso sulle civiltà antiche viene aperto

introduzione

(4)

4

introduzione

con alcune pagine in cui si spiega che cosa è un quadro di civiltà e come operare per realizzarlo.

Questi quadri sono poi proposti come tavole riassuntive delle civiltà presentate o come tavole di confronto fra civiltà.

Le varie schede operative, relative alle civiltà egizia, mesopotamica, ittita, cinese, indiana, ebraica e fenicia, favoriscono la nascita di domande, la formulazione di ipotesi, la discussione e motivano gli alunni alla ricerca storiografica, al confronto delle fonti, allo studio di materiali di diverso tipo.

Per ogni civiltà trattata viene presentata una cartina del territorio in cui essa si è sviluppata, che favorisce la localizzazione geografica di una civiltà e permette di comprendere le relazioni fra risorse del territorio e insediamento umano; la linea del tempo, inserita per quasi tutte le civiltà trattate, permette di localizzare una civiltà anche nel tempo.

Nel percorso è riservata particolare attenzione al lessico specifico della disciplina, attraverso l’in- dividuazione di parole chiave e anche attraverso giochi linguistici.

CITTADINANZA

L’intento dell’educazione alla Cittadinanza è quello di promuovere in ogni cittadino la consape- volezza di far parte di un mondo, di una cultura di cui si è nello stesso tempo fruitore, ma anche responsabile del suo sviluppo e della sua conservazione, da lasciare alle future generazioni.

Si parla di cittadinanza ”agita”, fatta non di soli principi, di enunciati freddi e vuoti, ma vissuta in prima persona, che si concretizza negli impegni, nei comportamenti, nei gesti di tutti i giorni che fanno dell’etica, della legalità la propria cultura.

È importante dunque, per l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, utilizzare didattiche funzionali alla riflessione, individuale e collettiva, su contenuti tratti da casi concreti e compren- dere che è indispensabile un collegamento tra quanto discusso in classe e quanto vissuto nell’e- sperienza quotidianamente. Solo così si potrà parlare di regole, di norme, di diritti e di doveri.

Solo allora la conoscenza delle norme come valori utili al bene comune, l’esperienza del rispetto di tali norme, la riflessione condivisa sulle implicazioni che possono derivare dall’accettarle o dal trasgredirle permetteranno la fioritura nelle coscienze di quei valori democratici, di cui parla la nostra Costituzione, che sono il fondamento di ogni vivere civile oggi e nel futuro.

Questo percorso affronta argomenti utili a sviluppare nel bambino i concetti del rispetto di se stesso e degli altri, a riflettere sulle regole della vita in comune.

Il percorso parte dalla realtà che il bambino vive quotidianamente, per giungere alla concettua- lizzazione e alla generalizzazione di quanto analizzato, attraverso attività riferibili a esperienze personali o legate a contesti di carattere generale.

Il percorso è incentrato sul tema del ”vivere insieme”, inteso come scoperta di comportamenti

che portino a comprendere l’importanza di regole condivise nell’ambiente di classe e nei luoghi

pubblici come le biblioteche; si vuole inoltre stimolare il confronto tra diversi punti di vista e far

riflettere sull’importanza della diversità e sulla pericolosità delle discriminazioni.

(5)

5

griglia degli obiettivi e delle attivita

Storia

SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ

1-2-3 Classificare e interpretare fonti storiche. Classificazione di fonti storiche di vario genere, analisi e deduzione di informazioni.

4-5-6 Utilizzare la linea del tempo. Organizzazione cronologica di eventi sulla linea del tempo.

7-8 Sviluppare la capacità di costruire un quadro

di civiltà. Riflessione sugli indicatori di civiltà; individuazione degli

elementi utili per costruire un quadro di civiltà.

9 Comprendere le relazioni fra risorse del territorio

e insediamento umano. Lettura e analisi di un testo e costruzione di uno schema logico sulla base delle parole chiave.

10 Collocare nello spazio e nel tempo le civiltà

dei fiumi. Localizzazione sulla cartina degli spazi geografici e sulla linea

del tempo degli eventi storici.

11-21-22-23 Conoscere i principali eventi della storia

della Mesopotamia. Individuazione di eventi storici e loro collocazione sulla linea del tempo; lettura e analisi di documenti.

12-13-17 Conoscere le attività lavorative in Mesopotamia. Lettura di un documento e analisi di una fonte iconografica con individuazione di informazioni.

15 Conoscere l’organizzazione sociale delle civiltà

mesopotamiche. Costruzione della piramide sociale e individuazione

delle caratteristiche di ogni classe.

14-16 Conoscere gli aspetti religiosi delle civiltà

mesopotamiche. Lettura di documenti, osservazione di fonti iconografiche

e rilevazione di informazioni sulla vita religiosa.

18 Conoscere la scrittura cuneiforme. Osservazione delle caratteristiche della scrittura cuneiforme e utilizzo di alcuni segni.

19-20 Conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana

in Mesopotamia. Lettura di testi informativi e approfondimenti su alcuni aspetti della vita di questi popoli.

24 Costruire il quadro di civiltà relativo ai popoli

della Mesopotamia. Uso di conoscenze storiche per costruire un quadro di civiltà.

25-26 Conoscere alcuni aspetti della civiltà ittita. Osservazioni di immagini, analisi di testi, rilevazione di informazioni.

27-29 Conoscere l’ambiente in cui si è sviluppata

la civiltà egizia. Osservazione di carte, rilevazione di informazioni, attività su carte mute.

28 Conoscere i principali eventi della storia dell’Egitto. Analisi di eventi storici e attività sulla linea del tempo.

30 Conoscere l’organizzazione sociale della civiltà

egizia. Costruzione della piramide sociale e individuazione

delle caratteristiche di ogni classe.

31 Conoscere l’attività agricola nell’antico Egitto

in rapporto alle piene del Nilo. Osservazione di fonti iconografiche, analisi di testi e rilevazione di informazioni.

32-33-34

37-40 Conoscere alcuni aspetti della civiltà egizia. Lettura di documenti, osservazione di fonti iconografiche e rilevazione di informazioni sulle figure dei faraoni e degli scribi.

