• Lezione del 27 Ottobre 2020
FASE PREANALITICA:
identificazione del paziente
valutazione della richiesta delle analisi prelievo e raccolta del materiale biologico trasporto del campione al laboratorio
accettazione del campione
preparazione del campione prima dell’esecuzione dell’analisi
FASE ANALITICA:
esecuzione delle analisi
misura e calcolo dei risultati
FASE POSTANALITICA:
validazione dei risultati analisi della loro coerenza refertazione
invio del referto al medico richiedente
Il trattamento pre-analitico dei campioni biologici è una delle fasi più importanti e delicate dell’intero processo analitico, in quanto i campioni possono essere soggetti a variazioni dipendenti da:
VARIABILITA’ PRE-ANALITICA
• Modalità di prelievo del campione biologico
• Trasporto e spedizione:
a) intra- ed extramurale
b) trasporto con ghiaccio (secco, sintetico), azoto liquido c) schermare il campione dalla luce
• Accettazione e verifica dell’idoneità del campione
• Centrifugazione e sieratura:
a) Il siero si prepara dal sangue coagulato b) Il plasma dal sangue con anticoagulante
• Smistamento secondo le analisi richieste
• Conservazione
VARIABILITA’ ANALITICA
FASE ANALITICA:
• esecuzione delle analisi
• misura e calcolo dei risultati
Il dato di laboratorio
È un segno che contribuisce
a distinguere tra stato di salute e stato
morboso, o tra diverse condizioni patologiche,
a controllare l’evoluzione dello stato morboso, o l’efficacia della terapia
Deve essere attendibile
Valore, Misura, Info..
Fonti di Variabilità Casuali
– variabilità dovuta al fattore umano (all’operatore)
– variabilità dovuta al
soggetto che non è sempre uguale nel tempo
Validità, accuratezza, precisione
Fonti di errore
Sistematico
Casuale
Accuratezza & Precisione
Accuratezza
(è in relazione all’entità degli errori sistematici)
Si definisce accurata una misura per la quale sia stato ridotto al minimo il contributo degli errori sistematici
Precisione
(ha a che fare con la presenza degli errori casuali)
Si dice precisa una misura per
la quale sia sufficientemente
piccola l’ampiezza dei valori
misurati attorno alla media
PRECISIONE di un metodo è la sua capacità di fornire valori concordanti .
quando utilizzato ripetutamente per l'analisi dello stesso campione.
Un metodo è preciso quando i risultati sono distribuiti molto vicini al valore medio. Quindi, quanto più i
risultati di analisi ripetute coincidono, tanto più il metodo è preciso, e tanto più bassa la sua
IMPRECISIONE
Espressa come deviazione standard e
coefficiente di variazione.
ACCURATEZZA indica il grado di concordanza tra la migliore stima ottenibile con un determinato
metodo ed il valore vero
Il suo contrario, Inaccuratezza, è la
differenza tra il valore analitico ed il valore vero, e può essere indicata o in unità della grandezza
misurata o come differenza in percentuale.
esistono problemi per arrivare ad una perfetta conoscenza del termine di confronto, ossia del
VALORE VERO
Cause della variabilità di una misura
Le condizioni che contribuiscono all’insorgenza di variabilità comprendono:
Il modo con cui la misurazione viene effettuata
Le differenze biologiche esistenti nello stesso individuo
Le differenze biologiche che rendono diversi gli individui fra loro
Causa Definizione
Rilevazione
Strumento Mezzi e procedure di misurazione
Rilevatore Operatore che effettua la misurazione
Variabilità biologica
Entro soggetto Variazioni del soggetto nel tempo e nella disposizione Tra soggetti Differenze biologiche tra soggetto e soggetto
Variabilità analitica. metodi
SENSIBILITA’ di un metodo è rappresentata dalla più piccola quantità di sostanza che si riesce a dosare, cioè a distinguere sicuramente da zero.
Il valore di tale grandezza minima prende il nome di
limite di rivelazione ed è strettamente correlato con la precisione del metodo.
SPECIFICITA’
di un metodo è la proprietà per cui esso è in grado di misurare solo ed unicamente la grandezza per la quale è specificamente impiegato.Si dice che un metodo è specifico quando non
subisce interferenze da parte di altre sostanze.
Con il termine attendibilità analitica si
indica la qualità che caratterizza in modo globale un risultato analitico
Concorrono numerosi fattori:
a. Metodo usato (sensibilità, specificità, accuratezza) b. Efficienza analitica del laboratorio
(efficienza delle apparecchiature, abilità
dell'operatore). Tutti insieme costituiscono la precisione
c. Condizioni del prelievo e dal modo di conservazione
del campione
Variabilità del Dato
La variabilità totale (Vt) del dato comprende sempre la variabilità
analitica (Va) e la variabilità biologica (Vb) ed è esprimibile secondo questa relazione
Vt = (Va) 2 + (Vb) 2
Dato / risultato
IL DATO / IL RISULTATO
• Procedure eseguite per definire i valori di riferimento
• Fattori che causano variabilità
• Livelli soglia e livelli decisionali
• Metodo di analisi eseguito
Il dato deve/può essere
accompagnato da ulteriori info
•Valori di riferimento
•Sospetto diagnostico
•Caratteristiche del campione (emolisi, etc)
•Confronti in delta check
Cosa sono?
• Esprimono una caratteristica biologica di una popolazione definita.
• Sono una espressione della variabilità biologica inter- individuale (ma alla loro definizione concorrono anche la
variabilità biologica intra-individuale e la variabilità analitica)
• Rappresentano l’intervallo entro cui (con una probabilità
definita, in genere 95 %) si posiziona il valore della variabile in
un individuo appartenente alla popolazione.
Interpretazione della variabilità:
I valori di riferimento
Individui di riferimento
costituiscono una Popolazione di riferimento
da cui è selezionato un Gruppo campione di riferimento
in cui sono determinati i Valori di riferimento
per i quali si osserva una Distribuzione di riferimento
di cui sono calcolati i Limiti di riferimento
che possono definire gli Intervalli di riferimento
Solberg Clin Chim Acta 1987;165:111
Valori di riferimento: come vengono stabiliti?
Confronto con
Valori osservati in un singolo individuo
*
1. Individuo di riferimento : soggetto scelto per la comparazione dei criteri predefiniti
T E O R I A D E I VA L O R I D I R I F E R I M E N T O
2. Gruppo campione di riferimento: N° di individui di riferimento adeguato a rappresentare una popolazione
3. Valore di riferimento: valore ottenuto dalla misura di un parametro di un individuo di riferimento
4. Distribuzione di riferimento: distribuzione statistica dei valori di riferimento 5. Limiti di riferimento: derivati dalla distribuzione di riferimento e utilizzati per descrivere lo scostamento della media di una data percentuale dei Valori Reali
6. Intervalli di riferimento: rappresentano la popolazione compresa tra due limiti di riferimento