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Fibrosi cistica atipica con pancreas divisum completo: quale relazione?

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Academic year: 2021

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Coppola C, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2018; 21(8) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1808_20.html

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MeB – Pagine Elettroniche

Volume XXI

Ottobre 2018

numero 8

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

FIBROSI CISTICA ATIPICA CON PANCREAS DIVISUM COMPLETO:

QUALE RELAZIONE?

Clara Coppola

1

, Iolanda Parente

1

, Simona Errichiello

2

, Luigi Martemucci

2

1Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Settore di Pediatria, Università “Federico II”, Napoli 2UO Gastroenterologia e Infettivologia Pediatrica, AORN “Santobono-Pausilipon”, Napoli

Indirizzo per corrispondenza: iolanda.parente@hotmail.it

Introduzione

L’incidenza della pancreatite (P) in età pediatrica risul-ta in progressivo aumento. Mentre in età pediatrica le pancreatiti acute (PA) risultano poco frequenti, assumono invece rilevanza quelle acute-ricorrenti (PAR) e croniche (PC). I fattori di rischio sono le alterazioni genetiche e le malformazioni pancreatiche strutturali. Il pancreas divi-sum (PD) rappresenta la più comune anomalia strutturale congenita, ma il suo ruolo nelle PAR è ancora controver-so. Tra le possibili cause genetiche, assumono invece ri-levanza le mutazioni dei geni PRSS1, PRSS2, SPINK1 e il CFTR.

Caso clinico

Bambina di 10 anni, presenta febbre e dolore addomi-nale epigastrico e vomito; in Pronto Soccorso importante rialzo degli indici di funzionalità pancreatica (amilasi 3245 UI/l, lipasi 7303 UI/l).

In anamnesi, un pregresso episodio di PA qualche mese prima. Sono state escluse presumibili cause infettive (vi-rali) della pancreatite; nella noma i valori di colesterolo e trigliceridi.

Alla colangio-RM evidenza di “segmentaria ectasia del dotto principale e similare morfologia del tratto distale del dotto pancreatico accessorio estuante verosimilmente in papilla minor”. Si poneva dunque sospetto di PD. Veniva avviato screening genetico per le forme di PAR/PC. Alla risoluzione dell’episodio acuto, veniva praticata

colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ERCP) con Rx-scopia. Quest’ultima evidenziava un piccolo dotto pan-creatico tributario della porzione cefalica del pancreas, compatibile con un quadro di PD completo; si decideva di eseguire sfinterotomia della papilla minor. Tuttavia, dopo appena 20 giorni, la bambina rientrava per nuovo episodio di PA, con dolore addominale e rialzo degli enzimi pan-creatici (lipasi 1910 UI/l, amilasi totale 966 UI/l, amilasi pancreatica 915 UI/l, amilasuria 1388 UI/l). Viene posta in NPP e dieta ipolipidica, con progressivo miglioramento della sintomatologia. Si procedeva a una nuova ERCP, ma si decideva di soprassedere allo stenting. Nel frattem-po, giungeva il risultato dell’analisi genetica che eviden-ziava la presenza di due varianti causali di malattia a cari-co del gene CFTR: R170H, associato a forma mild di fi-brosi cistica, e N1303K, associato a forma severa di CF, entrambi in eterozigosi. Tale genotipo è compatibile con una forma atipica di fibrosi cistica, detta anche CFTR

re-lated disorder.

Conclusioni

Il caso descritto si aggiunge ai casi già presenti in lette-ratura di soggetti con contemporanea presenza di PD as-sociato a PC familiare. Resta ancora da chiarire se la pre-senza di PD sia un effetto delle mutazioni genetiche o si tratti di una associazione. Consigliamo ai pazienti con pancreatite idiopatica con PD di sottoporsi anche a test genetici per le pancreatiti familiari.

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