35-36 Conoscere la scrittura egizia. Rilevazione delle caratteristiche della scrittura geroglifica e suo utilizzo.

38 Conoscere la religione degli Egizi. Individuazione delle caratteristiche di alcune divinità.

39-41 Conoscere la concezione degli Egizi dell’aldilà. Approfondimento sulla vita oltre la morte.

42-43 Conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana

degli Egizi. Analisi di testi e di fonti iconografiche e approfondimenti

su alcuni aspetti della vita degli antichi Egizi.

44 Giocare con le parole della storia egizia. Giochi di parole.

45 Costruire il quadro di civiltà relativo all’antico Egitto. Uso di conoscenze storiche per costruire il quadro di civiltà.

46-47 Conoscere alcuni aspetti della civiltà dell’Indo. Analisi di carte e testi per conoscere la civiltà dell’Indo.

48-49-50-51 Conoscere alcuni aspetti della civiltà cinese. Analisi di carte e testi per conoscere la civiltà cinese.

53 Conoscere alcuni aspetti della civiltà ebraica. Analisi di documenti per conoscere la civiltà ebraica.

54 Conoscere la storia della civiltà ebraica. Analisi di eventi storici e attività sulla linea del tempo.

55-56-57-58 Conoscere alcuni aspetti della civiltà fenicia. Analisi di carte e testi per conoscere la civiltà fenicia.

52-59 Costruire e confrontare quadri di civiltà. Uso di conoscenze storiche per costruire e confrontare quadri di civiltà.

60-61 Conoscere alcuni aspetti della civiltà cretese. Analisi di carte e testi per conoscere la civiltà minoica.

62 Conoscere la mitologia cretese. Lettura e comprensione di un testo narrativo.

(6)

1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

Le fonti storiche STORIA

O.A.: classifi care e interpretare fo nti storiche.

6

TANTI TIPI DI FONTI

Per ricostruire la storia, gli storici utilizzano diversi tipi di tracce, chiamate fonti, che si possono raggruppare in quattro ”famiglie”.

Collega ogni tipo di fonte alla descrizione corrispondente.

Fonti orali

Fonti scritte

Fonti iconografiche

Fonti materiali

Sono tutto ciò che è scritto: lettere,

giornali, libri, lapidi, iscrizioni su tavolette, documenti...

Sono tutti gli oggetti: fossili, mummie, oggetti di uso quotidiano, armi, attrezzi, gioielli, ma anche mura, edifici, tombe...

Sono i racconti, le testimonianze di chi ha assistito direttamente ai fatti o li ha sentiti a sua volta raccontare.

Sono le immagini di tutti i tipi: fotografie,

filmati, quadri, dipinti, disegni o incisioni.

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7 7

© La Spiga Edizioni

© La Spiga Edizioni O.A.: classifi care e interpretare fon ti storiche.

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

Le fonti storiche STORIA

2

7

FONTI PER CONOSCERE IL PASSATO

Lo storico ricostruisce gli eventi del passato attraverso l’analisi e l’interpretazione delle fonti, dalle quali ricava varie informazioni.

Osserva le fonti rappresentate, classificale, poi disegna altre fonti dello stesso tipo.

fonte

_______________

fonte

_______________

fonte

_______________

fonte

_______________

© La Spiga Edizioni

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8 O.A.: classifi care e interpretare fo nti storiche.

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

Le fonti storiche STORIA

Osserva le fonti rappresentate e rispondi.

3

DALLE FONTI ALLE INFORMAZIONI

Che cos’è? _______________________________________________

Di che materiale è fatto? __________________________________

A che cosa poteva servire? _________________________________

Quali altre informazioni fornisce? ___________________________

__________________________________________________________

__________________________________________________________

__________________________________________________________

Che cos’è? _________________________________________

Di che materiale è fatto? ____________________________

A che cosa poteva servire? ___________________________

Quali altre informazioni fornisce? _____________________

___________________________________________________

___________________________________________________

___________________________________________________

Che cos’è? _______________________________________

Di che materiale è fatto? ___________________________

A che cosa poteva servire? _________________________

Quali altre informazioni fornisce? ____________________

__________________________________________________

__________________________________________________

__________________________________________________

Che cos’è? _____________________________________________

Di che materiale è fatto? ________________________________

A che cosa poteva servire? ______________________________

Quali altre informazioni fornisce? ________________________

_______________________________________________________

_______________________________________________________

_______________________________________________________

(9)

9 9

© La Spiga Edizioni

© La Spiga Edizioni O.A.: utilizzare la linea del tempo.

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

La linea del tempo STORIA

Compito dello storico è quello di stabilire quando è avvenuto un evento del passato e di sistemarlo in ordine cronologico rispetto ad altri eventi.

Uno degli strumenti utili a questo scopo è la linea del tempo: perché il suo utilizzo risulti efficace, deve avere dei punti di riferimento validi per tutti.

A questo proposito gli storici hanno scelto la nascita di Cristo come data di riferimento dalla quale contare gli anni.

Gli anni prima della nascita di Cristo si contano andando indietro sulla linea del tempo e sono indicati con a.C., che significa avanti Cristo.

Gli anni dopo la nascita di Cristo si contano andando avanti e sono indicati con d.C., che significa dopo Cristo.

Osserva gli avvenimenti storici rappresentati. Secondo te, sono avvenuti prima o dopo la nascita di Cristo? Collegali alla linea del tempo.

4

SULLA LINEA DEL TEMPO

nascita di Cristo

avanti Cristo (a.C.) dopo Cristo (d.C.) La costruzione delle

piramidi.

Un uomo primitivo costruisce una lancia.

La scoperta dell’America.

L’invenzione del treno. L’uomo sulla Luna. La nascita della scrittura.

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10 O.A.: utilizzare la linea del tempo .

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

La linea del tempo STORIA

LAVORARE SULLA LINEA DEL TEMPO

Osserva questa linea del tempo. Quanto vale ogni

? ________

Indica su di essa le seguenti date.

5

Osserva la linea del tempo e rispondi.

