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N La fibrosi cistica è diventata una malattia anche dell’adulto

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 6 - settembre 2019 29

A ggiornAmenti

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egli ultimi anni l’aspettativa di vita per i pazienti affetti da fibrosi cistica (FC) è molto migliorata, grazie ai progressi ottenuti in ambito diagnostico e di trattamento. Pur essendo una ma- lattia non frequente, è tutt’altro che rara: si tratta infatti della più comune malattia genetica ad esito fatale del- la popolazione caucasica.

A causare la malattia è un difetto del- la proteina CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Re- gulator), la cui funzione è quella di re- golare l’equilibrio idro-elettrolitico de- gli epiteli. Tale alterazione comporta essenzialmente un malfunzionamen- to del trasporto dello ione cloro e di fluidi, determinando la produzione di secrezioni dense e viscose. Per que- sto colpisce praticamente tutti gli or- gani, e in particolare l’apparato respi- ratorio, il pancreas, il fegato, l’intesti- no e l’apparato riproduttivo.

þ Una maggiore aspettativa di vita I miglioramenti nelle cure hanno trasformato la FC da una patologia letale nell’infanzia a una malattia cronica, con una sopravvivenza mediana che si attesta oggi a circa 40 anni. Ad oggi, in Italia più della metà dei pazienti ha più di 18 anni (Epidemiol Prev 2018; 42: 1-32).

È in questo contesto che si è tenuto a Milano, il I Workshop internaziona-

le sulla fibrosi cistica nell’adulto (1st Adult Cystic Fibrosis International Workshop), al fine di “riunire i ricer- catori e i clinici specializzati in que- sta patologia per discutere in profon- dità le questioni critiche connesse alla gestione della patologia nell’età adulta”, come dichiarato nella wel- come letter rivolta ai partecipanti.

La malattia decorre sin dall’infan- zia e quindi va riconosciuta imme- diatamente, mediante lo screening neonatale. Inoltre - come spiega Francesco Blasi, Professore di Me- dicina respiratoria all’Università Sta- tale di Milano e Direttore dell’UOC di Pneumologia presso la Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano - “in Italia abbiamo forse uno del migliori servizi di gestione della FC, perché con una legge, la 548, il Governo molti anni fa, su stimolo molto forte delle associazioni di pazienti, ha isti- tuito i Centri di riferimento regionali”.

Con l’allungamento dell’aspettativa di vita delle persone con questa pa- tologia, uno dei primi aspetti da con- siderare è la necessità di offrire ai giovani adulti un progetto di transi- zione dalle cure pediatriche alla me- dicina dell’adulto. Questo momento fondamentale è proposto come un processo di graduale apprendimento di conoscenze tecniche e di migliora- mento delle abilità di auto-cura.

“Il paziente adulto - specifica il Prof.

Blasi - è diverso dal pediatrico perché

presenta molte altre problematiche, soprattutto a livello respiratorio, dove la malattia “esplode” in età adulta.

Abbiamo problematiche legate alla sopravvivenza (malattie cardiovasco- lari, tumori, ecc.) e quindi la gestione è in qualche modo diversa e necessi- ta di una messa a punto precisa per la gestione migliore dei pazienti”.

La FC necessita di un approccio mul- tidisciplinare e richiede l’intervento di diverse figure specialistiche: pneu- mologo, dietologo, gastroenterologo, endocrinologo, fisioterapista; va trat- tato il diabete e le infezioni respirato- rie; vanno dati mucolitici, che vanno prescritti “su misura” al paziente e, recentemente, è usato anche un ap- proccio genetico, con farmaci in gra- do di correggere l’alterazione legata alla proteina che causa la malattia.

All’interno del Workshop, non è sta- ta tralasciata la tematica della qualità di vita, che è fortemente segnata dal trattamento della malattia. “Il pa- ziente -spiega ancora Blasi - passa dalle 3 alle 4 ore al giorno per gestir- la”. “D’altra parte -aggiunge- l’inno- vazione terapeutica ha portato a nuovi farmaci, che consentono un miglior approccio alla vita di questi pazienti che, pur dovendo mantene- re purtroppo una terapia prolungata e impegnativa, anche in termini di tempo, sicuramente hanno avuto un miglioramento della qualità della vita importante”.

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Neumologia

La fibrosi cistica è diventata una malattia anche dell’adulto

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