• L’anno 2000 d.C. viene prima o dopo l’anno 1000 d.C.? _______________

• L’anno 2000 a.C. viene prima o dopo l’anno 1000 a.C.? _______________

• L’anno 1000 a.C. viene prima o dopo l’anno 1000 d.C.? _______________

• L’anno 500 a.C. viene prima o dopo l’anno 800 a.C.? _________________

• L’anno 500 d.C. viene prima o dopo l’anno 800 d.C.? _________________

• L’anno 1500 a.C. viene prima o dopo l’anno 3500 a.C.? _______________

• L’anno 1200 a.C. viene prima o dopo l’anno 1800 a.C.? _______________

200 a.C. • 1400 d.C. • 1950 d.C. • 2500 a.C. • 700 a.C. • 700 d.C. • 3200 a.C.

200 a.C.

3000 a.C. 2000 a.C.

3° ___________ 2° ___________ 1° millennio a.C. 1° millennio d.C. 2° ___________

1000 a.C. nascita di Cristo

1000 d.C. 2000

d.C.

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11 11

© La Spiga Edizioni

© La Spiga Edizioni O.A.: utilizzare la line a del tempo.

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

La linea del tempo STORIA

COSTRUIRE

UNA LINEA DEL TEMPO

Nello spazio quadrettato disegna una linea del tempo seguendo le indicazioni.

• punto d’inizio: 2000 a.C. • punto di fine: 2000 d.C. • 1 quadretto vale 1 secolo

6

Dopo aver costruito la linea del tempo, indica su di essa le seguenti date.

Rispondi.

• Quanti anni sono passati dalla nascita di Cristo ad oggi? ________________________

Quanti secoli? __________________ Quanti millenni? __________________________

• Quanti anni sono passati dal 2000 a.C. al 2000 d.C.? ___________________________

Quanti secoli? __________________ Quanti millenni? __________________________

• Quanti anni sono passati da un evento avvenuto nel 1500 d.C.? __________________

• Quanti anni sono passati da un evento avvenuto nel 700 a.C.? ___________________

• Quanti anni sono passati da un evento avvenuto nel 1300 a.C.? __________________

500 d.C. • 1200 a.C. •

1800 a.C. • 1700 d.C. •

1100 d.C. • 300 a.C. • 900 a.C.

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12 O.A.: sviluppare la capacità di co struire un q uadro di civiltà.

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

Il quadro di civiltà STORIA

IL QUADRO DI CIVILTÀ:

CHE COS’È?

La parola civiltà deriva dal latino civitas che significa città e indica l’insieme delle caratteristiche di un popolo.

Il quadro di civiltà è la ricostruzione di come viveva un popolo in un certo periodo storico attraverso l’analisi degli aspetti più importanti, che sono gli indicatori di civiltà.

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Questi sono gli indicatori di civiltà attraverso i quali possiamo ricostruire un quadro di civiltà:

Ora, per ogni indicatore di civiltà, scrivi l’elemento corrispondente.

commercio • vestiti • dolmen • 4500 a.C. • schiavi • incisioni rupestri • telaio Tempo e luogo Indica il periodo e il luogo in cui

una civiltà si è sviluppata. ________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

Società Indica il rapporto fra le persone (re, sacerdoti, mercanti, contadini…).

Economia

Indica le attività lavorative a cui le persone si dedicavano

(agricoltura, artigianato…).

Vita quotidiana Indica il modo di vivere di tutti i giorni (alimentazione,

abitazioni, giochi…).

Religione Indica le divinità in cui credevano e i riti che celebravano.

Tecnica

Indica le scoperte e le invenzioni realizzate per migliorare

il modo di vivere.

Cultura Indica le conoscenze che

possedevano e il modo di esprimersi.

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13 13

© La Spiga Edizioni

© La Spiga Edizioni

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

Il quadro di civiltà STORIA

O.A.: sviluppare la capacità di costruire un quadro di civiltà.

COSTRUIRE

UN QUADRO DI CIVILTÀ

Utilizzando le tue conoscenze storiche, completa questo quadro di civiltà relativo a un popolo vissuto verso la fine del Neolitico sulle sponde del mar Mediterraneo.

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Società _______________

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_______________

Tempo e luogo _______________

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Economia _______________

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Religione _______________

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Tecnica _______________

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_______________

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Cultura _______________

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Vita quotidiana _______________

_______________

_______________

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Quadro di civiltà

del Neolitico

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14

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

Le civiltà antiche STORIA

SULLE RIVE DEI GRANDI FIUMI

Già nel Neolitico, gli uomini si erano stabiliti in prossimità dei fiumi perché la presenza dell’acqua assicurava buoni raccolti.

Fu così che sulle rive dei grandi corsi d’acqua nacquero le prime civiltà: la civiltà egizia sulle rive del fiume Nilo, le civiltà mesopotamiche sulle rive dei fiumi Tigri

ed Eufrate, la civiltà dell’Indo sulle rive del fiume Indo e la civiltà cinese sulle rive del fiume Giallo e del fiume Azzurro.

I terreni vicini ai fiumi erano molto fertili perché ricchi di minerali che i fiumi lasciavano quando straripavano: potevano così essere coltivati tutti gli anni e gli uomini non erano costretti a cercare sempre nuove terre.

Il fiume costituiva una riserva d’acqua indispensabile per poter irrigare

regolarmente i campi; era navigabile e permetteva il trasporto dei prodotti;

inoltre, offriva la possibilità di alimentarsi grazie alla pesca.

Il fiume era quindi una fonte di vita, anche se costituiva un serio pericolo quando, a causa delle piogge, straripava e allagava le terre circostanti.

Per utilizzare al meglio le risorse del fiume, gli uomini furono obbligati a realizzare dei grandi lavori: dighe e argini per contenere gli allagamenti, cisterne per conservare l’acqua, canali per portarla nei campi.

Per realizzare questi lavori c’era bisogno della manodopera

di centinaia di persone organizzate in una grande comunità.

Fu così che nacquero le città, nelle quali poi qualcuno cominciò a dirigere la vita di tutti assumendo il potere e prendendo decisioni: il re.

9

Per imparar

a studiare e

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15 15

© La Spiga Edizioni

© La Spiga Edizioni

Gli uomini si stabilirono

vicino ai fiumi però perché

terre ricche di minerali e fertili _________________________

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

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__________________________________________________

era necessario organizzarsi in grandi comunità

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

_________________________

nacquero __________________________________________

__________________________________________________

perciò quindi

fu così che

O.A.: comprendere le r elazioni fr a risorse del territorio e insediamento u mano.

Nel testo sono evidenziate le parole chiave che servono a indicare

le informazioni principali. Usale come riferimento per completare

lo schema che ti può servire per lo studio.

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16

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

Le civiltà antiche STORIA

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O.A.: collocare nello spazio e ne l tempo le civiltà dei fi umi.

LE CIVILTÀ DEI FIUMI

Osserva la carta e completa la tabella.

Ittiti

Sumeri Babilonesi Assir i

Persiani Egizi

Civiltà dell’Indo

Civiltà cinese Ebre i

Fenici Cretesi Achei Greci

Tigri Eufrate

Indo

FiumealloGi

Mare Mediterraneo

Nilo

Mar R osso

O c e a n o I n d i a n o

M a r C i n e s e Mar Nero

Mar C aspio

Indica sulla linea del tempo il periodo in cui si sono sviluppate le civiltà dei fiumi.

4000 0

a.C. 3000

a.C.

2000 a.C.

1000 a.C.

1000 d.C.

Luogo Fiume Data di inizio

dal 3200 a.C.

dal 3500 a.C.

dal 2500 a.C.

dal 2200 a.C.

Civiltà mesopotamica egizia

dell’Indo cinese

Luogo Fiume Data di inizio

(17)

Ipotesi di lavoro per l’insegnante

© La Spiga Edizioni 17

© La Spiga Edizioni

I docenti sanno molto bene come sia difficile catturare l’attenzione del bambino, come sia faticoso mantene- re a lungo la sua concentrazione su un’attività, su argomenti lontani dal suo mondo, dai suoi interessi.

Crediamo che le difficoltà di apprendimento siano dovute proprio alla scarsa considerazione in cui vengono tenuti l’interesse e la motivazione: un bambino scarsamente motivato lavorerà con un’attenzione ridotta, ci darà un impegno superficiale e stanco, perché costretto a operare su scelte che non lo vedono protagonista in prima persona e quindi con apprendimenti limitati.

Perché questo non avvenga, dobbiamo privilegiare l’operatività del bambino, rinforzare la fiducia nella sua capacità e proporre situazioni di lavoro che facilitino la scoperta. La più efficace motivazione all’apprendi- mento non sono i premi, ma il desiderio che il bambino ha dentro di sé di rispondere alle proprie curiosità, di esplorare e di sentirsi gratificato per essere riuscito a ottenere un risultato con le proprie forze.

In relazione a tutto ciò, sarebbe opportuno evitare di proporre agli alunni dei ”prodotti finiti” sui quali essi non hanno possibilità di agire e sostituire invece la lezione frontale con situazioni problematiche aperte, dove vie- ne offerta l’occasione di attivarsi per trovare strategie risolutive attraverso l’uso di materiali e strumenti diversi.

Una delle proposte didattiche valide in tal senso è quella della ricerca, che dà qualità all’apprendimento, offre soluzioni al problema in forma critica, rivaluta l’esperienza dell’alunno attraverso un ruolo attivo, così come è altrettanto valido l’insegnamento di gruppo inteso come apprendimento cooperativo che è porta- tore di interdipendenza, di responsabilità individuale, di collaborazione fattiva, di interazione fra i membri, di valutazione e di autovalutazione.

L’approccio allo studio di una civiltà antica può essere l’occasione giusta per realizzare una procedura di apprendimento secondo le strategie sopra indicate.

Se dobbiamo presentare, per esempio, la civiltà egizia, evitiamo di ricorrere alla classica pagina del libro di testo o alla lezione frontale, ma procuriamoci un manufatto (papiro, statuetta, piramide…) e, nel giorno prestabilito, creando una certa atmosfera di attesa e di curiosità, utilizziamolo come motivazione al lavoro.

– Che cosa vi sembra? Avete già visto qualcosa di questo genere? Sapete già di che cosa si tratta?…

Raccogliamo le risposte degli alunni, poi procediamo chiedendo:

– Come facciamo a sapere quali risposte sono giuste?

Saranno gli alunni stessi a proporre delle attività di ricerca e noi non lasceremo cadere nel vuoto questa loro forte motivazione, anzi chiederemo loro di portare a scuola tutto il materiale di cui dispongono sulla civiltà considerata per cercare insieme le risposte a tutte le loro domande.

Il giorno in cui avremo a disposizione tutto il materiale, organizzeremo i gruppi di lavoro: alunni con diversi livelli di capacità e un coordinatore del gruppo. Spiegheremo che ogni gruppo dovrà produrre una relazio- ne scritta su un argomento, che nel gruppo ogni bambino avrà un suo ruolo, che tutti dovranno operare in modo attivo per non penalizzare il lavoro stesso, che alla conclusione dell’attività il coordinatore avrà il compito di relazionare alla classe quanto prodotto.

In relazione alla civiltà egizia, per esempio, un gruppo si occuperà dell’ambiente in cui la civiltà si è sviluppata, un altro della religione, un altro ancora delle attività economiche e così via.

Una volta stabiliti i gruppi e i relativi argomenti, organizziamo un calendario con la scansione delle date in cui effettuare i lavori di gruppo, degli spazi in cui operare, degli strumenti da utilizzare, il termine in cui consegnare la relazione all’insegnante per una prima revisione.

Durante questi momenti di apprendimento cooperativo dobbiamo preoccuparci di far operare i membri del gruppo in modo interattivo, così che nessuno resti isolato o poco partecipe, di gestire i conflitti relazionali, di permettere ad ognuno di sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, di prendere decisioni, di difendere le proprie scelte.

Durante il percorso cooperativo, inviteremo i membri di ogni gruppo a valutare il loro operato e l’effica- cia del loro lavoro e a riflettere sul percorso effettuato. Porteremo anche gli alunni alla consapevolezza di eventuali cambiamenti per migliorare l’efficienza del gruppo.

”Lezione” di storia

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

18

In questo modo, a ognuno di questi gruppi abbiamo offerto la possibilità di sviluppare una conoscenza, ma anche di essere in grado di condividerla con gli altri: è il momento della relazione finale. Nella data pre- cedentemente fissata, i coordinatori di ogni gruppo presenteranno alla classe il lavoro prodotto. In questo momento potremo renderci conto dell’emozione di chi relaziona, ma anche del coinvolgimento di ogni membro del gruppo che ha attivamente partecipato alla costruzione di quel ”sapere”. Non è la lezione formale del docente ai suoi allievi, ma è la trasmissione tra pari di conoscenze veramente costruite.

Il momento della valutazione da parte degli altri gruppi potrebbe risultare poco obiettivo perché influenza- to da molte variabili: simpatie e antipatie reciproche, leadership di qualcuno visto sempre in modo molto positivo, argomento trattato...

Dovremo ricondurre la valutazione su binari oggettivamente valutabili come la chiarezza dell’esposizione, la cura con cui è stato impaginato il testo, la completezza dell’argomento, gli approfondimenti...

La nostra sarà comunque una valutazione positiva perché il lavoro svolto è il risultato di un impegno reale e controllabile durante le varie fasi.

Per dare enfasi maggiore a tutta l’attività prepareremo dei cartelloni con foto che documentano i vari momenti del lavoro e ci preoccuperemo di raccogliere in un unico testo tutte le relazioni svolte, dandone una copia ad ogni alunno. Dimostreremo, così, l’importanza del lavoro che gli alunni hanno svolto e non banalizzeremo l’attività proposta.

Lavorando in questo modo avremo dato agli alunni la giusta gratificazione per un’attività che li ha visti operativi e consapevoli di essere stati in grado di aver portato a termine un lavoro di un certo spessore facendo aumentare la loro autostima.

Avremo realizzato un percorso di apprendimento nella convinzione che esso non coincide con la ripetizione

dei contenuti, ma con la costruzione di un itinerario che porta alla conoscenza.

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© La Spiga Edizioni O.A.: cono scere i pri ncipali eventi della storia della Mesopotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

LA TERRA TRA I DUE FIUMI

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A partire dal 3500 a.C., sulle fertili terre della Mesopotamia, bagnate dalle acque

dei fiumi Tigri ed Eufrate, si svilupparono grandi civiltà. Il territorio aperto e senza difese naturali fu invaso e conquistato da popolazioni diverse.

I primi ad occupare la Mesopotamia furono i Sumeri, le cui più importanti città-stato, Ur, Uruk, Nippur, Umma e Lagash, erano governate ognuna da un proprio re.

Intorno al 2300 a.C. gli Accadi, guidati dal re Sargon, conquistarono le città sumere fondando il primo impero della storia.

Verso il 2000 a.C., gli Amorrei, un popolo proveniente dalla Palestina e dalla Siria,

conquistarono la Mesopotamia, fondando il primo impero babilonese, la cui capitale era Babilonia.

Verso il 1000 a.C., gli Assiri sottomisero i Babilonesi e fondarono un impero con capitale Ninive.

Nel 612 a.C., i Babilonesi si ribellarono agli Assiri, distrussero Ninive e fondarono il secondo impero babilonese.

Nel 538 a.C., i Persiani conquistarono la Mesopotamia.

Indica sulla linea del tempo gli eventi relativi alla storia della Mesopotamia.

Golfo Persi

co Indo

Persepoli

M a r R o

ss o M ar Ner o

Nilo

Babilonia

Mare Mediterr aneo

O c e a n o I n d i a n o

Ninive Kish

Nippur Uruk

Ur Eufrate

Tigri

M ar Ca sp io

Hattusha

E g i t t o Ittiti

Sumeri M e

s o p o t a m

i a

4000 a.C. 3000

a.C. 2000

a.C. 1000

a.C. 1000

nascita d.C.

di Cristo

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20 O.A.: conoscere le attività lavora tive in Mes opotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

UN POPOLO DI AGRICOLTORI

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Rispondi.

• Quale attività, secondo Erodoto, è molto praticata in Mesopotamia? Perché?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

• Quali mezzi sono utilizzati per irrigare i campi? _________________________________

__________________________________________________________________________

• Qual è il principale prodotto agricolo coltivato? ________________________________

Quale elemento dell’aratro seminatore è una vera innovazione tecnica? Perché?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

L’invenzione dell’ aratro seminatore permise di avere raccolti più abbondanti di grano, farro, ortaggi, legumi, piante tessili.

”Qui cade poca pioggia, che basta a far germogliare il grano: le messi crescono e maturano grazie a irrigazioni con acqua del fiume. Non accade come in Egitto, dove il Nilo straripa e allaga i campi coltivati: in Assiria

l’irrigazione si effettua a mano o con pompe. Tutto il territorio è… intersecato da canali; il più grande di essi è navigabile…; esso dall’Eufrate sbocca nel Tigri… Babilonia, fra tutti i paesi che conosciamo, è quello che produce in maggior quantità cereali… Il paese è così adatto alla produzione del grano che di solito la semina rende fino a duecento per uno e negli anni più fortunati anche trecento.”

Erodoto (storico greco del V secolo a.C.)

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© La Spiga Edizioni O.A.: cono scere le attività lavorative in Meso potamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

UN’ANTICA MAPPA SUMERA

Una delle più antiche mappe conosciute è incisa su una tavoletta d’argilla sumera.

Essa rappresenta un territorio con una fitta rete di canali, che servono a irrigare i campi di quattro villaggi: Hamri, Bitkar Nusku, Ba-lu e Qatnu.

Osserva la mappa e la legenda, poi colora in verde i campi, in azzurro i canali e i corsi d’acqua e in marrone i villaggi.

13

Cancella le parole sbagliate.

Questa mappa dà l’idea della grande/scarsa organizzazione che era alla base della società sumera. I canali/Gli argini servivano a convogliare i corsi d’acqua nei fossati e permettevano quindi l’irrigazione anche dei campi più vicini/lontani . Oltre ai canali/alle dighe di irrigazione, erano previsti quelli di carico, che servivano a trasportare i prodotti con più facilità.

Una parte dei terreni coltivati era del dio Marduk e i campi meno/più estesi appartenevano al sacerdote/contadino .

Legenda

villaggi

canali

corsi d’acqua

campi coltivati

casa del dio Marduk casa di Marduk

campo di Marduk

campo tra i canali campo

della tavola del sacerdote di Baru

irrigazione di Bel-Sunu

irrigazione campo della porta della città canale del carico canale di Hamri

campo di Mut-Bi-Lu campo

di Lu-Du-U

campo di Qatnu campo di Qatnu

campo di Har-Ra terra di nessuno

campo di kuri, il sacerdote di Baru palude della città

di Hamri

ruscello che dà da ber e

campo del confine campo di Bitkar Nusku campo di Bit-Nadin-Mar duk

corso d’acqua

collina dei cinquanta uomini canale della tavola corso d’acqua canale laterale

canale laterale

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

LA RELIGIONE

Queste frasi, che spiegano l’atteggiamento da tenere nei confronti degli dèi, sono state ritrovate incise su alcune tavolette d’argilla.

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Prova a spiegare con parole tue il significato di ogni espressione, poi rispondi.

• Rendere omaggio: __________________________________________________________

• Preghiere: _________________________________________________________________

• Suppliche: _________________________________________________________________

• Riverenza: _________________________________________________________________

• Che cosa bisognava fare tutti i giorni per gli dèi?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

• Che cosa avrebbe ottenuto l’uomo in cambio?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

”Ogni giorno rendi omaggio al tuo dio con preghiere e suppliche;

se lo farai tutti i giorni ne avrai del bene e, sostenuto dal dio,

ne avrai successo. Perché la riverenza nei confronti degli dèi genera i loro favori. La preghiera elimina il castigo degli dèi.”

Le credenze religiose costituivano un segno dell’appartenenza delle popolazioni di città diverse a una stessa civiltà.

L’uomo della Mesopotamia era politeista e cercava di dare spiegazioni al mondo che lo circondava assegnando a ogni

divinità una precisa funzione nell’universo.

Anu era il dio del cielo, Enil il dio dell’aria, Enki il dio dell’acqua, Inanna, divinità femminile, regnava sul rinascere della natura. Molti altri dèi personificavano il sole, la luna, il pianeta Venere, la guerra…

Ogni città aveva un dio protettore, al quale era dedicato il tempio che sorgeva al centro

di una monumentale torre, chiamata ”ziggurat”.

Il potere del re discendeva direttamente dal dio

che proteggeva la città; si credeva, infatti, che il re

fosse mandato dagli dèi a governare gli uomini

al loro posto e toccava quindi al re far rispettare

la legge divina, cioè far trionfare l’ordine sul caos.

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Statuette simili a quella raffigurata qui a lato sono state ritrovate nel tempio del dio Abu a Eshnunna e risalgono alla prima metà del III millennio a.C.

Gli occhi, fissi nella contemplazione del divino, sono incrostati di bitume e di lapislazzuli.

Queste statuette ci forniscono anche delle notizie su abitudini quotidiane.

Rispondi.

• Chi è Anu? _______________________________________________________________

• Quali poteri vengono riconosciuti a questo dio?

__________________________________________________________________________

• Che cosa chiedono i fedeli al dio Anu?

__________________________________________________________________________

• In questa preghiera al dio Anu ci sono dei riferimenti a due attività alle quali si dedicavano i popoli della Mesopotamia.

Quali sono e quali espressioni ti permettono di capirlo?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

Osserva con attenzione e rispondi.

• Come si vestivano? _________________________________

___________________________________________________

___________________________________________________

• Come si pettinavano? _______________________________

___________________________________________________

___________________________________________________

”Anu, sovrano del mondo, sei tu che hai il potere in cielo e in terra, sei tu che guidi l’alzata delle acque del Tigri

e dell’Eufrate, per dare vita e vigore alle erbe coltivate nei campi irrigati, per rendere abbondanti i pascoli del bestiame…

Oh, Anu, sii buono con il tuo popolo, non adirarti punendoci con cattive inondazioni!”

Questa preghiera per il dio Anu è stata ritrovata incisa con scrittura cuneiforme su una tavoletta d’argilla.

O.A.: con oscere gli aspetti religiosi delle civiltà mesopo tamiche.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

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LA SOCIETÀ MESOPOTAMICA

La società dei popoli mesopotamici era divisa in classi sociali rigidamente costituite, comprese in tre gruppi principali:

• gli uomini liberi: sacerdoti, scribi, responsabili dell’esercito, proprietari di terre, ricchi mercanti;

• gli uomini semiliberi: artigiani, piccoli

commercianti, contadini;

• gli schiavi: prigionieri di guerra.

Era una società di tipo piramidale, al vertice della quale c’era il re, che aveva il compito, almeno agli inizi, di celebrare i riti religiosi, amministrare la giustizia, riscuotere i tributi, guidare l’esercito, ordinare i lavori necessari all’agricoltura.

Collega ogni classe sociale alla funzione corrispondente.

Re

Sacerdoti

Scribi

Capi dell’esercito Proprietari terrieri e ricchi mercanti Artigiani e piccoli commercianti Contadini

Schiavi

Producevano oggetti di uso comune.

Coltivavano la terra.

Amministrava la giustizia.

Dirigevano la difesa della città.

Svolgevano i lavori più pesanti.

Commerciavano prodotti con altri popoli.

Erano proprietari di molte terre.

Registravano le merci portate al tempio.

Celebravano i riti religiosi.

O.A.: conoscere l’organizzazione sociale delle civiltà mesopotamiche.

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© La Spiga Edizioni O.A.: con oscere gli aspetti religiosi delle civiltà mesopo tamiche.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

LA ZIGGURAT

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L’edificio più importante delle città mesopotamiche era la ziggurat, torre piramidale larghissima, costruita a gradoni al centro della città stessa.

Secondo gli storici, le ziggurat furono costruite per due scopi fondamentali: avvicinare gli uomini agli dèi e proteggerli dalle inondazioni dei fiumi; infatti, dalla loro cima

i sacerdoti scrutavano il cielo per interpretare il volere degli dèi e le guardie sorvegliavano la città e il territorio circostante.

Sull’ultimo gradone della ziggurat si ergeva il tempio con il santuario, in cui erano custodite le statue degli dèi e dove i sacerdoti celebravano le feste e i riti religiosi:

era la casa del dio, dove potevano entrare solo i sacerdoti e il re.

Lungo i gradoni si trovavano le stanze dei sacerdoti e gli alloggiamenti delle guardie, dei funzionari, degli scribi.

Più in basso c’erano i laboratori di artigiani, fabbri, falegnami, tessitori, vasai, orafi…, e i magazzini dove si conservavano i prodotti che i cacciatori, i pescatori e i contadini portavano al tempio come tributo. Vi erano anche i depositi delle merci di scambio provenienti da altri paesi.

Completa.

La ziggurat era ______________________________________________________________

e si trovava _________________________________________________________________.

Veniva costruita per __________________________________________________________

____________________________________________________________________________.

Il tempio si trovava __________________________________________________________;

nel tempio si custodivano ____________________________________________________

e si celebravano _____________________________________________________________.

Nella parte bassa della ziggurat si svolgevano attività di __________________________

_________________________________ e si conservavano __________________________

____________________________________________________________________________.

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26 O.A.: conoscere le attività lavora tive in Mes opotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

L’ARTIGIANATO

Gli abitanti della Mesopotamia erano abili artigiani. Formavano una classe particolare, quella degli eren, uomini liberi che lavoravano nei quartieri delle città a loro riservati e che trasmettevano le loro conoscenze di padre in figlio.

Erano falegnami, vasai, scultori, cesellatori, carpentieri, orafi, carradori.

I loro prodotti diedero vita a un’intensa attività commerciale sia fra le città della Mesopotamia sia con popoli più lontani.

Collega ogni prodotto dell’artigianato alla didascalia corrispondente.

17

Stendardo di Ur, scatola di legno decorata.

Vaso di terracotta con decorazioni.

Strumento musicale a corda.

Pugnale d’oro con il fodero decorato.

Gioielli in oro e pietre preziose.

Sigillo a cilindro.

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© La Spiga Edizioni

© La Spiga Edizioni O.A.: conoscere la scrittura cuneiforme.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

LA SCRITTURA CUNEIFORME

I Sumeri inventarono le prime forme di scrittura intorno al 3300 a.C. spinti dalla necessità

di registrare in maniera efficace le merci che diventavano sempre più numerose.

Utilizzarono delle tavolette d’argilla ancora fresche, sulle quali incidevano dei segni triangolari, a forma di cuneo, con cannucce appuntite.

18

Per registrare le merci, all’inizio i Sumeri disegnavano il prodotto oggetto di scambio:

una spiga per il grano, una mucca per un bovino…

Per rendere più veloce la registrazione, con il tempo

i disegni si trasformarono in pittogrammi, cioè in disegni stilizzati di ciascun prodotto.

Infine giunsero ai segni cuneiformi, cioè simboli al posto dei disegni.

Anche per i calcoli, i Sumeri giunsero a rappresentazioni con segni cuneiformi, utilizzando solo due simboli per i numeri fino al 59:

indica l’unità

Per esempio, per indicare il numero 14 si scriveva:

indica la decina

Divertiti a scrivere questi numeri con i segni cuneiformi.

24 35 41 18

Disegno Pittogramma Segno cuneiforme

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28 O.A.: conoscere alcuni aspetti de lla vita quotidiana in Mesopotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

LA VITA QUOTIDIANA

IN MESOPOTAMIA: LE ABITAZIONI

Le case delle città della Mesopotamia erano generalmente piuttosto semplici. La base dei muri era di mattoni cotti, mentre la parte alta era di mattoni crudi. Le pareti

non avevano aperture tranne le porte, i cui stipiti venivano dipinti di rosso perché si pensava che questo colore allontanasse gli spiriti maligni. Le stanze si aprivano su un cortile al centro del quale si trovava una vasca per la raccolta dell’acqua;

alcune case avevano un piano superiore con stanze e relativi balconi di legno.

Le case più povere erano costituite da uno o due locali, mentre quelle più ricche avevano numerosi locali: camere, sale di ricevimento, cucine, sale di toeletta, alloggi per i

domestici e, a volte, anche una cappella privata.

I forni per cucinare, fatti in terracotta, si trovavano di solito all’esterno.

Per illuminare gli ambienti, si utilizzavano lampade di terracotta alimentate con olio.

La maggior parte delle persone dormiva su stuoie, ma c’erano anche i letti. Il mobile più diffuso era il sedile, un panchetto o una sedia a schienale alto. Si utilizzavano anche tavoli bassi e bauli di legno o di vimini.

Il pavimento, rivestito di mattoni cotti, poteva essere coperto da stuoie di canne o da tappeti di pelli d’animale.

Il vasellame di uso comune era in terracotta; nelle dimore più agiate si utilizzavano anche recipienti di pietra, di rame e d’oro.

Dopo aver letto il testo informativo, arreda la casa di un contadino della Mesopotamia e quella di un ricco mercante.

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© La Spiga Edizioni O.A.: conos cere alcu ni aspetti della vita quotidiana in Mesopotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

LA VITA QUOTIDIANA

IN MESOPOTAMIA: L’ALIMENTAZIONE

Alla base dell’alimentazione dei popoli della Mesopotamia c’erano cereali, grano, orzo e miglio, con i quali si preparavano focacce, farinate, polente.

Questi cibi venivano accompagnati da verdure (cipolle, zucche, cetrioli, porri, aglio, rape) e legumi (ceci e lenticchie).

Molto comune era il consumo di pesce di fiume, mentre era limitato quello della carne, soprattutto carne di bue. Più diffusa ed economica era la carne di montone, di capra e di maiale.

Gli uccelli selvatici erano molto apprezzati e le cavallette erano considerate un piatto da giorni di festa.

Il consumo di frutta era piuttosto abbondante: fichi, nespole, mele, pere, pistacchi.

Lo zucchero non era conosciuto, quindi, al suo posto, si usavano i datteri e il miele, che però era raro e costoso.

La bevanda nazionale era la birra, inventata da questi popoli;

fu usata anche come moneta e aveva una sua protettrice, la dea Ninkasi.

Sulla base delle informazioni fornite dal testo e di tue ricerche personali,

prepara dei menu del popolo mesopotamico, uno per la tavola di un contadino e uno per un banchetto del re. Prima rispondi.

I due menu potranno essere uguali o ci saranno delle differenze? Quali? ___________

___________________________________________________________________________

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Primo

_____________________________

Secondo

_____________________________

Contorno

_____________________________

Frutta

_____________________________

Dolce

_____________________________

Bevande

_____________________________

Primo

__________________________________

Secondo

__________________________________

Contorno

__________________________________

Frutta

__________________________________

Dolce

__________________________________

Bevande

__________________________________

Menu di un contadino Menu per un banchetto del re

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30 O.A.: conoscere i principali even ti della sto ria della Mesopotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

BABILONIA

Verso il 2000 a.C., il popolo nomade degli Amorrei conquistò la Mesopotamia, fondò un grande regno, cioè uno Stato che aveva a capo un re, e fece della città di Babilonia la sua capitale.

La città era splendida, come racconta lo storico greco Erodoto.

21

Completa.

Babilonia aveva un muro largo ____________________ e alto _________________

ed era circondata da ____________________________________________________.

Era divisa in due parti dal __________________________________ . In una parte c’era _______________________________ e nell’altra ____________________________ . La città era divisa in _________________ e aveva case __________________________ .

”Babilonia si estende su una vasta pianura, non conosco un’altra città costruita così a regola d’arte. Prima di tutto intorno ad essa corre una fossa profonda e larga, piena d’acqua, poi vi è un muro largo 50 cubiti reali (26,25 metri) e alto 200 (105 metri).

Questo muro è come la corazza della città; in esso si aprono cento porte, tutte in bronzo e la porta principale è quella di Ishtar che ha ai lati due alte torri merlate.

Babilonia è divisa in due parti dal fiume Eufrate, che scorre in mezzo ad essa fra rive alte e muraglioni di mattoni cotti.

Ciascuna delle due parti della città ha, nel suo centro, una grande costruzione: una il palazzo reale, con un grande muro di cinta, l’altra il santuario dalle bronzee porte di Marduk, di forma quadrangolare.

La città è formata da case di tre o quattro piani ed è divisa in quartieri.”

Disegna la città come la immagini dopo aver letto il brano di Erodoto.

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© La Spiga Edizioni O.A.: cono scere i pri ncipali eventi della storia della Mesopotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

IL CODICE DI HAMMURABI

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Dal Codice di Hammurabi :

Se un uomo libero ha tolto un occhio a uno schiavo, pagherà al suo padrone metà del suo prezzo.

Se un uomo libero ha rotto un osso a un uomo semilibero, pagherà una mina (unità di peso) d’argento.

Se un uomo libero ha tolto un occhio a un altro uomo libero, gli sarà tolto un occhio.

Se qualcuno non tiene in ordine la sua diga

e le campagne del villaggio sono allagate, dovrà risarcire il frumento che ha fatto perdere.

Rispondi.

• Perché Hammurabi fece scrivere le leggi su stele di pietra e non di argilla?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

• Secondo te, qual era il vantaggio di avere leggi scritte rispetto a quelle tramandate oralmente?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

• Secondo le leggi di Hammurabi gli uomini erano tutti uguali? Da che cosa lo capisci?

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

Verso il 1750 a.C. il re babilonese Hammurabi volle che le leggi fossero incise su grandi stele di pietra

ed esposte nei luoghi pubblici, perché tutti potessero vederle.

Sulle stele erano incise le leggi e un bassorilievo che rappresentava il dio Shamash che detta le leggi al re.

Hammurabi voleva in questo modo far capire al suo popolo che gli dèi

lo aiutavano nel governare e che egli era

un re giusto. Re Hammurabi.

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32 O.A.: conoscere i principali even ti della sto ria della Mesopotamia.

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Le civiltà mesopotamiche STORIA

GLI ASSIRI

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Gli Assiri, che regnarono in Mesopotamia in momenti diversi della sua storia, erano un popolo di guerrieri provenienti dalla alta valle del Tigri. Adoravano, fra le altre divinità, soprattutto il dio della guerra, Assur.

Possedevano un esercito ben addestrato, utilizzavano armi di ferro e macchine da guerra che li rendevano imbattibili.

Erano feroci con i nemici vinti, che deportavano in schiavitù dopo aver saccheggiato e raso al suolo le loro città. La capitale del loro regno fu Ninive.

Il loro regno ebbe fine nel 612 a.C., quando Ninive fu completamente distrutta dai Babilonesi e dagli altri popoli che si erano ribellati al dominio assiro.

Cancella le parole sbagliate.

Gli Assiri erano un popolo guerriero/pacifico. Erano tolleranti/feroci con i nemici vinti.

Adoravano il dio della natura/guerra, Assur. Utilizzavano armi di bronzo/ferro, che li rendevano invincibili. Assurbanipal fu un re babilonese/assiro, forte in guerra ma anche amante delle arti e della cultura, che raccolse nella reggia di Ninive/Uruk la prima ludoteca/biblioteca della storia.

”Io Salmanassar, re di tutte le nazioni, ho massacrato, ho bruciato, ho

distrutto duecentocinquanta città…, ho lasciato dietro di me il dolore.

Me lo ha comandato Assur, il mio dio.”

Assurbanipal (668-626 a.C.) fu l’ultimo grande re assiro.

”Io Assurbanipal, re degli eserciti e delle nazioni, al quale gli dèi diedero

orecchie attente e occhi aperti, ho letto tutti gli scritti che i miei predecessori hanno accumulato, ho raccolto tutte le tavolette, le ho fatte trascrivere

e le ho messe insieme nel mio palazzo, sigillandole con il mio nome.”

Assurbanipal raccolse nella sua reggia a Ninive una grande biblioteca di quasi 30000

tavolette d’argilla, tutte scritte in caratteri cuneiformi.

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